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Preludio


Ottaviano

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È il terzo giorno del secondo mese del 1345 C.E. Vi trovate a Norsia, in particolare in una delle strade principali, che divide il quartiere sociale dal quartiere del cimitero. Guardandovi attorno notate che la strada è molto popolata, principalmente di persone che vanno verso il centro con otri, zaini e vari recipienti vuoti, ed altre che tornano carichi di merci appena comprate, per lo più cibi ed acqua. Capite che è il momento della giornata in cui arrivano in città i mercanti che portano con loro i raccolti delle terre a sud delle foreste. Nell'angolo formatosi dall'incrocio tra la strada principale ed una stradina che porta all'interno del quartiere sociale vedete la locanda del "Ghiaccio Fondente", luogo indicatovi da Davian per incontrare lui ed il gruppo di soldati appena reclutati. Complice l'ora della giornata, sono circa le otto di mattina, e l'arrivo dei mercanti, la locanda è quasi vuota, vi sono solo due uomini che parlano in un tavolo posto in un angolo della locanda, un mezzelfo che beve una birra al bancone nel mentre parla al locandiere ed infine vicino ad una finestra, così da essere più visibile all'esterno, vi è Davian, un uomo alto, dalla carnagione chiara, corti capelli biondi, occhi azzurri e la cicatrice sul mento che lo contraddistingue da qualsiasi altro uomo. Quest'ultimo ha degli stemmetti di ferro tra le mani, che continua a muovere e guardare, dando un'occhiata fuori dalla finestra ogni tanto, nell'attesa che arrivi qualcuno.

(da qui inizia la campagna, nel primo post descrivete, oltre alle azioni compiute dal vostro personaggio, l'aspetto così come gli altri vi vedono)

 

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Feres

Feres arrivò alla locanda che non era ancora piena di gente, vista l'ora.

Si avvicinò a Davian con cenno di saluto: "Buona giornata Davian, come da accordi sono qua!"

Feres è un umano abbastanza attempato per iniziare una carriera da avventurieri, più vicino alla quarta decade che alla terza. Ha una corta barba castana e i capelli dello stesso coloro, portati non troppo lunghi. Nei suoi occhi verdi si nota uno sguardo serio, leggermente triste. E' un uomo robusto e alto, ma non ha ancora il portamento di un combattente veterano. Indossa una cotta di maglia ancora scintillante e alle spalle porta uno spadone senza abbellimenti. Ha un paio di asce al fianco e una grossa balestra pende sulla schiena.

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Rurik

Sono seduto ad un tavolo, facendo colazione e immerso nei miei pensieri. Appena sento l'umano dire il nome di Davian mi riprendo dal torpore scuotendo la testa e venendo a presentarmi : " Salve a voi, io sono Rurik! ",facendo un sorriso a 32 denti molto naturale e porgendo la mano ad entrambi.

Rurik è un nano di pelle molto chiara, capelli lunghi e sciolti che gli arrivano fino alle spalle, la barba è una grande treccia che arriva fino alla cintura.L'armatura sembrerebbe imbottita con della pelliccia per resistere al freddo e gli stivali sono usurati, si vede che ha camminato abbastanza.Potete notare che come armi ha un'ascia,un martello legati in vita insieme ad una faretra e l'arco sulla schiena.

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Arlen Whitelinden

Arrivo alla locanda camminando di buon passo, sia per l'impazienza di incontrare Davian sia per combattere il freddo di Norsia. Gli abiti di stoffa pesante e pelliccia non sembrano sufficienti a tenere il gelo lontano dalle mie ossa, o forse è solo la tensione che mi provoca dei brividi. Entrato nel locale, rimango qualche secondo ad assorbire il piacevole tepore mentre i miei occhi grigi si guardano attorno. Individuo Davian e sento alcune persone che si presentano. Le armature e le armi che indossano la dicono lunga sulla loro esperienza in battaglia, e come al solito, vestito di semplici abiti da viaggiatore e con solo un piccolo pugnale alla cintura, mi sento fuori posto. Abbasso il cappuccio del mantello di pelle di orso e mi sistemo rapidamente i corti capelli biondi, tagliati ieri per l'occasione. Con il polpastrello del pollice sfrego l'incisione sull'anello infilato nell'indice per darmi coraggio e dopo essermi schiarito la voce faccio un passo avanti nella direzione di Davian.

Io sono Arlen, della famiglia Whitelinden dico con malcelato orgoglio producendomi in un piccolo ma forma inchino.

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Samael 

Entro nella locanda mi siedo in un tavolo da solo prendo qualcosa da bere e  appena vedo  Davian mi alzo e lo vado a salutare ma vedendo che non era da solo dopo che lo salutai mi presentai alle altre persone che stavano vicino a davian dicendo: Salve sono Samael Fletcher  ma mi potete chiamare anche solo Samael; 

Samael è un umano di carnagione chiara ,dai capelli corti castani e una barba del medesimo colore, indossa un cappotto marrone molto usurato  e un pantalone di pelle e degli stivali marroni.

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Tharovil 

arrivo in locanda con un poco di ritardo, complice l’essermi svegliato tardi, la testa che gira per i bagordi e l’essermi del tutto dimenticato il nome del posto. Alla fine ce la faccio, scoprendo probabilmente di essere l’ultimo del gruppo. Mi avvicino a Davian, trattenendo uno sbadiglio Salve gente! Tutti pronti alla partenza? O abbiamo il tempo per l’ultima pinta prima del fronte? Dico con allegria, prendendo una sedia e posizionandomi il più vicino possibile al gruppo 

descrizione 

Spoiler

Tharovil è un giovane eladrin, per gli standard della sua razza; ha una massa di capelli arruffati rosso scuro, e la pelle è pallida come corteccia di betulla, mentre gli occhi sono verde scuro, quasi nero; ha addosso una cotta di maglia sistemata alla meno peggio, ed un rotolo di stoffa legato allo zaino che potrebbe essere il suo mantello, al fianco porta una spada lunga ed un’ascia, quest’ultima col manico decorato da foglie e viticci; a tracolla gli pende anche una custodia per un flauto 

 

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Vedete un halfling bassa e paffuta, con occhi azzurri e capelli rossi, vestita in modo elegante scendere dalle scale che portano al secondo piano della locanda, avvicinarsi e dire buongiorno a tutti, sono loro gli avventurieri di cui parlavi Davian? alla risposta positiva del paladino la vedete fare cenno a Nagarr di avvicinarsi, per poi sedersi al tavolo. Davian nel mentre guarda tutti uno ad uno e contemporaneamente contare gli stemmetti che aveva in mano, per poi dire bene, ci siamo tutti! potete ordinare se volete, il fronte non vi attende per ora si ferma un attimo a guardare Nargarr, dicendo poi all'halfling Aralil puoi ripetere a Nargarr per piacere? sentite quindi Aralil iniziare a parlare in dragonico, traducendo ciò che viene detto dal paladino. dunque da dove cominciare? riprende poi Davian il nemico ha deciso di schierare meno unità sul delta del Kurmen, ciò ci ha permesso di vincere varie battaglie, e riconquistare quasi totalmente il territorio, e seppure questa è un'ottima notizia, non lo sono le informazioni ricavate dai prigionieri di guerra. In molti tra di loro parlano degli Angeli Neri, un'organizzazione criminale che lavora nelle foreste attorno alla città, pensiamo stiano progettando un piano per portare alla rivolta i villaggi delle foreste. A questo punto sentite che il locandiere si è avvicinato al vostro tavolo, dicendo buongiorno signori, volete qualcosa?

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Tharovil 

Birra oste, e qualcosa per accompagnarla dico al locandiere quando arriva, facendo un cenno con la mano per includere tutti quelli al tavolo; mi rivolgo poi a Davian E questi tizi come vorrebbero fare? Non è che una ribellione si scatena così, per due stranieri che parlano male della regina 

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Arlen Whitelinden

 

Acqua per me, grazie, e pane tostato con burro se ne avete dico all'osto distrattamente.

Il pensiero di una rivolta alla Corona mi chiude la bocca dello stomaco e mi affolla la mente di domande e dubbi, ma rimango concentrato sulle parole di Davian.

Modificato da Linden
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Rurik

Io rimango sulle mie, seguendo la conversazione con lo sguardo.

" Per me niente grazie, sto apposto così... " e alle parole di Feres rispondo " Calma i bollenti spiriti giovinotto, non essere così impulsivo. Comunque piacere sono Rurik." gli porgo la mano e sorrido.

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Una birra e del pane per me grazie risponde Davian al locandiere, che dopo essersi segnato il tutto si volta verso Samael ( @Mec1527 ) dicendo lei invece?. l'halfiling continua a parlare in dragonico con Nargarr ( @Graven25 ) traducendo la richiesta del locandiere. Davian torna poi a parlare con voi da ciò che so sono abili assassini, in particolar modo nel nascondere le tracce, ma dubitiamo vogliano attentare alla vita di qualche generale o della regina stessa, gli sarebbe troppo complicato, ed anche se accadesse l'Impero è già pronto per eleggerne uno nuovo imperatore e continuare a combattere. è anche vero che una rivolta non si fa con qualche straniero che insulta la regina, purtroppo però in questi territori la regina non è benvista, in particolare dalla nobiltà. Il clima ed il territorio impedisce una buona agricoltura, e non vi è una grande quantità di risorse minerarie, di conseguenza ai nobili non rimane che il puro potere politico dato dall'importanza nella zona nelle guerre. Purtroppo da quando Quelynn è salita al trono ha drasticamente ridotto questi poteri, facendosi la nobiltà della zona come nemica, mentre il popolo continua a chiedere grandi lavori per rendere più proficuo il terreno, ma questi sono stati fermati con l'avvento della guerra perché richiedevano molti fondi. Pensiamo che il ruolo degli Angeli Neri sia di fare da intermediari tra la nobiltà e l'Impero di Xavhand. per nostra fortuna negli ultimi giorni abbiamo catturato alcuni dei loro, e dopo un duro interrogatorio, abbiamo scoperto che stanno trasportando qualcosa di importante che deve arrivare ad Ovest, ci è stato dato l'incarico di intercettarli e recuperare l'oggetto che trasportano, probabilmente un messaggio dalla nobiltà

 

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Tharovil 

E sappiamo anche da dove passerà il messaggio? o almeno dove dovrebbe essere recapitato? perché così è come cercare un ago in mille pagliai appena arriva la birra ne mando giù un lungo sorso sarebbe anche utile sapere dove avete catturato questi Angeli, potremmo iniziare da lì le ricerche 

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Arlen Whitelinden

La leggerezza con cui Davian liquida la possibile morte dell'imperatrice con una rapida nuova elezione, mi fa serrare la mascella e il pugno con l'anello di famiglia. Cerco comunque di lasciare da parte i pensieri cupi per concentrarmi sulle informazioni e sul compito che ci viene assegnato.

Il primo dovere delle casate nobliliari è quello di supportare l'impero, questi nobili traditori andrebbero rimessi in riga. Torturandone qualcuno potremmo ottenere buone informazioni concludo pensoso.

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Rurik

Mi spiace per la Regina ma non mi interessa, ho solo bisogno di arruolarmi nell'esercito, però devo reggere il gioco ancora un po'

Dopo un leggero sbuffo "Ok, quindi da dove cominciamo? Credo che la cosa più saggia sia..."  giro la testa verso Arlen "...PARLARE con questi Angeli neri". Mi rivolgo a Davian " Credo tu abbia radunato tutti per lo stesso compito, dicci cosa fare". Mi tocco il medaglione che ho al collo con pollice e indice.

Modificato da Paste
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Tharovil 

il nobile rompiscatole già mi fa venire voglia di fracassargli il tavolo in faccia, giustamente lui ha preso una posizione e quella va seguita Whitelinden, hai detto, commilitone? Calco l’ultima parola la tortura ha il brutto problema di far dire al torturato ciò che vuole il torturatore... e mi verrebbe il dubbio che qualche nobile famiglia, innocente, potrebbe passare pessimi quarti d’ora, se accusata ingiustamente indico distrattamente l’anello che Arlen porta al dito 

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Arlen Whitelinden

E' più facile che crollino le mura di Norsia piuttosto che la famiglia Whitelinden sia accusata di tradimento dico a quello che sembra un mercenario, senza celare un certo orgoglio Ma non fraintendetemi, non sono alla ricerca spasmodica di sangue e o di vittime. Voglio solo quello che è meglio per l'Impero. Se sarà possibile senza combattere o causare dolore, ben venga.

Osservo a una a una le armi che l'eladrin indossa e stringo le spalle. Quando sarà il momento probabilmente saranno quelle a parlare per lui.

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