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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera


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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"Interessanti le vostre ipotesi, ma complesse e forse costruite a posteriori" disse il professore "magari la chiave non riguarda la sua pazzia, e tutto quello che vi ha raccontato potrebbe essere frutto di una mente folle, come lui è. La chiave può essere solo un dono di addio di un conoscente che lo ha saputo malato con la speranza che risvegli in lui la sanità. E le storie sono solo frutto della fantasia di una persona che non vuole accettare che la sua cupidigia lo ha portato ad avvallare dei crimini"

Fece una pausa con una boccata di sigaro

"Forse dopo il Trattamento ricorderà qualcosa e vorrà dircela. Oppure tutto sarà perso nella sua mente."

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

Il medico spense il suo sigaro.

"Bene penso sia tutto!" disse "Ora se vorrete essere miei ospiti a pranzo prima di partire per Londra mi farà molto piacere. Vi consiglio comunque di non attardarvi: con questo clima il viaggio è meglio farlo di giorno"

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Dottor Buill

Disgustato da tutta la situazione  Terence non aveva alcuna voglia di fermarsi a pranzo in quella struttura. Erano usciti dal girone dell'inferno eppure gli pareva di sentire le urla dei reclusi giungere fino all' elegante ufficio del Direttore .

Magari di chiavi ne esistono più d'una e sono state inviate a tutti gli adepti...ma solo il più meritevole riceverà la scatola. 

Io se non vi spiace preferirei tornare a Londra dalla mia famiglia. Qualcun altro vuole farmi compagnia sulla carrozza?

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Niklas Von Aehrentha

"Ah, che sbadato, Carter" sorrido all'accademico "Non riesco proprio a ficcarmi in testa gli appuntamenti, probabilmente è anche per questo che sono ancora scapolo!" ridendo. "Come preferite...anche io non disdegnerei il pranzo, ma mi affido alla decisione della maggioranza. Mi piacerebbe discorrere ancora sui progressi della medicina con il direttore, più per curiosità che altro...Anzi, spero mi perdonerà se le mie conoscenze in materia alienista sono alquanto esigue"

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"Dottor Bull, non vorrà abbandonarci proprio ora." disse con fare amichevole il professore. "Avere anche lei a tavola ci permetterà di confrontarci meglio sulle ultime cure, per la gioia del nostro amico tedesco"
Fece una pausa 

"Farò preparare subito così da farvi partire nel primo pomeriggio. Non tarderete molto"

Quindi suonò una campanella al cui richiamo il suo attendente comparve per ricevere le indicazioni del luminare

Quindi il professore disse "dire di dirigersi lentamente alla sala da pranzo così da gustarci un drink nell'attesa. Penso ci sia del pesce oggi, con patate. Il mio cuoco è francese, molto bravo"

Detto questo si alzò per far strada agli amici

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Ludwig

Il tedesco aveva la strana sensazione di essere bloccato in un vicolo cieco mentale. Avevano un pezzo del puzzle, la chiave. Probabilmente un pezzo d'angolo, 'una chiave di volta' avrebbe detto un architetto o un archeologo. Non aveva però sufficienti altri pezzi da ricomporre il mosaico meglio di quanto avesse tentato prima. Avevano solo prova della effettiva pazzia di Morgan.

Dove trovare altri indizi, pro o contro il complotto?

Accettó l'invito a pranzo, ma sarebbe stato silenzioso e vigile, poiché la conversazione poteva dare spunti alla propria mente, che sentiva molto più affamata del corpo.

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Dottor Buill 

Allora accetterò volentieri il vostro cortese invito rispose Terence con un discreto inchino. Ma di volentieri invece non c'era nulla. Il medico si sentiva in trappola e non appena soli decise di esternare i suoi dubbi ai compagni. 

È da quando sono qui dentro che ho una strana sensazione e vi esorto a stare molto attenti, anche in quello che mangeremo. 

lo so che posso sembrare paranoico, forse l' esperienza nella giungla mi ha scioccato molto più di quanto sembra e non nego di essere diventato molto più impressionabile, ma non pare anche voi che questo posto trasudi crudeltà e sadismo? Se questo culto di Shub-Niggurath è vicino io non potrei pensare ad una sua sede più adatta di questo inferno. Ecco, mi pare di essere nel covo di una vipera,  concluse.

Spoiler

Non so se esiste un dado che posso tirare per avvalorare questa ipotesi ( cercando indizi in questo senso), ma se esiste Andrea non esitare a tirarmelo.

 

 

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Carter

"Violenza e sadismo, dottore? Perché, come trattiamo i pazzi nei manicomi americani? Sarei davvero curioso di saperlo", chiese Carter a Buill, interessato sì, ma al contempo desideroso di accingersi al pasto, sia per levarsi l'impressione di quel luogo di dosso, sia per procedere poi al rientro. 

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Dottor Buill

Il fatto che non li trattiamo meglio non vuol dire che siamo nel giusto. Com'è che si dice? "Convince più la carota del bastone"? Ultimamente diversi ricercatori si sono detti contrari a queste forme di violenza e propensi a sviluppare una medicina di tipo alternativo. Alcuni invece di percuotere il paziente  gli hanno teso una mano.

Ecco, forse le loro rivoluzionarie teorie non sono del tutto sbagliate. E comunque vedrei bene anche i nostri manicomi come sedi del Niggurath, mai dare limiti al peggio.

 

Modificato da shadizar
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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

@Bull

Spoiler

 

Il dottore si guardò in giro ma non notò nulla che potesse avvalorare le proprie idee ma neppure smentirle

 

Il professore condusse i compagni in una grande sala, con due enormi dipinti raffiguranti nobildonne - "Tributo a chi ha fatto donazioni al nostro luogo di misericordia e ricerca" spiegò

Alla tavola, imbandita, vennero servite una ricca zuppa e un arrosto di patate con buon vino rosso Italiano

Il professore si dilettò nello spiegare che il suo manicomio era un luogo all'avanguardia, con teorie di cura sperimentali, che associava alle classi terapie contenitive anche la terapia del freddo e del caldo e l'innovativa elettroterapia, sperimentata con dei colleghi svizzeri, che, seppur ancora da perfezionare, in futuro darà la guarigione a molti pazienti trasformando la pazzia in una malattia curabile


@Shadizar

Spoiler

 

Fatto Idea Roll

 

@all

Spoiler

Il pranzo prosegue senza problemi: salvo voi vogliate fare qualcosa o discutere qualcosa, manderei avanti la scena

 

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Niklas Von Aehrentha

Niklas entrò notando con estremo interesse i dipinti, di cui si complimentò con il direttore per il gusto artistico. "Complimenti direttore, ha davvero buon gusto in ambito artistico." Si accomodò poi insieme agli altri al tavolo, ammirando anche lo stile elegante e il vino italiano, che apprezzava enormemente. 

Ascoltò dunque il medico con notevole trasporto, nel mentre continuava a roteare il vino nel calice, come se fosse qualcosa di ipnotico, sia per lui che per i suoi commensali. "Ma quindi, dottore, questa 'elettroterapia' funziona davvero? Quanta elettricità può sopportare il corpo umano? Questa quindi sarebbe...la cura, no? Ma riguardo al male...s'è scoperta la causa di questa pazzia? Ho letto di alienisti che cercano di comprendere i motivi della loro pazzia, soprattutto nel caso di omicidi multipli...Questo li aiuta a risolvere anche casi in collaborazione con le forze dell'ordine, come se...avessero un modello di condotta comune."

D'altronde, ciò che fin dall'infanzia distingueva il nobiluomo era la sua enorme sete di conoscenza, in qualsiasi ambito fosse. Non smetteva mai di cercare di imparare qualcosa, e qualsiasi argomento era una nuova sfida.

Spoiler

Riesco a fare una rapida valutazione dei dipinti? Se non mi sbaglio da background sono proprio un ladro di opere d'arte.

Poi per il resto possiamo mandare avanti la scena 😅

 

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Ludwig

Un pranzo ordinario, per quanto succulento, non era certo una novita' tale da tenere il tedesco lontano dalla noia... o dalle elucubrazioni. Mantenne la propria attenzione sui commensali quanto bastava ad essere un cortese ospite, ma nulla di piu'. Anelava a nuovi indizi, ma per il momento non poteva che rimasticare mentalmente i vecchi. Anche la novita' circa la chiave e la relativa scatola cominciava a perdere di sapore.

Spoiler

Nulla osta a proseguire. :-) 

 

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

@Niklas

Spoiler

Il teutonico osservò i dipinti che al suo occhio parevano di discreta fattura e ben vendibili ad un mercante d'arte.

Il pranzo proseguì senza problemi con il professore che si dimostrava un ottimo anfitrione di grande cultura. 

"La cura è ancora sperimentale" rispose a Niklas "e ci sono ancora molte cose da affinare. Ma presto sono certo che sarà risolutivo. Alcuni casi di successo li abbiamo avuti"

"Quanto alle cause, queste sono ancora in indagine: so che alcuni colleghi del continente pensano che dipenda dal vissuto della persona, ma io credo che il motivo sia fisico. Una qualche malformazione, o tara ereditaria, che stiamo ancora cercando" concluse.

Terminato il pranzo fu lo stesso protessero a condurre all'uscita gli amici "Mi ha fatto piacere conoscervi" disse "e state certi che vi terrò informati tramite Smith, sia sullo stato di salute del caro Morgan, sia qualora riceva altre missive"

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Terence

Spostava con la forchetta le vivande nei piatti, spiluccandole e attardandosi ad inghiottire; nonostante il buon appetito degli altri commensali egli continuava a sentirsi minacciato.

I suoi discorsi furono per lo più futili e sebbene concordasse con la possibilità di talune tare ereditarie, non volle a mettersi a dissentire con il loro ospite sulle tecniche all'avanguardia che lui tanto si vantava di utilizzare.

Abbiamo molto apprezzato la sua gentilezza Dottor Rose e spero che abbia successo con le sue sperimentazioni. Per qualunque novità cercheremo di restare sempre in contatto con il dottor Smith

 

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Ludwig

"E' stato un piacere conoscerla, Professore. Anche la visita che ci ha concesso è stata... stimolante. La ricorderò con dovizia di dettagli ancora per diverso tempo." in effetti, il nosocomio gli aveva mostrato una fetta di umanità che ancora non conosceva: i dottori convinti di essere Dio. Una conoscenza che reputava formativa, un aspetto positivo di quella visita oltre il puro scopo investigativo.

Ora si doveva rientrare a Londra, attendere gli eventi. 

Chissà se ci sarebbe stata la replica del concerto che si erano persi a Capodanno. Un po' di buona musica continentale avrebbe attenuato la probabile noia che sarebbe tornata a bussare alla porta, condottavi dal tempo che avrebbe viaggiato con lenta prudenza.

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Carter

Carter si gustò l'ottimo pasto, ben oltre le aspettative del luogo e le abitudini alimentari cui era solito, fatte di cibi riscaldati su fuochi da campo. 

Salutò Rosen, ringraziandolo per l'esperienza (che si auguró mentalmente di non dover ripetere) e si accomodó sul loro trasporto, ben imbacuccato tra capello, sciarpa, guanti e cappotto.

Speró che il dondolio fosse abbastanza dolce da permettergli di chiudere un poco gli occhi, lasciandosi alle spalle le ombre di quel luogo. 

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