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Capitolo 1 - Londra 1923: Ballando nella Nebbia della Sera


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Craig Babcock

Entro nella stanza in cui troviamo Morgan incantenato ma non posso certo provare pena per quest'uomo, la cui mente non è del tutto connesso con la realtà in cui vive, come dimostrano anche le parole che pronuncia; in silenzio continuo a seguire lo scambio di battute tra lui e i miei compagni

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

Morgan dapprima si ritrasse quasi spaventato al muoversi di Ludwig accompagnato dai due infermieri che avevano estratto i manganelli

Poi all'udire il sussurro del tedesco scoppiò in una risata quasi isterica "Ti ha parlato? Nei sogni come a me? Io non lo sento da tanto tempo! di ha Haon-dor di tornare da me a parlarmi. Io voglio tornare a Bendal Dolum!"

Poi improvvisamente calmatosi aggiunse sottovoce

@Ludwig

"Serve per aprire la scatoletta! Quando ti arriverà. Se sarai fortunato e gli Dei te la manderanno"

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Niklas Von Aehrentha

Niklas rimase ad ascoltare nella stanza accanto, affascinato dalla dialettica del suo connazionale che, a confronto suo, era incredibile. Non era abile a mentire, grazie alla sua classe sociale non l'aveva mai ritenuto necessario, dato che grazie ad essa poteva già entrare in ambienti d'élite senza alcuno sforzo. Ma tale dialettica lo colpì profondamente e lo riempì d'ammirazione per l'amico teutonico, che mai avrebbe pensato così capace di far breccia nella mente di quel matto.

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Ludwig

Un pensiero attraverso' in un lampo la mente analitica dell'uomo inginocchiato.

Spoiler

 

**Gli Dei... gli dei di Morgan abitano in Peru'. Evidentemente.**

 

Il nobile tedesco aveva condotto una vita da snob, senza grosse preoccupazioni monetarie e senza la necessita' di interazioni sociali con i ceti meno abbienti, e con una buona dose di misantropia anche verso i suoi pari, con rare eccezioni. Eppure dall'alto dal suo metaforico scranno aveva osservato, come attraverso un microscopio, le miriadi di interazioni che il volgo intesseva per condurre la sua miserevole vita. Aveva imparato a stuzzicare certe corde perche' le loro menti suonassero la sinfonia che lui desiderava, quando era troppo annoiato dalla ordinaria banalita' di cio' a cui assisteva. Non aveva mai immaginato che ne avrebbe fatto l'uso odierno.

Spoiler

"I miei sogni. Ti ricordero' in essi perche' Egli ti veda e riconosca il suo adepto. Io, credo di averla vista, la scatoletta, ma la mia mente ancora fatica a ricordare quei sogni come messaggi, piuttosto che incubi. C'era uno scrigno, in uno di essi. Io mi avvicinavo, ed egli allungava dei tentacoli verso di me. Io fuggii, temendo che tentasse di inghiottirmi. Ora invece so che intendeva donarmi un messaggio, e la conoscenza. Grazie a te. Tu..." esito' appositamente, come avesse desiderio di chiedere ma temesse la risposta "tu l'hai gia' ricevuta?"

 

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"NOOOOOOO" Morgan urlò violentemente una risposta nella sala

"NOOOOOOO! NOOOOOOO! A ME NOOOO!" l'uomo pareva essere colto da una crisi isterica tanto da provare a correre da tutte le parti e urlando e ridendo

Uno degli infermieri prese un secchio e gli rovesciò addosso a acqua e neve: Morgan urlò ancora e poi si rannicchiò contro il muro piangendo in silenzio.

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Ludwig

Si rialzò, mettendosi lentamente dietro la sedia. "Se mai dovesse giungermi, la informerò. Così potremo condividere l'onore e l'onere.”

Fece un saluto con un cenno del capo, e fece cenno agli altri con lui di essere pronto ad uscire. Non credeva di poter ricavare altro da Morgan, ma attese un'eventuale imbeccata dagli altri.

Modificato da PietroD
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Carter

Carter, compreso che ormai l'incontro era necessariamente giunto al termine, si unì ai compagni, allontanandosi dalla sala, non senza aver gettato un ultimo sguardo alle sue spalle. 

Non aveva mai guardato tanto da vicino negli occhi di un folle e si scoprí fortemente desideroso di non dover ripetere quell'esperienza. 

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

Il professore radunò i compagni ed in silenzio li condusse in silenzio fino al suo ufficio. Entratovi si versò da bere appoggiata la bottiglia sulla scrivania si sedette indicando gli amici di fare altrettanto

"Che esperienza eh?" disse "allora come vi sentite?"

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Niklas Von Aehrentha

Niklas saltò di colpo , alla reazione che le parole di Ludwig avevano suscitato in Morgan. Non si aspettava una reazione così violenta, tanto da influenzare anche lui da fuori, nella stanza accanto. Rispose al medico "Io non mi aspettavo una reazione così violenta dal paziente. Sono rimasto davvero...allibito, da tali sfoghi incontrollati."

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"E' tipico di queste menti malate. Sbalzi di umore, non dovete preoccuparvene" rispose "ma di solito sono attivati da un evento, un fatto. Cosa gli avete detto per farlo scattare così?" chiese con evidente curiosità

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Ludwig

Il tedesco era stato in silenzio, godendo anche delle reazioni dei suoi 'normali' compagni e dei dottori presenti a quanto era successo in quella stanza. Era tutto cosi' fuori dall'ordinario che giustificava tutta la noia del lungo viaggio per mare, anche se non avesse dato risultati. Cosa di cui, invece, ora poteva fare relazione agli altri.

"Ci sono state diverse fasi, nella conversazione. Il 'paziente' ha mostrato estrema lucidita' nel ricordarsi di noi, rivangando facilmente il recente passato comune senza dare in escandescenze. Ha dato anche un utile dettaglio." guardo' i compagni, certo che avrebbero apprezzato "A quanto pare il Morgan chiese alla nostra guida locale di eliminarci tutti, ma il nostro numero e, credo, la nostra prudenza hanno portato l'esecutore a rifiutare quel mandato mortale. Questo getta una luce chiarificatrice e definitiva su tutta quella faccenda e sugli incidenti che funestarono la spedizione." In particolare, l'uccisione di uno dei dottori della spedizione, in seguito alla reazione contro la presenza di un serpente, appariva ora decisamente intenzionale e non piu' soltanto dolosa. Ci sarebbe stato modo di inviare questa informazione telegraficamente alle autorita' competenti.

"E' stato quando ho provato ad indagare le sue convinzioni metafisiche, se vogliamo etichettarle cosi', che si e' risvegliata l'animosita' del soggetto. A quanto mi ha rivelato, la chiave e' destinata ad essere ricevuta dagli eletti, e con essa si deve aprire una scatola parimenti inviata dagli Dei esclusivamente ai meritevoli." Ludwig recupero' il bastone, che aveva lasciato nello studio del dottore per non portarlo con se' nella stanza dei colloqui.

"A questo punto, la domanda e' ovvia. Se Morgan ha ricevuto la chiave, probabilmente i suoi corrispondenti peruviani hanno intenzione di inviargli anche la scatola. Quando e dove dovra' riceverla? Conoscerne il contenuto potrebbe portarci un passo avanti."

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Martedì 2 Gennaio 1923 - Tarda Mattinata [Gelo]

"Affascinante" disse il medico perdendosi per un attimo nei suoi pensieri

"Comunque ad oggi non è arrivata alcuna scatola" riprese "e certo se arrivasse lo saprei. Tutta la posta diretta ai pazienti viene controllata e fermata quasi sempre. E' inutile per loro ricevere comunicazioni o oggetti. Non avrò problemi ad informarvi qualora arrivasse, se mi lascerete un riferimento"

"Cosa pensate che contenga? Materiale di qualche pazzo fanatico come lui?" chiese incuriosito.

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Ludwig

Il tedesco diede voce alle sue elucubrazioni razionalistiche. Erano tutto cio' che gli era stato possibile immaginare durante il lungo viaggio in mare, e purtroppo nulla era arrivato ad arricchire sensibilmente le sue possibilita' di deduzione induttiva, nonostante le utili informazioni emerse durante il colloquio.

"Credo che si tratti di un complotto internazionale, ma chiunque ci sia dietro a reggere le fila, ha scelto un ingranaggio guasto per la propria macchinazione." rivelo' con naturalezza, come se stesse dichiarando che aveva ordinato bacon per colazione ma gli era arrivato prosciutto. 

"Partiamo dai fatti. Abbiamo incontrato il Professor Morgan in Belize, nel luogo in cui abbiamo insieme rischiato di esserne vittime e dove lo abbiamo catturato. Qualcuno gli ha fornito i contatti di una equivoca guida del posto, tale da poter organizzare un omicidio fortunosamente non andato in porto. Qualcuno continua a spedirgli missive facendo base in Peru', nonostante il suo attuale stato di recluso e quindi di impossibilitato ad agire in alcun modo." traccio' immaginariamente una linea per terra, come a tracciare un confine.

"Quel che io credo, dunque, e' che qualcuno abbia manipolato il nostro Professor Morgan, facendo leva sul suo arrivismo e su una certa fragilita' mentale. E' stato reso pedina di un gioco piu' grande, con la promessa di ottenere in cambio gloria, fama ed un posto 'in quel che sarebbe seguito'. Quello che riesco ad ipotizzare non e' meno che un complotto internazionale, poiche' la chiave e' stata spedita dal Peru'. Credo che il burattinaio abbia scelto il Morgan come propria marionetta al di fuori dei Paesi di propria influenza, e ritenga di poter disporre ancora della sua collaborazione, o avrebbe evitato di inviargli qualcosa che non era nemmeno in grado di sapere gli fosse stata inviata. Non ha tenuto conto che la stessa fragilita' che lo rendeva malleabile ai propri scopi, l'avrebbe indotto nell'attuale stato dopo la visita a quelle rovine. E' piu' che probabile che il Morgan attualmente mescoli nella propria mente devastata la reale congiura di cui e' parte, con la mistica fantasia di una divinita' superna del quale si sente adepto, prima eletto e poi decaduto." mise un punto col bastone.

"Purtroppo di queste ipotesi mancano i supporti, e quindi non ci resta che continuare ad indagare. Ma se quanto ho detto dovesse rispondere al vero... cosa vi aspettereste spediscano ad un insospettabile archeologo in grado di avvicinare i livelli piu' alti della politica e dell'economia, durante le sue conferenze, e che possa essere utile a portare a termine un complotto? Nella migliore delle ipotesi, istruzioni. Nella peggiore, un'arma da usare consapevolmente al momento indicato, oppure piu' semplicemente una bomba, che esploda appena si infila la chiave nella serratura: al mittente basterebbe scegliere la conferenza durante la quale recapitare il pacco, perche' Morgan si precipiti ad aprirlo e diventi inconsapevole autore della strage dei presenti." uni' le mani davanti a se', poi le allargo' ad indicare tutti i presenti nella stanza con lui.

"Sono solo ragionevoli ipotesi." sapeva bene di essere andato anche un po' oltre il 'ragionevole'. Il suo intento, tuttavia, era assicurarsi che all'arrivo del pacco non ci fosse qualche curioso, fra i dottori, che si prendesse la briga di sbirciarvi dentro, o sottrarre alcunche'.  

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Carter

"Vedo una possibile falla, in queste conclusioni...", invertenne Carter. 

"Le persone dietro questa cospirazione sono state in grado di apprendere del luogo ove Morgan è stato rinchiuso, seguendo quindi un iter transcontinentale e transoceanico di investigazione ed internamento.

Si tratta quindi di individui o legati al professore stesso, o legati alla sua cerchia più stretta, o particolarmente dotati di contatti ed agganci efficaci.

Eppure, in tutto ciò, non hanno saputo prevedere che la posta sarebbe stata intercettata ed aperta? La cosa mi meraviglierebbe, sebbene tutti, in effetti, possano commettere dei grossolani errori.

Se, però, di errore non si tratta, una volta valutato, com'è appena accaduto, che Morgan ritenga effettivamente questa chiave letterale una figurata "chiave di volta", allora mi viene da chiedermi se la spedizione postale non sia un elaborato inganno o un trucco; con che fine, poi, certo, non saprei dire...".

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Ludwig

"In effetti, questo va chiarito. Se la lettera e' stata inviata qui direttamente dal mittente, oppure se ha raggiunto un domicilio di Morgan ed e' stata dirottata qui dalle autorita', a conoscenza del domicilio attuale del Morgan, come avevo dato per scontato."

Spoiler

Mi sembra che abbia ragione Ghal, andando a memoria, ma vorrei la certezza di escludere una delle due alternative.

"In ogni caso, la cosa renderebbe solo piu' vasta l'entita' della cospirazione. L'arrivo della chiave e poi del pacco... qui al manicomio... un luogo come un altro dove compiere un attentato 'esplosivo' dimostrativo, contando sull'ispezione delle missive dei pazienti anzicche' sulla curiosita' del destinatario in gabbia."

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Craig Babcock

Ascolto le parole prima di Ludwig e poi di Carter

Sono più propenso a credere all'ipotesi proposta da Carter anche io, del resto la chiave è stata spedita direttamente qui, al sanatorio. Inoltre non credo che per un ipotetico attentato dimostrativo sia conveniente scegliere un manicomio, sarebbe meglio un altro edificio o luogo pubblico, con più possibilità di uccidere un maggior numero di persone

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