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[TDG] Cosa c'è in cantina?


Stefino

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Custode

 

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Oggi è sabato 2 marzo 1929, otto mesi dopo che Arthur Blackwood è stato arrestato per l'assassinio di sua moglie. Non appena entri nello studio legale di Joseph Klein, ti trovi davanti una vista mozzafiato della skyline di New York. Klein ti da il benvenuto e con un gesto ti invita ad accomodarti. 
 
Appoggiata sulla scrivania di Klein c'è una grande scatola con un paio di strane ruote e una fila di pulsanti sulla faccia anteriore. Mentre ti stringe la mano, Klein dice: "Grazie per essere venuto. Come lei ben sa, Arthur Blackwood è destinato alla sedia elettrica. Sto cercando di negoziare la prigione a vita, ma le prospettive non sono delle migliori." 
 
Klein appoggia una mano sulla strana scatola sulla sua scrivania, "questo è un registratore di voce magnetico, lo uso per registrare le conversazioni con gli imputati, così si possono ascoltare le loro esatte frasi dalle loro stesse parole. Sono una novità e la compagnia che li produce è una nostra cliente, così abbiamo avuto accesso a questo prototipo." Klein spinge un pulsante e dice: "Arthur ha lasciato un messaggio per lei." 
 
Non appena le ruote iniziano a girare, senti la voce raschiante di Arthur provenire dalla scatola: 
 
"Cugino, per favore... devi aiutarmi. Non so come spiegarlo... Non ho mai creduto nelle storie troppo fantasiose per essere reali, ma la discendenza dei Blackwood è sia benedetta che maledetta! Un demone vive nella cantina del bungalow di famiglia, ma per controllarlo devi trovare il mio anello. L'ho fatto cadere, penso, in cantina! Per favore trova il mio anello e dimostra alla polizia che il demone esiste! Per favore, ti imploro! Trova il mio anello, è l'unica cosa che può dimostrare la mia innocenza!" 
 
Klein apre una cartelletta e ti mostra una fotografia della cantina sotto il bungalow di Blackwood. La fotografia mostra scuri muri di terra, dove sono allineati scaffali, e un pavimento bianco composto da conchiglie frammentate e ghiaia. Una grande quantità di sangue imbratta tutto il pavimento. "Come può vedere, non c'è nulla che assomigli ad un demone," dice Klein. "Il povero Arthur era incredibilmente sotto stress; alla fine ha fatto a pezzi e macellato sua moglie." Quindi Klein ti consegna la chiave del bungalow e una lettera che ti garantisce l'accesso alla proprietà - dovessero le autorità locali voler sapere perchè tu sia lì. "E' solo perchè ancora voglio bene ad Arthur e lo rispetto che ho preso in considerazione la sua richiesta di farle cercare nella cantina qualcosa che possa riscattare il suo nome. Le auguro buona fortuna." 

Modificato da Stefino
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Custode

Dopo aver lasciato l'ufficio di Klein, ti sei recato immediatamente al bungalow dei Blackwood e hai già frugato gli ambienti principali dell'abitazione, senza però aver trovato nulla di interessante o rilevante per il caso. Hai quindi individuato la botola che porta alla cantina, dove secondo la polizia è avvenuto l'assassinio di Rose Blackwood.

Modificato da Stefino
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Richard Clarke

Nell'ufficio di Klein, ascolto tutto cercando di concentrarmi sui minimi particolari.
Il ragionamento del legale non fa una grinza. Parlare di cose astratte come demoni e quant'altro non sembra altro che la farneticazione di un uomo destinato alla sedia elettrica, un ultimo tentativo disperato di sfuggire alla morte.

Eppure, in cuor mio so che non puo' essere stato Arthur. Conosco mio cugino, siamo cresciuti insieme e il sincero affetto che provava per la povera Rose traspariva in ogni situazione. Nonostante le prove sembrino schiaccianti, continuo a pensare che non possa essere andata davvero cosi'.
Inoltre, il discorso accennato da Arthur nel messaggio registrato non fa che aumentare la mia curiosita'. Dio solo sa quanto io mi sia interessato al tema dell'occulto ultimamente. Lo trovo estremamente affascinante e sono convinto che qualcosa di "anormale" esista davvero nel mondo.
Cercare un demone in uno scantinato per salvare la vita del mio adorato cugino condannato a morte devo dire che e'... si, elettrizzante.

Ringrazio Klein per avermi dato questa opportunita' e mi dirigo verso lo scantinato che poco prima e' stato teatro di questo atroce delitto.
Il corpo di Rose non e' stato ritrovato e questo mi fa venire molti dubbi. Se mio cugino e' stato trovato in quel luogo, dove potrebbe essere finito il cadavere? E' stato davvero lui e aveva dei complici? E' stato portato via da questo demone?
Purtroppo, come prevedibile, le prime ricerche nell'abitazione non hanno portato a nulla. I Blackwood erano una coppia normalissima, non avrei mai immaginato di trovare qualcosa di compromettente.

Mentre scendo le scale che portano allo scantinato, un brivido percorre la mia schiena.
Mi sto recando nella scena di un delitto. Da solo.
Deglutisco profondamente mentre osservo la botola per qualche istante. Si, ormai qui non c'e' nessuno, ma non riesco comunque a scrollarmi di dosso quella strana situazione di disagio tipica di chi si trova in un luogo in cui non sarebbe dovuto essere.

Poi, cercando di non fare rumore, apro la botola e mi dirigo verso la cantina.

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Custode

Apri la botola con un misto di curiosità e preoccupazione, non sai bene cosa aspettarti, la scena del crimine non dovrebbe essere stata più toccata da allora. Quando però guardi attraverso l'apertura nel pavimento, la tua visibilità è molto limitata. La poca luce, proveniente dalla sala dove ti trovi, riesce ad illuminare solo la scala a pioli, alcuni scaffali e parte del pavimento bianco di ghiaia e conchiglie. Sugli scaffali riesci a distinguere barattoli, scatole e altre cianfrusaglie. Tutto è coperto da uno spesso strato di polvere e ci sono ragnatele ovunque. Apparentemente la cantina non dispone di un sistema di illuminazione proprio.

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Richard Clarke

Accidenti penso tra me e me sembra che nessuno entri in questo posto da secoli. Strano luogo per decidere di uccidere la propria moglie: o Arthur aveva premeditato tutto, oppure c'e' qualcosa di strano.
Convinto piu' della seconda opzione, cerco di focalizzare l'attenzione su cio' che mi trovo davanti.
Purtroppo, pur cercando una qualche fonte di luce, nella stanza non trovo nulla. Cosi' e' difficile provare a capirci qualcosa.

Mi frugo nervosamente le tasche, forse ho qualcosa con me.

Custode

Spoiler

Non avendo equipaggiamento nella scheda, non so cosa potrei essermi portato dietro. Sapendo di andare in una cantina, potrei aver pensato di portarmi una torcia?
Oppure Richard e' un fumatore e potrei avere con me un accendino o dei fiammiferi?

 

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Custode

Frughi nelle tasche dei pantaloni e ne estrai un pacchetto di fiammiferi, in cui resta ben poco del contenuto originale, una decina di pezzi in tutto; ad ogni modo ti rendi conto che non ti saranno particolarmente utili per fare luce lì sotto... 

Al momento, guardando attraverso la botola, questo è quanto riesci a scorgere con la luce proveniente dalla sala in cui ti trovi:

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@Ricky Vee

Spoiler

Segna un pacchetto con 10 fiammiferi sulla scheda del pg.

 

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Richard Clarke

Deglutisco prima di avanzare. L'atroce delitto che ha avuto luogo in questa stanza non puo' fare altro che inquietarmi: e' la prima volta che mi trovo in una situazione del genere, ma devo farmi coraggio e andare avanti per Arthur.
Quando mi accorgo che i fiammiferi non mi saranno utili qua dentro, non perdo neanche tempo ad accenderne uno. Approfitto della luce che filtra dalla botola aperta per provare a guardarmi intorno.

Il mio interesse si posa soprattutto sugli scaffali, ma se la polizia ha gia' fatto una propria indagine credo sia molto difficile trovare qualcosa.
Me li tengo comunque buoni per dopo. Per prima cosa mi chino verso il pavimento e lo osservo attentamente.

Vorrei capire se ci sono tracce di sangue e di che tipo, se la polvere rivela il passaggio di due o piu' persone.
Sarebbe un buon punto di partenza provare ad inquadrare la dinamica dell'omicidio.

Custode

Spoiler

La scheda che mi hai dato non e' editabile. Appena ho un po' di tempo posso ricopiarla su Mythweavers e aggiungere i fiammiferi.

 

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Custode

@Richard Clarke: improvvisamente, mentre stai per chinarti ad osservare con più attenzione il pavimento, senti uno scatto provenire dal piano di sopra, come se qualcuno avesse aperto la porta d'ingresso...

@Edward Rumberger: Klein ti ha aggiornato su quanto successo con Clarke e tu hai deciso di metterti subito sulle tracce dell'uomo, non vuoi trascurare nessuna pista; lo raggiungi al bungalow dei Blackwood il più rapidamente possibile e quando arrivi trovi la porta di ingresso aperta...

Modificato da Stefino
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Richard Clarke

Un rumore distrae improvvisamente la mia attenzione e mi rimetto in piedi di scatto.

Dannazione! penso mentre cerco di ritrovare l'orientamento in seguito allo stupore iniziale. Poi, senza pensarci due volte, faccio l'unica cosa che mi viene in mente in questo momento.
Faccio due passi, il piu' silenziosamente possibile e mi porto sotto la scala.
Non so chi sia arrivato e non ho armi per difendermi. Schiaccio il mio corpo il piu' possibile contro il muro sperando di non essere notato.

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Edward Rumberger

Esco tranquillo dallo studio legale di Klein.

Un caso interessante, non aspettavo altro, anche, si può dire, una sfida personale. Trovare le prove che quest'uomo, Arthur Blackwood, non abbia ucciso la moglie, nonostante le prove a suo sfavore e con una registrazione che parla di demoni. Incredibile... Ma vale la pena tentare. D'altronde, anche io devo guadagnarmi da mangiare. Cercherò di essere il più meticoloso possibile, la registrazione parla di un anello in cantina. Partiamo da lì. 

Noto la porta aperta del bungalow, probabilmente Clarke è già entrato. Evitiamo di spaventarlo magari... 

PERMESSO? Signor CLARKE, mi ha mandato lo studio Klein per aiutarla, è già entrato? 

Modificato da Daimadoshi85
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Richard Clarke

Quando qualcuno chiama il mio nome, il cuore rallenta il numero di battiti un po' troppo alti anche per un uomo di 32 anni.
Leggermente sollevato, mi sposto dal sottoscala per provare a vedere chi sta entrando, restando comunque con quasi tutto il corpo nella penombra.

S-si? Chi parla? Sono qui, sono appena arrivato.

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Edward Rumberger

Sentendo una risposta, varco la porta d'ingresso del bungalow e mi dirigo piano, ma con fare estremamente sicuro, verso la voce, rispondendo Buongiorno signor Clark. Mi chiamo Edward Rumberger, mi ha mandato, come dicevo, lo studio Klein per aiutarla nelle indagini. Noto quindi l'uomo seminascosto nel sottoscala. Mi scusi se l'ho spaventata, non era mia intenzione. Mostro a quel punto il mio tesserino da investigatore privato, nonché la lettera di accesso alla proprietà. All'ultimo, l'avvocato Klein ha pensato che fosse meglio non mandarla completamente da solo, e ha avuto la premura di fornirmi subito dei documenti necessari. Dovrebbe avere la medesima lettera, immagino. 

Attendo dunque che l'uomo si rassereni alla mia presenza, poi continuo, incalzante. Dunque lei è il cugino del signor Blackwood, giusto? Scrittore, specializzato in occulto. Come mai il signor Blackwood ha chiesto proprio a lei? Eravate molto affiatati, come parenti? Scusi, non vorrei essere così invadente, ma è inevitabile nel mio lavoro...
Ha già dato un'occhiata in casa? 

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Richard Clarke

Finalmente un sorriso disteso compare sul mio volto.
Non solo il nuovo arrivato si rivela essere un amico, ma essendo un professionista del mestiere sapra' sicuramente coordinare l'indagine meglio di me.
Salve, detective, e' un piacere conoscerla mi rivolgo a lui tendendogli la mano non appena mette a posto il tesserino il signor Klein non mi aveva detto che qualcuno mi avrebbe aiutato, ma non posso sicuramente lamentarmi per questa piacevole sorpresa.

Poi, dopo aver aspettato che lui ricambi la mia mano tesa e che la nostra presentazione sia "formalizzata", metto le mani in tasca e osservo ogni tanto la scena e ogni tanto lui.
Non si faccia scrupoli a rivolgermi domande, ci mancherebbe considerando il suo lavoro.
Beh... Vede, onestamente non so perche' mio cugino si sia rivolto proprio a me. Sicuramente abbiamo un bel rapporto, ma nonostante cio' non ci siamo mai frequentati quotidianamente o in maniera comunque assidua. Sospetto che si sia rivolto al sottoscritto perche', come lei ha gia' accennato, ho scritto diversi libri sul tema dell'occulto.
Lo trovo un argomento estremamente affascinante e, soprattutto, reale. Se lei e' stato nell'ufficio di Klein avra' sicuramente sentito il messaggio di Arthur... Forse mi prendera' per pazzo, ma io credo davvero a quello che mio cugino dice e sono determinato a provare la sua innocenza.


Faccio due passi verso il centro della stanza, guardandomi intorno con espressione pensierosa.
Arthur ha detto che sarebbe stato di vitale importanza recarsi qui. Credo sia convinto che troveremo qualcosa.
Non avevo ancora iniziato. Il suo arrivo mi ha colto di sorpresa proprio mentre mi stavo accingendo a studiare il pavimento. Volevo per prima cosa provare ad esaminare le tracce di sangue e le eventuali tracce di due o piu' persone nella polvere. Provare a capire come la povera signora Blackwood sia morta potrebbe essere un buon punto di partenza, non crede?

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Edward Rumberger

Noto la mano tesa dell'uomo e gliela stringo, con particolare risolutezza, nel mentre lo studio per cercare di comprenderne lo stato d'animo alle mie parole.

Pare un uomo a posto, a prima vista. Potrebbe essere che davvero si sia rivolto a lui per la questione occultistica...Per quanto sia, io non riesco a credere a una cosa del genere e, dalle parole di Klein, nemmeno lui ci crede tanto alla sua innocenza...ma l'ha fatto per rispetto a Blackwood. 

Assolutamente sì rispondo Ha fatto bene a pensare di iniziare da qui. In realtà io prima di controllare la casa stavo ancora ragionando sulla registrazione di suo cugino.

Incredibile l'avanzamento della tecnologia, non è vero? Sono rimasto sorpreso quando ho visto quel macchinario...Ad ogni modo! Ha idea di che anello stesse parlando? E secondo lei, quell'anello dovrebbe mostrare la sua innocenza? E cosa voleva dire con quella storia della famiglia Blackwood benedetta e maledetta?

Le dirò la verità, io non credo nell'occulto e in quelle robe, ma dato che c'è una registrazione verbale del signor Blackwood, sono tenuto ad indagare e appurare ciò che è successo. Ora, sulla base delle sue conoscenze, vorrei capire: Davvero, secondo lei, un anello potrebbe controllare un demone? 

Perchè, se lei crede davvero in ciò che dice suo cugino, dunque deve credere a questa storia dell'anello e del demone, e mi incuriosisce il fatto che abbia invece usato metodi investigativi quali io stavo allo stesso modo pensando.

Mi spiace dirglielo ma...al momento, per come la vedo io, le prove sono contro il signor Blackwood, e dovrà davvero riuscire a fare una magia per dimostrare il contrario.

Detto questo, controllo la casa per verificare se noto particolari fuori posto, per poi, nel caso non trovassi niente, dirigermi verso la botola.

Modificato da Daimadoshi85
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Custode

@Richard Clarke:  cogli molto scetticismo nelle parole di Rumberger, ma certo non puoi biasimarlo... E' un tipo molto pratico, sicuramente potrà darti una mano nelle indagini e un parere di qualcuno non emotivamente coinvolto, nè da Arthur e nè dall'occulto, potrebbe essere fondamentale.

@Edward Rumberger: anche le tue ricerche negli ambienti principali della casa non danno alcun frutto, evidentemente anche Clarke ci sa fare. Non resta quindi che esaminare la cantina; sporgendoti sulla botola vedi esattamente quanto già Clarke aveva notato.

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Edward Rumberger

Dunque, esaminiamo un po' questa cantina. Ha notato per caso se c'è un sistema di illuminazione?

 

Custode

Spoiler

Ho bisogno di avere qualche informazione prima di guardare la botola, in realtà. Le procedure della polizia riguardo al ritrovamento di un cadavere e/o la scoperta di un omicidio quali sono? L'ambiente è stato completamente ripulito del sangue o si può vedere? Posso controllare se c'è un qualche sistema di illuminazione, fili elettrici o...non so? O trovare una lampada nel bungalow da prendere? 

Rispetto alla foto della cantina mostratami dall'avvocato noto delle differenze?

 

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