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Baldur's Gate: Descent into Avernus è la prossima avventura per D&D 5e


SilentWolf

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Ammetto che quando ho letto Baldur's Gate ho avuto un piccolo travaso di bile: "Ma basta con sti forgotten realms!". In realta' se si tratta solo del trampolino di lancio per un'avventura planare allora cambia tutto. Peccato che arrivi solo al 13o livello. Insomma, le avventure planari sono perfette per i livelli piu' alti.

 

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33 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Letto. Mi dispiace molto, anche se è una scelta comunque comprensibile dal punto di vista commerciale: Eberron rimane la seconda ambientazione più attesa dai giocatori di D&D. Non ha molto senso con il tema dei conflitti extra-planari trattato dalla WotC nell'ultimo anno e mezzo, ma rimane una scelta pienamente in linea con le richieste del mercato.

Li comprendo ma non sono molto felice comunque. A meno che non facciano uscire un altro manuale più avanti...

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13 minuti fa, Sgama ha scritto:

Ammetto che quando ho letto Baldur's Gate ho avuto un piccolo travaso di bile: "Ma basta con sti forgotten realms!". In realta' se si tratta solo del trampolino di lancio per un'avventura planare allora cambia tutto. Peccato che arrivi solo al 13o livello. Insomma, le avventure planari sono perfette per i livelli piu' alti.

 

Al momento i designer stanno pubblicando in maggioranza avventure per PG di basso-medio livello, perchè nei sondaggi i giocatori hanno in maggioranza dichiarato che preferiscono avventure di questo tipo a quelle di alto livello.
Inoltre, durante l'evento The Descent, Kate Welch e Chris Perkins hanno dichiarato che Baldur's Gate: Descent into Avernus è stato appositamente progettato per i livelli medio-bassi proprio per consentire anche ai giocatori inesperti di provare campagne extra-planari. I livelli alti tendono ad essere molto complessi e, quindi, c'è il rischio che i gruppi di inesperti non abbiano modo di imparare facilmente cosa significa esplorare gli altri piani, se le avventure che li riguardano prevedono sempre PG di alto livello. Considerato che il tema del viaggio extra-planare può essere interessante per tutti, anche per chi ha appena cominciato, i designer hanno voluto creare un'avventura che consenta ai DM e ai giocatori alle prime armi di gestire con facilità una simile esperienza.

1 minuto fa, Muso ha scritto:

Li comprendo ma non sono molto felice comunque. A meno che non facciano uscire un altro manuale più avanti...

Prima o poi secondo me arriverà. Chissà quando, ma secondo me arriverà.

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8 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Prima o poi secondo me arriverà. Chissà quando, ma secondo me arriverà.

Mah... se la prospettiva è aspettare un altro anno non la vedo molto incoraggiante... soprattutto in quello che doveva essere "l'anno delle ambientazioni"... sempre più perplesso (non ho più neanche la forza di incazzarmi). Ho notato che anche sui forum inglesi c'è parecchia gente perplessa (altri ovviamente sono ben felici).

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23 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Al momento i designer stanno pubblicando in maggioranza avventure per PG di basso-medio livello, perchè nei sondaggi i giocatori hanno in maggioranza dichiarato che preferiscono avventure di questo tipo a quelle di alto livello.
Inoltre, durante l'evento The Descent, Kate Welch e Chris Perkins hanno dichiarato che Baldur's Gate: Descent into Avernus è stato appositamente progettato per i livelli medio-bassi proprio per consentire anche ai giocatori inesperti di provare campagne extra-planari. I livelli alti tendono ad essere molto complessi e, quindi, c'è il rischio che i gruppi di inesperti non abbiano modo di imparare facilmente cosa significa esplorare gli altri piani, se le avventure che li riguardano prevedono sempre PG di alto livello. Considerato che il tema del viaggio extra-planare può essere interessante per tutti, anche per chi ha appena cominciato, i designer hanno voluto creare un'avventura che consenta ai DM e ai giocatori alle prime armi di gestire con facilità una simile esperienza.

Certo, pero' a che serve creare regole per i livelli alti se poi a livello editoriale li ignorano?

Che poi, non ho deto che l'avventura debba essere solo per i livelli alti ma anche per i livelli alti. Che anche la parte piu' difficile da creare/bilanciare per un DM (almeno credo).

Ricordo male io o proprio in uno dei manuali core (MdG o GDM) c'e' scritto che a livelli bassi avventure regionali e salendo in su' si arriva a livello cosmico?

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2 ore fa, Muso ha scritto:

Mah... se la prospettiva è aspettare un altro anno non la vedo molto incoraggiante... soprattutto in quello che doveva essere "l'anno delle ambientazioni"... sempre più perplesso (non ho più neanche la forza di incazzarmi). Ho notato che anche sui forum inglesi c'è parecchia gente perplessa (altri ovviamente sono ben felici).

L'anno delle ambientazioni mica significa che quest'anno dovevano uscire di botto tutte le ambientazioni. Significa solo che da quest'anno puntano ad accelerare con il supporto alle ambientazioni classiche. 🙂

2 ore fa, Sgama ha scritto:

Certo, pero' a che serve creare regole per i livelli alti se poi a livello editoriale li ignorano?

Che poi, non ho deto che l'avventura debba essere solo per i livelli alti ma anche per i livelli alti. Che anche la parte piu' difficile da creare/bilanciare per un DM (almeno credo).

Ricordo male io o proprio in uno dei manuali core (MdG o GDM) c'e' scritto che a livelli bassi avventure regionali e salendo in su' si arriva a livello cosmico?

Qualche rara avventura per i livelli alti c'è, mi sembra. Almeno un paio dovrebbero arrivare al livello 20. In ogni caso ha senso che non pubblichino molte avventure per i livelli alti, se poi non le vendono perché non c'è quasi nessuno che le compra. I sondaggi e le indagini di mercato, infatti, dicono loro che la maggioranza dei giocatori non ha interesse per le avventure di alto livello. Produrne in gran quantità, quindi, non gli conviene. Ogni tanto ne buttano fuori qualcuna, ma è inevitabile che la loro attenzione sia principalmente diretta verso il tipo di prodotti che la maggioranza della gente cerca.

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Al momento solo il Dungeon del Mago folle arriva al livello 20 (che ahime' e' un megadungeon), tutte le altre non vanno oltre il 15.

Ovviamente non pretendo avventure solo per livelli alti, che come giustamente dici venderebbero poco, ma e' un peccato che quelle che fanno (partendo dal primo) non ci arrivino praticamente mai. Tutto qui.

Ma la gente davvero non arriva mai in fondo? Se le cose stanno cosi' forse c'e' un problema.

 

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8 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Mai dire mai. Considerando quanto è famosa Neverwinter, non mi stupirebbe. Ho la sensazione che sia questa la strategia per la gestione dei Forgotten Realms nello specifico: non l'uscita di un manuale d'ambientazione, ma la pubblicazione di numerosi manuali dedicati ogni volta a regioni diverse. Ovviamente è solo una mia speculazione, visto che in merito non ci sono dichiarazioni ufficiali della WotC.

 

17 ore fa, Muso ha scritto:

Magari! Ho come l'impressione che queste avventure siano anche la scusa per far uscire pezzi di ambientazione andando più nel dettaglio rispetto a SCAG (che di dettagli di ambientazione ne mette ben pochi...)

Io sinceramente questa scelta editoriale di far uscire così le ambientazioni a "spezzatino" non mi piace proprio per niente! 

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7 ore fa, Icy Winter ha scritto:

Io sinceramente questa scelta editoriale di far uscire così le ambientazioni a "spezzatino" non mi piace proprio per niente! 

Beh... in realtà i Forgotten Realms dal punto di vista regolistico non hanno bisogno di molte cose (forse i Mithal, toh) e di manuali che entrano in dettaglio sulle varie regioni ne hanno già molti dalle vecchie edizioni (solo per AD&D 2E uscirono decine di supplementi, ma anche per la 3.x uscì molta roba).

Altre ambientazioni che richiedono di più dal punto di vista regolistico fino ad ora sono state completamente ignorate.

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9 ore fa, Icy Winter ha scritto:

Io sinceramente questa scelta editoriale di far uscire così le ambientazioni a "spezzatino" non mi piace proprio per niente! 

La mia sensazione è che questo trattamento, però, riguarderà in particolare solo i Forgotten Realms. Mentre in merito alle altre ambientazioni è più probabile che nei manuali venga data una infarinata più generale sul mondo di gioco (nonostante magari venga fatta la scelta di approfondire in particolare una sola parte del mondo; Ravnica docet), per i Forgotten Realms ha completamente senso evitare di pubblicare un manuale generale e, piuttosto, preferire l'uscita di diversi manuali regionali.

  • Si tratta dell'ambientazione più popolare, quindi a livello commerciale ha senso tornarci spesso.
  • E' un'ambientazione caratterizzata da una grande varietà tematica, quindi fornisce l'opportunità di esplorare di volta in volta tematiche ed esperienze diverse (l'eroismo in stile medievale occidentale, il Giappone feudale,  il dungeon-crawling puro, ecc..)

Come si può vedere dai manuali dei FR fin ora pubblicati, hanno usato varie regioni del mondo come scusa per parlare anche di altro. E' un ottimo modo per prendere due piccioni con una fava e aumentare enormemente le vendite dei manuali: da un lato soddisfi le persone che cercano avventure sui FR, dall'altro attiri l'attenzione anche di chi cerca semplicemente delle regole per giocare un certo tipo di esperienza (ad esempio, coloro che vogliono inserire nella propria campagna elementi del viaggio all'inferno o la minaccia dei patti con il diavolo, oppure scontri tra macchine in un mondo post-apocalittico alla Mad Max, avranno interesse a comprare Baldur's Gate: Descent into Avernus anche se non gl'importa dell'avventura o dei Forgotten Realms).

Per le altre ambientazioni, invece, mi aspetto che piano piano pubblichino almeno un manuale generale con una parte dedicata ad esplorare nello specifico una regione. Credo che Ravnica abbia fornito, almeno per il momento, il modello per la gestione delle ambientazioni nella 5e.

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In 3e hanno fatto l'ambientazione FR base (utilissima e fondamentale per qualsiasi DM che abbia ambientato li le sue campagne) e poi hanno fatto uscire una serie di espansioni che hanno approfondito alcune zone. Un'approccio del genere sarebbe cmq possibile quindi non escluderebbe campagne specifiche o manuali tematici, ma la necessità di un manuale di ambientazione si sente tutta. 

Capisco che non possano fare solo (o quasi) uscite FR come in 3, ma non fare un manuale FR per me è un errore, anche di mercato.

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5 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

In 3e hanno fatto l'ambientazione FR base (utilissima e fondamentale per qualsiasi DM che abbia ambientato li le sue campagne) e poi hanno fatto uscire una serie di espansioni che hanno approfondito alcune zone. Un'approccio del genere sarebbe cmq possibile quindi non escluderebbe campagne specifiche o manuali tematici, ma la necessità di un manuale di ambientazione si sente tutta. 

Capisco che non possano fare solo (o quasi) uscite FR come in 3, ma non fare un manuale FR per me è un errore, anche di mercato.

I designer in questi anni hanno detto più volte che per la 5e non faranno uscire manuali d'ambientazione sullo stile di quelli creati per le edizioni precedenti. Non saranno una sorta di Manuale del Giocatore bis, solamente dedicati a un'ambientazione specifica. E le ambientazioni non costituiranno nemmeno linee di prodotti separate dal gioco base. Non aspettarti, quindi, l'uscita di un Manuale d'Ambientazione base a cui saranno collegati N supplementi specifici di quell'ambientazione, come se si trattasse di un gioco a sé stante. I manuali d'ambientazione saranno supplementi appartenenti all'unica e sola linea del Gdr D&D 5e, e avranno lo stesso peso di tutti gli altri supplementi che espandono il regolamento introdotto dai 3 Manuali Base.

Queste sono le cose che al momento sono sicure sulle ambientazioni della 5e in base alle dichiarazioni ufficiali dei designer, a meno di future smentite (che sono sempre possibili). Per il resto, la forma esatta del contenuto di questi manuali è ancora abbastanza un mistero. Al momento, tuttavia, è ottimamente probabile che il recente Guildmasters' Guide to Ravnica rappresenti un esempio della forma che i manuali d'ambientazione potrebbero assumere nella 5e. Anche se riguardante un'ambientazione di Magic, infatti, Guildmasters' Guide to Ravnica è un vero e proprio manuale d'ambientazione, il primo vero della 5e (Curse of Strahd, in cui è stato presentato Ravenloft, è un'avventura).

5 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Capisco che non possano fare solo (o quasi) uscite FR come in 3, ma non fare un manuale FR per me è un errore, anche di mercato.

E' possibile che ci sarà. Non è escluso. Ma non è nemmeno obbligatorio che ci sia. Al momento i FR li stanno supportando in altro modo.

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15 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

In 3e hanno fatto l'ambientazione FR base (utilissima e fondamentale per qualsiasi DM che abbia ambientato li le sue campagne) e poi hanno fatto uscire una serie di espansioni che hanno approfondito alcune zone. Un'approccio del genere sarebbe cmq possibile quindi non escluderebbe campagne specifiche o manuali tematici, ma la necessità di un manuale di ambientazione si sente tutta. 

Capisco che non possano fare solo (o quasi) uscite FR come in 3, ma non fare un manuale FR per me è un errore, anche di mercato.

Mi trovo d'accordo con la linea di pensiero di Lord Danarc, comunque staremo un pò a vedere se il tempo ci darà ragione o torto! 

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17 ore fa, SilentWolf ha scritto:

I designer in questi anni hanno detto più volte che per la 5e non faranno uscire manuali d'ambientazione sullo stile di quelli creati per le edizioni precedenti. Non saranno una sorta di Manuale del Giocatore bis, solamente dedicati a un'ambientazione specifica. E le ambientazioni non costituiranno nemmeno linee di prodotti separate dal gioco base. Non aspettarti, quindi, l'uscita di un Manuale d'Ambientazione base a cui saranno collegati N supplementi specifici di quell'ambientazione, come se si trattasse di un gioco a sé stante. I manuali d'ambientazione saranno supplementi appartenenti all'unica e sola linea del Gdr D&D 5e, e avranno lo stesso peso di tutti gli altri supplementi che espandono il regolamento introdotto dai 3 Manuali Base.

 

Non ho detto che lo faranno o che dovrebbero. Sopra è stato detto che

Cita

Come si può vedere dai manuali dei FR fin ora pubblicati, hanno usato varie regioni del mondo come scusa per parlare anche di altro. E' un ottimo modo per prendere due piccioni con una fava e aumentare enormemente le vendite dei manuali: da un lato soddisfi le persone che cercano avventure sui FR, dall'altro attiri l'attenzione anche di chi cerca semplicemente delle regole per giocare un certo tipo di esperienza

 

E io ho semplicemente ricordato che in 3 hanno adottato quell'approccio. 

Rimane il fatto che lavorare per pezzi senza dare un quadro generale e sopratutto rendere quei pezzi non completi è un errore, ovviamente scondo me.

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14 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

E io ho semplicemente ricordato che in 3 hanno adottato quell'approccio. 

In realtà nella 3e ogni ambientazione aveva il suo Core book, a cui erano collegati i propri supplementi specifici. Era un po' come se le ambientazioni fossero un sorta di sottogioco di D&D 3e, costituito da propri manuali. E' in questo senso che le ambientazioni saranno differenti nella 5e. I manuali d'ambientazione nella 5e saranno a pari livello di qualunque altro e non necessariamente ci saranno più supplementi di una data ambientazione, a meno che i designer decidano il contrario. Contrariamente alla 3a edizione, ad esempio, i designer potrebbero anche decidere (mia supposizione basata su quanto alluso fin ora dalla WotC) di pubblicare un manuale d'ambientazione generale a cui saranno collegati solo manuali d'avventura che espandono il mondo, non manuali di regole aggiuntive. Nella 3e, invece, avevi cose come Races of Eberron, Eberron: Player's Guide to Eberron, Eberron: Faiths of Eberron, Races of Faerun, Forgotten Realms: Faiths and Pantheons, Forgotten Realms: Player's Guide to Faerun, Forgotten Realms: Underdark, Forgotten Realms: Champion of Ruins, Dragonlance Bestiary of Krynn, ecc.

Simili manuali non esisteranno nella 5e, quindi non è in alcun modo possibile descrivere quel che avverrà nella 5e come identico a quanto fatto nella 3e. Fin dall'inizio, la WotC ha deciso categoricamente che nella 5e non seguirà la logica degli splatbook della 3e.

14 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Rimane il fatto che lavorare per pezzi senza dare un quadro generale e sopratutto rendere quei pezzi non completi è un errore, ovviamente scondo me.

Ripeto: riguardo ai Forgotten Realms si tratta di una mia pura supposizione.
Non ci sono dichiarazioni ufficiali che chiariscono definitivamente il modo in cui la WotC vuole gestire i FR. E' mia semplice opinione (basata su quanto fatto fin ora e su varie dichiarazioni ufficiali del D&D team) che, tra le varie ambientazioni classiche, i FR saranno quella che ha più probabilità di essere usata per pubblicare N manuali regionali, prima di ricevere eventualmente un manuale d'ambientazione (sempre che, a quel punto, si senta la necessità di pubblicarne uno). Proprio perché l'ambientazione più popolare, infatti, i FR potrebbero essere quelli più trattati, quindi ricevere supporto dalla maggioranza dei manuali (su circa 19 manuali pubblicati/in pubblicazione oltre i 3 Core, infatti, 15 sono ambientanti o hanno molto a che fare con i Forgotten Realms). Al contrario, le altre ambientazioni riceveranno con grande probabilità supporto una tantum: in mezzo a numerosi manuali sui FR (utili anche per altro) verranno pubblicati sporadici manuali d'ambientazione e sporadiche avventure dedicati a setting diversi. E' proprio questo squilibrio numerico che rende molto probabile che ad uscire prima siano i manuali d'ambientazione di altri setting. I FR vengono e, con ottima probabilità, verranno supportati di continuo, mentre le altre ambientazioni avranno qualche manuale sporadico pubblicato una volta ogni tot. Se la pubblicazione manterrà questa logica, come io sospetto, è inevitabile che molte ambientazioni otterranno il proprio manuale d'ambientazione prima dei FR.

Ovviamente, ripreciso ancora, sono solo miei supposizioni. La WotC potrebbe smentirmi in qualunque momento.

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9 ore fa, SilentWolf ha scritto:

In realtà nella 3e ogni ambientazione aveva il suo Core book, a cui erano collegati i propri supplementi specifici. Era un po' come se le ambientazioni fossero un sorta di sottogioco di D&D 3e, costituito da propri manuali. E' in questo senso che le ambientazioni saranno differenti nella 5e. I manuali d'ambientazione nella 5e saranno a pari livello di qualunque altro e non necessariamente ci saranno più supplementi di una data ambientazione, a meno che i designer decidano il contrario. Contrariamente alla 3a edizione, ad esempio, i designer potrebbero anche decidere (mia supposizione basata su quanto alluso fin ora dalla WotC) di pubblicare un manuale d'ambientazione generale a cui saranno collegati solo manuali d'avventura che espandono il mondo, non manuali di regole aggiuntive. Nella 3e, invece, avevi cose come Races of Eberron, Eberron: Player's Guide to Eberron, Eberron: Faiths of Eberron, Races of Faerun, Forgotten Realms: Faiths and Pantheons, Forgotten Realms: Player's Guide to Faerun, Forgotten Realms: Underdark, Forgotten Realms: Champion of Ruins, Dragonlance Bestiary of Krynn, ecc.

Simili manuali non esisteranno nella 5e, quindi non è in alcun modo possibile descrivere quel che avverrà nella 5e come identico a quanto fatto nella 3e. Fin dall'inizio, la WotC ha deciso categoricamente che nella 5e non seguirà la logica degli splatbook della 3e.

 

Quindi confermi, in 3 hanno adottato quell'approccio. Non ho detto che faranno lo stesso in 5. Ho specificato che SCAG non lo adotta e che la logica alla base è dubbia.

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4 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Quindi confermi, in 3 hanno adottato quell'approccio. Non ho detto che faranno lo stesso in 5. Ho specificato che SCAG non lo adotta e che la logica alla base è dubbia.

Ho riletto il tuo post originale e mi sono accorto di aver io frainteso quello che avevi scritto. In effetti non hai mai detto che ti aspetti che nella 5e ci siano i vari supplementi regolistici come nella 3e, ma solo una pubblicazione per regioni come con la 3e. Scusa, errore mio...🙂

In ogni caso confermo che hanno adottato l'approccio alla 3e che hai descritto? Ni.

Innanzitutto non ci sono ancora conferme definitive sul modo in cui verranno trattate nel concreto le varie ambientazioni, ma solo una serie di allusioni fatte dai designer e quanto pubblicato nei manuali fin ora.
E' decisamente possibile che l'approccio che descrivi sia applicato nel caso della maggioranza delle ambientazioni classiche, ma probabilmente con comunque qualche differenza rispetto alla 3e. All'interno dei manuali d'ambientazione base della 3e, infatti, si dava un ampio spazio alla descrizione generale dell'ambientazione. Al contrario è possibile (ripeto, possibile, non certo) che nei manuali d'ambientazione della 5e la panoramica generale del setting sia molto ridotta, preferendo dare spazio nello stesso manuale all'approfondimento di una specifica regione del mondo. Questo è l'approccio usato in Guildmaster's Guide to Ravnica, ad esempio, dove il capitolo dedicato alla panoramica dell'ambientazione generale è lungo solo 4 pagine, mentre il grosso delle informazioni d'ambientazione riguardano solo il 10° Distretto (che occupa un totale di 21 pagine). E' decisamente probabile che nel caso delle ambientazioni Classiche daranno maggiore peso alla panoramica generale, visto quanto sono importanti questi setting, ma è anche possibile che quest'ultima non avrà uno spazio grande quanto avveniva nei supplementi della 3e. E, comunque, non è nemmeno assicurato ufficialmente che i manuali base delle ambientazioni avranno una vera e propria panoramica generale, ma è una mia supposizione. Se prendiamo come esempio il PDF di Eberron, Wayfarers' Guide to Eberron, al suo interno non si trova alcuna panoramica generale dell'ambientazione, ma una panoramica generale del solo continente del Khorvair, con un approfondimento specifico della città di Sharn. Questo, tuttavia, potrebbe essere semplicemente una caso isolato, per nulla rappresentativo della strategia generale e dovuto al fatto che Wayfarer's Guide to Eberron non è il manuale principale di Eberron, ma solo un supplemento secondario.

I Forgotten Realms potrebbero essere, come già detto, un caso particolare. Potrebbero, ripeto: le mie sono pure congetture, basate su quanto alluso fin ora dalla WotC. E' possibile, infatti, che per i FR i designer non sentano la necessità di pubblicare un manuale generale, da un lato perchè le regole per giocare all'ambientazione sono già presenti nei 3 Manuali Base (nonostante i FR non siano il setting base dell'edizione, per giocare al loro interno bastano le regole base), dall'altro perchè potrebbero aver pensato di approfondire man mano il mondo dei FR tramite numerosi supplementi, utili anche per espandere in generale il regolamento.
Visto che le varie regioni dei FR potrebbero essere trattate in vari supplementi, non c'è una necessità impellente di pubblicare un manuale d'ambientazione generale sui FR. Non quanto ce l'hanno, invece, altre ambientazioni. Nulla vieta che un manuale d'ambientazione alla fine venga realizzato, soprattutto per fornire una summa finale di un mondo descritto in più manuali, ma è possibile che non sia attualmente la priorità.

Come ho detto, comunque, queste sono mie speculazioni. I designer della WotC potrebbero smentirmi e annunciare in qualunque momento l'uscita di un setting book generale per i FR e presentare manuali d'ambientazione con una struttura completamente diversa da quella che ho descritto.  Per sapere esattamente come saranno i setting, non ci rimane che aspettare e vedere. Il manuale annunciato su Eberron potrebbe dare già un'idea più concreta. 🙂

E' importante rendersi conto, però, quando si parla della 5e (ovvero di un'edizione la cui organizzazione è stata completamente ricostruita da zero, senza poter imitare più alcuno dei modelli delle edizioni passate), che non ci sono piani necessariamente definitivi riguardo alla progettazione dei manuali e della pianificazione delle pubblicazioni. L'attuale WotC, che non è la WotC del passato, fin dall'inizio va seguendo un sistema di trial and error: prova una strategia e, se va bene, la riutilizza, mentre se va male o trova un'idea migliore, cambia strada. Significa che la 5e è un'edizione in constante evoluzione. Non è possibile fare una previsione certa sulla strategia della WotC sul lungo periodo, ma conviene valutare la situazione anno per anno.

E finito l'ennesimo malloppone. :lolani-old:

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46 minuti fa, Muso ha scritto:

OT terrificante: @SilentWolf alias divintà maggiore del wall of text 😄

Lo sai che cerco sempre di superarmi....:lolani-old:
Semplicemente, come al solito, in quanto uno dei più informati sulla 5e all'interno dello staff di DL, prendo sul serio la mia responsabilità di far circolare sul sito informazioni corrette riguardo a questa edizione. Come si è visto nell'altro topic, infatti, basta poco perché una convinzione errata spinga i giocatori ad aspettarsi dalla WotC cose che non è tenuta a fare o che non ha mai promesso di fare.

Detto questo, direi che l'argomento OT può ritenersi definitivamente chiuso. 😉

Modificato da SilentWolf
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