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Capitolo 4 - The Black Sepulchre (Parte 2)


AndreaP

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3 478 862.m41 3.39

Judith aprì la porta ma quello che vide non fu l'oscurità attesa in questo lato oscuro del pianeta. Il paesaggio che circondava la cattedrale era illuminato da luci multicolore provenienti da turbini dal colore dell'arcobaleno che comparivano e scomparivano in più punti del terreno o del cielo.

Dai turbini, vere brecce nella realtà verso l'Immaterium, entravano ed uscivano delle creature demoniache alate, come dei gargolyle uscita da un incubo. Loro stavano emettendo le stridule grida.

E nel cielo si vedeva l'ombra di un essere alzato che sorvolava la zona: il Dei Phage.

@all

 

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Victor

"Per la Sacra Terra!", Victor quasi bestemmiò, la sua attenzione improvvisamente catturata, in toto, dai rumori esterni, che lo spinsero a seguire Judith e ad affacciarsi. 

"Com'è possibile? Cos'è stato? Sbarra la porta, sorella! Subito!!!

...

Per quel che vale".

Erano già tutti morti ed ancora non lo sapevano?

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Omar

Senza troppo pensarci, Omar spinse di nuovo i battenti della porta per chiuderli alle spalle.
Direi che serve trovare un'altra uscita, e alla svelta...
L'accolito ripercorse mentalmente gli innumerevoli corridoi e sale percorsi alla ricerca di un passaggio verso la salvezza.

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Solomon

<<Solo nella morte il dovere ha fine. Credo che siamo alla fine del servizio.>> dico mentre aiuto a chiudere le porte e credo qualcosa per provare a bloccarle. 

<<Credo che sia l’ultimo momento per decidere se sparare o meno col titano. Temo che nessuno potrà farlo, a breve.>>

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3 478 862.m41 3.39

I compagni richiusero alle loro spalle la doppia porta e ripensarono alla struttura della cattedrale

Oltre all'ingresso erano note due possibili vie di fuga. L'uscita dalla terrazza da cui erano entrati oppure le finestre dalle stanze da letto. Tuttavia entrambe avrebbero portato gli accoliti nel parco che circondava la cattedrale.

@all

 

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3 478 862.m41 3.39

I compagni si mossero verso l'orologio a pendolo che conduceva all'interno del macchinario, trascinando con loro il povero Ludovicus ancora privo di sensi

Giunti nella sala con il gasolio sul fondo dovevano decidere dove andare.


@all

Spoiler

 

Mappa: dove andate (voi siete nella sala alla fine dello scivolo con il pavimento ricoperto di liquido - stella arancio)

https://drive.google.com/file/d/1TG5UR117qtOHp94rIsSGIr9QmA78b7ad/view?usp=sharing

@Ghal
Non ho capito di che barre stai parlando

 

 

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3 478 862.m41 3.39

I compagni ricordarono subito che il cannone sopra non era attivo. Tre erano le stanze dove avevano identificato possibilità di azione all'interno della macchina attraverso dei terminali di Cogitator: il Genatorium, il Princeps Tactorum e il Ponte

@all

Spoiler

Ponte?

 

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Judith

"Dubito il cannone sia attivabile solamente dalle profondità della macchina. Deve esserci un modo per attivarlo anche dalla zona superiore." qualunque cosa avessero deciso lo avrebbero dovuto fare in fretta. Il demone andava fermato o scacciato, subito.

All

Spoiler

il ponte era da dove sembrava si potesse comandare il cannone? non ricordo bene.

 

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3 478 862.m41 3.39

Judith ripensò alla macchina. I comandi del cannone parevano adiacenti a lui, nella navata, mentre i comandi del Titano erano principalmente sul ponte, anche se parevano esservi comandi ausiliari, forse limitati, in altre stanze

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Omar

Se volete riaccendere questo aggeggio, credo si debba prima ridare energia al titano dal ponte, poi risalire nella navata da dove controllare il cannone.
Si sentiva uno stupido, ma prese la scheda degli spiriti macchina che aveva con sé e la porse a Victor. Rischiamo di richiamare altri demoni dal Warp, ma a sto punto...
Fisso l'uomo negli occhi, cercando un contatto.

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3 478 862.m41 3.40

Velocemente i compagni si addentrarono nei meandri della macchina discendendo fra gli ingranaggi fino al ponte di comando. 
Lì, le pesanti pareti metalliche attutivano il rumore dall'esterno.

Schermi costituiti da lastre lastre nere lucide stavano ritte davanti a tre delle le parete della stanza. La quarta parte era occupata da quelle che parevano essere finestre chiuse da imposte esterne di adamantium. 
In mezzo alla stanza vi erano tre console tipiche dei cogitator: ancora compariva un chiaro messaggio "Sistema in attesa. Ripristinare l'energia"

Al centro dell'ambiente vi era una poltrona di controllo, simile a quella che gli accoliti avevano visto usare dal comandante delle navi imperiali. 
Seduto su di questa vi era quello che pareva essere stato un Prete di Marte, pronto per la battaglia: il servo dell'Omnissiah era morto da tempo, ma il freddo lo aveva conservato integro.


 

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Victor

"La nostra anima è immonda, rispetto alla Sua.

Ci penso io a rimettere quelle barre e a ridare energia al Titano.

L'Imperatore protegge!", Victor sentenzió, facendo chiaramente intendere che si offriva per una missione potenzialmente suicida. 

E capace di dannargli non solo la morte, ma anche l'esistenza dopo la morte. 

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Judith

"L'imperatore protegge." ribadì la BattleSister caricando il bolter pronta a far fuoco a qualsiasi abominio si sarebbe presentato dopo l'attivazione. Il loro compito era rispedire il demone da dove era venuto, distruggerlo se possibile e raccogliere le prove di quell'eresia che per secoli era stata celata agli occhi di chi è giusto.

"Fallo." concluse accostandosi a lui.

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