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Il Kickstarter di FLOTZ è iniziato!


Edoardo Santamato

Messaggio consigliato

The Stroy, grazie per l'evocazione! 😊

Dunque. Per quella che è la mia esperienza, soprattutto per i primi livelli il divertimento primario deriva essenzialmente dal trovarsi in ambienti claustrofobici e ostili e provare a uscirne vivi con più tesori possibile, dal viversi la paura che possano finirti le torce o dalla paranoia che dietro ogni angolo possa esserci la fine.

Questo si porta dietro un suo modo di giocare in cui l'ingegno dei giocatori (non dei personaggi!) e il sale in zucca la fanno da padrone e si scontrano con l'implacabile giudizio dei dadi, con l'accesso a un limitato numero di risorse (anche in termini di "poteri" dei PG) e di fatto con l'assenza di un bilanciamento forzato degli incontri.

Ora, l'interpretazione dei personaggi esiste nella misura in cui ovviamente ognuno "muoverà" un PG che avrà il suo carattere, ambizione, vezzo e via dicendo, ma è nei fatti secondario perché l'esperienza di gioco spinge in altre direzioni e spesso sei troppo preso a cercare di sopravvivere che non hai molto tempo per altro (e, tendenzialmente, la letalità è molto alta). Ciò detto, esistono anche contesti in cui s'interpreta di più (penso agli incontri con gli esponenti di diverse fazioni in guerra in uno stesso dungeon e degli scambi "sociali" con essi), ma, ecco, direi che linea di massima non siano mai centrali.

Il fatto di immergersi nel mondo e quello di giocarsi lo sviluppo emotivo/psicologico del proprio personaggio penso si colleghino all'assenza di una storia. Cioè, a priori una storia non c'è (se non per aspetti del tipo "la storia del dungeon" e cose simili), non esiste una macro-trama centrale, roba da saga insomma. La storia la si fa giocando, vedendo letteralmente quello che succede in una successione di eventi che a volte è del tutto fuori controllo, anche da quello del GM.
Poi, se il tuo personaggio ne uscirà vivo, forse avrà il tempo di raccontarla. Solo allora ci sarà una storia e con essa una crescita del personaggio e del mondo di gioco.

Ho cercato di essere quanto più sintetico possibile (e spero di esserci riuscito) e quindi ho dovuto semplificare un po' il tutto e sorvolare su parecchi altri aspetti (andremmo eccessivamente OT): se siete interessati, possiamo discuterne in una discussione apposita.

P.S. - su Ravenloft, hai ragione The Stroy, anche se penso che alla fine il vero punto di rottura si ebbe con la saga di Dragonlance (non a caso degli stessi autori dell'I6).

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20 ore fa, The Stroy ha scritto:

Sì, e quello che ho capito è che per te OD&D non sarebbe un GdR ma un "GdA", dato che non c'è l'interpretazione di un ruolo. Affermazione discutibile visto che parliamo appunto del primo GdR.

Domanda: od&d si sono presentati dicendo "lasciamo il gioco di ruolo agli altri? Noi siamo meglio e più fighi!" ?

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Dimenticavo... Siamo nel 2019 non nel 1980 per cui paragoni con i primi gdr non reggono. Sarebbe come presentare una nuova auto senza finestrini e cinture perché tanto le prime auto erano cosi e spacciarla per innovativa

Quello chr critico è dire -nel 2019- è un gdr... Ma lasciamo il gdr agli altri.

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Lascio perdere il tuo primo messaggio (a proposito, doppiopostare è vietato: usa la funzione Modifica la prossima volta) che, oltre a mettere in bocca a Edoardo parole che non ha mai detto, mi sembra non aggiunga nulla alla discussione, e rispondo solo al secondo.

4 minuti fa, Albedo ha scritto:

Dimenticavo... Siamo nel 2019 non nel 1980 per cui paragoni con i primi gdr non reggono. Sarebbe come presentare una nuova auto senza finestrini e cinture perché tanto le prime auto erano cosi e spacciarla per innovativa

Quello chr critico è dire -nel 2019- è un gdr... Ma lasciamo il gdr agli altri.

D&D 5e non ha realmente meccaniche per favorire l'intepretazione, anche se ha meccaniche che si può scegliere di usare in quel senso: non lo consideri un GdR?

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2 hours ago, Albedo said:

Quello che critico è dire -nel 2019- è un gdr... Ma lasciamo il gdr agli altri.

L'importante è che lo slogan sia chiaro. La presentazione definisce Flotz un GDR/RPG e lascia agli altri "il role playing" (e non "il gdr").

Ora, considera che il termine role-playing è attestato nelle scienze sociali dagli anni '50 e che il suo primo uso in associazione agli RPG di derivazione wargame è di oltre quindici anni dopo. Considera poi che quei primi RPG non comprendevano il role-playing nel suo significato originale di immedesimarsi in un ruolo.

C'è molto RPG che non usa il role-playing, in particolare l'originale old school e tutto l'OSR. L'RPG senza role-playing non è assolutamente un ossimoro. E' una posizione filologicamente sostenibile e, dato il grande successo dell'OSR nel 2019, è anche attualissima. L'affermazione che il role-playing game debba comprendere il role-playing perché sia chiama role-playing game è impropria perché RPG in quarant'anni è diventata una definizione a sé stante, di fatto indipendente dalla presenza di role-playing nel game 😄

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Il 18/5/2019 alle 16:56, The Stroy ha scritto:

Sì, e quello che ho capito è che per te OD&D non sarebbe un GdR ma un "GdA", dato che non c'è l'interpretazione di un ruolo. Affermazione discutibile visto che parliamo appunto del primo GdR.

Be', personalmente trovo più discutibile definirlo gioco di ruolo. Un po' come oggi si parla di intelligenza artificiale per qualsiasi " " "semplice" " " algoritmo che faccia qualcosa di particolare (o anche solo dell'IA dei nemici nei videogiochi, in media un gruppo di non più di una decina di if/else), ma che con un'effettiva IA c'entra poco.

Voler tenere le vestigie tra gli allori e basarci tutte le definizioni successive perché "fu il primo" ha poco senso.

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39 minuti fa, Ajora ha scritto:

Be', personalmente trovo più discutibile definirlo gioco di ruolo. Un po' come oggi si parla di intelligenza artificiale per qualsiasi " " "semplice" " " algoritmo che faccia qualcosa di particolare (o anche solo dell'IA dei nemici nei videogiochi, in media un gruppo di non più di una decina di if/else), ma che con un'effettiva IA c'entra poco.

Voler tenere le vestigie tra gli allori e basarci tutte le definizioni successive perché "fu il primo" ha poco senso.

In OD&D, i partecipanti al gioco assumono il ruolo di uno o più personaggi? Sì.

In OD&D, avviene uno scambio dialettico tra i partecipanti al gioco? Sì.

In OD&D, tale scambio dialettico crea uno spazio immaginato condiviso. Sì.

In OD&D, tale spazio si evolve in base a ciò che avviene muovendo i propri personaggi? Sì.

Mhmm...

...a me sembra un gioco di ruolo.

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55 minuti fa, Ajora ha scritto:

Sì, tutto quello si applica anche a Brivido. Però, nel 2019 (ma anche nel 2000 e prima), quella è l'accezione che ne coglie la nonna se le dici che giochi con gli amici, non qualcuno che negli ultimi vent'anni abbia giocato.

Dai, sono convinto tu possa fare di più!

E poi, mi chiedo, ma parli per esperienza diretta? Cioè sulla scorta di cosa non consideri OD&D un gioco di ruolo? Ci hai mai giocato?

Su cosa fondi il tuo parere? Su di una sensazione o cosa?

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Il 19/5/2019 alle 13:12, The Stroy ha scritto:

a proposito, doppiopostare è vietato: usa la funzione Modifica la prossima volta

sì maestra!

Però non deve essere uan scusa per saltare la mia domanda che è il fulcro della mia critica alla presentazione e non al gioco

L'aggiunta l'avevo fatta subito ma la connessione lenta mi ha rallentato e ha fatto il post doppio

Il 19/5/2019 alle 13:12, The Stroy ha scritto:

oltre a mettere in bocca a Edoardo parole che non ha mai detto

quindi non lo ha messo per dire "noi siamo meglio?"

 E' forse vietato criticare una frase -onestamente- infelice?

riquotiamo la frase:

Cita

nuovo GDR a stampo action, che abbiamo sviluppato io e altri 5 ragazzi.

È online da pochi giorni la nostra campagna Kickstarter.

FLOTZ ha come fulcro l’azione: il role play, lo lasciamo ad altri.

sarò LIBERO di criticare questa frase e di dire che chè un controsenso?

Gli esempi che continui a fare non hanno senso. Io NON crirtico il ssitema di gioco, io critico una frase usate per descriverlo.

Ora, mi fai l'esempio di D&D 5e. Riportami, cortesemente, una frase presa dal manuale in cui dicono che lasciano il gdr agli altri.

La frase "lasciamo il gdr" agli altri implica (se l'italiano non è cambiato) che quello che proponi NON è GDR, non per le meccaniche che permettono di escluderlo, ma perchè non lo proprio. Ma se NON lo è non lo puoi definire GDR.

Ci vuole molto per capire che sto criticando una frase infelice e non il gioco?

Infelice perchè strutturata male per cercare di essere sensazionale.

Il 19/5/2019 alle 15:29, Ji ji ha scritto:

"il role playing" (e non "il gdr").

G = gioco

D = di

R = ruolo

traduciamo in inglese tutti insieme:

R  =role

P = play

G  = Game

Role playng è "solo" la R di GDR.

Il 20/5/2019 alle 11:43, Checco ha scritto:

In OD&D, i partecipanti al gioco assumono il ruolo di uno o più personaggi? Sì.

In OD&D, avviene uno scambio dialettico tra i partecipanti al gioco? Sì.

In OD&D, tale scambio dialettico crea uno spazio immaginato condiviso. Sì.

In OD&D, tale spazio si evolve in base a ciò che avviene muovendo i propri personaggi? Sì.

Mhmm...

...a me sembra un gioco di ruolo.

Quindi a queste domande Klotz risponde con i sì o con i no?

Se risponde con i sì è un gioco di ruolo (role playing in inglese) = non può dire di non esserlo.

 

Domandona finale:

E' possibile avere idee persoanli, criticare una frase personalmente ritenuta infelice? E difendere i propri gusti personali?

dò già la risposta visti i vostri commenti: no.

 

 

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Non stavi criticando la forma, ma il contenuto, e non stavi difendendo i tuoi gusti, ma la definizione di un termine.

Ad ogni modo vedo che sei ricorso alla libertà di parola, che da queste parti è l'ultima moda quando si tratta di dover ammettere che non si sa più cosa dire, per cui la discussione può dirsi conclusa: complimenti per la tua opinione informata e buona discesa dagli specchi su cui ti sei arrampicato.

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16 minutes ago, Albedo said:

Role playng è "solo" la R di GDR.

Hai letto il mio post per intero? Perché hai spiegato qualcosa che avevo già scritto. Il resto del mio post spiega i motivi per cui role-playing e role-playing game sono due cose differenti.

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40 minuti fa, Albedo ha scritto:

Se risponde con i sì è un gioco di ruolo (role playing in inglese) = non può dire di non esserlo

Ma infatti non dice di non essere un gioco di ruolo. Sei tu che sostieni che non lo sia.

E comunque, chiamami pure maestra se vuoi, cambia poco, ma il role-playing in quanto tale è una cosa e il role-playing game ne è un'altra.

Dalle tue risposte pare che tu non colga la differenza. Se non ci intendiamo sui termini è difficile discutere senza fare confusione.

Modificato da Checco
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  • 1 mese dopo...
Il 21/5/2019 alle 13:46, Checco ha scritto:

Dai, sono convinto tu possa fare di più!

E poi, mi chiedo, ma parli per esperienza diretta? Cioè sulla scorta di cosa non consideri OD&D un gioco di ruolo? Ci hai mai giocato?

Su cosa fondi il tuo parere? Su di una sensazione o cosa?

Sì, ok, dopo "Dai, sono convinto tu possa fare di più!", mi ti vedo su Fessbook a vantare che "c'era uno su internet, l'ho bblastato!!11!"

Però, sorvolando sugli infantilismi, possiamo pure raccontarcela e appellarci alle "definizioni a sé stanti", resta il fatto che le parole hanno dei significati. Potevano averne uno molto limitato quando "role-playing" fu accostato a "game" all'epoca, ma oggi inserire role-playing dove si tratta solo di muovere una pedina e tirare un dado (che non dico sia il caso di questo gioco, malgrado gli slogan) o giù di lì è quanto meno fumo negli occhi.

Poi oh, se sul tecnico vogliamo definire "mezzo di locomozione" un triciclo per bambini, va bene, ma non aspettiamoci che chiunque abbia un tantino di buon senso non faccia un sorriso.

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1 ora fa, Ajora ha scritto:

Sì, ok, dopo "Dai, sono convinto tu possa fare di più!", mi ti vedo su Fessbook a vantare che "c'era uno su internet, l'ho bblastato!!11!"

Non ho mai avuto un account su FB né prevedo di averlo. Ma anche se lo avessi, dubito fortemente che potrei trarre soddisfazione da una cosa del genere. Alla mia età mi fa sorridere anche il solo pensarlo.

Ciò detto, ti rinnovo le mie precedenti domande. Ovviamente hai tutto il diritto di ignorarle nuovamente, ma voglio prendermi comunque la libertà di riformulartele per un'ultima volta, sperando peraltro che tu non te la prenda:

Il 21/5/2019 alle 13:46, Checco ha scritto:

E poi, mi chiedo, ma parli per esperienza diretta? Cioè sulla scorta di cosa non consideri OD&D un gioco di ruolo? Ci hai mai giocato?

Su cosa fondi il tuo parere? Su di una sensazione o cosa?

 

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