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Carattere di un Paladino 5e


Messaggio consigliato

Buongiorno a tutti, avrei dei forti dubbi riguardo il carattere di un paladino (premetto che usiamo solo manuale del giocatore per le classi)

L'unica ragione per cui sto prendendo in considerazione l'idea di creare un Paladino è  il fatto che finalmente i suoi poteri non siano più legati all'allineamento, da quello che ho capito dipende tutto dalla sua missione

I problemi iniziano quando leggo i dettami; mi sembra di essere forzato a giocare il cavaliere dall'armatura scintillante che si sacrifica per fare sempre la cosa giusta e non è quello che cerco

Quanto sono importanti i dettami descritti nel manuale per un paladino? Forse sono solo esempi o linee guida ma mi sembra che tutti vertano verso un solo tipo di paladino...

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Hai provato a discuterne con il tuo dm? Premesso che trovo personalmente abbastanza diversi tra loro i giuramenti del paladino, i dettami sono quanto di più generico si possa scrivere. Se la cosa non ti soddisfa, prova a parlarne con il tuo master e trovare un accordo comune su come potresti interpretare i dettami di un particolare giuramento in modo da soddisfare entrambi. 

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Ancora non ho parlato col dm proprio perchè per ora ho le idee vaghe su che tipo di Paladino vorrei creare (razza, missione, background) e se lo vorrei creare

Se dovessi trovarmi a giocare il classico paladino "buono per forza" sceglierei qualcos altro

I patti sono vari ma l'allineamento (per usare un termine classico) che viene descritto mi sembra sempre lo stesso; fai la cosa giusta, aiuta il prossimo, sii caritatevole e onesto e bla bla bla

Certo la missione cambia da pato a patto ma il PG sempre casto e puro rimane =(

Modificato da Arcanon89
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Mi permetto di dissentire. 

Intanto noto che la soluzione prima, ovvero dire dei tuoi dubbi al dm, è ancora da fare. Ti incoraggio a farlo proprio perché sei ancora indeciso se giocare o no un paladino e ti stai facendo fermare dalle tue impressioni personali, quando il confronto con le altre persone che giocano al tuo tavolo (incluso il dm) è a portata di mano e soprattutto quello più importante su cui basare le tue scelte: non sarò io a giocare con te al tavolo, ma loro. 

Per cui perché dovresti preferire la mia consulenza alla loro? 

Detto questo, se proprio ne sentissi il bisogno, qui gli utenti possono proporti visioni personali dei giuramenti e dei dogmi del paladino: nulla da prendere come legge scritta da portare poi al proprio tavolo, ma semplici suggerimenti e spunti. 

Il mio consiglio rimane di esporre le tue incertezze al tuo gruppo di gioco (master incluso), perché è con loro, che giochi. 

Su questo forum, come avrai visto, troverai invece tutti gli spunti che vuoi. 

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Il Paladino (o qualsiasi altra classe) ti dice quanti pf hai, quanti danni fai, che armature puoi indossare e che incantesimi lanciare.
Poi, in aggiunta, ti suggerisce quale carattere potresti avere - ma non si tratta di regole, anche perché sarebbe ben difficile regolamentare la personalità, come dimostra ad esempio quel disastro ferroviario di regola che sono gli allineamenti.
Se vuoi un PG robusto che possa curare i compagni, usare qualche magia di supporto e a tratti lanciare secchiate di danni, fai un Paladino. Poi gli metti il carattere che vuoi.
Io al tavolo ho visto un campione del bene senza macchia e senza paura, un vendicatore edgy e senza pietà, un matto sempre assiderato dalla volontà remissiva ma prono a scoppi d'ira, un difensore dell'albero sacro con poteri legati alle piante, un inflessibile inquisitore armato di arco e fiamme, un solitario difensore dell'umanità che si sarebbe un giorno trasformato in mostro.
Erano tutti Paladini, ma a nessuno è mai passato per la mente che, dato che tutti aggiungevano Xd8 ai danni delle armi, allora tutti avrebbero anche dovuto difendere il Buono e il Legale.

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Come detto dagli altri parlane al tuo DM, io una volta giocai un paladino degli antichi solo come concept meccanico, ma che come personaggio era lo studente di una scuola di magia che bossava le lezioni e fumava polvere di fata, non proprio il classico "paladino dall'armatura scintillante". Magari anche per il tuo DM le classi sono solo pacchetti di abilità. Magari qualcun'altro vorrà giocare un ladro che perà è membro di un ordine sacro e si definisce un "paladino".
Se comunque non dovesse vederla così, giuramenti come vendetta, oathbreaker e conquista non sono proprio da buono per forza.

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3 ore fa, Arcanon89 ha scritto:

Buongiorno a tutti, avrei dei forti dubbi riguardo il carattere di un paladino (premetto che usiamo solo manuale del giocatore per le classi)

L'unica ragione per cui sto prendendo in considerazione l'idea di creare un Paladino è  il fatto che finalmente i suoi poteri non siano più legati all'allineamento, da quello che ho capito dipende tutto dalla sua missione

I problemi iniziano quando leggo i dettami; mi sembra di essere forzato a giocare il cavaliere dall'armatura scintillante che si sacrifica per fare sempre la cosa giusta e non è quello che cerco

Quanto sono importanti i dettami descritti nel manuale per un paladino? Forse sono solo esempi o linee guida ma mi sembra che tutti vertano verso un solo tipo di paladino...

Ciao.
In realtà il modo in cui è possibile giocare il paladino in 5e dipende dal modo in cui tu decidi di gestire il suo giuramento. Il bello della 5e, infatti, è proprio che gestisce il Giuramento come qualcosa di generico, adattabile a vari tipi di PG, e non è più vincolato a specifici Allineamenti o concept.
Certo, visto che D&D è un Gdr che cerca prima di tutto di evidenziare il ruolo dei classici eroi buoni, senza macchia e senza paura, il concept più evidente nella descrizione delle Classi è quello tradizionale e buonista. Il bello della 5e, però, è che quel concept non è obbligatorio e non è più l'unico possibile.
Sta a te decidere:

  1. Quale Sottoclasse usare nello specifico.
  2. Stabilire in che modo interpretare quella Sottoclasse.

Se cerchi un Paladino meno "cavaliere in armatura scintillante", puoi innanzitutto considerare di usare la Sottoclasse Oath of Vengeance (in italiano Giuramento della Vendetta). Anche questa Sottoclasse, certo, può essere usata per interpretare il classico Paladino buono, ma è in genere molto apprezzata perché consente anche di giocare un paladino più balordo, violento e senza scrupoli. I suoi precetti, infatti, sono:

  • Fight the Great Evil: anche la persona più crudele, balorda, violenta o egoista può avere la necessità di giurare di distruggere/uccidere un fonte di male talmente pericolosa da  aver rovinato la vita pure a lei. Combatte quel male, dunque, ma forse lo fa per ragioni egoistiche (magari vuole vendicarsi per un torto personale) o sadiche (gli piace massacrare la gente, dunque va comunque bene se ad essere distrutto è un avversario che gli ha rovinato in qualche modo la vita). In generale, chiunque può decidere di compiere un giuramento di vendetta, anche se non è uno stinco di santo. Non è detto, poi, che il Grande Male sia qualcosa di specifico. Magari il tuo Paladino si nasconde dietro alla scusa di colpire un generico Grande Male solo per poter portare avanti i propri interessi personali...magari finchè un giorno si troverà in una situazione in cui dovrà mettere in pratica il suo giuramento, trovandosi costretto ad andare contro i suoi interessi (ce ne sono tanti di ipocriti al mondo, dopotutto, che giurano di fare una cosa perchè tanto parlare è facile, fino a quando non si trovano davvero a confronto con ciò che hanno giurato di fare).
     
  • No mercy for the Wicked: questo precetto può essere facilmente interpretato in modo da consentirti di giocare un personaggio che non crede in generale nell'avere pietà dei suoi avversari e, ancora più importante, nel combattere in maniera corretta. Chi dice che combattere il male richieda di essere corretti e buoni? Il tuo paladino potrebbe fare la stessa cosa giocando sporco e combattendo in maniera cruenta, magari anche spietata.
     
  • By any means necessary: la cosa fondamentale è rispettare il tuo giuramento, distruggendo il "male" che hai scelto di combattere. Non importa il modo in cui lo fai. Ogni mezzo è lecito per il tuo paladino, fintanto che è utile a portare avanti la sua crociata personale (che potrebbe, ripeto, essere egoistica oppure portata avanti per mero interesse).
     
  • Restitution: Il Paladino della Vendetta deve aiutare coloro la cui vita è stata rovinata dal male che lui sta combattendo, questo è vero, ma nulla gli impone di amare questo tipo di azioni o di crederci personalmente. Magari il tuo paladino aiuta gli altri solo perché costretto dal giuramento (ama i privilegi ottenuti dal giuramento e non vuole perderli, così applica questo precetto contro la sua volontà). Magari il tuo paladino aiuta solo quando costretto, cercando scappatoie per giustificare il fatto che una persona non si sia meritata quell'aiuto. Magari aiuta, ma non in una maniera davvero utile alle persone che dovrebbe assistere. In alternativa si può considerare la cosa un po' come la parola d'onore di un gangster: in generale il tuo paladino è un balordo egoista, ma ritiene importante rispettare la parola data o aumentare la propria reputazione compiendo azioni buone che potrebbero tornargli utili un giorno.

Il Giuramento della Vendetta, insomma, può essere utilizzato per creare PG alla Punitore (un sadico violento, desideroso di vendetta, che ha giurato di combattere il Male, ma ritiene importante farlo ai suoi termini, massacrando i suoi avversari e compiendo qualunque azione necessaria a soddisfare il suo Giuramento), una sorta di mercenario/cacciatore di taglie che ha accettato di compiere un giuramento sacro solo per ottenere qualcosa in cambio (insomma, il Giuramento sarebbe uno scambio di favori tra lui e una qualche entità o istituzione), un fanatico (il PG è un'estremista che si è autoconvinto di essere l'arma del bene per sconfiggere il male, motivo per cui è pronto a compiere qualunque azione per sconfiggere il male o difendere il bene, anche se le sue azioni non sono per nulla buone) o simili personaggi.

Anche senza scegliere il Giuramento della Vendetta, comunque, è possibile giocare Paladini non buoni. E' tutto una questione di interpretazione:

  • Come già descritto, il tuo Paladino potrebbe aver Giurato di adempiere a una missione in cambio di qualcosa. Non è una persona buona, non lo fa per altruismo, ma solo per interesse personale. Può compiere missioni altruiste e aiutare gli altri, solo perché glielo ha chiesto una entità soprannaturale o una istituzione (l'organizzazione religiosa, il re, una Fratellanza di Paladini, una Fazione Politica, ecc..). Questo non significa che gli piaccia o che non provi a fare il furbo, cercando di trovare nelle varie missioni sempre un vantaggio personale.
     
  • Il tuo Paladino potrebbe essere stato forzato a Giurare, magari con l'inganno, e il Giuramento (anche se nel manuale non è spiegato così) è vincolante come un contratto magico: se dovesse violarlo, potrebbero succedere brutte cose....non necessariamente a lui, ma magari al mondo che lo circonda (lui è diventato parte di una lotta che potrebbe vedere vittoriose certe forze o provocare certe conseguenze sul mondo se lui non collabora ).
     
  • Magari il tuo Paladino è un personaggio "buono", ma, nonostante la buona volontà che lo ha spinto a compiere il Giuramento, ha grandi difficoltà a rispettare i dettami di quest'ultimo. Il tuo paladino, quindi, potrebbe essere una persona che si trova costantemente a combattere con sè stesso quando deve compiere le sue missioni, magari perchè non si sente all'altezza dei valori che deve difendere o degli incarichi che deve assolvere, o magari si sente spesso dilaniato tra i suoi doveri e i suoi bisogni/interessi personali. Il tuo Paladino potrebbe avere anche un Allineamento diverso da Buono, ma essere una persona comunque combattuta. Potrebbe essere una persona che ha scelto il Giuramento perchè aspira a un certo ideale o vuole assistere una certa entità/istituzione (un dio, un re, un tempio, ecc.), ma personalmente non rispecchia il modello esatto della persona che quel Giuramento richiederebbe. La sua aspirazione è sincera, ma la sua indole e la sua missione si trovano spesso in contrasto tra loro.
     
  • Magari il tuo Paladino è diventato tale per incidente, più che per vera vocazione. Ha giurato come parte di un rito della comunità a cui appartiene solo per venire accettato nella cerchia delle persone rispettabili, o per non sfigurare di fronte ad alcune persone e aumentare la propria reputazione, o forse ha mentito spacciandosi per un grande eroe e ha accettato di compiere una sacra missione senza aver mai avuto la reale intenzione di farlo. Solo che ora si ritrova parte di un gioco più grande di lui. Entità supreme o anche solo la società attorno a lui hanno delle aspettative nei suoi confronti e non gli consentiranno di cavarsela tanto facilmente. Tutti si aspettano che si comporti da eroe e che rispetti il suo giuramento, quindi direttamente o indirettamente gli fanno pressioni affinché segua i precetti del suo Giuramento, così come la sua missione. Magari un po' gli piace essere omaggiato quando la gente ammira la sua missione o quando lo ringrazia per le sue azioni, ma ogni volta ha la tentazione di ignorare il suo giuramento, scappare o pensare solo a sè stesso. Peccato che, poi, quando arriva il momento, c'è sempre qualcosa che lo costringe a decidere se agire egoisticamente o compiere la sua missione.

E così via.
Parla di queste cose con il tuo DM e trovate una soluzione che sia per voi ideale. Ricordatevi che potete sempre interpretare le cose in maniera diversa e originale, senza essere obbligati a rispettare qualche clichè. Se lo desiderate, anzi, potete anche sperimentare con regole e situazioni.
Ad esempio, potreste aggiustare leggermente il Paladino in modo da trasformare il tuo PG in una sorta di He-man: normalmente è un tizio mingherlino, vigliacco e deboluccio, ma quando si trova in determinate situazioni viene posseduto dallo spirito di una divinità e si trasforma in un potente difensore del bene, che agisce in maniera totalmente diversa dalla persona che è normalmente. Magari il ragazzo mingherlino e vigliacco odia la versione di sè stesso che compare quando si trasforma.

Oppure tu e il tuo DM potreste decidere di ignorare i precetti descritti nei manuale e crearne di completamente nuovi, più adatti al tipo di PG che hai in mente. Quei precetti, infatti, non sono meccaniche, quindi potreste decidere di ignorarli e sostituirli, e il paladino continuerebbe a funzionare. Ti ritroverestui, così a usare le stesse meccaniche, ma ottenendo un paladino completamente originale.

Prima di iniziare a giocare, comunque, ricorda che è importante che tu stabilisca esattamente cosa significa per il tuo PG compiere un Giuramento. Esattamente che missione hai giurato di portare a termine? IN che circostanza hai giurato? Per quale motivo hai giurato? A chi o in cosa hai giurato? Ecc..
Per creare un Paladino interessante non puoi basarti solo su quanto scritto sul manuale. Devi decidere da te i dettagli specifici del tuo personaggio.

Modificato da SilentWolf
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