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PG Multiclasse... non Multiclasse.


Messaggio consigliato

Ciao a tutti, scrivo per chiedervi un parere.

Faccio quasi sempre il DM, il motivo principale è che nessuno nel mio gruppo ha doti migliori delle mie al riguardo (non che io sia bravissimo, eh), seguito a ruota dal fatto che a gestire un solo PG tendo ad annoiarmi.
Quanto questo sia palese conseguenza del primo motivo è irrilevante, dato che non ho né intenzione di abbandonare questo gruppo né possibilità di unirmi ad altri gruppi per una miriade di motivi al momento altrettanto irrilevanti.  

Dunque ho deciso che potrei tornare a fare il player solo utilizzando un personaggio con il Disturbo dissociativo dell'identità o DID, altrimenti conosciuto come "un tizio con personalità multiple", lo scopo è multiplo (come le personalità):

·         Divertirmi;
·         Affrontare con diversi punti di vista la stessa avventura;
·         Giocare PG diversi.

Prima di continuare, sento la necessità di aggiungere questo disclamer: il PG non è pensato per essere powerplayer ma con il solo, unico, preciso ed esclusivo scopo di divertirMI. Non va bene il  semplice multiclasse perché scopo non è solo avere classi diverse, ma principalmente personalità diverse.

L’idea è che ogni volta che si sveglia, il PG tira 1dN ed inizia la giornata con una personalità casuale tra le N a disposizione, e se non trova metodi artificiali, di suo non ricorderà nulla di quanto eventualmente fatto dalle altre personalità (però ciascuna si ricorda quello che ha fatto lei stessa).

Ogni personalità ha queste proprie caratteristiche diverse dalle altre personalità:

·         nome;
·         sesso (solo mentale, il sesso effettivo non cambia);
·         razza (solo mentale, la razza effettiva non cambia);
·         classe;
·         paradigma sociale;
·         bonus/malus;
·         amici/nemici;
·         altro?

Qualora la DID sia causata da eventi naturali, mantiene inalterato quanto segue:

·         sesso
·         razza
·         tiri caratteristiche;
·         altro?

NB: in caso di DID Magica, anche questi ultimi punti potrebbero essere diversi tra le personalità, ma credo che sia più divertente da giocare qualcosa che condivida lo stesso corpo, altrimenti tanto varrebbe fare diversi PG.

In ogni caso ogni personalità dovrà avere una propria scheda personaggio dato che almeno la classe sarà diversa, a tal proposito meglio non fare un mutaforma altrimenti sarà necessario munirsi di quadernone ad anelli e amuleti anti maledizioni del DM e altri PG.

Ora scongiuriamo l’overpower.

Partiamo dal presupposto che di suo non dovrebbe essere sgravato, a causa del fatto che ad ogni risveglio la classe estratta a sorte (e non scelta, dunque il caso dovrebbe garantire una certa dose di equilibrio) non dovrebbe portare nulla di più di qualsiasi altra. Specificando, se oggi mi risveglio chierico non porto nulla di più del guerriero che ero ieri o del mago che sarò domani.  

Io manterrei lo stesso livello per tutte le classi, a prescindere da quanto vengono usate, per equilibrare il fatto che non vengono utilizzate contemporaneamente ma escludendosi l’una con l’altra, al contrario del normale multiclasse.

Dunque abbiamo un PG che sarà, ad esempio, un Nano maschio con For 16, Des 12, Cos 14, Sag 9, Int 13, Car 8, con le seguenti personalità:
1.       Giangi l’halfling chierico di Talos fanatico, non discutere di religione con lui! Talos gli concede incantesimi più per il proprio divertimento che altro.
2.        Maria l’elfa druida un po’ hippy che abbraccia gli alberi e ama stare in mezzo ai suoi “simili” elfi, ma non sopporta gli umani. Chauntea le concede gli incantesimi più per fare dispetto a Talos che altro.
3.       Giancataldo l’umano mago dalle scarse capacità ma pieno di sé, assolutamente ateo.
4.       Franco il mezzodemone warlock che ha stretto un patto con il grande antico che rimane sempre più perplesso ogni volta che ha a che fare con lui…  

Ogni mattina il giocatore tira 1d4 e parte la giornata con la personalità estratta a caso. Vi ricordo che Maria in effetti è un nano maschio, ma anche qualora ne fosse consapevole, non potrà fare altro che pensare a sé stessa come se come fosse un elfa femmina.
Sicuramente in passato il personaggio in questione avrà già avuto modo, crescendo, di trovare un equilibrio tra queste personalità, magari Giancataldo fa dei dispetti a Giangi e Maria, magari Franco è molto ordinato e Giangi il contrario, quindi uno lascerà eleganti biglietti all'altro chiedendo di non spostare o vendere la sua spada e l’altro puntualmente perderà qualcosa.  
Anche il rapporto con gli altri PG sarà differente tra le varie personalità.
La cosa difficile diventa, da parte del DM, dare una motivazione affinché tutte le personalità debbano (o scelgano di) rimanere con il gruppo. Al contempo però potrebbe essere una diversa spiegazione nel caso di temporanee defezioni da parte del giocatore (metti caso che io che guido il PG domani sera non posso esserci, invece che trasformarsi in una nuvoletta di fumo ecco che esce una personalità che manda a ramengo tutti e se ne va… per poi tornare appena la personalità cambia).

Insomma, che ne pensate? Si può fare? Lo fareste fare? Che modifiche apporreste? Che problemi ci vedete? 

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Io ho avuto al tavolo un PG simile ed è tuttora uno dei più divertenti, apprezzati e memorabili che ricordiamo.
I miei due centesimi:

  • Per il master è più comodo, e per te è più divertente, se il PG è bilanciato, quindi conviene se cambi le caratteristiche insieme alla classe. Se ci tieni, puoi giustificare il cambio di caratteristiche fisiche considerando che queste includano anche aspetti mentali come coordinazione e capacità di sopportare il dolore ed effettuare i movimenti giusti.
  • Idem per le capacità della razza. Giustificare l'acqusizione o la perdita di capacità mentali o magiche, come la competenza nelle armature o il trucchetto degli elfi, non è difficile. È un po' più complicato nel caso dei tratti fisici, come la scurovisione, ma si può ipotizzare che anch'essi siano in parte magici oppure semplicemente tenerli e rinunciare in cambio a qualche capacità delle razze che altrimenti non li avrebbero.

In sostanza le uniche cose che rimarrebbero inalterate sarebbero l'aspetto fisico, compreso il sesso (ma non l'identità sessuale) e l'equipaggiamento (anche se gli oggetti magici potrebbero mutare con te).

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@vorongren @The StroyStroy Una cosa che sicuramente dovrebbe rimanere unica per tutte le personalità sono gli HP. Magari possono variare in base alle diverse caratteristiche (ma io manterrei la Costituzione l'unica Caratteristica fissa, visto che il corpo è il medesimo), ma il punteggio degli HP è condiviso tra le personalità. Questo significa che se la personalità A subisce dei danni e arriva tipo a 10 HP, la personalità B che subentra si ritrova comunque a 10 HP. E se la personalità B si cura tornando a 30 HP, la personalità C si ritroverà a 30 HP.

In sostanza, quindi, si potrebbero usare più schede per definire costruzioni di PG differenti. Secondo me, però, in ogni scheda dovrebbero rimanere fissi razza, livello, punteggio di Costituzione, HP ed equipaggiamento. Se si decide di fare variare la Costituzione, diventa necessario togliere o aggiungere la differenza del modificatore di Cos dal punteggio corrente di HP del PG, a seconda della personalità usata.

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Più che gli HP al limite dovrebbero rimanere i danni, o se preferisci gli HP mancanti: 15 pf per un Mago sono diversi da 15 pf per un Druido della luna.
Che poi, avvenendo il cambio di personalità dopo il riposi, non è che il fattore pg sia poi così rilevante, visto che in ogni caso il PG "nuovo" inizia la giornata a piene forze.

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io ci vedrei bene come personalità "originale" un bel warlock con "great old one" come patrono: In pratica le oscure verità che il patrono gli ha rivelato hanno costretto la sua mente a proteggersi frammentandosi in tante altre personalità.

Partendo da questa base potresti quindi fare personaggi basati su destrezza e carisma per rimanere comunque efficiente per il gruppo anche con personalità casuali tirate ad inizio giornata.

Il bardo sarebbe una buona scelta per la vasta selezione di incantesimi di utilità e per l'ottimo numero di abilità. Un altra classe è sicuramente lo stregone che sarebbe perfetto fare del caos (tipo che attinge potere direttamente dallo stato caotico della sua mente). In ultima analisi io ci metterei dentro anche un paladino basato su destrezza: sarebbe una composizione atipica ma non debole.

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Ciao, allora @Albedo la gestione dell'equip è una delle cose che dà sapore a questo PG... di base ciascuna personalità dovrebbe pensare al proprio equip, magari aiutata o osteggiata dalle altre. Insomma: parecchi spunti per del sano gdr!

@The Stroy perché dici che è più comodo se il pg di fatto cambiasse? equilibratura degli scontri?

@The Stroy @SilentWolf io avevo pensato come stat fisse a FOR e COS, dato che il fisico non cambia. DEX potrebbe perché dipende anche alle capacità di reazione e di coordinamento mano-occhio che è più frutto di addestramento che altro, imho.... e le stat mentali INT SAG e CAR perché le vedo dipendenti sia dal fisico ma soprattutto dal proprio paradigma mentale. Io però non le farei variare di molto tra le personalità, forse per ciascuna di esse permetterei una diversa distribuzione di massimo 4 punti (ma anche solo 2 o 3): li togli da dove vuoi tranne da FOR e COS, e li ridistribuisci dove vuoi tranne in FOR e COS.

 

4 ore fa, SilentWolf ha scritto:

[...] in ogni scheda dovrebbero rimanere fissi razza, livello, punteggio di Costituzione, HP ed equipaggiamento. [...]

come detto aggiungerei la forza al tuo elenco, che per il resto condivido.

 

3 ore fa, mimik ha scritto:

io ci vedrei bene come personalità "originale" un bel warlock con "great old one" come patrono: In pratica le oscure verità che il patrono gli ha rivelato hanno costretto la sua mente a proteggersi frammentandosi in tante altre personalità.

Partendo da questa base potresti quindi fare personaggi basati su destrezza e carisma per rimanere comunque efficiente per il gruppo anche con personalità casuali tirate ad inizio giornata.

Il bardo sarebbe una buona scelta per la vasta selezione di incantesimi di utilità e per l'ottimo numero di abilità. Un altra classe è sicuramente lo stregone che sarebbe perfetto fare del caos (tipo che attinge potere direttamente dallo stato caotico della sua mente). In ultima analisi io ci metterei dentro anche un paladino basato su destrezza: sarebbe una composizione atipica ma non debole.

di background adeguati ce ne sono un'infinità, ma io punto a divertirmi, quindi, stabilito il numero di personalità (almeno 3 direi, per non cadere nella banalità) estrarrei a sorte le classi, in barba all'efficienza ma con grandi potenzialità di gdr e iterazioni sociali per sopperire alla palese inefficienza e forse anche al pessimo equipaggiamento...

Modificato da vorongren
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Mi spiego meglio. Il guerriero patte dal paesello con armatura e spada e ladcia a casa il libro degli incantesimi. Poi parte e diventa mago (senza libro), non sa dov' è e molla giù armi e armatura e vaga. Poi arriva un terzo e si trova in mutande. E muore.

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1 ora fa, vorongren ha scritto:

perché dici che è più comodo se il pg di fatto cambiasse? equilibratura degli scontri?

Per fare un esempio veloce, il gioco è tarato su un Mago che parte con +3 Int.
Se il tuo Mago ha solo +2 perché il +3 è andato a For, è più debole di quello che il gioco prevede, per cui gli scontri saranno leggermente più lunghi e difficili del previsto.
Alla lunga, avere questo svantaggio continuo potrebbe creare problemi a te, al gruppo e al master. Conviene caratterizzare il PG sfruttando altri strumenti (ché ad ogni modo le caratteristiche non caratterizzano proprio nulla) e lasciar stare la matematica.

1 ora fa, vorongren ha scritto:

io avevo pensato come stat fisse a FOR e COS, dato che il fisico non cambia. DEX potrebbe perché dipende anche alle capacità di reazione e di coordinamento mano-occhio che è più frutto di addestramento che altro, imho.... e le stat mentali INT SAG e CAR perché le vedo dipendenti sia dal fisico ma soprattutto dal proprio paradigma mentale. Io però non le farei variare di molto tra le personalità, forse per ciascuna di esse permetterei una diversa distribuzione di massimo 4 punti (ma anche solo 2 o 3): li togli da dove vuoi tranne da FOR e COS, e li ridistribuisci dove vuoi tranne in FOR e COS.

La Forza può rappresentare anche la corrdinazione e la tecnica (di spada, di sollevamento pesi, eccetera) e la Costituzione la sopportazione del dolore e della fatica.
Puoi fare leva su questi aspetti mentali per giustificare i cambiamenti di queste due caratteristiche fra una scheda e l'altra.

Naturalmente se intendi la restrizione come una sfida per renderti il building più interessante è un discorso diverso, se però la vedi come una necessaria concessione al realismo ti consiglierei di lasciar perdere.

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Il 13/4/2019 alle 18:52, Albedo ha scritto:

Mi spiego meglio. Il guerriero patte dal paesello con armatura e spada e ladcia a casa il libro degli incantesimi. Poi parte e diventa mago (senza libro), non sa dov' è e molla giù armi e armatura e vaga. Poi arriva un terzo e si trova in mutande. E muore.

Bene questo è un PG senza backgroud che appare dal nulla e scopre una mattina per caso di avere più personalità. Anzi, non lo scopre proprio perché muore.

Ma basta che abbia più di 10 anni per aver capito che se si addormenta e si risveglia dopo 2gg ricco o molto ferito qualcosa nel frattempo ha fatto e non è stato lui. Se poi si ripete, per non vederci un pattern dovresti avere INT o SAG davvero basse, ma facciamo che in questo caso gli diamo da BG una vita con almeno 1 iterazione sociale di durata superiore ad un riposo lungo e risolviamo? Qualcuno che gli racconta che ha fatto cose e lui si renda conto che non se le ricorda ma non era ubriaco

Il 13/4/2019 alle 20:08, The Stroy ha scritto:

Per fare un esempio veloce, il gioco è tarato su un Mago che parte con +3 Int.
Se il tuo Mago ha solo +2 perché il +3 è andato a For, è più debole di quello che il gioco prevede, per cui gli scontri saranno leggermente più lunghi e difficili del previsto.
Alla lunga, avere questo svantaggio continuo potrebbe creare problemi a te, al gruppo e al master. Conviene caratterizzare il PG sfruttando altri strumenti (ché ad ogni modo le caratteristiche non caratterizzano proprio nulla) e lasciar stare la matematica.

La Forza può rappresentare anche la corrdinazione e la tecnica (di spada, di sollevamento pesi, eccetera) e la Costituzione la sopportazione del dolore e della fatica.
Puoi fare leva su questi aspetti mentali per giustificare i cambiamenti di queste due caratteristiche fra una scheda e l'altra.

Naturalmente se intendi la restrizione come una sfida per renderti il building più interessante è un discorso diverso, se però la vedi come una necessaria concessione al realismo ti consiglierei di lasciar perdere.

la curiosità mi spinge a chiederti se per "il gioco" intendi proprio D&D 5E oppure se si parla di una generica campagna. 

Per il resto non lo vedo come un grosso problema, nel senso che personalmente faccio in modo di adeguare gli incontri a quelle che so essere le possibilità del mio gruppo. Insomma non la vedo come una cosa infattibile, ma come una sfida più difficile. 

Tieni presente che non sto cercando un PG realistico, ma un PG divertente, che possa essere interessante da giocare, che sia fonte di spunti GDR non solo per me ma per tutto il gruppo, che sia una sorpresa dal punto di vista ruolistico. 

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1 minuto fa, vorongren ha scritto:

la curiosità mi spinge a chiederti se per "il gioco" intendi proprio D&D 5E oppure se si parla di una generica campagna. 

Intendo proprio 5e.

1 minuto fa, vorongren ha scritto:

Per il resto non lo vedo come un grosso problema, nel senso che personalmente faccio in modo di adeguare gli incontri a quelle che so essere le possibilità del mio gruppo. Insomma non la vedo come una cosa infattibile, ma come una sfida più difficile. 

Devi ammettere che è difficile fare scontri su misura se non sai se in gruppo ci sarà un Chierico a pieno potenziale o un Mago con una penalità all'attacco.

2 minuti fa, vorongren ha scritto:

Tieni presente che non sto cercando un PG realistico, ma un PG divertente, che possa essere interessante da giocare, che sia fonte di spunti GDR non solo per me ma per tutto il gruppo, che sia una sorpresa dal punto di vista ruolistico. 

A maggior ragione allora dovrebbe cambiar poco se le caratteristiche sono molto diverse da un PG all'altro, visto che quello che importa non sono i numeri (che allora tanto vale lasciar bilanciati) ma la storia e il carattere (che sono definiti da altro che non da un +2 o un +4 fluttuante).

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