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Schermo del master e regole da seguire


nolavocals

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6 ore fa, Aranar ha scritto:

ritorno al quesito originale perché il classico esempio di lancio dietro lo schermo è la ricerca di trappole, nel caso non le trovassi queste proprio non ci sono (nel qual caso si va tranquilli e baldanzosi) o perché hai sbagliato il tiro di dado (nel qual caso procederesti comunque con mille cautele?). Gestire parole taglienti in un caso del genere è effettivamente problematico. Personalmente modifico le regole dando vantaggio ma comunque con tiri dietro lo schermo, so che le regole sono differenti ma preferisco gestirlo così per mantenere l'aleatorietà che un'azione del genere secondo me richiede

Aranar, nella mia domanda chiedevo: "idee per gestire parole taglienti (regola della 5e di D&D) dietro lo schermo del master."

Non capisco se, la tua idea/proposta è: tirare con vantaggio dietro lo schermo? ma a quale dado ti riferisci? 

Per chiarire, parole taglienti modifica un tiro del master che viene, in questo caso, fatto dietro lo schermo, quindi il giocatore dovrebbe farlo alla cieca, rischiando di sprecare il privilegio.

Per questo cercavo solo qualche idea  per aiutare il giocatore, restando sempre con il tiro iniziale dietro lo schermo. grazie 

Modificato da nolavocals
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OK, se non ci sono altre idee, chiuderei il post con un dubbio:

Se un master, frase più votata "bara sui tiri", personalmente mai successo (non avendolo mai utilizzato "Lo schermo", ma che pensavo di integrarlo), mi porta a solo due conclusioni:

1) se lo fa, probabilmente o spero, sia a favore dei giocatori (anche perchè sarebbe stupido giocare un gdr stile D&D con master vs PG

2)se invece sono i giocatori che pensano che un master che utilizzi lo schermo, bara sui tiri a priori, credo che il problema sia personale del giocatore o giocatori e probabilmente, questa poca fiducia, è verso tutti gli aspetti della vita e non solo al tavolo da gioco, luogo che, ci si ritrova soprattutto per divertirsi.

Buona serata a tutti

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opinione, ma spero di non andare off-topic. La mia percezione personale di diversi messaggi e che siano orientati su una filosofia master vs giocatori e da qui i problemi sul master che bara, secondo me invece il master è un arbitro del gioco ed in quanto tale cerca di mantenere il giusto equilibrio/pathos ecc. il che può anche comportare modificare un lancio del dado che potrebbe rovinare la partita o non avere il risultato sperato; ho visto anche master che non usano mai un dado...

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Hai frainteso al 100% 😄

Il problema di cui si parla sono proprio master arbitri che modificano i tiri di dadi per far andare gli eventi nel modo che ritengono migliore per tutti. Di solito viene fatto con la migliore buona volontà e si definisce illusionismo.

Un dado serve solo ed esclusivamente a introdurre un'incertezza, la quale viene inserita nel gioco per aumentare il divertimento. Se un tiro di dado deve andare in un certo modo altrimenti il gioco si rovina allora quel tiro di dado non dovrebbe esistere proprio, ovvero il regolamento che si sta usando è inadatto all'esperienza di gioco.

E' una questione ampiamente dibattuta (con varie soluzioni brillanti) da quindici anni, sui forum. Non è necessario che il master giochi "contro" i giocatori.

  • Grazie 1
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16 ore fa, Ji ji ha scritto:

Un dado serve solo ed esclusivamente a introdurre un'incertezza, la quale viene inserita nel gioco per aumentare il divertimento. Se un tiro di dado deve andare in un certo modo altrimenti il gioco si rovina allora quel tiro di dado non dovrebbe esistere proprio, ovvero il regolamento che si sta usando è inadatto all'esperienza di gioco.

E' una questione ampiamente dibattuta (con varie soluzioni brillanti) da quindici anni, sui forum. Non è necessario che il master giochi "contro" i giocatori.

Ovviamente ci sono soluzioni brillanti, purtroppo molti giocano a D&D, che ha la fortuna di essere il gioco più conosciuto, ma anche quello che sfortunatamente si porta dietro "bug" di regolamento, forse, aumentato tra edizione ed edizione. Non entro nei dettagli ma sicuramente di sono sistemi migliori. P.s. concordo con te Ji ji 

Nel forum chiedevo esclusivamente per l'uso in combattimento, dove purtroppo, se pur il dado costituisca l'incertezza e, nella 5 edizione, non ci sono più CA 50 di un pg buildato a bestia a parare il sedere del giocatore, un master fortunato con un gruppo di giocatori sfortunati, rischia di rovinare un party esclusivamente per un tiro di dado. Quindi, più che mettere una regola suggerita: "sei morto per sfiga, quindi risorgi o non sei proprio morto", che mi sembra una cavolata allucinante (parere personale), preferisco provare ad usarlo (schermo del master) per aiutare in situazioni davvero critiche i PG. 

Modificato da nolavocals
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5 ore fa, nolavocals ha scritto:

Quindi, più che mettere una regola suggerita: "sei morto per sfiga, quindi risorgi o non sei proprio morto", che mi sembra una cavolata allucinante (parere personale), preferisco provare ad usarlo (schermo del master) per aiutare in situazioni davvero critiche i PG. 

Posso chiedere come mai una regola concordata con il gruppo di gioco ti sembra una cavolata, mentre fare esattamente la stesa cosa, senza però che i giocatori sappiano che sia stata fatta ed inoltre a tuo esclusivo giudizio invece va bene?

A me sembra che la prima soluzione faccia tutti contenti, la seconda va bene finchè i giocatori non se ne accorgono...

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Qua si entra nel regno delle valutazioni personali, che quindi lasciano il tempo che trovano, ma personalmente io sono d'accordo con la sua impostazione (cosa ormai risaputa, dato che è il quarto thread :D) per me la differenza sta in questo (come dicevo nell'altro): modificare come funziona la morte è una modifica al regolamento, molto incisiva che incide sul gioco in maniera pesante. "tanto non posso morire attacchiamo quel drago". La seconda, se usata raramente e con attenzione, è un trucco che non incide altrettanto pesantemente sul modo di giocare i personaggi. Comunque in genere il DM è uno di cui ci si dovrebbe fidare, ergo il suo giudizio non dovrebbe essere valutato così male. 

In ogni caso non credo fosse una valutazione negativa di chi ha deciso di giocare in un certo modo (ribadisco che per me ogni gruppo è giusto che giochi come più si diverte) ma solo la sua personale valutazione della questione, che, peraltro, condivido. 

Non vedo oltretutto come i giocatori possano non essere contenti nel secondo caso ma anche qua siamo nell'ambito di esperienze e valutazioni personali, quindi è possibile che accada (ma per me inverosimile, non essendo morto il PG). Per il resto rimando all'altro topic.

Modificato da Lord Danarc
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3 minuti fa, tamriel ha scritto:

A me sembra che la prima soluzione faccia tutti contenti, la seconda va bene finchè i giocatori non se ne accorgono...

Premesso che mi trovo d'accordo con il succo del tuo discorso, io penso che se i giocatori sono d'accordo sul fatto che il GM modifichi i tiri di dado a suo giudizio dietro lo schermo (e il perché i giocatori siano d'accordo o il perché e il quanto il GM lo faccia è al momento irrilevante), vada bene al pari della prima opzione perché sarebbe appunto una regola condivisa di pari dignità.

La differenza è che, nero su bianco, la prima regola ha più probabilità di funzionare meglio in generale dal momento che l'intervento correttivo viene fatto a scelta del giocatore ed esclusivamente sul suo personaggio mentre il secondo sistema prevede l'arbitrio e il giudizio di una sola persona per certi versi "estranea" ai PG.

13 minuti fa, Lord Danarc ha scritto:

Qua si entra nel regno delle valutazioni personali, che quindi lasciano il tempo che trovano

Premetto che non è un "attacco" al tuo intervento in sé, colgo solo la palla al balzo per fare una riflessione.

Certo, l'importante è divertirsi, i gusti son gusti, ecc. ecc. Però anche il liquidare le discussioni tirando in ballo queste ovvietà lascia un po' il tempo che trova e smorza (non annulla, ma smorza per l'appunto) l'utilità che dovrebbe nascere dall'atto di confrontarsi. Esistono delle soluzioni rispetto alla gestione di quanto avviene al tavolo (leggi: delle dinamiche sociali mentre si gioca) provate sul campo e vivisezionate da anni di teoria e studio del game design, che sono oggettivamente migliori di altre.

*

E direi che mi fermo qui, altrimenti rischio seriamente di venire colto da un fulmine per eccesso di off-topic. 🙂

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Il mio non era un tentativo di liquidare la cosa banalizzandola, volevo solo sottolineare come in questo ambito l'incidenza delle opinioni personali sia enorme per evitare poi l'avvio di flame (perché in un topic precedente è accaduto). 

Quindi mi scuso se ne è uscita una banalizzazione. Quello che intendevo era (senza scrivere il wall of text che ho fatto nell'altro topic) appunto sottolineare che per me è meglio un dado truccato una tantum che una regola modificata che impatta in maniera enorme sul gioco. perché i giocatori, sopratutto quelli meno esperti, fanno metagame e dire non puoi morire per me può solo portare a conseguenze negative dal punto di vista del gioco, mentre un dado che fa 19 invece di 20 o che missa invece di colpire o che fa il minimo danno invece del massimo non impatta per nulla sulla campagna. 

Certo a patto di fidarsi del DM e sopratutto di avere un DM che non giochi contro i personaggi. 

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23 minutes ago, Lord Danarc said:

Qua si entra nel regno delle valutazioni personali, che quindi lasciano il tempo che trovano, ma personalmente io sono d'accordo con la sua impostazione (cosa ormai risaputa, dato che è il quarto thread :D) per me la differenza sta in questo (come dicevo nell'altro): modificare come funziona la morte è una modifica al regolamento, molto incisiva che incide sul gioco in maniera pesante. "tanto non posso morire attacchiamo quel drago". La seconda, se usata raramente e con attenzione, è un trucco che non incide altrettanto pesantemente sul modo di giocare i personaggi. Comunque in genere il DM è uno di cui ci si dovrebbe fidare

Prima opzione: "tanto non possiamo morire, attacchiamo quel drago."

Seconda opzione: "come valuterà la mia azione il DM, apprezzerà l'eroismo e mi grazierà, o considererà sventata la mia azione e mi punirà?"

La seconda opzione incide più pesantemente della prima sul modo di giocare.

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1 ora fa, Checco ha scritto:

Premesso che mi trovo d'accordo con il succo del tuo discorso, io penso che se i giocatori sono d'accordo sul fatto che il GM modifichi i tiri di dado a suo giudizio dietro lo schermo (e il perché i giocatori siano d'accordo o il perché e il quanto il GM lo faccia è al momento irrilevante), vada bene al pari della prima opzione perché sarebbe appunto una regola condivisa di pari dignità.

Assolutamente. Davo per scontato che in questo caso il dm decida i tiri del dado di sua iniziativa, senza che i giocatori ne siano informati e consapevoli.

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1 ora fa, Ji ji ha scritto:

Prima opzione: "tanto non possiamo morire, attacchiamo quel drago."

Seconda opzione: "come valuterà la mia azione il DM, apprezzerà l'eroismo e mi grazierà, o considererà sventata la mia azione e mi punirà?"

La seconda opzione incide più pesantemente della prima sul modo di giocare.

Quindi anche nel secondo caso c'è una mera valutazione del DM. Come nel caso del dado "truccato". 

In ogni caso mi chiedo (senza polemica) come e per quale motivo un DM dovrebbe e potrebbe essere contento di una "fesseria"? Un paladino non è Legale Stupido, se al primo livello vede un drago avvicinarsi non lo caricherà, lo farà fare a quelli più alti nella gerarchia del tempio mentre aiuta ad evacuare, se non ci sono altri che possono intervenire cercherà di evitare lo scontro, se non può lo carica e muore. Può essere rapito dal drago, ma questo avverrebbe comunque anche nel caso della possibilità della morte.

E poi (come già detto) togliere la morte toglie una possibile vena epica e romantica. per me non ha assolutamente senso. molto meglio il dado truccato. 

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1 minuto fa, The Stroy ha scritto:

Il secondo caso è appunto quello del dado truccato.

 

no:

1 ora fa, Ji ji ha scritto:

Seconda opzione: "come valuterà la mia azione il DM, apprezzerà l'eroismo e mi grazierà, o considererà sventata la mia azione e mi punirà?"

La seconda opzione incide più pesantemente della prima sul modo di giocare.

intendevo questa.

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Appunto, descrive il ragionamento che i giocatori fanno quando il GM trucca i dadi: stabilirà che sono morto per sfiga (e quindi mi salverà) o perché sono stato avventato (e quindi mi lascerà morire)?

Con la regola dell'antimorte, comunque, solo i peggio novellini fanno il ragionamento "Non posso morire, quindi carico il drago".
Per i più esperti - o per i novellini che hanno imparato la lezione - il discorso è: "Non posso morire, ma posso neanche vincere. In compenso posso perdere un braccio, la spada magica, la libertà, un compagno, il mio villaggio (annientato dal drago per vendetta)... Meglio se non attacco".

Per il resto sottoscrivo quanto detto da checco, in particolare:

1 ora fa, Checco ha scritto:

l liquidare le discussioni tirando in ballo queste ovvietà lascia un po' il tempo che trova

e

1 ora fa, Checco ha scritto:

Esistono delle soluzioni rispetto alla gestione di quanto avviene al tavolo (leggi: delle dinamiche sociali mentre si gioca) provate sul campo e vivisezionate da anni di teoria e studio del game design, che sono oggettivamente migliori di altre.

 

Modificato da The Stroy
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