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Schermo del master e regole da seguire


nolavocals

Messaggio consigliato


Sì, non tirare i dadi dietro lo schermo.

Anzi, dichiara direttamente le CD dei tiri, compresi attacchi e CA dei nemici.
Nascondere i dadi spezza l'immersione e il GdR, dato che i giocatori stanno sempre a chiedersi se davvero hai davvero tirato il numero che dichiari (o non dichiari) e lo schermo crea una barriera fisica fra master e giocatori, dando la sensazione che ogni tanto tu master giochi al solitario, e dunque incentivando la sensazione di stare giocando.

Al contrario, sapere chiaramente i numeri aiuta l'immersione: se tu hai davanti a te un fosso, hai un'idea precisa di quanto è facile saltarlo, se ce la farai sicuramente, forse o mai. I numeri replicano questa consapevolezza per quanto riguarda i personaggi, cosa che altrimenti sarebbe impossibile.
In più il gioco si velocizza, le decisioni sono più informate, si riduce la tentazione / il timore delle barate sul tiro di dado e si è tutti sullo stesso piano.

Lo so, è controintuitivo, ma prova due o tre sessioni dichiarando le CD e vedrai che l'immersione aumenta.

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Premetto che è quello che faccio ora (tirare i dadi davanti e dichiarare le CD).

Ma stavo valuntado di cambiare per i seguenti motivi, che presumo tutti abbiano avuto a che fare: 

Purtroppo il calcolo della CA/AC o del TxC del nemico rende il GdR (triste).

Oltre al fatto che, se pur il dado rappresenta il destino, se un master fortunato (come mi succede) tira dei 20 di fila, poi si rischia di ammazzare un PG senza aver modo di rimediare.

Oppure un tiro percezione o intuizione fatto alla luce del sole, crea meta-game, sia voluto che non, ovviamente

E' molto facile per un giocatore dal bonus capire il livello di un PNG. 

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2 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Purtroppo il calcolo della CA/AC o del TxC del nemico rende il GdR (triste).

Se vedo che un nemico è in armatura completa o un burrone ampio 6 m, farò gli stessi ragionamenti che se so che la CA è 18 o la CD 15, ma ci metterò più tempo perché ragiono con un margine di incertezza invece che con numeri precisi.
È vero, spezza un po' l'immersione, ma fa parte del gioco ed è divertente: sapendo i numeri, però, la scelta è più informata (dunque più divertente) e più veloce (quindi l'immersione è spezzata per meno tempo).

6 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Oltre al fatto che, se pur il dado rappresenta il destino, se un master fortunato (come mi succede) tira dei 20 di fila, poi si rischia di ammazzare un PG senza aver modo di rimediare.

Un modo di rimediare c'è, basta inserire una HR che eviti la morte dovuta alla pura sfortuna.
Barare sui dadi è una soluzione intuitiva, ma pigra e arbitraria: si può fare di meglio.
Se ti interessa ho qualche proposta.

7 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Oppure un tiro percezione o intuizione fatto alla luce del sole, crea meta-game, sia voluto che non, ovviamente

Per questo uso un semplice accorgimento: non do mai informazioni false.
Se il PG riesce nella prova, gli dico cosa vede, sente o scopre, e questa informazione è sempre vera. Ad esempio: "Non c'è nessuno in agguato / C'è una porta segreta / Il tipo mente".
Se fallisce, non gli do nessuna informazione, ad esempio potrei dirgli: "Non riesci a capire se ci sono o meno nemici in agguato / Se c'è o non c'è una porta nascosta / Se il tipo mente o dice la verità".
Ai giocatori dico che faccio così, in modo che ogni volta che tirano una di queste prove sanno che quello che dico è vero, e non fanno metagame, o non ottengono nuove informazioni (e di nuovo non possono fare più metagame che se non avessero tirato e basta).

11 minuti fa, nolavocals ha scritto:

E' molto facile per un giocatore dal bonus capire il livello di un PNG. 

E perché questo è un problema?
Se vedo uno per strada io di solito a occhio riesco a capire se potrebbe picchiarmi o no, perché per i PG dovrebbe essere diverso?

Se proprio vuoi evitarlo comunque basta usare le CD standard (10-15-20-25) anche per i PNG, invece dei loro valori, che è anche più rapido.

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Premetto che sono un principiante, però trovo che gli argomenti a favore del lancio dei dadi dietro lo schermo abbiano senso.

In particolare mi sono trovato a condividere molto di quello che viene detto in un video di matt colville sull'argomento.

Dalla risposta di  @The Stroy capisco che il livello tecnico sia superiore al mio, ma alcuni rimedi a situazioni non volute dal master causate dai dadi avversi mi sembrano causare proprio il problema a cui si cerca di porre rimedio, la rotture dell'immedesimazione.

Paradossalmente credo che CD annunciate (così come, ad esempio, pf mostri o CA) ricordino costantemente ai giocatori che si tratta, appunto, di un gioco.

 

 

Modificato da poss2710
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6 minuti fa, poss2710 ha scritto:

Paradossalmente credo che CD annunciate (così come, ad esempio, pf mostri o CA) ricordino costantemente ai giocatori che si tratta, appunto, di un gioco.

Non è paradossale, è proprio quello che sembrerebbe intuitivo.
Ma fidati, l'immersione è una delle cose a cui tengo di più quando si gioca, e sapere che tiri un +3 contro 15 non cambia nulla a sapere che tiri un +3 contro un numero che non conosci, da questo punto di vista, se non che ci vuole di più a prendere la decisione di tirare o meno, e quindi che stai più a lungo off character.

Sono d'accordissimo che l'impressione intuitiva sia proprio l'opposto, per questo dicevo di fare qualche prova con le CD aperte (o senza, se si è abituati con) e verificare con mano che il l'immersione non viene danneggiata dal conoscere il numero bersaglio.

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Capisco le tue motivazioni, che ti portano a ritenere il tuo sistema più giusto e ripeto, da anni tiro i dadi e dico CD senza problemi.

Ma partendo dal fatto che, non c'è modo giusto o sbagliato di giocare ed ognuno gestisce il proprio gruppo come meglio crede

*Purtroppo non riesco a fare copia ed incolla delle tue risposte per chiarire i punti esempio dove dici:

Per questo uso un semplice accorgimento: non do mai informazioni false.
Se il PG riesce nella prova, gli dico cosa vede, sente o scopre, e questa informazione è sempre vera. Ad esempio: "Non c'è nessuno in agguato / C'è una porta segreta / Il tipo mente".
Se fallisce, non gli do nessuna informazione, ad esempio potrei dirgli: "Non riesci a capire se ci sono o meno nemici in agguato / Se c'è o non c'è una porta nascosta / Se il tipo mente o dice la verità". Ai giocatori dico che faccio così, in modo che ogni volta che tirano una di queste prove sanno che quello che dico è vero, e non fanno meta-game, o non ottengono nuove informazioni (e di nuovo non possono fare più meta-game che se non avessero tirato e basta)."

Se un giocatore che vuole entrare in una stanza tira 1 sul dado, tu puoi dirgli quello che vuoi ma lui non potrà mai comportarsi come uno che ha tirato un 20. Se capisci cosa intendo. Ovviamente fa parte del gioco, ma visto che, anni fa si usava tirare i dadi dietro lo schermo (alcuni addirittura, tengono i PF dei giocatori)

chiedevo solo un'idea di come far funzionare PAROLE TAGLIENTI del BARDO senza mostrare il risultato.

 

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1 minuto fa, nolavocals ha scritto:

Se un giocatore che vuole entrare in una stanza tira 1 sul dado, tu puoi dirgli quello che vuoi ma lui non potrà mai comportarsi come uno che ha tirato un 20. Se capisci cosa intendo

Col mio metodo, un giocatore tira 1 ha esattamente le stesse informazioni che se non avesse tirato, quindi si comporterà come se non avesse tirato.
Ovvio poi che non si comporterà come se avesse tirato 20 (o 10, o 4, o qualsiasi numero gli servisse per il successo normale) ma mi sembra normale.

3 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Ovviamente fa parte del gioco, ma visto che, anni fa si usava tirare i dadi dietro lo schermo (alcuni addirittura, tengono i PF dei giocatori)

Anni fa si usavano il THAC0, Rock Falls Everyone Dies, regole per """l'interpretazione""" come quelle di Vampiri... certa roba si faceva "anni fa" e non si fa oggi perché nel frattempo si è scoperto che è meglio non farla.

4 minuti fa, nolavocals ha scritto:

chiedevo solo un'idea di come far funzionare PAROLE TAGLIENTI del BARDO senza mostrare il risultato.

Il Bardo dovrebbe dichiarare l'utilizzo alla cieca, sperando di non sprecarlo su un 3 naturale del GM.
Sì, fa abbastanza schifo, ma del resto il gioco è pensato per funzionare coi tiri scoperti: è chiaro che andando a modificare questo fatto certa roba peggiora.

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scusate se entro anche io nella discussione. 

anche io dichiaro in anticipo le CD delle prove o la CA dei mostri. è una cosa che aiuta il vivere della sessione, perché il tiro di dado è molto più emozionante, visto che la somma di tiro e bonus è contemporanea al check del risultato...

però mi chiedevo se il lancio " in vista" o la cd dichiarata  sono fattibili in ogni circostanza. 

faccio due esempi di cd che non dichiaro e tiri nascosti che faccio...

-un pg pensa ci sia un passaggio segreto dietro una libreria. tira su percezione. se dichiarassi la cd, il mio "Non trovi nulla" significherebbe per il pg "ho fatto troppo poco, lì c'è qualcosa"....

- un pg cerca di capire se il png mente. se la prova contrapposta fosse palese e il pg facesse meno del png, allora non sarebbe un "ti sembra sincero" ma un "azz, mi sta nascondendo qualcosa... come faccio?".

come vi comportate in questi (o in mille casi simili)?

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31 minuti fa, er_mondez ha scritto:

come vi comportate in questi (o in mille casi simili)?

Copincollo da sopra.

Per questo uso un semplice accorgimento: non do mai informazioni false.
Se il PG riesce nella prova, gli dico cosa vede, sente o scopre, e questa informazione è sempre vera. Ad esempio: "Non c'è nessuno in agguato / C'è una porta segreta / Il tipo mente".
Se fallisce, non gli do nessuna informazione, ad esempio potrei dirgli: "Non riesci a capire se ci sono o meno nemici in agguato / se c'è o non c'è una porta nascosta / se il tipo mente o dice la verità".
Ai giocatori dico che faccio così, in modo che ogni volta che tirano una di queste prove ottengono informazioni che sanno essere vere, oppure nessuna informazione.

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Il 16/2/2019 alle 17:49, nolavocals ha scritto:

chiedevo solo un'idea di come far funzionare PAROLE TAGLIENTI del BARDO senza mostrare il risultato.

Parole Taglienti (Cutting Words in originale) non richiede specificatamente che il DM mostri al giocatore il tiro. Il giocatore semplicemente può usare la capacità del PG per infliggere alla prova di un bersaglio un malus equivalente al risultato del Dado di Ispirazione Bardica tirato.  Se usi il tiro dietro allo Schermo questo significa solamente che devi tirare per il Mostro/PNG e applicare il malus alla prova di dado nascosta che hai fatto.

La capacità infligge semplicemente un malus a una prova. Come accadeva un tempo, devi solo applicare il malus alla prova e stabilire le conseguenze. Ovviamente, che il tiro sia nascosto o meno, non puoi in alcun caso ignorare il malus imposto dal Bardo e barare sul tiro, altrimenti rendi del tutto inutile la capacità del PG. Per evitare di rendere inutile la capacità del PG e di rovinare il divertimento del tuo giocatore, devi essere onesto riguardo al risultato ottenuto, limitandoti solo a mantenere nascosto il numero.

Se il tuo giocatore, tuttavia, teme che tu possa barare e rendere inutile la sua capacità, puoi applicare questa semplice HR:

  • Quando il PG usa la capacità Parole Taglienti, il giocatore ha sempre il diritto di chiedere di mostrargli il risultato del dado che hai tirato dietro allo Schermo, nel caso in cui lo desidera.
  • Se il giocatore te ne fa richiesta, mostri il risultato del dado solo al giocatore che ha usato la capacità Parole Taglienti.

In questo modo puoi mantenere i tiri segreti, ma garantire ai giocatori comunque la possibilità di assicurarsi che la loro capacità non sia stata resa inutile, se ne sentono il bisogno. Questo, infine, costringerebbe te a non barare sui tiri.
Puoi usare un simile trucco per qualunque altra capacità che funziona in maniera simile a Parole Taglienti.

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4 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Parole Taglienti (Cutting Words in originale) non richiede specificatamente che il DM mostri al giocatore il tiro. Il giocatore semplicemente può usare la capacità del PG per infliggere alla prova di un bersaglio un malus equivalente al risultato del Dado di Ispirazione Bardica tirato.  Se usi il tiro dietro allo Schermo questo significa solamente che devi tirare per il Mostro/PNG e applicare il malus alla prova di dado nascosta che hai fatto.

La capacità infligge semplicemente un malus a una prova. Come accadeva un tempo, devi solo applicare il malus alla prova e stabilire le conseguenze. Ovviamente, che il tiro sia nascosto o meno, non puoi in alcun caso ignorare il malus imposto dal Bardo e barare sul tiro, altrimenti rendi del tutto inutile la capacità del PG. Per evitare di rendere inutile la capacità del PG e di rovinare il divertimento del tuo giocatore, devi essere onesto riguardo al risultato ottenuto, limitandoti solo a mantenere nascosto il numero.

Credo che più che il barare la questione fosse sul fatto che in base al risultato del tiro del DM il bardo potrebbe decidere di non spendere reazione e Ispirazione Bardica e quindi sapere se il tiro è stato un 19 o un 10 potrebbe influenzare la cosa non poco.

Solo che fare la soluzione lo mostro solo a te e solo in certi casi per me diventa macchinoso, inutile e spezza troppo l'immersione, più ancora di fare tutti i tiri pubblici

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1 ora fa, Alonewolf87 ha scritto:

Credo che più che il barare la questione fosse sul fatto che in base al risultato del tiro del DM il bardo potrebbe decidere di non spendere reazione e Ispirazione Bardica e quindi sapere se il tiro è stato un 19 o un 10 potrebbe influenzare la cosa non poco.

Solo che fare la soluzione lo mostro solo a te e solo in certi casi per me diventa macchinoso, inutile e spezza troppo l'immersione, più ancora di fare tutti i tiri pubblici

@nolavocals Cito anche te per chiarezza.

Preciso che l'HR del mostrare il tiro solo al giocatore in realtà è un sovrappiù che si può usare per i giocatori poco fiduciosi, non il metodo base da me suggerito. Si tratta di un'HR che non serve neanche per quei gruppi in cui domina una totale fiducia reciproca tra partecipanti.

Il metodo base da me suggerito, invece, è quello che si è sempre usato in passato: il giocatore usa la capacità senza conoscere le stat dell'avversario e aspetta il responso del DM (il quale almeno almeno in simili circostanze DEVE essere onesto), sperando che la sua mossa sia andata in porto.

Infliggere un malus alla prova di un mostro/PNG senza sapere il risultato di quest'ultima non è per niente diverso dal castare un incantesimo contro un mostro di cui non si conoscono le Stat (tipo CA, Tiro x Colpire, HP, Tiri Salvezza, ecc.), sperando di ottenere un risultato positivo. Castare un incantesimo (o fare un attacco, o compiere una manovra usando una prova di qualche tipo, ecc.) senza conoscere le Stat del mostro significa fare un salto nel buio e sperare che la capacità spesa abbia un effetto utile. Lo stesso vale per l'infliggere un malus alle prove.

Questo significa giocare con i tiri coperti.
Con i tiri coperti il giocatore non sa se sprecherà o no la capacità. Il non saperlo fa parte di questa esperienza. Se si vuole sapere in anticipo, non bisogna giocare con i tiri coperti.

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8 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Castare un incantesimo (o fare un attacco, o compiere una manovra usando una prova di qualche tipo, ecc.) senza conoscere le Stat del mostro significa fare un salto nel buio e sperare che la capacità spesa abbia un effetto utile.

Piano: se vedo un avversario in armatura completa, anche senza conoscerne la CA, la Forza e la Costituzione posso immaginare che quei valori saranno particolarmente alti, e di conseguena attaccare gli altri; lo stesso per un elementale dell'aria (se attacco contro Des mi merito di mancare), un sacerdote del culto (Sag e probabilmente Car alti), eccetera.
Cutting Words invece si usa quasi sempre contro il tiro d'attacco nemico, che bene o male è uguale per tutti gli avversari: ok, il boss avrà un paio di punti in più del minion di turno, ma da un combattente in armatura, a un elementale dell'aria a un sacerdote non cambierà virtualmente nulla, a parità di livello.

Se lancio un incantesimo o uso una capacità posso scegliere il TS su cui penso il nemico sia più debole, o il nemico che penso abbia la difesa peggiore, in base al senso comune, alla descrizione e ad attacchi usati in precedenza. Una componente di fortuna rimane, ma ce ne è una altrettanto importante di abilità e scelta mia.
Se uno cutting words alla cieca non ho alcuna agency, una volta capito qual è il nemico più forte (se ce ne è uno). Una volta fatta questa "scelta" (lo metto tra virgolette perché potrebbe farla anche un bot) devo sperare di avere culo per quattro volte - che il nemico non tiri troppo basso o troppo alto, e che il mio dado non tiri troppo basso o troppo alto.

Insomma, si riduce una capacità potenzialmente interessante e con la possibilità di creare momenti memorabili a una non-decisione e incrociare le dita.

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1 ora fa, The Stroy ha scritto:

Insomma, si riduce una capacità potenzialmente interessante e con la possibilità di creare momenti memorabili a una non-decisione e incrociare le dita.

Tralasciando il fatto che nemmeno per gli incantesimi o gli attacchi è davvero così scontato poter intuire le stat dell'avversario (certo, se il DM mi mette di fronte il PNG con addosso sostanzialmente un cartellone a neon che mi dice tutto su di lui ovvio che intuisco, ma ci sono numerose creature che non sono così ovvie, mentre il DM può sempre decidere di giocare con i clichè per ingannare le aspettative dei giocatori), ripeto: giocare con i tiri coperti quello vuol dire, andare incontro all'ignoto e sperare in bene.

E' ovvio che questo tipo di modifica influenza l'analisi tattica che possono compiere i giocatori, ma ciò vale per tutte le situazioni (come ho detto, non è così scontato che sia facile ricavarsi le varie stat degli avversari). Nel gioco con le prove scoperte i risultati dei tiri fatti dal DM sono delle risorse in più che i giocatori possono usare per fare un'analisi tattica dello scontro. E' inevitabile, quindi, che a nascondere i tiri i giocatori si trovano con una preziosa risorsa in meno. Ma questa circostanza fa parte del pacchetto.
E tutte le capacità ne sono influenzate, tutte ci perdono in valore tattico. Non ci si può aspettare diversamente quando si utilizza un metodo che leva ai giocatori una risorsa tattica.

Naturalmente ci sono alcune meccaniche che subiscono da questa scelta più di altre, ma questo non significa che smettano per forza di avere utilità e valore. Anche se si perde l'utilità tattica del poter usare Parole taglienti in maniera mirata, quest'ultima rimane comunque una capacità che sempre e comunque infligge un malus a un bersaglio. In un gioco in cui, per via della Bounded Accuracy, anche un solo +1 o -1 può fare una differenza enorme, tentare d'imporre un malus sarà sempre una scelta strategicamente vantaggiosa rispetto al non imporlo (quindi, di fatto, anche se il PG non può più usare la capacità in maniera mirata, mantiene una risorsa utile). Considerando che anche i mostri/PNG possono rischiare di tirare basso, si ha sempre la possibilità di togliere al bersaglio quel che basta per farlo fallire. Semplicemente, a differenza di prima ora non se ne ha più la certezza assoluta.

Nascondere le prove impedisce di fare scelte tattiche mirate e rende l'uso delle capacità un "incrociamo le dita"? Fa parte di questo metodo. Che lo si scelga essendone consapevoli.

Al limite, se proprio si vuole garantire un minimo di informazione ai giocatori, così da permettergli di fare scelte tattiche maggiormente mirate, posso suggerire di usare quest'altro metodo: decidere che il DM debba rivelare se il PNG/mostro ha fatto un tiro "alto" o "basso", senza rivelare il numero esatto. Il giocatore, quindi, avrà la possibilità di decidere in base a questa informazione se usare il Dado Ispirazione Bardica o no.

Modificato da SilentWolf
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9 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

E tutte le capacità ne sono influenzate, tutte ci perdono in valore tattico

Ok, ma certe capacità (quelle con un TS) ne sono influenzate per non so, un 20-30%, altre, come Cutting Words, per un 95%.
Anche se matematicamente influenza il tiro, rimane una scelta sostanzialmente a casaccio, che non avrò nemmeno la soddisfazione di sapere se ha funzionato o no (perché che senso ha non dichiarare i numeri per non spezzare l'immersione, se poi si spezza 3 secondi dopo dicendo: "Ehi, Cutting Words gli ha fatto abbassare il tiro abbastanza da mancare, bravo"?).

13 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Al limite, se proprio si vuole garantire un minimo di informazione ai giocatori, così da permettergli di fare scelte tattiche maggiormente mirate, posso suggerire di usare quest'altro metodo: decidere che il DM debba rivelare se il PNG/mostro ha fatto un tiro "alto" o "basso", senza rivelare il numero esatto. Il giocatore, quindi, avrà la possibilità di decidere in base a questa informazione se usare il Dado Ispirazione Bardica o no.

Metodo che però spezza l'immersione praticamente quanto dichiarare i numeri e basta.
Anzi, di più, perché la decisione così richiede più tempo.

 

Per il resto sono d'accordo con quello che dici.

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Per quanto riguarda i tiri di dado sono d'accordo col farli sempre davanti ai giocatori e, ove possibile, farli tirare sempre a loro.per tutto quello che riguarda le prove contrapposte generalmente io sfrutto valori fissi quindi o considero che il png abbia tirato un 11 oppure stabilisco delle CD (tendenzialmente per rapidità opto per la seconda)e tendo a sfruttare sia la passive perception che la passive insight.

Non mi vedo invece molto d'accordo col dichiarare tutte le caratteristiche dei nemici.

Mi piace molto che i giocatori siano costretti a studiare il nemico durante i primi round di scontro e aggiunge anche una certa componetene tattica e permette un certo grado di immedesimazione in più. 

esempio scemo è se vedo un personaggio in armatura completa che impugna uno spadone ed adornato da simboli di una divinità di qualche tipo mi domando: è un paladino, un chierico, un guerriero fanatico o un popolano che ha rubato gli strumenti del mestiere a qualcuno? in tutti i casi capacità offensive e difensive cambiano e non di poco. dare tutte le informazioni ai giocatori (dalla CA ai ts, dai PF alla classe/livello) credo dia troppo l'idea di avere uno scouter di dragonball sugli occhi. Senza contare che sarebbe mostruosamente irrealistico: calcolare la forza degli avversari NON è semplice: nel 13° guerriero (libro e film) c'è un intera scena proprio impostata sulla forza che non si vede e che è proprio quella da temere.

Comunque concordo sull'evitare di barare sui tiri: comprendo il perché qualcuno lo dovrebbe fare (diavolo se non è la soluzione più semplice) ma, almeno nella mia esperienza, rischia eccessivamente di rovinare il rapporto di fiducia che c'è con il master. Il gioco decisamente non vale la candela: se un giocatore muore per tiri fortunati del master difficilmente avrà da ridire se non con se stesso e con la sfiga mentre se un boss muore troppo facile per tiri fortunati dei giocatori... chissene! avranno qualcosa di cui vantarsi per i mesi successivi e saranno felici lo stesso.

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2 minuti fa, mimik ha scritto:

Non mi vedo invece molto d'accordo col dichiarare tutte le caratteristiche dei nemici.

Giusto per chiarezza, perché mi è venuto il dubbio di essere stato ambiguo, io non dichiaro le caratteristiche a vista, ma solo quando si usano come CD: quando i PG vedono un guerriero nemico non sanno immediatamente che ha CA 18, ma lo scoprono la prima volta che lo attaccano.
I primi round di combattimento dunque sono di studio, studio che oltretutto non è influenzato dalla volatilità del dado ("Ho mancato perché ha CA alta o perché ho tirato 7? Boh").

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Se posso. tutte le idee precedentemente elencate, le ho utilizzate o le utilizzo ancora, ciò non vuole dire che siano meglio o peggio. Cmq non posso esser d'accordo su due punti: 1) il fattore fiducia che viene a mancare, non credo sia colpa del gioco, ma più, una questione più della persona. 2) L'idea di provare alternative, tornando al vecchio "tiro dietro lo schermo" serve come esperiente, per riportare un pò di GDR dove ora c'è solo meccaniche e tattiche.  Ovviamente ogni scelta ha pro e contro. Anche solo che nel gioco la classe o il mostro venga catalogato (questo purtroppo è parte del gioco) lo trovo opposto da un gdr. P.s. mi è capitato che in taverna, i giocatori chiedessero la classe del png oppure all'incontro di un mostro classico si parta con : "bene, ha questo e quello......sappiamo già come fare ad eliminarlo". Dare una classe al mostro è molto brigoso, ma eviterebbe che i giocatori andassero sul sicuro, non tanto per metterli in difficoltà ma per dare un pizzico di.....

 

Modificato da nolavocals
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1 ora fa, nolavocals ha scritto:

il fattore fiducia che viene a mancare, non credo sia colpa del gioco, ma più, una questione più della persona.

Io da un master che tira coperto mi aspetto che voglia truccare i tiri, come infatti tu stesso dici di voler fare.

1 ora fa, nolavocals ha scritto:

L'idea di provare alternative, tornando al vecchio "tiro dietro lo schermo" serve come esperiente, per riportare un pò di GDR dove ora c'è solo meccaniche e tattiche. 

Come ti abbiamo già detto, i tiri coperti non risolvono questo problema, anzi, allungano la fase di decisione tattica, esacerbandolo.

1 ora fa, nolavocals ha scritto:

Anche solo che nel gioco la classe o il mostro venga catalogato (questo purtroppo è parte del gioco) lo trovo opposto da un gdr

I tiri coperti naturalmente non risolvono neanche questo problema, che semmai si risolve non usando classi per i PNG (come di norma per 5e) ed evitando di usare i soliti noti come mostri, magari reskinnandoli o creando dei twist sulle meccaniche abituali.

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