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SSF - Emalaith Hedayat


Mezzanotte

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La latariana non interviene.

Il comandante viene disarcionato e massacrato. Pezzi del suo corpo, strappati a viva forza, vengono ostentati come trofei dai suoi uccisori che usano il sangue della loro vittima per dipingersi le facce. Lo spettacolo è così raccapricciante che gli uomini del duca-diavolo che ancora combattevano lasciano cadere le armi e si arrendono o tentano la fuga, venendo inseguiti e abbattuti senza pietà.

Rastrellando chi si è arreso sul campo di battaglia i bruti non ci mettono molto a trovare Emalaith, acquattata fra l'erba come un coniglio. Per Hornet è diverso, il cacciatore di macchine è l'ultimo a smettere di combattere e i prescelti si radunano per incitare ora lui, ora il suo avversario. Quando finalmente Hornet ha la meglio fanno prigioniero anche lui, ma apparentemente senza serbargli rancore. Notate subito la differenza di trattamento fra lui ed Emalaith. Al cacciatore di macchine non viene usata violenza. Gli fanno persino tenere l'arma, mentre strappano le vesti della latariana costringendola a muoversi nuda, punzecchiandola crudelmente con la punta delle lance. I prescelti di Satta non sono teneri con i codardi e la prima cosa che fanno è giustiziare i superstiti che secondo loro hanno combattuto male spaccandogli la testa contro dei sassi.

Pur beccandosi gli sputi e gli insulti dei bruti, alla valchiria viene risparmiata questa fine disonorevole ma non per pietà: appare presto evidente che la latariana viene graziata solo in quanto femmina.

Un brivido di terrore assale Emalaith Hedayat, perché la Guerra non ha sesso. A meno che, come la valchiria di Zadracarta ben sa, qualcosa vada storto.

Orribilmente storto.

 

Spoiler

Emalaith perde la sua uniforme da combattimento.


 

 

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Con la testa troppo bassa si finisce con il non vedere più il campo di battaglia. Ho avuto occhi solo per il comandante e questo mi ha giocata.

Di brutto.

Adesso sono nuda, in preda al terrore nero di non morire uccisa trucidamente. Non ho più niente, mi è stato tolto tutto, compresa la mia dignità.

Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Lo so. Fin troppo bene. E non so se accettare la mia condizione una volta per tutte, perché continuare a combattere un fato così avverso mi ha sfiancato totalmente.

È deciso che io debba perdere, a quanto pare. Pezzo dopo pezzo. Umanità, pudore, verità, onore... Sto per sciogliermi al sole di questo campo di morte.

Magari.

Magari potessi prendere fuoco ed ardere subito.

A questo punto sarebbe la via più facile.

La via che a quanto pare non avrò.

Cerco di tenere lontano chiunque si avvicini troppo, combatto per il mio corpo e la mia salute mentale fino allo stremo.

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Marciate per giorni nella pianura. I bruti hanno risparmiato l'apotecario e quello, a quanto pare, è riuscito a spiegargli che alcuni di voi devono prendere regolarmente delle medicine o moriranno. Per qualche motivo noto solo a loro i prescelti decidono di tenervi in vita e lasciano che lo speziale vi somministri il farmaco. Vi danno anche carne da mangiare per tenervi in forze. Il terzo giorno scoprite che è quella dei vostri compagni morti ma per sopravvivere non avete scelta.

Dopo una settimana di estenuante cammino giungete alla base di Satta in una antica metropoli in rovina. Fate la conoscenza del capo dei prescelti, un tipo enorme tutto muscoli che veste le pelli dei suoi nemici sconfitti i battaglia e brandisce una grossa mazza da guerra piena di spuntoni. Il prescelto ha eletto a suo palazzo un edificio fatiscente di vetro-acciaio risalente a prima del Silenzio. Vi accorgete che in realtà si tratta di un Archivio dei Precettori, ma questi bruti e il loro duce demente sono troppo ignoranti per comprendere la preziosa conoscenza contenuta nei dataslab ancora funzionanti.

L'apotecario, con cui nel frattempo siete diventati amici, conosce i costumi dei bruti e vi informa che il gran capo è alla ricerca di nuove reclute per le sue orde barbare. Farà presto combattere i prigionieri fra di loro, all'ultimo sangue, e prenderà con sé i sopravissuti all'ordalia.

Fra i prescelti tutti possono sfidare a duello tutti: è così che viene stabilito il rango e il prestigio di ognuno.

Le donne invece vengono messe in comune e usate come fattrici.

L'apotecario ha un moto di pietà per Emalaith e le dice che se vuole può propinargli un veleno capace di ucciderla facendola soffrire relativamente poco. Così si risparmierebbe le violenze e la tortura delle continue gravidanze. A suo dire fra i bruti muoiono più donne di parto che guerrieri in battaglia e, viste le primitive condizioni di vita che vi circondano, non fate fatica a credergli.

 

 


 

 

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Hornet


Finisco di combattere e mi rendo conto che anche solo l'idea di nascondermi nuovamente è da dimenticare.
Mi ritrovo accerchiato dai Prescelti che inneggiano semplicemente la lotta. 
Quando finalmente riesco a sconfiggere il mio avversario, vengo comunque fatto prigioniero, ma sembra che il fatto di essermi battuto, mi abbia fatto guadagnare una specie di rispetto, cosa che non viene riservata alla ragazza.

All'apotecario viene risparmiata la vita e questo a sua volta riesce a salvare la nostra, riuscendo a farci continuare a somministrare l'antigene. 
Alla Latariana viene risparmiata la vita, per un destino probabilmente peggiore della morte stessa, il suo atteggiamento durante la battaglia non è stato apprezzato.
La settimana di marcia che ci porta alla base dei prescelti ci da l'opportunità di avere dettagli in più, alcuni positivi, sembra che qui viga una specie di legge del più forte e dimostrandosi all'altezza avere salva la vita, altre meno, la carne che ci ha sostentato per la marcia era quella dei prigionieri ritenuti codardi e uccisi prima di metterci in cammino.

Abituato a condizioni estreme e privazioni, cerco di non lasciarmi condizionare da queste ultime notizie.
Arrivati alla base dei Prescelti, nonostante il mio solito atteggiamento abbastanza imperturbabile, riesco a nascondere con difficoltà la mia sorpresa alla vista di un Archivio dei Precettori, capendo oltretutto che questi scemi non hanno idea di quanto abbiano tra le mani.

Saputo dell'imminente ordalia rispondo a mezza voce all'apotecario " Quindi devo solo sopravvivere a questo scontro, giusto? " guardo poi la ragazza pensando che se mi trovo in una situazione del genere è anche in parte colpa sua, rispondendo al posto suo con un moto di stizza " Dovrebbe trovare un modo per salvarsi il c**o invece! Ammazza qualcuno. Sembra che qui questa cosa piaccia... o magari mi sbaglio e sei solo un paio di tette? "

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Per quanto possa fare, finisco sempre al tappeto.

È un miracolo che fino ad ora sia riuscita a rialzarmi ma questa volta sembra diverso.

Non vedo una fine. Solo atroce realtà.

Con le unghie e con i denti cerco di tenermi stretta quel che rimane del mio esser donna. Evito di guardare questi bruti, rimango in silenzio in disparte, tento di diventare una fra le tante, in questi giorni.

E l'amicizia intrapresa con l'apotecario, mi serve solo per pensare in quale modo tentare di fuggire, per poi farmi lapidare da questo branco di bestie.

Il veleno, dopo la spiegazione, lo accetto, dicendogli che lo userò quando non potrò farne a meno. Se mi da una pillola, la conservo gelosamente. A tal proposito gli chiedo esattamente in quanto tempo dovrebbe funzionare e che tipo di morte mi porterebbe. Visto che stiamo parlando di tutto questo, gli chiedo che la dose sia maggiorata, giusto per essere sicura.

Vivo pensando ad una cosa sola: come venirne fuori. Ed il consiglio maschilista di Hornet è forse quello che dovrei mettere in atto.

Ma non mi basta uccidere semplicemente un figlio di putt4na. Credo che avrò bisogno della testa di qualcuno di importante per guadagnare sufficiente fama e prestigio.

Chiedo all'apotecario di mostrarmi chi sono quelli che contano in questa tribù, in modo da farmi scegliere per le sue rozze voglie. E gli chiedo poi come si sfida qualcuno in un duello.

 

@Mezzanotte

Spoiler

L'idea è quella di cercare di sedurre l'elemento, servendogli il veleno in qualche modo (bere, mangiare), catturando così anche la sua attenzione. Visto che i vizi degli uomini sono facili da conoscere, dopo aver bevuto e mangiato vorrà altro. Se devo perdere un po' di tempo perché il veleno faccia effetto, cerco di dilungarmi nell'evitare la cosa. Fatto questo, ho intenzione di sfidarlo sul momento, sempre che funzioni così. L'idea dunque è quella di sfidarlo in un combattimento disonesto per approfittare delle sue facoltà ridotte sempre più. Per fare questo, non uso tutto il veleno a mia disposizione ma una dose leggermente inferiore.

 

Questo, se l'apotecario mi risponde positivamente alle mie richieste, se sa rispondermi riguardo a questi bruti e se il mio piano è fattibile, importantissimo sapere se l'avvelenamento porta a reazioni visibili e riconoscibili, perché in quel caso chiederei più una qualche droga soporifera, che scuserei con dogmi latariani riguardanti il suicidio che non mi permetterebbero di uccidermi così codardamente mentre invece nessun insegnamento ginocrate riguarda l'abuso di droghe soporifere, che mi aiuterebbero a tirare avanti in questo limbo di dolore.

 

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L'apotecario dice ad Emalaith di potergli fornire un veleno sicuramente più pietoso di una morte per parto o per xeno-allergia. Perderà bava dalla bocca e piangerà sangue, ma almeno sarà veloce. I bruti crederanno sia stato il pianeta ad ucciderla. Tuttavia lo speziale si rifiuta di consegnarglielo perché i prescelti potrebbero trovarlo. Si offre di somministrarlo lui stesso. Queste sono le sue condizioni perché se Satta scoprisse che ha aiutato una delle sue fattrici a suicidarsi gli farebbe aprire la gola tirandogli la lingua fuori dalla ferita lasciandolo morire soffocato.

Poi vi parla dell'ordalia sacra. Hornet verrà fatto combattere contro un altro prigioniero e se sopravviverà entrerà in una banda da guerra. Invece di battersi contro il compagno può sfidare un prescelto di rango e se vince ne assumerà il grado e gli prenderà la moglie. Sì, i luogotenenti di Satta hanno delle donne tutte per loro che a volte li seguono in battaglia. Lo speziale dice che sono persino più terrificanti dei mariti. Ha sentito dire che a volte gli lasciano torturare i vili ed hanno l'abitudine di uccidere i feriti affogandoli nella loro urina.

"usano un bastone per tenerti aperta la bocca, poi si accosciano e fanno i loro bisogni su di te... è un modo orribile di morire!"

Possono anche uccidere i mariti se non combattono abbastanza coraggiosamente o addirittura si danno alla fuga.

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Ascoltando l'apotecario, prima di prendermela duramente con lui, vedo in Hornet la speranza di poter allontanare gli spettri della cultura tribale di questo pianeta. Dovrebbe battersi con un luogotenente e farmi moglie, per tagliare corto. Allora, con questa vaga possibilità, mi istruisco a dovere sui luogotenenti e cerco di farmi un'idea di come dovrebbe svolgersi il duello, in modo da poter fornire consigli e mirare al più debole del gregge di Satta. Poi parlerò di tutto questo a Hornet, se la cosa dovesse essere fattibile. Farei da sola se non avessi il dubbio di non poter ambire ad uno status del genere. Mi guardo comunque intorno e cerco di scoprire se ci sono donne fra le fila dei combattenti e dei luogotenenti.

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Hornet


Rimango pensosamente in silenzio. ascoltando le risposte dell'apotecario alle domande di Emalaith, potrebbe essere un ottimo modo per ripartire, anche se non è che sia gran che confidente con queste dannate spade " Gente simpatica da queste parti... "  rispondo, riferendomi alla storia dell'urina.

" Piuttosto... Questa ordalia sacra ogni quanto si tiene? Che regole ci sono se ce ne sono? "

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L'apotecario si stringe nelle spalle: "ogni volta che Satta ha prigionieri e bisogno di uomini o di divertirsi immagino. Ti faranno scegliere l'ama che preferisci, ma non credere di poter mettere le mani su qualcosa di esotico come una pistola laser o simili. Lo vedete anche voi come sono messi qui. E poi disprezzano le armi tecnologicamente avanzate da queste parti. Satta è un conservatore". Lo speziale sputa a terra. Era chimico di una grossa azienda farmaceutica alla ricerca di nuove molecole per curare le disfunzioni erettili quando è caduto prigioniero del duca-diavolo. Ora, passando al Prescelto, è finito dal medioevo dritto all'età della pietra.

"Non c'è limite alla sfiga", sentenzia solennemente.

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Cerco di individuare fra gli uomini che contano qualcosa quello che attualmente è messo peggio o ha caratteristiche che lo rendono un candidato migliore per essere sfidato rispetto agli altri. Passo il mio tempo così, in modo poi da fornire un consiglio a Hornet, nel caso in cui servisse.

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Arriva il giorno dell'ordalia e i bruti di Satta vengono a prendere Hornet perché combatta contro un altro prigioniero.

Emalaith invece resta fra le "vacche".

Le femmine razziate non sfidano mai nessuno e perciò contano quasi nulla nella società del Prescelto. Le fattrici, incatenate con un collare di ferro ad un palo, se ne stanno mansuete  sedute sulla paglia, lo sguardo perso nel vuoto mentre masticano una qualche erba stupefacente che le rende ancora più ottuse e stordite.

Un vero peccato perché un mucchio di muscolosi uomini semi-nudi sta per massacrarsi di fronte ai loro sguardi bovini, nell'improvvisata arena di terra battuta.

Persino Satta è presente. Siede su un trono di pietra rozzamente scolpito posto su una bassa piattaforma, circondato dal suo harem personale.

Una delle fattrici più anziane, diciamo sui venticinque anni e ovviamente incinta, offre un ciuffo di erba blu alla nostra latariana, mimando l'azione di ficcarsela in bocca e masticarla.

Sembra appena meno intontita delle altre.

-"Ti conviene prendere il kat, tesoro", dice ad Ema, "non sarà un bello spettacolo"

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Hornet


Trascorro i giorni successivi cercando di recuperare al massimo le mie energie, abituarmi all'atmosfera del pianeta, a queste nuove condizioni.

Cerco inoltre di esercitarmi con la nuova arma che ho a disposizione, sempre che sia possibile, visto che ne andrà della mia vita.

Vedo di reperire dall'apotecario e da Ema, nel caso in cui abbia modo di incontrarla, quante più informazioni possibile. Non ho intenzione di morire su questo cesso di pianeta.

L'idea di ammazzare un graduato e conquistare una posizione privilegiata continua a ronzarmi in testa, ma c'è sempre il rischio di fare il passo più lungo della gamba.

" E' sempre possibile sfidare qualcuno per ottenere la sua posizione? O bisogna aspettare queste ordalie? " chiedo all'apotecario nei giorni precedenti " Viene fatta una sola sfida o verremo buttati tutti in mezzo? "

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Sospiro alle avances della fattrice, negandomi il ciuffo di erba blu.

"Voglio guardare... Devo abituarmi."

Questa fattrice pensa che non abbia mai visto niente del genere. Si sbaglia di grosso ma non voglio dirgli assolutamente niente, anzi, voglio farmi credere debole.

 

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è possibile sfidare chiunque in qualunque momento e verrete fatti combattere una coppia alla volta.

-"Credimi amica" dice la fattrice ad Emalaith, "l'unica cosa a cui vorrai abituarti è questa erba piena di etifoxina. La chiederai in ginocchio quando inizieranno ad ingravidarti"

La ragazza si infila il ciuffo d'erba in bocca e comincia a masticarla dolentemente.

"Sono in piena deriva genetica da queste parti", riprende. "Certo qui non sanno neanche cosa sia una epidurale, ma non vorrai drogarti duro per le botte e il dolore del parto, nossignore. Pregherai di essere fatta e che tuoi bambini nascano con il giusto numero di dita perché qui hanno l'abitudine di uccidere i neonati imperfetti appena li cachi fuori, davanti agli occhi delle madri"

La scena che la tua compagnia di sventura ti dipinge è orribile, e di colpo tutte quelle donne intente ad ingozzarsi di erbe stupefacenti assume per te un significato assai più pietoso.

La parlata della fattrice tradisce la sua origine extraplanetaria e lei ti spiega che era una ricercatrice per una nota compagnia farmaceutica. Poi ti indica, una ad una, le altre donne ruminanti che si rivelano venire tutte da altri sistemi. Sono pilote, biologhe, chimiche. La compagnia le aveva inviate sul pianeta per raccogliere campioni della promettente flora locale, salvo poi accorgersi che era molto più facile e sicuro scambiarle con i campioni botanici. Così le ha vendute a Satta e alla sua tribù di bruti fanatici. Solo in seguito le novelle schiave hanno compreso che la compagnia aveva in serbo per loro questo destino fin dall'inizio. 

"Ma non credo qualcuna di noi lascerà mai questo pianeta per fargliela pagare" aggiunge mestamente la chimica.

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Non mi fido.

La sua storia potrebbe essere tutta una messa in scena per farmi fare qualche passo falso.

Altrimenti, potrebbe essere tutto vero. Ma oramai rassegnata, potrebbe buttarmi in pasto a qualche figlio di putt4na, per non farsi ingravidare per quest'anno.

Ancora non ho neanche realizzato come c4zzo cercare di scappare da questo posto di m3rda.

Però su di lei una leva potrei farla, per cercare di capire.

"Non credo ti piaccia stare qui. Forse, la morte sarebbe più rispettosa del tuo corpo. Resisti grazie a quella roba? E' veramente quella che ti tiene in vita? O hai una speranza, una alle quali aggrapparsi, nonostante tutto, non poi così lontana?"

Una fievole speranza mi cresce dentro, anche se razionalmente non dovrei.

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Le pupille della chimica sono grandi come piattini ora, l'oscurità dei loro pozzi si è mangiata le iridi, mentre l'etifoxina e chissà cos'altro contenuta nell'erba comincia ad entrargli nel sangue, nel cervello, prende controllo del suo cuore imponendogli di rallentare, di placarsi, riempiendogli la mente di illusioni più accettabili della realtà che la circonda.

-"Ho un marito e una figlia piccola, su Tayan", rivela la fattrice con voce sognante, "o almeno spero di averli ancora. è difficile tenere il conto del tempo che passa qui. All'inizio graffiavamo la pietra, per contare i giorni, sai. Ma se ci scoprono ti spezzano le dita delle mani. I bruti sono analfabeti e a volte penso abbiano persino paura di noi. Che idea assurda vero? Forse ci considerano un po' streghe. In fondo hanno ragione: se bastasse qualche segno sulla pietra per maledirli lo faremmo. Le irriducibili si tatuano il tempo che passa sulla pelle così, dicono, non possono portarglielo via. Sono pazze ovviamente. Qui sono tutti pazzi. è la follia del pianeta che ti entra dentro. La respiriamo, la mangiamo. Ci nutrono con i cadaveri delle nostre compagne morte di parto. Con i corpi dei nostri figli abortiti o nati male. Chi potrebbe anche solo desiderare di rimanere sano di mente in questo inferno? Per questo mastichiamo tutte. Mastichiamo tutte"

Continua a ripete quest'ultima frase come un disco rotto, mentre un filo di bava prende a colargli da un lato della bocca e un sorriso vagamente estatico le attraversa il volto.

Forse ora il suo pensiero corre alla famiglia, su Tayan. Speri sia così. Quanto a te, Taraneh ti a privato persino di questo conforto.

Quando pensi a quello che potrebbe aver fatto a tua madre, a tuo padre, provi un feroce desiderio di violenza anche se una parte di te, quella educata come pasdar, ti dice che è disdicevole provare pietà per un uomo, sia anche tuo padre.

Nell'arena le acclamazioni dei bruti si fanno più forti mentre Hornet scende in campo. Combatterà a mani nude contro un altro prigioniero.

Per fortuna nessuno di voi lo conosce.

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Hornet


Le ultime parole della ragazza giungono alle mie orecchie mentre vengo portato verso il limitare della folla, la faccenda sembra farsi interessante, chimiche, biologhe, piloti e quant'altro, insomma se non fossero ridotte nello stato in cui sono, ci sarebbe del grosso potenziale.

La distanza e il clamore della folla coprono il resto del discorso, mentre torno a concentrarmi sullo scontro imminente.

Serro la mandibola, scrocchiando le nocche, quindi mi preparo per lo scontro.

Spoiler

tattica +2
combattimento sporco +0

 

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Questi abusi sono pane per i denti di una latariana che, seppur rinnovata nello spirito, ancora tiene vivo in se cosa significa esser donna.

Stringo i denti, perché più di questo non posso fare. O forse potrei, anche se lo scontro nell'arena oramai è imminente.

@Mezzanotte

Spoiler

C'è calca ai bordi dell'arena? Posso in qualche modo infilarmici per tentare di sottrarre un'arma, magari attraverso l'uso di Furtività? L'abilità nero su bianco non parla in merito al derubare sul manuale.

 

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C'è gente lungo il bordo dell'arena, ma le fattrici hanno uno spazio in prima fila perché i figli che portano in grembo possano essere corroborati dal sanguinario spettacolo. Tuttavia Emalaith è incatenata al palo con il collare come le altre e non può andare da nessuna parte. Per una donna d'azione come lei è certamente un grave smacco essere costretta nel ruolo della damigella in difficoltà.

Redik si trova contro uno dei cavalieri del Conte Diavolo. Nudo e appiedato, senza la sua temibile sciabola da ussaro, sembra un po' un pesce fuor d'acqua. Fa qualche passo incerto nell'arena sulle gambe arcuate da cavalerizzo, accecato dalla crudele luce di Pentolino. Poi mette a fuoco il suo avversario e, compreso che la sua sola speranza di sopravvivere è passare sul cadavere di Hornet, lo carica a testa bassa urlando come un demonio.

GM

Spoiler

 

L'Ussaro appiedato ha 25 pf, +3 a colpire fa 1d2+2 danni disarmati e deve segnare 10+

Hornet ha l'iniziativa, è tornato full hp (40), +5 a colpire, deve segnare 7+ e fa 1d8+1 danni.

Turno 1: Hornet (H) 7, infligge 2 danni, Ussaro (U) 18, infligge 4
H 36 pf, U 23.
Turno 2: h 8, 8. U 11, 3.
H 33, U 15.
Turno 3: h 2, u 11, 2
H 31
Turno 4: h 8, 7, u 3
H 31 U 8.
Turno 5: h6, u 4
Turno 6: h 11, 5, u 7
H 31 U 3

 

L'ussaro riesce ad assestare qualche doloroso colpo ad Hornet, ma chiaramente il cacciatore di macchine è più a suo agio in questo tipo di lotta. Hornet demolisce con metodo il suo avversario e lo spedisce al tappeto con un ultimo colpo alla mascella.
Mentre il cavaliere lotta per rimettersi in piedi, la mandibola in pezzi pezzi, solleva un braccio in segno di resa. Ne ha avuto abbastanza.

Dal suo rozzo trono il divino Satta è disgustato dalla richiesta di clemenza.

"I deboli non hanno diritto di vivere" sentenzia. "Finisci quello che hai iniziato, guerriero"  

 


 

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