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SSF - Emalaith Hedayat


Mezzanotte

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Hawken Liao 

Ehi, frena il carro. Chi ha detto che lei viene con noi? Non ho alcuna intenzione di caricare sulla nostra nave un bersaglio con scritto "sparate qui è potete vincere una vagonata di crediti".

Do una rapida occhiata ad Hornet per capire se è d'accordo o meno. 

Se vuoi un passaggio, devi pagartelo, e deve essere un compenso sufficiente per convincermi a rischiare la pelle per qualcuno che non conosco. Ho già fatto fin troppo, se non fosse che volevo già da tempo sganciarmi dal ciccione. Indico con il pollice Fawaz. E già portarmi appresso lui è una palla al piede, se non fosse che un ostaggio da farsi pagare a peso d'oro torna sempre utile.

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-"Sentite ragazzi, non per insegnarvi qualcosa, ma lasciare qui la mia compagna sarebbe per voi un errore madornale" obietta Kurt.

"Primo: ora siete ricercati quanto lei. Se vi prendono i Mercanti vi giustizieranno, conosco bene le loro leggi. Emalaith d'altro canto era nell'esercito della ginocrazia, può esservi molto utile, perciò cercate di aiutarvi a vicenda, ok?"

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"Kurt, posso cavarmela da sola."

@Mezzanotte (Vonnegut)

Spoiler

"Lascio tutta la mia roba dentro l'armadietto in cui l'ho messa. Verrò a riprendermi tutto. Compreso te."

Mostro e rimetto in tasca una piccola chiave magnetica (del mio armadietto) a Vonnegut.

Mi accingo a muovermi silenziosamente nei meandri di questi magazzini.

Non mi importa di rimanere sola. Oramai ci sto facendo l'abitudine.

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Hornet


Scuoto la testa per questa ulteriore perdita di tempo, mentre i tre fanno salotto strappo un pezzo di stoffa imbavagliando il grassone, quindi lo prendo per un braccio strattonandolo.

" Non dire stron**te, la pollastra non va da nessuna parte, siamo già sufficientemente fottuti e non è separandocene che ci salveremo il culo " mi avvio dietro la ragazza, mentre rispondo ad Hawken " Vediamo piuttosto di portare via le chiappe da questo cesso di stazione spaziale... poi avremmo tempo e modo di discutere dei dettagli " 

La pistola rimane piantata alla nuca del grasso mercante mentre continuo ad avanzare cercando una via d'uscita.

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Dunque prendete la Fawaz-mobile che molto covenientemente ha dei vetri oscuranti. Non avete problemi ad entrarvi tutti dentro perché è molto grande e lussuosa, sembra infatti che il mercante ami tenerci dei festini all'interno.

Cominciate a percorrere le pulitissime strade dell'habitat, fiancheggiate da parchi lussureggianti ed eleganti edifici ultramoderni.

Per raggiungere lo spazioporto dovete prima usare uno degli enormi elevatori che collegano il toro di Suvali al mozzo a gravità zero di Surat. Mentre vi avvicinate a quello più vicino vi ritrovate incolonnati nel traffico. Il varco a quanto pare è stato momentaneamente chiuso e la polizia sta facendo dei controlli.

Con orrore vi rendete conto che la rappresentante della ginocrazia che avete lasciato nel Dar deve aver immantinente avvertito la polizia locale della vostra fuga con rapimento. Aver preso poi la macchina di Fawaz vi ha reso immediatamente individuabili.

In breve due dozzine di agenti pesantemente bardati con grossi scudi anti-balistici vi circondano ingiungendovi di gettare fuori dalla macchina le armi ed arrendervi.

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Sono completamente sconnessa, disinteressata, mentre guardo questo Fawaz dritto negli occhi.

Ad un certo punto parlo con voce calma. Faccio per togliergli il bavaglio.

"Se è finita per noi, brutto pezzo di m3rda, è finita anche per te."

Guardo chi lo tiene sotto tiro. "Se non te la senti, dammi la pistola. Non ho più niente da perdere ma almeno la decenza di togliere di mezzo questo figlio di putt4na mi farà andare al patibolo a cuore più leggero."

Torno a guardare il ciccione.

"Fatti venire qualcosa in mente oppure comincia a pregare in quale inferno finirai. E tienimi il posto più vicino per quando ti raggiungeró, così potrò sputarti in faccia giorno dopo giorno, a costo di essere frustata da lingue di fuoco per l'eternità."

Guardo tutti i rimanenti con fare serio.

"In questo posto i soldi comprano tutto, come questo sacco di m3rda che voleva vendere me. Trovatevi un modo per pagarvi la vostra libertà. Kurt, la Veste da Specialista è pur sempre tua. Mi prendo io tutte le responsabilità, tutto questo è solo a causa mia. La verità ha un prezzo che la ginocrazia è disposta a pagare. Ma questo lo avete già sentito da soli."

Cerco di farmi posto accanto a Fawaz. Gli passo un braccio sulle spalle, pronta a prendergli la testa in una morsa per rompergli l'osso del collo.

"Vedi, io non ho più niente da perdere, tajir. Tu invece..."

Modificato da Maiden
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Hawken Liao

Vedi Hornet, questo è esattamente il motivo per cui non vole accollarmi questa tizia. Se ci fossimo divisi e fossimo andati in direzioni opposte, ora metà di questa gente starebbe seguendo lei, e non noi.

Mi rivolgo quindi all'ostaggio: Coraggio Fawaz, è il tuo turno. Di a questi signori di farsi da parte e di lasciarci un corridoio libero fino allo spazioporto, altrimenti avranno un bel lavoro a togliere tutti i pezzettini del tuo inutile cervello dai sedili di questa carretta.

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-"Oh no, no, no. Voi sopravvalutate la mia importanza" si affretta a spiegare un pallidissimo Fawaz

"Sono la pecora nera della famiglia e fonte di grande imbarazzo per tutto il Consiglio se proprio lo volete sapere. Mio padre mi avrebbe probabilmente già fatto uccidere se non fosse troppo taccagno per ingaggiare dei sicari e così schizzinoso da provvedere con le sue stesse mani"

Poi, come se questo spiegasse la sua impopolarità fra gli altri altujjar precisa guardando Emalaith: "sono un progressista. Mi sono sempre detto a favore per il voto alle donne" afferma con orgoglio.

"Perciò ora voi mi liberate. Io vado a parlare con il loro ufficiale e prometto che cercherò di ottenere per voi poche frustate. Eh, che ne dite?"

Sorride pieno di speranza. Certo ritiene la sua proposta molto attraente.

E sicuramente è meglio che finire crivellati di colpi.

Modificato da Mezzanotte
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"Tsk. Credi veramente che ti lascerò andare con questa promessa? Piuttosto, mettiti comodo... Se questo è il massimo che puoi fare, stai per morire."

Lo tengo vicino a me, facendogli poggiare la schiena sul sedile.

"Chi troppo vuole, nulla stringe. Consideralo un regalo alla tua famiglia."

Gli sorrido amaramente, cercando di mostrarmi beffarda.

"Non c'è più tempo. Dovreste scendere tutti, tranne lui."

Indico Fawaz.

 

Modificato da Maiden
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"C4ZZO!" Urlo stizzita, battendomi i pugni sull cosce.

Se vedo che questo Fawaz non può veramente fare nulla più di quello che ha detto, apro la portiera della limousine e agli altri dico: "Uscite, o toglieranno anche i vostri pezzi di cervello dalla tappezzeria di questa macchina."

Mi volto verso il tajir con una occhiata fulminea, mi sto odiando nel profondo nel lasciarlo in vita così.

Faccio un grosso sbuffo, ed esco dalla macchina mettendomi in ginocchio con le mani dietro la nuca.

Mi consola solo sapere che Kurt in qualche modo dovrebbe essere riuscito a cavarsela.

Io sto andando di male in peggio. Il fatto è che mi sento svuotata, quasi totalmente arresa. Per cavarmi da questo impiccio posso sperare solo in una persona.

E non è Kurt Vonnegut.

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In effetti non avete molta scelta ormai.

La polizia vi disarma e arresta. Fawaz, ora che è libero, chiede per voi la pena di morte.

Tuttavia, con vostra sorpresa, venite portati subito allo spazio-porto ed imbarcati su un mercantile che salpa di gran fretta.

Notate che tutto l'equipaggio è composto da donne e Emalaith non ci mette molto a capire che è un trasporto segreto di Zadracarta.

La Gilda deve aver fatto un accordo con la ginarchia che ora vi vuole contrabbandare in un posto sicuro dove, prima di venir giustiziati, verrete "interrogati" da dei professionisti per appurare quello che sapete.

Taraneh non vuole correre rischi. La verità per lei è come una malattia: ha bisogno di medici competenti che individuino il tessuto malato e lo asportino con precisione.

Un brivido percorre la pasdar rinnegata.

Ha solo sentito parlare del posto dove vi stanno portando. Li chiamano "buchi neri" perché una volta entrati niente ne esce. Inferni speciali destinati ad accogliere solo i più pericolosi nemici dello stato latariano, dove vi faranno rimpiangere di essere nati.

Senza alcuna possibilità di fuga vi ritrovate quindi incatenati nella stiva della nave, come pecore condotte al macello.

Ma il destino a volte si diverte a prendere beffardamente in giro le sue povere vittime, e così accade che il vostro vascello venga intercettato dai pirati che lo abbordano e ne sterminano la ciurma latariana, che si è rifiutata di arrendersi.

Trascinati al suo cospetto, il capitano dei vraghi è molto contrariato quando scopre che il mercantile, oltre ad essergli costato alcuni validissimi uomini, apparentemente trasporta solo voi.  

Vi chiede chi siete, perché vi trovavate ai ceppi e dove si trova il vero carico della nave.

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Ho vissuto queste ultime ore come se stessi guardando una pellicola, dove le scene si susseguono senza sosta ed inerme, vengo sballottata come merce dalle mani della Gilda a quelle della Ginocrazia Latariana.

Non ho più detto una sola parola da quando mi sono arresa a Suvali.

Parlare non aveva più un gran senso.

Eppure... Il fato deve divertirsi molto nel cercare di trascinarmi oltre la sottile linea del non ritorno, per poi lasciarmi qualche attimo in bilico, sospesa fra vita e morte.

Sento chiaramente l'abbordaggio mentre stiamo per dirigerci in chissà quale dei buchi neri latariani. La cosa mi infonde un accenno di speranza, penso ad un Kurt Vonnegut ma no, sarebbe solo follia, non avrebbe nessuna speranza e anche con tutto il suo buon cuore, è giusto che abbia preso le mie distanze. E allora chi potrebbe essere? I mandarini? Improbabile, queste cose sono più da... Pirati.

Oh, c4zzo. Dal desiderio di ricchezza dei tajir di Suvali, al desiderio di grandezza di Zadracarta, al desiderio di... Beh, qualsiasi cosa voglia il capitano di questi vraghi, adesso stiamo per scivolare fra le sue mani.

Mi appoggio con la testa al muro, socchiudo gli occhi e mi scappa una risatina al limite dell'isteria.

E a giudicare da come e quanto sento sparare, questi pazzi stanno riuscendo a prendersi il vascello. Non che avessi visto i migliori elementi della ginocrazia a bordo, da quello che ho visto l'equipaggio era sottodimensionato. Si vede che è stata una cosa tirata su all'ultimo momento, su di un mercantile di questo tipo poi...

Penso al possibile triplo gioco dei mercanti della Gilda. Amano questo genere di cose, guadagnarci oltremodo, mettere ancora più in difficoltà le due fazioni in guerra.

E cosa c'è di meglio che buttare in mezzo al tavolo la carta dei pirati, per buttare benzina sul fuoco e portarci dal guanliao?

La rappresaglia non dura molto, l'estremo dovere di non cedere alle lusinghe dei vraghi porta solo alla morte.

Ed in un battibaleno veniamo presi e trascinati dal capo.

Erano pirati? A giudicare dalle loro facce, con vessilli a me sconosciuti, direi decisamente sì. Ed il loro comandante me ne dà la conferma. Ma... Lo vedo veramente incazzato perché non sembra essere interessato a noi, a me.

Rimango in ginocchio a terra, mentre lo vedo esplodere di rabbia e con la testa bassa cerco di guardare i volti degli altri prigionieri.

Questo tipo ci sta chiedendo il perché di questa scorta segreta, forse non sapeva neanche a chi appartenesse.

Allora non avevo ragione, forse non c'è nessun triplo gioco in corso...

E allora cosa rispondere, porto le vesti da combattimento latariane, non è che si possa mentire troppo bene in queste condizioni.

"Sono una disertrice della Ginocrazia Latariana. Durante la mia ultima missione, in un agguato, ho perso i contatti con i miei superiori, rimanendo sola. Sarei dovuta rimanere a combattere il nemico fino alla morte, se avessi seguito il codice militare. Ho preferito sopravvivere. Loro sono stati la mia salvezza, su Alabaster. Ma non è bastato. Siamo stati intercettati e ho ricevuto la mia condanna a morte per non aver eseguito gli ordini... Fino alla fine. A costo della mia vita. Un prezzo da pagare completamente inutile, in una battaglia priva di senso. E loro seguono il mio destino, non sono stati ufficialmente condannati a morte, ma... Uomini. Saranno sempre uomini in meno per Zadracarta."

Decido di alzarmi in piedi e di osservare la sua reazione, guardandolo dritto negli occhi.

V4ffanculo, se devo morire, almeno non da verme.

Questo mi sembra proprio il tipo dal grilletto facile. Alla fine se fai il pirata, devi saperlo proprio fare.

A favore della verità, forse sto per morire mentendo per cercare di vendere cara la pelle, perché se questo tizio sapesse della taglia che mi hanno messo sulla testa, non ci penserebbe due volte.

Non ci penserei due volte neanche io, di cosa stiamo parlando.

Beffardo il destino.

"Alzatevi e presentatevi anche voi, amici. Il nuovo comandante di questa bagnarola vi ha chiesto i vostri nomi. Il resto lo ha già sentito."

Deglutisco, mentre mi metto in posa, con le braccia dietro la schiena.

"Ci hai salvato da morte certa ma hai perso sicuramente qualcuno dei tuoi. Ti dobbiamo qualcosa per questo."

Cerco di portarlo dove voglio, perché lasciargli prendere l'iniziativa potrebbe significare la fine di tutto.

Spero solo che faccia presa tutto quello che ho detto e che gli altri mi seguano nel raggiro.

Modificato da Maiden
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Hornet


Sono nella limo blindata, stringendo nervosamente il calcio della pistola. La situazione è precipitata in fretta e sto ancora masticando improperi e offese contro chiunque, primo fra tutti me stesso per essermici infilato in maniera così idiota, quando veniamo arrestati e quel verme di Fawaz cerca di farci fucilare.

Da li poi tutto si sussegue in maniera frenetica e con metodi chiaramente da operazione clandestina o simile.
Donne, Latariane sicuramente, abbandoniamo quel posto infame, incatenati nella pancia di uno squallido mercantile. Considerando la nostra destinazione, probabilmente un buco in fronte nello spazioporto di Suvali sarebbe stata la soluzione migliore.

Apprezzo il silenzio che cala nella stiva, in fondo parlare non mi è mai piaciuto gran che e ora come ora avrebbe ancora meno senso. Gli eventi sembrano però prendere una piega diversa da quanto previsto, veniamo abbordati dai pirati che riescono in qualche modo ad avere la meglio sulle Latariane.

Portati al cospetto di uno stizzito Re dei pirati, che cerca di capire come ripagare le sue perdite, la ragazza prende la parola e almeno per questo le sono grato.
Mi massaggio distrattamente i polsi mentre studio la situazione, che per come si era prospettata ha preso una svolta inattesa, ma sicuramente migliore di prima " Hornet " mi limito a rispondere alzandomi a mia volta, ma rimanendo perfettamente immobile subito dopo.

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Siete ancora legati.

E il pirata non è felice di quello che sente.

-"Una disertrice e due fuggiaschi", sbuffa.

"dubito di potervi rivendere con profitto alla ginarchia, sopratutto dopo aver assaltato un loro mercantile"

A questo punto un disperato urlo femminile proviene dalla cabina accanto a quella in cui vi trovate. Inizia come un grido di pietà, ma si trasforma quasi subito in un lamentoso gorgoglio sconnesso inframmezzato da colpi secchi e ritmati.

Capite che qualcuno dell'equipaggio è ancora vivo, anche se in pessima compagnia.

"Il capitano di questa bagnarola. Pistola scarica, poverina", vi informa con noncuranza il pirata vedendovi trasalire.

"Se avesse dato l'ordine di arrendersi quando glielo ho chiesto avrei trattenuto i miei uomini. Ma sapete cosa vi dico? Forse è meglio così: non vedevano una donna da mesi. Ora credo resterà nostra ospite per un po'"

Il pirata si dilunga in queste spiegazioni per farvi capire che è meglio dargli subito quello che vuole, senza storie.

"Ditemi perché non dovrei spedirvi tutti e tre nella cabina accanto, a fargli compagnia"

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