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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo


Bellerofonte

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15 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 09:00 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Bevete e gozzovigliate tutta la serata, tu sempre mantenendo un po' di considerazione per l'indomani, mentre Arrigo si dà alla pazza gioia; ne risulta che il giorno successivo, quando è ora di andare, l'avernusiano risponda alle tue chiamante con "Lassatem 'stà, ancora cinque minuti!" che sai che saranno più di cinque. Decidi di andare a trovare lord Iskander da solo.

Attraversi piazza dei mercanti e trovi Arsak alle porte del palazzo; "Buongiorno." ti saluta, e ti fa strada all'interno del palazzo. Salite le scale al piano superiore e vi dirigete nella stessa stanza dentro il quale ti aveva portato il capitano, lo studio del lord, luogo nel quale hai anche fatto conoscenza con lady Kara. La stanza è identica a come l'avevi lasciata undici giorni or sono; solo che lady Kara non occupa più la poltrona principale, dove invece Iskander è seduto, ed alcuni membri della servitù sono in piedi alle porte della stanza. 

Il lord vi intravede alle porte e fa cenno di entrare: "Capitano, ben arrivato. Tu sei...Randal, giusto? Era questo il tuo nome? Benvenuti entrambi, stavo giusto discutendo il da farsi con mia figlia. Ho sentito che la presenza del cuoco forestiero ha destato gli animi della rivolta, qui a Ibnat." Arsak interviene, molto più sicuro di sé rispetto a quando Kara aveva il comando. "Mio Lord, capisco quanto assurda vi può sembrare questa idea, ma vi assicuro che lady Kara desiderava solo una vita migliore per il popolo. Non intendeva affatto violare intenzionalmente i dogmi del dio Rao-" "Assurda? E' la cosa più sensata che mia figlia abbia detto da quando è nata!" Arsak resta sbigottito: "Come...come sarebbe a dire?"

Iskander Yedilov si alza dalla sedia, fa il giro del tavolo e vi si appoggia col nobile deretano. Poi continua: "Combatteremo il potere!" lady Kara esulta. "Ordino a te, capitano, di radunare tutti i tuoi uomini immediatamente e marciare verso la capitale con l'intento di conquistarla. Prendi anche la servitù con te. Altre braccia che potranno esserti utili." Kara smette di esultare. 

"Mio lord, ma...che razza di scherzo è questo?!" "Nessuno scherzo. E' un ordine diretto, Arsak. Non puoi disobbedire. Ora va'." il gelo cala nella stanza. "HO DETTO DI ANDARE, ORA, BRUTTO IDIOTA!" il capitano fa un breve inchino ed esce dalla stanza senza dire una parola. La servitù fa altrettanto. Rimanete solo tu, il lord e sua figlia, quest'ultima piuttosto sconvolta. "Ora passiamo a te, cuoco. Mi hai salvato, meriti una ricompensa. Cosa desideri?"

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Randal

Osservo la scena con distacco, parlerò con il Capitano più tardi, conto di incontrarlo quando uscirò di qui.
Credevo che questo tizio fosse più assennato della figlia, e da come lo aveva descritto Arsak confidavo che il tutto finisse in chiacchiere da taverna.. e invece..

E' giusto, il mio nome è Randal. Rispondo a Iskander chinando leggermente il capo. Ed è anche corretto il fatto che io sia un cuoco.

Venendo al punto cruciale, voglio essere diretto, come lo siete stato voi, Lord Iskander: desidero ritrovare il resto della mia ciurma per far curare dal guaritore più saggio che conosciate un membro della stessa, che sta attualmente ballando tra la vita e la morte a causa di un avvelenamento da fungo velenoso.

La vita che vi ho ridato, strappandovi alle grinfie dei goblin, per la vita di un amico. Affermo serio e diretto, senza mezzi termini.

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19 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 09:05 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Puoi prendere un cavallo ed una cartina, sono il mio dono per te. Un ragazzo sveglio come te saprà orientarsi sicuramente. Addio." 

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Randal

Non immaginavo che alla vostra vita deste come controvalore un cavallo ed una cartina, ma rispetto la vostra opinione. Annuisco alle sue ridicole parole, rimanendo molto serio ..e ringrazio per l'apprezzamento riguardo il mio innegabile pregio.

Facciamo due cavalli, uno per me ed uno per Arrigo.. ed una cartina.
Stringiamoci la mano e chiudiamola qua come uomini d'onore quali siamo
 gli porgo il braccio teso verso il basso con la mano aperta per suggellare ciò che ho appena detto

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 09:15 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Due cavalli. E sia!" Iskander ti dà la mano, e poi ti fa sciò sciò per invitarti ad andar via di lì. Che modi nobiliari, eh?

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Randal

[Credevo di avere postato e invece è rimasto nel cellulare, mea culpa]

*In Elfico Vi ringrazio Vostra Grazia. La voce della grandezza della vostra magnanimità raggiungerà anche il porto di Capo Ventura

Chino la testa ed esco dalla stanza, voglio incontrare il Capitano Arsak per capire le sue intenzioni e quando siamo fuori portata dall'ascolto di Kara e Iskander dico ad Arrigo
Ti assicuro che stu scèm prima non era così, forse saranno state le erbe che quello stordito di un goblin gli faceva fumare.. ma mi sembrava molto più ragionevole e calmo della figlia, invece è mosso da sentimenti ancora più pericolosi a quanto pare.

Dobbiamo trovare il Capitano e chiedergli cosa intende fare. 
Vorrei aiutarli ma la mia situazione con Vendetta è prioritaria, e soprattutto dobbiamo trovare gli altri. Se vorrà ancora darci il suo supporto per scortarci a ridosso di quel villaggio di elfi.. come li chiamano loro "selvaggi".. potrò chiedere se loro sanno il modo di scacciare sto Arconte delle palle che mi attanaglia la vita, o se sanno in qualche modo aiutarci nel ritrovare la ciurma.

Viceversa dovremo cavarcela da soli Arrì.. solo io ettè.

Prima alle stalle a prendere i cavalli che ci spettano come ricompensa e nel parlare agito grandemente le mani come a sottolineare la pusillanimità di Isjander. Grand uomo senza pari.

Se dovessimo incontrare il Capitano gli chiederei cosa intende fare e se veramente vuole racimolare delle forze anche "raschiando il barile". Non posso credere che un uomo così devoto a Rao voglia chiedere alla popolazione qualsiasi di marciare sulla Capitale con i suoi uomini.
Vorrei convincerlo di spodestare "il Tiranno", aiutandolo se serve, almeno per ipotizzare una sorta di "ragionata manovra militare".
E' vero che ho detto ad Arrigo che la mia situazione con Vendetta è prioritaria, ma senza dire la mia non so stare!

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Il 12/2/2019 alle 19:01, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 09:45 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Una pessima situazione, non c'è che dire. La cosa ti puzza come uno stufato di verza, e la tua curiosità, la stessa che più volte ti ha messo nei guai, spinge per vedere cosa sta accadendo a discapito delle tue condizioni. Arrigo annuisce pensieroso, raccontando una serie di vecchi proverbi avernusiani senza senso su coloro che perdono la testa. 

Giunti alle stalle trovate Arsak e i suoi uomini raccolti intorno a lui, in procinto di partire. "...e so che è un'impresa assurda e disperata, ma siamo qui per servire la volontà del nostro signore! Che razza di giuramento è uno che si spezza quando la volontà viene meno? Ora, vacillando, dobbiamo avere fede nel nostro dovere, o non ci chiameremmo soldati! Alalà, cavalieri di Fort Adigrat!" anche se è un bel discorso, il capitano è in seria difficoltà. Gli uomini decidono di seguirlo ancora un'ultima volta, ma il loro umore è sotto i piedi.

"Randal..." quando ti vede, ti prende per un braccio e ti allontana dalle stalle. "Vabbuò, ce pens ij ai cavalli!" dice Arrigo, sbuffando di noia. 

"Ascoltami bene: sta succedendo qualcosa, ma non so cosa. Il mio giuramento è di eseguire gli ordini senza discutere e non posso violarlo, nemmeno di fronte alla mia fede. Tu... " sospira "Lo so che ti chiedo troppo, ma non ho nessun altro che possa aiutarmi. La mia vita, quella dei miei uomini e forse l'intera Ibnat dipendono da questo. Scopri cosa è successo a lord Iskander. Fagli cambiare idea, fallo tornare come prima.

Partiremo tra poco verso Fort Adigrat, ci vogliono undici giorni a cavallo ma la mia carovana ce ne metterà il doppio per via dei civili. Una volta raggiunto il forte dovrò mandare un messaggio magico alla capitale per informarli della dichiarazione di guerra. Quando lo farò, sarà la fine per Ibnat."

Gli uomini lo reclamano, ma Arsak si trattiene un altro poco ancora. "Cerca lady Kara, unite le forze, e salvate la città. Se riuscirete nell'intento, Fort Adigrat ti sarà debitore." nemmeno il tempo di fargli una domanda che l'uomo salta in groppa al suo bianco destriero e inizia a condurre la massa di esodati fuori dalla città, in direzione nord-est. Il tuo ultimo sguardo è per te. 

"Allòra, Randàl? I cavall so' pronti, ni' putimm ijr quand vo'."

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Randal

Alzo le mani mapperchèsempreame?

Indovina Arrì? Posa pure i cavalli lo seguo nelle stalle.
Nessun supporto dal Capitano, mi ha chiesto di cercare la putt.. Lady Kara, quella che ti ha messo alla gogna. 
Detta così sembra una barzelletta, ma è l'unica possibilità di questa città.. e forse di molte altre, da una guerra civile senza senso. Ci serve il supporto di qualcuno in questa terra sconosciuta o non andremo lontano per niente.

Il padre ha palesemente qualche problema e dobbiamo capire che càzzo c'ha in testa.. quindi dobbiamo parlare con la figlia per farlo ragionare.. o.. che ne so. 
Insomma è un bel casino, s'ha da tornare al palazzo e chiedere esclusivamente della figlia

Tornando all'edificio chiedo ai servitori di Lady Kara, di modo da incontrarla da sola

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13 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 09:50 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Mentre già ti stai avviando verso il palazzo di Ibnat, Arrigo ti prende per un braccio, fermandoti. "Ennò però, a mia nun va buòn. Tien 'no cancaru 'ncuollu e ti mette pur a far l'eroe? A mia mi dispiac po' capitan, daver, pecché m'par pur nu bravo cristian, ma tu vuò perder tiemp ccà quand si' sbalincu? Tenimm chi far! Amm'a truvà na soluzion ppi' a' malatia e spirdu!" la velocità con cui recita il vernacolo e l'uso di parole troppo distanti dal comune di Capo Ventura ti fanno capire poco del discorso, ma riassumeresti tutto con "Vuoi davvero aiutare gente che conosci da un paio di settimane quando l'urgenza è di riuscire a trovare una cura per il tuo malanno?" 

Arrigo non è altrettanto altruista. Ibnat per lui potrebbe anche bruciare, se ne andasse della sua, di vita.

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Randal

Eh.. abbasso lo sguardo, come colpevole di aver peccato di qualcosa

E a chi chiedo per sta cosa? Non conosciamo nessuno qua che ci possa dare una mano.. andiamo diretti in quel posto che ci ha detto il Capitano.. da soli? E se nemmeno lì sapranno aiutarmi?

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14 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 09:55 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Essì Randàl, megl star qua invec, daccussì a città è salva e tu si stramuort. Ij avissa già vutat a Molo Zefiro!" l'opinione di Arrigo è una e una soltanto: lasciare che gli autoctoni se la sbrighino da soli, tornare a Molo Zefiro - o eventualmente provare a raggiungere il luogo descritto dal capitano da soli - e provare a chiedere aiuto. 

Ma sai anche che Arrigo non andrebbe da nessuna parte senza di te, e che perciò la scelta resta sempre e soltanto tua. 

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Randal

Ti ringrazio per il tuo supporto. Mi hai fatto ragionare gli dico ponendogli una mano sulla spalla
Fammi però prima parlare con Kara, qualche minuto in più non mi cambierà nulla.. e stai pronto a partire, lo faremo comunque. Direzione .. quel luogo che ci ha detto Arsak

[Stessa direzione di prima, alla ricerca di Kara, e solo lei]

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13 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 10:00 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

In verità cercare Kara non ti occupa molto tempo; basta andare in cucina e parlare con Nik, lo sguattero, che ti dice che lei e suo padre hanno avuto una violenta discussione e la ragazza è uscita urlando dal palazzo dirigendosi verso la taverna dall'altra parte della piazza. Ti dirigi lì, dove trovi il luogo praticamente deserto, eccetto per una poltrona di fronte al camino dove l'elfa si è accovacciata. Ha un bicchiere di vetro vuoto accanto ad una bottiglia di vino stappata accanto a sé, e gli occhi gonfi di rossore. 

Evidentemente non ti sente entrare, perché ha lo sguardo fisso sul camino di fronte a sé.

Spoiler

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Randal

Kara.. la apostrofo da qualche metro per non arrivarle da dietro come un assassino ..dovremmo parlare. Non ho molto tempo a disposizione, perchè mi devo occupare di un male più grande che mi affligge. Arrivo dritto al punto.

Ciò che ha detto prima vostro padre è follìa, credo di non essere il solo a pensarlo.
Arsak la pensa come me, il vostro popolo sarà distrutto da questa guerra che intende organizzare e nessuno porterà più un filo di rispetto alla vostra famiglia per aver portato su di tutti questa sciagura.
Posso pure farmi alfiere di una realtà che alcuni vi hanno celato, ma la popolazione non deve patirne.

Aspetto di sapere cosa ha da dire e chiudo con..

Credevo vostro padre fosse diverso, ma si vede che non ha a cuore nessuno, nemmeno la vostra opinione, a quanto vedo dai vostri occhi

 

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21 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 10:05 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Quello non è mio padre!" ti urla, lanciando il bicchiere contro il fuoco e alzandosi in piedi di scatto. "Non so che diavolo gli abbiano fatto i goblin, ma..." Kara scoppia a piangere, crollando nuovamente sulla sua poltrona. 

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31 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventottesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 10:10 || +101 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Mio padre è impazzito! Ecco cosa sta succedendo! Ha mandato a morire i suoi uomini, ha svuotato Fort Adigrat e condannato tutta la città!" fai bene a starle lontano, visto che la sua magia sta letteralmente impazzendo! I bicchieri tremano mentre lei urla, le fiamme delle torce guizzano in improvvise vampate di calore. Ancora una volta ti sembra di rivedere Barbara quando è su di giri. 

"Per gli dei, cosa dovrei fare?!"

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Randal

Innanzitutto.. riprendere il controllo di voi stessa. Cerco di dirle con voce più pacata possibile
In secondo luogo, visto la vostra capacità di modificare la trama a vostro piacimento.. da che so che i bicchieri non si muovono da soli e più vi agitate, più si muovono, il mio consiglio è quello di prendere voi il controllo della situazione, per il momento.

Rassicurare poi gli animi richiamando Arsak e fare un discorso ad Ibnat intera, dicendo la semplice verità: cioè che quello che abbiamo salvato non è più - almeno nell'animo e nel modo di ragionare - vostro padre.
Vi servirà del tempo per capire cosa gli è successo e, nel caso, ripristinare lo status quo delle cose esattamente com'erano prima che fosse rapito.

Ora andiamo con calma. Serve capire chi si sia sostituito a vostro padre, ma solo dopo aver preso voi il comando della città.
 

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