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Capitolo V: Tutta colpa di Arrigo


Bellerofonte

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37 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 17:00 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Arsak condivide con te l'opinione sul cibo e ammette di non aver ben compreso la natura di Arrigo, ma si dice felice di poter approfondire una volta tornati a casa. Sembra quasi un'altra persona ora che è con il suo lord. Più fiducioso in sé stesso, più vispo, perfino più amichevole e meno serioso.

Lord Iskander si presenta e rimane molto sorpreso dalle tue rivelazioni, ma non sembra molto interessato a ciò che hai da dire sull'oltremare. Continua invece a chiedere di casa sua, Ibnat, e di cosa è successo mentre era via, preoccupandosi molto per sua figlia. Il viaggio di ritorno in linea di massima procede tranquillamente, anche se il lord sembra molto silenzioso; "Un'esperienza del genere ti segna" aveva commentato Arsak, speranzoso che la vista di sua figlia avrebbe senz'altro giovato al lord.

I tuoi incantesimi li lanci senza dare troppo nell'occhio ed ecco cosa capisci: attorno ad Arsak c'è una lieve aura di Abiurazione sempre attiva, mentre percepisci aura moderata di natura sconosciuta provenire da tutto il suo corpo. Uno dei soldati di Arsak ti fa presente, tra le altre cose, che Iskander è un incantatore spontaneo esattamente come sua figlia.

Al termine dei cinque giorni di viaggio, Ibnat appare all'orizzonte. I soldati fremono, ansiosi di terminare la loro odissea. Arsak annuncia "Siamo quasi giunti." 

Spoiler

Guadagni un punto corruzione.

Sapienza Magica: 8 [Iskander] | 21 [Arsak]

 

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Randal

Finalmente.. ho decisamente bisogno di lavarmi e di preparare qualcosa che mi distragga dai miei pensieri.
Vi seguo.. 
dico al Capitano indicando di aprirci la strada

sperando che Arrigo non ne abbia combinata una delle sue.. ma che dico.. si sarà fatto amico tutto

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Il 5/2/2019 alle 18:05, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 17:30 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Il convoglio entra ad Ibnat, più quieta che mai. La giornata al mercato volge al termine e la gente per strada sta smontando baracca e burattini per tornare ognuno alle proprie umili abitazioni, ma i vessili di Fort Adigrat ed il volto di lord Iskander rivitalizzano l'intera comunità. "E' tornato!" "Ce l'hanno fatta!" "Lode a Rao! Lode ai cavalieri! Lode al capitano Arsak!" "Lo Spuntato è con loro!" "Non è uno Spuntato, dicono di chiamarsi Umani" - il popolino parlotta, poi qualcuno urla "Bentornato, mio signore!" e la piazza dei mercanti esplode in un applauso crescente, facendovi festa e circondandovi; camminare coi cavalli diventa persino difficile in mezzo a tutta quella gente che vi ringrazia.

Lady Kara vi raggiunge facendosi largo tra le persone che affollano la carovana: "Padre!" esclama con le lacrime agli occhi, e corre verso il lord abbracciandolo e scoppiando definitivamente a piangere come una bambina. "Temevo che...che i goblin...oddio!" lord Iskander ricambia timidamente l'abbraccio. "Figlia mia...sono qui."

Arsak lascia che il lord e sua figlia si ritirino nel loro palazzotto di famiglia, ordinando ai suoi uomini di smontare tutto e pensare ai cavalli. "Il mio primo giorno di ferie da mesi." commenta quando ci sei solo tu nei paraggi "e c'è un solo posto dove voglio passarlo." Il capitano si dirige verso la taverna, incurante del resto. Come biasimarlo, dopotutto?

Nel mentre di tutto ciò sei rimasto inerme tra la folla e le riunioni di famiglia. La piazza si è svuotata nel frattempo, ma noti una cosa che dieci giorni fa non c'era. Una gogna proprio al centro dello spiazzo. "Uè Randàl! Alla fine l'ha truvàt! L'aggia semp ditt ca si nu brav uagliòn!" Arrigo occupa il posto d'onore nello strumento di tortura, condannato lì presumibilmente dalla reggente di Ibnat. Eppure non si trova chissà quanto a disagio, in virtù di una presumibile esperienza in fatto di gogne e torture.

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Randal

No dai, non ci credo. Non ci credo

Mi avvicino a lui a passo lento salutandolo con la mano. Però.. gli faccio indicando quella specie di oggetto che gli cinge il collo ..ti dona, sai?
Mi siedi per terra lì di fianco dando qualche colpetto all'oggetto.
Allora.. con calma, su, raccontami tutto. Com'è che sei finito in questa situazione?

Hai fame, sete?

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23 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 17:35 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Nah, staj comodo, grazie o'stess. Nient, a signora ed ij abbiam avut no poc e discussion e l'aggia chiamàt zòccola. A prima vota aggia ditt che era 'no problema di traduziòne, ma a seconna e a terza e a quarta non c'ha credut e m'ha mis qua. Eran almeno tre anni che non finivo n'coppa 'na gogna e teniva quasi...nostalgia, o'ssapev?

Tu, Randàl? "  

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Randal

Ahhh.. tutto qua? Zòccola.. e capirai!
Quanto è permalosa la ragazzina. Va beh, ora finirà tutto con l'arrivo del padre, almeno spero

Mi metto ad armeggiare con i miei attrezzi da scasso e le mie innate abilità da scassinatore per liberare Arrigo, ovviamente non mi fermo finchè non l'ho liberato o qualcuno non scassa il càzzo.

Adesso ti libero e poi andiamo a parlare a questa nobile signorina, che poi.. diciamocelo tra noi, questi parlerebbero pure l'elfico perchè sono elfi, ma mica tutti lo sanno. Anzi, ben in pochi sanno l'elfico e se lei si professa gran donna dovrebbe saperlo, invece sai che c'è? Non sa una pippazza.

Io ho liberato suo padre, ho scoperto che Iskander è un incantatore spontaneo, come la buona donna di sua figlia, quindi occhio e basta zòccola eh

 

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 17:40 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

La serratura è praticamente uno scherzo, si apre con facilità inaudita. "Eh...arriviam n'copp a n'isola sconosciuta e a prima donzella ca truviam è na scassacazz peggio e'ra Syvis. Muah!" Arrigo si alza, finalmente libero, sgranchendosi schiena e polsi. 

Lasciate la piazza ed entrate senza problemi nel palazzo; la gente ormai conosce i vostri nomi e voi riuscite tranquillamente a comunicare con loro; tu avendo imparato faticando il linguaggio, Arrigo grazie alle monete d'oro che ha trasmutato in un braccialetto che lui stesso ha chiamato "Traduttore Universale" anche se di universale ha molto poco, visto che permette al possessore di parlare solo il Barushano.

"Lady Kara è attualmente con suo padre" vi dice una domestica all'entrata. "Ed il signor Verdini è stato bandito a vita dalla residenza." ma l'elfa non si prodiga nemmeno a tentare di far uscire l'avernusiano da lì; forse perché non è di sua competenza, forse perché non prende troppo sul serio gli ordini di lady Kara, ora che Iskander è tornato. 

Che decidete di fare?  

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Randal

Ti ringrazio.. ehm.. non conosco il tuo nome, comunque ti ringrazio per la gentilezza con la quale ci hai comunicato che la Lady è con suo padre.
Li lasceremo stare a sto punto. 

Faccio spallucce al suo comunicarci che Arrigo è stato bandito da palazzo e anzi ci rido sopra leggermente ..cambierà, cambierà. A sto punto se ci dovesse cercare, dille che saremo in taverna con il Capitano.
Ho salvato Lord Iskander da una brutta sorte e voglio rilassarmi per una sera.
Andremo in taverna con il Capitano Arsak, credo passeremo la nottata lì.

Detto questo giro i tacchi e porto con me Arrigo nella taverna a far bisboccia con Arsak, della zòccola me ne occuperò domani.

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 18:00 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Il sole sta calando quando tu e Arrigo lasciate l'edificio. Il geniere di bordo è da quando sei tornato che ti guarda con aria pensierosa: "Tutt'appost, Randàl?

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Randal

Eh.. manc po' o cazz. Se devo esser sincero. Sai le caz di voci no? Quelle che sentivo, dello spirito.. eh.. quelle. Mi stanno rompendo costantemente e non riesco mai a concentrarmi.. ma Tiberius non è qui.. questi.. boh, non so cosa possano sapere di cosa mi sta succedendo. 

Però non sto bene, ecco. Non benissimo

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22 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 18:05 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Eh io pur sent e' voci, o sà? E' come quand c'è Asvig sottocoperta che inizia a cazziàr a tutti quanti pecchè ancor si pensa che sta a far a'guerra, o quand Sandrine ci piglian e' cinque minuti e inizia a cantar. Po' m'stonan a capa!anche se la natura del problema è diversa, Arrigo cerca di comprenderti meglio che può.

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Randal

Mh.. eh, pò esse, ma il mio problema è di natura diversa amico mio.
Hai presente quando è successo il fattaccio con Tiberius? Ecco.. quello mica son stato io, son stati questi coltelli qua, lo Spirito insomma. O come lo chiama Tiberius, l'Arconte. Insomm 'sto strunz s'è innamorat 'e me!

Io.. che come te non voglio avere niente a che fare con sto tizio.. non so come cazz togliermelo da dosso, ci vuole qualcosa di magico. Cose che sa Tiberius, ma quello dov'è adesso? Come starà? Sarà morto o vivo? Devo per forza chiedere consiglio a qualcuno di qua, magari loro ne sanno qualcosa, solo che non è che posso fidarmi di gente appena conosciuta della quale non so nulla.
E' vero che anche Tiberius non lo conoscevo minimamente ma almeno è stato il primo incantatore della Loggia, insomma..

Vabbuò. Tu che faresti?

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3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 18:10 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Mmm..." Arrigo ci pensa quanto basta per farti pentire di averglielo chiesto. "Tiberius fa tutt'o spiert e tutt cos ma sta co' no piede 'nta fossa, quindi tanto spiert unn'è. Però qua ce stann gent ca a confront io par 'nu genio, quindi forse forse avissa di trovar nu mod per abbiviscirlo daccussì poi te po' dar lui na sistemata, no?"

Quindi anche se Tiberius non gode della sua stima, resta comunque meno peggio delle persone che avete incontrato ad Ibnat, secondo Arrigo. Ma la sua soluzione è solo una domanda in risposta ad un'altra domanda; già, perché se anche Tiberius potesse curarti, chi curerebbe lui? Ma Arrigo questo non lo sa, e non lo sai nemmeno tu.

Entrate nella locanda, che in questi minuti inizia a riempirsi dei primi elfi che giungono a rifocillarsi. Arsak ha tolto il cappotto e ha lasciato le armi, e sembra godersi una discussione non molto accesa col barista. Sul bancone c'è un piatto di zuppa di pollo calda ed una caraffa con del vino. 

 

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 Randal

Entro nella locanda andando diretto dal Capitano dopo averlo notato.
Cerco posto sul bancone di fianco a lui, salutandolo prima di sedermi 'sera Capitano Arsak, credo Arrigo abbia avuto un diverbio con la Lady.. e.. beh l'hanno lasciato sulla gogna. L'ho liberato io, senza chiedere il permesso a nessuno.. giusto per informazione.
E' un brav uomo, mi sembrava una reazione esagerata. Glielo diremo domani. Ora Kara si trova con suo padre nelle loro stanze, non ho voluto disturbarli.

Se possiamo.. ci sediamo ma non aspetto una sua risposta e mi accomodo, invitando Arrigo a fare lo stesso. Prendiamo lo stesso che ha preso lui, grazie. Mi rivolgo velocemente al barista

Dunque.. ora cosa succederà? Cosa dovremo aspettarci da Kara e suo padre? 
Non ve l'ho detto prima ma un membro importante del mio equipaggio necessita di cure a seguito di un avvelenamento.. di ormai alcuni giorni fa, dovrei riuscire a rintracciarli per evitare che accada l'irreparabile.. spero mi capiate Capitano

 

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Il 8/2/2019 alle 21:55, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 18:15 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Arsak vi lascia sedere senza obiettare, ordinando un'altra caraffa per te e per Arrigo, che lo saluta: "We marescià" ed il capitano risponde, sussurrandoti: "Il tuo amico ha ancora uno strano accento." già, perché riesce a mantenere l'accento anche in una nuova lingua come il Barushano. Incredibile. "Comunque io sono finalmente fuori servizio, quindi anche volendo non ho l'autorità di rimetterlo al suo posto..." ti ammicca l'elfo.

Il brodo di pollo vi arriva dopo pochissimo, fumante e gustoso. "Sai Randal, questo anello che porto, può permettermi di non avere mai né fame né sete. Significa questa zuppa...non è necessaria. Ma sai cosa? Mi mancava il suo sapore.

Mesi e mesi in giro per il continente, ho incontrato non-morti, un drago, un paio di esploratori venuti da oltre l'orizzonte. E cosa scopro, infine? Che il lord era tenuto a due passi da casa! E' stata dura, non puoi immaginare quanto. Non vedo l'ora di tornare a Fort Adigrat e restarci il più a lungo possibile. E pensare che mi annoiavo a gestirne le economie..."

Il capitano ridacchia, bevendo un sorso di vino dal bicchiere di legno. "Iskander è tornato, quindi Kara non ha più autorità qui. Io andrò a nord con i miei soldati sperando di essere richiamato il più tardi possibile per qualche nuova, stupida emergenza per il quale si debba agitare la spada. Sono davvero stanco di questa vita da militare.

Mi dispiace per il tuo compagno, comunque. Non so quanto vi possa essere utile, mentre scendevamo a sud abbiamo raggiunto il tempio di Rao, dio della Pace. Il suo custode è fratello Ardager, mi pare si chiami così, ma non sono sicuro sia un incantatore. Se volete avventurarvi fin lì state attenti però: il tempio si trova in una foresta abitata da elfi selvaggi e non-morti. Non vi conviene andare da soli."

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Randal

Non ci andremo sicuramente da soli se non sappiamo a cosa andiamo incontro. Non siamo nati ieri insomma.
Ringrazio l'oste che ci porta da mangiare e da bere, e poi annuso meticolosamente il piatto cercando di carpirne i segreti. Non abbandono mai i miei modi di fare.

La mia priorità è quella di capire se siamo liberi di andarcene oppure siamo "ospiti forzati" qua a Ibnat, anche se abbiamo dimostrato spirito collaborativo. Immagino che alla vista di uno straniero, la curiosità e gli scopi politici vengano prima di tutto. Soprattutto senon avete mai visto due come noi dalle vostre parti.
Ma trovare il resto della ciurma e la nave è davvero importante per noi, ne va della vita di uno di noi.. e di conseguenza della vita di tutti perchè non so se riusciremo a tornare indietro senza di lui. 
Per questo.. Capitano.. vi chiedo se conoscete qualcuno capace di aiutarci. Qualcuno che sappia trovare una nave vicino alla costa, o che sia un incantatore di una certa esperienza

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15 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 18:20 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

"Niente vi trattiene qui a Ibnat, ma sento di avere un debito con voi. Venite con me a Fort Adigrat domani, vi farò accompagnare dai miei uomini fin dove desiderate." poi Arsak alza il bicchiere in cielo "Intanto, stasera rilassiamoci!" Arrigo coglie la palla al balzo "Amoniiiiinne!"

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Randal

É tanto che non ci rilassiamo, vero cumpá? Alzo il bicchiere come fanno Arsak e Arrigo Accetto, prima passerò a fare due parole con il Lord per non fare il gatto che scappa oltre che capire cosa hanno in mente lui e sua figlia

Vi ho mai detto che Arrigo é un ottimo cantante? Dai cumpá, mettiti a cantare qualcosa delle parti tue! Falli divertire

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6 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Ventisettesimo giorno del VII mese, anno 1491, ore 22:00 || +100 giorni dalla partenza

Ibnat, Barusha || Bonaccia, sereno || Niente cibo

Arrigo annuisce, ma ha bisogno di un altro paio di boccali e di un sorso del liquore della casa - tutto sul conto di Arsak, ovviamente - perché la sua performance abbia inizio. L'Avernusiano sale su un tavolo e inizia: 

"Io tengo, 'a che só nato,
nu vizio gruosso assaje...
nun ll'aggio perzo maje...
va' trova lu ppecché!
Mm'è sempe piaciuto
di stare in allegria
io, la malinconia,
nun saccio che rrobb'è!

De tutto rido…e che nce pòzzo fá!?
Ah – ah – ah – ah…..
Nun mme ne ‘mporta si stóngo a sbaglià...
Ah – ah – ah – ah....

Io rido si uno chiagne,
si stóngo disperato,
si nun aggio magnato,
rido senza penzá...
Mme pare che redenno,
ogne turmiento passa...
nce se recréa e spassa...
cchiù allero se pò stá...

Sarrá difetto gruosso chistu ccá...
Ah – ah – ah – ah...
Ma ‘o tengo e nun mm”o pòzzo cchiù levá...
Ah – ah – ah – ah...

Lu nonno mio diceva
ca tutte li ffacenne
faceva isso redenno...
E accussí i' voglio fá...
Chist'è ‘o difetto mio,
vuje giá mo lu ssapite...
‘nzieme cu me redite
ca bene ve farrá!

Redite e ghiammo ja':
Ah – ah – ah – ah
Ca bene ve farrá:
Ah – ah – ah – ah
Ah – ah – ah – ah"

Tu e il capitano battete le mani a tempo mentre l'intera osteria inizia a danzare e ballare; in un attimo di lucidità, tra una strofa e l'altra, mentre ti fai riempire il bicchiere per l'ennesima volta, ti rendi davvero conto di come gli elfi che abitano Barusha - o Ibnat, perlomeno - siano totalmente diversi da quelli dell'Ovest. Già, perché se è vero che hanno le orecchie a punta e che ci vedono bene al buio, è altresì ovvio che non sembrano affrontare la loro esistenza con la seriosità, la solennità, degli elfi come Naesala, Tiberius o perfino quelli di Nuova Minos. Per qualche ragione a te ignota, la gente è gioviale e sempliciotta, si lascia coinvolgere facilmente, e non dimostra affatto quel senso di superiorità e contegno che ti aspetteresti dai preferiti di Corellon. Nobiltà a parte, s'intende. Cosa insolita, non trovi? Gli unici elfi che si comportano come tali sono coloro che occupano le alte sfere sociali. Il resto sono popolani qualunque, perfino Arsak. Paese che vai...sì, insomma, cultura che trovi.

Ma basta ragionamenti in proposito: Arrigo è davvero uno spasso, stonato, eppure così allegro! Per una serata intera dimentichi la Eurus ed i chilometri che hai fatto per arrivare fin lì a Barusha, e tutto ti è così familiare da farti sentire di nuovo a casa. 

"Siete miei ospiti stasera" ti dice Arsak, nel frastuono generale "Avete entrambi una camera al piano superiore della locanda, offro io, e non vi preoccupate." e dopodiché ti offre un altro boccale. 

Com'è che dove vai vai, riesci a farti subito così tanti amici?

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Randal

Ué ué ué batto le mani a tempo sulla base di quello che scandisce Arrigo. Però poi mi rendo conto di non fare abbastanza casino e allora passo al bicchiere: con quello si che faccio "nu burdell" 

Passiamo una stupenda serata e mi dimentico parzialmente dei tanti problemi che mi affliggono. Ci penserò domani, stasera è d'uopo far festa, e se riesco insegno anche qualche piccola ricetta facile al locandiere. Non voglio ridurmi uno straccio e non bevo quasi nulla, perché so bene che il giorno dopo dovrò parlare con Iskander e Lara oltre che affrontare un altro viaggio

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L'indomani comunico al Capitano che andrò a parlare alla veloce con Iskander e Kara, se volesse accompagnarci non avrei nulla in contrario comunque. 

Mi reco con Arrigo al Palazzo e mi faccio dire dove trovarli per poi andarci diretto. Voglio capire se, come diceva, Lara mi é riconoscente e Iskander in qualche modo possa provare un sentimento simile nei miei confronti. È di primaria importanza capire come ritrovare gli altri, e poi risolvere il mio problema con Vendetta

 

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