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Incontro dei PG e GDR


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Sicuramente. Ma il problema non è che l'avventura non sia giocabile (almeno mai avuto questo problema) ma del perchè si creano situazioni assurde che vanno solo a minare il roleplay, che dovrebbe esser fatto, in quanto i giocatori poi sono costretti a non farlo per non scannarsi tra di loro. 

Una volta saputo che avventura fare. Es. una ufficiale di 5 ed su Forgotten Realms (esempio perchè è la più conosciuta) Il master guiderà l'avventura come descritta. (escludiamo modifiche extra ecc. perchè altrimenti il discorso è troppo articolato). Ora i giocatori sanno che avventura è, addirittura immaginare già che tipologia di mostri verranno incontrati o dove si svolge. A volte capita che, i giocatori fanno il Pg seguendo le regole e le possibilità offerte dall'avventura ma senza considerare i personaggi fatti dagli altri giocatori, con il conseguente risultato (nel caso si decida di giocarlo come roleplay) che questi personaggi non girerebbero insieme per ideali o razza troppo diversa. 

 

Es. un gruppo farà un'avventura con dungeon e goblin. Il gruppo decide di fare dei nani, sicuramente validi per l'avventura e che possano spalleggiarsi anche a livello di GDR. il 4 giocatore, decide di fare un elfo. le domanda che mi pongo: è vietato farlo? no Può creare problemi a livello solamente di GDR questa scelta? probabile. 

 

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4 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Non credo di aver frainteso, il tuo messaggio era molto chiaro, e questo riconferma lo stesso concetto: che il master e i giocatori sono due cose diverse, e non parte di un singolo gruppo, col primo che dà le direttive che vuole dare e i secondi che devono indovinare quelle che non ha voluto esplicitare. "Il master spiega l'avventura e i giocatori decidono di accordarsi" invece di "Ci si accorda tutti per il tipo di avventura e di gruppo".

Poi magari non la pensi così, ma ti assicuro che è questo che traspare dai tuoi messaggi.

capito, quindi tu come master prepari l'avventura in base alle richieste dei giocatori .

Restando che: il lavoro del master è ben più articolato di fare una scheda e tirare dadi. Senza considerare  alcuni che neanche tengono aggiornata la scheda. Se pur entrambi sono importanti per il gioco, la differenza è evidente, anche come ricavarne soddisfazione e divertimento dal farlo (per un giocatore uccidere il boss può esserlo, mentre per un master no)

Questo però è cmq un altro discorso, perchè se ci si accorda tutti, come dici, ed un giocatore vuole fare quel pg, che può essere giocato ma che non girerebbe con il gruppo come lo risolvi?

Lo vieti? lo fai fare e amen al roleplay? 

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11 minuti fa, nolavocals ha scritto:

capito, quindi tu come master prepari l'avventura in base alle richieste dei giocatori .

Io ho delle idee che voglio giocare, le propongo ai giocatori e vedo se sono interessati o come adattarle per fargliele piacere di più. Spesso chiedo a loro se c'è qualcosa che vorrebbero giocare, o direttamente di proporre avventure, così ho più materiale e sono sicuro che interessi.

13 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Restando che: il lavoro del master è ben più articolato di fare una scheda e tirare dadi. Senza considerare  alcuni che neanche tengono aggiornata la scheda. Se pur entrambi sono importanti per il gioco, la differenza è evidente, anche come ricavarne s

Quando i miei giocatori sconfiggono il boss, io mi diverto, e mi sono divertito prima se lo scontro è stato bello e impegnativo. È vero che come master ho più responsabilità dei miei giocatori e che devo spendere più tempo nella preparazione del gioco, ma la considero parte del divertimento, e non qualcosa che mi rende superiore agli altri. Sono un coordinatore o un moderatore, non un poliziotto o un insegnante. Scendere dal piedistallo migliora il gioco, non solo a livello umano, ma anche pratico, ad esempio perché parlando da pari coi giocatori non si verifica il problema per cui hai aperto il topic.

17 minuti fa, nolavocals ha scritto:

Questo però è cmq un altro discorso, perchè se ci si accorda tutti, come dici, ed un giocatore vuole fare quel pg, che può essere giocato ma che non girerebbe con il gruppo come lo risolvi?

Lo vieti? lo fai fare e amen al roleplay? 

Quando ci si accorda si decide anche se si vuole che il party sia coeso oppure no. Nel primo caso, il giocatore non può fare il PG di cui parli (ma non sono io a vietarlo, siamo tutti d'accordo) oppure lo fa trovando un modo per evitare conflitti col gruppo. Parlando, abbiamo deciso che questi sarebbero un problema e quindi possiamo lavorare per prevenirli prima ancora che si presentino.

O magari chiacchierando salta fuori che i conflitti nel gruppo non sono un problema, o che (eresia!) dell'interpretazione non ci interessa più di tanto e ci sta bene ignorare questa particolare problematica.

Non è che ci sia un'unica soluzione. O meglio, c'è, ma è più a monte di quelle che sembri cercare tu, e consiste nell'accordarsi tutti insieme. Che è ben più ampio de "Il master spiega com'è l'avventura prima di giocare", come invece mi sembra l'intenda tu.

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HO fatto distinzione per chiarire la domanda (altrimenti si spaziava verso altri aspetti) il punto che mi interessava: come la risolvereste?

Faccio giocare qualunque tipo di giocatore e paradossalmente pensano di me l'incontrario di: "Scendere dal piedistallo a livello umano, ma anche pratico"

Come master non seguo ne un modo specifico di gioco a cui i giocatori devono adattarsi, nè faccio distinzioni fra giocatori, anzi mi piace far avvicinare più gente possibile al gdr ed adatto le avventure per riuscire nell'intento. 

E trovarsi il giorno dopo scritte con " mi sono divertito" da molti dei gruppi, è la soddisfazione più grande 

P.s. non ho aperto topic per risolvere un problema, ma perchè mi piace confrontare esperienze e sapere come vengono affrontati alcuni aspetti

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"Quando ci si accorda si decide anche se si vuole che il party sia coeso oppure no. Nel primo caso, il giocatore non può fare il PG di cui parli (ma non sono io a vietarlo, siamo tutti d'accordo) oppure lo fa trovando un modo per evitare conflitti col gruppo. Parlando, abbiamo deciso che questi sarebbero un problema e quindi possiamo lavorare per prevenirli prima ancora che si presentino."

queste risposte le trovo vaghe perchè tu dai per scontato che tutti sono d'accordo o trovano un modo per evitare conflitti...ma avresti esempi pratici per dimostrare il secondo caso, perchè nel primo (tutti d'accordo) esclude a priori la domanda posta.

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8 minuti fa, nolavocals ha scritto:

"Quando ci si accorda si decide anche se si vuole che il party sia coeso oppure no. Nel primo caso, il giocatore non può fare il PG di cui parli (ma non sono io a vietarlo, siamo tutti d'accordo) oppure lo fa trovando un modo per evitare conflitti col gruppo. Parlando, abbiamo deciso che questi sarebbero un problema e quindi possiamo lavorare per prevenirli prima ancora che si presentino."

queste risposte le trovo vaghe perchè tu dai per scontato che tutti sono d'accordo o trovano un modo per evitare conflitti...ma avresti esempi pratici per dimostrare il secondo caso, perchè nel primo (tutti d'accordo) esclude a priori la domanda posta.

Beh, guarda: è semplice.

Se siete persone mature c'è una cosa chiamata "compromesso" che dovrebbe funzionare. Questa volta facciamo un'avventura piratesca, e se un giocatore su 5 non fa salti di gioia la prossima volta faremo qualcosa che si avvicina di più a ciò che piace a lui. 
Se decidiamo di fare un'avventura piratesca e a 2 giocatori su 5 non piace, si fa dell'altro. 

Dovrebbe essere più importate giocare e divertirsi tra amici, piuttosto che giocare ad una specifica avventura

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1 minuto fa, Pippomaster92 ha scritto:

Beh, guarda: è semplice.

Se siete persone mature c'è una cosa chiamata "compromesso" che dovrebbe funzionare.

Ovviamente questo è un aspetto che si estende alla vita di tutti giorni, ma che non sempre si trova a questo mondo.

Dovrebbe essere più importate giocare e divertirsi tra amici, piuttosto che giocare ad una specifica avventura

Parlo di qualunque tipo di party, non solo il classico di amici (sempre più facile, ma che crea altri problemi, da quello che i giocatori mi raccontano) ma anche di una partita tra appassionati ma sconosciuti

 

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4 minuti fa, Pippomaster92 ha scritto:

Vale lo stesso discorso: si gioca tutti al tavolo come pari, perciò se proprio non c'è altra alternativa si vota democraticamente, con un voto singolo a testa.
Qualcuno sarà scontento, ma non ci sono altre alternative. 

Certamente, volevo appunto solo capire. In un gruppo di amici è facile, qualcuno resterà scontento quella volta e recupererà la prossima. Ma se non si è amici, male che vada, lo scontento potrebbe andare via e la colpa, non è imputabile a nessuno. La domanda era, non tanto l'ambientazione ecc. ma quando accade di avere pg differenti di cui tutti sono coscenti che in GDR non farebbero gruppo è più facile far finta di nulla pur di giocare o tentare, con possibili rischi, di far Ragionare il giocatore? 

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Ripeto, è una questione di maturità: se si gioca a qualcosa di collaborativo (come D&D e altri, ma non tutti, gdr) allora è necessario collaborare. 

Sulla facilità di esecuzione dipende da situazione in situazione. Alcune persone (come il sottoscritto) sono ragionevoli ed eclettiche. Altre sono fissate e vogliono giocare una determinata cosa. Alla fine bisogna vedere il singolo caso. 

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Il GdR è un hobby di gruppo. Amici o sconosciuti, prima o poi a un compromesso si deve arrivare. In questo caso, un giocatore dovrà rinunciare a fare esattamente il PG antisociale che voleva, o un altro ad avere il gruppo dove tutti sono amici. Di vie di mezzo ce ne sono molte (si può essere in conflitto solo coi PNG o con l'unico altro giocatore che è d'accordo, si possono evitare i contrasti con il PG del giocatore a cui piacciono, o altro). Anzi, ce ne sono così tante che mi è difficile credere che un compromesso che soddisfa tutti non si possa trovare, a meno che una delle parti non si comporti in modo assolutamente testardo o immaturo.

E in quel caso (e mi è capitato più volte, non è che viva nel mondo delle favole) la soluzione è semplice: si smette di giocare con quella persona. Di fare GdR non l'ha mica detto il dottore.

11 minuti fa, nolavocals ha scritto:

quando accade di avere pg differenti di cui tutti sono coscenti che in GDR non farebbero gruppo è più facile far finta di nulla pur di giocare o tentare, con possibili rischi, di far Ragionare il giocatore? 

Niente, è impossibile parlare dei giocatori come se non fossero dei mocciosi che sbagliano e vanno "fatti ragionare".

Questo atteggiamento è l'esatta ragione per cui non riesci a capire la soluzione di cui ti parliamo: non è che c'è qualcuno che ha torto e bisogna trovare il modo giusto di risolvere la cosa, ci sono gruppi e giocatori diversi con esigenze diverse. Bisogna parlarne, capire cosa si vuole e come ottenerlo.

Per me e i miei giocatori, ad esempio, non è un problema se ci sono conflitti fra i PG, quindi non c'è proprio bisogno di "far ragionare" nessuno: i PG "problematici" creano problemi, cambiano nel corso del gioco, lasciano il gruppo, vengono uccisi... e a tutti sta bene così, visto che produce storia e ci divertiamo. In altre occasioni non volevamo questa cosa e allora abbiamo fatto le schede tutti insieme trovando punti di contatto fra i personaggi. Altre ancora ce ne siamo semplicemente fregati e ci siamo divertiti lo stesso.

Non è che c'è una soluzione che va bene per tutto, bisogna andare caso per caso, ma questo è difficile da fare, se non si accetta che non ci sono un torto e una ragione, ma solo gusti diversi.

Modificato da The Stroy
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19 minutes ago, nolavocals said:

Certamente, volevo appunto solo capire. In un gruppo di amici è facile, qualcuno resterà scontento quella volta e recupererà la prossima. Ma se non si è amici, male che vada, lo scontento potrebbe andare via e la colpa, non è imputabile a nessuno. La domanda era, non tanto l'ambientazione ecc. ma quando accade di avere pg differenti di cui tutti sono coscenti che in GDR non farebbero gruppo è più facile far finta di nulla pur di giocare o tentare, con possibili rischi, di far Ragionare il giocatore? 

La domanda è retorica. Naturalmente è più facile ignorare il problema 😄. Nella peggiore delle ipotesi ci sarà un singolo giocatore a rovinare il divertimento di tutti, perché il vero problema non è il PG. La semplice soluzione sarà eliminare quel giocatore.

Io non ho l'obiettivo di far avvicinare la gente al GdR né di farla divertire. Ciò che mi interessa è giocare e per farlo ci vuole un gruppo di giocatori affiatati, cosa che si crea nel tempo con impegno e naturalmente con dei compromessi. Se c'è al tavolo un tizio che decide di ignorare il divertimento comune perché lui deve essere Zoro a tutti i costi, beh, questo tizio giocherà con me una singola sessione: vogliamo cose troppo differenti e abbiamo perciò bisogno di gruppi di gioco differenti. Io non ho il dovere di far divertire lui a scapito della soddisfazione mia e degli altri giocatori.

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37 minuti fa, Ji ji ha scritto:

 

La domanda è retorica. Naturalmente è più facile ignorare il problema 😄. Nella peggiore delle ipotesi ci sarà un singolo giocatore a rovinare il divertimento di tutti, perché il vero problema non è il PG. La semplice soluzione sarà eliminare quel giocatore.

Io non ho l'obiettivo di far avvicinare la gente al GdR né di farla divertire. Ciò che mi interessa è giocare e per farlo ci vuole un gruppo di giocatori affiatati, cosa che si crea nel tempo con impegno e naturalmente con dei compromessi. Se c'è al tavolo un tizio che decide di ignorare il divertimento comune perché lui deve essere Zoro a tutti i costi, beh, questo tizio giocherà con me una singola sessione: vogliamo cose troppo differenti e abbiamo perciò bisogno di gruppi di gioco differenti. Io non ho il dovere di far divertire lui a scapito della soddisfazione mia e degli altri giocatori.

Grazie era quello che volevo capire.

Ma questi giocatori cmq vorranno giocare, a volte ne trovo, allontanati dal gruppo con conseguente perdita anche di amicizia (mi spiace molto per loro)

 

 

Modificato da nolavocals
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EDIT: nolavocals ha cancellato metà del suo ultimo messaggio quindi questo è un bel non sequitur, ma visto che ci ho perso dieci minuti buoni lo lascio lo stesso.

Come dicevamo, è una questione di gusti ed esigenze. Per te questa discrepanza fra atteggiamento del PG verso il gruppo e verso il resto del mondo è un problema (per altri non lo sarebbe).

Una volta capita questa cosa, non c'è una soluzione universale che vada bene per tutti, ma c'è uno strumento universale che permette a tutti di trovare la soluzione giusta per loro: parlare col gruppo e trovare un compromesso.

Cioè, non è che io, Pippo o JiJi possiamo dirti: vieta di prendere rapidità di mano così il ladro non può rubare ai PG né a nessun altro, inserisci regole per premiare il chierico buono che "spreca" cure sui PNG, adatta l'ambientazione al PG-Zoro, eccetera. Tutte queste soluzioni potrebbero andar bene o male a seconda del gruppo con cui giochi, della campagna che volete, del regolamento che usate e altro ancora.

Non c'è una soluzione giusta a prescindere.

Modificato da The Stroy
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11 minuti fa, The Stroy ha scritto:

EDIT: nolavocals ha cancellato metà del suo ultimo messaggio quindi questo è un bel non sequitur, ma visto che ci ho perso dieci minuti buoni lo lascio lo stesso.

Come dicevamo, è una questione di gusti ed esigenze. Per te questa discrepanza fra atteggiamento del PG verso il gruppo e verso il resto del mondo è un problema (per altri non lo sarebbe).

Una volta capita questa cosa, non c'è una soluzione universale che vada bene per tutti, ma c'è uno strumento universale che permette a tutti di trovare la soluzione giusta per loro: parlare col gruppo e trovare un compromesso.

Cioè, non è che io, Pippo o JiJi possiamo dirti: vieta di prendere rapidità di mano così il ladro non può rubare ai PG né a nessun altro, inserisci regole per premiare il chierico buono che "spreca" cure sui PNG, adatta l'ambientazione al PG-Zoro, eccetera. Tutte queste soluzioni potrebbero andar bene o male a seconda del gruppo con cui giochi, della campagna che volete, del regolamento che usate e altro ancora.

Non c'è una soluzione giusta a prescindere.

Certamente. P.s ho cancellato per non estendere oltre la discussione, per evitare fraintendimenti.

Non chiedo soluzioni ma come avete affrontato la cosa, nel caso di trovare nuovo "spunto/idea"

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Nel mio gruppo attuale i conflitti fra PG non sono un problema, quindi non ci accordiamo per fare PG collaborativi e, se c'è da litigare, si litiga (fra personaggi, eh, non fra giocatori). Unica eccezione, un giocatore in particolare ha la tendenza a essere veramente troppo molesto quando fa PG infami, quindi lo tengo specialmente d'occhio e in sostanza gli è vietato fare PG che vanno contro il gruppo, perché rovinerebbe il divertimento a tutti. In questi casi fa anche comodo stabilire da principio chi è disponibile a cambiare PG nel caso un conflitto renda impossibile la convivenza.

Altre volte abbiamo fatto le schede tutti insieme, facendo un giro di domande del tipo "Perché stai col gruppo? Qual è il PG a cui sei più legato?" o, sia in gruppo che singolarmente "Cosa vuole il tuo PG da questa avventura?", così che ognuno avesse un motivo per stare con gli altri fino alla sua conclusione (utile soprattutto nelle oneshot o in campagne con PG non continuativi).

Altre volte ancora, soprattutto nelle prime sessioni, ho dato ai PG un motivo per collaborare mettendoli in situazioni critiche, come trovarsi in prigione o sotto attacco.

È anche capitato che sospendessimo l'incredulità e semplicemente ignorassimo le incoerenze.

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@nolavocals hola! 

Allora, derive che giustamente cerchi di railrodare a parte, per un bel po' di motivi. 

E figurati se è un problema solo tuo!! 🙂 Una presa di fiducia realistica è (per tutti i gruppi!):

  • Non una priorità. Non tutti ci pensano che far gruppo con stranieri dopo dieci minuti non è proprio realistico nella maggior parte delle ambientazioni giocate. So che è incredibile, ma c'è gente che non si fa di questi problemi e vive molto meglio di noi, e addirittura chi ride ai meme di Sesso, Droga e D&D! 
  • Lunga. Adesso, chiaro che dipende dall'ambientazione e da chi sono i personaggi, ma posto che non facciano parte della stessa organizzazione (un'ottima percentuale di gruppi immagino che vengano formati così, ma penso che ancora più gruppi no), in una ambientazione media (tolkeniana, futuristica un po' far west, insomma in mondi non proprio tranquilli come l'odierna Finlandia, non parliamo poi di roba tipo piratesca, dark fantasy, o postapoc) fidarsi di uno straniero che non appartiene alla tua comunità richiederebbe realisticamente mesi, if not years
  • Noiosa. Magari a inizio avventura c'hai 'sta scheda del barbaro o del mago intonsa e fresca e pulita che non vedi l'ora di sverginare (a livello meccanico). Hai la nuova avventura col nuovo tema (genere, ambienta, roba particolare dell'avventura, altro), che sia master che giocatori non vedono l'ora di immergevicisidieeffegi. Magari, e questo è il problema principale, magari alcuni giocatori ritengono il tempo a prendere fiducia a vicenda del tempo " a basso valore di ruolo", rispetto ad iniziare l'avventura vera e propria. 
  • Problematica. Molte volte i personaggi (da uno nei confronti di un altro unidirezionalmente, a tutti tra loro), volendo rispettare il loro background, dovrebbero fare tutta una serie di cose per potersi fidare, e, molte volte, a voler essere realistici, virgola, semplicemente è troppo una pùttanata un gruppo di quella composizione. Come dice Jijux veramente non si potrebbe giocare. 

Alla giusta robba per risolvere che ti ha detto Stroy, aggiungo quello che facciamo noi: partiamo giù conosciuti. Sì, lo so che potrebbe anche essere bello ruolare le prime domande verginelle del tuo Rodomonte simpatico strònzo sciupafemmine che dopo un inchino esagerato e con un sorriso saccente chiede "Con chi ho il piacere di perdere il mio tempo a parlare?", ma veramente se poi devi essere realistico a ruolare la presa di fiduccia nun te nn'essi cchiù.

Penzo. 

ps. davvero è un problema di tutti!!

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