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Finis Imperii - Topic Organizzativo


TartaRosso

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Principali partecipanti

Ciao a tutti,

mi scuso per l'assenza prolungata. Ho provato ad aggiornare il mio personaggio in base alle indicazioni e alle risposte di TartaRosso al personaggio di Alabaster, però non ho inserito specificatamente quali sono i punti negativi né quali quelli positivi del personaggio, ho lasciato solo la descrizione:

Spoiler

Lucy Sterren ha mosso i suoi primi passi nel mondo della ricettazione dopo aver ereditato gli affari dei suoi genitori, commercianti - più o meno legalmente - di opere d’arte, morti suicidi per sfuggire a una serie di debiti che le hanno comunque lasciato. Ha però diversificato il campo d’azione, imparando a modificare oggetti meccanici e software da rivendere su qualunque mercato. Single, vive sola, è solitaria e diffidente; ha un braccio cibernetico dotato di diversi gadget. Non ha amici ma molti contatti. Ama l’arte e ha una collezione di libri antichi che non perde occasione di arricchire.

Ovviamente anche io sono disponibile a modificare tutte le parti ancora non funzionanti del personaggio 🙂

Buona giornata!

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@Alabaster
1) Ok per lo scoprire in gioco su cosa stava indagando tuo padre.

2) Per il quartiere: ti immagini casette monofamiliari con giardino una accanto all’altra oppure dei grattacieli o palazzoni (anche se da gente benestante)?    

3) In teoria di potenziamenti ne puoi scegliere all’infinito 🙂 . Tanto il valore dell’abilità è sempre lo stesso 🙂 . Però c’è una cosa di cui tenere conto. Il livello di potere e il tono della campagna. Rifaccio un esempio. Possiamo decidere insieme che il protagonista ha un cannone laser cybernetico nel braccio. Ma questo ha un impatto sul tipo di storia che raccontiamo, ovviamente. Quindi finchè il tipo di potenziamenti e il loro numero è compatibile con il genere di storia che vogliamo raccontare, va tutto bene. A questo punto precisiamo che genere di storia vogliamo raccontare. Ne scrivo più sotto.

4) OK. Il tuo contatto rimane una abilità.

5) Perché accantoneresti il codice morale e l’essere mercenario? Se non ti piacciono, ok, non metterli. Ma se li stai accantonando perché li ritieni ambivalenti e non esistono abilità ambivalenti, allora no mettili. Perché io li considererei come abilità positive. Poi come ho già spiegato, a volte le abilità possono essere utilizzate anche come difetti.

6) Di solito si mette la professione o comunque l’archetipo del personaggio come abilità massima. Anche perché spesso, come nel tuo caso, è una abilità keyword (cioè da cui è facile tirare fuori delle sottoabilità). Però se pensi di voler utilizzare molto l’abilità “fantasma” e metterla spesso sotto i riflettori, allora va benissimo mettere quella come abilità con il livello massimo.


Risposte alle domande

A) Allora  gli equipaggiamenti vengono gestiti o in maniera narrativa o come abilità. Se è plausbilie che tu abbia un equipaggiamento, allora ce l’hai. Se è un’oggetto particolarmente importante per il continuo della avventura e non è così netto che tu te lo sia portato dietro, ci accordiamo fra di noi o possiamo ricorrere ad un tiro. Ad esempio, ad un certo punto ti serve qualcosa di molto particolare per aprire una porta blindata a comando elettronico e sei in una situazione dove non è certo al 100% che tu ti sia portato uno strumento per aprirla. In quel caso, o ci mettiamo d’accordo oppure potresti tirare sulla tua abilità di investigatore per vedere se, basandoti sulla tua esperienza, avevi pensato di portarti una cosa del genere anche in una situazione che ad una prima analisi superficiale non l’avrebbe richiesta.
Il resto degli strumenti del mestiere invece, ce li hai quando è plausibile narrativamente. Non danno però particolari bonus alle azioni. In QuestWorlds conta chi sei, cosa sai fare, la tua comunità. Non il tuo equipaggiamento. E quando metti un equipaggiamento come abilità, in un certo senso viene a fare parte di “chi sei”.

In generale poi se un oggetto comincia a diventare importante nella storia e ti piacerebbe l’idea di farlo risaltare di più, lo puoi mettere come breakout e poi alzarlo singolarmente o addirittura metterlo come abilità singola.

Quindi la chincaglieria varia puoi averla o come semplice elemento narrativo, o come sottoabilità di “investigatore dei bassifondi”, o come abilità vera e propria a parte (con i singoli oggetti che possono essere sottoabilità).

B) Anche l’agenzia può essere un’abilità se vuoi (con le stesse opzioni che non sto a ripetere) e i dipendenti dei breakout. Che ne dici di 3-4, così non devo gestire 1000 NPC (che poi mi fa fatica 🙂 ). Ah i nomi e delle descrizioni brevi e generiche decidili pure tu, se ti fa piacere.

C) Decidi pure tu. Magari evita detective star di New York perché non mi sembra a tono con la storia ma per il resto decidi tu.   


D) Anche per la gestione dei soldi ci affidiamo alla plausibilità narrativa. Ovviamente plausibilità per noi come gruppo. Per me il realismo assoluto non esiste. Esiste la plausibilità per un gruppo di persone all’interno di un genere letterario (a meno che non si decida di affidarsi ad una tabella precostituita di un qualche manuale di ambientazione). Quindi se è plausibile che tu abbia il denaro, allora avrai il denaro. Se invece la gestione del denaro diventa una parte importante della storia, allora lo conteggeremo. Esempio di questo ultimo caso. Siete in una zona, isolati dai vostri contatti e avete con voi solo 100 dollari. Ogni dollaro che spendete allora diventerà importante.


@Brighterstar

1B) Mi potresti elencare un po’ dei tuoi contatti con una breve descrizione? Da 1 a 3 contatti descritti va bene. Gli altri poi saranno contatti generici che tireremo fuori durante la narrazione.    

2B) Lucy ha qualche obiettivo particolare? Le interessa solo campare alla giornata? Ha qualche principio o valore irrinunciabile o anche solo importante?  

3B) In che genere di zona vive Lucy? Una zona da benestentanti? Nello sprawl? Una via di mezzo?   

4B) Quanto tiene Lucy ai suoi libri?    

5B) Genera pure le abilità e distribuisci pure i punti.  

@Entrambi:
1C) Qual è la posizione dei due protagonisti verso la proletarizzazione avanzante? Verso le ingiustizie quotidiane dello sprawl e anche della società tutta? Lo considerate una cosa naturale perché tanto ci siete cresciuti dentro? Ma un po’ in generale qual è la vostra posizione verso i vari aspetti di questa società ipertecnologica e iperpiramidale.
Non voglio un trattato su cosa pensano i protagonisti di tutti gli aspetti della società ma sapere se c’è qualcosa di questa società cyberpunk che vi disturba in particolare. Anche “mi importa solo di me stesso” va bene come risposta.

2C) Gli impianti cibernetici danno qualche problema? A me piacerebbe di sì, ma non tanto come in CP2020 dove abbassavano l’umanità se ce ne era troppi. O quantomeno non qualcosa di così meccanico. Che ne dite se quelli di basso costo possono creare problemi? E comunque anche quelli buoni, se riguardano la sfera neurologica qualche problemino di tipo psicologico/emotivo, a volte possono darlo? Tratterei le vostre abilità relative agli impianti come dei flaw in determinate situazioni.
Comunque fate le vostre proposte. Anche “gli impianti non danno nessun problema” per me è accettabile.
 

GENERE DI STORIA
Se siete d’accordo, almeno in partenza, poi le cose evolvono in maniera autonoma, direi che il genere di storia è un hard boiled su corruzione e sugli aspetti negativi della società con i protagonisti che sono degli individui “normali” (poi tanto normali non sono perché si chiamano protagonisti 🙂 ). Questa scarna descrizione vi è chiara?

 

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Ciao, non ci odiare, ma ho parlato un po' con Brighterstar e stiamo avendo grosse difficoltà che non avevamo previsto. Temo abbiamo puntato un po' troppo in alto con l'ambientazione. 

Se provassimo a fare un fantasy che sicuramente è più semplice come ambientazione, almeno di partenza, ti darebbe molto fastidio? 

Ci spiace molto averti fatto perdere tempo per nulla, a noi piacerebbe provare questa esperienza diversa ma se tu volessi cercare altri candidati ti capiremmo benissimo. 

Scusaci ancora ma abbiamo l'impressione che l'ambientazione cyberpunk sia un po' troppo complessa per il livello di collaborazione richiesta da parte nostra, soprattutto per Brighterstar che ha giocato poco a gdr in generale e che quindi ne risentirebbe il risultato finale. 

Facci sapere e davvero scusaci ancora. 

Nel frattempo ti ringraziamo per la disponibilità dimostrata, indipendentemente dal fatto che si prosegua o meno con il progetto. 

Modificato da Alabaster
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Allora, eccomi qua.

Intanto vediamo se chiudere o continuare. Il fatto che vogliate smettere non mi crea problemi. Sì ho dedicato del tempo al PBF, ma, sono anche consapevole che capita di voler iniziare un PBF e poi accorgersi che non fa per noi.

Il decidere se continuare o meno dipende soprattutto da quanto lo volete veramente. Se volete continuare per il senso di colpa di avermi fatto scrivere qualche post, per piacere non continuiamo. Giocare senza averne voglia è una cosa piuttosto noiosa, sia per chi non ha voglia, sia per chi gioca con chi non ha voglia.

Se invece siete genuinamente interessati a questo sistema di gioco allora sarò felice di continuare.
Ripeto, di nuovo, per fugare veramente ogni dubbio, che non me la prendo per niente se decidete di interrompere.


Qualche accenno all’eventuale continuazione. Se poi decidiamo di continuare invece ne parliamo più in dettaglio.
Mi scuso di una cosa. Di essermi fatto prendere un po’ la mano dal worldbuilding. Brighterstar aveva anche detto che avrebbe preferito un approccio più tradizionale ma sono abituato in questa maniera e l’ho fatto senza prestarci troppa attenzione. L’ho fatto per abitudine e inconsciamente.

Se sceglieremo un fantasy sappiate che sono disponibile anche ad un fantasy classico secondo i canoni di D&D ma devo ammettere di non conoscere in maniera approfondita nessuna ambientazione tradizionale. Conosco poco o nulla dei forgotten realms, poco del mondo di pathfinder (non mi ricordo neanche come si chiama 🙂 ), poco di greyhawk, poco di mystara. Conosco ovviamente la terra di mezzo ma se mi chiedete approfondimenti, anche qui farei brutta figura all’esame.

Ovviamente possiamo considerare l’ambientazione generica di default di D&D, che non è codificata da nessuna parte ma è data per scontata. Potremmo avere però qualche difficoltà nel coordinarci.

Infine se volete Dark Sun o Eberron, mi trovate qui disponibile. Conosco anche Banestorm di GURPS ma dovrei riguardarmela.

Infine se non ci va bene nessuna di queste, ci sono le ambientazioni dei mondi di fate. Sono scaricabili gratuitamente, sono ambientazioni abbozzate, che quindi ci possiamo leggere tutti in poco tempo. Però sono solo in inglese (se questo fosse un problema).


Poi, se avete voglia di rispondermi avrei una curiosità? Esattamente che cos’è che vi ha spiazzato o dato noia nel modo in cui stavamo procedendo? Se anche fosse che andando avanti avete capito che il sistema non vi piaceva ditelo pure.

Fatemi sapere.

 

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Ciao,

allora premetto che non vorremmo continuare per senso di colpa o simili ma perché siamo onestamente interessati a provare. In caso contrario te l'avremmo detto e basta, inutile far perdere ulteriore tempo.

Detto questo per l'ambientazione Brighterstar non ne conosce nessuna se non da libri (vedi Signore degli anelli o simili), io oltre a quelle dei libri (che non sto qui ad elencare) conosco un po' Golarion (quella di Pathfinder) e Mystara. Dark Sun l'ho provata un pochino taaanto tempo fa e non ricordo quasi nulla.

Personalmente io propongo di usarne una che permetta di aggiungere pezzi a piacimento. In una ambientazione fantasy mi sento un po' più a mio agio nel worldbuilding (avendo fatto anche un po' il master) e posso aiutare Brighterstar con più disinvoltura.

Qui dicci tu cosa preferisci e cosa ti è più comodo, se vuoi usare magari qualcosa di già fatto ma prendere solo dei pezzi o se usarne una completa o ancora se "prendere in prestito" solo il tono e manipolare il resto.

Pensavamo una cosa non da supereroi ma nemmeno troppo sfigati, con un tono più avventuroso e di scoperta, con un livello di magia che si esiste ma non si trovano gli oggetti magici alla bancarella del mercato e chi è in grado di usarla è una percentuale limitata ma non impossibile da trovare/incontrare. Tu cosa ne pensi? Per fare un esempio se uno volesse fare un abile spadaccino e si dovesse trovare nei guai con 2 o 3 briganti probabilmente avrebbe la meglio senza grossi problemi ma contro una squadra di soldati veterani sarebbe tutta un'altra storia.

Quello che abbiamo trovato ostico è che senza conoscere bene quello che può essere un mondo cyberpunk, improvvisamente vi abbiamo dovuto contribuire attivamente in maniera sostanziale. Elaboro: In un gioco tradizionale prendo ad es. Corporation, ti vengono dati alcuni luoghi con una breve indicazione della situazione sociopolitica, delle corporazioni (in fase di creazione 5) a cui essere o meno affiliati ognuna con delle peculiarità e dei talenti di cui ne prendi un paio come specializzazioni. Quindi il giocatore "principiante" guarda delle liste, si fa una idee di massima e sceglie. A quel punto inizia a giocare e il master espande, presenta elementi man mano. Il giocatore prende dimestichezza e incomincerà magari a chiedere al master cose che sul manuale non ci sono e concordano per personalizzare.

In questo caso invece avevamo tutto in mano e pochissimi riferimenti che, per chi non è particolarmente avvezzo, a nostro parere confonde. Credo che questo sistema premi la conoscenza del genere che si sceglie, mentre crea grosse difficoltà a chi sceglie un genere di cui ha una familiarità limitata, soprattutto se ci sono importanti elementi socio-politici in ballo.

Spero di essere stato chiaro.

Ciao e grazie ancora per la disponibilità.

Modificato da Alabaster
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Rieccomi qua! E scusate “l’ora tarda” in cui posto. Ogni tanto però devo anche lavorare 🙂 .
Allora ho le seguenti proposte (non in ordine di preferenza).

1) Dark Sun. Ha il vantaggio che conosco bene l’ambientazione. Mi basterebbe che leggeste quello che c’è scritto su wikipedia inglese (neanche tutto, uso la versione della quarta edizione in cui gli accadimenti della pentalogia del prisma non sono mai avvenuti, omicidio di Kalak a parte). Il possibile problema è che è un’ambientazione molto lontana dai canoni tradizionali del fantasy d&desco. Ovviamente potreste chiedere tutto a me, dato che la conosco abbastanza bene ma non è detto che vi piaccia.

2) Un’ambientazione liberamente ispirata all’occupazione romana della Gallia e della attuale germania.  Con umani, elfi, orchi, nani e le altre classiche razze fantasy. Il fulcro del gioco sarebbe in una qualche zona stile germania occupata dai Romani. Quindi culture celtiche, romane e poi anche quelle elfiche. I dettagli però solo se scegliamo questa. Non vi preoccupate, non dovete conoscere a fondo la storia del periodo. Se avete visto Asterix va bene 🙂 , tanto non voglio essere corretto filologicamente (in fondo ci saranno draghi, elfi e tutte le altre razze e mostri fantasy).

3) Un’ambientazione liberamente ispirata al periodo fra la data ufficiale della caduta dell’impero romano e l’inizio dei regni romano-barbarici. Di nuovo con umani, elfi, nani ecc. ecc. . Sarebbe quindi in stile medioevale. Ambientata in un luogo corrispondente all’Italia centrale in quel periodo. Quindi troppo lontana dalla corrispondente Roma per chiedere aiuto, vista la situazione di Roma in quel momento, e con i barbari umani, orchi ecc. che preparano invasioni. Anche qua stesso discorso di prima per la verosimiglianza storica.

So che tutte e 3 le ambientazioni non sono esattamente un fantasy d&desco classico ma il fantasy proprio classico non lo amo particolarmente.
L’ambientazione 2 e 3 sono basate su periodi storici così non devo fare troppa fatica a inventare le culture e se vi faccio un paragone dovreste capirlo subito, senza che vi stia a spiegare tutto per filo e per segno.

Fatemi sapere.

 

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In dark sun i poteri psionica sono diffusissimo. La magia c'è ma funziona traendo energia dal suolo e dalle piante. Se non fatta seguendo la via della preservazione ma quella della profana ione, il suolo diventa sterile. Che è poi il motivo per cui il mondo è ridotto così a seguito dell'uso indiscriminato della profana ione durante delle guerre di pulizia etnica.

 

Negli altri due casi la magia sarebbe in stile d&diano classico almeno a livelli  bassi e medi. A livelli alti sarebbe poco diffusa. Livelli di potere, non livelli nel senso d&diano del termine. Non sarebbe vanciana ma la gestiremmo "narrativamente" visto che il sistema lo permette.

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Nessun problema per il lanciere. Nessun problema per i druidi. Su athas i druidi ci sono e sono degli strenui difensori delle ultime oasi esistenti. Ma già lo stesso manuale suggerisce delle motivazioni per cui si sono spostati dalle proprie oasi. Inoltre esistono due foreste su athas. Anche in questo caso ci sono delle motivazioni per cui un druido sia in giro per i deserti. O per quel che mi riguarda possiamo anche fare un druido del deserto, anche se non è canonico.

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La terza va benissimo anche a me 👍

 

Incompleto ma per incominciare a buttare giù idee

Spoiler

Nato nel clan dei Ui Neill è sempre stato diverso. Un po' più forte, un po' più veloce, un po' più diverse cose ma soprattutto, poteva comunicare con gli spiriti del passato. Cresciuto come un'ottimo guerriero, nel frattempo ha appreso molti segreti antichi. Ha sviluppato una forte curiosità per il mondo, i suoi segreti ma nel contempo è diventato arrogante, impetuoso e desideroso di vedere il mondo. Queste sue caratteristiche gli hanno procurato non pochi nemici ma anche diversi amici. Stanco delle numerose diatribe all'interno del clan ha deciso di prendere la sua lancia e avventurarsi per il mondo desideroso di esplorarlo. 

 

Abilità

Figlio dell'Ulster

- Maestro di lancia

- Ottima forma fisica

Segreti degli spiriti

Membro del Clan Ui Neill

Cercatore di tesori 

- Ottima memoria per storie e leggende

Carismatico

Esploratore esperto

 

Difetti

Nemici vicini e lontani

Se solo non fosse una testa calda

La curiosità uccise il gatto

 

Modificato da Alabaster
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