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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 3)


AndreaP

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Gudrod

"L'avete fatta scappare... siete terrificanti." ghignò divertito "Un buon modo per iniziare a fare amicizia con la gente del villaggio." se anche la ragazzina fosse stata un abominio mostrare un poco di benevolenza, desiderata e non reale, avrebbe loro giovato.
"Sì. Allora, bussate voi?" in realtà lo sperava ma era quasi sicuro di non essersi sbagliato.

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [pioggia]

La porta venne aperta dopo pochi attimi e subito il tempore dell'interno investì i compagni: sulla soglia vi era un vecchio con la barba sfata e capelli grigi, vestito in abiti semplici e logori. In mano teneva un cucchiaio di legno

"Chi siete?" chiese subito con fare preoccupato "che volete?

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Gudrod

Questa volta fu il nordico a prendere la parola senza guardare il vecchio ma sbirciando all'interno della casa.
"Vogliamo aiutare ma ci serve sapere se una certa donna vive qui." e la descrisse cercando di essere più preciso possibile considerate le condizioni meteorologiche della notte precedente.

Intervenne senza mezze misure, non ne servivano. Il vecchio sembrava più preoccupato che adirato e non c'erano motivi per esserlo.

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Mía

Come sempre, Gudrod andò dritto al punto, preoccupandosi della malattia, ma non dei suoi sintomi, che, ugualmente, causavano timore. 

"Non serviamo i padroni di queste lande, padre. Non abbiate timore. Vogliamo ricondurre la luce benevola degli dèi su queste terre afflitte e sofferenti", aggiunse, allora, Mía, nel suo tono più dolce. 

AdG

Spoiler

Charm 51%.

 

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Luthor

Lascio' che la donna andasse via stringendo a se quella creatura. Sapeva di non stare facendo la cosa giusta, sapeva che stava in qualche modo andando contro i dogmi della sua chiesa, ma che senso avrebbe avuto uccidere un infante morente, per quanto orrendo e sbagliato quel corpo fosse, davanti agli occhi di una madre disperata?

Era talmente preso da quel tumulto interiore che quasi non si accorse di trovarsi ora davanti alla casa della donna che stavano cercando

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [pioggia]

Dall'interno della casa, che era costituita da un unico ambiente, una giovane donna di una ventina di primavere dai capelli biondi raccolti in una coda con addosso abiti da lavoro maschili si fece avanti.

"Lascia parlare me nonno" intervenne la ragazza rivolgendosi premurosamente al vecchio "Cosa cercate? Io non vi conosco, cosa volete da noi?" chiese ai compagni con sguardo indagatore, senza ancora farli entrare in casa

@all

 

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Gudrod

"E' lei..." disse rivolto ai compagni non preoccupandosi di risultare... minaccioso. Era però felice di aver ricordato bene. La ragazza sembrava in salute e forte, lo sguardo era quello di una guerriera che il nordico aveva già visto in alcune donne del suo clan.

A questo punto era davvero il turno di chi tra loro aveva più tatto, cioè Mia. Gudrod sperò solo che i giovani 'ribelli' accampati fuori città non fossero stati toccati in qualche modo dal chaos altrimenti avrebbero perso dei preziosi alleati. Luthor non avrebbe mai combattuto al fianco di tali uomini. Il pensiero lo rattristò.

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Luthor 

Mia se la stava cavando egregiamente nel gestire le conversazioni con i villici, lasciò quindi che il suo bel viso e le sue dolci parole facessero da apripista alle loro richieste nella speranza che la brutta faccia ed i modi bruschi del barbaro non rompessero i...suoi buoni propositi.

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Mía

"Mi chiamo Mía e sono una sacerdotessa di Myrmidia. Loro sono Luthor, sacerdote di Sigmar, e Gudrod, figlio del Nord", cominciò ľestaliana, accennando ai compagni per distinguerli.

"Il nostro viaggio ci ha portato in queste terre e non abbiamo potuto fare a meno di notarne la... condizione. Come non ci è andato ignoto il fatto che non tutta la popolazione viva nelle case. Pare che i governanti di questo posto non siano granché amati... e vorremmo conferma di ciò da chi potrebbe pensarla così...".

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [pioggia]

La ragazza guardò i tre. "Vi ho visti arrivare ieri, con la barca" disse "e vi ho visti affrontare Lady Margritte: siete stati coraggiosi. Pensavo ve ne foste già andati a questo punto..."

"Ma perchè siete venuti da me? cosa volete?" chiese infine dubbiosa

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Gudrod

Il nordico guardò Mia dubbioso se intervenire. La motivazione era abbastanza palese e le condizioni della ragazza erano certo ben diverse da quelle di molti altri abitanti di questo disastrato e sfortunato borgo. Rimase ancora in silenzio per non rovinare l'ottimo approccio della sacerdotessa... ci mise però pochi secondi a cambiare idea.

"Ti ho vista rientrare a notte inoltrata. Il tuo sguardo la dice lunga sui tuoi pensieri. Ci sono altri come te che vorrebbero affrontare Lady Magritte?" si guardò indietro "Altri qui ci avrebbero dato degli stupidi e non coraggiosi."

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [pioggia]

"Entrate" rispose la ragazza invitandoli nel tugurio

La stanza all'interno era molto spoglia, con un tavolo, due pagliericci appoggiati a terra, un armadio e una credenza, e un focolare. Questo emanava un piacevole calore

La ragazza indicò gli sgabelli che circondavano il tavolo, mentre il vecchio portava dei bicchieri di legno in cui versò un liquido trasparente verde.

"Ma chi siete voi in realtà" chiese "cosa vi conduce qui. Soprattutto a sfidare la baronessa..." 

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Luthor

Speranza o Disperazione, o forse entrambe, convinsero la ragazza a non opporre troppa resistenza ed ad invitare il gruppo di avventurieri all interno della sua abitazione

"Sono Luthor von Shtupp mia cara amica, sacerdote di Sigmar e servo fedele dell imperatore Karl Franz"

disse con tono solonne ma amichevole

"Un lungo viaggio ci ha condotti qui e la baronessa potrebbe essere la risposta a molte domande accumulate durante il nostro cammino"

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Gudrod

Ascoltò i due sacerdoti sciorinare tutte quelle pompose motivazioni anche se in realtà non ci aspettavamo di trovare questa situazione.
"Io sono Gudrod... dal nord. Padre Ulric volendo godrò di una gran bella battaglia contro quella boriosa feccia corrotta. E magari troveremo un po' di buon acciaio e oro in quel castello." alzò le spalle "Se troviamo qualcuno disposto ad unirsi a noi penso potrà riprendersi quel che gli è stato tolto."

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Aubentag 33 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattina [pioggia]

La ragazza si scambiò uno sguardo con il padre che annuì

"Ho visto come vi siete opposti alle guardie" disse "e vi ho seguiti e visto che siete andati al vecchio tempio di Sigmar. Per questo avete la mia fiducia."

"Sì qui la situazione è disperata. Ormai sono due anni che la nostra terra è maledetta, e la maledizione viene dal castello. Lady Ingrid, la baronessa, non si vede da tempo e la figlia, lady Magritte che avete visto, porta via a suo piacimento le persone. E ogni anno è peggio: anche il dottore, amico di lady Magritte, non riesce a fare altro che darci la sua pozione."

"Voglio credere che voi davvero possiate aiutarci" aggiunse "per questo vi chiedo di seguirmi. Vi porterò dove potrete spiegare le vostre ragioni e cosa avete in mente"

Modificato da AndreaP
modificato cinque in due
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Mía

"Bene. Immagino vorrete condurci nel bosco. Era esattamente ciò che speravo. Ma dobbiamo essere qui per la sera. Quella lumaca umana del vostro cosiddetto cerusico ha in mente di farci incontrare la baronessa. E non vorremmo insospettirli. Loro hanno i numeri, ma noi abbiamo il beneficio che non si attendono alcuna minaccia. Myrmidia e Sigmar sono con noi. Ed ora con voi. Libereremo queste terre dalla loro maledizione secolare", spiegò allora Mía, ben determinata, in tutta risposta. 

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Gudrod

"Anche Ulric... non dimenticatelo, anche se sono consapevole in molti lo stiate facendo." finì la frase accarezzando l'ascia per poi guardare Luthor con sguardo comprensivo e per nulla minaccioso.
"Andiamo su." finalmente iniziava a prendere corpo ciò per cui erano andati lì.

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Luthor

"L importante e' che lui non si dimentichi di noi"

rispose sincero al norscano. Lo scontro che si apprestavano a combattere necessitava di ogni aiuto possibile ed il sacerdote non avrebbe di certo storto il muso davanti ad un aiuto del Dio dell inverno e delle battaglie.

Poi si tivolse alla ragazza

"Una donna in citta' ci ha parlato di una fantomatica medicina che il dottore distribuisce al volgo, sai di cosa si tratti?"

Il dubbio che il medico, in combutta con la strega, stesse utilizzando quella povera gente come topi per i loro esperimenti lo accecava di rabbia

 

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