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L'uscita di primavera di D&D riguarderà il tema nautico


SilentWolf

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4 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Riguardo alle culture, da tenere presente che solo poche di esse in realtà sono state trattate in maniera approfondita dalla Gran parte delle edizioni di D&D. Se non ricordo male, l'edizione che ha esplorato maggiormente le varie culture è stata AD&D (2e?). Per il resto mi sembra che si sia osato poco.

Ricordi giusto. Per AD&D 2E uscirono parecchi manuali (per la maggior parte manuali in cui si approfondivano alcune regioni dei Forgotten Realms) in cui venivano affrontate culture poco trattate altrimenti (Al-Quadim, Matzica, Kara-tur, ecc).

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Visto che dovrebbe uscire un nuovo pirati dei caraibi mi sembra molto sensato che esca qualcosa a tema "marinaresco". Se uscisse prima del film sarebbe una buona mossa, all'epoca ricordo di aver perso molto tempo cercando di adattare la 3.5 alle avventure in mare che improvvisamente erano diventate il sogno dei miei giocatori XD

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16 ore fa, Muso ha scritto:

Ovviamente lo spero, ma temo qualche fregatura (come quella che hanno rifilato ai fan di Eberron: facciamo uscire Eberron ma in play test e su DM Guild, cioè finché non facciamo il manuale definitivo chissà quando niente manuale cartaceo e quindi niente localizzazione. Bella incul@ta).

Con questa nuova edizione di D&D e con questo nuovo D&D Team ogni nuovo anno è una sorpresa. Se c'è una cosa che ho imparato con questa edizione è che non conviene fare previsioni in base a quello che è successo negli anni precedenti, perchè per questa WotC ogni nuovo anno è un'occasione per mettere in discussione l'approccio fin ora seguito, in modo da perfezionare la propria strategia e trovare soluzioni migliori. Io, però, ho forse meno problemi ad affrontare con più leggerezza le sorprese del nuovo anno perché non ho interesse nell'uscita di qualche particolare ambientazione. Capisco, invece, che sia meno facile per chi, come te, sta aspettando che ben precise ambientazioni vengano finalmente pubblicate....
 

In ogni caso, il fatto che il D&D team sia passato da 15 persone circa a 25 nell'ultimo paio di anni, credo sia un deciso buon segno che qualcosa sta per muoversi. E la legge di mercato farà il resto: prima o poi le ambientazioni usciranno proprio perchè le hanno pubblicamente promesse numerose volte; indietro, quindi, non possono tornare.

 

16 ore fa, marcoilberto ha scritto:

C'era un manuale appositamente adibito a esplorare il giappone in epoca feudale (ovviamente con una rivisitazione fantasy delle razze e di tutto il resto), che ho trovato affascinante e davvero fatto bene (oriental adventure mi pare si chiamasse), parlo di 3° edizione

Sì, Oriental Adventures per D&D 3a, ambientato nel Rokugan, ambientazione orientale che ora fa da sfondo al Gdr Legend of the Five Rings della Fantasy Flight.
Quella sì che è stata una bella linea di prodotti. E ci ho anche giocato parecchio....bei ricordi! 🙂

C'è stato anche almeno un altro Oriental Adventures, uscito invece per AD&D, anche se questo non ho mai avuto l'occasione di provarlo.

Come dicevo in precedenza, però, la cultura orientale (in particolar modo il Giappone e la Cina feudali) è stata una di quelle più trattate in D&D.  Prima o poi Samurai e Ninja compaiono da qualche parte.....
Al contrario, il resto delle culture umane è stato raramente trattato in D&D, come mi ha confermato @Muso. Per questo, dunque, fa riflettere l'espressione usata dai due designer di D&D, ovvero che ci saranno un paio di prodotti legati a culture di solito non particolarmente trattate in D&D (le parole esatte sono state queste "In 2020, there will be a couple of products that will touch on cultures that don't usually get exposure in their products"). Il Giappone Feudale continua ad essere possibile, ma mi viene da pensare che forse si tratta di qualcosa di ancora più particolare.

Purtroppo dovremo aspettare il 2020 per scoprire di cosa si tratta. Magari alla fine non avrà nulla a che fare con quello a cui stiamo pensando. 😄

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41 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Sì, Oriental Adventures per D&D 3a, ambientato nel Rokugan, ambientazione orientale che ora fa da sfondo al Gdr Legend of the Five Rings della Fantasy Flight.

Quella sì che è stata una bella linea di prodotti. E ci ho anche giocato parecchio....bei ricordi! 🙂

C'è stato anche almeno un altro Oriental Adventures, uscito invece per AD&D, anche se questo non ho mai avuto l'occasione di provarlo. 

Come dicevo in precedenza, però, la cultura orientale (in particolar modo il Giappone e la Cina feudali) è stata una di quelle più trattate in D&D.  Prima o poi Samurai e Ninja compaiono da qualche parte.....
Al contrario, il resto delle culture umane è stato raramente trattato in D&D, come mi ha confermato @Muso. Per questo, dunque, fa riflettere l'espressione usata dai due designer di D&D, ovvero che ci saranno un paio di prodotti legati a culture di solito non particolarmente trattate in D&D (le parole esatte sono state queste "In 2020, there will be a couple of products that will touch on cultures that don't usually get exposure in their products"). Il Giappone Feudale continua ad essere possibile, ma mi viene da pensare che forse si tratta di qualcosa di ancora più particolare.

Purtroppo dovremo aspettare il 2020 per scoprire di cosa si tratta. Magari alla fine non avrà nulla a che fare con quello a cui stiamo pensando. 😄

Ho venduto il manuale poco tempo fa, era davvero affascinante (ma ormai non lo usavo da anni).
Onestamente dubito che faranno uscire cavalieri ed epoca medievale, troppo inflazionato e difficile da realizzare (onestamente quando un americano fa qualcosa legato ad un periodo storico occidentale di solito è una schifezza atomica trash) e poi già l'ambientazione base lo richiama molto, come periodo storico, troppi punti in comune.  
Piuttosto sarei interessato a vedere qualcosa legato ai miti greci e/o romani!

Modificato da marcoilberto
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1 ora fa, SilentWolf ha scritto:

Con questa nuova edizione di D&D e con questo nuovo D&D Team ogni nuovo anno è una sorpresa. Se c'è una cosa che ho imparato con questa edizione è che non conviene fare previsioni in base a quello che è successo negli anni precedenti, perchè per questa WotC ogni nuovo anno è un'occasione per mettere in discussione l'approccio fin ora seguito, in modo da perfezionare la propria strategia e trovare soluzioni migliori. Io, però, ho forse meno problemi ad affrontare con più leggerezza le sorprese del nuovo anno perché non ho interesse nell'uscita di qualche particolare ambientazione. Capisco, invece, che sia meno facile per chi, come te, sta aspettando che ben precise ambientazioni vengano finalmente pubblicate....

In ogni caso, il fatto che il D&D team sia passato da 15 persone circa a 25 nell'ultimo paio di anni, credo sia un deciso buon segno che qualcosa sta per muoversi. E la legge di mercato farà il resto: prima o poi le ambientazioni usciranno proprio perchè le hanno pubblicamente promesse numerose volte; indietro, quindi, non possono tornare.

Concordo. Ogni anno hanno modificato qualcosa, facendo anche fatica a trovare la strada in alcune occasioni (pensiamo al fallimento di Codename: Morningstar). Vediamo, ma l'attesa si è fatta lunga. Comunque finalmente si sono decisi ad assumere gente. In 25 le cose possono andare molto più spedite, se trovano il modo di lavorare in modo efficiente. L'aumento di numero può anche voler dire che vogliono prendere strade diverse da gestire in parallelo. Immagino lo scopriremo presto guardando i nomi sui prossimi manuali.

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2 ore fa, marcoilberto ha scritto:

Ho venduto il manuale poco tempo fa, era davvero affascinante (ma ormai non lo usavo da anni).
Onestamente dubito che faranno uscire cavalieri ed epoca medievale, troppo inflazionato e difficile da realizzare (onestamente quando un americano fa qualcosa legato ad un periodo storico occidentale di solito è una schifezza atomica trash) e poi già l'ambientazione base lo richiama molto, come periodo storico, troppi punti in comune.  
Piuttosto sarei interessato a vedere qualcosa legato ai miti greci e/o romani!

Mah, in realtà il medioevo fantastico in versione Gritty/Dark Fairy Tail, Low Magic o Low Fantasy non è poi così inflazionato, anzi. A parte qualche prodotto OGL, non sono stili che D&D ha mai esplorato molto. Il classico fantasy medievalizzante riguarda più che altro la classica immagine idealizzata, piena di straordinarie creature e, soprattutto, piena di Magia. Soprattutto creature e magia impostate secondo l'oramai sterotipata immagine tolkeniana.

Mi piacerebbe un sacco veder pubblicati manuali di D&D che riguardano:

  • Un setting Medievale Low Fantasy alla Ladyhawke. Un setting, insomma, più simile al medioevo reale, anche se non necessariamente uguale al medioevo reale. I personaggi sono tutti umani. Il soprannaturale (in cui sono comprese le creature fantasy) esiste, ma è molto più raro e pericoloso (o quantomeno è temuto o trattato con grande reverenza).
     
  • Un Setting Fantasy Low Magic. Può anche essere una classica ambientazione Fantasy con nani, elfi e creature straordinarie, ma la magia vera e propria è un potere che in pochi conoscono. La gran parte della gente può anche essere superstiziosa, ma la fonte delle superstizioni di solito ha ben poco a che fare con la magia (la gente semplicemente attribuisce un significato magico a cose mondane semplicemente fraintese o sconosciute, come accadeva nel nostro medioevo). La vera magia, dunque, è un vero portento che può cambiare la realtà in maniera significativa, ma che si vede raramente. E' possibile, anzi, che la vera magia sia temuta e magari che il suo utilizzo sia da alcuni pure punito.
     
  • Dark Fairy Tails. Setting in cui il fantastico non è quello tradizionale di D&D, ma a che fare con quello tipico delle fiabe e delle leggende sulle fate. Invece di essere, però, trattati in maniera idilliaca come nei cartoni della Disney, questi elementi fantastici sono tanto straordinari quanto sinistri. Le fate, ad esempio, sono creature splendide ma pericolose, capaci di rovinare l'esistenza a una persona comune solo per gioco. Visitare per una sola ora la straordinaria terra delle fate, piena di incredibili meraviglie, può implicare che nel mondo reale sono passati mesi, se non anni. Gli oggetti magici forniscono poteri straordinari, non necessariamente legati al combattimento, ma spesso il loro uso richiede un prezzo da pagare. Mai accettare un patto di cui non si sono ben compresi i termini, perchè i patti magici con le fate sono decisamente vincolanti e quello che all'inizio poteva sembrare un gran vantaggio potrebbe poi tramutarsi in una condanna. Gli orchi non sono semplicemente umanoidi brutti, grossi e forzuti, ma creature crudeli, pericolose e sanguinarie, che non conviene stuzzicare. E nell'oscurità è bene stare attenti a ciò che si nasconde, perchè in questo tipo di storie gli incubi possiedono forma reale.
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@SilentWolf Non cito il tuo messaggio sennò viene 120200 righe.
Per quanto riguarda il film da te citato, non lo conosco... Sì, il tema hai perfettamente ragione non è mai stato esplorato, perchè il medioevo, per quanto la gente comuni pensi, è un periodo complicatissimo che dura quasi 1000 anni, si divide in due periodi storici (alto e basso e medioevo) differenti tra di loro ed è talmente complesso (e affascinante, aggiungo io!), che molti poemi epici e racconti si rifanno ad esso... Realizzare qualcosa di accurato e di bello richiederebbe una mole di lavoro sterminata, ma soprattutto una qualità e una precisione dei dettagli assoluta. Onestamente se deve uscire una cosa che fa un pò schifo o approssimativa, preferisco non esca. 
Per il resto conosco i tipi di cui parli, io nella mia piccola campagna (che vendo su dmsguild), ho riprodotto alcune delle atmosfere da citate (inoltre a breve farò uscire un piccolo supplemento con degli ordini religiosi che si ispirano al medioevo, con un tocco fantasy ovviamente, mi riferisco agli inquisitori)

Certo che se si parla di un manuale eslclusivamente legato all'ambientazione il discorso cambia... Sarebbe una figata assurda! Non voglio dubitare della WOTC, per carità, però ho qualche perplessità su ciò che potrebbe venire fuori...

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@Muso

Mi sono visto nel dettaglio lo Spoilers & Swag dove hanno fatto queste rivelazioni e, a sentire la Welch e Stewart dichiarare con tanta fermezza che quest'anno non uscirà Spelljammer, m'è venuto da fare qualche riflessione....come al mio solito. Anche se poi magari non c'azzecco, come è successo l'anno scorso. 😄
Nell'ultimo anno non è la prima volta che i designer della WotC e Nathan Stewart si sono trovati a dover dichiarare con fermezza che questo non sarà l'anno di Spelljammer. Questo, da un lato, mi fa pensare - come mi sembra d'aver scritto altrove - che Spelljammer deve aver registrato una richiesta decisamente più alta di quanto ci si poteva aspettare, risultando forse in alto in graduatoria tra le ambientazioni attese dai giocatori di D&D 5e. Dall'altro mi ha fatto pensare alle ultime strategie adottate dalla WotC in tema di uscite e al fatto che magari quest'anno gli serva come momento di transizione per:

  1. Far uscire un supplemento chiave per avere alcune meccaniche essenziali, le navi, necessarie a pubblicare poi altre 2 ambientazioni molto richieste (Eberron e Spelljammer).
  2. Avere il tempo di sfruttare la nuova manovalanza (10 persone in più, oltre ai vari freelancer e ai designer esterni) per iniziare a creare le regole per altre ambientazioni ancora.

Guardare questo Spoilers & Swag, infatti, mi ha spinto a unire d'istinto alcuni puntini: il riaffermare per l'ennesima volta che nel 2019 non uscirà Spelljammer (non sarebbe stato necessario affermarlo ancora una volta per un supplemento poco richiesto), l'annunciare un supplemento dedicato al tema nautico dopo un Arcani Rivelati sulle navi, pubblicare Eberron sotto forma di Playtest (senza regole per le Navi Volanti, tra l'altro), l'aumento del numero di designer del D&D team nell'ultimo anno e mezzo, la dichiarazione che ci si sente sicuri di pubblicare 3-4 manuali l'anno (il che significa che si conferma l'aumento di 1 manuale all'anno, considerato che prima si era sui 3 stabili, di cui 2 erano Avventure).....

A mio parere stanno aumentando i giri, ma sono rallentati dalla mancanza di meccaniche che il team di prima (composto da solo 15 persone) non ha avuto il tempo di progettare.
Hanno aumentato il personale nell'ultimo anno, ma sono vincolati dalle ambientazioni che il pubblico aspetta con maggior trepidazione (riguardo a Planescape, una ricerca di mercato interna secondo me ha fatto loro notare che, a parità di tema cittadino con fazioni, tra Planescape e Ravnica fosse questa seconda ad avere maggiore probabilità di successo;  bisogna poi capire quanto peso ha avuto la Hasbro stessa nella decisione) e per poter pubblicare certe ambientazioni hanno bisogno di pubblicare prima una serie di meccaniche che D&D 5e ancora non ha.

Come ho detto prima, potrei cannare. Ma qalcosa mi dice che vogliono pubblicare le ambientazioni....ma che prima devono pubblicare/creare certe regole per far uscire innanzitutto quelle che il pubblico chiede.

 

@marcoilberto Ah, sì, in quanto storico so molto bene che il medioevo è stato un periodo stra complesso..... 😄
In effetti non ha senso aspettarsi che un supplemento di Gdr riesca a presentare tutte le sfumature di una simile ambientazione storica, in particolare se per D&D (che non ha interesse a simulrare la realtà perfettamente). E' comunque possibile pubblicare un manuale che descrive una versione semplificata, fantastica, del medioevo. Le ambientazioni di cui parlavo su, infatti, non richiedono per forza di descrivere esattamente il dettaglio della storia dei 1000 secoli di medioevo, così come nemmeno esattamente gli usi e i costumi delle varie regioni d'Euorpa del tempo. Basterebbe semplicemente qualcosa che aiuti i giocatori a creare una campagna con la giusta atmosfera in quel contesto storico. Poi chi vuole la campagna perfettamente coerente con gli eventi storici gli basta andare a consultare un manuale di storia. E' la stessa cosa che accade nel caso di un supplemento sul Giappone Feudale: mica all'interno viene descritta la storia esatta del Giappone Feudale o la cultura del Giappone Feudale nella sua versione più corretta; si tratta, piuttosto, di regole e informazioni pensate per giocare una versione approssimata del Giappone Feudale. 😉

Detto questo, se non l'hai mai visto, ti consiglio davvero di andarti a vedere il film Ladyhawke, a mio avviso uno dei film fantasy migliori della storia del cinema.
Invece, davvero i miei complimenti per il tuo supplemento. Da quello che ho visto, mi sembra un prodotto davvero di buona qualità. 😃

Modificato da SilentWolf
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9 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Come ho detto prima, potrei cannare. Ma qalcosa mi dice che vogliono pubblicare le ambientazioni....ma che prima devono pubblicare/creare certe regole per far uscire innanzitutto quelle che il pubblico chiede.

In linea di principio concordo con la tua analisi. Spero proprio che queste 10 teste in più servano anche per sviluppare le meccaniche necessarie alle ambientazioni. Può essere che si siano resi conto che in 15 fanno fatica a far uscire due storyline all'anno, un manuale di regole/mostri/ecc e a sviluppare le ambientazioni. Sono anni che aspettiamo lo psionico, le regole sulle battaglie campali e altre regole essenziali per certe ambientazioni. Hanno fatto uscire qualche UA, ma non sono ancora arrivati a niente di definitivo. E sono anni che ne parlano... Le ambientazioni poi richiederebbero anche qualche storyline dedicata. Le avventure ufficiali uscite fino ad ora (a parte Curse of Strahd direi) le puoi giocare in molte ambientazioni con relativamente poco sforzo. Al contrario, una storyline pensata specificamente per Dark Sun o Spelljammer è un po' meno adattabile.

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1 ora fa, Muso ha scritto:
11 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Come ho detto prima, potrei cannare. Ma qalcosa mi dice che vogliono pubblicare le ambientazioni....ma che prima devono pubblicare/creare certe regole per far uscire innanzitutto quelle che il pubblico chiede.

In linea di principio concordo con la tua analisi.

Concordo anche io.

Personalmente penso che l'ambientazione che vorrebbero far uscire, anche se al momento non possono, sia Spelljammer (cercando di sfruttare la spinta di Star Wars e Starfinder?).
Come fà notare Silent, se dicono di continuo che per il momento non la faranno uscire, è perchè viene richiesta da molta gente... ma se non fanno uscire una cosa molto richiesta, rischiano di perdere clienti.

Modificato da MattoMatteo
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2 ore fa, Muso ha scritto:

Le ambientazioni poi richiederebbero anche qualche storyline dedicata. Le avventure ufficiali uscite fino ad ora (a parte Curse of Strahd direi) le puoi giocare in molte ambientazioni con relativamente poco sforzo. Al contrario, una storyline pensata specificamente per Dark Sun o Spelljammer è un po' meno adattabile.

Sì, concordo. Immagino, però, che molto probabilmente se la giocheranno facendo uscire in contemporanea un'avventura o collezione di Avventure (tipo Yawning Portal) dedicata/e ad altro. E' una strategia che hanno già adottato, come si può vedere con Tales of the Yawning Portal e con Waterdeep: Dragon Heist. Poi chi lo sa, magari riescono a trovare l'escamotage per pubblicare avventure in grado di essere più facilmente adattate di quello che pensiamo....

Leggi anche di seguito, comunque.

1 ora fa, MattoMatteo ha scritto:

Concordo anche io.

Personalmente penso che l'ambientazione che vorrebbero far uscire, anche se al momento non possono, sia Spelljammer (cercando di sfruttare la spinta di Star Wars e Starfinder?).
Come fà notare Silent, se dicono di continuo che per il momento non la faranno uscire, è perchè viene richiesta da molta gente... ma se non fanno uscire una cosa molto richiesta, rischiano di perdere clienti.

Sul perdere clienti non ci metterei la mano sul fuoco....i dati sembrano indicare che, nonostante l'attesa, i giocatori di D&D siano in forte aumento ogni anno. Ma anche in quel caso, sospetto che la WotC al momento si trovi in una situazione in cui non può fare altrimenti.

Prendete le seguente valutazioni come una mia pura speculazione personale. Non ho prove che quanto scrivo sia vero. Anzi, potrei sbagliarmi completamente.

Qualcosa mi dice che il progetto D&D 5e sia nato in piccolo sottovalutando il potenziale che ha poi dimostrato: la Hasbro, non conoscendo bene D&D, deve aver pensato che più di tanto una nuova edizione non avrebbe fatto, considerati i risultati di D&D 4a; quindi, per evitare spese eccessive, ha tarpato le ali al progetto imponendo un grosso taglio dei costi (poco personale e un progetto fortemente focalizzato alla massimizzazione dei profitti al minor costo possibile).
Contrariamente a quanto previsto, invece, il progetto di D&D è letteralmente esploso, diventando il maggior successo degli ultimi decenni e attirando subito l'attenzione di mamma Hasbro (che qualche anno fa ha parlato per la prima volta di D&D in uno dei suoi discorsi sul bilancio annuale dell'azienda). Il passaggio, da piccolo side-project a prodotto di serie A, però, deve aver preso di contropiede tutti quanti, dal D&D team alla WotC, ma soprattutto la Hasbro. Il Team D&D era troppo piccolo e con troppe poche risorse per gestire un'impennata così imprevista, soprattutto considerando che le richieste della Hasbro le avevano imposto di ripensare da zero ogni dettaglio della produzione di D&D....il che ha richiesto anni per ricostruire una logistica e un marketing affidabili. Il D&D team ci ha provato per un po', studiando alcune possibile strategie, ma non è bastato.

Ora, dopo che la Hasbro si è accorta del potenziale di D&D, è possibile che abbia deciso di allargare i cordoni della borsa e di consentire alla WotC di assumere altro personale, proprio perchè il D&D team da 15 persone fin ora non è stato in grado di trovare una soluzione per velocizzare la produzione (e i piani per farlo tenendo bassi i costi sembra siano falliti tutti....vedasi il provare a esternalizzare la produzione dei supplementi, dandoli a case editrici esterne).

A questo punto abbiamo una grande massa di giocatori in tutto il mondo che chiede nuovi prodotti, ma - se ho intuito giusto - c'è un problema: mancano le meccaniche fondamentali per rispondere alle richieste. Anche se la WotC vuole pubblicare certe cose, non può perchè si trova in un collo di bottiglia e ha bisogno di tempo per recuperare. Ad aumentare il numero di prodotti annuali non ce la fa (Kate Welch in questo Spoilers & Swag ha ammesso che 4 manuali all'anno per loro è già una botta di lavoro), dunque ha bisogni di tempo per far uscire il necessario nel modo giusto.

Ripeto ancora......si tratta di pure e semplici congetture. Potrebbe essere tutto falso e essere io ad aver intuito male.

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58 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Ora, dopo che la Hasbro si è accorta del potenziale di D&D, è possibile che abbia deciso di allargare i cordoni della borsa e di consentire alla WotC di assumere altro personale, proprio perchè il D&D team da 15 persone fin ora non è stato in grado di trovare una soluzione per velocizzare la produzione (e i piani per farlo tenendo bassi i costi sembra siano falliti tutti....vedasi il provare a esternalizzare la produzione dei supplementi, dandoli a case editrici esterne).

Questo mi sembra molto plausibile. Penso che una parte della lentezza nello sviluppare le meccaniche sia dovuta al fatto che inizialmente pensavano/speravano di poter esternalizzare almeno una parte della storyline, poi devono essere rimasti poco soddisfatti della Tirannia dei Draghi o di come stava procedendo un altro prodotto e hanno prodotto tutte le storyline internamente. Questo vuol dire avere meno tempo per le meccaniche o le ambientazioni o qualsiasi altra cosa. Se ora mamma Hasbro ha allentato i cordoni della borsa speriamo questo significhi più teste sulle meccaniche/ambientazioni mentre si ha comunque un numero sufficiente di persone che lavorano alle storyline.

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15 minuti fa, Muso ha scritto:

Se ora mamma Hasbro ha allentato i cordoni della borsa speriamo questo significhi più teste sulle meccaniche/ambientazioni mentre si ha comunque un numero sufficiente di persone che lavorano alle storyline.

E' possibile. Mearls, oltre ad avere ancora un importante ruolo nella progettazione delle meccaniche, è stato messo a capo di un team di designer a cui, a quanto pare, vengono suddivisi diversi progetti da realizzare. Ad esempio, in questo Spoilers & Swag Kate Welch ha dichiarato che questo manuale sul tema nautico è stato il primo progetto che le è stato direttamente affidato appena ha iniziato a lavorare alla WotC, l'anno scorso. Insomma, sembra - ripeto sembra - che più progetti siano distribuiti in contemporanea a designer diversi. Naturalmente questo non significa che siano in grado di progettare in un botto tutte le meccaniche delle varie ambientazioni, ma certamente significa che stanno cercando di velocizzare, facendo più cose assieme.

 

1 ora fa, marcoilberto ha scritto:

@SilentWolf sìsì sono completamente d'accordo. Vediamo...
PS: di cosa ti occupi? Sono curioso perchè volevo scegliere storia all'università, poi purtroppo ho preso una strada diversa..

Al momento sono un semplice impiegato. Non ti indorerò la pillola: quello umanistico non è, in effetti, uno dei settori dove in Italia si trova facilmente lavoro, soprattutto uno coerente con l'ambito di studi. Dipende anche molto dal settore in cui vorresti lavorare (Insegnamento? Editoria? Musei? Biblioteche? Turismo?) e dipende molto anche da dove ti trovi (ci sono zone d'Italia con maggiori richieste che in altre o dove c'è una minore concorrenza). Paradossalente, pur essendo uno dei paesi con maggiore concentrazione di beni storici al mondo, in Italia non diamo particolarmente spazio a questo settore (crediamo poco all'utilità della cultura, contrariamente ad altri paesi). Detto questo, però, non è una strada che sconsiglio: se piace il campo di studi, vale sempre la pena (la storia è e rimarrà sempre bella, secondo me). Semplicemente è una delle varie strade che conviene intraprendere preparandosi fin da subito all'idea di dover avere un piano B (lavorare in settori che non hanno a che fare con la storia, andare all'estero, ecc..).

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OFF - TOPIC: Guarda sono laureato in psicologia e purtroppo la situazione è identica... Ti ringrazio del consiglio. 
Il mio professore di storia dell'arte del liceo ripeteva sempre che è il paese con più alto numero di beni e opere artistiche e quello dove sono meno valorizzate! Italia, che paese strano

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