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Il Codice dei Dannati


darteo

Messaggio consigliato

L’uomo di Dite risponde: posso capire il vostro stato d’animo… avete appena vissuto l’inferno a Ivrea, siete stanchi, spaventati e in lutto. Ma non pensate che noi di Dite stiamo cercando di approfittare della vostra condizione. Non siamo noi a mettervi con le spalle al muro e non siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico… perché se è vero che la Culla ha bruciato la vostra città è anche vero che la Culla vorrà bruciare anche Dite.
Noi siamo sopravvissuti fino a oggi prendendo tutto quello che potevamo prendere…

Intendi saccheggiare e aggredire il popolo del Santo Impero! Un’ammonizione si solleva dalla folla.
L’uomo di Dite annuisce senza nascondere tali crimini e risponde: per noi sono occasioni… così come lo sono tutti i rifiuti gettati via dalla brava gente del Santo Impero.
E indovinate un po'?! Ora siete voi gli “avanzi” di Ivrea… potete diventare uomini di Dite e Dite quindi sarà più forte.

Un vero e proprio atto caritatevole! Urla un altro uomo con rabbioso sarcasmo.
Si sollevano urla furiose e dissensi contro l’uomo di Dite.
Quest’ultimo indica un punto a sud, oltre il bosco, e continua: quella è la strada più rapida per raggiungere Torino. Se non ricordo male è la città abitata più vicina a voi.
Andate e scoprirete che è stata ridotta a ferro e fuoco.

Menzogne.
Noi di Dite sapevamo del piano della Culla… ma non ne abbiamo fatto parte poiché avevamo scoperto che la Culla voleva massacrare anche noi. Ivrea non esiste più, questo significa che Torino è stata distrutta e ora le fiamme della Culla si stanno spargendo in tutta la regione.
Non volete credermi? Allora andate a Torino o cercate un riparo altro… chi vi trattiene?!

Ma sappiate solo che avete sempre la valida alternativa di seguirmi a Dite.
No… urla una donna tra la folla …questa è una prova di Dio a non cedere alle lusinghe del demonio o in questo caso a uno dei suoi servi.
Altre urla si elevano contro l’uomo di Dite.
Anche quattordici anni fa Dio ha voluto mettere alla prova i suoi figli risvegliando i morti… e quanti uomini sono stati divorati vivi? Allora, prego, andate e affrontate questa seconda prova.
Capisco il vostro scetticismo nei miei confronti… del resto voi siete sempre stati sotto le leggi del pontefice. Egli dice di chinare il capo e di obbedire… io invece vi dico: “ecco le vostre opzioni, scegliete ciò che volete”.
La libertà di poter decidere da soli fa paura… lo so.

-.-.-.-.-

Controllate gli alberi attorno a voi ma non vedete altri uomini.
Sonia risponde all’inquisitore: Santhià è un paesino disabitato da molti anni e le mura sono danneggiate in diversi punti. Però è vicina a Vercelli, magari possiamo riposare a Santhià e poi raggiungiamo l’altra città…
Nel sentire quelle parole, Isabella rabbrividisce.
Dorotea prende parte alla discussione: non possiamo andare lì. Santhià viene usata dalla Culla per i loro riti. Quando fui rapita dalla Culla ricordo che mi portarono lì… e in una chiesa abbandonata ho visto un membro della setta con il volto coperto da una maschera. Mentre parla, Dorotea si stringe la camicia all’altezza del petto.
Che maschera aveva? Chiede Sonia.
Era come una maschera anti-gas ma senza i filtri per respirare e aveva un becco lungo… avete presente le maschere antiche dei medici della peste?
Ho capito chi hai incontrato a Santhià. Si tratta del Medico, uno dei “cinque”.
Ad modo non credo sia questo Medico la nostra priorità… cosa facciamo? Seguiamo l’uomo di Dite o troviamo un’altra città?

 

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Michele Della Torre

Scuoto la testa innervosito. Il sangue piovuto dal cielo, misto al sudore e alla polvere delle macerie, si sta seccando dandomi un fastidioso senso di "pelle tirata" sulla faccia e sotto i vestiti intrisi.

Non c'è nessun'altra città da trovare. Torino è caduta. Santa Barbara è un cumulo di cenere. Bard e Santhià sono vicine ma sono infestate da nemici. Biella e Rivara sono distanti e ridotte a città fantasma perciò, anche ammesso che qualcuno riesca a sopravvivere al viaggio, saremo soli tra mura piene di brecce e con poche armi. Per non parlare dell'assenza di cibo. dico alludendo tanto al cibo vero quanto alla carne umana. Infine c'è Vercelli ma ci vuole moltissimo tempo a raggiungerla a piedi. Tempo che non abbiamo. Siamo lenti anche senza i feriti, la Culla invece dispone di veicoli e di un esercito di carogne. Ci raggiungeranno.

Noi morti potremmo riuscire a raggiungere una città, ma il percorso è lungo e la Culla è veloce. Correrò un simile rischio per una carica che mi ha già ucciso una volta? No. La chiesa si è presa la mia vita mortale, non gli regalerò anche questa vita. guardo poi Sonia. Questa volta ho troppo da perdere. E poi i giochi non sono ancora conclusi.

Alzo la voce rivolgendomi a tutti. Parlo duramente ma con limpidezza. È vero, Torino è caduta. Così come la maggior parte delle città circostanti. faccio una breve pausa. Può darsi che la prova che Dio ci ha dato quest'oggi sia un'altra: sopravvivere.

Guardo l'uomo di Dite e faccio un secco cenno di assenso per fargli capire che accettiamo.

@ Master

Spoiler

se può essere utile per farmi ascoltare, uso Imp. Ordini 10

 

Modificato da Carrie.4794
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Gabriele

Mentre affianco Isabella senza ricevere risposta a ciò che gli sto dicendo, ascolto la discussione avuta dagli abitanti di Ivrea, sempre più spaventati e l'uomo impellicciato che ribadisce di volerci porre il suo aiuto.

Che schifo! Cosa devono udire le mie orecchie. Sia il Santo Impero che gli Abitanti di Dite hanno molti difetti. Sono fiero di non far parte completamente di nessuno di questi "schieramenti". Io ho la mia legge, una legge divina che mi è stata donata da Dio in persona. Questa gente non mi ascolterà mai. Per loro sono un eretico se non appoggio completamente il Santo Impero. Che superbia! Quanto peccato. Non si accorgono nemmeno di quanto abbiano torto. Che marciscano all'inferno allora.

Mi rivolgo a Isabella sussurrandogli in modo che solo lei possa sentirmi.

A grandi linee so chi sei e so cosa hai fatto senorita. Se questa gente sapesse che sei una strega ti farebbe bruciare viva. L'ignoranza mista al peccato corrompe anche il cuore del più forte. In questa apocalisse non esiste umiltà. Ma io non sono così e non so perchè voglio che tu mi creda.

Michele spezza il battibecco avuto tra il piccolo gruppo di superstiti e il Verme di Dite. Questa volta mi espongo di nuovo anche io. Con una riverenza esagerata e sbruffona intervengo dicendo.

La mia offerta è ancora valida. Abitanti di Ivrea per la vostra incolumità io e Michele, inquisitore della nostra città caduta, andremo con quest'uomo rischiando la nostra vita per assicurarci che voi possiate sopravvivere.

Riassumo la mia posizione retta.

Sopravvivere. Pregate affinchè sia così. Pregate per le persone che avete perso. Pregate per me e per Michele perchè stiamo rischiando in prima persona per poter sfuggire dal vero male. Dai seguaci del Demonio. Dalla Culla.

Questa parte del discorso e spezzata da numerose pause mentre cerco di guardare tutti fisso negli occhi.

Mientras esté allí nadie te hará daño. No te preocupes. (Fino a quando ci sarò io nessuno ti farà del male. Non farti vedere preoccupata.)

Sussurro infine alla strega con aria di protezione.
Accendo un'altra sigaretta nel silenzio venutosi a creare dopo che sia io che Michele siamo intervenuti per trovare la soluzione migliore per tutti. Ora attendo semplicemente una risposta e il consenso, se possibile, dei cittadini rimasti.

Modificato da Largo
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Gabriele si rivolge a Isabella.
La strega si guarda attorno e nota lo sguardo di molte persone su di se. Per questo motivo preferisce tacere e non portare avanti il dialogo con Gabriele.

L’uomo di Dite intanto vi invita a seguirlo ma ci sono alcuni abitanti di Ivrea che si rifiutano di scendere a patti con lui (nonostante le parole dell’inquisitore). Siete costretti a separarvi da loro… non li rivedrete mai più.

-.-.-.-.-

Durante il viaggio verso la temuta città di Dite, “distribuite” le vostre forze attorno al corteo degli abitanti di Ivrea: i cacciatori di morti, i templari, l’inquisitore e i suoi uomini aprono la fila. Cagnazzo e alcuni uomini armati si trovano nel cuore del corteo e in fondo ci sono Cesare e i suoi excubitores. Durante il viaggio Sonia passa a Isabella una benda che la strega userà per coprirsi gli occhi (dato che Dite si trova sottoterra e sarebbe sospetto indossare occhiali da sole).

Camminate nel bosco per un’altra ora, poi l’uomo vi mostra un complesso di rocce.
Nascosto tra quei massi c’è un’entrata per il sottosuolo.
Vedete una rudimentale scalinata discendere verso il basso, verso l’oscurità. Molti uomini che sono voi diventano riluttanti e impiegate diversi muniti per convincerli a scendere con loro. La scalinata è ripida e percorrerla tutta si rivela una vera impressa… anche perché avete con voi anziani, feriti e persone paralizzate dal terrore.

Una volta sottoterra, l’uomo di Dite accende diverse torce e le consegna ad alcuni uomini.
Potete guardarvi attorno e scoprire che vi trovate all’interno di un grande e lungo tunnel. Sul soffitto vedete dei cavi della corrente e qualche lampadina rotta o impolverata.
Avete l’elettricità? Chiede un uomo di Ivrea al cittadino di Dite.
Lui risponde: non essere sciocco. Nessuno ha più la corrente. Questo posto era un vecchio rifugio costruito vent’anni fa. Noi di Dite lo abbiamo… ecco …ampliato.
Avanzate nella galleria e dopo un po' Raffaele commenta: cerco che qui fa caldo!
Perché è la tana del diavolo! Replica una donna mentre stringe tra le mani un rosario.
L’uomo di Dite la guarda divertito e dice: o forse sono delle flussi d’acqua calda che risalgono dalle viscere della terra e riscaldano la grotta.

Delle torce appaiono all’orizzonte.
Dieci uomini armati vi raggiugono. Al centro di questo piccolo gruppo c’è Umberto Farina.
E’ alto, calvo e con occhi color nocciola. Nella penombra assumono un sinistro scintillo ambrato. L’uomo guarda Raffaele e lo saluta con un cenno del capo per poi dire: tosco! La tua loquela ti fa manifesto.
Il templare, perplesso, si punta l’indice al petto e domanda: s-stai parlando con me?
Umberto annuisce e continua: ho riconosciuto il tuo accendo toscano.
In effetti sono di Firenze, la conosci?
Ci sono stato quel tanto che basta per innamorarmi di quello splendido borgo.
Umberto guarda poi l’inquisitore e tutti gli uomini attorno a lui: benvenuti a Dite. La sua voce è squillante, riempie tutta la grotta.
Raffaele continua: come… tutto qui? Questa è la famosa Dite?
Cosa ti aspettavi? Fiamme infernali e tombe infuocate? Notate che lo sguardo di Umberto indugia “più del dovuto” su Dorotea.

 

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Michele Della Torre

Mi metto alla testa del gruppo e lo guido verso Dite.

Resto calmo e distaccato, tuttavia conosco gli abitanti di Dite e mi aspetto che la loro sordidezza emerga da un momento all'altro. 

Farina avrà un prezzo per tutto questo. Devo capire quale.

Mi rivolgo a Farina. Il tuo aiuto è decisamente opportuno per noi. Del resto sai cos'è accaduto ad Ivrea. Perciò ti chiedo di permettere a questa gente di riposarsi e di curare i feriti, nel frattempo io e te potremo discutere della nostra permanenza.

Modificato da Carrie.4794
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Riccardo De Santis 

Osservo attentamente il comportamento di Umberto, i suoi indugi si Dorotea mi rendono nervoso. Mi volto avvicinandomi all'orecchio di Dorotea parlando a bassa voce c'è qualcosa che devo sapere? Dal mio tono capisce che non ho voglia di sentire caz. Zate. 

@dm

Spoiler

Percezione 5 su farina e dorotea

 

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Luca Neri 

Mi avvicno ai nuovi arrivati e con tono allegro dico

Purtroppo siamo solo persone normali, nessun demone o altre creature strane, solo semplici persone che hanno deciso di vivere liberamente faccio un accenno di sorriso 

Scusate, non mi sono presentato. 

Luca Neri di dite. 

Vi sono vicino per la difficile situazione, molta gente è morta ingiustamente oggi. 

Questo è accaduto a causa di cieche convinzioni, le convinzioni della culla, la stessa che ha minacciato anche noi cittadini di dite. 

Ora siamo alleati, non siamo nemici forse abbiamo delle visioni diverse ma la cosa che ci accomuna è la più importante, siamo tutte persone che vogliono solo vivere. 

Per un momento non pensate al vostro e al nostro credo, pensate di essere persone che sono con altre persone

Dannati caproni ottusi 

In questo momento vi state dando un futuro, un modo per ripartire. Benvenuti 

Figuriamoci se questi riescono a schiodarsi dalla testa le loro fottute credenze 

@descrizione

Spoiler

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La giacca è nera

 

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Gabriele

Camminare per i tunnel sotterranei che conducono alla città di Dite fa rimembrare nella mia mente diversi flashback. Sono posti già visitati ma la mia devianza mentale data dal demone che porto dentro di me e il mio bipolarismo, di certo, non mi aiutano a ricordare. Sono un membro "reietto" di questa setta e non ho mai incontrato Umberto Farina ma ho paura che qualcuno in questa città sotterranea possa riconoscermi e indicarmi come un rinnegato.

Diavolo! Già la mia dichiarazione fatta poche ore prima mi ha messo in una condizione di mettermi contro i superstiti di Ivrea. Devo stare attento a ciò che dico e sopratutto tenere Lui a bada.

Mi guardo intorno nella fioca luce presente, osservando il più possibile ma la mia mente si sforza di ricordare quando e come sono entrato in quella setta. Del mio passato ricordo ben poco e ogni volta che ripercorro qualche posto appartenuto ad esso cado in una sorta di nervosismo che trapela nel mio volto calmo e rilassato.
Faccio poco conto a ciò che ha da dire Umberto una volta presentatosi ma rimango nascosto ai suoi occhi e a quelli dei suoi "scagnozzi" per paura di essere riconosciuto. Una volta presentatosi anche Luca Neri lo scruto dalla testa ai piedi.

E' possibile che non ricordi niente?

@Master

Spoiler

Visto che nel mio background ho espressamente detto che sono un ex-inquisitore ma che una volta visto la "corruzione" e il peccato che anche il Santo Impero possedeva all'interno dei suoi membri, sono entrato della setta degli Abitanti di Dite.

Riconosco qualcuno dei presenti?
Luca Neri lo riconosco?
Se dovessi ricordare qualcosa crea uno spoiler solo per me.

Grazie.

 

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@Tutti

Cita

c'è qualcosa che devo sapere?

Dorotea fissa Riccardo per poi incrociare le braccia per poi rispondergli sussurrando: non so… tu a cosa ti riferisci? Dalla sua domanda retorica si capisce tutta la sua irritazione.

Umberto intanto invita tutti i presenti a seguirlo.
Percorrete diversi corridoi fino a raggiungere una grande porta metallica a due ante.
L’avete costruita voi? Chiede Raffaele a Umberto.
Quest’ultimo risponde: no, questa era una base segreta edificata negli anni trenta e ampliata in un arco di quindici anni.
Perché proprio qui?
Logistica. E’ vicina a Torino, ben nascosta e inoltre comunica con una vasta rete di caverne sotterranee.
Non sapevo che ci fossero delle grotte qui.
In pochi lo sanno… tutti conosco le grotte di Remeron o di Rescia ma quasi nessuno sa che anche qui c’è un mondo sotterraneo. Un altro motivo per creare qui sotto una base segreta.
Quanto sono profonde queste grotte?
Nessuno di noi lo ha mai capito. Avventurarsi è pericoloso.

Pericoloso?
Stiamo parlando di un sistema di caverne che probabilmente nessuno ha mai esplorato. Possono verificarsi dei crolli o delle fughe di gas naturale… senza contare il rischio di perdersi, di restare intrappolati in qualche strettoia o di morire affogati. Vi ricordo che dei corsi d’acqua calda viaggiano sottoterra e riscaldano questo luogo… un po' come le vene di un corpo umano.
Inoltre… nelle profondità della terra c’è qualcosa che non deve essere disturbato ma non è questo il momento per parlarne.

Superata la grande porta metallica entrate in un luogo lugubre e spettrale.
E’ un dedalo di corridoi metallici stretti e claustrofobici. Le porte sono spesse e ognuna di loro ha dei grandi oblò come spioncini. Sembra di trovarsi in un vecchio manicomio abbandonato.
Umberto vi spiega che questa è la prima parte della base costruita durante l’epoca del fascismo ma gli abitanti di Dite non la usano. La considerano una sorta di anticamera per la vera città.  
Una delle pareti presenta un grande foro, capite che è stato creato con una detonazione. Oltre quel buco si può vedere una luce ambrata.
Da questa parte, dice Umberto mentre supera quell’apertura.
Scendete per una rampa di scale ed entrate nelle grotte che il capo di Dite aveva descritto poco fa.
Sono caverne enormi, così grandi che la luce delle torce a stento raggiunge il soffitto disseminati di stalattiti.
Attorno a voi si irradiano pilastri di roccia e tra di loro sono presenti delle costruzioni artificiali: case, negozi e altre strutture. Sono stati edificati con materiali di scarto e illuminati con lanterne e lampade ad olio.
Ogni lampada sembra emanare una luce diversa e la città sotterranea di ammanta così di un aurora di mille colori. Gli abitanti vi fissano come se foste delle creature a loro sconosciute.
Umberto avanza spavaldo tra le colonne e le costruzioni artificiali: il combustibile naturale delle lanterne proviene dalla superfice, così come il cibo, i medicinali e altri beni di prima necessità.
Per il ricambio d’aria usiamo il sistema di aerazione della base in disuso, lo abbiamo modificato e ampliato per soddisfare le nostre necessità.
Usiamo i fiumi sotterranei sia per la nostra acqua potabile che per il nostro sistema fognario.
Attualmente la città di Dite conta poco più di duemila anime e tutti loro vivono in questo livello delle grotte. Esistono altri due luoghi che compongono la nostra città: su questo stesso piano c’è un grande spiazzo che usiamo per alcune… ecco …assemblee cittadine e per i nostri tribunali.
A un piano sopraelevato da questo conserviamo i nostri viveri, armi, medicinali e ogni altro genere di provvista.

In questo mondo a voi alieno raggiungete ciò che sembra essere la piazza principale della città.
Lì Umberto chiama dei suoi uomini e gli ordina di soccorrere i feriti.
Il signore di Dite si avvicina poi a Neri e gli chiede di restare con lui, poi si rivolge all’inquisitore: credo che le autorità della mia città e le autorità di Ivrea dovrebbero parlare… in un luogo più tranquillo.

 

 


@Gabriele

Spoiler


Riconosci sia Neri e Umberto… ma loro non riconoscono te.

 

 

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Michele Della Torre

Osservo la grotta con scetticismo. Non riesco a capire come questa gente pensi di fronteggiare le minacce armate della Culla né come intendono fare per uscire all'esterno a reperire risorse, visto che il circondario è stato conquistato e raso al suolo.

Poco dopo Farina rilancia la mia proposta di discutere in privato tra capi. 

4 ore fa, darteo ha scritto:

credo che le autorità della mia città e le autorità di Ivrea dovrebbero parlare… in un luogo più tranquillo.

Lo credo anch'io. faccio cenno all'ex portavoce di venire con me. Non mi fido a lasciarla sola, inoltre è più diplomatica di me ed è già a conoscenza del mio segreto.

Prima di allontanarmi prendo da parte Riccardo e Gabriele, parlo a bassa voce per farmi sentire solo da loro: Isabella ed Eleonora sono armi molto potenti... armi che possono giocare a nostro favore se le cose dovessero mettersi male. Questa gente non sa chi sono ed è meglio che non lo scoprano, almeno per ora. Quindi non perdetele di vista se potete.

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Luca Neri 

Guardo Umberto e faccio un cenno con la testa per dire che ho capito 

Quindi lei è della torre, è sempre interessante incontrare un così devoto servitore di Dio

Guardo l'uomo divertito 

Eccoti qua fratello, spero che almeno tu non sia sciocco come chi ti segue 

Direi di non perdere altro tempo, andiamo. 

 

 

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Riccardo De Santis 

Il 4/3/2019 alle 12:42, darteo ha scritto:

Dorotea fissa Riccardo per poi incrociare le braccia per poi rispondergli sussurrando: non so… tu a cosa ti riferisci? Dalla sua domanda retorica si capisce tutta la sua irritazione.

Non fare l'offesa hai visto anche tu come  quell'uomo si comporta  nei tuoi confronti. Le cose sono due... O è un timido verginello alle sue prime erezioni, oppure, sa già chi sei. Voglio escludere la prima,  non sembra essere un moccioso brufoloso dato che è grande abbastanza da perdere i capelli. Quindi ripeto la mia domanda, conosci quell'uomo? 

Il 4/3/2019 alle 12:42, darteo ha scritto:

Dalla sua domanda retorica si capisce tutta la sua irritazione.

Idem

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Il 4/3/2019 alle 18:24, Carrie.4794 ha scritto:

Prima di allontanarmi prendo da parte Riccardo e Gabriele, parlo a bassa voce per farmi sentire solo da loro: Isabella ed Eleonora sono armi molto potenti... armi che possono giocare a nostro favore se le cose dovessero mettersi male. Questa gente non sa chi sono ed è meglio che non lo scoprano, almeno per ora. Quindi non perdetele di vista se potete

Il mio intento è quello di rispondere a tono dicendo di non essere un baby sitter. Pensando poi di non avere un caz. Zo da fare lo guardo con espressione neutra aspetto che se ne va e mia vicino ad Eleonora e Isabella. Prendo Eleonora in braccio e la carico dietro la schiena. Andiamo. Dico rivolgendomi ad Isabella. Voglio trovare un posto tranquillo per lei, non sapendo come reagirà al suo risveglio meglio tenerla lontana dalla folla e tu potrai toglierti quelle bende.Con la scusa di poter dare una mano per curare i feriti prendo ciò che mi potrebbe essere utile per le ferite di Dorotea più tardi le medicherò. Cerco tra gli uomini di Farina, che stanno prestando soccorso, un bigotto con la faccia da fesso, nascondo le armi, prendo Dorotea per mano e dico ad Isabella di starmi vicino raccomandandomi alle 2 di reggere il gioco .Mi avvicino all'uomo con aria triste e addolorata. Signore mi scusi, so che non posso farle una richiesta del genere ma vorrei domandarle se è possibile avere una stanza per mia moglie, mia sorella e la mia piccola. Sono consapevole del fatto che i feriti hanno la priorità, pero mia figlia è terrorizzata ed è molto stanca non voglio che si risvegli in mezzo a questo caos tra fedeli adirati e uomini agonizzanti. La prego, basta anche una piccola stanza con un letto per mettere la piccola... gliene sarei grato. Non ci muoveremo da lì. Basta poco, solo il tempo di far riposare e tranquillizzare mia figlia.

@Dm

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se serve percezione 5 su dorotea e raggirare 8 e persuadere 9 per il resto

 

Modificato da MaxEaster93
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Gabriele

Mentre seguiamo Farina e i suoi, piazzandomi in coda al gruppo, alzo il bavero della mia giacca e abbasso il mio cappello in modo da nascondere quasi completamente il mio volto. I ricordi cominciano a raffiorare ma sono ancora troppo sfocati per essere delineati nella maniera più nitida.
Di certo sono già stato in questo luogo e ho già familiarizzato con queste persone.

Meglio che non mi riconoscano. Voglio mantenere la mia identità più celata possibile. Madre de Dios, che nervoso.

@Michele

Il 4/3/2019 alle 18:24, Carrie.4794 ha scritto:

Michele Della Torre

Prima di allontanarmi prendo da parte Riccardo e Gabriele, parlo a bassa voce per farmi sentire solo da loro: Isabella ed Eleonora sono armi molto potenti... armi che possono giocare a nostro favore se le cose dovessero mettersi male. Questa gente non sa chi sono ed è meglio che non lo scoprano, almeno per ora. Quindi non perdetele di vista se potete.

Annuisco senza aggiungere parola e seguo Riccardo. Una volta arrivati davanti l'uomo dall'aria bigotta capisco subito il piano del mio compagno. A stento trattengo una risata ma aspetto che sia lui a portare avanti questo teatro. 

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Cita


Non fare l'offesa hai visto anche tu come  quell'uomo si comporta  nei tuoi confronti. Le cose sono due... O è un timido verginello alle sue prime erezioni, oppure, sa già chi sei. Voglio escludere la prima,  non sembra essere un moccioso brufoloso dato che è grande abbastanza da perdere i capelli. Quindi ripeto la mia domanda, conosci quell'uomo?

Dorotea risponde: non ho mai visto quell’uomo in vita mia… ma da come mi mangia con gli occhi non credo sia un timido verginello.

Cita

La prego, basta anche una piccola stanza con un letto per mettere la piccola... gliene sarei grato. Non ci muoveremo da lì. Basta poco, solo il tempo di far riposare e tranquillizzare mia figlia.

Farina annuisce: non credo abbiamo dei posti letto pronti per voi… se non consideriamo il nostro ospedale, portate lì la bambina.
Sonia prende in braccio Eleonora e dice: penso io a lei, non preoccupatevi.

-.-.-.-

@Gabriele – Riccardo

I feriti di Ivrea sono stati portati all’ospedale.
Avete la sensazione che questa struttura non assomiglia assolutamente agli ospedali che siete abituati a vedere nelle città del santo impero. Ora che Farina e l’inquisitore sono andati via, attendente il loro ritorno seduti sulle pietre tra le vie di Dite.
Vi siete anche allontananti di qualche metro dal resto degli abitanti di Ivrea per avere un po' di spazio… del resto, in questo momento, anche gli abitanti di Ivrea vogliono stare per conto loro.
Con voi c’è Dorotea e Isabella.
La strega è ancora bendata.

Sentite ora un picchiettio farsi sempre più vicino.
Si tratta di una donna che si sta avvicinando a voi. E’ alta, dalla pelle chiara e i capelli corvini e mossi. Ha occhi scuri e veste abiti in pelle nera… ma è il suo prosperoso petto che attira l’attenzione più ogni altra cosa.
La donna vi raggiunge con fare spavaldo e si siede su una pietra, proprio di fronte a Isabella.
Lei indica la strega e dice: qui non serve tenera benda su occhi.
Dal suo accento e dal suo modo di parlare capite che è straniera.
Forza, togli benda, a Dite si è liberi di essere chi volete.
La strega, che ha ancora gli occhi coperti, chiede: ma chi sta parlando?
La straniera però continua: qui occhi rossi non è condanna a rogo.
Isabella si irrigidisce: m-ma come fai a saperlo?! Si può sapere chi sei?
Interviene anche Dotorea, che scruta la straniera con fare sospetto: si… chi sei? Hai una faccia nota.
Mi chiamo Maddalena Schwarz.
Dorotea cambia espressione, ha riconosciuto quella donna.
Si volta verso di voi e dice: lei è Maddalena Schwarz, lei è… mmm …come posso dire?! La protetta di un inquisitore chiamato Della Rovere.
Maddalena annuisce e continua: Della Rovere è finto inquisitore. Io e lui siamo abitanti di Dite. Voi nuovi abitanti?


@Michele – Luca

Umberto Farina vi conduce in una piccola dimora.
Entrate in una piccola sala con scarso arredo.
Vi sedete a un tavolo rotondo e dice: verrò subito al dunque… la Culla crede di poter continuare le tappe dell’apocalisse grazie ai rituali del Codice dei dannati.
Mi spiego… la Culla ha una copia incompiuta di quel libro… e in quel libro ci sono diversi rituali.
Io non ho mai letto quel tomo ma sembra che al suo interno ci sono dei rituali in grado di… bhè …lo avete visto pure voi a Ivrea: pioggia di sangue, giganti, orde di morti…

Sotto Torino si trova una gigantesca e antica catacomba.
La Culla ha usato quella catacomba per generare un’arma di morti. Risvegliare tutti quei cadaveri… e mostri …è stato possibile grazie alla loro copia del Codice.
La tappa successiva della Culla sarà occupare il territorio dominato dall’arcidiocesi torinese.
Le mie conoscenze si fermano qui.
Non so cosa vuole fare la Culla ora che hanno preso Torino e non so cosa succederà a questa terra.

Però posso dirvi una cosa: prima di sferrare quest’attacco, l’Antico si era opposto e per questo è stato tradito dal resto della Culla.
Morte ha organizzato un attentato nei confronti dell’Antico e non ho ancora scoperto se è riuscito a fuggire o è stato ucciso… ucciso “definitivamente”, non so se mi sono spiegato.

 

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Michele Della Torre

Spoiler

Non sono molto contento di vedere Sonia allontanarsi da sola con la piccola piromane.

Spero che non si svegli proprio ora. Quell'inutile mocciosa. Avrei potuto salvare la mia città se non fosse andata in coma!

Seguo Farina e mi siedo al tavolo insieme al capo di Dite e al suo aiutante.

Sì, ho visto i frutti di questo libro. Ma la Culla non si è limitata ai rituali: avevano armi pesanti e veicoli, tra cui un carrarmato. Una catacomba sarà nascosta ma come hanno raccolto tutto quel materiale e tutti quei morti senza farsi notare? Isaia Sprenger si trovava a Torino proprio per indagare su di loro. alzo leggermente le spalle. Certo, è possibile che il vecchio si sia rimbambito del tutto... oppure qualcuno di molto potente li ha coperti.

1 ora fa, darteo ha scritto:

Morte ha organizzato un attentato nei confronti dell’Antico e non ho ancora scoperto se è riuscito a fuggire o è stato ucciso… ucciso “definitivamente”, non so se mi sono spiegato.

Annuisco. 

Quel Morte ha dimostrato di avere poco cervello in più di una occasione. Perciò magari l'Antico è riuscito davvero a salvarsi. Sarebbe un utile alleato, ma immagino che non abbiamo nessun indizio su dove sia... resto un momento in silenzioIo potrei usare i canali ufficiali per scoprire qualcosa, sempre che la gente di Ivrea non diffonda la notizia della mia presenza qui, ma dubito che in questo momento si possa uscire senza farsi beccare dalla Culla.

 

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Luca Neri

incrocio le mani e le metto avanti alla faccia

L'antico è stato tradito... interessante, se è potente come si crede penso che sia riuscito a scappare da uno dei suoi, ma penso sia il caso di accertarci della cosa, voglio dire lui saprà tutti i segreti della setta se è ancora vivo e riusciamo a portarlo dalla nostra parte abbiamo una possibilità.

Guardo poi Michele quando nomina Sprenger

Ah uno dei più grandi "seguaci" della chiesa si trova lì , speriamo sia morto.

Se dovesse capitare qualcosa a lui la chiesa sarebbe costretta a reagire con forza contro la culla, perchè sinceramente al momento non mi sembra che stiano facendo sul serio.

Allora, Umberto dobbiamo andare a cercare l'Antico o hai in mente altro?

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Gabriele

Allontanati da occhi "indiscreti" ne approfitto per darmi una bella rinfrescata. Il calore provocato dalle venature dell'entroterra permettono di vestirmi in maniera più adeguata all'ambiente. Chiedo ad alcuni inservienti di portarmi dei vestiti adatti alla temperatura interna della città di Dite. Mentre mi cambio ripongo in maniera meticolosa in miei eleganti abiti all'interno del doppio fondo della mia valigetta restando piuttosto deluso delle condizioni in cui si sono ridotti. Mi avvicino alle pietre dove Isabella, Eleonora, Dorotea e Riccardo si stanno riposando. Camicia di lino bianca avorio sbottonata in modo da mostrare il mio ciondolo-cimelio; un crocifisso fatto da due bossoli differenti. Pantaloni di stoffa pesante e semiaderenti al corpo con un cinturone piuttosto vistoso dove riporre la mia Radamanto. Bretelle dove, tramite due ganci tengo issata sulla mia schiena il contenitore della mia doppia corona. Capelli legati dietro da una coda e viso scoperto. Il mio occhio cicatrizzato è coperto da una benda nera a mo di pirata. 

Ormai distrutto dalla fuga da Ivrea e pensieroso per essere tornato nella città di Dite, mi rivolgo a Riccardo mentre accendo una sigaretta. Dal mio contenitore di latta ne estraggo un paio per offrirla al mio amico.

Pensi che mi sono messo nei guai sbandierando il fatto che sono un rinnegato di entrambe le fazioni dove ci troviamo?

Il mio tono è fermo ma si percepisce il mio nervosismo. Tra una frase e l'altra aspiro avidamente per buttare fuori dai polmoni una grossa quantità di fumo color grigio topo. Non gli do nemmeno la possibilità di rispondere che mi lascio andare ad una fievole risata.

Si insomma, sono un rinnegato. Sia il Santo Impero che la setta di Dite ha la propria corruzione. La giustizia divina è un'altra cosa. Purtroppo l'uomo non la comprende e non prenderà mai il posto di Dio anche se è quello che brama di più dall'inizio dei tempi. Basti pensare a Adamo ed Eva. Nulla è cambiato e ora il mondo sta pagando le conseguenze. 

Continuo a fumare per poi scuotere il capo allontanando questi pensieri.

Potrei star qui a parlare per ore e non voglio creare dibattiti. Spero solo che tu ti fidi di me più dei superstiti di Ivrea e detto fra noi...

Mi avvicino al suo orecchio in modo che solo lui possa sentirmi.

...Credo che Michele abbia cambiato idea su di me, ma questo non muterà ciò che sono. Il mio compito divino è giudicare le anime che devono marcire all'inferno oltre che placare la mia fame. Il demone che porto dentro di me avvolte prende il controllo della mia persona. E' proprio per questo che tendo a rimanere da solo ma la mia fedeltà è incommensurabile. L'hai provato tu stesso quando ti ho seguito per cercare di salvare Massimo.

Il mio volto si cosparge di un velato senso di fallimento misto a tristezza. Con le mani simulo il segno di croce baciando in fine il crocifisso.

Ora ha smesso di soffrire pagando con la sua stessa vita. Che riposi in pace.

Mi alzo alzando di nuovo il tono di voce e focalizzando la mia attenzione su Eleonora ancora in stato di coma.

Mis amigos. Che facciamo se la bambina dovesse improvvisamente svegliarsi? 

Aspettando una risposta ecco avvicinarsi una donna vestita di pelle. Sinuosa e sensuale si rivela rassicurando Isabella che all'interno della città di Dite ognuno è libero di essere ciò che vuole. Sfioro con una mano la mia benda e tiro un sospiro di sollievo nel credere che in questo luogo non posso venire additato come una sorte di persona maledetta. Di certo sappiamo benissimo di non essere "vivi" e pare che miss Schwarz abbia larghe vedute su chi si trova davanti.

Seneorita.

Dico scavalcando le parole di Dorotea. Mi inchino sfiorando le mie labbra sulla sua candida mano.

Il mio nome è Gabriele Ramirez. Encantado de haberla conocido. Dite non è nuova ai miei occhi e sia io che i miei compagni siamo felici di essere stati salvati dall'attacco della Culla. 

Noto la preoccupazione di Isabella.

Isabella è preoccupata perchè ha conosciuto solo l'ignoranza della gente al di fuori di questo luogo. Non mi stupisce il fatto che vuole celare la sua identità, ma una domanda mi sorge spontanea. Come sa che è una strega?

@DM

Spoiler

Se serve:

Interrogare 6

 

Modificato da Largo
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Riccardo De Santis 

Il 10/3/2019 alle 13:10, Largo ha scritto:

Pensi che mi sono messo nei guai sbandierando il fatto che sono un rinnegato di entrambe le fazioni dove ci troviamo?

Il mio tono è fermo ma si percepisce il mio nervosismo. Tra una frase e l'altra aspiro avidamente per buttare fuori dai polmoni una grossa quantità di fumo color grigio topo. Non gli do nemmeno la possibilità di rispondere che mi lascio andare ad una fievole risata.

Si insomma, sono un rinnegato. Sia il Santo Impero che la setta di Dite ha la propria corruzione. La giustizia divina è un'altra cosa. Purtroppo l'uomo non la comprende e non prenderà mai il posto di Dio anche se è quello che brama di più dall'inizio dei tempi. Basti pensare a Adamo ed Eva. Nulla è cambiato e ora il mondo sta pagando le conseguenze. 

Non mi è mai capitato di dare ragione ad un inquisitore ma in questo caso Michele ha ragione. Sei un rinnegato? Non mi importa ciò nonostante devi tenere la bocca chiusa. In futuro quello che dici, come lo dici, a chi lo dici può mettere in pericolo non solo te ma anche a chi ti sta intorno. Ironia della sorte ultimamente sono io quello che ti sta intorno... Più del dovuto, quindi, la prossima volta pensavi due volte prima di parlare a vanvera. Tutto ciò dovresti saperlo, eri un inquisitore nonché uomo di fede, ed essa come la corruzione, è una malattia della società. Certo, non c è niente di male a credere in qualcuno ed amarlo ma oggi quelli come te la stanno usando come arma. Quindi finché gli uomini del Signore hanno il controllo di questa civiltà non sarai mai libero né di essere chi vuoi né di avere altre credenze né di dire stron.zate. Non credo che questa gente viva sotto terra semplicemente per il gusto di farlo no? Comunque sia, no... Non credo passerai dei guai, dubito che in questo momento la tua posizione interessi a qualcuno. 

Il 10/3/2019 alle 13:10, Largo ha scritto:

Potrei star qui a parlare per ore e non voglio creare dibattiti. Spero solo che tu ti fidi di me più dei superstiti di Ivrea e detto fra noi...

Sai benissimo che mi fido solo di una persona. Sai bene anche che tento a diffidare delle persone che nominano troppo spesso il loro signore però diciamo che tu hai un occhio di riguardo. Per me non sei una minaccia quindi puoi stare tranquillo. 

Il 10/3/2019 alle 13:10, Largo ha scritto:

.Credo che Michele abbia cambiato idea su di me, ma questo non muterà ciò che sono. Il mio compito divino è giudicare le anime che devono marcire all'inferno oltre che placare la mia fame. Il demone che porto dentro di me avvolte prende il controllo della mia persona. E' proprio per questo che tendo a rimanere da solo ma la mia fedeltà è incommensurabile. L'hai provato tu stesso quando ti ho seguito per cercare di salvare Massimo

Sinceramente credo che tu possa stare tranquillo, sono convinto che Michele non ha mai avuto buone considerazioni nei tuoi confronti. Non ti preoccupare per quello che pensa, non prenderlo troppo sul serio... Basti pensare che fino a qualche ora fa mi ha accusato di essere uno scagnozzi della Culla ed ora mi chiede di badare alle sue streghe perlopiù due obbiettivi della setta. Sappi che le cose non miglioreranno quando scoprirà che vuoi scomparti la sua strega(Isabella) spero di essere presente quando arriverà quel momento. Comunque pensavo fossi un lupo solitario, non credevo ti importasse molto dei pareri delle persone riguardo la tua controparte svitata. Ci si può convivere tranquillamente, sai che odio sentir messa tutto il giorno no? Quindi per ovviare al tuo demone interiore faccio semplicemente finta di ascoltarlo. 

Il 10/3/2019 alle 13:10, Largo ha scritto:

Mis amigos. Che facciamo se la bambina dovesse improvvisamente svegliarsi? 

Non so che dirti, ci è stato chiesto di sorvegliarla e ci è stato impedito di farlo. Sonia è con lei credo saprà gestire la situazione. 

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@Luca – Michele

Cita

... oppure qualcuno di molto potente li ha coperti.

Umberto non risponde ma dalla sua espressione capite che Michele ha indovinato.
Il capo della città di Dite non conosce l’identità dell’uomo che muove i fili della Culla, per questo motivo preferisce tace e aspettare che Michele finisce il suo discorso.

Cita

Io potrei usare i canali ufficiali per scoprire qualcosa

Umberto Farina ridacchia mentre si sporge in avanti e risponde all’inquisitore: “canali ufficiali” ? Non esistono più i canali ufficiali. Torino è stata distrutta e tu ti trovi nel covo di un branco di eretici… non sei mai stato così lontano ed estraneo ai cosiddetti canali ufficiali.

L’uomo commenta anche le notizie sull’Antico: noi di Dite non lo abbiamo mai visto ma sappiamo che la Culla utilizza alcuni “punti” sparsi in tutta la regione per mandare messaggi e per richiamare i cinque della stella di Astaroth. Magari possiamo raggiungere questi punti per mandare un messaggio all’Antico ma potrebbe benissimo essere un bel buco nell’acqua.
Umberto alza poi lo sguardo verso Luca. La sua possente mano impatta sulla spalla di Luca in quella che potrebbe essere definita la più rumorosa delle pacche: mi piace il tuo spirito di iniziativa ma… facciamo finta che abbiamo trovato l’Antico: chi ci dice che vuole parlare o allearsi con noi? Chi ci dice che non risulterà minaccioso? E se l’Antico vuole qualcosa da noi in cambio di una sua alleanza?
Umberto guarda Luca negli occhi: sto facendo troppe domande, vero? Ufff… sto invecchiando.

 

 

@Gabriele – Riccardo

Maddalena si sporge lentamente verso Gabriele.
Alza la mano verso il suo volto per poi sfilare dalle sue labbra la sigaretta ancora accesa.
La donna si prende il suo tempo nell’assaporare il sapore del fumo che le riempie i polmoni. Ispira e solo dopo altri secondi, momenti in cui la tensione aumenta, risponde a Gabriele: devi goderti ogni millimetro di questi piccoli miracoli di tabacco. Da oggi in poi le sigarette saranno sempre più rare.
Maddalena ripassa la sigaretta a Gabriele.
La donna prende altro tempo prima di continuare a parlare: noi di Dite non siamo solo fuggiaschi e briganti. Noi di Dite siamo anche spie. Ci infiliamo nelle città come i vermi che iniziano a parassitare i tronchi degli alberi. Avevamo spie a Vercelli, dove la vostra strega è stata catturata, e avevamo spie a Ivrea.
Isabella si sporge in avanti e dice: avevamo?
Sono morti, mia cara. Da quello che sta accadendo in superfice mi fa pensare che solo chi si trova in questo buco sia ancora vivo.
Si genera di nuovo un grande silenzio e Maddalena ne approfitta per scrutarvi uno alla volta.
Isabella però non ha esaurito le sue domande: sei tedesca?
Oh si, ma c’è anche del sangue italiano nelle mie vene.
La donna insiste sul voler rimuovere le bende da Isabella: so che hai paura… i tuoi occhi sono un biglietto di sola andata per il rogo. Ma posso assicurarti che in questo luogo ci sono cose ben peggiori dei tuoi occhi… ma nessuno ci fa più caso. Coraggio…
L’insistenza di Maddalena spinge Isabella a rimuovere le bende.
La strega procede lentamente per poi aprire pian piano i suoi occhi. Il suo colore rosso sanguigno sembra risplendere di una luce propria. Sono occhi grandi, espressivi e magnetici.
Racchiudono in se una forza misteriosa e primordiale come il peccato eppure quegli occhi si muovono con paura e timore.
Maddalena li fissa con orgoglio.
Allora… chiede Isabella …come ti sembrano?
Eccitante, risponde Maddalena con tono malizioso.
La strega è ancora più confusa.
La donna di Dite si rivolge verso di voi: sapete cosa sono? Quei due occhi, intendo. Sono gli occhi del cacciatore. E’ incredibile che la Culla delle bestie sia riuscito a dare questi occhi a una vivente.
Ma immagino che non è la cosa più strana che avete visto a Ivrea… giusto?

 

Spoiler

QUI trovate un mio vecchio disegno su Isabella, non è uno dei miei disegni migliori ma almeno potete avere un'idea dei suoi occhi


 

 

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