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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)


AndreaP

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Tasselhoff sentiva che non avrebbe chiuso occhio. 

Nella sua testa continuava  a ronzare l' eroica impresa del kender coraggioso che si alza nel cuore della notte per andare a salvare la bella Tika.

Con la ferma decisione di riposarsi il più possibile per essere pronto, si costrinse a non seguire Tanis nel folto, ma fu rimuginando sul suo strano comportamento  che si addormentò. 

Svegliatosi di botto arrivò per primo sul luogo del tafferuglio e, nonostante la gioia per il ritrovamento,  si trovò sgomento all vista del fabbro.

Svegliati Goldmoon, sveglia disse tornando a rotta di collo nel loro rifugio. C'è bisogno di te.

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Goldmoon

Una notte di riposo. Tranquillo riposo senza la necessità di guardie, grazie a Mishakal.

Quando il giorno dopo vediamo i prigionieri liberati, oltre ad una preghiera di ringraziamento, subito penso che gli Elfi hanno agito nella notte per liberarli.
Aspetto di ascoltare le spiegazioni, ma se così fosse, mi sentirò molto in colpa per le mie parole del giorno prima nei confronti di tale popolo.

Mi avvicino felice ma in silenzio, per attendere lumi su quanto accaduto.

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Council Day 27 Harvest Home 351 A.C. - Alba [Sereno]

Tika e Otik ricambiarono l'abbraccio di Tanis e Sturm. "Che bello rivedervi" disse la ragazza "non potevamo crederci quando le frecce hanno iniziato  a cadere sui goblin. Erano gli elfi di qualinesti. Subito abbiamo pensato a voi: sapevamo che non ci avreste abbandonato"

"Sì" intervenne Otik "hanno messo in rotta i nemici. Purtroppo non sono riusciti a liberare gli occupanti ti uno dei carri prima che quel Fewmaster Toede gli desse fuoco... sono morti tutti brucuiti..."

"Ma noi siamo vivi. Quell'elfo Porthios ha ci ha poi guidati qui" riprese Tika "E voi state bene? Pensavamo di vedervi con gli elfi... Caramon e Tass dove sono?"

La ragazza venne interrotta dall'arrivo del vecchio cantastorie che avevano in precedenza incontrato a Solace, Fizban in favoloso. "Ah ma voi vi conosco" disse "Che bello rivedervi. Questa città è stupenda: stavo proprio venendo qui e cercavo un passaggio: ma forse è stato un errore chiederlo a quella carovana... me ne sono reso conto quando mi hanno incatenato. Beh tutto è bene quel che finisce bene"


Flint si era intanto recato da Theros che dolorante si era seduto su una pietra. Il sangue pareva essersi fermato, ma il volto pallido ed emaciato indicava tutto il dolore che l'uomo stava provando "Ciao Flint" disse "Sono felice di vederti
Un uomo con una ciotola d'acqua gli si avvicinò porgendola "Ecco bevi" gli disse con viva preoccupazione. Portava le insegne dei Cercatori, i sacerdoti di Haven che per tre secoli avevano cercato invano i veri dei. "E' colpa mia quello che gli è successo. Mi sono opposto alle prepotenze di quel hobgoblin Toede, ricordandogli che lui era al nostro servizio, e facendo leva sulla sua morale ma quello ha reagito minacciando di uccidermi. Theros è intervenuto in mia difesa colpendolo con un pugno e allora hanno deciso di punire lui a monito di tutti... Non me lo perdonerò mai: vorrei fare qualcosa per te amico mio."

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Sturm

Sturm indicò a Tika la direzione in cui si trovavano gli altri compagni, per poi spostarsi decisamente al fianco di Theros, pronto ad assisterlo per qualsiasi evenienza. La storia da lui raccontata gli stava facendo ribollire il sangue, sommandosi all'orrore raccontato da Otik.

Solo la sorpresa di rivedere Fizban ancora vivo, dopo la sua recente scomparsa, aveva sorpreso in positivo il guerriero di Solamnia, ormai convinto che il vecchio fosse passato a miglior vita. 

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Caramon

Il guerriero finito di indossare l'armatura raggiunse il gruppo proprio quando stavano raccontando del carro bruciato, rimase lì, ghiacciato guardandosi attorno cercando l'elfo che aveva guidato quell'attacco senza chiamarli. Poi le parole del vecchio lo scossero nel profondo, gli si avvicinò anche dimenticandosi di Tika "Bene? Quanti erano i prigionieri di quel carro? Niente mi sembra sia andato bene." mise da parte le timidezze, abbracciò Otik, poi Tika più calorosamente e infine diede una pacca sulla spalla del fabbro.
"Perché non ci avete chiamati?"

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Riverwind (umano barbaro/ranger) 

L'uomo fu felice di vedere così tante facce note ancora vive, ma si dispiacque per i morti bruciati e per il povero fabbro. Perdere un braccio avrebbe cambiato in ogni caso la sua vita, ma ora fare quella professione sarebbe stato alquanto difficile senza un aiutante. 

Riverwind ascoltò con attenzione il racconto di tutti e guardò la sua compagna avvicinarsi al fabbro. Forse Mishakal avrebbe potuto fare qualcosa per il suo braccio o perlomeno per quella brutta ferita. 

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Council Day 27 Harvest Home 351 A.C. - Alba [Sereno]

Fizban guardò i compagni e poi disse ad alta voce senza rivolgersi ad alcuno in particolare "Ciao Fizban, siamo contenti anche noi di vederti e che tu stia bene. Hai ragione è proprio bella questa città, pensi di fermarti a lungo?" per poi allonarsi lentamente

Intanto Tika, dopo aver guardato Caramon e avergli risposto con una velata tristezza "Sono tempi bui. E ognuno deve accettare il meglio di quello che gli è dato", si era mossa velocemente per andare a salutare gli altri compagni del gruppo non lesinando abbracci a tutti

Fu allora che Laurana, la figlia dello Speaker of the Sun, comparve e si diresse dai compagni "Eccovi. Avete già visto che sono stati liberati gli uomini della carovana. Purtroppo ci sono state delle perdite" aggiunse con tono grave
Poi rivolgendosi a Caramon "Questa notte gli uomini di Porthios hanno identificato la carovana, e sfruttando le tenebre hanno sferrato un attacco. Erano troppo lontani per tornare a chiamarvi..."

"Inoltre siamo in grado di gestire il nostro territorio senza l'aiuto di umani" una voce maschile interruppe Laurana. Era Porthios stesso

@In elfico

Spoiler

 

"Lauralanthalasa, nostro padre ci aspetta." disse Porthios. "Arrivo" replicò la ragazza

 

L'elfo senza donare altre parole ai compagni si allontanò

"Ora devo andare: mi attendono al consiglio" riprese Laurana "Verrà dato alloggio a tutte queste persone e se avete qualcosa da far sistemare - abiti, armi, equipaggiamento - consegnatelo ai servitori che provvederanno"

Quindi la ragazza si mosse per andarsene

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Flint

Il nano ascolto' il fabbro ed il sacerdote raccontare gli eventi che erano costati al primo uno dei suoi arti. "Theros, se tutto si potesse battere come ferro sull'incudine, per raddrizzare tutti i torti che ci sono in giro, non vorrei accanto nessun altro che te." avrebbe aggiunto anche altro, per testimoniare all'amico il suo rispetto e la sua stima, perche' a volte lenire l'animo aiuta a lenire i dolori, ma venne interrotto da una strana conversazione, di Fizban... con se stesso! Il nano rimase stralunato a sentirlo, poi cerco' di giustificarlo agli occhi degli altri. "Deve averne vissute di cotte e di crude anche lui. Sara' il caso che gli offra il mio orecchio per sfogarsi, o si caccera' in altri guai. Vedo comunque che sei affidato in buone mani, Theros." fece un cenno di saluto e di ringraziamento al sacerdote che lo accudiva, benche' colpevolizzandosi. "E voi smettete di pensare di avere colpe. Se conosco Theros, avrebbe reagito per difendere chiunque avesse subito soprusi, e non sarebbero mancati, prima o poi. E' solo un caso, che abbia difeso proprio voi. Le uniche colpe dobbiamo attribuirle ai veri colpevoli, che pagheranno tutto. Toebe in primis."

Cio' detto, strinse la mano al fabbro e si congedo' da entrambi, per cercare di non perdere di vista il vecchio cantastorie Fizban.
Per fortuna l'incedere non era veloce, forse per l'anzianita', forse per la stanchezza, o forse anche per il non saper dove andare. 

"Ciao Fizban, sono contento anche io di vederti e che tu stia bene." gli fece eco, adattando la frase che gli aveva sentito dire. "In realta', sono davvero contento che tu non abbia a lamentarti se non della mancanza di tatto di noialtri. Sembra che non ti abbiano tolto nessun pezzo, anche se la tunica rende difficile giudicare." una frase che poteva essere intesa sia come una battuta greve, che come un modo serio per riportare l'atteggiamento del bardo nei parametri della giusta considerazione degli avvenimenti. 
"Piuttosto che chiederti se intendi rimanere, lascia che ti chieda dove eri diretto, quando sei stato cosi' sfortunato o malaccorto da chiedere un passaggio ad una carovana di aguzzini e prigionieri."

Modificato da PietroD
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Council Day 27 Harvest Home 351 A.C. - Alba [Sereno]

Fizaban guardò Flint "Ah ti sei accorto di essere stato scortese. Beh meglio tardi che mai." rispose sorridendo "Non mi hanno fatto nulla: perché? avrebbero dovuto? In ogni caso venivo qui sai. In autunno questa foresta è bellissima, e mi piacciono i colori che prende."
Poi aggiunse "Il problema è che adesso come tutta questa gente non posso tornare indietro. Quella gentaglia ha occupato tutto a nord e ha portato via tutta a brava gente. Che peccato: era simpatica, la brava gente. Chissà dove li hanno portati?"

Intanto Goldmoon, trascinata da Tass, venne portata di fronte a Theros. Il sacerdote dei Cercatori che era al fianco del fabbro guardò la barbara. "Sei una guaritrice?. Anch'io ne ho dei rudimenti, ma non ho potuto che fermare il dissanguamento. Ci vorranno molti giorni perché quella ferita si rimargini, sempre che non intervenga un'infezione..." aggiunse sconsolato.

 

@L_Oscuro

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Sturm

Sturm si portò al cospetto di Fizban, mentre lo strambo vecchietto ancora interagiva con Nano nel suo caratteristico, incomprensibile modo. 

"Bentrovato, signore. Felice di rivedervi in salute: in effetti, ne disperavamo, da quando abbiamo perso notizie di voi. Non ci siamo nemmeno capacitati della vostra improvvisa sparizione: sarei oltremodo curioso di sapere cosa vi sia accaduto e come abbiate fatto a tornare, da solo, alla civiltà, se posso chiedere!", disse il guerriero, ormai tranquillizzatosi per le parole di Tika ed Otik. La condizione di Theros era ben più grave, ma il fabbro non appariva, fortunatamente, in fin di vita e, se c'era qualcuno in grado di aiutarlo, in quel momento, in tutto il mondo, altra non poteva essere che Goldmoon stessa.

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Flint

"Ah, beh. La cortesia di un nano sta nel non usare l'ascia per salutare. Ho forse usato l'ascia?" si scherni' Flint con il bardo, sorridendo forzatamente e iniziando a pensare che i dragonidi avevano lasciato scappare tutti pur di liberarsi di lui. "Quanto ai draconici... al fabbro che lavora con le mani hanno tolto un arto, a te che lavori con la lingua avrebbero potuto operare di forbici e costringerti al mutismo. Direi che, almeno tu, puoi ritenerti fortunato." 

Le domande di Sturm per il bardo erano assolutamente interessanti, ed il nano spero' che le informazioni ricavate a quel modo dal bardo fossero utili. Ma non ci avrebbe scommesso una testa d'agnello.

Modificato da PietroD
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Caramon

Ignorò la risposta di Porthios, il guerriero in cuor suo sapeva che aveva ragione seppur forse si sarebbe potuto far meglio se davvero erano bravi come sostenevano. Lo seguì con lo sguardo mentre si allontanava poi si lasciò convincere dalla eco delle parole di Tika.
Stavano già inabissando Fizban di domande, in effetti era l'elemento più curioso di quella combriccola. Caramon evitò di aggiungersi al coro ma era pronto a dare il giusto sostegno al vecchio che in verità appariva provato.
Silenziosamente si accostò alla scena ma dalla parte di Fizban.

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Riverwind (umano barbaro/ranger) 

L'uomo si avvicinò agli riuniti a parlare con Fizban "Il Cantastorie" ed altri membri profughi della comunità di Solace. I discorsi che ne vennero fuori furono utili, ma an he molto tristi. Il mondo stava davvero andando a rotoli, dovevano fermare tutto questo con l'aiuto di Mishakal e degli altri dei. 

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Goldmoon, chierica

Il kender trascinò Goldmoon con insistenza.

Ora si trovava di fronte ad un vero ferito, una ferita profonda, stando alle parole del sacerdote.

Quella sarebbe stata una prova. Avrebbe usato la magia per guarire qualcuno.

Dea...

Mormorò a mezza voce mentre evocava il potere guaritore.

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Tanis

La notizia del salvataggio si era sparsa in fretta per Qualinost e Tanis, come gli altri, si era affrettato a raggiungere i superstiti.
Abbracciò uno ad uno i sopravvissuti, soffermandosi soprattutto con Otik, sollevato dal vederlo sano e salvo.
Ringraziò Porthios a nome di tutti quanti, felice di sapere che dietro l'atteggiamento altero gli elfi conservavano intatti i loro valori di bontà e onore.
Quindi raggiunse Fizban e gli altri, salutò l'anziano che così tanto raccoglieva la curiosità di tutti, per quella sua aria strampalata, ma anche misteriosa.
Prima che Laurana se ne andasse, chiese a lei e a Porthios di concedergli di unirsi a loro due e raggiungere così il Portavoce.
 

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Goldmoon, chierica

La ferita è orribile a vedersi, la chierica dovrebbe poter fare qualcosa. Vorrebbe poter fare qualcosa.

Cerca di invocare la Dea affinché le dia il potere necessario. 

Ma è solo in grado di chiudere il taglio... o meglio, lo squarcio. 

Il sangue si ferma, e i lembi sembrano meno arrossati. Sembra quasi che la ferita sia vecchia di qualche mese, il peggio passato.

Ma il moncherino è ancora lì...

Una lacrima vorrebbe scendere, ma Goldmoon la ferma, fiera.

Mi dispiace. Vorrei poter fare di più, ma i miei poteri non arrivano a tanto.

Ma ti giuro sulla mia vita che se nel mio peregrinare dovessi imbattermi in un modo per ridarti il braccio, tornerò a cercarti!

Sia fatta la volontà di Miskahal!"

Spoiler

Scalo un cura ferite moderate

 

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Council Day 27 Harvest Home 351 A.C. - Alba [Sereno]

Fizbanm ignorando Flint, guardò con fare dubbioso Sturm, strofinandosi la barba bianca. "Perchè cosa mi è successo che ti ha fatto preoccupare?" chiese come se il guerriero di Solamnia stesse dicendo parole che non capiva.  

Mentre Fizban terminava di rispondere agli amici Tanis raggiunse Laurana e Porthios. Fu il figlio maggiore del Portavoce a parlare. "Mi spiace Tanthalas, ma il consiglio è riservato  ai suoi membri. Vi convocheremo una volta presa la decisione" rispose lapidario, per poi incedere spronando la sorella a seguirlo. Laurana guardò Tanis con occhi dispiaciuti forse di scusa e si allontanò

Intanto Goldmoon appoggiata la mano sulla ferita di Theros iniziò a pregare la Mishakal. Subito il potere della Dea si irradiò dalla sua mano e parte della ferita iniziò a chiudersi

Il Cercatore, che era lì a fianco, alla vista della guarigione subito si mise in ginocchio  
e guardando Goldmoon chiese stupito "Per gli Dei! Come hai fatto?"

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