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Capitolo 2 - Dragons of Flame (Parte 1)


AndreaP

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Caramon

Al mattino prima di rimettersi in viaggio fece trovare al fratello ciò che aveva chiesto la sera precedente. Dopo la notte, al freddo della mattina, era doveroso. Oltre a quella sorta di tisana calda, quasi bollente, però non fece trovare altro. Né parole di conforto né un buongiorno degno del fratello protettivo.

La marcia fu silente, scandita solo dai presagi funerei di Tanis. Voleva dirgli come potesse essere così sicuro che tutto era finito e che loro erano l'unica speranza per quelle terre. Si stava caricando di responsabilità non sue e non richieste.

Le parole di Raistlin non lo sorpresero. Era cambiato, non era mai stato un cuor di leone, ma da quando era successo quel fatto sembrava tenere ancora di più a quel che aveva ottenuto. Geloso e pavido. Assetato solo di conoscenze, se ne fregava di tutto il resto. Fortunatamente gli altri gli fecero notare quanto la sua codardia fosse inopportuna, ma Caramon disse altro "E quindi vorresti andartene da qui da solo? Girovagando in un territorio conquistato dai nostri nemici. Con quei grossi rettili volanti che certamente ti troveranno e bruceranno?" non lo avrebbe abbandonato ma di certo non avrebbe abbandonato i suoi amici e la sua terra... e poi c'era lei, Tika. Certamente era sopravvissuta insieme agli altri.

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Tanis Mezz'elfo

Man mano che sgretolavano la distanza tra loro e Solace, il peggiore degli incubi divenne realtà: la città era caduta e i figli del drago dettavano legge tra le sue rovine. Subito il gruppo divenne preda di un turbine di sensazioni e proposte che ne minacciò l'unità. Il mezz'elfo era preoccupato dalle tensioni che scuotevano la loro unione. Quelle visioni apocalittiche sembravano sobillare più le loro differenze invece che cementare la coesione verso un unico obiettivo, un unico nemico.
Non è il momento per dividersi intervenne sollevando una mano e cercò di porre fine a quel dibattito che conduceva verso una pericolosa china. Sappiamo ancora troppo poco di quel che è successo, nonostante le conseguenze siano dolorosamente sotto i nostri occhi. Lasciò che la bruma invernale condensasse il suo respiro in fugaci nuvolette prima di proseguire. L'invasore avrebbe stretto la città conquistata con un cordone di sicurezza, se avesse voluto un controllo capillare. Così non è, per mancanza di volontà o di uomini. Nel caos dopo la battaglia abbiamo ancora possibilità di muoverci, come una delle bande mercenarie al seguito o come avventurieri in cerca di oro, come tanti che seguono gli eserciti in marcia. Certo non è privo di rischi, ma nessuno di noi è un pavido o uno stolto. Insieme sapremo proteggerci l'un l'altra. Lasciò che le parole entrassero nelle orecchie di ognuno e fermò il suo sguardo sui fratelli Majere per un istante prima di proseguire.
Entreremo come tali, ma tenete armi armature celate dai mantelli. Goldmoon, custodisci ciò che sai lontano da ogni luce e sguardo. Se dovessero interrogarci, dobbiamo tutti avere la stessa versione: veniamo da New Ports, cerchiamo lavoro richiamati dalle promesse di ricchezza della guerra. Se tutto andasse male, dove abbiamo dormito la notte scorsa sarà il punto di ritrovo di chi è potuto fuggire. Approfittiamo per fare domande con discrezione: capire cosa è successo, dov'è finito il resto dell'esercito dei draghi, chi comanda ora e se c'è ancora una resistenza all'invasione. Se non avete domande, andremo ora tutti insieme.

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Share Day 23 Harvest Home 351 A.C. - Pomeriggio [Nubi]


Guidati da Tanis i compagni si avvicinarono a Solace. La situazione pareva peggiore di quanto si vedeva da lontano. Case ancora utilizzabili sugli alberi non ve ne erano più e tutta la popolazione si era adattata a vivere in rifugi costruiti a terra: le uniche costruzioni che parevano stabili erano quelle fatte fare dalle forze di occupazioni, la palizzata che era in costruzione e un recinto posto a lato del villaggio

Entrando nella cittadina gli amici superarono un posto di guardia darconico che non si interessò in alcun modo al loro passaggio, degnandoli solo di un fugace sguardo. La gente del luogo si era adattata accendendo fuochi fuori dai capanni per scaldarsi nel freddo pomeriggio autunnale: sguardi di rassegnazione si vedevano ovunque. Osservando con attenzione gli abitanti si notavano che erano per lo più vecchi, donne e bambini. I pochi uomini presenti presentavano delle ferite. In ogni caso nessuno era esentato a lavorare alle costruzioni imposte dagli occupanti.

Due costruzioni sorsero subito agli occhi dei compagni come ancora attive: la fucina di Theros Ironfield, il fabbro amico di Flint, e la locanda dell'Ultima Casa, orami adagiata anch'essa a terra con quel che restava della costruzione.

@all

Spoiler

Ho mosso come indicato da Tanis. Se qualcuno non va in città segnalatemelo che correggo.

 

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Sturm

"Che dite? Procediamo tutti assieme, adesso che siamo entrati? O ci separiamo momentaneamente, in modo da ottimizzare il tempo?", chiese, a quel punto, Sturm, lisciandosi i lunghi baffi.

"Ammetto che non mi dispiacerebbe passare da Thoras, finché siamo qui, come credo non dispiaccia nemmeno a Flint. Visto l'incontro... imprevedibile... che abbiamo avuto, vorrei un suo parere sulle condizioni del mio... metallo. Diciamo".

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Raistlin

Dopo il commento del fratello, il mago sbuffò di derisione e scosse la testa, limitandosi a sogghignare come se quello fosse stata una battuta molto divertente

Poi si mosse dietro Tanis e il resto del gruppo; quando giunsero nei pressi del presidio dei draconici, Raistlin lanciò occhiate furtive in direzione degli uomini lucertola, come per vedere di quale tipo di draconico si trattasse

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Tanis Mezz'elfo

Non c'è alcun bisogno di dividersi ora. Possiamo andare da Theros tutti insieme. Il fabbro era una persona di fiducia che avrebbe volentieri incontrato e Tanis in cuor suo sperava che non gli fosse accaduto nulla di male. Inoltre la visita alla fucina sarebbe stata perfettamente coerente con la loro copertura di mercenari, anche se si aspettava di incontrare più guardie là dove venivano prodotti strumenti in metallo, armi comprese.

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Flint

Anche se non l'aveva detto subito per non condizionare gli altri, era lieto di avere la possibilità di rivedere la Forgia ed il suo proprietario.

@DM

Spoiler

Theros Ironfield, cosa dovrei sapere di lui a parte la generica amicizia con Flint per comunione di interessi?

 

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Riverwind

Si guardava attorno cercando di essere pronto ad ogni evenienza senza pero' apparire sospetto. La cittadina non era che l ombra della splendida citta' sugli alberi che era una volta Solace.

La gente appariva stanca e dimessa, completamente sotto il giogo delle truppe di invasione draconice

"Restiamo uniti"

si limito' a dire mentre il gruppo si avviava verso la forgia 

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Caramon

Come potesse nascondere di essere armato proprio non lo capiva... tuttavia sembrò non essere necessaria tanta accortezza visto che i draconici parvero quasi disinteressarsi a loro. Certo non poteva farlo chi a Solace li conosceva a questo avrebbero dovuto portare maggiore attenzione.
Si avvicinò quindi a Tanis senza mai però perdere d'occhio il fratello "Se ci riconoscono dobbiamo far capire di non scaldarsi troppo." alcuni di loro erano conosciuti come buoni mercenari o guerrieri ma erano persone troppo legate a Solace per mettersi al soldo di chi l'aveva rasa al suolo.

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Tass

Tass trotterello' tranquillamente dietro agli altri, ben deciso a non attirare troppe attenzioni su di sé ma annoiato dall'idea di passare il pomeriggio alla forgia.

Oltretutto Theros era stato chiaro quando gli aveva detto di non mostrare più il suo codino in quel luogo. Chissa' poi perché. Aveva solo convogliato i canali di  scolo di alcune grondaie nel camino della forgia creando la più bella nebbia che Solace avesse mai visto!!

Sconsolato si distrasse guardandosi intorno.

Spoiler

Ascoltare+7

Osservare+7

Ma soprattutto se incrocio qualcuno, rapidità di mano+13

 

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Sturm

Avvolto nel mantello, Sturm, all'idea di compensare Theros per il suo lavoro, si ricordò di doversi munire di conio, pertanto si accostò a Tass e gli sussurrò: "Sono certo vorrai rendermi il mio borsello, che pare essere scivolato nuovamente tra le tue cose. Rammento un discorso fatto non molto tempo fa, tra te e me, riguardo la tua sbadataggine...".

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Tass

 Dici? Eppure sono quasi sicuro che sia mio disse pescandolo da una delle sue sacche e rigirandosene tra le mani davvero sai? è proprio uguale uguale a quello che cadde dalle tasche allo zio Trapper,   però... se insisti non sarò certo io a darti del bugiardo. Concluse guardando con tristezza  Sturm che glielo sfilava dalle dita.

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Share Day 23 Harvest Home 351 A.C. - Pomeriggio [Nubi]

@Raistlin

Spoiler

Il mago si guardò con attenzione intorno. Il fisico slanciato dei draconici e le scaglie verde rame li denotavano come quelli chiamati Kapak, che alla morte si trasformavano in acido.

Solace era desolata. I pochi abitanti, per lo più donne, vecchi o bambini, o feriti stavano lavorando per i draconici e, quelli che si aggiravano per il villaggio, lo facevano a testa bassa senza badare a chi incontravano

I compagni si avvicinarono alla fucina, l'unica costruzione di Solace da sempre a terra e non fra le fronde dei Vallen. Quando furono nei pressi videro che Theros stava parlando con due draconici: brani del parlare giunsero alle orecchie degli amici. "... non avrà molta pazienza ancora" stava dicendo uno degli invasori con un pesante accento che indicava come non fosse abituato a parlare la lingua degli umani. Theros iniziò a rispondere "Vi ho detto che non riesco...". 

Prima che i compagni potessero fare alcunché, i tre si voltarono  guardarli e dopo un momento di sorpresa Theros, interrottosi, disse loro "salve viaggiatori. Un momento che finisco e sono a voi"

@all

Spoiler

 

Vi ricordo che Goldmoon non ha più il bastone di cristallo azzurro: questo è diventato parte della statua quando siete tornati nella sala del tempio e Mishakal vi ha parlato.

Shadizar/Ghal sistemate voi sulle schede il passaggio di borsa? (23 steel, 36 silver, 8 copper)

 

 

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Flint

Il nano temeva di trovare la Forgia in mano di sconosciuti, magari schiavi draconici cui era stata delegata l'opera di battitura del ferro.

Fu lieto che i timori fossero esagerati. La situazione sembrava non piacevole, ma non disperata. Gli dava anche uno spiraglio d'azione... a quanto pareva l'amico Theros aveva difficoltà, e lui sarebbe stato lieto di offrire la propria maestria per velocizzare l'opera che gli era richiesta, se l'amico avesse accettato.

Intanto, fece solo un cenno di saluto e di conferma. Avrebbe atteso l'uscita degli invasori dalla Forgia.

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Tanis Mezz'elfo

Come si aspettava, la forgia di Theros era presa di mira dalle milizie dei draghi, che avevano di certo la volontà di metterla al loro servizio. Tanis non rispose alla frase del nano, si limitò a mantenere uno sguardo duro e la bocca chiusa in ostinato silenzio. Qualche domanda dai draconici era ora quasi scontata e fu per una volta tanto grato che i capelli lunghi e la barba celassero un poco il suo sangue elfico.

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Caramon

Era evidente avessero chiesto a Theros qualche cosa di particolare. Il guerriero fu ben lieto di vedere che il fabbro era stato molto sveglio a stare al loro gioco... le cose sembravano andare decentemente. Approfittò quindi della situazione per capire qualche cosa di più delle richieste dei draconici.

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