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Avventure nelle Terre Selvagge - Mai lasciare il sentiero


L_Oscuro

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Nel silenzio del Bosco si sente solo la voce di Lifstan che chiama l'eremita. Dopo qualche momento, sentite la sua voce provenire da un albero in alto.

[Eremita]
"Avete visto? L'ho fatto secco! Quella spregevole creatura dell'Ombra!"

Alzate lo sguardo e lo vedete a cavalcioni su un ramo, arco e frecce in mano, ma non incoccate. Con un'agilità insolita, considerando il suo aspetto, salta giù dall'albero con pochi, rapidi, balzi.

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Lifstan (bardiano guerriero) 

"Bravo! Noi invece ci siamo occupati di qualcosa che non saprei come definire qui dentro il pozzo. Anche per oggi abbiamo fatto la nostra parte per lordare via l'Ombra da Bosco Atro. Cerchiamo di uscirne il più in fretta possibile però. In marcia." dico con fare soddisfatto e di approvazione all'Eremita. 

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Wraith

Quando Lifstan inizia ad urlare per richiamare l’eremita alzo una mano nella sua direzione per richiamare la sua attenzione, a costo di sembrare nuovamente la maestra bacchettona. Abbiamo appena sconfitto un nemico ragguardevole, ma eviterei di gridare in questo modo in mezzo al bosco. Non possiamo sapere quali creature possano sentirci. Sono consapevole di non essere la compagna migliore per una passeggiata piacevole. Ma non stiamo facendo una piacevole passeggiata, e già due volte la “leggerezza” di qualcuno del gruppo ci ha portato troppo vicini alla sconfitta. Dovrebbero avere imparato ad essere cauti e guardinghi!

Quando l’eremita si mostra mi limito ad annuire. In marcia. Vediamo di lasciarci questo bosco alle spalle il prima possibile.

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Finalmente, il giorno dopo l'incontro spiacevole con la Cosa nel Pozzo, vedete in lontananza il margine del bosco.

Spoiler

Considerate che avete fatto un riposo breve tutti quanti

Appena mettete un piede fuori dai confini di Bosco Atro, la sensazione spiacevole di pesantezza che vi ha assalito per tutto il viaggio, scompare. L'aria sembra più fresca, il clima mite e il cuore diviene leggero.

Senza che ve ne rendiate conto, un sorriso affiora sulle vostre labbra. Non lo controllate, viene su da solo. Improvvisamente.

[Baldor]
"Amici miei, non esistono parole per descrivere quanto vi dobbiamo e quanto vi siamo grati. Avevo decisamente preso sotto gamba questo viaggio..."

Prende dei sacchetti che vi porge

"Non si sono parole, ma certamente ci sono i penny sonanti, che sebbene non esprimano adeguatamente la mia gratitudine e l'affetto che ho scoperto di provare per voi, potranno esservi utili per riempire la pancia con vero cibo e dormire in un vero letto per qualche tempo, cosa che io, personalmente, non vedo l'ora di fare!"

Ride di cuore, ed anche Belgo pare molto più rilassato. Ha ancora i segni di quanto avvenuto, delle scure occhiaie sotto gli occhi ed un'ombra nello sguardo, ma qualcosa vi dice che il tempo, e soprattutto stare lontano dall'Ombra per un bel po', lo faranno tornare il ragazzo spensierato che era un tempo.

"Noi andremo verso sud, nelle Valli dell'Anduin. Lì troveremo ottimi acquirenti per le nostri merci, esotiche ai loro occhi. Sono terre custodite dai Beorniani, quindi sicure.
Andrò al Palazzo della Foresta, per qualche giorno. Il tempo di riposarmi, far riprendere il ragazzo, e riorganizzarmi. Poi proseguirò per la mia strada. Ovviamente vi ritengo liberi da ogni impegno preso con me, ma se vorrete farmi compagnia ancora per un po', sarò felice di dividere con voi un desco e magari ricordare le avventure appena trascorse!"

Notate che al sentir nominare il Palazzo della Foresta, gli occhi dell'Eremita hanno un guizzo, ma null'altro.

Spoiler

Palazzo della Foresta è una settantina di chilometri a sud, due o tre giorni di un bel viaggio di piacere (niente tiri e niente incontri)

Adesso potete andare incontro ad una fase della Compagnia (se vi servono delucidazioni sulle regole in merito ne parliamo nel TdS).

Se invece volete andare da qualche altra parte, dividervi o altro, passiamo poi alla fase di viaggio per la destinazione di ognuno.

 

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Lifstan (bardiano guerriero)

"Seguirti, non ci dispiacerebbe. Anche perché dobbiamo trovare una casa per lui, ci sarà bisogno di parlare con i notabili della comunità; la loro collaborazione potrebbe facilitare il tutto." dico a Balor indicando l'eremita. "La mia preoccupazione è per il Proclama di Re Bard, riusciremo ad arrivare in tempo per la ricorrenza della Battaglia dei Cinque Eserciti?"

Spoiler

 

master quanto tempo manda alla ricorrenza?

ipotizzando 3 giorni per raggiungere palazzo della foresta, soggiornare 1 o 2 giorni e ripartire per tornare a questo punto, quindi in totale 7/8 giorni più quello che ci vorrà per arrivare a Valle, magari circumnavigando il bosco invece di passarci di nuovo vicino, facciamo in tempo? Se non facessimo in tempo, invece passare per il bosco ci permetterebbe di arrivare in tempo?

 

 

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@Pyros88

Spoiler

Se vuoi arrivare a Valle in tempo per il proclama, e magari svolgere lì la tua fase della Compagnia, allora ci arrivi in tempo, non ti preoccupare.

Se invece vuoi svolgere al Palazzo della Foresta la fase della Compagnia, ovviamente non ce la fai.

Considera che per inaugurare un rifugio sicuro, devi svolgere lì la fase della compagnia, quindi dipende anche dove vuoi inaugurarne uno, sempre se vuoi farlo. 

 

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Wraith

Annuisco alle parole di Lifstan. Anch'io vorrei tornare in tempo per il proclama ma credo che se ci sbrigheremo non dovremmo avere problemi. Non esco spesso da Bosco Atro, ma anche questa volta la sensazione del sole sulla pelle e l'aria fresca mi rinfrancano. Potremmo tornare indietro assieme Mastro Lifstan. Viaggiare in gruppo è sempre più sicuro che aggirarsi da soli.  Mi volto quindi verso gli altri. E lo stesso vale per chiunque di voi voglia tornare indietro. 

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Viaggiate verso sud per un altro paio di giorni, nella piacevole brezza di fine estate.

Di tanto in tanto vedete gruppi di Uomini ben armati che pattugliano le strade, e capite perché Baldor non avesse più bisogno di una scorta.

Arrivati al Palazzo della Foresta, il mercante si accomiata da voi.

[Baldor]

"Miei cari amici, mio figlio ed io vi dobbiamo la vita! Ci avete salvato dai pericoli di Bosco Atro, ma anche da noi stessi! Impegni richiedono ora la mia attenzione, ma vi invito a brindare alla nostra compagnia stasera, alla Locanda dell'Oca Spennata!"

Ride di gusto, e si avvia per la sua strada. Belgo si attarda un attimo. Vi guarda tutti, uno ad uno.

[Belgo]

"Come ha detto mio padre... Ecco... Vi dobbiamo tutto!

Dopo l'attacco dei ragni, e la perdita di memoria di mio padre, mi sentivo perduto! E quella cosa nel pozzo... Ero sicuro fosse mia madre, non so spiegarmi come sia possibile!

Ci avete protetti col vostro acciaio, è vero. Ma mi avete anche sostenuto, e dato coraggio. Ho capito che quello che è accaduto cinque anni fa è il passato, e non tornerà."

Si adombra triste, toccandosi il ciondolo. Poi però la mano si sposta sul gingillo regalatogli da Lifstan.

"Però è al futuro che dobbiamo guardare!

Ci rivedremo, un domani! Me lo sento!"

Corre via, a raggiungere il padre. Lo guardate andare via, poi un colpo di tosse richiama la vostra attenzione.

[Eremita]

"Cheeeee caro ragazzo, vero!? Puzza un po' d'ombra, ma passerà!

Che facciamo ora, giovani!?"

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Lifstan (bardiano guerriero) 

Saluto il mercante e suo figlio, sapendo comunque che li avrei rivisti di lì a poco alla locanda dell'Oca Spennata. Non è ancora giunto il momento dei saluti definitivi. 

"Credo sia il momento di presentarsi a chi comanda a palazzo e provare a chiedere il loro aiuto per poterti trovare un posto dove ricominciare a vivere, un'abitazione tutta tua o perlomeno qualcuno che ti ospiti nel frattempo. E poi mi pare di intuire che questo posto ti ricordi qualcosa, hai vissuto qui o vi sei giunto in passato?" dico con gentilezza all'Eremita. 

Modificato da Pyros88
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Beli

Sì, un'udienza al palazzo sarà la cosa migliore per te. Concordo con Lifstan. Ancora non mi sento a mio agio con questo strano individuo. Non ha fatto nulla per meritarsi fiducia e quello che stiamo facendo per lui è ben di più di quanto lui abbia fatto per noi, quindi non riesco a togliermi dalla testa il desiderio di liberarmi di questo pazzo.

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Lifstan (bardiano guerriero) 

"Inoltre, vorrei cercare di capire meglio chi tu sia. Lo so che non sei più quel odi un passato che ciò che eri è stato cancellato da ciò che ti hanno fatto è che hai dovuto vivere per anni in prigionia, e certo non voglio rivangare un passato doloroso e che ti sei lasciato alle spalle, però non ho posso fare a meno di chiedertelo. Ho notato il pezzo d'ascia che ti sei portato dietro dal tuo rifugio, hai detto che ti è costato molto portartela dietro e che non hai coraggio di liberartene perché temi possa finire in mani sbagliate. Io ho capito che cosa è quello è ciò che rimane di Mordilupi, o perlomeno un pezzo di essa. Conosco la triste storia del suo possessore, il figlio di un capotribù, rapido dagli orchi molti anni fa." dico appoggiando una mano sulla spalla dell'anziano uomo e guardandolo dritto negli occhi, con gentilezza, aspettando una sua risposta. 

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Caranthiel

"Buon uomo, i nostri viaggi non sono esauriti, credo... almeno, non adesso, che abbiamo forgiato nuovi ed improvvisi, ma già tanto saldi, legami", aggiungo, rivolta all'eremita.

"Ma a voi farebbe bene cercare di trovare quiete, serenità e, se possibile, un nuovo equilibrio. Il giovane Lifstan ha toccato una corda che non mi azzardavo a sfiorare, poiché non usa ai costumi di voi Uomini, ma la natura di quell'artifatto che ci avete fatto intravedere è nota anche a me, così come la sua storia. E non posso non farmi delle domande al riguardo... forse che la cacciata del cosiddetto Necromante ha donato una nuova vita a qualcuno? Forse che il vostro sobbalzare all'idea di recarci presso il popolo del Bosco è legato ad un qualche lontano... ricordo personale?".

Mi è difficile stimare e computare l'età dei Mortali, ma la curiosità va tutta in una direzione ben precisa...

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Wraith

Mentre ci dirigiamo verso il palazzo, con gli animi decisamente più leggeri, osservo ed ascolto attentamente i miei compagni d'avventura. Ora che non devo più preoccuparmi di guidarli sani e salvi oltre le ombre di Bosco Atro, ho modo di cercare di capire di più su di loro, di scoprire accenni della loro storia. 

Quando ci salutiamo con Baldor e Belgo mi limito ad un cenno del capo. Mi avvicino quindi al ragazzo dopo che si è attardato. Questo viaggio è stato il primo passo per diventare un uomo. Gli dico poggiando una mano sulla sua spalla. Rimani fedele a a chi sei, ama e proteggi i tuoi cari e non dimenticarti mai che anche nella tenebra più oscura è presente una scintilla di luce. Ti sei comportato bene. Puoi esserne orgoglioso. Li osservo quindi allontanarsi con un mezzo sorriso sul volto.

Volgo quindi la mia attenzione sull'eremita. I miei compagni parlano abbastanza, rivolgendogli domande ed invitandolo ad aprirsi. Io rimango silenziosa, studiando i suoi movimenti e le sue reazioni. Dopo averlo visto con l'arco in mano mentre combattevamo la cosa nel pozzo, ho il sentore che siano state sue le frecce che ci hanno salvati dai ragni. Se così fosse siamo in grosso debito con lui e trovargli una sistemazione nella civiltà è il minimo che possiamo fare per sdebitarci. Lo osservo quindi, cercando di capire se c'è qualche possibilità che questo vecchio pazzo sia effettivamente colui che ci ha salvato. 

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Kol

Anche io saluto Baldor e soprattutto Belgo, abbracciando il ragazzo forte, poggio le mie mani sulle sue spalle quando mi stacco da lui. Ci sono molti punti comuni tra la storia della tua famiglia e la mia, giovane Belgo. Queste spalle dovranno ancora portare molti pesi durante lo scorrere del tempo, continua a onorare tuo padre e a stargli vicino, avrà bisogno di te, e continua ad allenarti con l'arco mi raccomando, ci sai fare.

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Il vecchio sembra non capire la metà delle cose che gli chiedete, e le sue risposte sono frammentarie.

[Eremita]
"Questo posto potrebbe ricordarmi qualcosa? O no? Non lo so, sono stato qui? Forse con lui?
Mordilupi non è mia. Non è mai stata mia, anche se mi sarebbe piaciuto, ma ci volevano braccia di un certo tipo, capite... Braccia grosse! Io lancio. Sì. Lancio!"

Quando però Caranthiel nomina il Negromante, trema e non risponde più ad alcuna domanda, visibilmente scosso.

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Andate al Municipio del Palazzo della Foresta, un po' perché non sapete da dove altro cominciare le vostre ricerche, un po' perché è 'edificio più grosso che vedete.

All'interno vedete un Uomo dei Boschi intento a sistemare dei vecchi trofei, come teste di alce, teste di orsi, ed altri animali.

Quando parlate con l'uomo, questi si incuriosisce, ed in un primo momento pensa il vostro sia un errore anche se in buona fede, ma nel dubbio, vi chiede di attendere che venga convocato il Consiglio degli Anziani, per decidere il da farsi. Osserva il vecchio eremita per pochi, lunghissimi secondi, ma non dice nulla.

Vi conduce ad una parete dove ci sono alcune armi imponenti, ma inutilizzabili. Tra queste vedete un randello, ma ad un'occhiata più attenta, vi rendete conto essere un manico di arma, forse proprio di ascia. Le dimensioni e le proporzioni combaciano con la testa d'ascia che avete con voi.

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Passa il tempo, di tanto in tanto viene qualcuno a chiedervi se avete bisogno di qualcosa, come cibo o da bere, ed alle vostre risposte affermative vi portano carne secca, avanzi di montone arrosto, un idromele particolarmente forte, e acqua fredda e limpida.

Man mano, arrivano i membri del Consiglio, li riconoscete per l'età, certamente, ma anche per l'aspetto di marziale dignità e l'aura di autorevolezza che emanano. Alcuni hanno cicatrici segni di battaglie da armi e da attacchi di bestie, qualcuno ha una gamba di legno, qualcuno non ha un occhio.

Notate soprattutto l'arrivo di una donna anziana, accompagnata da alcuni giovani, che sembrano guidarla. La donna deve essere cieca, o comunque non vederci bene.

Quando pare che siano arrivati tutti, cominciano la formula di rito di apertura del Consiglio. Ogni membro, a turno, fa un passo avanti e si presenta, raccontando cosa ha fatto per la comunità, i nemici che ha sconfitto, la forza dimostrata per la comunità.

Sentite parlare di lotte contro gli Orchi, attacchi di Lupi Selvaggi, di come qualcuno ha sollevato tronchi grossi e pesanti per tirare su dighe o costruzioni.

Quando tutti hanno finito la presentazione, uno di loro, che sembra tenere l'assemblea, vi fa cenno di avvicinarvi.

[Uomo dei Boschi]
"Questi viaggiatori sono venuti a portare alla nostra attenzione qualcosa di veramente importante!
Mordilupi è tornato al Palazzo della Foresta!"

Un mormorio si solleva da parte di tutti, e la donna cieca ha un sussulto violento quando sente nominare l'arma.

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Lifstan (bardiano guerriero) 

"Salve a voi, membri del Consiglio. Il mio nome è Lifstan, figlio di Leiknir, umile servo di Re Bard di Valle, Uccisore del grande worg Musogrigio, Smembratore di ragni giganti e Scudo Mai Vinto, questi sono i miei compagni di viaggio Kol di Ponte Lagolungo, Charantiel proveniente dal Reame degli Elfi di Bosco Atro, Beli del popolo sotto la Montagna Solitaria e Wraith, raminga del popolo di Dunedain. Abbiamo accompagnato un mercante di Ponte Lagolungo fino a qui e lungo il cammino ci siamo imbattuti in quest'uomo, viveva da solo, in condizioni precarie e presumibilmente da molto tempo, all'interno di un grosso tronco cavo nei pressi del Sentiero degli Elfi. Abbiamo deciso di portarlo con noi ed offrirgli la possibilità di tornare a vivere con i suoi simili e siamo qui a chiedervi udienza proprio per far appello al vostro buon cuore affinché possiate trovargli una casa ed accoglierlo nella vostra comunità. Con sé aveva la testa di Mordilupi, non è chiaro perché la abbia, il suo spirito e la sua memoria sono stati duramente segnati da anni di privazioni e solitudine subite in mezzo ai pericoli di Bosco Atro e per le atrocità che i servi del male gli hanno inflitto prima che potesse fuggire e rifugiarsi in quel tronco. Non ricorda nemmeno il proprio nome, lasciamo a voi l'onere o forse l'onore di dargliene uno." dico scandendo bene le mie parole e guardando a viso aperto tutto il consiglio. 

Spoiler

Prova Tradizioni +3

 

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Spoiler

Tiro su tradizioni: 16+3= 19

Il Consiglio ascolta con attenzione Lifstan, e le espressioni di approvazione fanno capire all'Uomo che ha parlato molto bene.

Quando ha terminato, l'Uomo a capo dell'assemblea prende nuovamente parola.

[Grimbald]

"Il mio nome è Grimbald Ascia Tonante, e presiedo il Consiglio degli Anziani per questo ciclo lunare.

Avete portato al Palazzo della Foresta un cimelio che credevano perduto per sempre, ed ora Mordilupi è nuovamente integra!"

Nel dire ciò, due Uomini portano l'ascia ripristinata, e sebbene oramai logora, vecchia e inutilizzabile, potete immaginarla com'era nei tempi che furono: una magnifica arma, ben bilanciata, con alcune incisioni sul manico, che parrebbero rappresentare lupi in fuga, ed una fiamma che corre lungo il manico fino ad arrivare alla testa d'ascia, elemento distintivo che ha permesso ad alcuni di voi di identificarla nel rifugio dell'eremita.

"Tanti anni sono passati da quando Igwar, primogenito di Irtwar, sparì da questo mondo, nei pressi di Bosco Atro. Numeri cadaveri di Orchi sono stati ritrovati nei pressi del luogo del suo ultimo avvistamento, ma di lui, più nessuna traccia!

Quest'uomo che portate con voi potrebbe forse essere Igwar?"

L'eremita ha cominciato a fare segni di insofferenza appena l'Uomo dei Boschi ha preso parola, ma ora che gli ha fatto una domanda diretta, sembra davvero instabile.

[Eremita]

"È morto! Igwar è morto nella nera torre! Tutti muoiono nella Nera Torre Nuda!!"

Spoiler

Chi vuole, può provare un tiro su Indovinelli o Storia, quello che preferisce

Poi comincia a piangere, e si accascia a terra.

Prende allora parola la donna anziana e mezza cieca.

[Amalina]

"Tutti sono morti, di quel periodo. Tutti tranne la veccia Amalina, figlia di Irtwar. Che all'epoca tu conoscevi come piccola Amalina, e che chiamavi... sorella!"

Si avvicina a tentoni all'eremita, e poggia le sue mani sul viso, sorridente e felice di aver trovato il fratello perduto.

Poi si blocca, insiste su alcuni dettagli, come le orecchie, la fronte, il mento. Si irrigidisce ed indietreggia... una lacrima sgorga dal suo occhio cieco.

"No... No... Tu... Tu non sei Igwar! Tu... Sei... Otbert?"

Al sentir pronunciare il nome Otbert, l'eremita ha una crisi di panico, si accascia a terra con un urlo disumano, ed il caos piomba nella stanza!

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Lifstan (bardiano guerriero) 

"Caranthiel, puoi fare qualcosa? Il tuo sapere potrebbe calmare il suo spirito e la su mente?" chiedo con discrezione all'elfa avvicinandomi a lei, preoccupato dalla sofferenza che sta manifestando il vecchio e che parla di una Nera Torre Nuda.

@Caranthil e DM

Spoiler

Forza facci vedere che Caranthiel in realtà è una vulcaniana! 😆

A parte gli scherzi mi pare che gli elfi abbiamo la capacità di calmare le emozioni e lo spirito entrando in contatto con esso. Ma forse me l osto sognando io. 

DM: prova di Storia +1

 

Modificato da Pyros88
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