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Capitolo Quattro - La bella scomparsa nel bosco


Bomba

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Seline

LUOGO ISOLATO [Ariabel, Celeste, Chandra (?), Clarissa, Tonum, Gnometto]

Spoiler

Ascolta le parole riguardo a lei e può effettivamente comprendere ciò che osserva una persona al di fuori di lei e della sua mente: un mix di tutte quelle sfaccettature che in una qualche maniera creano un individuo, peccato che la realtà non sia propriamente questa. Scuote un poco la testa mentre vengono fatti i nomi di Zhuge, Clint e Flurio.
Non mi interessa veramente ciò che pensano. Possono pure mettere i rituali di un orco davanti a ciò che è successo a Pescalia, ciò non mi farà cambiare idea sul loro pensiero egoistico.. E Flurio beh..
Solleva le spalle.
Ho commesso un errore facendo quell'incantesimo o, meglio, facendo quel nome. Fitzgerald, neanche pensavo fosse un nome vero. Se lui vuole pensare che sono una qualche prostituta o tizia che se la intende con quell'uomo, lo faccia. Sta perdendo semplicemente tempo.
Alle successive parole riguardo a ciò che è accaduto la notte, Seline non può far altro che portarsi entrambe le mani davanti al volto. Non per il pianto, ma semplicemente per la rassegnazione a non riuscire a togliersi dalla mente quello che è successo, quello che "lei" ha fatto.
Ti prego basta.
La coda tornerebbe a muoversi in maniera più frenetica a quel punto dell'argomento, indicando un alto livello di nervosismo da parte della tiefling per poi lasciar calare nuovamente le mani e non rispondere ad entrambe le domande che le vengono poste sullo scherzo e sul bisogno di aiuto. E' una situazione complicata per lei in quel momento, come camminare in un campo minato ed evitare di far scoppiare una di quelle mine che creerebbero il caos mentale.
Non lo so.
Se ne esce inizialmente, prima di tornare a guardare Celeste dritta negli occhi.
E' da molto tempo che vorrei essere sola.. Qua dentro.
La mano destra andrebbe ad indicare la sua testa.
Ma ci sono voci.. su voci.. su voci.. La notte è il momento peggiore e non so se riuscirei a parlartene. E'.. Complicato.
Spiega a Celeste, prima che Tonum e arrivi alle spalle di lei, seguita dagli altri.

La sensazione di oppressione che viene donata da Clarissa non arriva a mancare, scuotendo nuovamente il suo animo e portandola a non osservare più di tanto la presenza dell'aasimar. Se da una parte quella presenza era disturbante, dall'altra si presenta l'elfa Ariabel con cui ha condiviso quella piacevole esperienza nella camerata delle donne, ma adesso.. Beh.. Adesso non è più quella Seline.
Si mette male.. Cerca di trattenerti..
Li userò per viaggiare probabilmente, ho bisogno di cercare alcune risposte.
Spiega la tiefling a Tonum, prima di sentire un nuovo odore alquanto forte in avvicinamento e sembra provenire da un piccolo gnomo che ha deciso di posizionarsi proprio con il resto del gruppo che ha deciso di non partecipare a quel rito orgiastico. La tiefling osserva semplicemente quella creatura, senza aggiungere una parola.

 

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Giggetwickle Wizzboltaire

LUOGO ISOLATO (campo di fiori) [Ariabel, Celeste, Chandra (?), Clarissa, Tonum, Seline]

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Passatemi eventuali errori, prima volta. Cerco di copiare il metodo!

Per la descrizione ve la metto nel prossimo post, per darvi un'idea: capelli viola solitamente spettinati all'insù, occhi gialli(di solito), piccolo e magrolino, sembra un ragazzino, vestito con una calzamaglia verde, un giubbino marrone (descriverò meglio comunque)

A quell "Hey, cose quello?" mi girai indietro con fare stupito (sconvolto), osservando i dintorni per capire cosa stava additando l'individuo, immaginandomi già quel figuro, "quel Drano" di cui tutti parlavano al villaggio Cos...s..?

Girandomi poi verso l'uomo Prozbhblrea, che cosa? i capelli viola tutti arruffati, gli occhi persi in un altro mondo e tutta quella sensazione di star camminando su una corda appesa nel vuoto non aiutavano certo le già scarse possibilità di comprensione del piccolo individuo. Era chiaro, biascicava impastato, completamente imbalsamato dal riposino/viaggione fatto in quel prato fiorito.

Un' occhiata nella direzione indicata dall'uomo mi fece capire che li intorno stava avvenendo una specie di rito: che fosse un matrimonio od un funerale, tutt'attorno individui di ogni razza si stavano abbracciando felici o consolando nella tristezza Ch... è un giorno di festa oggi, per caso? dissi con tono tranquillo e pensieroso, pienamente convinto di aver scordato una qualche festività del luogo; gli occhi parlavano chiaro, la mente stava viaggiando in mezzo ad un tunnel colorato arcobaleno, saltando occasionalmente fuori per guardare dall'alto il corpo di quel piccolo gnomo, interrogandosi su come quel piccoletto assomigliasse proprio a se stesso.

Intervenne una donna, che riprese l'umano "additatore" per il suo comportamento, momento nel quale approfittai, nella mia demenza autoindotta, per farle eco Eh dai Tonum, su.. per poi tornare ad ascoltare quanto stava dicendo Ahh, un'avventuriera corsa in mio aiuto, che bello! La fortuna mi arride! dissi guardando per terra (come se una qualche divinità potesse scrutarmi da là sotto Mi chiamo Giggetwickle, e sebbene stessi pensando di ritirarmi dalle avventure per un pò, pare che l'avventura sia venuta a cercarmi a casa! L'altro giorno ero nel mio campo, anzi il campo di mio padre faccio mosse da grosso contadino burbero per imitarlo sapete lui ci tiene, "il campo è mio, dovresti essere contento che te lo lasci coltivare!" diceva spesso, comunque stavo dicendo ero lì disteso in tutta tranquillità quando un Drano mi passò sulla testa...si un Drano! Aveste visto la gente come era impaurita. Ho subito capito che si trattava di qualcosa di avventuroso. Poi sorridendo Incredibile, mai avrei pensato che potessero esserci grandi avventure proprio vicino a Borgo Foglia Nuova!

Incrociato lo sguardo della tiefling, mi muovetti lesto nel distoglierlo per poi sussurrare a Celeste Vi siete accorti che li c'è una specie di demone, vero? Non è che lo vedo solo io? Di nuovo. L'ho fatto di nuovo! Che figuraccia! Naah il demone c'è veramente indicandola con la testa convintissimo del fatto che potesse non accorgersene, come se non fosse nemmeno presente. Dopodiché provai a coprirmi un occhio, poi l'altro, mentre con l'altra mano cercavo di scacciare il demone come fosse un foglio di carta, ancora dubbioso sulla sua presenza effettiva, dicendo C'è. Ora è di qua. Ora non c'è coprendomi entrambi gli occhi. Ora c'è di nuovo!

Sussurando di nuovo alla donna Non c'è vero? Lascia perdere, ogni tanto mi capita di vedere delle cose.. non posso farci nulla! facendo spallucce Dunque dimmi, saresti disposta ad aiutarmi nella mia avventura? Vorrei conoscere quel Drano, chissà che non sia possibile che diventeremo amici..pensa che bello! Ho sempre desiderato un amico! Con gli occhi di un bambino a cui hanno appena regalato una scatola di biscotti burro e miele.

 

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Celeste(Umana Elocatrice) 

Luogo isolato(con Seline, Tonum, Ariabel, Clarissa, Chandra?, Giggetwickle) 

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Celeste continuò a fissare Seline con la stessa preoccupazione di pocanzi fa. Forse aveva toccato i punti sbagliati... Ma la rivelazione finale la stordì. Che vuol dire voci? Celeste te hai qualche idea? Neanche io ho ben capito a cosa si riferisce... Celeste fregatene per l'amor del cielo! Ti stai soltanto sprecando con questa sciacquetta. Se è pazza lascia perdere, lasciali perdere tutti e resta sola. Non osare dire mai più nulla del genere! Non hai capito di aver perso? Vattene e lasciami pensare. Celeste afferrò la mano destra di Seline chiudendogliela con entrambe le sue per poi fissarla ancora una volta. Ti prego, invece parlamene! Farò tutto quello che è in mio potere per aiutarti. Vedi... Alla fine però l'elocatrice s'interruppe prima di poter concludere la frase con l'arrivo del suo adorato Tonum. 

... 

Lo strano individuo, che a giudicare dalle condizioni probabilmente era fatto, fece sorridere l'elocatrice per il calore e l'innocenza che una persona impasticcata riusciva a donare. Celeste si inginocchiò per essere alla stessa altezza dello gnomo, seppur stesse levitando di circa dieci centimetri da terra per non rovinare ulteriormente i suoi preziosi stivaletti. Drano? Forse intendevi Drago... Comunque piccoletto quella "specie di demone" o come vuoi chiamarla è una mia amica, non hai nulla da temere da lei. Disse sorridendo solarmente. Vedi... Noi siamo un gruppo di avventurieri in marcia verso il drago per fermarlo e salvare una principessa, non possiamo farci amicizia, è una missione rischiosa e quindi siamo venuti qui per... Permettere ad alcuni un certo svago... Credo... Ciò che andremo ad affrontare sarà pericoloso. Piccolino non voglio metterti in pericolo, sei dolciotto, forse dovresti tornare a casa. Posso accompagnarti se ne hai bisogno. Però se davvero desideri fare amicizia qui ci sono una sacco di persone stupende, potresti fare amicizia. Possiamo essere amici anche io e te se lo desideri. Celeste porse la mano al giovanotto sorridendo come suo consueto fare. 

@Dodos' Horde

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Immagine rappresentativa di Celeste Screenshot_2018-11-15-20-15-55-1.png.48c26d268a755f8190f5540c8daaae7e.png

 

 

Modificato da Organo84
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Tonum Almeni (umano, chr/tem)

Luogo isolato

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Ma che vuoi? Perchè mi chiama per nome? Mi ha appena visto!

Non riuscii a trattenere un pffff... mentre lo gnomo additava Seline.

Misi il palmo della mano sugli occhi, invece, quando Celeste si rivolse al nuovo arrivato.

Non ci credo... trova tenero e simpatico anche uno gnomo puzzolente chiaramente sotto effetto di strane sostanze... e che mxxxxxa vuol dire "dolciotto"... 
Santo fulmine...

Ti suggerisco quell'orco laggiù, per fare amicizia, sono sicuro che sarà felice di avere un nuovo fratellino, ha perso pochi giorni fa il suo ver...ops. Scherzavo! Era sconveniente. Chiedo scusa! dissi, quando venni colto dallo sguardo fulminante di Celeste.

Comunque, cara, ti ricordo che dovremmo essere a tipo... mezza giornata di cammino dal drago? Quando dicevi che accompagneresti a casa questo gnomo intendevi... dopo il drago, vero? Anzi, perchè non lo lasciamo qui? Sono sicuro che le creature silvane del luogo ne avranno ottima cura. Sicuro che non preferisci loro, a noi, piccoletto?

Spero vivamente che questo idiota non voglia unirsi a noi per andare da Azariaxis! Non mi sembra in condizione di affrontare nemmeno un coboldo cieco mentre caga, figuriamoci Azariaxis! Ci sarebbe soltanto di impiccio

 

 

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Giggetwickle Wizzboltaire

LUOGO ISOLATO (campo di fiori) [Ariabel, Celeste, Chandra (?), Clarissa, Tonum, Seline]

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DRAGO! Si è possibile che non abbia ben sentito il nome con cui lo chiamavano...ero un pò...stanco disse grattandosi il capo.

Ah, dunque il demonio c'è davvero disse guardando la tiefling ma senza incrociarne lo sguardo bello, mi affascinano queste creature strane!

Quindi il drago ha rapito una principessa e voi state andando ad ucciderlo..beh è sempre brutto uccidere, ma immagino sia necessario affinché la principessa resti in vita...sembrò ragionarci un poco sembra proprio una bella impresa eroica, questa mica me la posso perdere! Ho già accompagnato in passato gruppi di avventurieri proprio come voi, ricordo che anche loro parlarono di pericolo...che strano la gente pare essere piuttosto paranoica vero? Il mondo è così bello e colorato, guarda che sole che c'è oggi! dico indicando il cielo in giornate come queste cosa mai potrà succedere? Nulla...solo feste...come questa.

Alla proposta di amicizia, un sorriso accompagnato da lacrime di felicità invase il volto dello gnomo, che fece un passo per abbracciare la donna Siiii! Diventiamo amici! si girò poi verso l'uomo Ehm le creature silvane...si ehm... sono simpatiche...però cercano sempre di farti il solletico arrossendo in viso non sanno darsi un freno poi sussurrò sapete, sono dovuto correre via, non la smettevano più disse ridacchiando poi sono crollato per la stanchezza tra quei fiori indicò il luogo da cui era sbucato e per fortuna sembra vi abbiano sentiti e mi abbiano lasciato stare.

 

E tu Tonum non vuoi diventare amici? Dico sorridendo con sincerità all'uomo.

 

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Tom Po

Un bello spettacolo per gli occhi, un maestoso spettacolo per il mio retaggio animale.
Fu in quel momento che mi sentii più vicino all'orco di quanto immaginavo

Le fusa?.. ho superato e per fortuna abbandonato quel retaggio troppo "veloce" frequentando una donna che si diceva una santona in un posto lontano, su delle montagne. Mi insegnò le vie della Vama Marga.. e sebbene non possa passarti quegli insegnamenti li applicherò in toto.
Allora le fusa le farai tu, se ne sarai ancora capace.

E mi feci portare dove meglio credeva

 

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Tonum Almeni (umano, chr/tem)

Luogo isolato

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Ma sì, ma sì, certo, amici per la pelle, come no...
Tanto ci penserà Azariaxis, se ci seguirà

Mi alzai per raggiungere Beregar, e passando avvicinai la testa a Seline per sussurrarle Per favore, dimmi che non sono io a ritenere la situazione ridicola, ma che effettivamente è  ridicola!
Arrivato da Beregar gli misi il braccio attorno al collo, dopo essermi piegato per rendere la cosa possibile, e parlai anche con lui a voce bassa.
Signor ciambellano, mi dica che almeno lei avrà il buon senso di lasciar perdere quello strano tizio. Non è stato in grado di capire che il drago era qualcosa di minaccioso, e riconosco i chiari sintomi del consumo di sostanze illecite: occhio tremulo, papilla dilatata, deliri... è un drogato! Sarebbe una pazzia portarcelo dietro da Azariaxis, oggi!

Mentre attendevo la risposta, presi dal mio zaino dell'acqua e bevvi, ma subito sputai quanto avevo ingerito. 
Porca pxxxxxxa, quello è Tom Po!! Ma... non pensavo che... lui?!?!? Ascetico e morigerato com'è? Ahahah, hai capito?

 

Modificato da ilmena
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Bjorn Skaldsson (Cento tacche+una sull'elsa [citazione necessaria])

Il suo invito non giunse alle orecchie di molti suoi compagni, lasciando quindi a lui e ai pochi altri eroi dall'animo altruista il compito di aiutare quelle povere ragazze in difficoltà. Si incamminò quindi con Veldrada, finché non si ritrovò improvvisamente per terra sulle sponde del laghetto cristallino. La ninfa lo sorprese con uno strano invito, a cui il guerriero avrebbe voluto rispondere come uno di quei bulletti protagonisti delle commedie teatrali tanto amate dai suoi coetanei come "La Razzia del Sabato Sera" o "Happy Raids", in cui guerrieri vestiti di pelle nera dotati di strane pettinature si lanciavano nella seduzione delle giovani figlie dei nobili prescelti per la loro razzia, spesso pudiche seguaci di qualche strano dio. Ma, ancora una volta, le sue teorie cozzarono contro la realtà e il guerriero si trovò letteralmente senza fiato, perso nel primo atto di passione carnale.

Per tutte le anime candide la lettura si ferma qui. I depravati possono pure continuare.

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Vergognatevi, guardoni.

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Bjorn non poteva certo essere definito un sommo amatore o un maestro della ginnastica da camera (anche se gli ultimi giorni sembravano dimostrare il contrario), ma sapeva come difendere il proprio onore anche in quelle situazioni. Dopo l'iniziale sorpresa per l'intensità dell'atto, il guerriero si riprese e fece in modo di mostrare alla signora delle ninfe il suo vigore: se per i primi istanti era stata la donna ad aver il totale controllo della situazione, il loro amplesso si trasformò pian piano in una sorta di lotta selvaggia, come se due eroi si stessero mostrando il reciproco rispetto in una contesa amichevole. Bjorn si lasciò andare a quel rapporto mosso solamente dalla reciproca attrazione fisica e dalla più naturale delle necessità: quella di vedere la propria stirpe calcare ancora la Terra. Era certo che Veldrada non sarebbe stata delusa, anche se dopo avrebbe dovuto chiarire ciò che sarebbe accaduto al loro eventuale figlio. Ma quei pensieri impegnati durarono poco nella mente del guerriero, che ben presto venne accecata dal piacere che si stava diffondendo lungo tutto il corpo.

 

 

Modificato da Ian Morgenvelt
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Seline

LUOGO ISOLATO [Arabiel, Celeste, Chandra (?), Clarissa, Giggetwickel, Tonum]

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Uuk!

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"No" Abissale

Risponde a Celeste con quel linguaggio, mentre la mano cercherebbe di staccarsi dal suo tentativo di avvicinarsi ulteriormente a ciò che si trova nella testa della tiefling.
Se decidessi di parlarle, magari saprebbe come aiutarci..
Non penso che lui sia benvoluto in queste terre, come potrebbe mai aiutarci?
Come faccio io..
...
...

L'arrivo della piccola creatura e la sua presentazione colgono la tiefling che continua ad osservarlo stranito, soprattutto quando si mette a sussurrare qualcosa a Celeste per poi iniziare a guardarla con uno strano modo di fare, indicandole in una qualche maniera di andare via tra l'altro.. O meglio cercando di scacciarla con chissà quali abilità. Solleva leggermente il sopracciglio destro, mentre la coda si smuove un poco, iniziando a dubitare dello stato mentale dello gnomo.. Ma almeno lui pare avere una sua scusante, rispetto alla mezzosangue.
Riesce a comprendere tutto non appena è Celeste a riprendere parola e capire di essere additata come una demone, niente di nuovo insomma. Si volta semplicemente ad osservare verso il cielo per rilasciare un sospiro di rassegnazione, portando la ragazza ad alzarsi in posizione eretta per scuotersi di dosso la possibile terra accumulata su quel manto argentato.
Proprio in quel momento Tonum si avvicina per farle il commento sul nuovo arrivato e gli occhi rossi della tiefling lo osservano con attenzione, ricordandosi bene ciò che hanno detto al borgo riguardo la sua "professione" e di come in effetti potrebbe rivelarsi utile per avere qualche informazione extra.
Ti ricordo che avevamo una piccola mezzelfa al seguito.. Penso che oramai il ciambellano prenda chiunque, anche chi può distrarre il drago in qualche maniera. Parrebbe contare sulla quantità e di sperare di trovarci della qualità.
Sussurra in tutta risposta, prima di voltarsi verso Celeste.
Vado a schiarirmi le idee, ma vorrei farti capire una piccola cosa prima.
Proferisce per allontanarsi di qualche passo mentre tira fuori nuovamente una piccola pallina di cera dalla propria borsa dei componenti per iniziare a scaldarla con il calore della propria mano, il calore di una tiefling, lasciare che si illumini leggermente di un azzurrino pallido con il gesto della mano libera per accompagnare solo due parole in quell'antica lingua.
Ioukdu Dukbuluo
Lo sguardo si sposta in direzione di Celeste.

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Lancio Suono Fantasma con Celeste come Target

La tiefling riprenderebbe così i propri passi per allontanarsi verso la foresta. Non ha intenzione di infrattarsi più del dovuto, ma sente la necessità di allontanarsi da quel rito che le sta ricordando fin troppe parole e fin troppi problemi a cui non ha assolutamente voglia di pensare, come se fosse così facile.
Celeste e coloro vicino a lei, potranno sentire sussurri incomprensibili che provengono intorno a loro.. E' difficile distinguere le parole in quel piccolo coro soffuso dove una voce viene soverchiata dall'altra e così via. Solo dopo qualche secondo, una voce ben più udibile e bassa si vuol far udire dall'orecchio destro di Celeste, un sussurro solo per lei.
E' impossibile essere da sola così.. Non trovi? Ma grazie delle tue parole.

 

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Clint Connor

RED LIGHT DISTRICT (leggete, se proprio dovete)

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Ben poche volte, negli ultimi dieci anni, Clint era rimasto letteralmente ammutolito. Anche se, a dire il vero, qualcosa usciva dalla sua bocca, in quel frangente, ma difficilmente quel qualcosa andava oltre il monosillabo.

Un monosillabo magari ben modulato, convinto e di diaframma, sia ben inteso.

La tensione svanì al primo tocco, l'incertezza alla prima carezza, l'imbarazzo al primo bacio, la razionalità alla prima intimità. Clint era una duplice natura: un uomo con un passato solitario, di sua natura timido ed impacciato, al quale si sovrapponeva un potere incontrollabile e bestiale, nobile e maestoso, regale ed orgoglioso. L'uomo giocava a reprimere il potere, ma giorni trascorsi affogato nella follia e nel surreale, tra la tentazione ed il tentare, fecero finalmente esplodere quel potere atavico.

Una vocina sussurrò qualche istante nella sua mente strattonata e confusa, una timida, insulsa obiezione a quella definizione quasi offensiva: pseudodrago. Ma che diamine!

Per la ninfa sembrava quasi un gioco appena un poco licenzioso e Clint era un giocattolo ("timido", "dolce", "inesperto") tra le sue mani. E tutto il suo resto. Vigorosamente mozzafiato.

Clint era sempre stato un buon allievo ed un orgoglioso sapiente, ma quel giorno (era giorno? Il tempo aveva preso a dilatarsi in maniera assurda...) fu completamente travolto da una insegnante entusiasta, convinta, insistente ed instancabile. L'adepto non potè nasconderle in alcun modo il suo apprezzamento e la sua stima, nemmeno a parole. Quando riuscì infine a ritrovarle.

I capelli rossi e mossi divennero confusamente convulse scaglie di drago cremisi nella testa di Clint, mentre la ninfa gli disvelava gli aspetti più selvaggi che una fata lacustre, festosa e disinibita, metteva finalmente in bella mostra. Clint strinse un ciuffo d'erba, mentre il suo momentaneo stato febbrile trasformava lui stesso in uno scatenato drago d'argento, che provava a soggiogare quella dragherà che cercava da giorni.

Shalya, il nome gli rimbalzò sulla lingua, mentre la dea silvana sfibrava ogni sua oncia ferina ed il giovane uomo lasciava che il drago lo sostenesse, un calore freddo a misurare il ritmo di un rito incontrollabile, sensi ipersviluppati ad inglobare ogni istante di piacere ed una celata resistenza da serpente alato leggendario a prolungare l'amplesso. Infine, stanca di aspettare, Clint vide una nuova, voluttuosa sagoma profilarsi su di lui, forme morbide e prosperose tentarlo in nuove maniere e verso nuovi giochi, lunghi fili di perfetto color mogano a profumargli le narici ed a rinnovargli un vigore che sembrava sul punto di cedere e concedere.

Rosso e mogano, le sfumature del desiderio che Clint assorbì a folle vigore, facendolo esplodere in momenti indescrivibili (e meglio così, grazie), per poi farlo riprendere a ritmi impossibili. Altro che natura draconica... che fosse quell'odore? Quell'aroma?

Fu, infine, quando un terzo profumo sconvolgente sottrasse ancora Clint alla quotidianità, accompagnato da un sordo lamento per "quella splendida bionda così altezzosa" ed il mancato gioco, che andava assolutamente sublimato, fu solo allora, dunque,  che Clint perse completamente ogni riferimento.

E per fortuna del nostro solerte deus ex machina, a cui tocca vigilare su tutto.

Solerte e sadico, notoriamente. Clint non aveva idea di cosa lo avrebbe atteso, poi.

 

Modificato da Ghal Maraz
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Zhuge Liang

La foresta dei c****ni volanti

Asp... umph... Il bacio della ninfa dagli occhi di cielo mozzò le parole di Liang, mentre le abili mani di una driade iniziavano a accarezzare il suo corpo. La sorpresa fu rapidamente sostituita dal montare del desiderio, a stento trattenuto. La mente del Mago della fenice era obnubilata di eccitanti sensazioni, già conosciute nei ricordi, ma mai sperimentate sulla pelle. Iniziò a rispondere al torbido bacio suggendo le labbra della glaucopide silvana, assaporando ogni contatto con la lingua di lei, mentre le sue forme accarezzavano il suo corpo e il sangue scorreva con rombo di tuono nelle sue tempie. Il tempo sembrò come dilatarsi all'infinito in quella stretta di languido abbandono. Fu in quel momento che un rintocco risuonò nella sua mente. Concentrati. Il suo corpo era un tremito febbrile, le sue mani accarezzavano la soffice pelle della ninfa, assaporando ogni centimetro delle sue voluttuose curve. Concentrati. Lentamente, la mente riprese il sopravvento sul corpo. Domina il tuo desiderio. Usalo. Rispose all'assalto della ninfa con vigore, baciandola a sua volta e a sua volta spingendola contro un albero, separandosi dalle insinuanti manine della driade. Non essere precipitoso. Assapora il momento, ma non dimenticare lo scopo. Era il momento di mostrarle ciò che aveva risvegliato, mente elaborata ed istinto primordiale uniti dalla passione bruciante.

@DM

Spoiler

Conoscenze natura per informazioni (specialmente anatomiche) sulle ninfe: +16

Conoscenze locali come descritto nel BoEF per ricordare tecniche o perversioni delle ninfe: +16

La dea dagli occhi azzurri (Solo per maggiorenni)

Spoiler

Ora giochiamo secondo le mie regole. Interrompendo il loro vigoroso bacio, Liang si abbassò, baciando accarezzando il corpo della partner dalla base del collo fino all'inguine, fermandosi qualche secondo per mordicchiarle i turgidi capezzoli. Giunto a destinazione, vi affondò il viso, ubriacandosi dell'afrore di lei. Con precisione rigorosa e desiderio inestinguibile, iniziò a leccare ed assaporare la sua femminilità , centimetro per centimetro, la sua lingua divenuta insaziabile del sapore della ninfa, determinata ad inseguire il suo piacere. Nel frattempo, però, stava asservendo parte della sua mente ad un'altro scopo: con la punta delle dita, inumidite dal nettare di lei, impastò la polvere tra i suoi piedi. Rapidamente tracciò un segno sulla propria pelle, lì dove la driade aveva iniziato a spogliarlo e, mentre con i denti saggiava il clitoride silvano, mormorò arcane parole.

@DM

Spoiler

Casto "forza del toro". Immagino di dover fare un tiro di concentrazione, nevvero? +13

 Dopo essersi saziato della sua selvaggia compagna, la sollevò di peso, stringendola a sé e portandola lontano dagli altri. Appena fuori vista del consesso, la poggiò delicatamente a terra, continuando a baciarla mentre si spogliava. Le dita destre, ripulite dal fango sulle vesti, penetrarono in lei, iniziando a stimolarla con movimenti rapidi, mentre con la mano sinistra si liberava degli ultimi indumenti, liberando ad ultimo il suo sesso. sovrastando infine la compagna e titillando le sue labbra peccaminose con la punta della sua "Verga delle Meraviglie" senza tuttavia iniziare la copula, la guardò in quei meravigliosi occhi, azzurri come il cielo. E parlò. Sai, forse sono uno all'antica ma... Potrei sapere il tuo nome?

 

Modificato da Nightmarechild
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Celeste(Umana Elocatrice) 

Posto isolato: per gli amanti dei post depressi :3

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Non si aspettava tanta carica da quel piccolo gnometto salterino. Seppur per nulla lucido, all'elocatrice non parve di ricevere alcun segno che potesse indicarne un pericolo. Quando lo vide così contento dopo avergli chiesto di essere amici Celeste gli accarezzò la testa sorridendogli dolcemente. 

Quando Seline si avvicinò la ragazza lasciò un attimo lo gnomo e le andò incontro, sperando che le fosse venuta voglia di fare nuove conoscenze con l'ometto, ma ovviamente non fu così. La tielfling lasciò la ragazza dai cepelli bianchi con un che di in sospeso. Aspetta! Cosa intendi? Dov... Un ronzio asfissiante di voci incompresibili riempirono le orecchie della ragazza, la quale si voltò di colpo tenendo la mano sull'elsa dell'arma. Non vi era nessuno, eppure le voci non scemavano... Celeste cominciò a guardarsi intorno confusa, esasperata e man mano che quel rumore si faceva sempre più pressante nella mente di Celeste un terribile latrato fastidioso stava man mano aumentando di volume. GWAAAAA! BASTA! Ebbe l'istinto di portarsi le mani sulle orecchie. Inutile. Quel rumore non accennava a diminuire. Celeste si rannichiò sulle ginocchia sperando di riuscore a fare mente locale in quella posizione, poi, alla sua destra sentì la voce di Seline, la quale tagliò di netto il baccano presente. Dopo aver ascoltato il messaggio di quelle parole la ragazza si alzò immediatamente in piedi volgendo lo sguardo a destra. Non vi era nessuno... Alla fine rimase lì... A guardare fissa il punto della foresta dove l'amica si era addentrata, senza però realmente scorgerla... Questo? Questo è ciò che lei ha nella sua testa? Un senso di impotenza la pervase... Strinse il pugno destro di forza, per poi riaprirlo lentamente... Non sono solo parole... Non lo sono... Ora ho un motivo in più per non morire contro il drago... 

 

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DM

L'attrattiva di un simile piacere aveva colto anche Tom Po, che d'altronde non aveva nulla di che vergognarsi: egli aveva fatto un voto di povertà, non di celibato. E le sue parole decise parvero addirittura far sorgere il dubbio nella ninfa che si era illusa di disporre di un tenero gattino U-un... kundala? chiese, intimorita. Tom Po sapeva a che cosa si riferiva, un ordine monastico che cercava il perfezionamento tramite il costante allenamento del corpo e che esprimeva anche un potere magico che derivava da atti sessuali. Il felinide non era un membro di tale scuola, che tuttavia aveva un tempio nella Savana gestito da maestri tantrici. In ogni caso, quando egli si appartò dietro un cespuglio, stringendo tra gli artigli la sua preda, potè comunque dimostrare il suo corpo era non meno pericoloso di quello di un kundala, coinvolgendo la ninfa in un turbinante fiume di emozioni... in una frenetica attività al termine della quale la creatura dei boschi rimase ansimante a terra, in un lago di sudore.

Gli altri avventurieri, tuttavia, in tutto cil udirono solo acuti miagolii simili a quelli prodotti dalle controparti animali del monaco, che emerse infine con il pelo leggermente arruffato e intriso di sudore. Non suo.

x Zhuge

Spoiler

Conoscenze natura +16+13=29

Concentrazione +13+11=24

A discapito della loro natura ultraterrena, la fisicità delle ninfe era praticamente identica a quella delle elfe e delle umane, con simili punti sensibili, di cui il wu jen ebbe conferma. Ciò che poteva davvero fare la differenza era l'atteggiamento. Se infatti le ninfe erano solite trovare i propri partner prostrati ai loro piedi a soccombere alla loro bellezza, leggende confermavano come esse amassero venire possedute con vigore, assaporando appieno la mortalità e l'esperienza sottomessa nei confronti di un partner forte e deciso. Un dettaglio di grande importanza anche nell'ambito sociale, in quanto se le ninfe erano considerate madri infaffidabili e capaci di lasciare a sè stessi i propri figli, esse divenivano assai premurose e attente se sapevanod i portare in grembo il figlio di una persona forte , importante o comunque destinata alla grandezza.

Non che l'approccio di Zhuge fosse meno diretto, solo leggermente più accademico. La ninfa non fece obiezioni quando venne sollevata di peso dall'uomo del Katai, avvolgendo anzi le sue lunghe e atletiche gambe attorno alla vita del Liang. Quando ella fu gentilmente adagiata a terra e i ruoli si furono chiaramente invertiti, la dea dagli occhi azzurri in ginocchio rimirò lo spettacolo davanti a sè, ascoltò le parole dell'uomo e lo guardò negli occhi Lorelai mormorò. Infine le sue labbra si dischiusero nuovamente, ma non per parlare, ma bensì per cogliere ciò che le era stato offerto. Era finito il tempo delle parole.

La passione dilagò, come una diga infranta che incapace di contenere le sue acque inondava il corso del proprio fiume tracimando. I partecipanti a quel rito inspirarono a pieni polmoni quell'aria carica di nettari naturali che parvero ingigantire il loro desiderio (il che era tutto un dore), ma soprattutto parve incrementare la loro virilità. Che essi fossero orchi, nani, umani o felinidi, certe risorse impiegavano un certo tempo, variabile, per ripristinarsi. Ma in quella radura, tra le carezze e i baci delicati di una coppia di ninfe rosse e mogano per Clint o le premurose attenzioni delle driadi per Trull, i loro corpi parvero dare fondo a tutte le loro risorse per essere nuovamente attivi e impegnati in quella estenuante opera riproduttiva che così tante vedeva così tante femmine osservare con interesse.

Laddove il gruppo di coloro che si erano astenuti aveva colto l'occasione per prepararsi in vista della battaglia e fare conoscenza dello gnomo Giggetwickle, Beregar annuì alle parole di Tonum Sono d'accordo esordì Lo stato di salute di questo gnomo è chiaramente alterato, ma non ho il cuore di lasciarlo qui. Queste ninfe, per quanto animate da intenzioni comprensibili (per la loro razza) potrebbero riversare più attenzioni del dovuto su questo povero disgraziato spiegò Inoltre non sappiamo se questo posto potrebbe essere sicuro, con Azariaxis nei paraggi. Rimanendo con noi almeno sarebbe tenuto d'occhio e, se arriviamo alla Torre del Destino senza intoppi, qualora volessimo tenerlo da parte, potrebbe rimanere con me nelle retrovie. Ma lasciare una persona in queste condizioni a vagare per una foresta.... no, non mi piace. Basterebbe che cadesse in acqua e affogherebbe! il ciambellano si rivolse a Giggetwickle Messere, se lei ha davvero esperienza come dice allora è arruolato per la missione! Partiremo appena... conclusa questa situazione!

Alcuni avrebbero potuto trovare la scelta di Beregar strana, ma dopotutto Giggetwickle sembrava davvero incarnare il tipo di soggetto che poteva far parte di quella spedizione, un Prescelto Gnomesco (PG in breve) che davvero sembrava giunto dal nulla per aiutarli in quella impresa ciclopica.

Erano quasi passate due ore dall'arrivo della compagnia a Lagocristallo quando il rito, per i mortali, si concluse. Era una precauzione che Veldrada impose, ammonendo i rischi per la vita che i partecipanti avrebbero avuto se avessero proseguito oltre. La notizia non fu accolta piacevolmente (in particolare da Lorelai), ma nessuna osò contestare l'autorità della ninfa in comando. E nemmeno gli avventurieri, che alla fine di quel rito si sentirono stremati, come se avessero corso la più lunga delle maratone: Trull si sentiva il cuore in gola, Kaahan era in un lago di sudore, Zhuge pareva svuotato perfino delle proprie anime, Tom Po percepiva dei segni di graffi sul proprio corpo, Bjorn aveva tutti i muscoli indolenziti. Quanto a Clint, era certo che nemmeno il bugbear Higgyrxk lo avesse ridotto in uno stato talmente pietoso durante la battaglia dei Clivi Lunari, sebbene lo spettacolo di Shayla e della sua compagna di corte che sospiravano, le teste appoggiate sul suo petto, fosse un prezzo assai accettabile.

Mentre tali benefattori della società follettifera riposavano, infine, una voluttuosa driade con una cascata di capelli color verde scuro e recante un pesante involto li raggiunse, sedendosi vicino a Tonum e Beregar. Prima che Celeste potesse intervenire per testare l'impatto del suo falchion su un corpo resistente al ferro freddo, la driade stese davanti agli "isolati" del gruppo una cospicua serie di oggetti Veldrada ringrazia la vostra compagnia per essersi fermata e averci aiutato per evitare l'estinzione disse Comprendiamo le ritrosie di parte di voi, ma vogliamo comunque aiutare la vostra impresa, come segno di gratitudine e per suggellare l'amicizia tra la Corte Fatata e voi eroi. Laddove i più generosi di voi stanno riprendendo fiato, spiegherò ora a voi gli oggetti che vi doniamo. Sarà poi alla vostra discrezione distribuirli come meglio ritenete concluse. La driade dunque istrì il gruppo sugli effetti delle ampolle, degli alambicchi e delle altre meraviglie che Veldrada aveva loro offerto.

x tutti, compresi i donatori (per comodità)

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Tutti gli oggetti di seguito sono reperibili nel Book of Erotic Fantasy

1 anello di Disease Detection

1 pozione di Detect Pregnancy

2 pozioni di Eminently Talented

2 pozioni di Engorged Strike

1 pozione di Reverse Gender

Potete discutere su chi prende cosa, ma vorrei che entro domani sera fossero tutti assegnati. Vale la regola che chi primo arriva, primo prende.

x tutti, importante

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Dato che siamo ancora nel weekend e il ritmo di post rallenta leggermente per molti utenti, questo post funge da preparazione a quello di domani, in cui chiuderò il capitolo quattro e aprirò il cinque. Per il nuovo topic lascerò un margine di checkpoint leggermente più ampio, per ragioni che capirete leggendo l'inizio dello stesso. Intanto non posso che complimentarvi con tutti voi per essere arrivati fino a questo punto, oltre che per l'abilità nella scrittura che avete. E ve lo dice uno che ha scritto parecchie sceneggiature fuori da questo forum.

 

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Trull

Con le triadi di driadi

Si lasciò andare. Ma in realtà, non sapeva cosa fare. Non che gli mancasse la conoscenza teorica, era quella pratica che gli mancava del tutto.

Il suo corpo aveva reagito alle attenzioni ricevute come un maschio sano ed ancora vigoroso è stato progettato a fare dalla Madre Primigenia, ma la sua mente era piena di paure. Su tutte, quella di rompere con un gesto quella magia; su tutte, che quel suo battesimo si interrompesse 'precocemente'.

PEGI18 {Expl. content}

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Rimase fermo, come un ciocco di legno. Le tre femmine si esposero, e lo esposero. Lasciò che lo privassero dell'armatura, là dove si trovava, incurante d'essere visibile o meno dagli altri, immerso nel rito, concentrato sulle tre figure ondeggianti. Si esibirono per lui, senza la minima veste, danzando, sino a sfiorarlo. L'arma di carne, l'unica che gli era rimasta addosso, era ben pronta, piantata nel mezzo tra un busto rotondo e due gambe solide, come la spina d'una botte di birra. A quella spina finsero di abbeverarsi, le tre assetate, tentando di sciogliere il nano. Il quale, certo che non fosse il momento, resisteva.

Lo stesero al suolo, su erba verde, morbida, profumata. Provarono a turno a cavalcare la stalagmite di carne, dandosi il cambio, chiedendo ed ottenendo ciascuna quella scossa che dilata le pupille e contrae i ventri. Ma il turgido bastone svettava ancora come meridiana in attesa del sole. Senza eruttare ancora.

Sul volto di Trull, un sorriso felice era il premio della sua vittoria. Aveva resistito, aveva soddisfatto una compagna... anzi, tre. Nulla era stato interrotto, non per colpa sua! Era maschio. Era maschio davvero.

Nella propria esultanza, guardò i volti delle tre driadi, pronto a vedere il segno che i loro sguardi concupiscenti si stessero alterando in occhi spossati ma grati. Inorridì. In quelle pupille lesse il piacere provato, nelle stesse pupille lesse l'amarezza della delusione.

Comprese. L'atto, il desiderio, il rito, tutto era fatto... tranne il suo nobile scopo.

Allora si erse, e smise di essere un inerte, divertente, ma infertile dildo.

Prese la propria arma, non quella di carne stavolta, ma quella di ferro. Lanciò un capo su un basso ramo, poi legò gli estremi, facendone un cerchio che ricordava quei giochi infantili che parimenti penzolano dai rami degli alberi. Afferrò una veste e la stese nell'incavo, a mitigare le punte. Scelse una delle delle tre compagne, che riposando sotto altre fronde l'osservavano curiose. La sollevò come un sacco sulla propria spalla, e come sacco la pose in quell'incavo, le terga esposte al proprio scalpello. Ancora un istante per controllare di non infilare la missiva nella buca sbagliata, e poi diede sprone al proprio desiderio senza più frenarsi. Elargendo, infine, il frutto, ed il seme, che a lui era stato richiesto.

 

Modificato da PietroD
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Clint Connor (a fatica...)

Clint, gioiosamente stanco, virilmente svuotato e mentalmente sconvolto, a fatica tornó a respirare in maniera regolare, lasciando che quell'afrore e quella placida frenesia scivolassero fuori di lui. 

Strabuzzó gli occhi, di nuovo vagamente consapevole della realtà più quotidiana, baciando ed annusando un'ultima volta quelle chiome dai colori tanto impossibili della natura; nel farlo, maggiormente padrone del suo presente, riuscì a domandare alla ninfa mogano-chiomata quale fosse il suo nome, in modo da avere una sorta di ancora, con cui serbare un ricordo più tangibile dell'irripetibile esperienza, almeno nel suo cuore: Shalya e...?

Si fece condurre definitivamente al presente dalle due creature, che parevano ancora più consapevoli di lui su... beh, tutto, in effetti! Nemmeno si era accorto di essere stato trascinato altrove, la sua momentanea (neanche troppo momentanea, comunque) amante decisiva nella scelta di una alcova naturale che però Clint, ritrovato il senno, considerò decisamente troppo... esposta. 

Le due fate dell'acqua lo aiutarono a rivestirsi, ridendo come due cortigiane quando, nonostante tutto, il corpo di Clint ebbe un ulteriore guizzo, un ultimo, glorioso "Hic sunt dracones" pubico ed impudico, giocoso e gioioso. 

Clint ebbe però cura di nasconderlo rapidamente e si fece infine indicare il luogo in cui si erano fermati i suoi compagni, a cui pareva essersi aggiunto un altro dei fulminanti arrivi che tanto caratterizzavano quella surreale impresa. 

Una volta in mezzo al gruppo, le ninfe si congedarono con un doppio bacio sonoro sulle guance, mentre  mettevano tra le mani dell'adepto una fiala dai riflessi indefinibili ("Per la prossima volta, pseudodrago...").

Fiala che Clint osservò incuriosito, prima che gliene fosse spiegata la funzione. 

Clint ripensò all'ultima frase delle fate e capì che ci sono davvero molti modi per rischiare la vita, alcuni decisamente più gradevoli degli altri, ma comunque, possibilmente, altrettanto letali...

Raccolta fondi per la terza età di Clint

Spoiler

Clint prende una delle due pozioni di Eminently Talented.

Così, nella illusione di poterla poi anche utilizzare, prima o mai. 

Fuggi, sciocco Clint. Ti è già andata fin troppo grassa. 

 

Modificato da Ghal Maraz
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Seline

Dopo la lunga e intensa passeggiata, la tiefling torna nel luogo dove si era radunati coloro che si erano astenuti dal rito di riproduzione per ritrovare la ninfa che, in segno di ringraziamento, ha deciso di donare alcuni oggetti al gruppo di valorosi eroi. Ascolta ciò che ha da dire riguardo ad ogni singolo oggeto, ma gli occhi rossi si soffermano principalmente su uno di questi, prima di guardare velocemente il resto del gruppo per capire se Bjorn fosse nelle vicinanze o meno.
Che cosa ci dovremo fare? Tanto se non è oggi, sarà domani.. Piuttosto l'idea di castigare la ragazzina tanto gentile con te.. Mi ispira assai.. HA! Vorrei vedere poi la faccia del suo uomo! Oppure prendere quella pozione per aumentare le nostre... Abilità.
Scuote la testa la tiefling per vedere Ariabel che si procura l'anello, così come Clint prende una delle pozioni.. Un sospiro lungo e ben determinato, prima di assicurarsi che Bjorn non sia ancora tornato e avvicinarsi al restante degli oggetti per prendere una pozione con la mano sinistra e un'altra con la destra per passarle sotto il suo sguardo più volte.
Tanto cosa pensi che potrebbe cambiare? Qualsiasi risposta darà.. Io continuerò ancora e ancora e ancora.. Fino a quando non avremo quella vita fresca e invitante che lui desidera. E pensa! Se non sarai tu, con quella pozione, potrebbe essere qualcun'altra!
Seline.. Prendi la pozione, così sapremo..
No, è inutile.. Ha ragione lei. Scoprirlo non cambierebbe niente fino a quando siamo insieme. Se proprio devo fare una scelta..
Rimette al proprio posto la pozione che tiene nella mano sinistra, ritirando tale scelta, per poi prendere quella che tiene nella mano destra. Fatto ciò si allontana per lasciare agli altri la possibilità di fare le proprie scelte con ciò che resta, tornandosene a sedere sul prato a breve distanza e attendendo quindi il da farsi.

Spoiler

Prendo la seconda e ultima pozione di Eminently Talented.




 

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Tonum Almeni (umano, chr/tem)
Guardai interessato la driade avvicinarsi a noi, e con ancora più attenzione e aspettativa la vidi svolgere sul prato una serie di oggetti. Grande fu la mia delusione quando la creatura boschiva spiegò il funzionamento dei suoi doni.

Ma che? Davvero? Non c'è nulla di utile, a parte quell'anello forse... che si è preso Ariabel, per l'appunto... Oh no, quella pozione invece...

Mi avvicinai rapidamente a Celeste, e le sussurrai all'orecchio.

Celeste, la driade ci regala una pozione che potrebbe farti capire se sei incinta o no. Io sono stato attentissimo ieri, lo giuro, ma ovviamente la possibilità c'è, è inutile negarlo. Però... io ne farei uso dopo lo scontro con Azariaxis, cosa ne dici? Non possiamo farci distrarre da strani pensieri, durante la battaglia
 più che altro tu Sei d'accordo?

Quando Clint arriva, vado a dargli una mano a stare in piedi, dato che sembra sfinito.
Buongiorno! Sembra che ti abbiano sfiancato per bene. Sicuro di aver conservato un po' di ardore per lo scontro con il drago? 
Avvicinandomi all'orecchio dell'uomo dissi anche pensavo che ti saresti rifiutato per fare bella figura con Chandra, e invece ci hai dato dentro. Mi ero fatto un'idea diversa di te. Bravo Clint! conclusi con una pacca sulla spalla.

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Celeste(Umana Elocatrice) 

Celeste era rimasta per molto tempo in piedi a fissare la foresta, senza neanche darsi uno sguardo attorno... Ciò che la riportò alla realtà fu la comparsa di un'altra "baldracca" che si era avvicinata a Tonum. La reazione fu la stessa della precedente, un impulso omicida dettato dalla gelosia, ma ancora una volta venne smentito dalla generosa offerta fatta dalle creature fatate... Osserverò i suoi compagni ricongiungersi pian piano davanti a tali offerte. Ma per la prima volta Celeste ebbe lo "sbuzzo"  di prendere qualcosa. Una piccola ampolla con un adesivo rilegato con su scritto "Test di gravidanza per ingerimento". Tonum fu più veloce di lei e prese la pozione, ma non appena si avvicinò e vedendogliela ancora tra le mani gliela strappò con tutta la forza possibile. Non voleva sentire ragioni... Doveva sapere... Sarei una madre pessima... Non saprei curarmi di lui... Sarei sempre via... Non posso di certo portarmi dietro un bambino nel mentre girovago... Mi spiace Tonum, ma devo sapere ora. Sono un egoista forse, ma lo sarei altrettanto se facessi nascere un bambino del quale non potrei curarmi... Ora ho l'opportunità di sapere ed in caso di porvi rimedio. Dalle prossime volte cercherò di stare anche io più attenta... Celeste staccò il tappo di sughero dell'ampolla con un morso. Rimirò la sostanza per poi berla giù di colpo. Il sapore dolciastro le stuzzicò il palato. In quel momento Celeste si guardò un attimo attorno, guardando tutti i presenti, incluse Chandra, Seline e Ariabel per capire gli effetti di tale incantesimo... L'agitazione la stava quasi convincendo a lasciar perdere, ma alla fine cedette e si guardò il ventre, in cerca di risposte... 

 

@DM

Spoiler

Prendo la Pozione dectect pregnancy e la ingerisco sul momento. 

 VOGLIO SAPERLO SOLO IO PERÒ eh eh eh eh

 

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Clint Connor

Sussurrando all'orecchio di Tonum, prima dell'assalto sconsiderato di Celeste

Spoiler

"Onestamente, ci ho pensato, lo ammetto senza problemi...", rispose Clint, sincero, in un sussurro. 

"Chandra è una donna splendida e, per certi versi, la sento come la mia compagna ideale... d'altra parte, il destino sembra aver complottato, più e più volte, negli ultimi tempi, per negarmi la giusta solitudine con lei. 

Ma, a parte ciò... due elementi mi hanno spinto più di tutto il resto. 

In primo luogo, Bjorn ha ragione: la copula e la promiscuità sono carattere intrinseco del Popolo Fatato e, negare alla Regina ciò che è stato richiesto come un favore e non è stato invece ottenuto, una volta tanto, con ľinganno, sarebbe stato oltremodo scortese. E noi siamo giunti fin qui in cerca di aiuto, in fondo. 

In secondo luogo, beh... non so come dirla altrimenti: fra poche ore, potrei morire. Senza aver comunque ottenuto l'attenzione di Chandra. E qui, siamo, in realtà, al terzo punto. 

Ninfe, Tonum, diamine! Ninfe. In una Corte Fatata ripiena di afrori ultraterreni ed afrodisiaci! Nonostante il tuo bellissimo rapporto con Celeste, mi meraviglio tu sia riuscito a resistere. Onestamente, mi meraviglio che non vi siate uniti al Rito anche voi due. 

Credo di non avere mai provato nulla di neanche vagamente simile, prima d'ora. È vero ciò che si dice. Ed è vero, anche, che un mortale potrebbe facilmente morire. Loro volevano ardentemente il nostro nettare e non solo la nostra carnalità, ma riesco solo vagamente ad immaginare cosa possa significare essere alla mercé di una Fata senza freni e senza una briciola di altruismo. 

E sono tante".

Clint fece appena in tempo a finire il discorso, che subito arrivò anche una scatenata Celeste. Ed allora si ritrasse.

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