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Capitolo IV: Arriva il Vento dell'Est


Bellerofonte

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Sandrine Alamaire

Sento il mio corpo strattonato, diviso tra il desiderio di partire - finalmente! - e la malinconia. Non mi piace abbandonare le cose, le case e le famiglie. 

Mi avvicino a Naesala, la persona che, più di tutte, nell'ultimo anno mi ha mostrato e dimostrato una magia ben più grande dell'arte arcana, e la guardo negli occhi, per poi prenderle le mani. Le sussurro un ringraziamento, poi la abbraccio, stringendola più forte che posso.

DM

Spoiler

Mentre sento le lacrime sgorgare, riesco a dirle, nell'orecchio: "Se mai tornerò, il mondo sarà cambiato, ma voi resterete sempre la madre che avrei voluto. Grazie".

Infilo un sacchetto nella sua mano destra: "Foglie e frutti secche delle colline di Chateaux-Blanc, raccolte la settimana prima che io... me ne allontanassi. Producono, si dice, il migliore infuso del mondo. Ma... li ho fatti mettere dentro un cammeo. Così potrete averle con voi, se lo desidererete. Spero... spero che lo farete".

Le lascio, infine, un oggetto sul palmo della mano sinistra: "È uno dei due anelli degli Alamaire, l'altro è al mio dito. Vi prego di custodirlo in mia vece. Se... se non dovessi tornare, ve ne prego, fate in modo che lo possa ricevere la piccola Mia, quando sarà il momento giusto".

 Mi stacco poi dall'Elfa e cerco con lo sguardo tutti coloro che resteranno qui,  salutandoli ad uno ad uno, con un sorriso velato di commozione. 

 Infine, mentre mi dirigo alla passerella, intono l'ultima (non ci posso fare niente!), vera canzone della Contessa di Zefiro per la "sua" gente di Capo Ventura. 

La ricordo, cantata dalla mia balia, nelle lunghe notti invernali, quando ripensava alla sua famiglia lontana e credeva di essere sola. Le prime parole elfiche che ho imparato: il "Lungo Addio".

Sono quattro strofe, che, per una volta, per questa volta, il mondo ascolterà in maniera diversa. 

Inizio come dovrei, in Elfico, mentre guardo, commossa, Naesala. Lei può capire. Osservo anche i figli di Nuova Minos e posso solo immaginare cosa stiano pensando. E mi chiedo, anche, cosa penseranno a breve!

Prendo respiro e un suono diverso mi scivola sulla lingua; guardo verso Floim e canto nella lingua del suo popolo: è stato un adattamento difficile, faticoso e spesso frustrante, ma spero che il risultato sia almeno un poco soddisfacente. 

Poi, chiudo gli occhi, e plasmo l'inno nella parlata degli Uomini e degli Hin, cercando di ripulirla dell'accento di Vaudemont, perché deve essere il canto di tutti. Di tutti. 

Per questo, ho scelto la conclusione più difficile, la glossolalia più piena e più dolorosa, incomprensibile ai più nelle parole, ma indimenticabile nelle emozioni che suscita: l'ultima strofa è cantata nell'idioma perfetto ed imperfettibile degli Angeli. E mentre sforzo ogni oncia del mio corpo per non sbagliare, cercando di non piangere per l'emozione, alzo lo sguardo al cielo e, mentalmente, prego. 

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Randal

Che rituale strano, se fossi al suo posto chiederei anche io di potermi togliere quella roba dalla faccia

Seguo il rituale con attenzione, svogliato e annoiato per la ridondanza di parole e.. tanto altro. Tutti i rituali mi rendono apatico e non mi stanno simpatici i formalismi ma.. alla fine il fatto che tutti quanti ripetano quelle parole mi fa provare una grande emozione: mi sento come l'essere parte di qualcosa di molto più grande di me, qualcosa che non ho ancora capito quanto sia importante, ma è il mio destino.. credo.

ADVENIT VENTUM ORIENTIS Mi viene quasi automatico urlarlo a squarciagola a mia volta. 

Tra tutti i presenti, forse sono quello che è capitato qui per motivi ancora a me non molto chiari, ma c'è un uomo al quale mi sento molto vicino e che è tipo un mio alter-ego. Lui sa perfettamente dove si trova e ha voluto fortemente entrare nella Settima.

Cerco Nero tra la folla e non lo trovo.. dove sarà?

Dov'è Nero? Chiedo ad Asvig avvicinandomi a lui.

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Il 17/10/2018 alle 23:08, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del IV mese, anno 1491, ore 12:05 || Giorno della partenza

Mare di Capo Ventura

@Sandrine

Spoiler

Naesala ricambia l'abbraccio, accettando i doni con commozione e stringendo Sandrine a sé come una figlia. "Ti aspetterò come ho fatto con il mio Edward. Sta' attenta." Schiocca una bacio sulla fronte, poi è costretta a lasciarla andare.

I mercenari salgono a bordo uno dopo l'altro accompagnati dalla canzone di commiato di Sandrine, e così anche l'equipaggio della Cercascogli - pardon, l'equipaggio della Speranza dell'Est. "Mi farà strano chiamarti solo...Fortunale, capitano." dice Jimbo all'omone, mentre Tondley dietro di lui commenta: "Non parlarne a me: da quartiermastro a mozzo, com'è ingiusta la vita." La ciurma scoppia a ridere.

Randal nel frattempo cerca Nero, ma Asvig gli fa cenno di no con la testa, indicandogli un punto imprecisato dietro il consiglio ristretto: gli Uriel (sì, padre e i tre figli) hanno circondato il pirata e gli stanno togliendo le manette in questo preciso momento. Gomez si sgranchisce i polsi e passeggia pimpante oltre Kerberos inchinandosi sarcasticamente di fronte a lui e facendosi accompagnare da Kiltus (che gli fa da ombra) fino a dove ti trovi tu. "Il mio cuoco preferito!" dice a squarciagola, appoggiando il braccio intero sulla schiena del malcapitato. "Per quel che vale, Baffogrigio può considerare estinto il suo debito con me. Ora non vedo proprio l'ora di mettermi in viaggio! Non sei d'accordo, Randy?" Josephine passa di fronte all'uomo in questo preciso momento, fulminandolo con lo sguardo.

Infine salite a bordo, mentre l'equipaggio di terra toglie le banchine e gli ormeggi. La banda di Capo Ventura ricomincia a suonare, Kiltus si toglie lo schifo che ha in testa con uno straccio che lancia a Fortunale una volta finito. A poppa, Kilash lancia una bottiglia di spumante di Rouan contro il blu zaffiro della chiglia, non ci si spreca proprio con i buoni auspici. Tutti vi salutano dal molo. 

"Avanti tutta!" il mezzelfo al timone dà un comando, e le vele della nave si gonfiano magicamente, iniziando a spingere la nave verso Est mentre vi lasciate Capo Ventura alle spalle. Il suono del mare, gradualmente, copre quello della banda e del chiasso e dopo qualche manciata di minuti solo il rumore delle onde vi circonda. Siete finalmente partiti.

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Besnik Fortunale Aghendor

Ripulisco le mani dalla pappetta maleodorante mentre rispondo alla mia ciurma "Ah no! Mi raccomando, il capitano su questa nave è solo uno! Sono qui come timoniere e braccio armato della nave, nient'altro. Attenti eh...se vi becco a chiamarmi capitano vi faccio bere acqua salata per una giornata intera" commento con un sogghigno, ma il mio sguardo è serio. Una nave è uno strumento delicato che si regge su equilibri complessi. La ciurma deve capire che il capitano non sono più io, o si creeranno dissapori e problemi.

Salgo a bordo con gli altri, e mi avvicino al timone. Le mie dita callose sfiorano la ruota con delicatezza, saggiandone la naturale resistenza: la barra del timone sarà abbastanza robusta? Risponderà al contempo al mio volere senza problemi? Lo scoprirà solo navigando, ma la nave promette bene fin da subito. 

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Randal

E non solo tuo Nero! Rispondo al pirata quando mi comunica che il debito di mio padre è estinto. Uno dei miei obiettivi l'ho raggiunto.
E' certo che son d'accordo, anzi.. è come se mi sentissi già il vento tra i capelli, peccato che passerò gran parte del tempo sottocoperta a cucinare, ma ho qualche asso nella manica per stare sul ponte con voi. Vedrai!

Salgo sulla Speranza dell'Est con il cuore che batte più forte, l'emozione si fa sentire e l'odore dell'aria salmastra del porto pian piano muta in quegli odori tipici di mare aperto.. gli odori che porta il vento.
Finalmente siamo in viaggio. 

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Sandrine Alamaire

Lascio che il vento e la salsedine mi scompiglino il viso ed i capelli, mentre osservo allontanarsi all'orizzonte. Capo Ventura è stata casa mia per qualche anno e me ne allontano, tutto sommato, a malincuore. 

Poi, chiedo scusa a Ventura ed Asvig e, mentre i marinai manovrano, scendo sotto coperta, canticchiando a mezza voce un motivo degli Hin sull'importanza delle aspettative. 

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9 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Sedicesimo giorno del IV mese, anno 1491, ore 12:15 || Giorno della partenza

Mare di Capo Ventura

Il mare sferza la nave, che sfiora velocità mai viste prima d'ora. Fortunale è tenuto a prendere il timone come da suo ruolo, e se qualcuno gliel'avesse chiesto, la risposta è senz'altro: sì. Sì, sì e ancora sì. La Speranza dell'Est è davvero la nave più meravigliosamente veloce che abbiate mai visto. Il vento magico che anima le vele va che è una meraviglia, gonfiando le vele verdi e spingendo il legnoferro di cui è fatta oltre i limiti di una normale fregata. 

Kiltus se ne sta appollaiato di vedetta - senza pipa, però: il vento se la fumerebbe prima di lui! - rubando il posto a Len, che invece esplora su e giù la nave con l'entusiasmo di un bambino a cui è stato regalato il suo giocattolo nuovo.

Randal può esplorare le cucine liberamente, con Arrigo che gli svolazza intorno tra la cambusa, la cucina e i potenziali alloggi: un'altra cosa da decidere, dove dormirete stasera? Al capitano questa questione non sembra interessare troppo, tanto che ha dato volentieri a voi la decisione. Lui ha la sua cabina personale, dopotutto. Sottocoperta ci sono sì gli alloggi comuni fatti principalmente di amache e brandine, semplici ma pulite e ben organizzate. In fondo, verso poppa, due stanze doppie inizialmente pensate per i quattro Pionieri che avrebbero dovuto popolare la Eurus. Ora, una di queste è occupata da Barbara Syvis e sua figlia Josie, mentre l'altra è tutt'ora vacante. Ventura ci ha già buttato un'occhio, ma la decisione finale spetta ai Pionieri.

Sandrine sparisce per un po' proprio in una di queste due stanze, quella attualmente occupata. 

@Sandrine

Spoiler

Gli ordini di Kiltus erano chiari: Barbara sarebbe potuta uscire da lì solo una volta superata la cintura d'onice. Nessuno poteva sapere se avrebbero incontrato qualche nave di pattuglia, o anche qualche altra nave di Pionieri che passava lì per caso; la sua presenza a bordo rimaneva un segreto a conoscenza solo dell'equipaggio e del consiglio ristretto, e così sarebbe dovuta rimanere. La Loggia sarebbe finita in seri guai se qualcosa fosse andato storto...ovviamente tutto in diretta conseguenza delle azioni di Sandrine di giusto un anno fa.

Ma dubito che la nostra contessa se possa pentire, soprattutto proprio ora che Barbara e la sua salvatrice si sono riabbracciate. La donna ti porta nella sua stanza e inizia a raccontarti di tutto ciò che è successo da quando sono partite: l'ogre abbattuto nella città di Dunwall, la liberazione della città di Nosso dall'opprimente morsa dell'accademia magica di Arvàns, presieduta da un arcimago avaro come un diavolo; gli attacchi pirata respinti, quelli compiuti ai danni dei corsari del sud, e poi mille altre avventure che, a spiegarle tutte per intero, ci vorrebbero due vite.

Ma sopra ogni cosa, al di là di ciò che le è successo o le succederà, è oltremodo riconoscente di essere qui sulla Eurus piuttosto che relegata per sempre nel palazzo di un Kennon senza poter più vedere sua figlia. E tutta la sua devozione, va ovviamente a te - e in piccola parte a Kiltus, che in realtà ha più volte esaurito la pazienza della donna nell'anno appena passato. Ti racconta anche di come Josephine ha venduto la sua armatura a Dunwall e si è addestrata con il capitano dopo aver scoperto quanto fallaci sono le leggi cittadine, e soprattutto quanto sia buona l'erba pipa. 

Barbara invece non è cambiata quasi per niente, almeno fisicamente. Il suo sorriso è molto più sincero e pare quasi più giovane, ora che le catene sociali che la attanagliavano si sono spezzate.

 

9 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1491, ore 04:30 || +1 giorno dalla partenza

Mare di Capo Ventura

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E' l'alba quando il vostro destino si manifesta in tutto il suo splendore. Dovevate metterci un giorno intero, ma la Eurus è una nave estremamente veloce. Kiltus ha fatto svegliare tutti prima di proposito, chiamando ognuno alle sue postazioni. 

"Quindi...ci siamo." Nero è proprio dietro Fortunale, attualmente incaricato di tenere il timone, in vista delle turbolenze. Chi meglio di lui conosce quei posti? Ci ha vissuto per un breve periodo della sua vita, e forse ricorda perfino che a qualche chilometro a nord da dove siete adesso si inabissò molto tempo prima la Vecchia Signora. Beh, c'è da sperare che la Speranza dell'Est non faccia la stessa fine!

Gli atolli fumanti di attività vulcanica inizialmente radi si fanno più frequenti, il flusso delle correnti marine più intense, e vi conducono avanti proprio dentro le gole che si inerpicano in stretti passaggi tra le isolette vulcaniche. Inizialmente, la nave resiste abbastanza bene alle correnti, ma dopo un po' iniziate a sentirvi sballottolati; il timone imbizzarrisce, e Tiberius avanza verso prua, col bastone pronto e lo sguardo meravigliato su alcuni dei picchi: "Ammirate."

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Proprio di fronte a voi, un atollo esplode sulla sommità per un'eruzione di lava che fa cadere detriti in acqua; ma prima che questi raggiungano il mare, un alone di fluorescenza dorata pare che faccia rewind sull'esplosione, mandando all'indietro il tempo e la gravità e rimettendo a posto tutti i pezzi. 

"Magia selvaggia." pronuncia l'ex-primo incantatore; magari per molti di voi sarà una cosa nuova, ma per Fortunale è come tornare a casa. C'è qualcosa di molto familiare, come di un odore che non senti col naso, o dei colori che hai già visto prima. Quell'uomo è impregnato da testa a piedi di quello stesso tipo di magia. Un'altra esplosione, stavolta alla vostra sinistra. I detriti in caduta libera stavolta spariscono a mezz'aria, come se inghiottiti da un buco semitrasparente nel tessuto stesso della realtà.  

@Besnik

Spoiler

A poche decine di metri dalla prua ti rendi conto che l'acqua ha iniziato letteralmente a bollire e un rossore improvviso ha iniziato a farsi rapidamente più intenso. Ai lati hai poco spazio di manovra, ma puoi provare ad aggirarla. Hai troppo poco spazio per fermare la nave, ma un incantatore sulla prua e Kiltus in allerta e Nero dietro di te. Ora hai il timone stretto tra le mani: cosa hai intenzione di fare?

Osservare [Besnik]: 18

"Fortunale, relitto a ore dieci!" - Nero avvisa il timoniere di un albero maestro distrutto che affiora dall'acqua: schivarlo non è cosa da poco, ma fortunatamente il Nostromo serve anche a questo. 

Spoiler

Riflessi [Besnik]: 15 + 2 [Nero aiuta]

 

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Sandrine Alamaire

Flashback, sotto coperta

Spoiler

Mi abbevero alla fonte delle avventure raccontate da Barbara, sorridendo e tremando alle sue storie. I miei sentimenti sono cambiati, un anno è lungo, ma mi emoziono ancora così tanto, a stare con lei: il suo sorriso rinato, le sue parole dolci e misurate, la sua natura apprensiva e materna. Le tengo le mani tutto il tempo e so che, sebbene io abbia lasciato parte del mio cuore indietro, qui mi attende tanto. Tantissimo. Un tanto che mi ha atteso per un anno intero.  

Ed il viaggio è, improvvisamente, molto più lieve. 

Adesso

Mi si mozza il fiato. Lo spettacolo è incredibile, maestoso, spaventoso. Sublime. 

Guardo il mare e le rocce. E prego, attenta a ciò che accade. Attenta, incerta se possa servire il mio aiuto, ma qui, in prima fila. 

La Pioniera Sandrine Alamaire, la Contessa di Zefiro. 

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Besnik "Fortunale" Aghendor

Giorno della partenza

Cavallerescamente lascio la cabina a Sandrine o ad altre donne che vogliano occuparla, per me basta un'amaca sottocoperta. Certe comodità non fanno al caso mio.

Primo giorno di viaggio

Con il timone tra le mani conduco la nave con destrezza ed esperienza, mentre mi avvicino a quella che potrei quasi chiamare "casa". Mi sento elettrizzato, ma mi faccio forza per non eccedere troppo: un comportamento incauto porterebbe l'intera nave alla rovina. 
Invece mi affido ai compagni di navigazione per evitare secche e scogli, e altri pericoli meno terreni. 

"OCCHIO ALLA PRUA! ACQUA ROSSA A BABORDO!!" grido con quanto fiato ho in gola, dando un colpo di timone per far si che questa strana luminescenza rossa si venga a trovare effettivamente a babordo della nave. Stringo il timone con tutte le forze, devo guidare la Speranza dell'Est come un'estensione del mio corpo. 

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Randal

Il giorno della partenza
[Sottocoperta in cucina con Arrigo]

E allòr, Arrig?.. Cerco di utilizzare il suo l'accento, un pò per prenderlo in giro, un pò perchè le lingue e gli accenti mi sono sempre interessati. Non per niente ho imparato il silvano, a parte il cercare di intrattenere un pò di conversazione con Sigbjorn. Dove un pò equivale a 0 e una conversazione lunga equivale a 18 parole. Va beh.
 ..che facimm con ste stanz? Le lasciamo alle fimmine, come ormai si usa in tutta Capo Ventura? Sai.. la parità dei sessi. Ammìa me ne fùtt nient, anzi.. asculta ammìa 'nu pocheriell: uniamo le nostre due menti geniali e inventiammuce due letti che escono dagli armadiett della cucina, qui e qua. Eh?
J lo so che tu sì 'na mente geniàl Arrig!
Tu vò fa 'u Pioner, ma sì nat n'Handorien, sient ammè Arrig: scurdammuce 'o passat e tira fuori dal cappell 'na bella invenzione così che tutt'o'vascell t'ammiri!

Come concordato con Arrigo, dunque, lasciamo (io & il mio socio) la stanza a poppa a Sandrine e Ventura. Sono fiducioso che ci inventeremo qualcosa, beh più lui che io.
Passo poi in cambusa a controllare che tutto sia stato sistemato secondo i miei suggerimenti portandomi dietro la lista che aveva fatto Kilash (che ancora conservo nel taschino interno del giacchetto). Se non dovessi trovare discrepanze tra l'elenco di cose, la loro sistemazione e quant'altro possa notare di anomalo, mi dirigo sul ponte quando il momento si fa catartico.

Primo giorno di viaggio - L'arrivo alla Cintura d'Onice
[Sul ponte con gli altri]

La vista è qualcosa di assurdo, non credo ai miei occhi quando osservo cose che mai avrei potuto immaginare. Quando vedo Tiberius avanzare verso prua, avanzo con lui.
La sua descrizione degli eventi è, come al solito, criptica. Almeno per me.
Non ho idea di come funzioni la magia selvaggia che ha citato, ma è qualcosa che mi pare incontrollabile: spaventosa e potente allo stesso tempo.

Quando la situazione si fa accesa, la Speranza dell'Est inizia a danzare tra le onde e i fenomeni dalla natura magica dai quali siamo circondati, cerco di salire sulla SARTIA poggiando entrambi i piedi su di una GRISELLA così da innalzarmi rispetto al livello del ponte e avere una vista migliore, nonchè una presa sicura nel caso di strattonamenti vari.
E' una cosa che ho imparato a fare nelle navi in cui mi sono imbarcato con mio padre, guardando i marinai cosa facevano durante i momenti che richiedevano maggior sicurezza.

Besnik al timone fa fare alla Speranza un movimento pazzesco, se avessi portato io la nave ci sarei finito appieno dentro quella strana luminescenza rossa.
GRANDE FORTUNALE! 
Gli urlo dalla sartia di prua per farmi sentire in quella situazione concitata, godendomi appieno le emozioni che provo nel momento.

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Il 19/10/2018 alle 20:40, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1491, ore 06:00 || +1 giorno dalla partenza

Cintura d'Onice

Fortunale riesce a tenere il timone sotto il suo controllo mentre accosta pericolosamente il tribordo della nave alle pareti dell'enorme faraglione; se Randal avesse voluto, avrebbe potuto allungare il palmo della sua mano e toccare le pareti dell'atollo che per mezzo metro non sfracella la chiglia della nave. Ma il vostro timoniere si dimostra all'altezza delle aspettative; la manovra, per quanto azzardata, tiene fuori il babordo della nave dall'acqua che si tinge sempre più di rosso ribollendo come l'acqua della pasta un momento prima di buttarla. Ecco che all'improvviso i lapilli e i detriti incandescenti rapiti dalla magia pochi secondi prima vengono espulsi a gravità invertita spuntando da sotto il manto acquatico e arrivando in aria, ad una ventina di metri di altezza, terminano la loro caduta invertita e ricadono in acqua. Se la nave si fosse trovata in quel punto, sarebbe stata investita da uno sciame di meteore incandescenti provenienti da sott'acqua. 

Lo sgomento è di tutti, ma la fortuna gira dalla vostra parte, perché a parte qualche altra manovra azzardata, riuscite a uscire indenni dalla zona più investita dalla tormenta magica. "State tutti bene?" chiede Josephine, aggrappata alla balaustra di prua. 

Tuttavia Tiberius non è affatto tranquillo. "Silenzio e ascoltate!"  

@Randal

Spoiler

Tralasciando Tiberius, nessuno a bordo sembra sentire, in mezzo al frastuono del vento, delle eruzioni e del mare, quel lieve ma crescente rumore d'acqua scrosciante provenire dall'orizzonte. Il sole sta sorgendo proprio ora, emergendo da una fitta e allegra nebbiolina raso-acqua. Ti guardi attorno e solo Kiltus oltre te ed il mago ha lo sguardo dritto verso l'origine di quello strano suono. Se solo non foste in mare aperto, giureresti che si tratta di una cascata. Ma diciamola tutta: non può esistere una cascata nel mare!...o sì?

@Fortunale

Spoiler

La nave inizia a prendere lentamente ancora più velocità. Non c'entra il vento, che rimane identico, continuando a soffiare tra i picchi fracassati dalla magia ma che in alcun modo influenza le vele della ex-Jocasta; no, è...il mare. Una corrente inizia a tirarvi verso l'oriente, ed in maniera piuttosto poetica diresti che l'Oceano vi sta chiamando...ma tu non sei Sandrine, e la tua preoccupazione è un'altra: la velocità con cui la corrente cresce di forza e vi trascina verso Est.

 

Spoiler

Professione (marinaio) [Fortunale]: 25 + 4 [Gestibilità] 

Sopravvivenza [Fortunale]: 17

Ascoltare [Sandrine | Fortunale | Randal]: 11 | 10 | 22

 

Modificato da Bellerofonte
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Randal

La sentite anche voi? Mi sporgo maggiormente con la testa verso prua ma parlo a tutti quelli che sono sulla Speranza.
E' UNA CASCATA! C'E' UNA CASCATA DAVANTI A NOI!
REGGETEVI TUTTI ALLE SARTIE COME POTETE!

Guardo Tiberius allarmato, cosa possa fare l'ex primo incantatore non ne ho idea ma di certo il nostro vascello non può volare.. ma magari lui può creare una sorta di barriera sullo scafo per attutire l'urto Che facciamo Tiberius?

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Besnik Fortunale Aghendor

Sento la nave trascinarsi lungo la corrente, e le parole di Randal non suonano poi così assurde. "Jimbo, legami al timone dannazione!" grido al mio mozzo, mentre reggo la ruota con entrambe le mani e gonfio i muscoli del petto e delle braccia cercando di spostarmi prima a babordo e poi a tribordo per cercare un punto dove la corrente sembra meno forte. 

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Sandrine Alamaire

Messa in allerta dalle parole di Randal, mi rivesto di uno dei miei incanti preferiti - ed ormai più significativi - e muto la mia forma in quella di un Elfo piumato, approfittando della trasformazione per aguzzare ulteriormente i miei sensi e per guadagnare una posizione di vantaggio rispetto al ponte della nave. 

Spoiler

Lancio Alterare Sé Stesso per trasformarmi in una Avariel, poi prendo quota, ma restando accanto all'albero anteriore della nave, ottenendo comunque una visuale molto più avvantaggiata. 

Dopo la trasformazione: Ascoltare +8, Osservare +11.

 

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Il 21/10/2018 alle 18:19, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1491, ore 06:10 || +1 giorno dalla partenza

Cintura d'Onice

Randal spera che sia l'incantatore ad avere la soluzione, ma l'elfo non risponde: è che proprio non riesce a staccare gli occhi dall'orizzonte, con una vaga espressione di preoccupazione che tradisce il suo volto, mentre tutto il resto dell'equipaggio cade in preda al terrore più assoluto. 

La contessa si alza in volo e quasi raggiunge la postazione di vedetta, dove Kiltus blatera apparentemente da solo. Più in alto di tutti gli altri e con la vista acuita dalla magia, ora può vedere con chiarezza cosa vi aspetta tra poche centinaia di metri: se esiste una fine del mondo, deve essere per forza quella. Letteralmente, dopo la cascata c'è il nulla, solo nuvole e nebbia fittissima sotto, ed il cielo sopra. La cascata è larga quanto tutto l'orizzonte, come se il mondo fosse realmente diviso a metà da quell'assurdo capitombolo. 

Il capitano esclama: "Sandrine! Porta tutti sottocoperta e cerca di tranquillizzarli!" il mezzelfo si butta giù da qualche metro di altezza, atterrando leggiadro sul ponte e chiamando a gran voce: "Randal! Nero! Len! Josie! Voi quattro datemi una mano qui, preparate la nave al volo, non riusciremo a combattere la corrente! Fortunale, timone saldo! Tutti gli altri, giù, presto!" 

Timone saldo è proprio quello che aveva pensato l'ex-capitano della Cercascogli quando aveva chiamato il suo fido Jimbo a legarlo lì sul castello di poppa; ma ahimé alla parola "cascata" il povero ragazzo era entrato nel panico più assoluto, e dopo averti portato una corda e aver fatto più e più volte un nodo scorsoio che continua inesorabilmente a slacciarsi nelle sue mani tremanti, il flagello dei mari era apparso alle sue spalle esordendo con "Hai bisogno di pratica, ragazzino". Senza pensarci due volte lo aveva spostato in malo modo e aveva legato i polsi del timoniere alla ruota di legno e gli aveva pure dato una pacca sulla schiena ridacchiando eccitato dell'assurda situazione.

Le manovre evasive non hanno avuto l'effetto sperato, tralaltro; la corrente è troppo forte e cercare di combatterla a quelle velocità rischia perfino di far cappottare l'intera nave; puoi provarci, certo, ma solo i capitani migliori riescono in questo genere di imprese. Le alternative più ovvie sono poche: puntare la prua dritta verso l'abisso sperando che la nave prenda il volo per magia, o mantenere la rotta evitando che le onde facciano traballare troppo il ponte. Certo, se hai qualche altra idea, tanto vale provare, ormai...

 

Spoiler

Osservare [Sandrine]: 26

Professione (marinaio) [Besnik]: 21 //D'ora in poi sommerò Gestibilità in automatico quando effettui prove per controllare la nave

 

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Sandrine Alamaire

Distolgo a fatica gli occhi dallo spettacolo senza pari ed ubbidisco al mio capitano; plano tra la ciurma ed i mercenari, facendo un cenno d'intesa ad Asvig, di cui conosco il sangue freddo. 

"Signori miei!", dico, a squarciagola, facendo in modo che tutti possano sentirmi, nonostante il rombo dell'acqua selvaggia, "qua fuori rischiamo di bagnarci un po' troppo e non sopporterei di vedere rovinata la mia acconciatura! Seguitemi sotto coperta, gentilmente, che lo spettacolo, per quanto affascinante, è adatto solo ai giocatori esperti!".

Mi rattrista, per certi versi, andarmene proprio ora, però non lo do a vedere. Manipolo piuttosto nuovamente la magia, prima di iniziare a raccontare una storia, intervallata da canti, sul popolo alato degli Elfi tra le nuvole, mistero come nessun altro esiste al mondo. 

Beh, fatto salvo il mistero di come faccia la contessa Alamaire ad essere sempre così impeccabile, ma questo, ovviamente, è un arcano che non può essere rivelato, nemmeno sulla soglia del mondo conosciuto!

DM

Spoiler

Inspirational Boost & Ispirare Coraggio (+2).

 

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Randal

PREPARARE LA NAVE AL VOLO? Esclamo basito

Come si prepara una nave al volo? 

Cosa dobbiamo fare, tendere o lasciare le vele.. non ho mai.. VOLATO su di un veliero Kilash! 

Rimango saldo con la presa sulla sartia del trinchetto a mezza prua, aspettando di vedere i movimenti del Capitano per imitarli o ordini a voce

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Besnik Fortunale Aghendor

"Sono pronto, capitano!" rispondo mantenendo la nave più dritta possibile: se vogliamo prendere bene la cascata dobbiamo essere un pesce nella corrente, una freccia nel vento. Ho già visto come le cascate normali riducono un tronco messo di traverso rispetto al fiume, e non voglio ridurre così questa bella nave!

 

 

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Il 22/10/2018 alle 20:32, Bellerofonte ha scritto:

Diciassettesimo giorno del IV mese, anno 1491, ore 06:15 || +1 giorno dalla partenza

Cintura d'Onice || Vento forte da Sud-Est, tempo nuvoloso, mare aperto

@Sandrine

Spoiler

Fortunatamente il tuo canto permette ai membri della ciurma di mantenere una parvenza di integrità e di non andare completamente nel panico quando vengono a sentire della cascata. Ti seguono più o meno ordinatamente, ed in particolar modo Asvig, Sigbjorn e Lupo iniziano a legare i barili e le casse libere nel tentativo di non renderli proiettili vaganti quando inizierà la caduta. 

Per quanto improbabile che riusciate a sopravvivere all'impatto da quell'altezza, se anche ci fosse una minima possibilità, questa andrebbe sprecata con pezzi di legno pesanti quanto una persona adulta a sbattere da un lato all'altro della cambusa. Gli altri sono comunque molto preoccupati. "Non avrei dovuto mai portarti con me" sussurra Josephine a Barbara, e questa la abbraccia. Ventura si piazza con le spalle ad una delle pareti di legno, tenendosi con entrambe le mani ai bordi di quest'ultima aspettando il momento esatto in cui la nave avrebbe iniziato a capitombolare verso morte certa. Arrigo prega qualche dio misconosciuto, e il resto della ciurma aspetta in solenne silenzio la fine di tutto.

Perfino Tiberius stavolta non sembra impassibile. Si è infilato sotto le scale, pronto a reggersi quando la gravità avrebbe fatto il suo corso. Ti osserva, maledicendo il giorno in cui ti ha chiesto questo favore.

@Randal, Fortunale

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Nemmeno gli altri rimasti sopracoperta sanno esattamente cosa fare, ma Nero interviene: "Legate le balliste e poi aggrappatevi alle balaustre! Kiltus, c'è troppo vento per fare il gioco della candela con le vele! Qualcuno deve ammainarle a mano!" e proprio quando il pirata termina la frase, Len schizza come un proiettile sull'albero maestro, iniziando a raccogliere le vele da solo. Kiltus salta all'indietro dal bompresso ammainando la vela dell'albero di trinchetto; rimangono da sistemare le balliste e la vela dell'albero di mezzana che si agita pericolosamente sopra Fortunale. Josie e Nero stanno finendo di sistemare alcuni barili, e Randal...deve decidere quali sono le priorità.  Nel frattempo il timoniere riesce a mantenere la nave in rotta; il vento ormai serve a poco vista l'intensità della corrente, che Fortunale gestisce in maniera impeccabile. Tra meno di cinque minuti incontrerete il vostro destino...

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Professione (Marinaio) [Fortunale]: 22

 

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Randal

Forse avrebbe dovuto essere Nero il capitano di questa nave..

Per fortuna i suggerimenti del Flagello arrivano veloci così ho tempo di andare ad ammainare la vela dell'albero di mezzanina, Fortunale deve rimanere concentrato sul timone senza preoccuparsi di evitare la vela che si agita sopra di lui.
Però chi legherà le balliste?
Io devo farlo.. e ho in mente un "barbatrucco" che ho visto fare ad un tizio anni or sono su di un vascello:

mi muovo verso le corde e le lancio vicino alle balliste, o almeno a 30 cm da esse, di modo che si trovino subito di fianco.

@Lancio corda

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Attacco di contatto a distanza su oggetto fermo.

Mio TxC: +6 +4 (sommo INT spendendo 1 punto ispirazione)

Subito dopo corro verso l'albero di mezzanina e inizio ad ammainare la vela. 

@Ammainaggio vela e sartiame vario

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Professione [Marinaio]: +9
Utilizzare corde: +10

Una volta terminato, utilizzo un incantesimo per animare le corde che ho precedentemente lanciato vicino alle balliste

@Incantesimo

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Spendo 1 punto ispirazione e lancio "ANIMATE ROPE" utilizzando Arcane Dilettante
Comunico alle (non so quante, quante?) corde di legarsi attorno alle balliste e fare un nodo di modo da poterle assicurare al ponte.

Cita

 

Raggio di Azione: medio (30 m + 3 m/livello)
Bersaglio: una corda od oggetto simile, della lunghezza massima di 15 m + 1,5 m/livello
Durata: 1 round/livello
Descrizione: Permette di animare un oggetto non vivente di natura assimilabile a una corda. La lunghezza massima della corda viene calcolata su un diametro base di 2,5 cm. Si deve ridurre la lunghezza massima del 50% per ogni 2,5 cm aggiuntivi di spessore e aumentare la lunghezza del 50% per ogni dimezzamento dello spessore della corda.

I comandi che si possono impartire sono: “arrotolati” (la corda si arrotola in una spira ordinata), “arrotolati e fai un nodo”, “fai un cappio”, “fai un cappio e un nodo”, “lega e fai un nodo” e tutti i loro opposti (“svolgiti” e così via). Un singolo comando può essere impartito ad ogni round come azione di movimento, come se si dirigesse un incantesimo attivo.

 

 

Se non dovessi riuscire nell'intento.. beh, non ho la capacità di dividermi e fare due cose allo stesso momento, la priorità è Fortunale e la vela sopra di lui.
Dovessimo perdere le balliste.. sarebbe meglio piuttosto che perdere Besnik.

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