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Piccola provocazione: in D&D combattere è una variabile?


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E si perchè io comincio davvero a chiedermelo e voglio assolutamente che le cose si discutano in un solo topic senza giri di parole.

Da quello che ho capito molti pensano che D&D è un gioco dove l'interpretazione del personaggio è tutto,dove interpretazione sia solo una interazione,con il tuo gruppo e la situazione del Master, sociale e non marziale

Conseguentemente a questo ho davvero paura che qui si travisano i fatti:in D&D si combatte e questo non è una variabile ma deve essere normale.

D&D narra epiche gesta di eroi che sfidano le più grandi avversità del mondo per sconfiggere il male(o farlo trionfare)diventare ricchi(o rubare ai ricchi per dare ai poveri) e cose così.

Dove ogni scopo,ogni fine da raggingere doveva passare per lo scontro contro ogni genere di mostro.

Quando iniziai quasi 9 anni fa me lo descrissero così.

Ora i tempi sono cambiati...si pensa solo a rendere bene il personaggio, a rendere bene la compostezza e delicatezza di una elfa o il turpiloquio del nano e basta...ok questo ok...va bene ma il villaggio non lo salvi con la delicatezza o con le parolacce.

sento di molte sessioni dove non si tira un dado per ore se no è "mero war gamer".

Ma il mondo non lo si cambia con le parole...

Oh non fraintendetemi:non sto dicendo che ruolare il pg non è importante,tutt'altro ma non accetto che ci si dimentichi di combattere.o che lo si metta in secondo piano.

Gli stessi manuali danno talenti,armi,abilità ecc per combattere altrimenti al 98% li buttiamo via.

Qualcuno si vanta di aver fatto una sessione di più ore senza aver tirato un dado perchè ritiene combattere secondario e non parte integrante del gioco.

Io non lo concepisco gli eroi si forgiano nello scontro come posso definirmi tale se parlo e basta.

Ovviamente se si gioca per uno scopo...

Bisogna fare 50-50 c'è il tempo delle parole e il tempo dove si mostra quello che si vale contro l'avversario.

D&D è un gioco di ruolo,sono d'accordo ma il ruolo è anche nella mischia.

Io non ho mai fatto (se non davvero pochissimissime volte) una sessione senza combattere 1)perchè un pò ci si annoia,ci vuole un pò di adrenalina 2) perchè è giusto così,non si può non combattere.

Ho sentito dire "se vuoi combattere non giocare a D&D" ma posso fare lo stesso discorso:se voglio fare uno spettacolo teatrale o faccio il bardo o mi iscrivo al laboratorio di teatro nella mia scuola e comincio da Shakespeare passando per Pirandello finendo con De Filippo...

Rigiro la domanda:in D&D combattere è una cosa in più che si può omettere o è PARTE INTEGRANTE E VITALE quanto l'interpretazione del pg (per me è anche la più importante,io l'epiteto di eroe me lo guadagnato sul campo,ma rimango più sul soft e sul diplomatico)

A noi l'ardua sentenza:-D

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Principali partecipanti

Principali partecipanti

Ci vuole un master che sappia gestire tutte e due le cose magistralmente...molto spesso non ci si riesce poichè ci sono o i tipi di master interpretativi o quelli pure mazzate...ci vuole un po' di tutto questo è vero...

però fare una sessione senza fare un combattimento non è vero che è scocciante...poichè a volte la tensione nei pg si riesce a far raggiungere anche con il solo svolgersi dei fatti...

Don Merry...

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Io sono per il fifty-fifty, o per lo meno per un bel combattimento a sessione (anche se così facendo ci si riduce solo a fare "bei combattimenti", cosa irreale).

Purtroppo, i vari giocatori con cui ho collaborato o che ho masterizzato hanno sempre inteso i combattimenti come "ho fatto 14 con il d20, sommo alcuni tera di bonus: ho fatto tot! colpisco?". Farebbe molta più atmosfera se, oltre al DM che descrive png, ambienti, creature, etc anche i giocatori ci mettessero del loro e descrivessero i combattimenti ("miro di punta all'occhio" oppure "carico con un urlo invasato inneggiando al mio dio").

Insomma, se nei combattimenti ci si mettesse passione, o non si facesse solo a gara a chi uccide più orchi (senza citare nomi, ricordiamoci di un elfo e di un nano), sono dell'opinione che questa sacra pratica non sarebbe così disprezzata dai ruolisti puri.

Sono anche d'accordo che non si salvano creature e luoghi con le parole (a meno che non si abbia un'alta diplomazia :lol: :lol: ).

Per contro, trovo sterili le sessioni continue in cui non si fa altro che combattere, anche perchè a volte ci si trova con pg che hanno viaggiato insieme per mesi, e continuano a chiamarsi Chierico, Paladino, etc (mi è successo una volta, che tristezza...).

Insomma, il ruolare ed il combattere servono entrambi, poi le proporzioni variano in base al gruppo ed ai giocatori.

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Purtroppo, i vari giocatori con cui ho collaborato o che ho masterizzato hanno sempre inteso i combattimenti come "ho fatto 14 con il d20, sommo alcuni tera di bonus: ho fatto tot! colpisco?". Farebbe molta più atmosfera se, oltre al DM che descrive png, ambienti, creature, etc anche i giocatori ci mettessero del loro e descrivessero i combattimenti ("miro di punta all'occhio" oppure "carico con un urlo invasato inneggiando al mio dio").

Sono totalmente d'accordo infatti proprio per questo dico che si ruola anche in combattimento.

Insomma, se nei combattimenti ci si mettesse passione, o non si facesse solo a gara a chi uccide più orchi (senza citare nomi, ricordiamoci di un elfo e di un nano)

anche la gara a chi uccide di più può essere uno spunto interpretativo,secondo me;-)

Sono anche d'accordo che non si salvano creature e luoghi con le parole (a meno che non si abbia un'alta diplomazia :lol: :lol: ).

Apriti cielo:-D

Insomma, il ruolare ed il combattere servono entrambi, poi le proporzioni variano in base al gruppo ed ai giocatori.

Secondo me a prescindere dalle persone bisogna fare 50-50 se no non è vero D&D...ovviamente ci sono i gusti c'è a chi piace e a chi no e li non si discute ma che tristezza se si parla e basta;-)

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combattere è una variabile? in un certo senso, sì. io non lo trovo fondamentale. è solo un tipo di gioco. è anche vero che chi preferisce l'interpretazione (come me, infatti) si trova meglio sui gdr della whitewolf, ma non vuol dire che si debba per forza usare la spada.

Bisogna fare 50-50 c'è il tempo delle parole e il tempo dove si mostra quello che si vale contro l'avversario.

quasi del tutto esatto. quasi perchè questa è la tua percentuale, non è detto che tutti la condividano.. per me per esempio è all'incirca 30/70, per un altro sarà 70/30 e combatte molto più di te..

Ovviamente se si gioca per uno scopo...

lo scopo è sempre quello di divertirsi. c'è chi si diverte a picchiare, chi a non farlo necessariamente. Piuttosto mi dirai che D&D è strutturato in modo da prevedere i combattimenti. Certo, giusto, ma non sono obbligatori. non devo per forza scannare un nemico a sessione, se non ne ho motivo.. non è che dopo 2 ore di gioco, se non ho ancora combattuto, entro in una taverna e gonfio di botte il primo ladro che vedo "perchè è d&d, quindi devo combattere" ;-)

Qualcuno si vanta di aver fatto una sessione di più ore senza aver tirato un dado perchè ritiene combattere secondario e non parte integrante del gioco.

Io non lo concepisco gli eroi si forgiano nello scontro come posso definirmi tale se parlo e basta.

Qui ci sarebbe MOLTO da ridire, ma non è questo il luogo

Rigiro la domanda:in D&D combattere è una cosa in più che si può omettere o è PARTE INTEGRANTE E VITALE quanto l'interpretazione del pg (per me è anche la più importante,io l'epiteto di eroe me lo guadagnato sul campo,ma rimango più sul soft e sul diplomatico)

queste due affermazioni (questa e quella sopra) mi fanno storcere il naso, ma più per motivi "off-gdr" che altro..

rispondo con una frase che mi disse il mio vecchio Master

Sii solo uomo. Sarà la storia a renderti eroe.

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Non credo ci siano da fare delle percentuali...

D&D è composto da interpretazione e da combattimenti. In una sessione di D&D si possono alternare parti puramente interpretative a combattimenti, oppure sedute di sola interpretazione, o combattimenti pesanti che prendono l'intera serata.

Magari per l'ennesima volta scrivo da troppo stanco per pensare, però non mi pare troppo sensata come "provocazione"... Anzi, forse forse è lievemente contradditoria... Se in D&D c'è anche la parte interpretativa, perché spingere tanto sui combattimenti? C'è il tempo delle parole e il tempo dell'azione...

I combattimenti non sono una parte poi così vitale e indispensabile senza la quale non si può giocare... Non credo sia un dramma se per 5-6 sessioni non si tira nessun dado, mentre potrebbe esserlo se per 5-6 sessioni non si interpreta per nulla...

Immagino la scena in cui i personaggi di un party sono a palazzo dal re e stanno parlando con il Sovrano di cose importanti ed estremamente delicate, e a un certo punto si sente un "beep beeeep...beep beeep"...il barbaro del gruppo guarda un piccolo oggettino nero legato alla cintura, si alza dal tavolo facendo un lieve inchino e congedandosi "Maestà, vogliate scusarmi"... ed esce dalla sala urlando e brandendo la sedia, colpendo i cortigiani che incontra. Con un espressione pacata il mago si rivolge al Re.

"Non si preoccupi, Maestà... E' fatto così, il dottore gli ha detto che almeno una volta ogni 8 ore deve fracassare dei crani, ma poi gli passa."

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non devo per forza scannare un nemico a sessione, se non ne ho motivo.. non è che dopo 2 ore di gioco, se non ho ancora combattuto, entro in una taverna e gonfio di botte il primo ladro che vedo "perchè è d&d, quindi devo combattere" ;-)

non lo intendo così hai fatto un esempio alquanto esagerato così come Gadwin;-)

Niente è obbligatorio ovviamente però stona non combattere,non da l'idea se veramente ti sei conquistato un qualcosa oppure no.

rispondo con una frase che mi disse il mio vecchio Master

Sii solo uomo. Sarà la storia a renderti eroe.

Interessante,non mi trova d'accordo ma interessante,sarebbe OT però questo ma ne riparliamo;-)

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Come ci può stare una serata di SOLO combattimento,ci può stare una serata di SOLO non combattimento.

Non vedo problemi ne motivi di noia in nessuno dei due casi.

Nel 90% delle sessioni del 90% di chi gioca a D&D ci sono entrambe le cose.

Se tu,Godric,ti senti inutile non combattendo è un problema di tuoi gusti personali credo.

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Se tu,Godric,ti senti inutile non combattendo è un problema di tuoi gusti personali credo.

No no,io non c'entro non è questo il punto.

Però ho notato che è più normale e in maggior numero che ci siano intere sessioni dove non si combatte che dove ci siano combattimenti.

Questo stona a mio avviso.

D'altra parte però sono d'accordo che non si può solo menare le mani.

La mia paura è che si finisca solo nel parlare dimenticando che D&D è un gioco dove si narrano epiche lotte.

Cosa che avviene purtroppo.:-(

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Però ho notato che è più normale e in maggior numero che ci siano intere sessioni dove non si combatte che dove ci siano combattimenti.

Scusa un attimo...Da dove hai notato tutto ciò?

La mia paura è che si finisca solo nel parlare dimenticando che D&D è un gioco dove si narrano epiche lotte.

Credo che la tua paura sia infondata. :rolleyes1

Cosa che avviene purtroppo.

Dove?

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Scusa un attimo...Da dove hai notato tutto ciò?

Credo che la tua paura sia infondata. :rolleyes1

voglio sperare,sarei felice che sia così.

L'ho notato qua la tra post e chat...sentivo cose in questo senso.

Non mi sono inventato niente giuro.

se no non lo avrei aperto sto topic,e sto rischiando ad averlo fatto:-D

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D&D è chiaramente un gioco strutturato per combattere: basta guardare la quantità di regole ed opzioni per combattere, è più di tutto il resto sommato assieme.

Inoltre cosa caratterizza in prima istanza le classi: BaB e TS, ovvero due cose prorpie del combattimento. In altri giochi (è un perfetto esempio Dimensioni) il PG ha l'abilità Cavalcare così come quella Attacco con la Spada, e ci sono regole identiche per l'ultilizzo delle due.

In D&D il combattimento non è necessario, ma è ciò per cui è stato concepito.

Se una persona compra un PC e lo usa solo per i videogiochi, ci si diverte moltissimo. Ma non lo sfrutta in ciò per cui è stato concepito. Basterebbe comprarsi una console, non serviva un PC.

Allo stesso modo ci si diverte in sessioni solo interpretative, di dialogo e indagine. Ma non si sfrutta appieno D&D. Sarebbe bastato un gioco più narrativo con molte meno regole e casini, non serviva il complesso sistema di combattimenti e la mole di opzioni offensive che offre D&D.

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voglio sperare,sarei felice che sia così.

L'ho notato qua la tra post e chat...sentivo cose in questo senso.

Non mi sono inventato niente giuro.

se no non lo avrei aperto sto topic,e sto rischiando ad averlo fatto:-D

In Italiano si dice Sarei felice che FOSSE così... :ign:

ADC rulezzzz... :cool:

Alla fine il succo del discorso è che ti stai preoccupando che D&D rischia di diventare un gioco senza combattimenti?

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Secondo me i combattimenti sono di vitale importanza, perchè senza i combattimenti ci si annoierebbe. E' anche vero che però anche il ruolare, il discutere con png diplomatici, guardie che ti vogliono mettere ai ferri o qualsiasi altri casi di "ruolo" sono fondamentali, per lo stesso identico motivo... perchè solo combattendo ci si annoierebbe.

E' vero che lo stesso manuale del giocatore presenta armi, talenti, e bonus di attacco, ma presenta anche abilità basate sul carisma, talenti come autorità, negoziatore, persuasivo...

Ci troviamo tutti d'accordo mi sembra sul fatto che servono entrambe la facce del gioco per divertirci, poi ovviamente cambia da persona a persona preferire mazzare di bastonate i mostri o convincere le guardie cittadine che tu sei un Re venuto dall'oriente quando invece non lo sei!

Un bravo master deve alternare i due stili di gioco per far divertire tutti.

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secondo me D&D deve essere come ha detto larin...ci vuole l'interpretazione(ridicola o seria ma ci vuole), a parer mio ogni tanto ci vogliono dei momenti a ''due risate con D&D'' e il combattimento dovrebbe essere condito con l'interpretazione in esso.

per rendere D&D un gdr migliore voglio cercare di esaltare al meglio questo ultimo punto nelle mie prossime campangne, cercando di evitare un problema che nella cosidetta mischia e' stato, per me, ed e' tutt'ora una specie di tabu'....l'aver paura della mischia perche' essa puo' rappresentare il patibolo delle esecuzioni pubbliche(e qui,pero', appoggio chi combatte subdolamente rispetto a chi carica a spada sguainata e rischia di piu') e potrebbe spingere ad apprezzare di piu' l'interpretazione.

ovvio che alla fine deve essere tutto fifty-fifty oppure fai il bel pg cattivo e ti le vai a cercare i combattimenti dove sai di vincere:cool:

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Beh.. i combattimenti sono parte integrante del gioco, così come l'interpretazione. C'è chi privilegia uno e chi l'altro. Lo scopo di D&D alla fine è sempre quello di divertirsi: ogni gruppo ha un suo equilibrio di ruolo/combattimento che magari trova col tempo. Nel gruppo che mastero risulta più o meno così:

ruolo puro: 55%/60%

combattimento: 30%/35%

noi che ridiamo come deficienti: 10%

Si tratta di una media, ben inteso. Capita che a volte non si combatta, capita di rado che si combatta e basta. Ma ripeto, ogni gruppo trova il giusto equilibrio: se tutti si divertono, vuol dire che è stato raggiunto :mrgreen: D&D è bello anche perchè è versatile, no?:-p

PS: si interpreta anche quando si combatte, naturalmente ;-)

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D&D è combattimento!!! Se ruoli un avventuriero che gira il mondo, per forza ti ritrovi a combattere!!!!

E' anche vero che senza un po' di interpretazione (tipo indagini, oppure i classici vado nella taverna, ascolto qui, parlo con questo, vado nel negozio d'armi e armature, contratto sul prezzo ecc) il tutto diventa noioso.

100% combattimenti no!!

neanche 100% interpretazione.

Ci saranno sessioni in cui c'è più combattimento (70-80%), altre in cui ci sarà più interpretazione con lo scontro finale.

Sta anche al master rendere le situazioni interessanti riuscendo a coinvolgere i giocatori, assecondando i loro gusti: un combattimento in cui:

Giocatore 1: Attacco il mostro A. tiro il d20..... faccio 12, più il mio TxC, fa 21. Lo colpisco?

Master: sì, tira i danni.

Giocatore 1: allora faccio 1d8+2....7+2, 9 danni

Master: il prossimo!!!

Così mi sembra di essere al banco dell'affettato del supermercato!!!

Ci vuole un po' di enfasi, un po' di racconto, per rendere anche i combattimenti interessanti e cercare di immaginarne lo svolgimento in tempo reale.

Per riassumere il tutto: il combattimento è fondamentale, a patto che sia gestito bene dal master. Ci vuole però anche interpretazione per non rendere il gioco troppo monotono.

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