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Gilda aperta  ·  7 membri

Per Millennii

Into the Darkness


Uriele

Messaggio consigliato

"Non un altro passo!" intima il Vampiro con la sua voce profonda e calda. Più si avvicina e più cogliete la perfezione dei suoi lineamenti. La sua pelle candida e senza la più piccola increspatura. Difficile determinare l'eta che aveva al momento del suo Abbraccio. Riconoscete in lui una bellezza inumana. Pochissimi Fratelli la posseggono. Probabilmente nessuno tra quelli che conoscete.

Continuano con il loro incedere costante e deterninato. Il nero Fratello sembra scivolare sull'erba umida senza calpestarla. Alcune rade e deboli gocce di pioggia iniziano a cadere dal cielo cupo.

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Ruoto gli occhi, mentre ruoto anche il resto del corpo. Non posso scappare, ma non posso neanche mostrare le spalle. Rimango con le braccia piegate a novanta gradi, in alto e bene in vista. Ok che in teoria noi vampiri non abbiamo grandi problemi con i proiettili, ma non vorrei provare oggi la simpatica sensazione del piombo sulla pelle.

Mi si rovinerebbe il vestito.

"Josuè, qual buon vento!" dico a denti stretti. È uno Spettro, come me, ma la maledizione è stata estremamente gentile con lui. Certo, dipende dai punti di vista, anche la sua bellezza lo rende un reietto, proprio come me. Ma non credo gli interessi più di tanto.

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Il Nosferatu, la cui bellezza innaturale sembra aver sconfitto la maledizione del suo sangue, avanza severo ignorando le vostre domande.

I 4 uomini che lo scortano, armati e vestiti in modo simile ma non completamente identico, si allargano per accerchiarvi.

Josue tira fuori un cellulare mentre osserva impassibile il cadavere in avaanzato stato di decomposizione. Alcuni istanti di attesa, poi:

"...Si, l'ho trovato, Sire. È morto..." 

Silenzio.

"...ci sono dei neonati quì..."

"...Sarà fatto!"

Spinge un tasto e termina la chiamata. Alza lo sguardo; i suoi profondi occhi scuri vi fissano per alcuni istanti. 

"Il Baron desidera vedervi." Dice seccamente.

Intanto due dei mortali si appressano al cadavere accingendosi a raccoglierne i resti sempre più putrescenti.

 

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Anna Polidoro

E così il bel Josué è il figlio del Cimitiere, cosa potrebbe mai volere da noi? Immagino che lo scoprirò presto.

"Non ho alcuna ragione di combattere il Baron Cimitiere, potete anche mettere via le armi." Dichiaro rivolgendomi a Josué ed i suoi uomini. Ma le mie non sono semplici parole, in esse c'è anche un po' del mio dolce veleno ammaliante.

Spoiler

Majesty 1. Se non erro è quello con effetto ad area.

 

Modificato da Ipergigio
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Anna:

Percepisci chiaramente le membra dei mortali rilassarsi anche se impercettibilmente. Quando parli persino i due uomini già chini sul cadavere, sollevano lo sguardo per osservarti con occhi carichi di una perversa bramosia. E di colpo ti senti al centro dell'attenzione, nuovamente, li dove ti piace stare. 

"Oh piccolo Angelo..."

L'Infestatore ti si avvicina con un passo virile e deciso carico di magnetismo. L'ondeggiare delle sue spalle muscolose ti risulta quasi ipnotico. Quasi non te ne rendi conto ma è ora a pochi cm dal tuo viso, chino su di te. Si morde un labbro e perle di sangue iniziano a sgorgarne diventando piccoli rivoli dall'odore fin troppo seducente. 

Sembra ti stia per baciare con un atto che ad uno spettatore esterno risulterebbe oltremodo perverso.

Ti senti quasi paralizzata. Brami quel bacio più di ogni altra cosa. Ma all'ultimo devia verso il tuo orecchio coperto dai riccioli d'oro.

"stai facendo un gioco pericoloso..." Bisbiglia con un alito di voce, appena percettibile per i tuoi sventurati compagni. 

Ti scivola alle spalle e passa all'altro orecchio, mantenendo la sua mano destra sulla tua minuta spalla "...Se cerchi attenzioni le hai trovate...ma non ti piaceranno...o forse si....".

Non capisci bene l'allusione ma nella tua mente suona come un invito a lasciarti andare tra le sue braccia. Stai per voltarti per affrontarlo ma senti la pressione di qualcosa di freddo ed appuntito alla tua gola. Ti accorgi solo ora che la sua mano sinistra stringeva una lunga lama ricurva di cui prima non ti eri resa conto...eppure era sempre stata li...

Spoiler

Anna: Usa l'aura del predatore (Seduttiva) per fortificarsi contro Maestà. Puoi tentare di opporti usando a tua volta la tua aura. In tal caso descrivi l'azione allineata con il tipo di aura che usi. Se decidi di non usarla è come se avessi perso risentendo degli effetti della Sua Aura (Wanton Condition)

 

Modificato da Uriele
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Anna Polidoro

Non mi accorgo della lama ffinché non la sento sul collo. Solo così mi rendo conto di essere stata battuta al mio stesso gioco ma non sono né contrariata, né spaventata ma piuttosto mi sento... stimolata: non capita spesso che qualcuno riesca a beffarmi così.

Gli sorrido un po' sorniona "Mi hai giocata ben bene, ma non c'è bisogno di arrivare a tanto. I tuoi uomini sembravano tesi, volevo solo aiutarli a... rilassarsi un po'. Non abbiamo nessuna ragione per puntarci le armi addosso, dico bene?"

Spoiler

Ovviamente ribatto anch'io con l'aura seduttiva.

 

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Anna:

La Bestia del Nosferatu impone la sua supremazia sulla tua, probabilmente debilitata dal lungo Torpore. Senti un calore alla bocca dello stomaco che si propaga in tutto il corpo. Le tue pulsioni più basse e depravate emergono insieme rendendoti difficile il controllarle. 

Spoiler

Anna: soffri della Wanton condition per X notti. Sei molto più incline al soccombere alle tentazioni, soprattutto nei confronti di Josue. La tua Maestà non ha effetto su Josue per il momento. Su gli altri si.

Valente: L'unico vampiro è Josue. Gli altri 4 che lo accompagnano sono Mortali.

 

Modificato da Uriele
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Janice

Faccio spallucce e inizio a seguire Giosuè, perché ok odiare il Barone, ma meglio non farselo ancora più nemico, quando vedo Anna tentare il vampiro. Che la tenta a sua volta, in una scenetta che, davvero, avrei preferito evitarmi. Mi prendo il volto tra le mani.

"Possiamo evitare tutto questo, e andare dritti al punto? Giosuè, per quale motivo il tuo glorioso sire vorrebbe vederci? Perché tanto... onore?"

Voglio vedere il Barone? No. Siamo costretti ad andare da lui? Molto probabilmente.

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Il Nosferatu sposta lo sguardo verso Janice. È ancora chino sull'orecchio di Anna. Le annusa i capelli con un gesto che sta tra una bestia e un depravato. Poi si stacca dalla bambola di porcellana e, impettito, fa un cenno verso il cadavere che i due mortali si stanno caricando: "il motivo ce lo hai davanti. Lui era un nostro confratello..." La sua voce è tornata grave e austera. L'aura di depravata sensualità con la quale aveva contrastato il gioco di Anna è sparita del tutto. Nonostante il suo aspetto scultoreo emana una sensazione di disagio. Forse neanche lui è esente dalla maledizione del suo Clan.

"Ora, se vogliamo muoverci..." E vi indica una direzione con la mano libera. I due mortali con il cadavere in spalla vi precedono. Gli altri vi stanno alle spalle ed attendono che vi muoviate. 

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Janice

"Non sappiamo molto ma... se possiamo aiutare..."

E, specialmente, se non ci credono gli assassini. Cosa non tanto improbabile. Il Vuoto potrebbe mostrarmi quanto successo in più dettaglio, farmi capire chi sia stato il vero responsabile, da dove venga, perché ma... non conosco queste persone. Non posso fidarmi. E mi viene difficile fidarmi soprattutto del Barone. Non so se conosce le mie arti, o se il suo Voodoo permette di comunicare con il mio mondo.

Da una parte spero di no, ma potrebbe aiutarmi. Dar fiducia alla sua "corte".

Mi incammino dietro Giosuè.

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Venite condotti attraverso il parco. I 4 mortali nascondono le armi, ancora ben salde nelle loro mani, dentro i loro lunghi cappotti neri. I pochi passanti che incrociate sembrano ignorarvi, nonostane il Nosferatu impugni il suo lungo coltello ricurvo in bella vista ed i due mortali che vi precedono portino in spalla un cadavere.

Dalle nubi grige inizia a scendere una fitta pioggerellina che cresce di intensità ad ogni secondo che passa.

Infine, usciti dal cancello principale del parco, raggiungete un anonimo furgoncino bianco, ben tenuto per quel che potete vedere. Vi conducono sul retro e i due uomini alle vostre spalle tirano fuori dei nastri di spesso tessuto nero e si accingono a bendarvi gli occhi.

Spoiler

Liberi di fare la qualunque, anche durante il percorso. Non mi fermo passo dopo passo per non rallentare ulteriormente il ritmo, però sappiate che i post possono essere modificati quindi sentitevi liberi di intervenire anche nel mezzo della scena.

 

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Janice

Non mi fido, ovviamente, ma non c'è altro che posso fare a questo punto. Continuo in fila, mi faccio bendare, e aspetto il mio destino. Si fidano abbastanza di noi da non averci neanche perquisito: spero in bene. Non credo siano così stupidi da non controllare se abbiamo armi o meno. Ho ancora il mio pugnale sotto le vesti, e non esito a pensare che anche quel Valente si sia in qualche modo premunito.

Stiamo a vedere.

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Il furgoncino sembra seguire un percorso tortuoso compiendo diverse svolte. I vostri busti seguono le deviazioni mentre nell'oscurità più assoluta, potete solo percepire, di tanto in tanto, lo stridore delle ruote che copre i respiri ed i battiti dei viventi a bordo.

Infine si ferma. Alcuni lunghi attimi di attesa e sentite il rumore del portellone che scatta e si apre. Delle mani vi cingono alle braccia invitandovi ad alzarvi senza troppa delicatezza. 

Durante il percorso d'un tratto i vostri piedi calpestano una pavimentazione irregolare e con diversi detriti. 

Il cigolio sinistro di una porta che si apre e si richiude alle vostre spalle con un tonfo che rimbomba nelle vostre orecchie. Ancora alcuni passi ed infine sentite le vostre bende scivolare via.

Siete all'interno di un edificio diroccato: Un'ampia stanza rettangolare senza alcun mobile se non per un massiccio altare di pietra che sta a ridosso della parete in fondo, coprendo quasi tutta la distanza (7 mt) che separa altre due porte ai suoi lati. Un massiccio pilastro di mattoni che, esattamente dal centro della sala, si innalza fino al tetto, nove metri più in alto. Il soffitto del piano superiore è quasi completamente crollato; ne rimane solo una spece di ballatoio, ampio qualche metro, che segue tutto il perimetro e dal cui confine interno fuoriescono barre di metallo contorte. Non sembrano esserci finestre a quel livello però dal piano superiore intravedete filtrare dei flebili raggi lunari.

Poco dietro il pilastro sta una grande sedia di legno massiccio dallo schienale alto e privo di decorazioni particolari. Su di esso sta assisa una figura scura ed inquietante, vestita con un lungo cappotto di pelle dalle tinte rosso sbiadito. Sotto di esso si intravede un vestito nero con una catena d'argento. Indossa uno stravagante cappello a cilindro visibilmente spelucchiato. Le sue mani, adunche e nodose, sono congiunte sopra un pomo di un bastone da passeggio. 

Vi fissa con occhi neri ed indagatori mentre uno dei suoi uomini posa davanti a lui il corpo del loro defunto confratello con estrema riverenza.

Attende che i suoi uomini `prendano posizione ai lati della stanza mentre Jouse emerge dalle ombre direttamente al suo fianco poi, dopo interminabili attimi fa un gesto con il manico del bastone verso il cadavere: 

"Spero abbiate una spiegazione...." Dice con una voce che pare provenire dall'oltretomba stesso. Il silenzio torna a calare nella sala.

 

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Anna Polidoro

Veniamo condotti in un salone oscuro e in rovina. Intanto, col mio udito riesco ad percepire i passi di alcune persone sul ballatoio sopra di noi. Siamo totalmente cirondati e alla mercé degli uomini del Cimitiere, che seduto su una grossa dedia di legno ci scruta con i  suoi occhi neri ed ardenti, mentre accanto a lui noto la presenza di Josué.

La voce del Baron Cimitiere rimbomba nella grande sala, sembra immensamente adirato e vorrebbe che qualcuno gli spiegasse cos'è accaduto al suo confratello. È una richiesta più che legittima, ma il problema è che non ne sappiamo molto neppure noi "Se posso parlare... non ne sappiamo molto neanche noi. Stavamo scortando un Fratello che temeva la vendetta della sua coterie, quando ci siamo imbattuti nel vostro compagno e una donna..."

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