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Capitolo Uno - Sua munificenza Derbel Von Gebsatell


Bomba

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Capitolo Uno - Sua munificenza Derbel Von Gebsatell

Il sole è quasi sullo zenit, mentre le campane risuonano per richiamare gli avventurieri al palazzo reale della famiglia Von Gebsatell, per la tanto attesa udienza. Il cancello del muro di cinta, che divide il resto della città dai quartieri reali, sono stati infine spalancati come ogni giorno, permettendo ad avventurieri e curiosi di sciamare all'interno sotto lo sguardo attento delle guardie reali, splendide e letali nelle loro armature complete tirate a lucido.

Il palazzo reale, visibile in parte anche aldilà delle mura, è un capolavoro di architettura immerso nel verde di un ampio e curato giardino in cui alberi in fiore spargono nell'aria profumi esotici e una sensazione di pace. Le facciate, pur mostrando molte finestre, sono tuttavia dotate di numerose merlature per permettere, in caso di guerra, un rapido posizionamento di arcieri per respingere gli aggressori talmente coraggiosi da assaltare il cuore di Firedrakes. Una porta in legno rinforzato in ferro giganteggia, separando i quartieri interni dall'ampio giardino.

Il palazzo reale

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Per alcuni possono sembrare essere passati mesi, per altri pochi attimi, ma infine il momento della tanto decantata udienza pubblica con il sovrano di quella cosmopolita città è arrivato. Superate le porte, aperte e sorvegliate da due guardie armate di alabarda pronte a valutare la credibilità di ogni visitatore, ogni avventuriero avrebbe trovato al suo ingresso un maggiordomo o un servitore pronto ad accompagnarlo all'ampia sala d'udienza adibita per quella particolare occasione, una sala da festa ampiamente illuminata e corredata da numerose sedie imbottite per la comodità degli ospiti, che avrebbero potuto attendere l'arrivo del regnante e del suo seguito. A controllare l'assenza di risse, all'interno della sala d'udienza, era presente un contubernium formato da otto guardie del palazzo disposte in modo da osservare con attenzione la presenza di rischi.

La sala d'udienza

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x tutti

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di seguito taggo tutti i giocatori in fase di ingresso o già pronti, vale a dire @Gordan @nanobud @ilmena @Dmitrij @AndreaP @Fezza @Pyros88 @Ghal Maraz @Ian Morgenvelt @TassoGs20 @Lx32 @PietroD @Slamurai2 @Aikor @Organo84

Siamo sotto il magico numero di 20, non tanto imposto per mia scelta, ma per assicurare la vittoria. In 15 ci sarà molta fatica, ma non sia mai che magari mi smentirete. Ad ogni buon conto questo primo post permetterà a chi ha già completato la propria sub-quest del capitolo zero di entrare. Chi non ha partecipato al capitolo zero può entrare comunque da subito e i nuovi arrivati una volta ricevuto il mio beneplacito su schede e bg. Chi non si è ancora avviato al palazzo durante le proprie imprese nel capitolo zero (al momento di questo post Flurio, Bjorn, Tonum, Greygor e Tom Po) non potranno postare qui (in pratica dovranno attendere il mio verde).

Consiglio a tutti l'iscrizione alla discussione, per ricevere costantemente aggiornamenti in merito. E ne approfitto per chiedere a chi entrerà di fornire magari una descrizione preliminare del proprio pg, a beneficio dei futuri compagni di ventura. In questo modo sarà più immediato controllare il primo post, piuttosto che cercare tra i post che metterò io che proporrebbero le stesse, però "a singhiozzo" visto che non tutti arrivano contemporaneamente

Questo capitolo, che sarà molto breve, diciamo che permetterà di allungare un attimino le iscrizioni per vedere di racimolare proprio tutto ciò che è possibile per ingrossare le fila del gruppo. Ma intanto i giocatori già presenti potranno ruolare per divertirsi, e a un certo punto ottenere GRANDI benefici.

Ma intanto cerchiamo di divertirci tutti! 🙂

 

Modificato da Bomba
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Geerum (barbaro orco)

Geerum arrivò con fare truce alle porte del castello. Quella reggia sarebbe stata degna di un re degli orchi 'e non è detto che un giorno non lo diventi' pensò.

Superata la porta si rese conto di essere il primo. Sperava che sua fratello Kaahan fosse già arrivato ma non era così.

Guardò le guardie presenti e sorrise. Non era lì per scatenare una rissa, ma per uno scopo ben diverso. Sarebbe stato lui a vincere e la principessa, e non solo la mano di lei, sarebbe stata sua.

@Descrizione

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Geerum è un grosso orco alto quasi due metri, con la pelle verdastra e gli occhi neri. Indossa una pelle di lupo bianca a coprire una cotta di maglia. Tiene sempre con se una grossa Mazza da Guerra.

Immagine: https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/72/95/3c/72953cc5eff1248c9fb07b295b3c08cb.jpg

 

@all

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@Bomba: Grazie di aver deciso di far partire l'avventura.

 

Modificato da AndreaP
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Celeste(umana Elocatrice) 

In lontananza dal castello si vede correre con aria raffazzonata una giovane donna vestita di nero e con un paio di stivali bianchi nuovi di zecca. 

L'arrivo mi lascia senza fiato ed esausta, non che sia una novità vista la mia abitudine a fare con tutto con calma quando rilassata. Una volta davanti alle mura prendo come di consueto il mio orologio bussula alla mano Eff... Eff... Ok... Per i divini, mi manca il fiato... Basta correre per oggi... Sono in orario almeno...  

Una volta qui mi guardo intorno. La presenza delle guardie mi rasserena ed al passaggio gli faccio un cenno di saluto, per poi fermarmi alla presenza dell'orco. Dev'essere un avventuriero anche lui, gli altri arriveranno a momenti. Alché gli porgo un cenno di saluto con la mano e vado per la mia via. 

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Capelli bianchi come la neve e occhi di ghiaccio. Celeste a prima vista si direbbe essere un soggetto singolare. Albina per così dire... E soprattutto dotata di singolari poteri. Snella, seppur di corporatura allenata, Celeste viaggia con uno spadone ricurvo che potrebbe sembrare troppo grande per essere maneggiato da una fanciulla, ma che in realtà maneggia come se in mano tenesse una piuma, probabilmente questo a causa della magia che è in lei. Indossa sempre qualcosa che la contraddistingua, braccialetti, abiti neri e borchiati di argento e di una particolare bussola/orologio che porta sempre legata con una catenina alla cinta degli abiti, un regalo dei suoi genitori. 
PS: una volta terminata la visita a Firedrakes Celeste ha aggiunto ai suoi indumenti una collana di perle verfi con un'unghia di drago ed un paio di stivali bianchi o celesti, a seconda delle occasioni. 

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Modificato da Organo84
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Trull (nano guerriero)

Il nano aveva l'impressione di avere le ali ai piedi. Il piacevole intermezzo della mattinata gli aveva concesso di conoscere un paio di contendenti alla mano della principessa, con uno dei quali si accompagnava ancora, mentre dell'altro aveva perso le tracce. Non sperava di non rivederlo. Nessuno di coloro che erano giunti in citta' per questa adunanza avrebbe perso l'occasione di sedersi ad una di quelle sedie, davanti ai reali affranti, a scoprire quali parole avrebbero usato per offrire un matrimonio regale a chi avesse sconfitto il drago.

Il bello stava proprio la'. L'incarico era gia' definito, la ricompensa pure. Restava da stabilire il vincitore. Chi avrebbe dato il primo calcio al drago? Soprattutto, chi avrebbe dato l'ultimo? Trull avrebbe fatto qualsiasi cosa fosse sufficientemente onorevole per un nano per essere quell'ultimo.

Strinse la mano a Clint sull'uscio della stanza, poi ando' a sedersi sulla prima sedia della fila, per essere il piu' vicino possibile agli scranni dei nobili. Cosi' basso com'era, temeva di non essere notato. In quel modo, invece, persino la prospettiva poteva giocare a suo vantaggio, rendendolo piu' imponente di quelli che si sarebbero trovati in fondo.

Aveva avuto cura di mettersi sul lato opposto rispetto ad un gigantesco orco che era gia' nella stanza. Lo fisso' per studiarne la fisionomia e le apparenti capacita', senza l'intenzione di provocare. Non desiderava essere escluso per una inezia come una rissa dal diventare l'erede di un trono, un marito felice ed il padre di una nidiata di figli. Prese ad accarezzare la propria barbetta bianca ben curata, che aveva avuto modo di mondare dopo gli eventi con cui aveva riempito la mattinata d'attesa. La catena chiodata che portava accuratamente attorcigliata stretta all'avambraccio e in larghi cerchi alla spalla tintinno' sonoramente, provocandogli una scossa, un brivido di euforia battagliera.

Osservo' anche l'avventuriera presente in sala. Aveva indubbiamente delle caratteristiche peculiari che potevano interessare un maschio umano, ma l'osservazione di Trull non era volta a stabilirne l'avvenenza, bensi' la pericolosita' come avversaria. Se era la', doveva perlomeno essere convinta di riuscire ad avvicinarsi ad un drago, il che la rendeva forse un avversario ancora piu' insidioso dell'orco. Di quello, era certo che contasse sulla mazza. Di lei, invece? Era un enigma ancor peggiore di Clint.

Si volto' verso di lui. Sperando che scegliesse il posto al suo fianco. Odiava far nuove conoscenze e cominciare a far chiacchiere di cortesia.

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Trull "Testadariete" TannerEsattamente come appare in figura. 🙂

 

Modificato da PietroD
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Hymer Gervinger (Warblade Umano)

Il ragazzo cercò di arrivare il più in fretta possibile nel quartiere del castello e, una volta superati i cancelli, si fermò un attimo inspirando a pieni polmoni e sorridendo poi alla volta del castello. Giunto in prossimità dell'entrata si annunciò alle guardie con un inchino

Salve, il mio nome è Hymer Gervinger e sono qui per l'udienza del Principe

Disse per poi seguire il servitore a lui assegnato che lo portò nella sala dell'udienza. Osservò con cura gli avventurieri già presenti

Un nano... Un orco... Una donna... Nessuno di loro è adatto per regnare...

Pensò squadrando con cura le persone lì sedute. Mancava ancora del tempo prima dell'arrivo del principe quindi avrebbe fatto bene ad accomodarsi anche lui. Sì avvicinò ad una sedia libera, noncurante degli eventuali vicini, e si sedette. L'avventura stava per cominciare.

@Descrizione

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Hymer è un ragazzo di 26 anni il cui corpo però racconta tante storie diverse. Il suo volto è caratterizzato da degli occhi verdi smeraldo e dai dei capelli neri corvini ben raccolti in una piccola coda. Sotto l'occhio destro è presente una lunga cicatrice che gli scorre su tutta la guancia.

È vestito con una vecchia divisa della milizia a cui ha pero rimosso ogni stemma e cui buchi e strappi lasciano intravedere una cotta di maglia al di sotto. Sul fianco porta invece una lunga spada di circa 2m estremamente e finemente lavorata con delle incisioni che ricordano una tempesta sopra un campo di grano.

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Kaahan Torcicollo

Camminò lungo le strade degli umani, ignorando in larga parte gli sguardi attorno a lui. La città era un miscuglio di odori incredibile che lo stordiva, rendendolo nervoso e insofferente: alcuni allettanti, molti disgustosi, nessuno davvero degno di nota. Aveva da tempo abbandonato le tende del suo clan. Gli disturbavano i sensi, gli nascondevano la vista del cielo e delle stelle, lo facevano soffocare. Ancor meno capiva quindi perché gli umani si affannassero tanto a costruire opere di pietra sulle loro teste. Tanto valeva nascondersi sotto terra, come i nani e i sorci.
Quei pensieri lo condussero fino al palazzo e all'imponente ingresso, che esitò a varcare. Prima avrebbe approfittato dei giardini per svuotare la vescica. Dubitava che avrebbe trovato qualche albero o cespuglio adatti allo scopo, là dentro. Quando ebbe finito, lasciò dietro di sé un'ampia pozzanghera odorosa e s'infilò nella tana del re di quella città, che aveva annunciato promesse tanto assurde quanto squisitamente puntuali, dato il sopraggiungere della stagione degli accoppiamenti. I sui lombi si facevano più caldi e irrequieti giorno dopo giorno e aveva così deciso che la prole del regnante sarebbe stata degna di dargli una numerosa e turbolenta cucciolata.
Fu in quel momento che adocchiò suo fratello Geerum, oltre le teste di due umani, maschio e femmina, che evidentemente non sentivano il richiamo della natura come lui. Viceversa non sarebbero stati lì. Ero a pisciare si giustificò col fratello. Soltanto allora si accorse anche del nano, nascosto completamente dietro lo schienale della sedia.
Bel posto disse piatto e si sedette, lasciando scricchiolare la gracile seggiola sotto il suo peso.

Immagine

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DM

Una anziano maggiordomo dalla grigia stempiatura, ma vestito con una signorile livrea, entrò nella sala d'udienza. Si schiarì leggermente la voce, osservando i presenti Il principe vi raggiungerà tra una decina di minuti interloquì con voce calma e misurata In attesa che il resto della servitù porti qui il necessario, per il compito che intende affidarvi, allestiremo a breve un piccolo rinfresco per ingannare l'attesa.

Detto ciò, l'uomo si voltò e uscì dalla stanza. Le guardie non si mossero dalle proprie posizioni. All'interno della sala d'udienza, tra i lussi presenti come tavoli in mogano con centrini merlati su cui erano adagiati candelabri in oro massiccio, due grandi quadri capeggiavano ai due lati della stanza. Essi erano cinti da una cornice di legno lavorato e laccato, su cui erano incisi i nomi delle persone raffigurate. Il principe Derbel e sua sorella Sophia.

Derbel Von Gebsatell

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Sophia Von Gebsatell

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Due maggiordomi in livrea entrarono nella stanza, seguiti da quattro domestiche. I due uomini spostarono, apparentemente senza sforzo, un lungo tavolo portandolo al centro della stanza. Le donne, le braccia cariche di vassoi, tovaglioli, coppe e posate, cominciarono ad allestire la tavolata dove si sarebbe svolto il rinfresco, non prima di aver adagiato sopra il lungo tavolo una principesca tovaglia color porpora.

Modificato da Bomba
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Clint Connor (Umano Adepto dei Draghi)

Clint si era attardato a contemplare la magnificenza del castello ed aveva quindi perso di vista mastro Trull. Era da parecchio tempo che non metteva piede in un palazzo nobiliare e da ancora molto più tempo che non vedeva uno splendore, una ricchezza ed un esibizionismo del genere. 

Clint approvava. Ma poi si rese conto della mancanza del Nano e si affrettò a farsi indicare da un servitore dove potersi accomodare. 

C'era ancora un posto vicino al suo compare di avventure e vi si diresse senza dubbio, stando ben attento a non irritare i due giganteschi mezzorchi e pregustando, al contempo, le promesse di un prelibato banchetto. 

Clint si sentiva quasi in imbarazzo, lì in mezzo. La sua figura impallidiva in mezzo a quei fasci di muscoli e di fronte all'esotico, glaciale mistero della donna dai capelli innaturali. 

Poi l'adepto si bloccò a guardare i dipinti e studiò con attenzione il ritratto della giovane rapita. 

"Chissà...", mormorò. 

Spoiler

Clint è un giovane uomo di media statura e di corporatura non particolarmente significativa, apparentemente sana ma non muscolosa. 

Porta capelli castani abbastanza corti ed il suo viso, gradevole ed amichevole, risalta soprattutto per i profondi occhi blu scuro. 

Indossa abiti semplici, che lasciano intravedere una leggera corazza di pregevole fattura ed un piccolo scudo altrettanto ben fatto. 

La sua unica arma appare essere un guanto rinforzato. 

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Modificato da Ghal Maraz
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Chandra Silverhand

Con un sorriso raggiante e passo svelto, seguo il valletto che mi fa strada nel salone delle udienze con lo sguardo perso tra gli altorilievi ed i quadri sui muri ed i candelabri d'oro a 5 braccia sui tavoli d'Ebano.

La convocazione del principe sta formando il più grande raduno di eroi che si sia mai visto nel regno per un'impresa che sarebbe riduttivo definire titanica, quindi il mio sogno di poter raccontare la più grande storia di sempre si fa sempre più vicino.

Certo la mano della principessa ed una montagna di monete d'oro farebbero gola a chiunque, ma l'onore di essere il protagonista del mio racconto dovrebbe onorare chiunque.

 

Stuzzicando qualcosa dal tavolo del buffet mi guardo intorno fantasticando sui presenti provando ad intuire chi sferrerà il colpo di spada che andrà ad infilzare il cuore del drago...o il drago stesso che alla fine riuscirà ad avere la mano della principessa nonostante le differenze che li separano.

 

Così con aria sognante sorseggio un bicchiere di vino sorridendo tra me e me mentre penso a ciò che verrà 

 

Aspetto

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Hymer Gervinger (Warblade Umano)

Il ragazzo ascoltò con attenzione le parole del maggiordomo e, appena il banchetto fu pronto, si alzò dalla sua sedia ed iniziò a mangiare un paio di acini d'uva osservando nel mentre osservava i nuovi arrivati

Un altro orco... Un'altra donna... Lui... Lui sì che potrebbe essere interessante

Pensò quando il suo sguardo finì su Clint. Il ragazzo venne studiato a fondo dagli occhi di Hymer che si soffermarono su ogni particolare per poi avvcinarsi

Salve messere, il mio nome è Hymer

Disse facendo un piccolo inchino

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Clint Connor (Umano Adepto dei Draghi)

Lo sguardo di Clint si era inevitabilmente posato sull'ultima arrivata: non solo decisamente bella, non solo chiaramente affascinante, non solo palesemente comunicativa ma, anche, carica di un retaggio che, inevitabilmente, colpiva l'adepto nel profondo. Mentre si stava per muovere per rivolgerle la parola, venne però interrotto da uno degli altri campioni. 

"Ben trovato, signore mio. Lieto di fare la vostra conoscenza. Il mio nome è Clint Connor", disse allora, ricambiando educatamente ľinchino. 

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Hymer Gervinger (Warblade Umano)

Da quanto vedono i miei occhi noi due siamo gli unici che potremmo ricoprire degnamente il ruolo di regnanti

Disse il ragazzo senza timore di essere sentito dagli altri presenti

Ma se il Principe ha aperto a tutti la possibilità di partecipare chi sono io per negarla

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Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

Descrizione

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Bjorn viene dal Nord: è alto e imponente, con una muscolatura capace di mettere in soggezione più di un uomo, e il volto modellato dal vento gelido della tundra è circondato da dei capelli biondi e una corta barba dello stesso colore. Non scambiatelo però per un berseker dei Fiordi: i suoi occhi di ghiaccio, senza alcuna pupilla, non sono l'unica prova della sua natura misteriosa e, per alcuni almeno, inquietante. Il suo corpo, coperto da una armatura ad anelli con delle rune magiche in corrispondenza delle braccia, è coperto da alcuni strani segni, che si intersecano in elaborati motivi geometrici senza alcun senso apparente. Bjorn non li nasconde più da anni: ha ormai fatto l'abitudine alle occhiate sospettose.
Anche l'equipaggiamento di Bjorn non è propriamente comune per un guerriero: porta sul fianco uno spadone dalla lama ricurva, la cui lama sembrerebbe fatta da una sorta di cristallo azzurrino. C'é chi sussurra di aver visto un demone muoversi all'interno dell'arma. Il resto degli oggetti sono anch'essi prove del suo retaggio: medaglioni con rune o disegni di corvi stilizzati, cinture raffiguranti scene di battaglia, mantelli con simboli legati all'onore e al coraggio... Ma quando vengono indossati da Bjorn sembrano dei terribili strumenti di morte e perdizione.

Entro nel palazzo del principe con naturalezza, senza badare al leggero ritardo rispetto al suono delle campane: avevo i miei motivi per non trovarmi in questo posto, il galateo delle corti del Sud è l'ultima delle norme di cui voglio tenere conto.

Osservo incuriosito quell'ambiente a me tanto estraneo, lanciando nel frattempo uno sguardo in cerca del cavaliere conosciuto questo pomeriggio, rimanendo leggermente deluso da quello che vedo attorno a me. Mettono in mostra il loro denaro come se fosse una virtù e non sono riusciti neanche a proteggere una donna della loro famiglia. Beh, meglio per il sottoscritto. Guardo perplesso la guardia mentre sembra studiarmi, chiedendomi cosa debba cercare con tanta attenzione, seguendo l'uomo in divisa verso la sala in cui si terrà l'udienza. Il luogo è già discretamente frequentato da esemplari di ogni razza e classe sociale: ci sono umani eleganti, guerrieri, orchi, un nano... Una collezione di individui di cui posso essere un'ottima aggiunta. Al centro della sala ci sono i ritratti dei due reali: non mi soffermo molto sul principe, che osservo solamente per curiosità, anche perché vengo catturato dalla principessa. Le storie esaltavano la sua bellezza, ma questo ritratto la rende ancora migliore di quanto potessi immaginare. 

Non trovo l'uomo neanche qui, decido quindi di discutere con gli altri avventurieri, per comprendere con chi dovrò competere. La donna è strana: non sembra essere una maga, ma di certo non è una guerriera. Mi avvicino alla figura che ha attirato la mia attenzione, intenta ad assaggiare il vino offerto dal nostro anfitrione, per poter soddisfare la mia curiosità. Salve, signora, mi chiamo Bjorn Skaldsson. Bell'ambiente per un'assemblea, vero? Che interessante spunto di conversazione. 

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Chandra Silverhand

Vedendo arrivare il possente uomo, Chandra scostò il bicchiere dalla bocca salutando il guerriero con un leggero inchino del capo ed un sorriso: Chandra Silverhand messere, per servirvi. Delizioso palazzo senza dubbio alcuno - aggiunse immediatamente - ma la vera ricchezza non è tanto negli sfarzi o nei diademi, quanto nei cuori di quanti sono accorsi qui oggi per salvare una giovane ragazza. Certo... - continuò dopo una breve pausa che sottolineò la frase - l'oro aiuta sempre a smuovere gli animi più indecisi e timorosi, ma sono altrettanto certa che nel profondo chiunque sogni di compiere gesta da eroe, quindi se il vil danaro è capace di dare il via a qualcosa di più puro, che sia benedetta tre volte la luce riflessa nelle monete.

Magari tra questi giovani e aitanti guerrieri si nasconde il prossimo Thodrik Ossa di Ferro! Conoscete la storia del giovane nano, non è vero? Senza curarsi minimamente di una risposta affermativa o meno, Chandra proseguì spedita nel racconto: Era solo un giovane nano testardo, non il migliore tra i combattenti, non il più coraggioso, tantomeno il più saggio. Non credeva di poter tenere testa da solo a due dozzine di sanguinari orchi che avevano circondato il suo piccolo accampamento, incendiato le loro tende e trucidato i loro cavalli che potevano essere l'unico modo per fuggire. Ma c'era una donna da proteggere che sarebbe stata senz'altro resa schiava, stuprata e uccisa o venduta, ma Thodrik si fece coraggio, impugnò la sua ascia e con un urlo ferino si gettò tra gli orchi falciandoli uno dopo l'altro. In pochi minuti aveva ucciso il loro capo e più della metà di quegli esseri ripugnanti prima che una manciata di superstiti decisero di preferir avere la testa attaccata al collo al contrario del loro leader e fuggirono tra i boschi veloci come lepri.

Con trasporto ed aria sognante, Chandra sfiorò distrattamente un piccolo ciondolo che portava al collo prima di concludere il racconto Questo - disse tenendo tra le dita il piccolo pendente a forma di martello legato alla catenella d'argento - è stato il dono di Thodrik in ricordo di quel giorno, di quando si scoprì valoroso nel momento del bisogno e salvò la mia vita insieme alla sua. Disse che gli avevo dato quella fiducia che mai prima di allora aveva sentito riposta in lui, ma probabilmente sono io a dovere di più a lui per quel gesto eroico insperato...

 

@dm

Direi che una prova di intrattenere con modificatore +15 la faccio per impressionare i presenti

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Celeste(umana Elocatrice) 

Che bella questa sala, chissà come sarà il resto del castello. Comunque non mi deve interessare perché... Aspettare qualche minuto? Uffa... Oh va bhe, vedo che stanno arrivando altri avventurieri, che bello! Tutti qui per compiere un gesto eroico e salvare la principessa dal drago maligno! Sembra una delle storie che mi raccontavano i miei genitori.

L'eccitazione di Celeste era tangibile anche ad occhio nudo ed allo stesso modo anche le occhiate fulminanti tra gli altri avventurieri col solo scopo di studiarsi a vicenda. Però, per lei queste situazioni ormai erano normali, così come la presenza di razze di ogni genere... Ed anche dimensioni. Ormai viaggiare è per Celeste adesso la sua casa e quindi scrivere un'altra pagina della sua vita con una nuova avventura di tali dimensioni non può che renderla ancora più impaziente. Senza sedersi, quindi, Celeste cominciò ad osservare meglio i nuovi arrivati ed una volta incrociato lo sguardo truce del nano e dei due umani, non può fare a meno di fare un occhiolino e sorridere come per scherzare ed alleggerire la tensione. 

Modificato da Organo84
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Clint Connor (Umano Adepto dei Draghi)

"Ahimè, mio buon messere, voi mi attribuite ben più merito di quel che mi spetta... in mezzo a questa congerie di straordinari individui, la mia presenza sarà ben poco più di una nota a margine nei canti dei Bardi", rispose Clint ad Hymer, prima di essere ammutolito dal monologo, quasi recitato, della narratrice dai bianchi capelli. 

"E, a tal proposito, ecco già che le gesta si fanno leggenda!  Veramente ottimo!", esclamò, a voce ben udibile, sin troppo convinto. "Curioso destino, questo, di un manipolo di sconosciuti che verranno gettati tra le fauci della leggenda e le fiamme dei racconti per riscattare l'onore e la potenza di un regno cui essi, in larga parte, sembrano non appartenere...".

L'adepto ricambiò poi la strizzata d'occhio di Celeste con un sorriso e si scusò con Hymer, invitandolo a seguirlo nel presentarsi alla strana fanciulla: "Ecco un altro dei gradevoli ed imprevisti enigmi della presente impresa... messer Hymer, vogliate venire con me a presentarmi a tale  affascinante creatura. 

E voi...", si interruppe, facendo cenno al Nano, ancora seduto, di accostarsi, "mastro Trull, unitevi a noi! Ché il vostro valore parla più di mille racconti".

Si avvicinò infine a Celeste e si inchinò  quasi troppo teatralmente, prendendole la mano per baciarla: "Clint Connor, al vostro servizio, madamigella!".

Per l'ennesima volta, in quella strana, lunga giornata, i pensieri di Clint erano ben lontani dall'audace impresa e dalla pur splendida principessina Sophia!

 

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Geerum (barbaro orco)

Geerum osservò con un sorriso l'umana che, unica della sala lo aveva salutato. Poi i suoi pensieri vennero distratti dall'arrivo del fratello.

"Sì" rispose "Anche la compagnia è interessante: ce ne sono per tutti i gusti." aggiunse osservando le donne e i giovani uomini.
"Beh adesso mangiamoci qualcosa" e detto questo recatosi al grande tavolo prese un vassoio di tartine iniziando a mangiarle.

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DM

Il termine 'rinfresco' utilizzato dal maggiordomo parve ai più un eufemismo, nel momento in cui maggiordomi e domestiche sciamarono all'interno della sala posando un quantitativo di cibo sufficiente a sfamare un reggimento di soldati, i quali avrebbero poi avuto bisogno di una robusta pennichella per smaltire tutto quel ben di dèi.

Le pietanze sembravano un riassunto della storia culinaria di Arth, passando dal montone arrosto alla gazzella in salmì della Savana, fino a giungere alle esotiche e gustose pietanze elaborate del Katai, basate su pesce crudo o cotto al vapore e combinato in piccoli stuzzichini molto graditi dalle generazioni moderne. Mari e monti si sposavano, dando una tregua alla guerra tra appassionati di carne e pesce, che potevano gioire nel vedere oche arrosto, bue e una coppia di vitelli fare compagnia a pesce spada, salmone reale dei Fiordi, crostacei e molluschi del mare orientale. I palati più cauti avrebbero invece potuto cercare conforto nelle numerose tartine, torte salate, tramezzini e pani farciti prima di approdare ai dolci ai favolosi dolci, orgoglio dei pasticceri impegnati a palazzo che, preferendo la praticità allo sfarzo, avevano allestito numerose torte al cioccolato, vaniglia, lampone e mirtilli a far paio con bignè alla crema, al miele tortini al limone in loco di un unico dolce maestoso. Frutta dai più remoti angoli del regno fornivano non solo un tocco estetico in più alla raffinatezza, ma anche una soluzione di compagnia a chi avesse voluto sbocconcellare qualcosa pur essendo ivi giunto a stomaco pieno.

Uno scorcio del rinfresco reale

Spoiler

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Qualora uno dei presenti avesse opposto dubbi sulla possibilità materiale di portare a compimento una simile, titanica impresa alimentare di smaltimento del cibo, una delle anziane domestiche mise in fuga dal principio tale giuste considerazioni Le vossignorie non devono preoccuparsi se avanza qualcosa spiegò Il principe e la contessa sono soliti esagerare, ma come sempre hanno dato disposizioni che ciò che non viene consumato venga portato nelle mense dei quartieri più poveri della città e agli orfanotrofi pubblici. Devo dire che è un sollievo, poichè in ogni caso sappiamo che qualcuno finisce sempre per apprezzare il nostro lavoro.

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Hymer Gervinger (Warblade Umano)

Come sempre il Principe si dimostra essere un'ottima persona

Pensò il ragazzo sentendo le parole della domestica

Quindi se ho capito bene lei è Chandra, giusto? Al suo servizio

Disse il ragazzo dopo aver seguito Clint presentandosi alla strana ragazzo con un inchino meno esagerato rispetto a quello del collega

Cosa porta una giovane donzella a rischiare la vita per una missione così rischiosa? Questo è un lavoro per uomini

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Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente)

Bjorn rispose al saluto della donna con un gesto che molti avrebbero ritenuto quasi scortese: il galateo non era mai stata una sua specialità. Si mise ad ascoltare il racconto dell'umana dai capelli bianchi, completamente rapito dai suoi ricordi di notti passate attorno al fuoco ad ascoltare le saghe composte da antichi poeti per onorare gli eroi del suo popolo. Mi ricorda la storia di Ragnar Occhio di Tempesta, capace di abbattere un orso a mani nude per mostrare il suo ardore alla propria donna. Sorrise in risposta all'occhiolino fatto dall'altra umana, anche lei particolare nel suo aspetto, e diede un rapido sguardo all'enorme tavolata, degna della mensa di uno Jarl. Ma allora lei è una Skald, una poetessa! Anche mio padre lo era, ascolto racconti di eroi leggendari da che ero a mala pena capace di camminare. Esclamò il guerriero prima di prendere una delle esotiche specialità del sud, per il solo motivo di abituarsi a quella che avrebbe potuto essere la cucina che avrebbe gustato per il resto della sua vita. Ha detto bene, l'onore e il coraggio valgono ben più di una montagna di monete! Non conoscevo quella storia, Skald Chandra, farò in modo che non venga dimenticata. Son certo che quel nano sarebbe fiero di sapere di essere entrato a pieno titolo nella storia grazie alla donna che ha sottratto ad un terribile fato. 

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