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Impressioni su Pathfinder 2


Zaorn

Messaggio consigliato


Allora, ho fatto un paio di sessioni col mio gruppo utilizzando un'avventura da me preparata e non quella di playtest. Premetto che noi giochiamo da 5 anni ed in questo periodo ci siamo distaccati da pathfinder solamente per alcune breve one-shot su warhammer 2ed (oltre a una mezza one-shot sulla 3.5 prima di path) mentre io, con alcuni compagni di scuola, ho provato brevemente la 5ed.

Detto questo, il sistema ci pare abbastanza buono, il combattimento risulta molto più variegato con un maggior utilizzo delle manovre in combattimento che, al di fuori di qualche sporadico monaco, nessuno aveva mai utilizzato. Naturalmente mi trovo, come master, a scorrere molto di più il manuale soprattutto quando si parla delle skill, ma comunque non è una cosa così pesante, inoltre trovo di gran aiuto le tabelle di distribuzione del tesoro per livello ce ti danno una buona indicazione della quantità di oggetti che dovresti far trovare ai giocatori.

Come pecca punto il dito contro gli Skill Feat. Abbiamo fatto il primo level up e nel momento di scelta di quest'ultimi risultavano quasi tutti completamente inutili allungando quindi il tempo di scelta.

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A me sembra che il grosso problema, leggendo, è che ogni cosa sia diversa da come si è abituati, in fondo è un gioco totalmente nuovo e mi pare difficile fare parallelismo del tipo: "questo è simile a quel gioco".

Anche io ho ravvisato una differenza enorme di potere tra i talenti di abilità e quelli di classe. Tuttavia noto che è un po' un casino scegliere perché sono tanti e molto simili come vantaggi dati.

Creare e aggiornare la scheda mi sembra un compito molto impegnativo, ma anche un po' una sfida, o almeno, ogni scelta sembra abbastanza combattuta e ad ogni livello non si sappia come assegnare risorse.

Coi successi e fallimenti critici come vi siete trovati?

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Sinceramente su molte cose ci siamo abituati al volo poiché le abbiamo trovato molto simili al vecchio PF.

Per i critici ci siamo trovati bene, permettono di codificare le azioni ed aggiungono un po' di pepe in più anche alle prove di abilità. L'unica cosa è che non sempre ci ricordiamo di attuare la regola DC+10 soprattutto sugli Attack Roll, però nel complesso ci piacciono come idea.

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Non ho avuto modo di provarlo neanch'io, ma ho trovato questo articolo su Know Direction (un blog che raccoglie vari articoli, soprattutto su Pathfinder). Raccoglie pareri di vari giocatori e master che hanno partecipato al playtest pubblico del GenCon: i pareri son molto interessanti, a mio parere, e ci aiutano a capire cosa ne pensino i giocatori d'oltreoceano sul materiale di Playtest.

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14 ore fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Non ho avuto modo di provarlo neanch'io, ma ho trovato questo articolo su Know Direction (un blog che raccoglie vari articoli, soprattutto su Pathfinder). Raccoglie pareri di vari giocatori e master che hanno partecipato al playtest pubblico del GenCon: i pareri son molto interessanti, a mio parere, e ci aiutano a capire cosa ne pensino i giocatori d'oltreoceano sul materiale di Playtest.

Ringrazio anche te per il contributo.

Mi fa molto strano nessuno si sia lamentato dei critici, sia @Lx32, sia quelle persone che hanno scritto in quel link che hai postato. A me sembravano un punto a sfavore.

Dovrebbero per me migliorare i talenti di abilità, inserire più azioni generiche tra cui scegliere e ridimensionare le condizioni, almeno nel numero. Oltre ad aggiustamenti vari qua e là che magari non sono vere e proprie criticità, ma è evidente che tante piccole cose vengano fuori nel playtest.

Però ecco, mi sembra abbastanza carino come gioco nel complesso. Parlo del tronco principale dell'albero. Alcuni rametti vanno sicuramente rivisti.

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Il 21/8/2018 alle 19:57, Zaorn ha scritto:

In fondo è un gioco totalmente nuovo e mi pare difficile fare parallelismo del tipo: "questo è simile a quel gioco".

Dai , "totalmente nuovo" forse è un po' esagerato.
Metà del gioco in pratica è PF1 e l'altra metà è D&D 4E.
Di altro c'è giusto il point buy (di Starfinder) e i critici (originali, che io sappia).
Non è che perché i talenti fanno cose diverse rispetto ai poteri di 4E allora il gioco è "totalmente nuovo" ed è difficile fare parallelismi.

Poi nulla di male, eh, PF è un gioco tradizionale, ci sta che non si sia nulla di particolarmente innovativo, come del resto non ce n'è nemmeno in 5E.
Solo: ocio con l'entusiasmo.

E ora mi dileguo, ché io il playtest non l'ho provato (in tutta sincerità l'avrei fatto, se solo ci fosse stato uno starter pack a evitarmi 400+ pagine di studio).

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26 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Dai , "totalmente nuovo" forse è un po' esagerato.
Metà del gioco in pratica è PF1 e l'altra metà è D&D 4E.
Di altro c'è giusto il point buy (di Starfinder) e i critici (originali, che io sappia).
Non è che perché i talenti fanno cose diverse rispetto ai poteri di 4E allora il gioco è "totalmente nuovo" ed è difficile fare parallelismi.

Poi nulla di male, eh, PF è un gioco tradizionale, ci sta che non si sia nulla di particolarmente innovativo, come del resto non ce n'è nemmeno in 5E.
Solo: ocio con l'entusiasmo.

E ora mi dileguo, ché io il playtest non l'ho provato (in tutta sincerità l'avrei fatto, se solo ci fosse stato uno starter pack a evitarmi 400+ pagine di studio).

Concordo, non è un sistema originale, per quanto i designer vogliano convincerci del contrario. Non che sia un difetto, sia chiaro (ho visto molti prodotti di qualità che non hanno sostanzialmente nulla di innovativo).

56 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Ringrazio anche te per il contributo.

Mi fa molto strano nessuno si sia lamentato dei critici, sia @Lx32, sia quelle persone che hanno scritto in quel link che hai postato. A me sembravano un punto a sfavore.

É sembrato strano anche a me, lo ammetto. Una cosa che ho notato è che non parlano dei critici sugli incantesimi, la parte più pesante del sistema, a mio parere.

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35 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Dai , "totalmente nuovo" forse è un po' esagerato.
Metà del gioco in pratica è PF1 e l'altra metà è D&D 4E.
 Di altro c'è giusto il point buy (di Starfinder) e i critici (originali, che io sappia).
 Non è che perché i talenti fanno cose diverse rispetto ai poteri di 4E allora il gioco è "totalmente nuovo" ed è difficile fare parallelismi.

 Poi nulla di male, eh, PF è un gioco tradizionale, ci sta che non si sia nulla di particolarmente innovativo, come del resto non ce n'è nemmeno in 5E.
 Solo: ocio con l'entusiasmo.

Le novità sostanziali e non di poco conto sono queste:

  1. Il sistema a 3 azioni.
  2. Una costruzione del personaggio quasi "liquida".

La combinazione ben miscelata di queste cose vecchie è di per sé una novità:

  1. Matematica rigida.
  2. Possibilità di inserire opzioni enciclopediche come in PF1.
  3. Ordine e schematizzazione di D&D 4.
  4. Modularità.
  5. System mastery che pare limitata al lato tattico del gioco.

E' la combinazione appunto di cose già esistenti e l'aggiunta di poco di nuovo che potrebbe colmare dei vuoti che negli anni ci sono stati. Dopotutto il d20 è ovviamente sempre il solito gioco, concettualmente.

Spero di essermi spiegato.

A me non spaventa ad esempio la difficoltà nel fare e sviluppare i personaggi per i nuovi. Con un banale software puoi dar modo di creare automaticamente la scheda intera (simile ai personaggi iconici d'anteprima) magari scegliendo solo il cammino o poco altro, e facilmente puoi apportare modifiche, se e quando vuoi/puoi padroneggiare il gioco. Dando ecco, una complessità di creazione e aggiornamento scheda simile a giochi molto più semplici. Cosa che in non tutti i giochi puoi fare.

42 minuti fa, The Stroy ha scritto:

E ora mi dileguo, ché io il playtest non l'ho provato (in tutta sincerità l'avrei fatto, se solo ci fosse stato uno starter pack a evitarmi 400+ pagine di studio).

Io non posso perché il playtest lo narrerà un mio amico, però prova a vedere l'avventura introduttiva...

8 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Concordo, non è un sistema originale, per quanto i designer vogliano convincerci del contrario. Non che sia un difetto, sia chiaro (ho visto molti prodotti di qualità che non hanno sostanzialmente nulla di innovativo).

Guarda, la cosa che mi fa piacere è che possa essere un gioco di cui si sentiva la mancanza. Non ero soddisfatto di PF1, D&D 5 e nemmeno altri giochi visti/provati mi hanno colpito. Per ora ha le premesse per essere un gioco vario e longevo senza essere troppo complicato (sebbene necessiti di limature).

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Vero, il sistema a tre azioni è originale. Fanno due idee.
La costruzione del PG però è quella di 4E, solo coi talenti invece dei poteri.
Anche gli altri punti che nomini si trovano già tutti in 4E (poi non hanno pubblicato tanto, quindi la mole di materiale è limitata, ma in teoria il potenziale c'era) quindi la loro combinazione non è originale di PF2.

EDIT: un'occhiata a Doomsday Dawn ho provato a darla, ma essendo un'avventura di playtest è un po' pallosa come lettura fine a se stessa.

Modificato da The Stroy
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In questo momento, The Stroy ha scritto:

Vero, il sistema a tre è originale. Fanno due idee.
 La costruzione del PG però è quella di 4E, solo coi talenti invece dei poteri.
 Anche gli altri punti che nomini si trovano già tutti in 4E (poi non hanno pubblicato tanto, quindi la mole di materiale è limitata, ma in teoria il potenziale c'era) quindi la loro combinazione non è originale di PF2.

Io occhio, la ricordo poco la 4°, tuttavia quella mi pareva lineare, cioè ad ogni livello potevi decidere o questo o quello e comunque stava in dei binari. Qui coi talenti di classe (e/o multi classe) definisci proprio anche il ruolo del personaggio mentre di là era ferreo.

Ma The Stroy, da te non mi aspetto così poca visione. Tante cose che hai scritto in passato fanno capire che hai la mente molto aperta. Ti faccio il primo esempio che mi passa per la testa, PF2 lo puoi comporre e scomporre senza problemi.

Vuoi fare le classi for dummies, tipo D&D 5 che lo conoscono tutti. Basta fare degli elenchi di talenti di classe da prendere da livello 1 a 20 ed ecco preparato il tutto, una crescita lineare a step: guerriero tank, guerriero/mago, guerriero a due mani ecc... questo lo può fare facilmente chiunque, dalla Paizo, al master, all'ultimo dei giocatori che ti dà una mano.

Non azzardo oltre in quanto non conosco e non padroneggio il gioco...

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30 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Io occhio, la ricordo poco la 4°, tuttavia quella mi pareva lineare, cioè ad ogni livello potevi decidere o questo o quello e comunque stava in dei binari. Qui coi talenti di classe (e/o multi classe) definisci proprio anche il ruolo del personaggio mentre di là era ferreo.

Ogni classe ha una struttura di base, che ne determina la matematica (pf, TS, ecc.), le competenze e alcune capacità standard che tutti i membri di quella classe possiedono. Questi numeri e capacità determinano in quali aspetti del gioco, in particolare del combattimento, un personaggio è più e meno efficace.
In aggiunta, ogni classe ha una lista di capacità (chiamiamole "elementi") che i suoi membri possono scegliere durante la progressione, a cui si aggiungono altri elementi a disposizione di tutte le classi. Questi elementi andranno a costituire la build del personaggio.
A ogni livello si scelgono elementi dall'una, dall'altra o da più liste, secondo uno schema prefissato, e a determinati livelli si ottengono anche incrementi alle caratteristiche.
Fra gli elementi a disposizione di tutti i personaggi ne esistono anche di speciali, che permettono, al prezzo di alcuni degli elementi tipici della propria classe, di ottenere alcune delle capacità delle altre classi, oppure di pacchetti di capacità legate fra loro da un tema comune.

Se in questa descrizione al posto di "elementi" ci metti "poteri e talenti" ottieni 4E.
Se ci metti "feat" è PF2.
La struttura di fondo di costruzione del PG dei due giochi è identica al 90%, mentre lo stesso non si potrebbe dire, ad esempio, di 3E e 4E.

Poi non è un problema che sia così (per molti aspetti mi piace più di quella alla 3E/5E) ma resta il fatto che originale non la è di certo.
Tant'è che le guide "for dummies" di cui parli tu in 4E esistono, proprio perché il sistema, che è identico, le rende una soluzione naturale: addirittura compaiono in forma limitata direttamente sul PHB, che dà consigli su come strutturare, ad esempio, un Guerriero di 1° livello perché sia incentrato sulla difesa piuttosto che sull'attacco.

Modificato da The Stroy
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2 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Ogni classe ha una struttura di base, che ne determina la matematica (pf, TS, ecc.), le competenze e alcune capacità standard che tutti i membri di quella classe possiedono. Questi numeri e capacità determinano in quali aspetti del gioco, in particolare del combattimento, un personaggio è più e meno efficace.
In aggiunta, ogni classe ha una lista di capacità (chiamiamole "elementi") che i suoi membri possono scegliere durante la progressione, a cui si aggiungono altri elementi a disposizione di tutte le classi. Questi elementi andranno a costituire la build del personaggio.
A ogni livello si scelgono elementi dall'una, dall'altra o da più liste, secondo uno schema prefissato, e a determinati livelli si ottengono anche incrementi alle caratteristiche.
Fra gli elementi a disposizione di tutti i personaggi ne esistono anche di speciali, che permettono, al prezzo di alcuni degli elementi tipici della propria classe, di ottenere alcune delle capacità delle altre classi, oppure di pacchetti di capacità legate fra loro da un tema comune.

Se in questa descrizione al posto di "elementi" ci metti "poteri e talenti" ottieni 4E.
Se ci metti "feat" è PF2.
La struttura di fondo di costruzione del PG dei due giochi è identica al 90%, mentre lo stesso non si potrebbe dire, ad esempio, di 3E e 4E.

Poi non è un problema che sia così (per molti aspetti mi piace più di quella alla 3E/5E) ma resta il fatto che originale non la è di certo.
Tant'è che le guide "for dummies" di cui parli tu in 4E esistono, proprio perché il sistema, che è identico, le rende una soluzione naturale: addirittura compaiono in forma limitata direttamente sul PHB, che dà consigli su come strutturare, ad esempio, un Guerriero di 1° livello perché sia incentrato sulla difesa piuttosto che sull'attacco.

Aggiungo che usando solo il Manuale del giocatore si è effettivamente limitati, soprattutto nella scelta degli elementi di base. Una volta che si prendono i manuali accessori (anche semplicemente il Manuale del giocatore 2) si nota che ogni classe offre più opzioni di scelta anche per i privilegi base, ottenendo la possibilità di coprire potenzialmente qualunque ruolo, anche se con meno efficacia rispetto ad uno specialista.

Inoltre, esistono anche opzioni per creare un misto tra due classi differenti, ottenendo una struttura mista e poteri da entrambe le classi. Sostanzialmente come un personaggio di PF2 che decide di selezionare molti talenti per multiclassare con un'altra classe.

Dopo questo chiarimento, direi di chiudere la discussione sulla 4° edizione (o eventualmente splittarla, per non andare Off Topic).

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@The Stroy, non confermo e non smentisco, non ho nemmeno voglia di rileggere pezzi della 4°, non mi interessa se e dove sono simili. Come ho detto è aver combinato bene elementi di giochi vecchi a farne un lavoro innovativo o comunque diverso, se non vogliamo usare quel termine.

Avrei preferito parlare della modularità di PF2 e di come pare che possa essere diversi giochi in uno. Prendi ad esempio la mia dichiarazione vecchia sul fatto che si potesse introdurre la bounded accuracy. Essa resta vera, basta togliere il livello da ogni statistica. E tante altre regole alternative che possono complicarlo, renderlo più semplice, più adatto a campagne di un certo tipo e così via. Tutto con pochi semplici aggiustamenti.

12 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Dopo questo chiarimento, direi di chiudere la discussione sulla 4° edizione (o eventualmente splittarla, per non andare Off Topic).

Appunto...

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31 minuti fa, Zaorn ha scritto:

@The Stroy, non confermo e non smentisco, non ho nemmeno voglia di rileggere pezzi della 4°, non mi interessa se e dove sono simili. Come ho detto è aver combinato bene elementi di giochi vecchi a farne un lavoro innovativo o comunque diverso, se non vogliamo usare quel termine.

Su questo concordo. La struttura di base mi piace molto, così come tutte le idee veramente nuove. 

31 minuti fa, Zaorn ha scritto:

@The Stroy

Avrei preferito parlare della modularità di PF2 e di come pare che possa essere diversi giochi in uno. Prendi ad esempio la mia dichiarazione vecchia sul fatto che si potesse introdurre la bounded accuracy. Essa resta vera, basta togliere il livello da ogni statistica. E tante altre regole alternative che possono complicarlo, renderlo più semplice, più adatto a campagne di un certo tipo e così via. Tutto con pochi semplici aggiustamenti.

Qui, invece, ho un parere diverso. La bounded accuracy, come avevo già detto ai tempi della scheda, non è replicabile (ne ero convinto al tempo e lo sono tutt'ora): non prevede solo avere bonus in una scala limitata (cosa che può essere ottenuta senza troppi problemi, visto che la matematica sembrerebbe essere solida), ma una serie di modifiche che rendono qualunque combattimento potenzialmente letale per i PG. Per ottenere la vera bounded accuracy bisognerebbe modificare il sistema nelle fondamenta.

In generale, non mi pare proprio un sistema flessibile (anche questo, a mio parere, non è uno svantaggio: è stato progettato per garantire certe esperienze ed è giusto che si focalizzi su quelle). Ha una struttura solida, ma non proprio adatta alle regole alternative. 
Per esempio, giocare una campagna low magic è sostanzialmente impossibile con PF2: bisognerebbe eliminare molte classi, molti talenti, gli oggetti magici, alcuni archetipi... In sostanza, si finirebbe per appoggiarsi su un sistema diverso. 

Modificato da Ian Morgenvelt
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3 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Qui, invece, ho un parere diverso. La bounded accuracy, come avevo già detto ai tempi della scheda, non è replicabile (ne ero convinto al tempo e lo sono tutt'ora): non prevede solo avere bonus in una scala limitata (cosa che può essere ottenuta senza troppi problemi, visto che la matematica sembrerebbe essere solida), ma una serie di modifiche che rendono qualunque combattimento potenzialmente letale per i PG. Per ottenere la vera bounded accuracy bisognerebbe modificare il sistema nelle fondamenta.

Io sinceramente qui non mi trovo d'accordo, non ho ancora trovato sul manuale il contraddittorio eventuale, l'unica cosa era il numero di dadi di danno con le armi e similari, facilmente aggiustabili con l'aumento di livello.

3 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

In generale, non mi pare proprio un sistema flessibile (anche questo, a mio parere, non è uno svantaggio: è stato progettato per garantire certe esperienze ed è giusto che si focalizzi su quelle). Ha una struttura solida, ma non proprio adatta alle regole alternative. 
 Per esempio, giocare una campagna low magic è sostanzialmente impossibile con PF2: bisognerebbe eliminare molte classi, molti talenti, gli oggetti magici, alcuni archetipi... In sostanza, si finirebbe per appoggiarsi su un sistema diverso. 

Qui invece non so come risponderti perché conosco poco il low magic. Però ecco, se escludi le classi e gli oggetti magici, adeguando le CD (anche qui in base al livello, tipo -1 ogni 4) e tutto il resto, matematicamente dovrebbe funzionare.

Se invece si parla di basso grado di potere dei personaggi, ci aggiungi un limite al livello inferiore a 20.

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13 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Io sinceramente qui non mi trovo d'accordo, non ho ancora trovato sul manuale il contraddittorio eventuale, l'unica cosa era il numero di dadi di danno con le armi e similari, facilmente aggiustabili con l'aumento di livello.

Qui invece non so come risponderti perché conosco poco il low magic. Però ecco, se escludi le classi e gli oggetti magici, adeguando le CD (anche qui in base al livello, tipo -1 ogni 4) e tutto il resto, matematicamente dovrebbe funzionare.

Se invece si parla di basso grado di potere dei personaggi, ci aggiungi un limite al livello inferiore a 20.

Il punto è sempre lo stesso: le parti del sistema che vengono modificate sono le sue stesse fondamenta. Un sistema flessibile è un sistema che permette modifiche senza toccare le fondamenta, a mio parere. 

Non so se esistano definizioni ufficiali (non studio teoria dei giochi e non mi sono mai informato nel dettaglio), ma ho sempre applicato questa definizione quando dovevo descrivere un gioco. E ripeto che la flessibilità, secondo me, non è un vantaggio per un sistema, ma una caratteristica (riprendendo la distinzione che The Stroy aveva fatto tra le due parole)

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1 minuto fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Non so se esistano definizioni ufficiali (non studio teoria dei giochi e non mi sono mai informato nel dettaglio), ma ho sempre applicato questa definizione quando dovevo descrivere un gioco. E ripeto che la flessibilità, secondo me, non è un vantaggio per un sistema, ma una caratteristica (riprendendo la distinzione che The Stroy aveva fatto tra le due parole)

Su questo ti quoto, anche a me non interessano granché le varianti. Era per discutere, io vedo che per ogni aspetto si può modificare tanto spendendo poco.

2 minuti fa, Ian Morgenvelt ha scritto:

Il punto è sempre lo stesso: le parti del sistema che vengono modificate sono le sue stesse fondamenta. Un sistema flessibile è un sistema che permette modifiche senza toccare le fondamenta, a mio parere

Su questo invece ti chiedo di farmi esempi, soprattutto sulla bounded accuracy, il low magic, non avendolo praticato, magari posso interpretarlo male, ma anche qui è facile togliere ad esempio gli oggetti magici e la magia in generale (su quest'ultima il taglio è lineare), senza toccare le fondamenta.

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1 ora fa, Zaorn ha scritto:

non confermo e non smentisco, non ho nemmeno voglia di rileggere pezzi della 4°, non mi interessa se e dove sono simili. Come ho detto è aver combinato bene elementi di giochi vecchi a farne un lavoro innovativo o comunque diverso, se non vogliamo usare quel termine.

Ripeto (e poi chiudo sull'argomento): anche il combinare quegli elementi non è un lavoro innovativo. La stessa combinazione c'era già in 4E.
Poi come ho già detto mi trovo anch'io d'accordo sul fatto che la struttura del gioco sia molto valida e che l'innovazione non sia un pregio di per sé. La mia non è una critica a PF2, ma alla tua affermazione.

1 minuto fa, Zaorn ha scritto:

Su questo invece ti chiedo di farmi esempi, soprattutto sulla bounded accuracy, il low magic, non avendolo praticato, magari posso interpretarlo male, ma anche qui è facile togliere ad esempio gli oggetti magici e la magia in generale (su quest'ultima il taglio è lineare), senza toccare le fondamenta.

Bounded accuracy
L'escursione dei numeri che non sono +X al d20 (ad esempio pf e danni) è comunque troppo alta nell'arco dei livelli per consentire una BA funzionante. Ovvero: un mostro forte ha comunque troppi pf e fa troppi danni per poterlo affrontare a basso livello con l'astuzia (fra l'altro ostacolata dalla codifica delle abilità) e i mostri deboli sono troppo deboli per impensierire PG di alto livello.
In più, anche piccole differenze numeriche in battaglia sono molto importanti, per via dei critici. Pur rimuovendo il livello dall'equazione, un mostro forte avrà comunque facilmente qualcosa come 3-9 punti in più rispetto a un PG debole (e viceversa con un mostro debole e un PG forte) che significano troppi danni in più o in meno coi critici (fino al 100% o quasi di danni extra).

Low magic
Gli oggetti magici sono calcolati nell'equilibrio, a differenza che in 5E. Per toglierli bisognerebbe ricalcolare le CD delle prove e le stat dei mostri per abbassarle: non sarebbe difficile (anche se sarebbe scomodo) farlo per i +X al d20, ma lo diventa a causa del fatto che le armi magiche aumentano parecchio i danni, e calcolare di quanto esattamente è piuttosto scomodo, anche se non impossibile.
Inoltre, anche i PG non magici ottengono prima o poi capacità sovrannaturali che di low magic hanno ben poco, quindi, oltre 8 delle 12 classi base, bisognerebbe eliminare anche i livelli alti del gioco, da quando iniziano i poteri Master in poi (11°?).
In pratica, si giocherebbe con circa 1/6 del materiale, senza contare gli OM e tutto il resto.

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3 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Bounded accuracy
L'escursione dei numeri che non sono +X al d20 (ad esempio pf e danni) è comunque troppo alta nell'arco dei livelli per consentire una BA funzionante. Ovvero: un mostro forte ha comunque troppi pf e fa troppi danni per poterlo affrontare a basso livello con l'astuzia (fra l'altro ostacolata dalla codifica delle abilità) e i mostri deboli sono troppo deboli per impensierire PG di alto livello.
In più, anche piccole differenze numeriche in battaglia sono molto importanti, per via dei critici. Pur rimuovendo il livello dall'equazione, un mostro forte avrà comunque facilmente qualcosa come 3-9 punti in più rispetto a un PG debole (e viceversa con un mostro debole e un PG forte) che significano troppi danni in più o in meno coi critici (fino al 100% o quasi di danni extra).

Low magic
Gli oggetti magici sono calcolati nell'equilibrio, a differenza che in 5E. Per toglierli bisognerebbe ricalcolare le CD delle prove e le stat dei mostri per abbassarle: non sarebbe difficile (anche se sarebbe scomodo) farlo per i +X al d20, ma lo diventa a causa del fatto che le armi magiche aumentano parecchio i danni, e calcolare di quanto esattamente è piuttosto scomodo, anche se non impossibile.
Inoltre, anche i PG non magici ottengono prima o poi capacità sovrannaturali che di low magic hanno ben poco, quindi, oltre 8 delle 12 classi base, bisognerebbe eliminare anche i livelli alti del gioco, da quando iniziano i poteri Master in poi (11°?).
In pratica, si giocherebbe con circa 1/6 del materiale, senza contare gli OM e tutto il resto.

The Stroy ha spiegato molto meglio di quanto avrei potuto quello che ti stavo scrivendo (è la terza volta che succede oggi, inizio a pensare sia un complotto 😁).

Per farla breve, sarebbe possibile eliminare gli oggetti magici, la magia, il livello come bonus... Ma queste componenti sono tutte strutture fondanti (che non possono essere ridotte allo scheletro matematico) del gioco. Possono essere eliminate, ma si otterrebbe un regolamento diverso (probabilmente sbilanciato, a meno di fare un enorme lavoro). 

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