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Capitolo 0: La Settimana del Ricordo


SNESferatu

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Capitolo Zero: La Settimana del Ricordo

"Sì, perché è un po' il vuoto di tutti noi. Ci sbattiamo tanto per chiuderlo, ci proviamo e non ci riusciamo mai, allora tanto vale conviverci."

La brutta notizia è che siete morti. La bella notizia, almeno per voi, è che la morte non è la fine. Combattendo, zanne e artigli, siete riusciti a superare il grande fascino dell'Oltretomba. Un fantasma, anzi, un geist, vi ha dato una chance: "Aiutami, vieni con me tra i vivi o muori per sempre". Dal fatto che ora vi troviate tutti insieme dovrebbe essere ovvio capire cosa abbiate scelto il fatidico giorno in cui siete morti. Il vostro geist probabilmente non è stato tanto loquace, ma capite cosa intendo.

Siete vivi.

Ed è questo l'importante. Potete mangiare, bere, gioire e piangere della vita. Alcuni di voi sono persino morti in modo tale da non perdere i contatti con la propria famiglia... viva o morta che sia. Sì, perché ora avete una responsabilità. Il Legame con i geist vi ha aperto gli occhi all'altra faccia dello specchio della realtà, il Crepuscolo, in cui innumerevoli fantasmi si trovano in attesa di... qualcosa. Di risolvere i propri affari lasciati irrisolti dalla morte, di "andare oltre" (qualunque sia questo oltre), di qualcuno che li aiuti a rimanere ancorati a questo mondo senza finire nelle grinfie dell'Oltretomba. Siete Mangia Peccati, e aiutare fantasmi è per voi più che un lavoro, più che una missione: è una seconda vita.

E' il 4 gennaio 2017. Giorno freddo, anche a San Castillo, città californiana sulla costa. La vostra krewe questa sera ha deciso di riunirsi non nel posto che normalmente chiamate "casa", ma nella libreria/caffè letterario di Isadora Banks. Siete Legati da poco, non abbastanza esperti da essere parte integrante della società dei Mangia Peccati, ma ogni tanto stare in compagnia di qualcuno come voi fa bene... solo tra voi potete condividere le esperienze di essere una creatura liminale, al crocevia tra vivi e morti. E in fondo fa bene anche ai vostri geist stare in compagnia l'uno dell'altro. Forse. Non ne siete sicuri, sono creature così imperscrutabili...

Sono le otto e mezza, di un anonimo mercoledì. L'Isadora & Book Friends a quest'ora è, ragionevolmente, vuoto. Isadora Banks è una Legata come voi, ma dall'esperienza molto maggiore. Le voci vogliono che sia stata in compagnia del suo geist da almeno dieci anni, e voci ancora più indiscrete che abbia avuto contatti con qualsiasi cosa si trovi a salpare lungo l'Oceano dei Frammenti. Al momento, non ha krewe. Nella comunità ha assunto praticamente la posizione di guida spirituale, ponendo sotto la sua ala le krewe più giovani. Anche voi, in un modo o nell'altro, avete avuto modo di sperimentare i suoi saggi consigli.

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Arrivate tutti separatamente al negozio, e la donna vi spiana la strada per la parte separata del locale, quella destinata "alla vostra gente". E' quasi tutto in legno, e la stanza è relativamente piccola: ci sarà spazio per cinque tavoli, una ventina di sedie. Ma nel suo piccolo, è elegante. Semplice. Praticamente è uno speakeasy, ma la password è avere un geist che vi gironzola intorno. Il suo, che sapete chiamarsi "La Corona di Catene", è una figura malinconica, composta interamente da catene una delle quali, dorata, cinge il cuore all'occhio sinistro. Non vi degna d'attenzione.

Una volta riuniti nel tavolo che ha preparato per voi, vi porta una bottiglia di buon vino. Dalla casa. "Buonasera." La sua voce, calda e posata, fa il possibile per mettervi a vostro agio. "Non credo che lo sappiate, visto che siete qui tra noi da poco, ma quella in cui ci troviamo è la nostra Settimana del Ricordo. Dal primo al settimo di gennaio, quasi tutte le krewe di San Castillo si riuniscono qui, a rievocare le proprie origini, a celebrare i propri successi, a brindare con gioia a chi non è più tra noi." Respira profondamente. "Siete giovani, e questa ricorrenza avrà molto meno peso tra voi che tra alcuni di noi vecchiardi, ma credo siate insieme già da un po', no? Questo mi sembra il momento buono per iniziare. Vi spiego come funziona."

Prende una sedia, e si accomoda tra voi. "La prima parte della celebrazione consiste nelle presentazioni. Raccontate chi siete, come se non vi siate mai visti prima. Chi siete? Da dove venite? Perché siete morti e cosa volete di nuovo dalla vita? Cosa pensate del vostro geist? Visto che è la vostra prima volta, sarò io a rompere il ghiaccio."

Si versa un bicchiere di vino. "Mi chiamo Isadora Banks, e sono la proprietaria di questo fantastico posto. Sono morta nel 2005, a New Orleans. Sì, sono una delle vittime di Katrina. Ve lo ricordate Katrina, sì? Forse qualcuno di voi era troppo piccolo. Lo stato fallì quel giorno, e continuò a fallire per mesi, anni. Non sono morta subito, ma alla fine l'acqua si è presa il suo tributo. Ero un'infermiera prima di tutto questo. Avevo amici, persone a cui pensare. Una famiglia. Non volevo gettarmi tutto alle spalle. E poi è arrivato lui." Indica la Corona di Catene, che vi sembra... ridere? Insomma, sta ridendo come riderebbe un groviglio di catene. "Not gonna lie, i primi mesi furono durissimi. Ho dovuto ricomincare da zero. La mia casa? Non era più lì. New Orleans stessa non era più lì, una desolazione in cui i fantasmi, e i Legati, si moltiplicavano a vista d'occhio. Quindi me ne andai. Mi lasciai tutto indietro... non credo sia stata una buona idea, dopo tutto."

Si scola il bicchiere tutto in uno. "E' stato da codardi: sono venuta qui, dove il mondo era pieno di possibilità. Ho fondato una krewe, poi un'altra. E sì, sono arrivata per davvero all'Oceano dei Frammenti, e no, non ci ho salpato sopra. Non so che idee girino tra di noi in questi giorni, ma davvero, mi sopravvalutate. Alla fine, sono rimasta sola. Ho deciso di dare indietro alla comunità: io sono stata guidata, e quindi farò lo stesso. Ho deciso di mettere in equilibrio i piatti  della mia bilancia. And... that's it. Non posso dirvi tutto tutto di me, non è il mio turno oggi. Fare pure. Aprite le danze." Prende la sedia, la ruota e ci si siede al contrario. "Rimarrò qui per sostegno. In silenzio, giuro."

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Benvenuti a "Morti Come Noi"!

Come vi avevo annunciato, partiremo con una sessione zero in cui si creerà il vostro gruppo, la krewe. La prima fase è abbastanza facile: dovete presentare il vostro personaggio. Cose come: il vostro nome, il vostro geist, come siete morti, in cosa siete bravi (siete dei piccoli chimici? I re dello scasso? Avete una parlantina in grado di incantare chiunque? Ditelo!) e qualsiasi altra cosa sia interessante.

Vi anticipo anche due delle fasi successive. La seconda fase è quella in cui si stabiliscono le connessioni tra voi membri della krewe. Ciascuno di voi deve scrivere qualcosa che lo collega a un altro personaggio: in fondo, vi conoscete già da un po' di tempo, avete una storia insieme, e questo vi renderà un gruppo più unito. Per esempio potete raccontare come vi siete incontrati, cosa pensa il tuo personaggio dell'altro, qualcosa che avete in comune. Ho leggermente modificato quanto scritto nel word: ripeto, scriverete qualcosa per ogni personaggio del gruppo, e ogni giocatore può bocciare qualcosa che lo riguardi personalmente. In questo modo snelliamo un pochino questa fase, che vi spiegherò meglio dopo.

La terza fase è quella di creazione di una parte dei membri della krewe: i fantasmi. Ognuno di voi può aggiungere un fantasma alla krewe. Se volete potete soltanto descriverlo narrativamente, e poi ci penserò io sul versante delle regole. Altrimenti potete fare tutto da soli (ma sempre con me come giudice finale).

 

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ERIC TAYLOR

Seduto al tavolo in compagnia dei membri della mia krewe, ascolto con interesse la storia di Isadora mentre giocherello col mio bicchiere vuoto. Ne è valsa la pena di sfidare il freddo invernale in sella al mio scooter rosso vecchio di nove anni per partecipare all'evento della Settimana del Ricordo. L'ambiente dove Isadora Bank ci ha fatti accomodare è piccolo, rustico e molto accogliente. Isadora ci fa sentire a nostro agio: è un personaggio di spicco e di grande esperienza nella nostra piccola comunità di Mangia Peccati ma grazie ai suoi modi cordiali, riesce a far sì che il suo status non intimidisca nessuno. Considerando tutto ciò, non sorprende che persino le krewe più esperte si rivolgano a lei nel momento del bisogno.

Ora tocca a me presentarmi? Immagino di sì e quindi raccolgo tutto il mio coraggio.
"Sono Eric Taylor, sono morto  in un incidente aereo all'Oates Airport circa un anno fà, immagino che ve ne ricordiate ancora, di certo io non lo scorderò mai."
Lascio ai presenti il tempo di assorbire la mia presentazione, poi proseguo col racconto.
"La mia storia non è nè lunga nè tragica. In effetti, prima di morire e resuscitare, la mia quotidianità era piuttosto normale. Appena laureato mi sono dato da fare per realizzare il mio sogno di diventare un grande giornalista, uno di quelli che fanno la differenza, ma solo il  Wraith ha deciso di assumermi e così mi sono trasferito a San Callisto da Los Angeles dove ho lasciato la mia famiglia. Le mie giornate si svolgevano nella più totale notmalità ma poi, circa dodici mesi or sono, c'è stato l'incidente che mi ha ucciso ed è  stato allora che ho incontrato la Fanciulla Cinerea."
La Fanciulla Cinerea è il mio geist e come sempre mi è accanto. Tutti i presenti possono vederla, è una figura totalmente bianco-cinerea con la sola eccezione dei suoi grandi occhi totalmente neri sui quali sipiccano delle iridi rosso cremisi. Ha l'aspetto di una ragazzina minuta alta al massimo un metro e mezzo che indossa un abito completamente bianco da goth-lolita tutto pizzi e merletti.
"Voglio diventare un giornalista famoso, ma voglio anche riuscire a fare qualcosa di importante in questa mia seconda vita e spero di riuscirci."
Il mio sguardo vaga da Isadora ai miei compagni e non posso fare a meno di ostentare un sorriso imbarazzato.
"Ecco la mia storia. Avrei voluto raccontarvi qualcosa di più emozionante, ma non sarebbe stata la verità, quindi dovrete accontentarvi."
Mi zittisco e attendo che anche qualcun'altro decida di aprire se stesso.

 

Modificato da Ipergigio
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Ralph Booker

Immagine e Descrizione

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Ralph è un ragazzo (ad una prima occhiata sembrerebbe aver passato da poco i vent'anni) afroamericano che nessuno definirebbe appariscente. Non che sia poco attraente o che abbia un corpo sgraziato: è solo uno di quei volti su cui non ci si sofferma troppo quando si cammina per strada. Ha un fisico bilanciato ed allenato, anche se non propriamente adatto ad un atleta, e un volto abbastanza piacevole nel complesso. Ha dei grandi occhi neri, forse uno dei pochi tratti veramente distintivi di Ralph, e una lieve barba ad incorniciargli il viso, nera come i capelli, tenuti sempre corti. Veste con abiti pratici, senza cadere nel vestiario scadente o da classico ragazzo del ghetto: nonostante sia chiaro che non sia propriamente ricco, non da l'impressione di essere un delinquente di strada o presunto tale. 

Parla con un forte accento, che tradisce la sua appartenenza ai quartieri poveri della città.

Non mi immaginavo che San Castillo potesse raggiungere queste temperature. Soprattutto non immaginavo che sarebbe successo proprio questa sera, una delle poche impegnate nella mia agenda settimanale. Prendo i vestiti più pesanti che trovo nel mio piccolissimo monolocale, trovando solamente dei guanti a mezze dita per coprirmi le mani. 

Entrare nel negozio di Isadora è un vero sollievo: mi precipito immediatamente vicino ad una fonte di calore, attento a non sporcare troppo in giro. Ci tengo a questo posto, è una sorta di tempio sacro per quelli come me. Mi ritrovo con il resto della krewe nella sala a noi destinata: li saluto affettuosamente, battendo pacche sulle spalle e scambiando sorrisi con l'allegra espansività che mi contraddistingue. Faccio però in modo di non perdere troppo tempo: questa non è una riunione come tutte le altre, oggi si celebra la Settimana del Ricordo. Ascolto con attenzione la storia di Isadora, che finalmente chiarisce quanto ci sia di vero dietro alle voci sul suo conto, e quella di Eric, nonostante l'abbia già sentita almeno una volta. Guardo i presenti al tavolo e, vedendo che nessuno prende l'iniziativa, decido di "presentarmi" a mia volta Prendo io il testimone: Ralph Booker, San Castilliano al cento per cento. Son morto da un anno e mezzo, ormai. Forse ne avete sentito parlare, dovrebbe essere finito su qualche quotidiano locale. "Scassinatore ucciso da gioielliere" o qualcosa del genere. I giornali però non rendono propriamente giustizia, Eric non me ne voglia-dico ammiccando all'uomo- la storia è molto più complessa e non può essere ridotta ad un colpo di pistola partito per errore. Mi trovavo in quella casa per rubare una collana: era un regalo per una ragazza, che al tempo pensavo contasse persino più della vita di un altro essere umano. Concludo con mesta consapevolezza del mio errore, indicando la figura dietro di me Per fortuna ho incontrato lei, la mia ancora di salvezza. Mi perdona questa maleducazione nel tono, my lady? Chiedo ironico al geist, una donna in un vestito da sera rosso, colore che solo un occhio attento può capire essere dovuto a del sangue che sgorga da varie piccole ferite sul corpo, con una rosa di campo appassita in mano. Beh, lei è una vera signora: meglio che la trattiate come dei gentiluomini. Perché nascondersi dietro all'ironia? Sanno già tutto, in fondo. Come avrete capito ho avuto qualche controversia con la legge, ma può essere più utile di quanto sembri: se avete bisogno di recuperare qualcosa di nascosto o muovervi nei ghetti, dovete solo fare un fischio. Sia chiaro, ormai ho chiuso con quegli atti: non voglio più causare dolore. Ho già distrutto abbastanza prima che i miei occhi si aprissero veramente.

Modificato da Ian Morgenvelt
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Demetrius Constantine

Descrizione

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Demetrius è un uomo sulla quarantina, dai modi bruschi e dal volto duro. Indossa un completo sgualcito ed un cappotto pesante

Quando i miei compagni hanno terminato di raccontare le loro storie, prendo io la parola. Io mi chiamo Demetrius Constantine, sono un medico e sono un mangia-peccati da circa due anni. Mi passo una mano davanti al viso. Che diamine, sembra una riunione degli alcolisti anonimi. Finisco in un sorso il whisky e riprendo. Ad ogni modo... sono un medico specializzato in malattie infettive, anche se ultimamente passo la maggior parte del tempo in pronto soccorso. Faccio karate da quasi tutta la vita e questo è tutto... Sono morto per colpa di un criminale, un membro dei black cobra... Che gusto squallido per i nomi... Fu portato in ospedale durante la notte mentre ero di turno io. La polizia l'aveva ammanettato al lettino per poi andarsi a prendere un caffè. Mentre stavo suturando la ferita che aveva sulla fronte ha approfittato di un momento di distrazione per piantarmi un bisturi nel collo. Fortunatamente morendo ho incontrato un collega... Ironizzo indicando l'Araldo delle Mosche, il mio geist. Ha l'aspetto di un medico della peste, vestito di verde e marrone con la maschera color bianco sporco. Attorno a lui si può sentire un lieve odore di incenso. Sono tornato in vita quasi subito, praticamente nessuno si è accorto della mia morte. È però inutile dire che al momento io debba scambiare quattro chiacchiere con lo stro*zo che mi ha ammazzato...

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Evelyn Williams

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Evelyn una ragazza molto giovane sulla ventina, con atteggiamenti molto rigidi e diplomatici, con un ottimo fisico palestrato e attorno a se un aura intimidatricie.

Dopo aver ascoltato le storie dei miei cagli, prendo io la parola alzandomi in piedi.

"Salve a tutti mi chiamo Evelyn, da molto poco sono morta, a mio parere in modo molto divertente. In una giornata di pioggia, mentre cercavo di restituire il quaderno del futuro padre dei miei figli, Adrian,  incappo in una pozzanghera d'acqua proprio mentre un fulmine colpisce un vicino palo della luce. Il palo cade, e, anche se riesco a evitarlo, non riesco a evitare di rimanere folgorata, e proprio in quel istante incontrai la mia amica, la Signora degli indifesi." guadando la signora degli indifesi."anche io come Demetrius sono tornata in vita quasi subito, praticamente nessuno si è accorto della mia morte"

la Signora degli indifesi è il mio gaist, si presenta come una donna magra con dei capelli neri e lunghi che le coprono il volto e un enorme buco in petto sanguinante.

" ah comunque io sono una studentessa universitaria che ambisce a diventare poliziotta perciò frequento anche una palestra di karate, dove ho imparato a lottare a mani nude e anche con l'ausilio di alcune armi da mischia, e questo è tutto."

Mi risiedo e prendo il telefono per vedere se il mio amato Adrian ha postato qualcosa su Facebook o  altro.

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Farhad Soltani

Sono l'ultimo a parlare, dopo avere ascoltato attentamente le storie dei mie compagni. Alcune rivelazioni sono nuove, altre sono storie sentite e risentite. Ma alla fine, arriva anche il mio turno. Per quanto preferisca di gran lunga raccogliere informazioni, piuttosto che divulgarle, faccio del mio meglio per adeguarmi a questa nuova, strana usanza.

Il mio nome è Farhad Soltani. Come potete facilmente intuire, non sono nativo di qui. Sono nato in Iran, e sono arrivato in America solo pochi mesi fa, come rifugiato. Speravo di potermi rifare una vita qui, insieme al mio fidanzato Yousef, ma a quanto pare il mio desiderio si è avverato in maniera un po' troppo letterale. Quando sono arrivato qui, ho scoperto che Yousef era finito in pasto ai pesci del porto, buttato lì da chissà chi. Ora, di solito sono decisamente paziente, ma quando è l' universo stesso che sembra prendersi gioco di te credo che la pazienza verrebbe messa a dura prova. E io ho ceduto. Mi sono gettato nelle acque del porto con una pietra al collo.
 

E' stato quello il momento in cui ho incontrato Il Signore dei Conigli dico facendo un gesto con la mano verso l' uomo dalla testa di coniglio al mio fianco, che si esibisce in un profondo inchino. Mi ha spiegato un po' di cose sulla morte e l' aldilà e mi ha convinto a dare una seconda possibilità alla vita. Alla fine, secondo lui, c' è ancora una possibilità che possa avere il mio happy ending, anche se non nella forma che avevo immaginato. Alla fine si tratta solo di ritrovare un  singolo fantasma in un' intero piano di esistenza misterioso e oscuro. Perfettamente fattibile. Dopotutto in Iran ero un agente segreto, e posso dire senza falsa modestia di essere un' eccellente investigatore privato. Trovare gente è la mia specialità. Concludo con un sorrisetto furbo.

Descrizione

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Un giovane uomo dai chiari tratti mediorientali, con corti capelli neri, una barba ben curata e occhi marroni che sembrano sempre in movimento. Risultati immagini per iranian young man

 

Modificato da Theraimbownerd
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Isadora batte più volte le mani, con un'espressione compiaciuta sul volto. "Oh, bene, bene. Siamo tutti morti tragicamente, in un modo o nell'altro, ma è ciò che facciamo dopo che ci contraddistingue. Non preoccupatevi delle piccole cose, e andate avanti."

"So che tutto questo vi può creare imbarazzo ma... come vi siete conosciuti? Cosa pensate l'uno dell'altro? Scavate nei vostri ricordi, per quanto recenti, superficiali, o anche dolorosi siano. Noi Legati siamo creature di memorie, di catene che non vogliono lasciarsi andare. Vedetela come una possibilità di mostrarvi candidi, per una volta. Sinceri."

"... oddio, non esagerate." Vi fa un occhiolino.

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Vi ripeto: questa seconda fase è quella in cui si stabiliscono le connessioni tra voi membri della krewe. Ciascuno di voi deve scrivere qualcosa che lo collega a un altro personaggio: in fondo, vi conoscete già da un po' di tempo, avete una storia insieme, e questo vi renderà un gruppo più unito. Per esempio potete raccontare come vi siete incontrati, cosa pensa il tuo personaggio dell'altro, qualcosa che avete in comune. Scrivete una frase per ogni personaggio del gruppo, ma ogni giocatore può bocciare qualcosa che lo riguardi personalmente, o correggervela. Lo stesso posso fare anche io.

La terza fase è quella di creazione di una parte dei membri della krewe: i fantasmi. Ognuno di voi può aggiungere un fantasma alla krewe. Se volete potete soltanto descriverlo narrativamente, e poi ci penserò io sul versante delle regole. Altrimenti potete fare tutto da soli (ma sempre con me come giudice finale).

La quarta fase è quella di creazione dei membri umani della krewe, persone più o meno normali che in qualche modo sono nella vostra krewe. Possono o meno conoscere i dettagli della vostra esistenza, e possono esservi utili per le azioni più "noiose", o per contatti, o agganci. Ognuno di voi può aggiungere una persona normale alla krewe. Le regole sono quasi all'osso per questi npc.

 

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Continuo a giocherellare col mio bicchiere vuoto ma non oso versarmi da bere poiché sono un pessimo bevitore e l'alcol non lo reggo affatto.

"Farhad è quello che ho incontrato per primo, la vecchia falegnameria abbandonata, te ne ricordi Farhad? Girava voce che fosse infestata da uno spettro e  così avevo deciso di visitarla. Non so dire perché anche Farhad fosse lì, ma per quanto mi riguarda, io ci ero andato sperando di rimediarci un buon articolo." Sorrido richiamando alla memoria quel ricordo "Fu la mia prima esperienza con un fantasma ostile e fu un disastro, rischiai di farmi davvero molto male, ma per fortuna Farhad era lì con me."

La Fanciulla Cinerea mette il broncio, forse non le piace rievocare memorie imbarazzanti.

"Poi nel corso del tempo, ho conosciuto anche gli altri. Rispetto molto Ralph, ha commesso molti errori, ma ora è determinato a fare qualunque cosa per rimediare ai suoi sbagli, è ammirevole." Dichiaro mentre osservo Ralph fiero di essere un suo compagno.

"Anche Demetrius è degno di lode, è un medico che combatte in prima linea per salvare delle vite, io non so se ne sarei capace.  E proprio per ques credo che la vendetta non si addica a uno come lui." Lo rimprovero ormai per l'ennesima volta.

Ed infine c'è Evelyn, questa ragazza ancora non riesco ad inquadrarla bene, cosa posso dire di lei? "Ultima ma non meno importante ecco Evelyn: una ragazza molto energica e dotata di una grande... ehm... determinazione? Spero che ottenga ciò che desidera... credo..."

 

Modificato da Ipergigio
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Ralph Booker

Sorrido quando Isadora ci invita a raccontare come ci siamo conosciuti o cosa pensiamo l'uno dell'altro. Ho sempre trovato queste storie abbastanza divertenti, soprattutto quando riguardano il sottoscritto. Faccio un cenno del capo cameratesco ad Eric quando mi mostra il suo rispetto, prima di iniziare a parlare a mia volta Io inizierò proprio dalla nostra signorina. Evelyn è una cara amica, ormai: le nostre storie non sono troppo diverse, in fondo. E se posso aiutare qualcuno ad avere ciò che io non son riuscito ad ottenere per tutta la mia precedente vita, ne son ben contento. Anche se una passione tanto forte potrebbe essere pericolosa. Un aneddoto che trovo divertente è quello che riguarda il mio incontro con Eric: temo di non aver fatto propriamente una bella impressione. Dico lanciando uno sguardo imbarazzato alla Regina delle Rose, che si limita a fare una sorta di sospiro affranto. Girava nel mio quartiere a fare domande strane, che non piacevano molto alle persone più "sensibili". Ho provato ad avvicinarlo, peccato che abbia scelto un vicolo sostanzialmente abbandonato per farlo: l'equivoco è stato istantaneo e ho rischiato di passare una notte in caserma per tentato furto. Il mio sguardo si fissa poi su Demetrius, l'uomo che più temo di questo gruppo: so che non mi farebbe mai del male, come tutti gli altri, d'altronde, ma il suo odio per la criminalità mal si sposa con le mie conoscenze ed il mio passato. Demetrius... Lo rispetto. Si è posto un obiettivo ambizioso ed intende arrivarci con le proprie forze. Continuo però a non approvare i metodi che ha scelto per raggiungerlo. Dovrebbe incriminarlo: con la vendetta rischia solo di degradarsi al suo stesso livello. Manca solo il buon vecchio Farhad: la sua agenzia è il meglio che si possa trovare per ciò che offre. Non a caso, ha chiesto il mio aiuto per qualche spinosa situazione nel ghetto. É stato lui a trovarmi, infatti. Ha chiaramente talento se è riuscito a risalire alla mia vecchia vita con le poche informazioni che ha trovato in giro.

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Farhad

E' strano rievocare le memorie della mia Krewe. Sono recentissime, eppure mi sembra di parlare di una vita fa. Dopotutto, risalgono a poco dopo la mia seconda nascita, quindi in un certo senso non sono troppo lontano dalla realtà. Anche io credo iniziero' da Evelyn. Ci siamo incontrati per motivi per lavoro, lei mi voleva assumere per investigare su una ragazza, a suo dire "molto pericolosa" poi i nostri geist si sono  visti e abbiamo capito di avere più cose in comune di quanto ci aspettassimo dico facendo l' occhiolino alla muscolosa fanciulla. Ora che la conosco meglio so che quella ragazza non era altro che una poveretta che si era avvicinata troppo al suo...fidanzato? Vittima? In ogni caso, questo dettaglio evito di menzionarlo. 

Riguardo a Eric, è vero, l' incontro con lui è stato alquanto fortuito, oltre che decisamente utile. Non solo ho imparato che potevo lasciare il mio Geist libero, ma anche che il Signore dei Conigli ha un destro niente male! le orecchie a punta  del geist si rizzano quando sente il suo nome e alza la testa pelosa con aria di superiorità. Io ero stato ingaggiato dal proprietario del terreno per scoprire " chi si divertiva a fare quegli scherzi nella sua proprietà". Almeno è stato soddisfatto quando i lamenti hanno smesso. Quella fu decisamente una notte da ricordare. 

Per quanto riguarda Ralph, è troppo gentile. Alla fine bazzico ogni tanto il suo stesso bar, Joe's, per lavoro e per piacere. E quando l' ho visto in compagnia della Signora non ho potuto fare a meno di indagare. E' un bravo ragazzo, e credo che sfrutterà al meglio questa sua seconda occasione.

E infine Demetrius, ho lasciato il meglio per ultimo. Ho visto uomini come lui in Iran, medici che rischiavano la loro vita andando in zone così pericolose che i miei colleghi evitavano come la peste, pur di salvare delle vite. Il suo sentiero è decisamente inusuale, ma in fondo, non siamo tutti inusuali qui? 

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Evelyn Williams

Alzo la sguardo dal telefono e incomincio a parlare: 

Il primo che conobbi e stato Demetrius, un amico degno rispetto e ammirazione -voltandomi verso di lui per fagli un occhiolino- lo incontrai casualmente a un incontro amichevole tra le nostre palestre di karate, e subito i nostri geist si videro e capimmo che a quell'incontro si poteva fare sul serio, ma ahimè persi incontro, guadagnandomi un amico, anche se so che un giorno quel'incontro si ripeterà e non mi farò trovare impreparata perché sarò io a vincere. guardandolo con aria di sfida ma con un sorriso in volto .

 Poco dopo conobbi Farhad, una spia di degna fama, lo ingaggiai per trovare informazioni su una ragazza, "amica" di Adrian, ma alla fine i nostri geist si sono visti e incominciammo a parlare, diventando amici. "Conoscendolo meglio capisci come e stata dura la sua vita e di quante pene ha sofferto" pensavo in mente guadando il mio Geist che intuiva ciò che pensavo.

 E non poco tempo fa conobbi Ralph e Erico. Ralph lo incontrai la prima volta in un bar di sabato sera, mentre ero un po brilla, dove incominciammo a parlare. lui è una persona straordinaria, che in parte ,riesce a capire cosa provo, e per questo ha tutto il mio aiuto qualora servisse. guardandolo con un faccia seria.   Invece Eric sei una persona veramente... fantastica e  ammirevole...., per le tue innumerevoli doti.... da giornalista..., e spero con tutto il cuore che sali agli apici della tua carriera. dicendolo con il sorriso e tranquillità. 

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Demetrius Constantine

Alzo il bicchiere verso Evelyn come per un brindisi. Quando vuoi ragazzina! Dico sorridendole scherzosamente. Evelyn è una ragazza determinata e mi auguro possa realizzare presto il suo desiderio di diventare una poliziotta. Sono certo che lei sarebbe capace di fare ciò che va fatto. L'incontro che abbiamo disputato è stato un buon modo per conoscersi. Il combattimento è un modo di dialogare che non ammette menzogne. Si può essere solamente se stessi.

Eric ha una buona penna, con un po' di impegno sono sicuro che farà strada. Lo conobbi per la prima volta qualche tempo fa. Venne alla mia clinica a fare delle domande circa degli strani rumori uditi da un'anziana paziente. Venne a chiedere ad alcuni colleghi quale fossero le condizioni psicologiche della donna. Lei in effetti stava bene, era il fantasma nel suo salotto ad avere qualche problema... Fortunatamente l'abbiamo risolto.

Ralph ha avuto un passato difficile, la sua storia è triste ma fortunatamente ha trovato la forza per cambiare. Se non l'avesse fatto, probabilmente ora lo starei cercando... Lo conobbi in un vicolo. Stava soccorrendo un'anziana vittima di un malore, un gesto nobile da parte sua. Ora la vecchietta è viva grazie alle grida di allarme di quel ragazzo

Ed in fine Farhad, la figura a me più preziosa qui dentro. Non mi stupirei nel vedere segugi mettere la coda fra le gambe ed andarsene per la vergogna. Il suo fiuto è formidabile e spesse volte mi è stato utile, anche se abbiamo ancora un lavoro in sospeso... Lo conobbi dandogli un caso su cui investigare. Cercavo una certa persona e lui, ovviamente, l'ha trovata.

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Isadora annuisce quando finite di lavare i panni sporchi fuori di casa. "Noto che molti di voi si sono incontrati in situazioni poco piacevoli... non è un caso, non è un caso. Fa parte della nostra natura, in fondo. Così come è nella nostra fatura rimediare ai torti che ci facciamo quotidianamente, risolvere le piccole diatribe che possono capitare, siamo umani in fondo, e poi andare avanti."

"Ho visto più di una krewe sfaldarsi per motivi che oserei definire "idioti". Non voglio portarvi sfortuna, ma... qualcosa in voi mi porta ad avere un po' di speranza. Non lo so... è nei vostri occhi, è in come parlate l'uno dell'altro, ma è anche nei vostri compagni defunti di vita."

"A proposito... avete fantasmi nella vostra krewe? Siamo come dei fari nella notte per queste anime perdute, e molte si legano a noi per compagnia, e per avere finalmente qualcuno da chiamare famiglia dopo tanto tempo. Fino a un paio di anni fa nella mia krewe c'era un fantasma di un anziano contadino. Cosa strana, mi disse che non sarebbe mai riuscito ad andare oltre, se non avesse visto crescere la sua pianta al massimo del suo splendore. Ci ha messo otto anni prima di vedere il suo albero rigoglioso, circondati da altri alberi, protetto da una krewe... e così come era stato testardo per anni, allo stesso modo se ne andò senza alcun rimpianto. E dire che era stato un fantasma per oltre venti anni."

Spoiler

 

La terza fase è quella di creazione di una parte dei membri della krewe: i fantasmi. Ognuno di voi può aggiungere un fantasma alla krewe. Non siete costretti. Se volete potete soltanto descriverlo narrativamente, e poi ci penserò io sul versante delle regole. Altrimenti potete fare tutto da soli (ma sempre con me come giudice finale). Vi metterò a breve lo stretto necessario per una "scheda" da fantasma.

La quarta fase è quella di creazione dei membri umani della krewe, persone più o meno normali che in qualche modo sono nella vostra krewe. Possono o meno conoscere i dettagli della vostra esistenza, e possono esservi utili per le azioni più "noiose", o per contatti, o agganci. Ognuno di voi può aggiungere una persona normale alla krewe. Le regole sono quasi all'osso per questi npc.

La quinta fase è quella più importante: decidere l'Archetipo della krewe. Questa è una cosa che dovreste fare tra voi, e decidere tutti insieme. In base all'Archetipo scelto, dipenderanno alcune Cerimonie che avrete a disposizione, ma anche la vostra "missione" di base, come vi ponete di fronte ai fantasmi... e in pratica, la trama della cronaca.

 

 

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ERIC TAYLOR

Quando Isadora tira in ballo i fantasmi, non posso fare a meno di pensare a Nonno Wil "Il mio appartamento è infestato dal fantasma di mio nonno. Si chiama William Taylor ed era un grande reporter." Racconto a Isadora e gli altri.

"È un vecchietto un po' scontroso ma non è cattivo. Dice sempre che se fosse vivo, morirebbe di vergogna per avere un nipote che scrive al Wraith. Così finiamo spesso per discutere... cavoli, anche io vorrei scrivere per il New York Times, ma le mie credenziali ancora non bastano!" Mi sfogo accalorandomi un pochino ma poi mi riprendo subito.

"Suppongo che mio nonno non passerà oltre finché non sarò diventato un vero professionista." Concludo.

 

Modificato da Ipergigio
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Ralph Booker

É un buon auspicio: Isadora ha visto krewe nascere e sfaldarsi come poche altre persone, è una personalità sull'argomento. L'argomento successivamente toccato dalla libraia sono i fantasmi che son parte del nostro gruppo. Eric racconta qualche dettaglio su suo nonno, argomento che lo tocca parecchio, e decido nuovamente di prendere parola dopo il giornalista Anch'io ho presentato un fantasma alla krewe. Si chiama Billy, è un bambino intrappolato in casa durante un incendio negli anni '30. Mi ha aiutato a recuperare un oggetto molto importante- mi tocco istintivamente la tasca dove tengo la Colt che ha sparato il colpo fatale, come a volermi assicurare che sia ancora lì- per nessun motivo apparente: per questo ho deciso di aiutarlo a passare oltre. E spero proprio che possiate aiutarmi a capire come: mi parla spesso, ma mai del suo passato. Mi guarda con un sorriso indecifrabile e inizia a giocare con delle copie dei suoi divertimenti di un tempo: sembra quasi che voglia nasconderlo.

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Evelyn Williams

Appena che Isidora pone la domanda "avete fantasmi nella vostra krewe?" Evelyn sbianca e guada con una faccia inorridita la Signora degli indifesi.

Si ! risponde Evelyn appena che Ralph finisce di parlare Un mese fa seppi della scomparsa di un professore nella mia università, da quello che mi raccontarono era un prof di matematica un po' particolare, e che era stato investito da un auto. Il giorno dopo, mentre passeggiavo per l'università, incontrai il suo Fantasma che cercava in tutti i modi di comunicare con i viventi, senza riuscirci ovviamente ma spaventarli. Egli mi chiese di aiutarlo a fare in modo che la maggior parte dei sui alunni si laureassero. Io all'inizio gli risposi di no, visto che era un impresa impossibile ma... Il giorno dopo incominciò a perseguitarmi e a cantare, giorno e notte, una orrenda canzone "è un mondo piccolo", fino al punto che gli dovetti dire di si. Me ne pento amaramente di averlo fatto, ma avrei fatto di tutti per stare un po in silenzio. guadando il pavimento con aria disperata.

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Demetrius Constantine

Anch'io mio malgrado sono legato ad un fantasma. Teresa White, madre di Stefan Riverstone, autistico, e moglie di Anton Riverstone, alcolista. Lo spirito della donna non si da pace da quando il cancro se l'è portata via, non finché non sarà certa che suo figlio potrà stare bene e vivere decentemente. Lo stato è sordo e quando ascolta si muove sempre troppo lentamente. Una storia triste, come di consueto... Dico scuro in volto mentre riempio nuovamente il bicchiere

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Farhad

Il mio fantasma è... o forse è meglio dire era una tipa abbastanza particolare. Era la precedente proprietaria dell' agenzia dove lavoro, che usava come "studio", per così dire. Il suo vero nome è Donna Pond, ma per scoprirlo ho dovuto fare indagini mie, visto che risponde solo al nome di Madame Lune...si, potete ridere se vi va. Come avrete capito, questa tizia era una ciarlatana, una che usava incensi e  belle parole per fingere di contattare i morti e spillare soldi alla gente. D' altronde, era una povera donna rimasta vedova e con tre figli a carico. Ha dovuto arrangiarsi insomma, e l' ha fatto decisamente bene. Potete immaginare la sua sorpresa quando da morta ha scoperto che fantasmi e medium esistevano davvero. Ora è ossessionata dal desiderio di partecipare a una vera seancè,  anche se dall' altro lato della barricata, convincendo uno dei tanti scettici che le hanno reso la vita difficile dell' esistenza dei fantasmi  . Purtroppo è un fantasma molto debole, e non riesce a fare niente che non potrebbe essere facilmente imitato da qualche trucchetto. Spero...spero di poterla aiutare. Non che mi dispiaccia condividere l' agenzia, ma preferisco la  solitudine a lavoro.

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Gli occhi della donna risplendono alle vostre storie. "Sì, è proprio questo quello che intendo. Questo è il senso di questa Settimana. E' così che nasce una vera krewe!" Mette le labbra a contatto con il bicchiere, per scoprirlo vuoto. Sorride. "A proposito... avete persone "normali" nella vostra krewe? Dico normali per modo di dire... nessuna persona davvero normale dovrebbe finire nella nostra sfera di influenza. E invece succede, succede sempre. E ne ho visti di insospettabili, anche persone che davvero con il sovrannaturale non hanno mai avuto a che fare. Come fanno queste persone a far parte di una krewe e poi non scoprire nulla di come funzioni una krewe, non ho idea. I mortali sono così bravi a dissociarsi..."

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La quarta fase è quella di creazione dei membri umani della krewe, persone più o meno normali che in qualche modo sono nella vostra krewe. Possono o meno conoscere i dettagli della vostra esistenza, e possono esservi utili per le azioni più "noiose", o per contatti, o agganci. Ognuno di voi può aggiungere una persona normale alla krewe. Le regole sono quasi all'osso per questi npc. Se non volete fare una scheda, vi basta dirmi tre azioni in cui questi npc sono molto capaci, in ordine di bravuta. Per esempio, possono avere contatti politici, sapere tutto su come orientarsi per le fogne di San Castillo, essere ricettatori e così via. Vi ricordo che sono a tutti gli effetti membri della krewe, e tutti voi li conoscete (più o meno bene). Quindi sapete quali siano le loro attività: sia che faccia le schede io, sia che le facciate voi, questi personaggi e le loro capacità saranno pubbliche.

La quinta fase è quella più importante: decidere l'Archetipo della krewe. Questa è una cosa che dovreste fare tra voi, e decidere tutti insieme. In base all'Archetipo scelto, dipenderanno alcune Cerimonie che avrete a disposizione, ma anche la vostra "missione" di base, come vi ponete di fronte ai fantasmi... e in pratica, la trama della cronaca.

 

 

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Demetrius Constantine

Certo che si! Conoscete tutti il senatore Anton Brown... Ormai uno dei nostri più affezionati sostenitori. Sa tutto e da un discreto aiuto economico alla bottega... Soprattutto da quando abbiamo aiutato lo spirito della madre a sistemare i gatti del quartiere. Dico sorridendo al ricordo della nostra avventura felina mentre sorseggio il contenuto del bicchiere

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Il neonato Senatore sa fare molto bene le seguenti cose (in ordine di bravura): cacciare i soldi, mettere una buona parola con la polizia (se capite che intendo... 😉) e darci contatti politici

 

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