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Of Orcs and Men - TdG II


Pippomaster92

Messaggio consigliato

Dietro ordine di Wurrzag gli esploratori trovano una zona della foresta dove potete ritirarvi senza rischio di essere seguiti...o quanto meno, un luogo dove sarà più difficile trovarvi. 

L'accampamento viene approntato con lentezza, sia per via dei feriti che per la stanchezza che pervade le membra dei guerrieri. I feriti vengono tenuti al centro del clan, e accuditi da chiunque non abbia di meglio da fare. Arkail presta la sua magia sacra prima al guerriero che ha lottato al suo fianco, e poi a Oghash, che sembra grata per il gesto. Inoltre l'orchessa appare più orgogliosa e sicura di sé, ora che ha provato al Clan il suo valore marziale. Non è scappata e ha lottato duramente al fianco dei guerrieri più prestanti della vostra banda. 

Gli orchi più giovani hanno raccolto tutto il bottino e lo hanno accumulato da un lato, e verrà poi diviso da Capoclan, a parte il cibo recuperato che invece viene subito aggiunto alle riserve comuni. 

I vostri caduti sono invece disposti dal lato opposto, e verranno poi preparati per l'ultimo saluto. 

Yotul, ancora abbastanza ferita, raggiunge l'accampamento appoggiandosi al proprio compagno e tenendo una mano sul taglio più profondo, ma è di ottimo umore come tutti quanti.
Daggrath ha mantenuto per ora la sua forma ursina per muoversi più facilmente nella boscaglia, ma sembra imbaldanzito dalla sua prima battaglia da chissà quanto tempo.
Hadla è ancora priva di coscienza, e viene trasportata assieme ai feriti più gravi da Garol e da qualche altro orco. 

Prima di festeggiare, prima di piangere i morti, il Clan aspetta le parole del suo signore. 

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Wurrzag 

Mentre seguo le attività di allestimento del campo trovo un momento per portare il vessillo degli umani ad una delle vecchie orchesse addetta ai lavori del focolare che fa parte del mio seguito. Le dico di sfrangiarne i bordi e di disegnare il simbolo del clan sopra quello dell umano capovolto. Quando ha finito lego il vessillo umano subito sotto quello del nostro clan.

Quando finalmente il campo è pronto tutti si radunano attorno a me. Sono stanchi e feriti, se non credessero in me ora sarebbero sdraiati sotto una tenda a dormire, ma sono qui in piedi con le loro ultime forze rimaste ad attendere le mie parole. 

Cos è un nome?

prendo la parola, i peli del collo mi si rizzano per l emozione e l orgoglio del momento. Cammino nel cerchio cercando di posare lo sguardo su tutti.

Lettere, vuote parole che ci vengono assegnate alla nascita e che svaniscono  nel vento non appena vengono pronunciate.”

Faccio una breve pausa

Un nome è nulla e diviene cenere assieme a chi lo porta se costui non lo imprime nella storia, se costui non fa nulla affinché il suo nome venga ricordato”

Di nuovo una breve pausa per poi srotolare il nostro vessillo con subito sotto e capovolto quello degli umani ma con la zampa di sangue impressa sopra a deturparlo mostrandolo fiero al clan

Oggi fratelli miei, tutti voi avete inciso la prima lettera del nostro nome nella storia! Oggi sarà ricordata come la giornata in cui gli zampa di sangue hanno fatto capire agli umani ..ed all orda...che un solo orco di questo clan, anche vestito di pelle, può sterminare 5 dei loro guerrieri vestiti di metallo”

lascio che le mie parole infiammino le loro ultime forze per poi riprendere la parola

Ed ora mi domando fratelli miei...cosa potranno mai fare i miei mastini ora che anche loro vestono il metallo degli umani ed impugnano il loro metallo affilato?

Rido 

Sento gia le grida ed il pianto dei sacchi di pelle mentre maledicono il giorno in cui decisero di mettere piede sulla nostra terra”

concludo

Sono fiero ed onorato di comandare ognuno di voi! Andate a riposare, bevete mangiate e fottete se ne avete ancora la forza, veglieremo i corpi dei fratelli che ci hanno abbandonato sotto la luna e le stelle, domani all alba li lasceremo andare nelle praterie dei nostri padri e divideremo il bottino

- Narratore

Spoiler

quando il clan tornera' alle proprie faccende, Wurrzag restera' accanto ai corpi dei caduti in veglia

 

Modificato da Pentolino
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In realtà la battaglia è stata massacrante e nonostante il morale alto siete tutti parecchio stanchi. Riposate facendo i turni di guardia e finendo di approntare i corpi dei caduti, e solo a metà del giorno successivo il Clan è di nuovo in forze per festeggiare e offrire il proprio saluto ai morti. 

Viene preparato un banchetto, di prima mattina Daggrath con alcuni orchi ha fatto una buona caccia ed è tornato con due cinghiali e due cervi, che vengono subito preparati su un falò. Qualche orco tira fuori gli strumenti, altri gli ultimi alcolici rimasti. Purtroppo i soldati umani non avevano con sé nulla del genere!

L'umano catturato è stato lasciato con addosso solo i vestiti, è stato legato e tenuto separato dagli altri schiavi. 
Tutto è pronto per festeggiare, ma prima è necessario che i giusti riti vengo officiati affinché i caduti possano davvero raggiungere le praterie e i boschi dei loro antenati. 
Starà a Garol, in quanto sciamana del Clan, officiare il rito. 

Garol

Spoiler

Resti a lungo al capezzale di Hadla. Nonostante le magie curative, gli impacchi e le cure l'orchessa non si sveglia. Resta in uno stato vicino alla morte per tutta la giornata e buona parte della notte, finché la stanchezza non ti vince e ti addormenti con Chink al fianco. 
Ti risvegli con la mano di Halda che ti carezza il volto. L'orchessa sta decisamente meglio, ma è ancora debole per le ferite subite. "Abbiamo vinto, eh? Son contenta di essere ancora tra i vivi, Garol. Ho temuto di aver concluso la mia storia..."

Scania

Spoiler

La sera vieni raggiunto dai sopravvissuti tra i tuoi guerrieri, che ti festeggiano brevemente come un campione e un eroe. Molti umani sono caduti sotto i tuoi pugni. Anche gli orchi più giovani ti riempiono di attenzioni: sei ormai considerato uno degli eroi del Clan!

Argor

Spoiler

Verso sera, quando l'accampamento è silenzioso e la maggior parte degli orchi è a riposarsi, Oghash ti raggiunge fuori dalla tua tenda.
"Ti devo ringraziare, Mangiaroccia. Se non ti fossi prodigato ad aiutarmi oggi non sarei stata al vostro fianco in questa vittoria, e non avrei riavuto il mio onore" si tocca il volto sfregiato dalle fiamme là dove sul lato sinistro aveva i tatuaggi della vergogna. Resterà sfigurata a vita, e anche se questo la rende più attraente agli occhi di un guerriero, sarà comunque noto a tutti che ad un certo punto della sua vita è stata tacciata di codardia. Ma ora ha posto rimedio a questa mancanza e sta decisamente meglio fisicamente e spiritualmente. "Ti meriti delle scuse per come ti ho trattato, e per averti attaccato. Da oggi sono una berserk del clan, e lo devo anche a te"

Arkail

Spoiler

Yotul è comunque conciata piuttosto male, e ha bisogno di riposo. Stanotte non potrai divertirti con le tra le pellicce, ma anche così non puoi che essere lieto per come siano andate le cose...hai rischiato di perderla per davvero, oggi. Ora che sei più calmo e riflessivo (si, insomma, più di quando sei in ira!) ti rendi conto che avete vinto, ma avete anche rischiato di essere spazzati via. Il vostro valore e la vostra forza hanno contribuito alla vittoria...ma i capricciosi spiriti della natura vi hanno favorito molto. E se la prossima volta non fosse così? 
E poi...c'è da dire che ogni battaglia voi perdete dei guerrieri, e gli umani sembrano non finire mai!

Wurrzag

Spoiler

Passi una notte di sonni agitati. I tuoi sogni sono un marasma di eventi diversi, e passi dall'assistere esaltato a successi futuri, grandi battaglie che ti vedono scalare la gerarchia fino a diventare Capoclan di una grande armata di orchi.
Ma vedi anche montagne di cadaveri, non pochi dei quali sono i tuoi fratelli.
E per tutto il tempo avverti una strana sensazione, come se nel sogno non fossi da solo.C'è qualcuno dietro di te per tutto il tempo, ma non riesci a capire chi o cosa sia: non puoi voltarti a controllare, come accade spesso nel sogno non sei padrone delle tue azioni. E quando finalmente ci riesci, tutto ciò che riesci a vedere sono fiamme che ti avvolgono e ti bruciano, svegliandoti. 

A tutti

Spoiler

Visto che siamo sotto le vacanze, sfrutto il momento per farvi fare un po' di introspezione XD
In realtà così potete fare un po' di roleplay e dedicarvi al lato narrativo della storia, ma al contempo chi ha da fare con famiglia e feste può prendersela con calma. 

 

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Arkail

Dm

Spoiler

Rimango a vegliare Yotul per la maggior parte del tempo, benché sia cosciente e non più moribonda. Pensare non è il mio forte, ma corrono veloci in testa le immagini di un futuro senza di lei: se avessi dovuto perderla non me lo sarei mai perdonato. Scuoto il capo come a voler scacciare quelle terribili visioni e volgo i miei occhi giallognoli verso di lei. Non posso divertirmi con la mia femmina, vero, ma ce l ho ancora vicino a me e devo ringraziare il capo per il suo pronto intervento. Mi siedo di fianco a lei e rivolgo un'occhiata amara al  resto del campo : l adrenalina per la battaglia ha lasciato il posto ad una magra consapevolezza, quella del nostro numero che diminuisce di battaglia in battaglia. Mi chiedo come sia possibile che degli invasori siano più numerosi della razza autoctona...da dove vengono questi sporchi pelle chiara? Sono deboli, ma fanno del numero la loro arma vincente. Stringo il pugno facendomi scroccare le dita per la pressione. Digrigno i denti al solo pensiero di quelle creature esili, inutili, ma che con la loro subdola furbizia ci hanno quasi decimato. E quel comandante a cavallo... La sua tecnica di guerra era rozza, forse, ma ci teneva sotto scacco tutti, e ha rischiato di ammazzarci. Picchiava come se non ci fosse un domani, un domani che per lui, effettivamente, non verrà mai. Arriverà il momento in cui non ci sarà nemmeno per me, neanche per Yotul, né per il capo o per gli altri... Ma non è questo il giorno. Farò tesoro di quanto vissuto in quel campo di battaglia...e diventerò inarrestabile. Sì, lo devo a tutti i miei fratelli morti, ai miei antenati, alla mia terra, al mio mondo. Perché questo è il mio mondo. E nessuno potrà portarmelo via.

In preda a funesti pensieri, mi volto verso Yotul, osservandola attentamente in volto. La faccia sfregiata e le nuove ferite la fanno diventare ancora più attraente ai miei occhi, motivo per cui la mangio letteralmente con lo sguardo. Non voglio farla affaticare e preferisco si riprenda in fretta, motivo per cui evito di saltarle letteralmente addosso. Hai fame? Grugnisco quella domanda mostrando le zanne in un tentativo di sorriso : almeno un conscio di montone potremo divorarcelo insieme. 

 

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garol

Spoiler

Ho passato tutto il tempo accanto ad Hadla. Ho usato tutte le conoscenze che ho, e vergognandomi di constatare di quanto queste siano misere. Ho passato ogni minuto a pregare gli dei della natura per lei, e a maledire gli umani. Non ho dormito. Non potevo. Ogni volta che chiudevo gli occhi rivedevo la scena dell’umano che la trafiggeva. Ho passato il tempo senza bere, e senza mangiare. Sapendo bene dell’inutilità della cosa, ma era il mio stomaco, quasi fosse anch’esso trafitto dalla lancia umana a rifiutare il cibo. Ho pensato. Ho meditato… potevo fare di più per aiutarla? Potevo evitare che venisse trafitta? Cosa avrei potuto fare? Ho passato ore a guardare le mie mani e le mie armi… se avessi agito prima, se avessi anticipato… se mi fossi mossa prima… se. Se. Tanti se. Troppi. Solo una certezza Hadla ancora non ha ripreso conoscenza. Avrei dovuto agire in modo diverso, questo è certo ma come? Avrei dovuto avere un arco… o conoscere meglio gli umani. Ho sentito dei tre strani umani. Ma ora non mi interessano. Guardo ancora Hadla. La stanchezza sembra riuscire a vincermi, lentamente mi sdraio accanto a lei, e chiudo gli occhi.

Quando li riapro lei si è risvegliata. Si è ripresa seppur debole. Vorrei dirle qualcosa, parlarle, ma le parole mi muoiono in gola per la gioia, le afferro la mano e la bacio dolcemente, mentre la scio che lacrime di gioia mi scorrano lungo le guance.

Non accadrà mai più! Le prometto prima di abbracciarla come tempo avrei dovuto fare.

 

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Wurrzag

Spoiler

Mi sveglio di soprassalto tentando di spegnere le fiamme che poco prima mi stavano consumando le carni. Mi ritovo madido di sudore nella penombra della mia tenda. 

Afferro una brocca d acqua e bevo con avidità, quando ho finito, rimango per un attimo ad osservare il contenitore che stringo tra le mani accorgendomi di stare tremando.

Io sono Wurrzag l astuto, l uccisore di cavalieri il cantore di morte non posso essere spaventato da un sogno, un sogno che ancora una volta mi ha mostrato quelle che sono le mie paure da quando questa missione è iniziata.

Da settimane ormai battiamo le terre perdute in lungo ed in largo, gli umani ormai sanno della nostra presenza e l affronto che gli abbiamo fatto giorni prima, devastando una delle loro bande di guerra non fara’ che aumentare il loro desiderio di spazzarci via.

Conosco gli umani troppo bene per illudermi che combatteranno questa guerra lealmente, il terrore di essere spazzato via da uno dei loro malefici o peggio ancora da uno dei loro untori mi terrorizza più di due piedi di acciaio nella pancia. Ed ora anche quelle strane creature a cavallo, gli orecchie a punta e le loro terribili frecce...è come se non ci fosse mai fine ai sotterfugi che quella razza vigliacca sa architettare.

Mentre io sono da solo, ogni mia decisione porta con se un prezzo in sangue e vite che non potrò continuare a pagare a lungo

Ma dove caxxo e’ l orda!

Grido, ed In un moto di rabbia, lancio la brocca la quale rimbalza sulla tenda per poi finire a terra in frantumi. La faccia confusa di uno degli orchi di guardia all entrata della mia tenda fa capolino, lo congedo con un gesto annoiato.

Di nuovo quella sensazione, quel nodo allo stomaco, quell amaro in bocca che mi sale ogni volta che sono da solo...ogni volta che sono solo dal giorno in cui la diedi a Garol per sacrificarla nel cerchio di pietre dove riposava il Colosso. Quel pensiero fisso che lei forse avrebbe potuto consigliarmi, essermi vicina...capirmi.

Kella...

Sussurro

Non pronunciavo il suo nome da quella notte, il sentirlo  non allevia la mia inquietudine al contrario, aumenta la mia frustrazione.

Mi vesto pronto a presenziare il rito funebre che sarà officiato da Garol per salutare i fratelli caduti, felice che ci sia quel momento a separarmi dall interrogare il prigioniero.

 

Modificato da Pentolino
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Scania

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La battaglia è stata massacrante ma per me è stata una buona battaglia. Ho ucciso parecchi umani e sono stato ferito in maniera non grave. Una buona battaglia. Anche gli altri del mio gruppo si sono battuti bene. Anche se non abbiamo combattuto fianco a fianco hanno potuto vedere la scia di sangue rosso che mi sono lasciato alle spalle. Mi acclamano come un grande orco. Mi sembra che solo il capo Wurrzag sia acclamato più di me, ma è giusto, lui è il capo tribù ed ha ucciso il capo umano quando neanche il colosso e Arkail ci stavano riuscendo. Avrei voluto essere io a misurarmi con il capo umano ma è stata comunque una grande battaglia. 

Sento però che mi manca qualcosa. Arkail ha Yotul, Garol ha Hadla, Argor ha Azog? Non credo che conti quello... Comunque in tutto questo non ho nessuno con cui poter parlare liberamente. Posso farlo con gli altri orchi del mio gruppo ma non ho nessuno di speciale. Stavo creando un bel legame con Arkail ma da quando c'è Yotul parliamo molto meno. Dovrei trovarmi una orchessa o almeno un compagno di bevute...

 

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Argor Mangiaroccia

Le parole di Wurrzag ci infiammano i cuori ma la stanchezza per la battaglia ci attanaglia ogni muscolo e a me soprattutto la schiena, il fondoschiena e le cosce, controllare Argor furioso non è mai troppo facile.
Ci riposiamo, lieto di aver ritirato su l'orco audace e aver visto orgoglio nello sguardo di Oghash. Il giorno seguente sarà quello dei festeggiamenti, della veglia e del meritato bottino.

La notte passa veloce, il mio sonno è profondo ma angustiato da incubi nonostante la vittoria. Poco comprendo del poco che ricordo ma l'immagine che più mi ha segnato è un circolo di pietre a forma di bestia o rettile che si morde la coda. Non so come vista dall'alto.

Scaccio questi pensieri che nemmeno so definire grazie anche all'aiuto della carne saporita di cinghiale e delle urla di vittoria che ora riecheggiano più squillanti. Mentre mi dirigo verso Azog vengo raggiunto da Oghash.

In disparte

Spoiler

"Niente scuse... quel che ho fatto e detto è stato perché ci credevo e qualcuno doveva pur crederci per convincerti." la guardo dritta negli occhi "La furia è tua ora. Temerai la morte come essa temerà te."  scivolo giù verso le cicatrici della codardia  "Mi chiamano Mangiaroccia forse a causa del mio stomaco di ferro. Ma quelle cicatrici sono ormai un ricordo, pensandole in altro modo direi che sono... stuzzicanti. La mia tenda è vuota, entra."

 

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Argor

Spoiler

Oghash sogghigna mostrando divertita le zanne "Buona idea, Mangiaroccia: ne avevo proprio bisogno" 

Passate alcune ore di pura gioia selvaggia, era molto che non avevi una femmina con te. Oghash è di un paio di primavere più vecchia di te, ed è più esperta. Non solo, ma vedi da alcuni segni sul ventre che è già stata madre almeno una volta. 

State riposando soddisfatti e pronti a ricominciare, quando suona il corno dell'adunata. Oghash si avvolge una pelliccia attorno alle spalle e si alza con un grugnito.

Garol

Spoiler

Hadla ricambia l'abbraccio con uno strilletto quando premi sulle ferite, ma non ti lascia andare se non dopo qualche istante ancora, incurante del dolore "Non è colpa tua...anzi penso che se sono viva è solo per merito tuo, dico bene?" scioglie l'abbraccio e si tira su sui gomiti con un po' di fatica "Spiriti, tu stai bene, vero? Niente ferite? E gli altri?" proprio quando stai per risponderle senti suonare il corno dell'adunata "Aiutami ad alzarmi, mio sole-e-stelle"

Scania

Spoiler

Mediti sulla tua solitudine: purtroppo ci sono più orchi che orchesse, e contando che due formano una coppia e altre come Yotul sono già con altri guerrieri...e quella laggiù non è Oghash, che entra nella tenda di Argor?

Cominci a capire perché alcuni dei guerrieri più giovani e meno possenti abbiano scelto delle prigioniere come bottino...meglio che stare da soli nella tenda per settimane intere...

Wurrzag

Spoiler

Mentre pensi a futuro e passato un nome affiora sulle tue labbra, un nome maledetto. Daggrath ti ha offerto di riportarla dai vivi, ma ormai le cose sono cambiate. Con tutta probabilità non ci sarebbe più modo di averla come alleata, tanto meno come amica.

Per fortuna i tuoi pensieri vengono interrotti da Nukkar, che entra nella tenda "Wurrzag, ho finito di preparare i morti. Garol è rimasta tutto il tempo al capezzale di Hadla...dovrebbe farcela, comunque. Ha superato la giornata. Ma adesso è il momento del rito, gli spiriti sono inquieti" e se anche non fosse, comprendi, il rito funebre va officiato in fretta per il morale dei guerrieri. 

Dai ordine ad uno dei tuoi di suonare il corno per l'adunata.

Suona il segnale per il Clan: è il momento di riunirsi per onorare i caduti, spartire il bottino e festeggiare. Lentamente i vari orchi raggiungono lo spiazzo tra le tende, dove Nukkar ha già disposto i corpi dei caduti, preparati per il funerale. 

Anche i feriti gravi come Yotul si fanno avanti, aiutati da fratelli e compagni.

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Wurrzag

Riacquistata la mia determinazione esco dalla  tenda ed una volta afferrato il nostro vessillo, lo pianto ai piedi dei fratelli defutnti ricomposti da Nukkar per il saluto finale.

Rimango in silenzio accanto ai corpi dei caduti, mentre attendo che il clan si raduni per la cerimonia, li osservo uno ad uno arrivare, stanchi e feriti ma con lo sguardo fiero di chi sa di aver compiuto una grande impresa.

Quando il cerchio si e'riunito attendo che scenda il silenzio prima di prendere la parola.

"Se voi sacchi di pelle non foste mai arrivati, queste terre sarebbero ancora com’erano un tempo. Tutto avrebbe conservato la purezza originaria. Voi avete definito questo luogo ‘selvaggio’, ma in realtà non lo era. Era libero. Gli animali non sono selvaggi; sono solamente liberi. Anche noi lo eravamo prima del vostro arrivo. Voi ci avete trattati come selvaggi, ci avete chiamati barbari, incivili. Ma noi, eravamo solo liberi!”

il mio sguardo e' perso nel vuoto come se stessi parlando ad un interlocutore immaginario

"Voi volete negarci il diritto di vivere sulle terre che da sempre ci appartengono ma la mia pelle è verde ed il mio cuore è saldo! Io sono Wurrzag, capo della Zampa di Sangue. Non abbiamo paura di morire, non cadremo in ginocchio davanti ai vostri malefici. Quando uno di noi morira’ , molti dei nostri  nemici saranno sotto di lui. Quando I vostri soldati ci attaccheranno, ci affameranno e ci stringeranno in un angolo…sara’ allora che la nostra furia sara’ piu’ grande"

passo la mano sulla fronte dei caduti

"Ora diciamo addio ai nostri fratelli che stanno partendo per il loro ultimo viaggio"

concludo

 

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Arkail

Quando suona il corno aiuto Yotul a rialzarsi e ci dirigiamo verso il punto di raccolta, dove sono disposti i corpi dei nostri fratelli che hanno concluso la loro strada. Li osservo in un misto di orgoglio per aver combattuto al loro fianco e rabbia per averli persi per mano di esseri insulsi ed inutili come i pelle chiara. Respiro profondamente e quando Wurrzag inizia a parlare non posso far altro che tremare per l'adrenalina. Le sue parole sono in grado di risvegliare in me gli istinti più reconditi, quelli che ogni giorno cerco di controllare. Il mio corpo freme mentre con un braccio sorreggo la femmina con cui condivido le pellicce, le labbra lasciano fuoriuscire un ringhio di puro risentimento. Riusciremo mai a liberare la nostra terra e a tornare alla pace passata? Guardo i miei fratelli, gli altri membri del consiglio, li osservo con i miei occhi giallognoli che avvampano d'ira. Avremo bisogno l'uno dell'altro in questa battaglia senza fine. Quando il capo smette di parlare, fisso i corpi martoriati dei pelle verde che ci hanno lasciato, poi mi avvicino per rendere loro omaggio. Non sarà un addio questo. bofonchio tra i denti. ci rivedremo, un giorno, fratelli miei. Ma prima uccideremo quanti più uomini possibile...e riusciremo a vendicarvi. nel dire ciò stringo la mano in pugno e di nuovo le mie dita schioccano per la pressione.

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Scania 

Mi unisco agli altri orchi attorno ai corpi dei nostri compagni che non ci sono più. Attendiamo le parole di Wurrzag e lui non si fa attendere. Le sue parole sono quelle che ognuno di noi vorrebbe dire ma non è capace. Levò i miei pugni al cielo in segno di saluto per chi non c'è e come promessa di vendetta per tutti gli orchi morti per colpa degli umani 

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Garol

Lascio parlare Wurzag. Ma non sento le sue parole... non lo sto ascoltando. Nella mia mente continua a ripetersi la domanda di Hadla "stai bene? Niente ferite?" Incredibilmente credo di essere l'unica fra tutti a non aver subito nemmeno un graffio... che significato potrà mai avere, quale segnale vogliono darmi gli spiriti?

Wurzag completa il suo discorso. Inizia la cerimonia. Ancora non abbiamo deciso come onorare i nostri fratelli, quale tradizione scegliere.. o seguire. Faccio alcuni passi in avanti, nè sul mio viso, nè sul mio corpo vi sono segni cerimoniali. Mi avvicino ai nostri fratelli morti, prendo la mia fiasca d'acqua e l'apro. Camminando lentamente accanto ai loro corpi verso dell'acqua sulle loro ferite, sui grumi del loro sangue ormai rappreso.

Questa è acqua. L'acqua della vita. L'acqua che vi disseterà nel vostro cammino fra i nostri padri, l'acqua che bagnerà le vostre labbra durante la caccia nei grandi pascoli. Qui avete vissuto. Qui avete combattuto. Qui siete morti nel difendere i vostri fratelli, le vostre sorelle, i vostri padri, i vostri figli e la vostra terra.

Giunta alla fine della breve fila di morti mi fermo, chiudo la fiasca e mi scopro il petto, mi giro e poso le mie mani sull'acqua che mescolatasi al sangue è divenuta rossa come lui, tingendo così le mie mani, ad ogni fratello mi traccio sul corpo un segno col suo sangue.

Questo è il vostro sangue. Questo è ora il nostro sangue. Esso ribollirà in noi e ci darà la forza per combattere e vincere in vostro onore. In vostro nome. Nel nostro nome. Questo sangue ci accompagnerà per sempre, e diverrà una marea che spazzerà via coloro che oggi hanno conosicuto la nostra forza.

Nuovamente sono giunta da dove sono partita. Mi chino e prendo della terra da gettare in parte sui corpi dei nostri fratelli e sorelle.

Questa terra ci ha visto nascere. Crescere. Combattere e morire. Per questa terra noi lottiamo. per questa terra noi moriremo, ma non prima di averla liberata da chi l'ammorba. Che questa terra vi accolga e vi protegga.

Giunta in fondo prendo una torcia e ripercorrendo un ultima volta il percorso do fuoco alle vesti dei nostri fratelli, all'erba e alle frasche che li accolgono e che ancora sono intrise del loro sangue.

Questo è il fuoco. In esso vi è morte, vita e speranza, in esso vi è al nsotra rabbia, le nsotre lacrime e la nostra determinazione. Questo illuminarà semopre il vostro cammino e scalderà sempre i vostri corpi e infiammerà i nostri cuori nella battaglia. Con esso diverrete immortali, con esso e grazie ad esso i vostri spiriti saranno sempre accanto a noi e con noi combatteranno. E un giorno, di fronte a qeusto stesso fuoco le vostre gesta saranno narrate ai nostri figli, ai loro figli, e ai figli dei loro figli, perchè l'immortalità del fuoco è ora nostra e nostra è questa terra, Ora e sempre!

Mi scosto di un passo e fisso i miei occhi sui corpi dei nostri fratelli, poi cedo la trocia all'orco a me più vicino, e lascio che due lacrime scorrano via sul mio volto.

Andate fratelli, che gli spiriti vi accolgano e vi rendano onore.

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Argor Mangiaroccia

Tenda

Spoiler

Sono inesperto, decisamente inesperto. Faccio quel che faccio per sentito dire inizialmente ma poi mi lascio trasportare dall'istinto scansando i timori che è piuttosto da idiota avere.

Al mattino, risvegliandomi al suono del corno osservo Oghash "La veglia... e ricorda che combattere è una gioia che è seconda solo a quel che natura comanda." in qualche modo faccio riferimento alla notte passata assieme ma non solo, probabilmente senza trovare le giuste parole.

Il rituale è ben eseguito, lo seguo con trasporto già leggermente 'alterato' dalle parole di Wurrzag. Quando si conclude anche io eseguo la mia preghiera, richiamando ancora una volta gli elementi della natura risvegliati dalle sacre parole di Garol. Infine soffio, come per accompagnare le anime dei caduti invitando le ceneri a volare e depositarsi più lontano possibile, benedicendo la terra che presto ci riprenderemo. In un modo o nell'altro, col sangue o con le parole.

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Le parole di Garol sembrano cogliere nel segno tanto quanto quelle di Wurrzag, e diversi orchi annuiscono e grugniscono il loro assenso. Non è il momento di esultare o gridare allegramente, ma comunque tutti sono concordi con ciò che dice la sciamana.
Garol vede lo stesso Daggrath mandarle un sorriso di paterna approvazione. 

Due orchi prendono le torce e rapidamente appiccano fuoco ai cadaveri, opportunamente preparati. Le fiamme divampano subito, ma questa volta la pira è più grande delle altre volte e impiegherà molto più tempo ad esaurirsi. 
Gli orchi sono creature spirituali, dopo tutto, ma restano duri e diretti: ora che i morti sono stati commemorati resteranno nella memoria di ciascun membro del Clan, ma perdere altro tempo a piangerli e a commiserarli non ha senso. Anzi, ora è il momento di festeggiare davvero, e di spartire il bottino (per quanto relativamente monotono stavolta) che è stato così sanguinosamente conquistato. 

La morte di molti guerrieri e l'assenza di vere e proprie famiglie ha anche aggiunto "sul piatto" vecchi bottini: schiavi, armi, oggetti personali, cibo e così via.Due cose in particolar modo sembrano ambite da molti, entrambe appartenute ad Ugluk. L'orco è caduto nella battaglia al fianco di Argor, e ha lasciato in eredità al clan la lancia che uccise l'altro capo degli umani, vendicando il vecchio capoclan, e Tanya la preziosa umana dai capelli rossi. 
E poi ci sono le armature degli umani uccisi ieri, le loro armi, e i tre cavaali. Verrà tutto diviso? Oppure Wurrzag, che alterna tra tradizione e novità, cambierà tutto?

Wurrzag decide di lasciare la scelta al Colosso, che sembra indeciso. Si rivolge al Capoclann "Non saprei: un grande onore, anche se dovrebbe essere tuo: hai ucciso tu il campione umano. Ma se insisti...tu al mio posto cosa sceglieresti?"

Modificato da Pippomaster92
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Wurrzag

Le parole del colosso mi lusingano

"L onore e' il nostro di aver condiviso il campo di battaglia con te Colosso"

rispondo

"La lancia di Ugluk merita un degno possessore, e' l arma che ha vendicato la morte di Logrin, primo indimenticato capo dei Zampa di Sangue"

rispondo

"Sarebbe bello vederla ancora bagnarsi del sangue degli umani che lui tanto odiava...sarebbe come averlo ancora al nostro fianco"

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Il grosso orco annuisce, prende l'arma dalla lama scurita e la solleva saggiandone il bilanciamento.

"Un'arma che ha ucciso un Capoclan umano, come già la tua lancia. Io te la dono: fai fondere le due punte e io le benediró con Garol, affinché gli spiriti la guidino dove deve andare" passa l'arma a Wurrzag "Te ne faccio dono per il tuo valore"

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Wurrzag

La mia bocca si apre in un espressione di stupore che faccio fatica a nascondere. Un orco anziano della saggezza e potenza di Draggarth, che sarebbe capace di spazzarmi via e prendere il mio posto in un battere di mani, mi onora davanti al clan facendomi dono della sua parte di bottino e promettendo di benedeire la lama che nascera dalla fusione delle due lance.

"Sono giovane potente Draggarth, assolutamente indegno di guidare orchi fieri e valorosi come quelli qui davanti a me."

la mia voce e' solenne mentre prendo l arma

"Ho cercato di apprendere da Logrin quanto ho potuto ma la strada davanti a me e' ancora lunga"

dico senza falsa modestia

"Un grande shamano del passato amava dire che se il capo corre il clan cammina...se il capo cammina il clan sta fermo...io ho la fortuna di avere nel mio consiglio di guerra orchi giovani e saggi che sanno indicarmi la via migliore affinche' io possa continuare a correre per la Zampa di Sangue"

dico onorando di nuovo i membri del mio consiglio senza i quali tutto questo oggi non sarebbe stato possibile

"E dei fratelli disposti a dare la vita pur di percorre questa strada al mio fianco"

dico infine onorando i membri del clan

Abbraccio Draggarth alzando il suo braccio al cielo affinche' riceva il giusto tributo poi la mia voce si fa piu' leggera, quasi divertita

"Scania!"

sorrido

"Gira voce che molto presto dovro' iniziare a scrivere un ode sulle gesta del possente Scania i cui pugni piegano persino il metallo"

cerco di allegerire l amosfera

"Ed i cui fumini tonanti dal cxlo sbaragliano gli eserciti"

le gesta di Scania aumentavano con il passare del tempo

"A te ed Arkail il compito di dividere il bottino, voglio un armatura di metallo uno scudo ed una lancia per ognuno dei nostri guerrieri, a voi la scelta dei migliori dei vostri che meritano il diritto di scegliere da bottino"

inizio a dare disposizini

"Argor, a te vanno i cavalli e l equipaggiamento degli orecchie a punta"

mi rivolgo poi al nostro cavaliere

"Prendi con te tre volontari ed addestrali al combattimento in sella! Ci daranno una preziosa alternativa in futuro"

Il parlare di quello strano popolo mi fa tornre in mente che non sappiamo nulla di questi nuovi avversari

"Garol, Draggarth...sarebbe bello saperne di piu' sugli orecchie a punta, scagliavano frecce micidiali. Chi e cosa sono?"

domando ai saggi del clan

@Pippomaster92 ed Albedo

Spoiler

Deduco che non sappiamo cosa siano gli elfi e che sia la prima volta che li vediamo ma se cosi non e' correggo il post

 

 

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"Non saprei. Mai visto cose del genere" commenta Daggrath "Non sembravano poi così diversi dagli umani, ma a quanto ho visto hanno dato del filo da torcere a Arkail e i suoi. Forse lui può dirti qualcosa di più. Forse sono degli umani di un'altro clan?" chiede il Colosso. E non a torto, perché anche tra gli orchi ci sono differenze fisiche non da poco tra un clan e l'altro. Alcuni orchi sono davvero diversi tra di loro, partendo dal colore della pelle ma anche la struttura fisica, la lunghezza delle zanne, la villosità, la taglia...che sia una cosa diffusa anche tra gli umani non è poi così strano. "Forse gli schiavi ne sanno qualcosa" suggerisce Hadla con voce un po' stentata. L'orchessa è ancora piuttosto provata, ma ora che il rito funebre è finito si sorregge con l'aiuto di Garol e sembra decisa a restare fuori dalla tenda. 

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