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Guildmasters' Guide to Ravnica è in arrivo per D&D 5e a Novembre!


SilentWolf

Messaggio consigliato

54 minuti fa, Hicks ha scritto:

C'è da dire che alcuni, probabilmente presi dall'hype, non si erano resi conto che si trattasse di materiale in playtest.

In effetti qualche migliaio di download non so se sono tanti...

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Quindi, riassumendo...

Il primo prodotto ufficiale WotC in PDF per la Quinta edizione... è un playtest?

Al di là di tutte le altre considerazioni, anche sensate, di SilentWolf (che ringrazio per il riassunto), a me questa particolare cosa fa quasi ridere. 

In quattro anni,  l'unico PDF ottenuto è un playtest. A pagamento. 

Ora, la Quinta sta vendendo tantissimo a prescindere e, fortuna o abilità, hanno saputo cavalcare i live stream alla perfezione. Ma certe cose, secondo me, le devono proprio rivedere. 

Una cosa, @SilentWolf: ma il team da venti esclude anche gli alpha playtester o sono venti in tutto?

Perché un core team da venti, considerando che comunque la parte artistica è affidata a dei freelancer, in realtà non sarebbe male, soprattutto considerando la mole molto limitata di materiale che esce ogni anno.  Puoi chiarirmi questo aspetto? Grazie. 

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@Muso @Hicks @aza ( @Sgama, ti cito perchè so che l'argomento ambientazioni ti sta a cuore 😉).

Consiglio di mantenere il più possibile la calma in queste ore e di non farsi influenzare eccessivamente dalla delusione e dall'arrabbiatura. Si rischia di perdersi delle informazioni importanti e di convincersi di cose che non sono vere. 😉
Ad esempio, contrariamente a quello che sembra, chi acquisterà quel documento su Eberron non comprerà semplicemente un Playtest su Eberron, ma di fatto acquisterà IL futuro manuale di Eberron, quello ufficiale e definitivo. L'acquisto del documento, infatti, che lo si faccia su DriveThru o D&D Beyond, da accesso gratuito a tutti gli aggiornamenti dello stesso. Man mano che le regole saranno perfezionate, il documento sarà aggiornato fino a tramutarsi NEL manuale di Eberron.
Ecco, infatti, quello che ha scritto Mearls su Twitter:

Consiglio, in generale da non farsi prendere la mano dalla delusione, finendo nel più puro disfattismo. L'uscita delle Ambientazioni non è una questione di SE, ma solo una questione di QUANDO. Ricordatevi che le aziende come la WotC devono tutto alla fiducia del pubblico, che sarà tanto più forte quanto più l'azienda rispetterà la sua parola. Se la WotC non rispetta le promesse, i clienti si infurieranno e inizieranno a smettere di comprare (se lo si vuole, si possono già trovare materiali fanmade sulle ambientazioni classiche di D&D, ad esempio). La WotC esiste per guadagnare, come tutte le aziende, motivo per cui non può permettersi di deludere eccessivamente il pubblico (motivo per cui si fanno sondaggi e test di mercato). Promettere una cosa, soprattutto nell'era di internet, vincola l'azienda a una promessa che, se non mantenuta, rischia di provocare perdite negli incassi. La gente con internet non dimentica più, perchè le promesse sono salvate da qualche parte sulla rete e la gente te le può rinfacciare. Per questo i designer sono molto cauti quando fanno dichiarazioni ufficiali (ecco perchè, ad esempio, non parlano mai dei progetti futuri). ed ecco perchè quando promettono qualcosa, stanno dicendo sul serio.

Le ambientazioni classiche sono state promesse, quindi SARANNO pubblicate. Non è una questione di SE, ma solo una questione di QUANDO. Visto il ritmo lento delle uscite e le difficoltà logistiche dell'attuale WotC (quella post D&D 4a, tenuta a guinzaglio corto dalla Hasbro), semplicemente ci metteranno un po' a rilasciarle. 😉
L'uscita di Eberron o di Ravnica prima di altre ambientazioni cambia solo l'ordine delle uscite. Nient'altro.

Contrariamente a quanto detto da @Muso, ad esempio, Planescape uscirà, perchè hanno troppo da perderci se non lo fanno. Ricordate che il vero introito la WotC lo fa sul merchandise e sui prodotti derivati (miniature, magliette, boardgame, dadi, fumetti, ecc.). Le Ambientazioni sono la più grande vetrina pubblicitaria che i designer possono sfruttare. Non possono permettersi di non pubblicarle. Quindi usciranno, non appena saranno pronte o nell'ordine che i designer riterranno più opportuno in base ai loro dati.

Consiglio, infine, di leggere anche le risposte che do a Ghal Maraz.

2 ore fa, Ghal Maraz ha scritto:

Quindi, riassumendo...

Il primo prodotto ufficiale WotC in PDF per la Quinta edizione... è un playtest?

In realtà questo non è il primo PDF ad esser uscito per D&D 5e. Il primo è stato l'Elemental Evil player's Companion.
Inoltre, la questione PDF o non PDF per D&D 5e è irrilevante, visto che la WotC normalmente non rilascia i manuali in forma PDF, ma in forma cartacea. Dal punt
o di vista del digitale, invece, la WotC ha scelto di puntare su un modello del tutto nuovo, che è quello di venderli attraverso un servizio digitale chiamato D&D Beyond, che fa sia da sistema di raccolta dei manuali in versione digitale, sia da sistema di aiuto per il gioco digitale (fornisce tutta una serie di strumenti per l'organizzazione e la gestione del gioco in forma digitale, senza aver bisogno di carta e penna).

D&D 5e non segue il modello della vendita dei manuali in PDF, tipo Pathfinder.
Questo caso di Eberron è una eccezzione, perchè vogliono coinvolgere l'utenza nella progettazione del setting. Come ho scritto più su, infatti, quel PDF sarà in continua evoluzione, fino a trasformarsi da documento di playtest a manuale definitivo.

Cita

Una cosa, @SilentWolf: ma il team da venti esclude anche gli alpha playtester o sono venti in tutto?

Perché un core team da venti, considerando che comunque la parte artistica è affidata a dei freelancer, in realtà non sarebbe male, soprattutto considerando la mole molto limitata di materiale che esce ogni anno.  Puoi chiarirmi questo aspetto? Grazie. 

il team da 20 sono i designer principali, lo staff della WotC vero e proprio. Sfruttano circa un migliaio di playtester esterni freelancer per il raffinamento delle regole. Il problema è che, per quanto riguarda le regole più importanti, iconiche e delicate, la WotC ha la necessità di ottenere prima di tutto l'approvazione del pubblico. Insomma, per pubblicare qualunque regola sui setting classici devono farla giudicare ai giocatori attraverso gli Arcani Rivelati. Questo è il modello seguito fin ora.

Di conseguenza non possono semplicemente progettare qualche regole e darla in pasto direttamente al migliaio di tester esterni. Progettano le regole, le danno in pasto ai giocatori tramite gli Arcani Rivelati, le correggono, le danno in pasto ai playtester freelance, le ripassano ai giocatori con un altro Arcani Rivelati, le ricorreggono e così via. Questo richiede una grandissima quantità di tempo.

C'è da aggiungere, poi, che chi crea le regole sono solo quei 20 designer circa (non sono tutti game designer, da tenere presente). I tester le bilanciano solo. Fino a pochi mesi fa, addirittura, il grosso delle regole veniva scritto solo da Mike Mearls. Questo aiuta a capire ancora di più il perchè della lentezza. hanno provato per un paio di anni a esternalizzare la creazione dei manuali, dandoli ad alcune altre case editrice lavorando in collaborazione. La cosa non deve aver funzionato bene, visto che non l'hanno più fatto.

L'attuale D&D team non dispone dei circa 200 designer interni che possiede una Paizo, ad esempio. Il grosso del lavoro è gestito da una manciata di persone. E' inevitabile che tutto proceda così lentamente.

Modificato da SilentWolf
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L'approccio editoriale è interessante: materiale ufficiale stampato e altro in pdf, che ti puoi autofinanziare in POD. 

Quello che non mi convince è il fatto che facciano pagare un playtest 20$, va bene che lo aggiorneranno, ma non mi sembra corretto. 

Spero abbiano successo però, in questo modo sarebbe possibile vedere ambientazioni che se pubblicate normalmente potrebbero risultare in fallimenti economici. 

Certo che Magic ed Eberron... personalmente non potevano scegliere un'accoppiata peggiore.

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14 ore fa, Muso ha scritto:

ravnica cosa centra con le richieste fatte nei sondaggi?

I sondaggi sono una cosa brutta, sporca e cattiva. Aboliamoli. Poi dimentichiamoci che siano mai esistiti.

5 ore fa, Muso ha scritto:

Se c'è della gente disposta a pagare per fare del play-test siamo messi male... se alla WoC dovesse passare l'idea che questa è una buona strategia per fare della grana siamo nella merda.

Se c'è della gente disposta a pagare per dei playtest sono cavoli loro. Anzi, c'è da ringraziarli perché forniscono entrate extra di cui beneficiamo tutti (più entrate per la Wizard=minori prezzi, più qualità, management più qualificato, etc.). 

 

14 ore fa, aza ha scritto:

Da loro punto di vista la mossa però è azzeccata. Ravnica è destinata non ai giocatori di D&D ma ai giocatori di Magic. Giocatori che mediamente spendono di più. Non solo, offrendo loro l'ambientazione, se vogliono giocarla, dovranno acquistare come minimo anche il manuale del giocatore... Quindi la mossa è ottima, specie se attirerà nuovi giocatori.

Quoto, e aggiungerei anche una massiccia dose di economie ad ombrello. Se devi fare un film di D&D e lo ambienti a Ravnica, lo vedono entrambi i bacini di utenza. Se devi fare una linea di pupazzi da collezione di D&D, anziché fare Jozan il Chierico e Lidda la Ladra, fai Jace il Mago e Garruk il Barbaro e attiri anche l'altro bacino di utenza. Tempo fa lessi un articolo di un direttore creativo della Disney che parlava di "creare" (= vendere) storie (per romanzi, videogiochi, libri, etc) con fili narrativi creati tra loro (il che ha senso commercialmente, ogni storia ha dei "link" che ti spingono a comprare l'altra storia). Se le storie di D&D e MtG sono comuni c'è meno dispersione, quindi se qualcuno è attratto dalla storia si può avvicinare ad entrambi i giochi e scegliere quello che più gli aggrada o a lui più consono, così da aumentare il tasso di ritenzione. Si potrebbero verificare anche delle economie di scala (es. per la pubblicità). I ricavi da merchandising hanno un ruolo molto importante nella vicenda. L'aumento del bacino di utenza ha effetti esponenziali e può creare nuove opportunità di business. 

 

Per Eberron mi spiace, Baker mi affascina perché è furbo come se dovesse sopperire alla mancanza di creatività, e allo stesso tempo uno autenticamente creativo. Eberron è una ambientazione creata a tavolino (per "sopperire"), ma c'è anche della vera intelligenza da dietro. Un po' come se Justin Bieber facesse buona musica. Questo denota solo una cosa: sovrabbondanza di creatività ed esperienza, nonostante i vincoli sei in grado di fare qualcosa di qualità. Quanto cavolo sono azzeccate le razze? I forgiati sono una delle tre-quattro razze interessanti su centinaia della 3.5. Poi ci sono altre sottigliezze. Oltre che il più banale discorso che sopperisce a steampunk, pulp, noir, arcanepunk, etc. Spiace anche per Planescape.

Però, diciamoci la verità, le ambientazioni di Magic sono tutta un'altra cosa. Quando l'ho saputo per la prima volta dei crossover sono esploso di gioia. C'è della vera ambizione artistica ( e a mio giudizio letteraria) da dietro, un modo di fare più europeo che statunitense, una cura incredibile per il dettaglio. (appena andato sulla pagina di Jace Beleren così per caso... "he has a habit of losing or deleting his memories"... solo io vedo pura avanguardia, dallo stato dell'arte sulla neurologia dei recenti esperimenti di trapianti di memoria, ai film d'avanguardia (e intelligentissimi) Memento ed Eternal Sunshine of The Spotless Mind?)

Ravnica mi sembra abbastanza meh, comunque spero proprio che le due cose vengano fuse completamente e indissolubilmente. 

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 Attenzione,  @SilentWolf,  che rischi di dare delle informazioni non corrette. 

Ci sarà,  con ogni probabilità, un altro, successivo manuale cartaceo di Eberron, parte del cui materiale sarà ripetuto da questo PDF, come si evince abbastanza chiaramente da questo tweet di Mearls:

https://mobile.twitter.com/mikemearls/status/1021496102800056321

"Some things, like the artificer, races, and basic world info, will be picked up for a print book, but we want fans to be happy owning both" 

e, più sotto, 

https://mobile.twitter.com/mikemearls/status/1021499358989242369

"We'll likely make them two, separate things. Just speaking theoretically - the print book might focus on the Five Nations and adventures there, while this covers Sharn in more detail".

Quindi, questo è un primo passo, ma, se la cosa ha un minimo di riscontro, sarà solo parte del panorama finale e presenterà del materiale ripetuto. 

Inoltre, scusa, cambiando tangente... da dove hai tirato fuori che alla Paizo hanno 200 (duecento!!!) designer interni, quando, secondo la maggior parte delle fonti (compreso LinkedIn), in tutta la ditta lavorano una cinquantina di persone, a copertura dei vari ruoli?

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4 minuti fa, Ghal Maraz ha scritto:

 Attenzione,  @SilentWolf,  che rischi di dare delle informazioni non corrette.

Certamente questo non sarà l'unico manuale per Eberron. 😉
Non faranno nulla di diverso da quanto non hanno già fatto con altri supplementi (vedasi i supplementi sui Forgotten Realms o la riproposizione di regole di Sword Coast Adventurer's Guide in Xanathar's Guide to Everything). Questo manuale, però, sarà progettato per avere un suo ruolo. Non sarà un semplice temporaneo tappabuchi in attesa dell'uscita del vero manuale. Insomma, non è che i giocatori saranno costretti a comprarsi il supplemento cartaceo per giocare a Eberron, se hanno già questo supplemento. E' probabile, come dice proprio uno dei Tweet che hai citato, che sostanzialmente i vari manuali diverranno sostanzialmente due diversi manuali regionali/tematici, anche se avranno meccaniche in comune.

Sicuramente il manuale cartaceo sarà un aggiornamento, così come Xanthar a suo modo è stato un aggiornamento parziale di Sword Coast Adventurer's Guide, ma chi ha acquistato il PDF potrà giocare a Eberron già solo con questo, senza dover per forza acquistare il manuale cartaceo.

 

4 minuti fa, Ghal Maraz ha scritto:

Inoltre, scusa, cambiando tangente... da dove hai tirato fuori che alla Paizo hanno 200 (duecento!!!) designer interni, quando, secondo la maggior parte delle fonti (compreso LinkedIn), in tutta la ditta lavorano una cinquantina di persone, a copertura dei vari ruoli?

Semplicemente mi sono ricordato male. 😉
Non seguo direttamente il lavoro della Paizo, a parte quando ci sono cose che m'interessano particolarmente, quindi su di lei non sono aggiornato bene come con la 5e (di cui, invece, seguo ogni dettaglio). Mi ricordavo quel numero, ma evidentemente mi sono ricordato male. 😉

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17 ore fa, Muso ha scritto:

A questo punto sono un po' di anni che diciamo "a questo punto spero nell'anno prossimo"...

E' quasi un mantra "E anche per quest'anno si spera nel prossimo anno" 😅

3 ore fa, SilentWolf ha scritto:

@Muso @Hicks @aza ( @Sgama, ti cito perchè so che l'argomento ambientazioni ti sta a cuore 😉).

Consiglio di mantenere il più possibile la calma in queste ore e di non farsi influenzare eccessivamente dalla delusione e dall'arrabbiatura. Si rischia di perdersi delle informazioni importanti e di convincersi di cose che non sono vere. 😉

Ah, ma io sono calmissimo. Nessuna aspettativa, nessuna delusione.

Sapevo che non sarebbero arrivate le mie ambientazioni preferite per cui seguivo la cosa piu' che altro per curiosita'.

Penso che neanche il 2019 sara' l'anno buono per me. Forse il 2020?

Nel frattempo continuiamo a giocare ad altro.

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@SilentWolf

4 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Consiglio di mantenere il più possibile la calma in queste ore e di non farsi influenzare eccessivamente dalla delusione e dall'arrabbiatura. Si rischia di perdersi delle informazioni importanti e di convincersi di cose che non sono vere. 😉
Ad esempio, contrariamente a quello che sembra, chi acquisterà quel documento su Eberron non comprerà semplicemente un Playtest su Eberron, ma di fatto acquisterà IL futuro manuale di Eberron, quello ufficiale e definitivo. L'acquisto del documento, infatti, che lo si faccia su DriveThru o D&D Beyond, da accesso gratuito a tutti gli aggiornamenti dello stesso. Man mano che le regole saranno perfezionate, il documento sarà aggiornato fino a tramutarsi NEL manuale di Eberron.

La calma io l'ho persa quando ho sentito la parola ravnica (sto continuando ad usare le minuscole non casualmente da tre giorni a questa parte). Su Eberron come minimo hanno sbagliato la strategia di comunicazione. Poi non cambia la sostanza: si tratta di play-test a pagamento, mi sembra una gran c@zzata.

4 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Consiglio, in generale da non farsi prendere la mano dalla delusione, finendo nel più puro disfattismo. L'uscita delle Ambientazioni non è una questione di SE, ma solo una questione di QUANDO.

Su Planescape inizio ad essere scettico. Parte del lore l'hanno messo nel Mordenkainen Tome of Foes e qualche altra cosa c'era già nella Guida del DM.
Tuttavia, ammettiamo che tu abbia ragione: penso che il QUANDO e l'ORDINE con cui stanno facendo uscire le cose stia diventando un problema. Cioè, dopo aver aspettato che uscissero con l'espansione meccanica maggiore (che poi tanto maggiore non era viste alcune grandi assenza, regolamento sulle battaglie campali in primis) e dopo che ci hanno propinato un setting di un altro gioco + il play-test del più giovane dei seting di D&D dobbiamo aspettare un altro anno per avere quello che si chiese quando? Due anni fa? La pazienza anche del più affezionato inizia a scarseggiare.

A sto giro da me non avranno un soldo, né per ravnica né per il play-test a pagamento di Eberron che si trasformerà (quando?) nel PDF del manuale ufficiale.

Cambiando interlocutore, come al solito non sono d'accordo con quasi neanche una parola di quello che dice @Lord Karsus:

  • I sondaggi se li fanno vuol dire che gli interessa almeno di facciata sapere cosa pensano i giocatori. Altrimenti tanto vale non farli e non c'è da stupirsi se la gente si arrabbia se non gli viene dato quello che chiede. Visto che li hanno fatti e sappiamo almeno vagamente quali sono i risultati sarà il caso che vadano in una certa direzione.
  • Il play-test a pagamento è folle e non produce prodotti migliori e a prezzo più basso: produce solo più introiti per la ditta che li fa. Siamo tornati alla T$R.
  • Il bacino di utenza di magic potevano attirarlo dopo aver soddisfatto i clienti di D&D.
  • L'unica cosa che condivido del tuo intervento è: "Peccato per Planescape".
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In questo momento, Muso ha scritto:

 

Cambiando interlocutore, come al solito non sono d'accordo con quasi neanche una parola di quello che dice @Lord Karsus:

  • I sondaggi se li fanno vuol dire che gli interessa almeno di facciata sapere cosa pensano i giocatori. Altrimenti tanto vale non farli e non c'è da stupirsi se la gente si arrabbia se non gli viene dato quello che chiede. Visto che li hanno fatti e sappiamo almeno vagamente quali sono i risultati sarà il caso che vadano in una certa direzione.
  • Il play-test a pagamento è folle e non produce prodotti migliori e a prezzo più basso: produce solo più introiti per la ditta che li fa. Siamo tornati alla T$R.
  • Il bacino di utenza di magic potevano attirarlo dopo aver soddisfatto i clienti di D&D.
  • L'unica cosa che condivido del tuo intervento è: "Peccato per Planescape".

 @Muso tu sei davvero Anacleto: antipatico però simpatico 😂

 

Sì comunque mi rimangio l'intervento sul playtest a pagamento, potrebbe essere distorsivo. 🙂 

Naaa, bacino di utenza prima lo crei meglio è. 

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Vorrei agiungere un mio pensiero sul bacino d'utenza.

Non vedo cosi' scontato che un giocatore di magic si avvicini al gioco di ruolo solo perche' gli fanno l'ambientazione "amica".

Se avesse voluto giocare a D&D lo avrebbe gia' fatto. O no?

 

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Attendevo Eberron con ansia sperando in un lavoro migliore di quello fatto coi FR (non venitemi a dire che Sword Coast Adventure Guide è un bel manuale, per piacere); sapere che uscirà un pdf mi turba molto, adoro la carta stampata e i manuali in rigido per un sacco di motivi.

Dark Sun - Mystara - Planescape - Eberron - Dragonlance Ravenloft erano le ambientazioni grosse, che avrebbero portato bei soldini alla Wizard; si è scelto di proseguire per Ravnica. Peccato, imho. Comprerò il manuale per completismo.

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@Sgama Vedremo quel che accadrà. Personalmente ho imparato che è meglio cercare di non fare eccessivi pronostici, sia in positivo che in negativo. Io preferisco attenermi ai vari indizi seminati dalla WotC e alle varie dichiarazioni ufficiali, cercando il più possibile di rimanere oggettivo e con i piedi per terra. Per questo, in genere preferisco  focalizzarmi sull'anno corrente, ben sapendo che gli sviluppi sui tempi lunghi sono ben poco prevedibili (faccio anche io ipotesi sul futuro, ma cerco di non sbilanciarmi mai troppo).
E un'altra cosa che ho imparato è che mai dire mai: da un lato, è vero, non bisogna farsi false aspettative sulla velocità di pubblicazione di D&D 5e (i tempi dei mille mila manuali all'anno sono finiti); dall'altro, però, le cose possono svilupparsi più velocemente di quello che si crede, a seconda di come si evolvono o di quanto facilmente si sbloccano certe situazioni. Basta pensare proprio a Ravnica: fino all'anno scorso non credo proprio che il D&D team avesse tra i suoi piani la pubblicazione ufficiale di un setting di Magic.

Riguardo ai giocatori di Magic, invece, credo che l'uscita di un'ambientazione di Magic sarà fondamentale per spingere verso D&D un gran numero di teenager che giocano a Magic e che solo ora (adesso che è tornato di moda) scoprono D&D.
Non sono i giocatori veterani di Magic quelli da convincere (anche se anche molti di loro saranno un buon target), secondo me. Il vero target per me sono i nuovi giocatori che iniziano con il più user friendly e commerciale Magic: the Gathering. Il teenager che già conosce i mondi di Magic sarà maggiormente disposto a provare D&D, se trova una ambientazione che gli è già familiare.
 

@Muso Personalmente a me l'idea di Ravnica non dispiace per niente. Anzi, sono curioso di vedere quali potenzialità può tirare fuori questa nuova ambientazione (in soldoni, quali meccaniche e quali concept narrativi). La cosa che mi ha lasciato davvero perplesso (non arrabbiato o deluso; come ti dicevo nell'altro topic, sono forse meno interessato di voi all'uscita di ben precise ambientazioni) è stata la decisione di puntare su Eberron invece che su Planescape. L'idea di pubblicare contemporaneamente qualcosa di nuovo (per accontentare chi cerca una ventata d'aria fresca nel sempre identico a sè stesso D&D) e qualcosa di vecchio, ha senso. Ciò che non ha molto senso è puntare su una Ambientazione ancora incompleta, solo perché è una delle più richieste dal mercato.

Riguardo alle varie ambientazioni, la mia sensazione (ma è solo una sensazione, nulla di basato sui fatti) è che a partire dall'anno prossimo ci sarà un certo sprint. Ci sono stati un po' di cambiamenti interni alla WotC negli ultimi mesi che segnalano un aumento dei giri nell'attività produttiva (Mearls è passato dall'essere il principale designer delle regole, al responsabile di un team di designer) e credo che, contemporaneamente, si sia finalmente sbloccata in maniera definitiva l'indecisione dei designer sul modo in cui strutturare i manuali d'ambientazione. Questo significa che ora si inizierà a lavorarci su a massimo regime. Allo stesso tempo, però, questo non significa che le ambientazioni usciranno tutte in un botto: il ritmo lento delle uscite in D&D 5e rimane. Ciò che potrebbe uscire di botto sono improvvisamente tanti PDF di Playtest come questo di Eberron, mentre in contemporanea si rilasciano manuali cartacei su ciò che è stato completato (Eberron secondo me sarà pronto entro l'inizio dell'anno prossimo). Questo è uno scenario che ritengo decisamente molto credibile.

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Il playtest a pagamento e la pubblicazione senza il minimo preavviso di una commercialata come Ravnica mi puzzano di intervento dei piani alti della Hasbro.
Forse che, ora che D&D ha iniziato a essere redditizio, qualche colletto bianco abbia deciso di intervenire non solo per tirare la cinghia dei designer? Fosse così, sarebbe davvero una pessima notizia.
Non avevo mai visto la community di 5E così divisa, se non forse per SCAG (che infatti a oggi è il peggior manuale uscito).
Speriamo non proseguano su questa linea di annunci ex abrupto e controversi, e si chiariscano le idee.

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27 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

La cosa che mi ha lasciato davvero perplesso (non arrabbiato o deluso; come ti dicevo nell'altro topic, sono forse meno interessato di voi all'uscita di ben precise ambientazioni) è stata la decisione di puntare su Eberron invece che su Planescape. L'idea di pubblicare contemporaneamente qualcosa di nuovo (per accontentare chi cerca una ventata d'aria fresca nel sempre identico a sè stesso D&D) e qualcosa di vecchio, ha senso. Ciò che non ha molto senso è puntare su una Ambientazione ancora incompleta, solo perché è una delle più richieste dal mercato.

Secondo me la decisione di puntare su Eberron è stata presa considerando tra le opzioni più richieste la più low-cost possibile. Il principale problema sarebbe stato il comparto grafico: ripubblicare oggi Planescape avrebbe richiesto una produzione grafica che avrebbe dovuto essere al contempo nuova e iconica. Considerando il peso che le illustrazioni hanno avuto in questo setting secondo me sarà un problema tutt'altro che scontato. Invece la grafica di Eberron è più recente ed è invecchiata piuttosto bene: infatti in WGtE si son potute usare esclusivamente immagini di 10/15 anni fa senza che risultassero troppo 'vecchio stile'.

Inoltre secondo me hanno quasi completamente appaltato il lavoro a Keith Baker (l'ideatore di Eberron), limitandosi a collaborare con alcune meccaniche e a fornire supporto tecnico. Probabilmente non l'hanno nemmeno pagato per WGtE, avranno concordato una percentuale dei ricavi.

Insomma quasi zero investimento per la massima resa.

  • Grazie 1
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@The Stroy E' uno scenario che non avevo preso in considerazione. :grinning-old:
Non potremo mai sapere se è vero, ma nelle aziende grandi come quelle è decisamente possibile.

 

1 ora fa, Hicks ha scritto:

Secondo me la decisione di puntare su Eberron è stata presa considerando tra le opzioni più richieste la più low-cost possibile. Il principale problema sarebbe stato il comparto grafico: ripubblicare oggi Planescape avrebbe richiesto una produzione grafica che avrebbe dovuto essere al contempo nuova e iconica. Considerando il peso che le illustrazioni hanno avuto in questo setting secondo me sarà un problema tutt'altro che scontato. Invece la grafica di Eberron è più recente ed è invecchiata piuttosto bene: infatti in WGtE si son potute usare esclusivamente immagini di 10/15 anni fa senza che risultassero troppo 'vecchio stile'.

Non credo, la WotC sta guadagnando abbastanza da non avere problemi di budget per le immagini. E' vero che la Hasbro tiene stretti i cordoni della borsa, ma non credo fino a questo punto. D&D 5e sta vendendo un sacco (sta facendo forse i migliori incassi della storia editoriale di D&D, in base a quanto dichiarato dai designer stessi), la WotC ha contatti con numerosi artisti e, se si organizza, può commissionare illustrazioni con largo anticipo (visto, poi, il ritmo lento delle uscite). Come si può vedere nella cura mostrata per l'aggiornamento delle immagini dei mostri fin ora pubblicati, non ci sono problemi di sorta riguardo al commissionare aggiornamenti stilistici delle immagini più datate.

Non credo proprio, insomma, che le immagini possano costituire anche il minimo ostacolo nella pubblicazione di un supplemento di D&D. Per un'azienda come la WotC le immagini sono quasi una formalità. La vera difficoltà per la WotC, invece, sta nella creazione delle regole. Sono letteralmente sotto di personale per questo aspetto dello sviluppo. Ed è per questo che, come tu stesso dici, a loro torna estremamente utile affidare il design a collaboratori esterni (cosa che, per il momento, ha funzionato con pochi partner).

 

Cita

Inoltre secondo me hanno quasi completamente appaltato il lavoro a Keith Baker (l'ideatore di Eberron), limitandosi a collaborare con alcune meccaniche e a fornire supporto tecnico. Probabilmente non l'hanno nemmeno pagato per WGtE, avranno concordato una percentuale dei ricavi.

Insomma quasi zero investimento per la massima resa.

Non esattamente.
In realtà il D&D team è al lavoro sulle regole di Eberron da qualche anno, visto anche quanto mostrato in diversi Arcani Rivelati. Sicuramente hanno deciso di commissionare il lavoro a Baker per velocizzare (visto che, nel frattempo, si saranno trovati a dover progettare altre regole/avventure, come i supplementi di Waterdeep annunciati il mese scorso o i supplementi previsti per il 2019), ma il D&D team ha avuto la sua parte nel design di alcune regole e avrà avuto sicuramente voce in capitolo nell'approvazione di tutte le altre. Nulla, infatti, viene pubblicato senza una attenta supervisione del D&D team (il che non significa solo controllo qualità, ma anche contro-proposte).

Certo, se un collaboratore come Baker propone regole su cui il D&D team è immediatamente d'accordo, immagino che tutto fili liscio come l'olio. Questo, però, non significa che la progettazione di un supplemento per D&D sia semplicemente lasciata nelle mani di un esterno. Gli stessi designer hanno sempre reso noto il fatto che, nel caso delle partnership, ogni dettaglio deve essere visionato, controllato, eventualmente corretto e approvato dal D&D team. Pure questo porta via del tempo.

Modificato da SilentWolf
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@SilentWolf non intendevo dire che la wotc non  può permettersi le illustrazioni (ci mancherebbe altro)! La prima parte del mio discorso era solo per dire che la scelta di utilizzare Eberron è la più economica e rapida. Sono certo che quando faranno uscire le hardcover le riempiranno di illustrazioni di alta qualità, non lo metto neanche in dubbio. Semplicemente ora stanno già lavorando su 3 manuali che devono rilasciare entro la fine dell'anno. Questa scelta gli riduce il carico di lavoro e di investimenti necessari: è probabile che sia stato un fattore di cui hanno tenuto conto.

La seconda parte è più un discorso forse da fanboy. Secondo me sarà difficile per illustratori e grafici trovare uno stile che riesca a competere con quello originale di Planescape o di Dark Sun senza al contempo risultare datato. Per dire, le illustrazioni di Dark Sun 4e per me non sono minimamente all'altezza di quelle originali. Poi magari esagero io e non si porranno neanche il problema.

Per quanto riguarda Baker, certamente non sto dicendo che ha fatto tutto da solo. Sicuramente è partito dagli UA, sicuramente tutte le meccaniche sono e saranno supervisionate dal team D&D, ma insomma, credo che gran parte del lavoro lo abbia fatto lui. Da una parte lo immagino dato che il team D&D ha appunto già molto lavoro a cui badare. Secondo, nei crediti di WGtE Baker viene menzionato come "Lead Designer", Ruty Rutenberg (un Guild Adept) come "Designer", mentre Crawford, Mearls e Kate Welch come "Additional Design". Infine, sembra che scelte come quella di includere la psionica siano lasciate nelle mani di Baker.

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