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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 1)


AndreaP

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Radagast il Verde

Annuisco alle parole di Caspar concordando sulla direzione mentre per il nano... il Druido non trovò parole di alleggerimento per lui, fece solamente spallucce...

"Almeno, si può sapere cos'hanno fatto di preciso e se hanno visto e/o parlato con qualcuno? Hanno preso qualcosa?"

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Wilhelm

Era ormai chiaro che Etelka ed Ernst erano passato di lì, oltretutto in buona compagnia. Ancor più sorprendentemente, parevano essersi inoltrati a piedi proprio da quel punto. Il templare era soddisfatto della conferma di trovarsi sulla pista buona e confidava che se avesse imposto ai compagni un ritmo di marcia duro, avrebbero potuto guadagnare altro terreno sui fuggitivi.
Credo sia tempo di abbandonare il fiume e incamminarci via terra.
E così dicendo diede il via ai preparativi per il nuovo viaggio.
Quanto ad Isembeard, disse semplicemente Se avete delle provviste, saremo lieti di acquistarle da voi. Prego Ulric affinchè protegga sempre la tua gente dalle insidie del Chaos.

  • Triste 1
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Marktag 1 Sigmarzeit 2512 i.c. - Mattino [Sereno - fine primavera]

"Non hanno fatto nulla" rispose Isembeard velocemente quasi a voler collaborare nel modo migliore possibile "hanno guardato la torre, hanno girato intorno, e hanno estratto carte e fatto segni sul terreno. Ho provato a chiedere cosa facessero, ma i bravacci mi hanno allontanato a malo modo."

Poi riprese "Vi faccio portare subito delle razioni, dovremmo averne a sufficienza per tre giorni per tutti voi... E ovviamente sono offerte per voi"

Subito diede ordine e un altro nano si allontanò ad eseguire gli ordini.

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Eike

Mi avvicino al nano, a cui rivolgo uno sguardo comprensivo Isembard, non vi rimproveriamo nulla. Come potremmo? Stavate lavorando. Avete guardato ai nuovi arrivati come farebbe chiunque altro, a cuore aperto e ben disposti. La cortesia e l'ospitalità non sono reati. Scocco un'occhiata obliqua a Wil, sperando di bucare la corazza di sordo e cocciuto perbenismo inflessibile del crociato Persino noi stiamo qua ad approfittare della vostra gentilezza. 

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Marktag 1 Sigmarzeit 2512 i.c. - Metà Pomeriggio [Sereno - fine primavera]

La Great forest era la più grande foresta dell'Impero, e spaziava dalle rive del Reik fino alle profondità dell'est dove iniziavano le World Edge Mountains al di la delle quale vi erano le terre selvagge

A fine primavera la foresta era folta e abitata solo da cacciatori e taglialegna: pochi erano gli insediamenti.

I compagni si incamminarono seguendo le indicazioni lasciate da quella che pensavano essere Etelka Hertzen. Inizialmente gli amici seguirono un piccolo sentiero che si inoltrava nel bosco, ma poi, quando superato il capanno disabitato di un cacciatore anche le minime tracce di civiltà sparirono, fu Radagast a segnare il passo.

Il vecchio druido pareva a suo agio in quell'ambiente e si destreggiava con una disinvoltura non comune

Era metà pomeriggio quando ad un tratto Radagast si fermò ad osservare un albero

@Radagast

Spoiler

Il vecchio osservò la corteccia: una delicata incisione era chiaramente un segno druidico. Indicava un percorso sicuro che portava davanti a loro.

 

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Olf tuttofare

Appena Radgast inizia a dirigere la piccola comitiva mi affianco a lui, osservando quello che fa.
"Figo, com'è che fai a orientarti così bene?"
domando curioso.
Come lui anche io mi fermo a guardare il suo stesso albero
"Interessante... ma di preciso cos'è che ha catturato la tua attenzione?"

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Radagast il Verde

Il Druido era pieno di pace e felicità. Era nel suo ambiente. Fra le cose che conosceva ed amava. Frotte di animali di vari tipi e dimensioni accorrevano a lui, ci "parlavano" e poi si allontanavano. Era tutto bellissimo, e lui si fece prendere da una contagiosa euforia. Cantava suoni strani. Saltellava. Zompettava su tronchi di alberi caduti a terra. Ogni tanto entrava in qualche cespuglio e dopo qualche minuto ne riemergeva carico di frutti e bacche che distribuiva ai compagni. Ad un certo punto si fermò di fronte un albero. Fissò il suo tronco ed esclamò

"€!!" (intraducibile ed inspiegabile)

"Vedi piccolo Olf, non siamo soli, ma soprattutto il sentiero, questo qui di fronte a noi è sicuro. E se un Druido ti dice che è sicuro, è sicurissimo!! Prego ragazzi, continuiamo da questa parte."

Il Druido continuò facendo strada ai compagni. I canti ed i balletti, continuarono ad essere spesso interrotti da animali che venivano a chiacchierare con lui

@DM

Spoiler

Continuo a raccogliere informazioni di ogni tipo da parte di animali e vegetali

 

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Marktag 1 Sigmarzeit 2512 i.c. - Tramonto [Sereno - fine primavera]

Con sicurezza Radagast condusse i compagni attraverso la foresta. Quasi vedesse indicazioni per gli altri invisibile scritte sugli alberi il druido percorreva il sottobosco a volte fermandosi e tornando indietro a volte saltando ruscelli e attraversando radure

Era quasi il tramonto quando i compagni si fermarono. Più avanti, oltre una piccola macchia,  si udiva un allegro vociare e ridere: erano voci femminili.
 

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Radagast il Verde

"Beh, a questo punto penso sia meglio trovare qualcosa per dormire e queste voci mi sembrano l'occasione giusta."

Il Druido, balzellon balzelloni, attraversò cespugli e frasche diretto verso le voci. Fece un'ultimo saltello più lungo e si presentò alle voci dicendo:

"Buonasera generose madamigelle, siamo dei viandanti stanchi e spossati, ci prostriamo a voi per chiedervi un umile  gesto di magnanimità per poter dar visibilità alla vostra eccelsa carità!"

E detto questo si inginocchiò

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Wilhelm

Il templare affido' la guida del gruppo al vecchio Rad. Sapeva con certezza che non avrebbero potuto goder di migliore guida dello strampalato uomo, che in quanto a conoscenza della natura non era secondo a nessuno.
La sorpresa fu comunque grande quando incontrarono fanciulle nel bel mezzo dei boschi.
Si tenne due passi dietro Radagast, senza dir parola, ma con gli occhi che cercavano stranezze e pericoli.

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Marktag 1 Sigmarzeit 2512 i.c. - Tramonto [Sereno - fine primavera]

I compagni si trovarono di fronte due ragazze che, accanto ad una pozza, stavano raccogliendo alcune erbe.

La prima delle due, bionda con i capelli raccolti in due trecce si fece avanti lasciando più indietro la seconda, rossa con i capelli corti e qualche lentiggine che le sporcava il viso. Entrambe indossavano abiti grezzi, fatti di stoffa e pelli, ed avevano una borsa a tracolla. La seconda teneva una cesta con dei pesci.

"Saluti viaggiatori" disse la bionda con voce chiara "è raro vedere qualcuno che non sia un cacciatore o un trapper in questi luoghi. Da dove ventite?"

"E alzatevi" disse l'altra rivolta a Radagast "non c'è bisogno che un vegliardo si inginocchi"

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Radagast il Verde

"Vegliardo?? AHAHAAH BUONA QUESTA!!!"

Ed inzio' a saltellare e zompettare sul posto come un canguro intervallando 4 o 5 salti all'imitazione del pavone. Poi riprese

"Madamigelle, avreste per caso da che ospitare dei poveri e stanchi viandanti? Ci accontenteremmo anche di una stalla, una legnaia o un porcile..."

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Olf tuttofare

Sono molto incuriosito dalla presenza di altre persone, soprattutto ragazze.
"Buonasera"
Dico, con un cenno della mano
"Ci siamo addentrati venendo dalla torre in costruzione... Erbe e pesci? Se ne trovano di particolari in questo posto?"
Aggiungo curioso

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Eike

Ma quale curiosità: la prima cosa che mi colpisce è il come. Come fanno due ragazze, carine e a modo, a campare tranquille nel bel mezzo del nulla? Domanda morbosa e così si, morbosa curiosità: sono carine, molto carine, ognuna a modo suo. Mi sento vagamente a disagio pensando al mio aspetto tutt'altro che impeccabile dopo appena un paio di giorni nel bosco. L'entusiasmo e la felicità del vecchio Rad sono quasi contagiosi, ma dopo un po' tutto quel verde senza fine diventa opprimente, una mancanza di orizzonti lontani che sembra togliere l'aria. Riporto l'attenzione sulle ragazze, pronunciando un buongiorno incolore, velato d'apprensione. 

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Marktag 1 Sigmarzeit 2512 i.c. - Tramonto [Sereno - fine primavera]

Le ragazze videro Radagast muoversi e poi dissero "Madamche? Noi?" e scoppiarono a ridere.

La prima riprese a parlare "Scusaci anziano, ma il tuo modo di fare e parlare ci ha stupite. Non volevamo mancarti di rispetto"

Poi guardando gli altri compagni "Buonasera a voi. Sì raccogliamo radici ed erbe: noi veniamo da Unterbaun un piccolo paese qui vicino. Io mi chiamo Brigit e lei è mia sorella Astrid. Non ci sono strade che passano di qui, così è strano vedere gente. Da dove venite? E avete notizie?" chiese mostrando curiosità su ciò che accadeva in un mondo per lei lontano.

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