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Capitolo 3 - Death on the Reik (Parte 1)


AndreaP

Messaggio consigliato

Wellentag 24 Pflugzeit 2512 i.c. - Mattino. [Sereno]

@Wilhelm

Spoiler

Wilhelm si guardò intorno ma non percepiva Chaos. Probabilmente questi nani non erano stinchi di santo, forse potevano essere anche dei farabutti, ma non notava tracce di corruzione da parte delle potenze oscure.

"Non mi interessa quale opinione tu abbia di noi: che gli umani ci considerino bene o male per me è uguale. L'unica cosa importante è cosa siamo noi realmente." rispose Gorim Greathammer "E quella strega, certo una strega, lei ci ha rovinati. Voleva il nostro oro, e ci ha lasciato poca scelta. Piuttosto che subire la sua ira le abbiamo venduto la miniera e la torre che le abbiamo costruito per un pugno di soldi!.

@all

Spoiler

Per ora parlano in Reikspiel, la vostra lingua

 

  • Grazie 1
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Wilhelm

Il templare si fece infine avanti
Mi chiamo Wilhelm Furtwangler, figlio di Ulric e sua mano armata. Io credo che reciproco beneficio possa venire dal prosieguo di questa discussione. Etelka e' in odore di eresia, crediamo coinvolta in orribili trame. Che sia causa della vostra rovina non mi stupisce, e me ne dolgo. Aiutateci a farle pagare pegno, se colpevole sara', e cosi vendicate e riscattate voi stessi.

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Eike la cantastorie

Osservo ancora una volta Gorim con occhie pieni di determinazione e dico "Allora direi che siamo uniti tutti da un grande scopo beneficio, ossia porre fine alla malignità di Etelka. Se mi è permesso chiederlo, cosa sapete in relazione alle sue capacità? Da quanto dici avete agito per evitare ritorsioni, da cui sicuramente avete avuto modo di assistere a quanto quella donna può... Saperne di più ci sarà sicuramente utile per prepararci a fronteggiarla...". Dopo qualche istante la mia determinazione cambia e si trasforma in un qualcosa di decisamente più benevolo e mite, infatti dico a Gorim "Effettivamente hai ragione su una cosa di quanto mi hai detto... La parte davvero rilevante è che il vostro cuore non sia sviato dalla giusta strada, non la concezione che hanno di voi... Fintanto che non perderete di vista la giusta strada, ogni pregiudizio si rivelerà irrilevante... Io comunque mi continuerò a battere affinché non venga sparso sangue innocente nel nome della paura e suppongo che i miei compagni mostrino concordia con il mio intento... Dall'odio infatti non può che emergere altro odio e i pregiudizi sovente sono lontani dalla verità e non fanno altro che inquinarla e intorbidirla..."

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Wellentag 24 Pflugzeit 2512 i.c. - Mattino. [Sereno]

"Avete ragione" disse il nano "a chiamarla corrotta! Solo una strega poteva costringerci ad andarcene con i suoi poteri oscuri. Ho anche saputo che ora abbia assoldato dei Goblin per farle da guardia e occupare le nostre terre"

Fece una pausa

"Noi però non possiamo indicarvi dove si trovi la megera. Nella torre che noi abbiamo costruito per lei alle pendici dei Picchi Neri, sopra la nostra miniera. In cambio, se la sconfiggerete, dovrete riconsegnarci le nostre terre!"

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Eike la cantastorie

Dico molto pensierosa "Dunque ha assoldato dei goblin? Se così fosse, potrebbero essere loro i reali artefici degli incendi e delle razzie fattorie... In virtù di questo, ho solamente un'ulteriore ragione per fronteggiare quella strega... In questo modo la verità potrà emergere e le tensioni in città si acquieteranno... Per quanto riguarda le vostre terre, il fatto che le riotteniate non può che essere un qualcosa di buono poiché vi darà accesso ad una nuova fonte legittima di entrate economiche e vi permettà di risollevarvi dalla vostra condizione attuale in modo da poter vivere meglio, in conseguenza di ciò non ho affatto remore sul fatto che vi siano restituite a seguito della caduta di Etelka.". Dopo aggiungo ridendo "E poi io non ho un grande attaccamento ai beni materiali, da cui non avrei motivo per essere d'intralcio a ciò. Molto meglio, decisamente molto meglio che tornino a voi!"

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Wellentag 24 Pflugzeit 2512 i.c. - Mattino. [Sereno]

"Ottimo" disse Gorim Greathammer "la vostra parola vi impegna davanti agli Dei. Ora per raggiungere la miniera proseguite lungo la strada che esce dalla città: è l'unica e non sbaglierete. Non deviate mai da questa finché non giungerete alle pendici delle black mountains. Quindi proseguite e ad un certo punto vedrete sentiero che risale la china: ecco quello sale alla miniera. La torre è sopra salendo ancora. Se partite ora per il tramonto potreste esserci, se avete buon passo"

"Attendo fiducioso vostre notizie" concluse.

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Olf tuttofare

"In cambio del nostro lavoro che consiste nello sconfiggerla voi ci date l'opportunità di rendervi le vostre terre...
Be', non siete poi tutto questo granché a ideare ricompense" 

Commento ridendomela, con tono decisamente scherzoso, tutt'altro che a lamentela.
"Hey, fortunatamente non sono ne' un tipo sedentario ne' uno particolarmente attaccato al denaro.
Per quanto mi riguarda possiamo anche partire subito"

Concludo guardando gli altri.
"Rad mi pare d'accordo, voi che dite?"
 

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Eike la cantastorie

Ascolto con attenzione quanto Gorim ci dice per poi rispondergli "Tutto chiaro. Prima di avventurarmi in questa impresa ho solo due domande, se mi è permesso porle. La prima è di ordine pratico: se seguiremo la strada indicata, la stessa dovrebbe essere relativamente sicura, giusto? La seconda, che in verità mi è molto più a cuore, è la seguente: al mio ritorno potrei ascoltare alcuni racconti del vostro popolo se ve ne sarà il tempo e voi lo riteneste accettabile? Non chiedo null'altro poiché sono sempre stata affascinata dalla storia e dai racconti e sono sinceramente interessata ad apprendere qualcosa in più su voi nani e sulle vostre tradizioni qualora vi facesse piacere!". Poste le mie domande osservo con occhi pieni di curiosità Gorim mentre attendo le risposte alle stesse, soprattutto alla seconda, per prepararmi ad incamminarmi verso la nostra meta insieme agli altri.

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Wellentag 24 Pflugzeit 2512 i.c. - Mattino. [Sereno]

Gorim Greathammer guardò Eike con fare perplesso "Ragazza mia. Sei un'illusa se pensi che in questo mondo ci sia una strada sicura. Comunque apprezzo il tuo interesse per le tradizioni del nostro popolo. Quando tornerete uno dei miei uomini vi racconterà qualche storia"

Detto questo Gorim Greathammer congedò il gruppo. Ormai gli amici sapevano che la torre costruita dai nani per Etelka Hertzen era stata costruita dai nani sulla collina dove sorgeva la miniera che avevano scavato nelle Black Peaks, ad una giornata di cammino da Grissewald

I picchi neri, così chiamati per l'estrazione di carbone. Erano ben visibili di fronte ai compagni ed il sentiero che puntava verso sud li avrebbe condotti verso la loro meta attraversando i boschi in cui sorgevano quelle fattorie tra le quali alcune erano state segnate da attacchi di cui tutti incolpavano i nani.

Il sole era già alto e caldo in una splendida giornata di fine primavera. La foresta che li circondava  era rigogliosa ma all'apparenza non selvaggia come quelle del nord: ogni tanto si vedeva qualche sentiero che si staccava probabilmente per raggiungere le baracche di cacciatori o qualche fattoria isolata

Appena dopo il mezzodì il gruppo incrociò un altro sentiero che muovendosi da est a ovest probabilmente connetteva i due fiumi che circondavano quel lembo di terra, il Grissen ed il Reik, e portava a qualche gruppo di fattorie.

Proseguendo dritti sarebbero prima del tramonto giunti alle montagne
 

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Radagast il Verde

Il Druido non perse la sua proverbiale fame e lungo il cammino era sempre pronto a scattare verso qualche erba, bacca o radice buona da mangiare.

"E questa da dove salta fuori?"

"Ooooo, ecco ti qui!"

"Ma pensa e io che credevo che da queste parti tu non fruttificassi"

"Che mi venga una tosse sifulina se ti mangerò ancora una volta...ptù"

Arrivati all'incrocio il Druido si guardò un po intorno, alzò lo sguardo verso il cielo e poi annusò la terra. Si rivolse ai compagni

"Pensate di voler passare la notte fuori o preferite chiedere ospitalità?"

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Caspar

Di nuovo in marcia insieme ai miei compagni sono decisamente più a mio agio che in città, anche se ho passato buona parte della mia vita a studiare in una grande città per poter diventare un mago-guerriero autorizzato dall'impero

Quando giungiamo al crocchio che fa da confluenza dei due fiumi, volto la testa da una parte e dall'altra Io sono per proseguire dritti

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Eike la cantastorie

Il fatto che Gorim accetti di farmi narrare delle tradizioni e alcuni dei racconti del suo popolo al nostro ritorno, mi rende particolarmente entusiasta e lascio il palazzo in cui risiede con un sorriso. Una volta lasciata la baraccopoli nanica mi dirigo insieme ai miei compagni alla volta della torre nella quale dovrebbe risiedere Etelka seguendo le indicazioni forniteci dai nani. Il fatto che sia primavera si fa sentire poiché la giornata è decisamente piacevole e ci offre meravigliosi scorci di paesaggio. "Se non fosse per il fatto che siamo in cammino per fronteggiare una persona crudele e malvagia quanto Etelka, sarei quasi dell'idea che potremmo fermarci a fare una scampagnata in una giornata così bella!" penso tra me e me sorridendo mentre ammiro il paesaggio che ci si dirama lungo il cammino. Lo stesso è meraviglioso e sembra quasi fiabesco con i campi che costeggiano il bosco rigogliosi e gli alberi in fiore e, tavolta, anche carichi di frutta. Mentre avanziamo tra le distese verdeggianti di tanto in tanto mi capita di intravedere anche alcune delle piccole creature che costeggiano il bosco, un momento primo mi sembra di vedere un coniglio o forse una leppre che fa capolino dalla sua tana e un momento dopo tra i cespugli mi sembra di notare una volpe che accudisce i suoi cuccioli. Ad un certo punto vedo anche una farfalla che seguo con lo sguardo mentre si posa leggiadra su una macchia fiorita decisamente ricca di colori vibranti. Dei fiori che la costituiscono ne riconosco alcuni, quelli più comuni, come le rose e le margherite, mentre ve ne sono altri che sfuggono alle mie conoscenze e, catturata dalla loro bellezza, chiedo a Rad, che sicuramente è più esperto di me nell'ambito del mondo naturale dato il suo vivere in sintonia con la Grande Madre, di dirmi i loro nomi mentre li osservi carichi di meraviglia e lo stesso faccio per gli alberi. Poco dopo porto il mio orecchio verso gli alberi e tra i suoni della natura percepisco il melodioso canto degli uccelli, forse usignoli o pettirossi, spandersi nell'aria. Mentre mi lascio cullare da tutto questo, mi sembra quasi di sognare e, anzi, forse l'unico verso degno di disturbo a tutto questo sono io con le mie mille domande all'anziano druido, le quali però sono sintomatiche del fatto che ne rispetti la saggezza. Giunta nei pressi del fiume ho anche quasi l'impressione che ci siano dei cerbiatti ad abbeverarsi mentre osservo le acque del rivo scorrere placide dinanzi al mio sguardo ammaliato dal suggestivo spettacolo della natura. Torno alla realtà e mi libero dalle spire dell'incanto solo quando Rad ci chiede dove abbiamo intenzione di passare la notte e dico "Che sia tra la natura oppure in una capanna, per me non c'è molta differenza, soprattutto perché so che ho voi al mia fianco. Qualora però optassimo per dormire all'aperto, lasciate che io usi la mia arte che ho usato già in passato per rimanere vigile qualora qualche presenza indesiderata si avvicinasse a noi. Ad ogni modo, nel mio viaggiare con la fantasia, mi è parso di vedere delle fattorie lungo il cammino. Chissà se passeremo vicino a quelle che sono state date alle fiamme... Se così fosse, cosa ne direste se ci fermassimo presso le stesse per investigare e vedere se scopriamo qualcosa sugli incendi e su chi li ha appiccati? Sono cosciente del fatto che ciò potrebbe richiedere tempo, ma se fossero sulla strada, direi che sarebbe tempo ben speso!"

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Olf tuttofare

Fischietto un po', mentre mi giro fra le mani una moneta.
Ultimamente mi diverte molto fare piccoli giochi d'abilità con le monete, e sto diventando anche discretamente bravo.
"Be', effettivamente trovassimo qualche indizio, qualche testimonianza, o qualcosa d'interessante sugli incendi potrebbe valerne la pena di fermarsi per qualche ora.
Inoltre non saremo proprio proprio nel mezzo al bosco."

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Wellentag 24 Pflugzeit 2512 i.c. - Mezzodì. [Sereno]

Era mezzodì ed compagni avevano percorso metà della distanza che li separava dai Picchi Neri: le cupe montagne sorgevano di fronte a loro

Il bosco presentava, a quanto avevano sentito a Grissenwald delle fattorie al suo interno e certamente  percorrendo uno dei due sentieri che si staccavano da quello principale ne avrebbero trovate. Tuttavia era ben chiaro a tutti loro che deviando dal percorso non avrebbero raggiunto la loro meta prima per il tramonto.

@all

Spoiler

 

Mappa stilizzata
https://drive.google.com/file/d/1bXzVdFZangraW9spEaw1cy_FFI5-pCe5/view?usp=sharing

Dovreste decidere cosa fate: i due fratelli hanno espresso la loro opinione, e Caspar quella contraria.

 

 

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Wilhelm

La camminata verso i Picchi fu davvero piacevole, al punto da far dimenticare loro per alcuni tratti i doveri e le minacce che li attendevano.
Io concordo con il fermarci alle fattorie. La deviazione è minima e ci consentirà di raccogliere altre voci su Etelka e i goblin che ha reclutato. Anche arrivando di notte, eviterei di accedere al castello nel cuore della notte. La luce del mattino guiderà la nostra missione.

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Ospite
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