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Due nuove Ambientazioni per D&D 5e in arrivo nel 2018


SilentWolf

Messaggio consigliato

Sono curioso sia di vedere i manuali fisici che produrranno sia di capire i tempi effettivi di pubblicazione.

Ipotizzando gli annunci ufficiali a luglio, riusciranno a pubblicare per Natale? O i manuali sono già in lavorazione e ce li rilasceranno a sorpresa malgrado la timeline molto precisa tenuta fino ad ora?

Due manuali di ambientazione sono i benvenuti, ma in aggiunta alle tre uscite già pianificate per quest'anno stravolgono l'accurato piano di 'slow publishing' messo in atto fino ad ora.

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2 ore fa, Dracomilan ha scritto:

Ipotizzando gli annunci ufficiali a luglio, riusciranno a pubblicare per Natale? O i manuali sono già in lavorazione e ce li rilasceranno a sorpresa malgrado la timeline molto precisa tenuta fino ad ora?

Sulla lavorazione di questi manuali non si sa ancora nulla. Durante la Game Hole Con dell'anno scorso Mearls aveva lasciato trapelare che ci fosse almeno un 4° manuale previsto per il 2018 ma, a parte questo, la WotC è riuscita a mantenere un assoluto riserbo sui manuali d'ambientazione. Mentre per gli altri manuali è uscito il leak dei Nomi in Codice, per i supplementi citati in questo articolo non si è scoperto nulla.

Quindi sarà per tutti una sorpresa, per la prima volta da mesi. :)
Per avere maggiori dettagli dovremo aspettare Luglio, a meno che qualcuno riesca a beccare qualche altra informazione trafugata.

 

2 ore fa, Dracomilan ha scritto:

Due manuali di ambientazione sono i benvenuti, ma in aggiunta alle tre uscite già pianificate per quest'anno stravolgono l'accurato piano di 'slow publishing' messo in atto fino ad ora.

Ho la sensazione che si siano trovati costretti a farlo, visto che con le ambientazioni hanno temporeggiato anche troppo. C'è da considerare, infatti, che i giocatori avevano segnalato abbondantemente di voler vedere materiale sulle ambientazioni già nel 2015 e ora siamo nel 2018. Bene il ritmo più lento di uscite, ma con il livello tenuto fino all'anno scorso si rischiava di vedere le ambientazioni fra mille anni. Già con le dichiarazioni fatte nel Game Hole Con dell'anno scorso si notava che i designer avessero deciso di cambiare un po' la strategia di pubblicazione annuale, in particolare riducendo le Storyline da 2 a 1 all'anno. Devono aver capito che non sarebbero mai riusciti a coprire adeguatamente le richieste dei giocatori con solo 3 manuali all'anno, di cui uno solo dedicato alle meccaniche. Se si considera, poi, che quest'unico manuale di meccaniche una volta ogni 2 anni è dedicato praticamente solo ai mostri, si può notare come il problema sia grave: non puoi esplorare le altre ambientazioni se non espandi adeguatamente le meccaniche. Come già detto, va bene il ritmo lento delle uscite ma una certa espansione meccanica deve esserci entro un certo periodo, altrimenti l'edizione rimane ferma al palo. I giocatori non capirebbero il fatto che, per avere ambientazioni come Eberron o Dark Sun devono aspettare robe tipo 7 o 10 anni dall'uscita dei 3 Core, e solo perchè i designer si sono intestarditi sul ritmo lento delle uscite. Per quattro anni i giocatori hanno avuto pazienza, ma ad un certo punto ti mollano l'edizione o - come già sta succedendo da qualche anno in rete - si creano le ambientazioni da sè.

Anche se si salisse a 4-5 manuali all'anno, comunque, non credo che si rischierebbe il System Bloat (soprattutto considerando che molti dei supplementi annuali sono avventure o manuali incentrati sulle info d'ambientazione). E' possibile, inoltre, che il numero dei manuali rilasciati questo 2018 sia un'eccezione e che l'anno prossimo torneremo a un numero più ridotto. Vedremo un po'.
Personalmente spero che il ritmo annuale si stabilizzi proprio sui 4-5 manuali all'anno. Altrimenti l'edizione morirà asfissiata dalla troppa preoccupazione dei designer, entrando in crisi paradossalmente per il motivo esattamente opposto a quello che ha rovinato la 3.x.

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Oddio, SilentWolf ha scritto un post critico? 🙀

Scherzi a parte, tutto assolutamente condivisibile.

A casa ho questo e ogni tanto lo sfoglio trattenendo a stento le lacrime. Certo erano altri tempi, ma se e' vero che D&D e' piu' famoso che mai e che si sta vivendo una nuova epoca d'oro del gdr (basti guardare le pubblicazioni degli altri editori) la politica della WotC e' incomprensibile e, per me, inaccettabile.

Le espansioni meccaniche, i famosi moduli, furono sbandierati ancora prima che il gioco uscisse ma poi non si e' visto praticamente nulla. Un ottimo core, campagne lunghe (cosa che io apprezzo), ma per il resto siamo ancora al palo. Spero non diventi l'edizione dei vorrei e delle promesse disattese.

Quindi, tornando in topic, questi due misteriosi manuali spero mi facciano cambiare opinione; anche se quasi sicuramente saranno ambientazioni non tra le mie preferite, ma mi basta un "segno".

 

 

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La politica editoriale di WotC (accettabile o meno che sia) è comprensibile perché hanno fatto dei sondaggi, il pubblico ha detto che la voleva così e infatti ora vende bene. E di roba meccanica ne è uscita, sono almeno quattro manuali + moduli (EEPG e i vari UA).

Che poi i gusti personali siano altri ci sta (i miei per dire sono del tutto differenti), ma cerchiamo di non travisare la realtà per il gusto di lamentarsi, come tanto spesso hanno fatto, dall'altra parte della barricata, gli apologisti di questa edizione.

Modificato da The Stroy
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Premessa 1: Scrivo tutto ciò che segue per chiarire. Detto questo, non apriamo un OT sulla storia editoriale di D&D 5e, per favore. ;-)

3 ore fa, Sgama ha scritto:

Oddio, SilentWolf ha scritto un post critico? 🙀

Premessa 2: so bene che la tua era una battuta innocente e che non mi stavi criticando, mentre stavi esprimendo una tua semplice e legittima frustrazione per la situazione; ci conosciamo da abbastanza tempo da capirci, ma lo preciso per evitare equivoci (più che tuoi, da parte di altri utenti o Mod del forum). ;-)
Solo per trasparenza, quindi, farò i seguenti chiarimenti. ;-)
Come si vede dalla reazione che ho dato al tuo post, infatti, la battuta l'ho sicuramente apprezzata. :D

 

Contrariamente a quello che spesso si pensa io non difendo ne critico a priori la WotC. :)
So che può sembrare diversamente, soprattutto considerando che sono molto appassiolnato della 5e e che sono quello che riporta le news sull'edizione. Semplicemente cerco di fare bene il mio "lavoro": riporto le cose come stanno, dando a cesare quel che di cesare, descrivendo i fatti per come sono (o sono noti in un dato momento) e, dunque, mettendo in evidenza con il massimo dell'oggettività possibile le caratteristiche positive e quelle negative dell'edizione. ;-)

Come ho scritto molte volte su questo forum (e forse anche su Games Academy), se mi trovo spesso a difendere la WotC è solo come contro-reazione a un eccessivo pessimismo che spesso dilaga tra molti giocatori. Molti non conoscono la situazione di D&D 5e come me, che seguo ogni giorno i vari sviluppi, e quindi tendono a invocare subito la tragedia, se non vedono arrivare subito le notizie che si aspettano. Chi, invece, come me segue i minimi dettagli, sa che ci sono numerosi piccoli dettagli che smentiscono la tragedia (bisogna solo dare il tempo a certe cose di maturare) e, quindi, si trova spesso a dover spiegare ai meno informati che la situazione non è così tragica come sembra.

Mi ricordo ancora quando si diceva che il Manuale del Giocatore 5e non sarebbe mai e poi mai uscito entro il GenCon 2014 (sul forum ufficiale della Wizards c'era chi fra poco si strappava i capelli per la disperazione, litigando violentemente con gli altri). Poi fu annunciato quel Giugno, mostrato al GenCon 2014 e pubblicato l'Agosto dello stesso anno. :D

3 ore fa, Sgama ha scritto:

Le espansioni meccaniche, i famosi moduli, furono sbandierati ancora prima che il gioco uscisse ma poi non si e' visto praticamente nulla. Un ottimo core, campagne lunghe (cosa che io apprezzo), ma per il resto siamo ancora al palo. Spero non diventi l'edizione dei vorrei e delle promesse disattese.

Come dice @The Stroy la logica della WotC è decisamente comprensibile, ma solo se si è seguito attentamente gli sviluppi di questi ultimi 3 anni almeno (e ancora meglio si capisce se si è seguito tutto, a partire dal 2012). ;-)
Non so se te lo ricordi, ma nel settembre del 2015 la WotC rilasciò un sondaggio nel quale chiese, tra le varie cose:

  • Preferenze sulla creazione di supplementi su generi particolari (fantascienza, post-apocalittico, ecc.) o su setting classici
  • Contenuto meccanico a cui dare la preferenza.
  • Preferenza riguardo al ritmo delle uscite.

I responsi furono in particolare 5:

  • Prima di tutto i setting ufficiali (non che questo abbia cancellato il desiderio dei designer di inserire in D&D 5e generi non fantasy, come si può vedere da un recente tweet di Mearls)
  • I setting ufficiali sono importanti.
  • La gente sentiva il bisogno di avere nuovi Mostri.
  • La gente aveva bisogno di nuove Opzioni per i PG.
  • Ai giocatori andava decisamente bene il ritmo lento delle uscite (a quel tempo già testato su un numero di 3 manuali in un anno).

Le strategie adottate dalla WotC negli anni seguenti sono state, se ci fai ben caso, la diretta conseguenza di quel sondaggio. Così come anche di altri sondaggi che sono stati fatti più avanti... ;-)
Negli anni seguenti, infatti, si è confermato il ritmo lento delle uscite, sono stati pubblicati 2 Manuali dei Mostri (Volo's Guide to Monsters e Mordenkainen's Tome of Foes), sono state pubblicate nuove Opzioni per i PG (Volo's Guide to Monster's, Xanathar's Guide to Everything e Mordenkainen 's Tome of Foes) e si è iniziato a ragionare sulle ambientazioni. Come ti dicevo altrove, per queste ultime ci è voluto più tempo perchè si è dovuto decidere il modo in cui gestirle. ;-)
 

Per comprendere bene le scelte della WotC, a tutto questo poi bisogna aggiungere il ridotto numero di personale (leggermente aumentato solo di recente) e le limitazioni strategiche imposte dalla Hasbro alla WotC (fondamentale è vendere il brand "D&D", con i vari prodotti derivati; massima razionalizzazione delle spese).
Come dice The Stroy, la WotC fa solo ciò che il pubblico gli chiede, ma è anche limitata nell'azione da vincoli che non decide lei ma la Hasbro.

In ogni caso, le scelte fatte fin ora hanno dimostrato il loro valore: l'attuale WotC è riuscita a portare D&D da una quasi certa chiusura (alla fine di D&D 4a sembra che la Hasbro fosse fortemente tentata di chiudere D&D e diede alla WotC un'ultima occasione) al D&D più venduto della storia (sembra che i Core 5e abbiano superato i dati di vendita del D&D degli anni '80, quello dell'epoca d'oro).

 

Cita

Quindi, tornando in topic, questi due misteriosi manuali spero mi facciano cambiare opinione; anche se quasi sicuramente saranno ambientazioni non tra le mie preferite, ma mi basta un "segno".

Dipende molto da quello che ti aspetti da questi manuali. Ciò che si sa è che sicuramente non avranno la forma dei manuali d'ambientazione vecchio stile: non saranno dei Manuali del Giocatore d'ambientazione.
Al contrario, saranno più sul modello di Curse of Strahd, supplementi che descriveranno le info fondamentali sull'ambientazione, aggiungeranno eventuali meccaniche necessarie, mentre piuttosto faranno riferimento ai 3 Core per le regole base.

Con ottima probabilità, poi, le varie ambientazioni saranno periodicamente portate avanti tramite Avventure dedicate. Mio sospetto, poi, è che tutte le ambientazioni, infine, saranno contemporaneamente espanse meccanicamente attraverso quelli che io chiamerei "manuali del Multiverso": i supplementi generici che aggiungono meccaniche per tutte le ambientazioni. Saranno pubblicati altri supplementi specifici sulle Ambientazioni, invece, solo se utili a dire qualcosa di più su quella specifica ambientazione. Bisogna dimenticarsi, invece, le linee di gioco dedicate alle singole ambientazioni: niente più linea dei Forgotten Realms, linea di Dark Sun, linea di Eberron, ecc. ognuna delle quali parallela e staccata alla linea dei supplementi generici.
Questo modello, che era tipico di un tempo, non sarà più utilizzato. Ora l'edizione è un corpo unico, una unica linea, che rimanda tutto ai 3 Core. I Manuali d'Ambientazione saranno espansioni che rimanderanno sempre ai 3 Core e che avranno in comune tutti i supplementi generici del gioco.

Questo è ciò che è ipotizzabile in base alle allusioni fatte dai designer negli ultimi anni. ;-)

Modificato da SilentWolf
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Scusate eh, ma io tutti sti manuali di meccaniche non ne vedo. Nella lista non ci metto di sicuro i manuali sui mostri e non e' che basta mettere qualche sottocolasse per farmi dire "Ah, ecco un manuale di regole!". A me interessano le regole nuove, i famosi moduli.

Tornando alle ambientazioni, in Curse of Strahd non e' che ci fossero tutte ste meccachine, perche' questa non ne necessita piu' di tanto. Altre ambientazioni invece ne richiedono parecchie. Anche volendo fare un manuale "piccolo" come Sword Coast Adventurer's Guide (che sono 159 pagine, secondo Amazon) di cose ne devi mettere. Prendendo come esempio Dark Sun, che ha un mucchio di regole specifiche, i due libretti (regole e setting) del boxed set originale sono di 96 pagine l'uno. Quindi, volendo, con meno di 200 pagine hai un'ambientazione completa. Non faranno un manuele di ambientazione completo? Va bene lo stesso, io non sono un fan dei manuali di ambientazione duri e puri. Per ora mi bastano gli strumenti e una "vista" superficiale. In futuro mi piacerebbe qualche campagna, ma capisco che sarebbe un'operazione difficile a livello economico. Piu' facile piazzare sul mercato un megadungeon.

Quello che forse mi lascia un po' dubbioso e' che ci sono meccaniche condivise da piu' ambientazioni, come gli psionici, che vedrei male in un manuale di ambientazione specifico. Questo gia' mi porta ad escludere alcune ambientazioni e, se e' vero che annunceranno 2 manuali di ambientazioni non ancora trattate, sono proprio curioso di vedere quali saranno.

 

P.S. Anche io ho seguito la genesi della 5E fin dal suo annuncio come D&D Next e dal playtest. Poi si puo' tranquillamente dissentire nella valutazione di cio' che e' stato fatto o non fatto e di come sia stato fatto, in base ai propri gusti e alle proprie esperienze. Se critico la WotC (in quanto cliente e appassionato) i miei post non sono certo rivolti contro quello che scrivono gli altri utenti. Se non si fa qualche pattuta scherzosa con compagni di forum di vecchia data, che gusto c'e'? 😉

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1 ora fa, Sgama ha scritto:

P.S. Anche io ho seguito la genesi della 5E fin dal suo annuncio come D&D Next e dal playtest. Poi si puo' tranquillamente dissentire nella valutazione di cio' che e' stato fatto o non fatto e di come sia stato fatto, in base ai propri gusti e alle proprie esperienze. Se critico la WotC (in quanto cliente e appassionato) i miei post non sono certo rivolti contro quello che scrivono gli altri utenti. Se non si fa qualche pattuta scherzosa con compagni di forum di vecchia data, che gusto c'e'? 😉

Riguardo alle battute scherzose con compagni di forum di vecchia data, lo sai, mi trovi più che d'accordo. ;-)
Anzi, la vita è già abbastanza seria di suo. Un minimo di allegria dovremo anche un po' godercela. :D

Riguardo alle critiche alla WotC, più che legittime. Sei giustamente libero di esprimere quello che pensi. Sicuramente questo non è il forum del "non parlare male della WotC, perchè è intoccabile". Credimi, su diversi aspetti io per primo sono frustrato quanto te per come la WotC gestisce le cose, anche se spesso può non sembrare. Semplicemente, tendo ad andare meno in allarme perché conosco certe informazioni che mi permettono di capire meglio la situazione.
Non che questo renda meno legittimo il diritto dei giocatori di pretendere dalla WotC un prodotto che rispetti i loro bisogni e desideri. ;-)
Semplicemente, in quanto tra i più informati, mi viene spontaneo chiarire certe cose quando noto che certe lamentele (parlo in generale, non necessariamente delle tue) nascono dal non conoscere bene cosa sta realmente succedendo in casa WotC. :)

E' quello che, appunto, intendevamo io e The Stroy.
La frustrazione per la situazione è legittima, così come è legittimo pretendere di più a prescindere da quanto si sa della situazione. Semplicemente, si comprende meglio il perchè di certe cose se si conoscono bene i retroscena.

Mi ricordo che tu hai seguito, assieme a me, tutto lo sviluppo della 5e. Non ho idea, però, di quanto ti ricordi nei minimi dettagli, visto che sono passati un po' di anni e tanta acqua sotto i ponti. Per questo mi viene spontaneo chiarire un poco. ;-)

 

1 ora fa, Sgama ha scritto:

Scusate eh, ma io tutti sti manuali di meccaniche non ne vedo. Nella lista non ci metto di sicuro i manuali sui mostri e non e' che basta mettere qualche sottocolasse per farmi dire "Ah, ecco un manuale di regole!". A me interessano le regole nuove, i famosi moduli.

Per quanto possano non essere adeguati alle necessità del singolo giocatore, Xanathar's Guide è un manuale di meccaniche, mentre Volo's Guide e Mordenkainen's Tome of Foes espandono le opzioni quantomeno dal punto di vista delle Razze. A questi si aggiungono Sword Coast Adventure's Guide e l'elemental Evils Player's Companion.

Credimi, sono il primo ad essere contrariato dalla quantità di contenuto di certi manuali. In diversi topic ho espresso il mio personale malcontento per la scelta della WotC di pubblicare supplementi con meno di 300 pagine e per la lentezza riguardo all'espansione meccanica del gioco. A differenza di quella di molti utenti, però, la mia critica non è così feroce perché conosco le ragioni di queste scelte e di questa lentezza.
Molti utenti si aspettano dall'attuale WotC un ritmo al pari della WotC della 3.x.
Il problema sta qui: l'attuale WotC non è più quella della 3.x, a causa delle decisioni imposte dalla Hasbro. :(

  • La Hasbro ha imposto alla WotC un numero estremamente ridotto di personale da assegnare al D&D Team (composto non solo da game designer), che fino all'anno scorso ha ondeggiato tra le 15 e le 10 persone. Il numero ridotto del personale, ovviamente, dipende dal badget limitato che la Hasbro ha concesso alla WotC per D&D 5e. Solo tra la fine dell'anno scorso e l'inizio di quest'anno il numero è risalito, anche per il fatto che la 5e si è rivelata un successo straordinario anche agli occhi della Hasbro.
     
  • Tutte le meccaniche di D&D 5e sono progettate da un piccolo manipolo di designer. Almeno fino all'anno scorso, anzi, il grosso del game design era addossato interamente sulle spalle di Mike Mearls. Immagina una sola persona che deve creare una buona fetta delle prime versioni delle meccaniche e che, poi, deve supervisionare lo sviluppo di tutte. In quanto un appassionato del creare HR per la 5e, personalmente so che gestirsi da solo la creazione di meccaniche è una roba complicata di suo.

Ora, per quanto fastidio (e lo da anche a me, come già precisato) possa dare il vedere pubblicati 3 manuali in croce di meccaniche in 3-4 anni, con poche vere nuove regole, dalla WotC non ci si può e poteva aspettare molto di più. Un piccolo gruppo di designer non può fisicamente e logisticamente riuscire a produrre grandi quantità di nuove regole da solo.
Per qualche tempo la WotC ha provato a risolvere il problema esternalizzando la produzione delle meccaniche ad altre case editrici, ma il risultato non deve aver convinto troppo, tanto che sono tornati a basarsi principalmente sulla produzione interna. Lavorano con diversi freelancer e con team esterni, ma fino a non molto tempo fa questi erano più che altro playterster, da quello che so. E' possibile che di recente il numero dei collaboratori esterni sia aumentato, visto il numero di persone che su Twitter Mearls cita in qualità di persone che hanno collaborato nella creazione dei manuali di quest'anno.

Attualmente la WotC ha avuto l'opportunità di ingrandire il D&D Team, promuovendo anche Mearls a Direttore Creativo della 5e (ha il nuovo ruolo di coordinare un team di game designer, invece di essere lui a dover scrivere da solo molte delle nuove regole), ma è importante ricordare che anche così l'attuale WotC non è la WotC della 3.x.
Non solo il sondaggio del 2015 ha confermato la volontà dei giocatori di un ritmo lento delle uscite, ma il D&D Team difficilmente sarà in grado di pubblicare quintalate di nuove meccaniche all'anno.

Per far uscire tutti i suoi supplementi pieni di meccaniche all'anno, la Paizo può utilizzare decine di game designer principali, oltre a centinaia di playtester interni.
L'attuale WotC non può contare su questi numeri.

 

1 ora fa, Sgama ha scritto:

Tornando alle ambientazioni, in Curse of Strahd non e' che ci fossero tutte ste meccachine, perche' questa non ne necessita piu' di tanto. Altre ambientazioni invece ne richiedono parecchie. Anche volendo fare un manuale "piccolo" come Sword Coast Adventurer's Guide (che sono 159 pagine, secondo Amazon) di cose ne devi mettere.

E le nuove meccaniche ci saranno. ;-)
Le stanno progettando da mesi, se non da anni, mentre altre con gran probabilità cominciano ad essere progettate. Come dici anche tu, certe ambientazioni non contengono e non conterranno nuove meccaniche, perché possono funzionare con le regole già esistenti. Le ambientazioni che, invece, avranno bisogno di nuove regole, conterranno quelle nuove regole (è impossibile che possano fare altrimenti).

1 ora fa, Sgama ha scritto:

Quello che forse mi lascia un po' dubbioso e' che ci sono meccaniche condivise da piu' ambientazioni, come gli psionici, che vedrei male in un manuale di ambientazione specifico.

Una cosa che hanno già fatto è la ripubblicazione di alcune regole in manuali diversi, proprio per fornire ai giocatori le regole necessarie pur senza doversi per forza comprare certi manuali per cui non si ha alcun interesse. Una possibilità, quindi, è che ripubblichino, ad esempio, la Classe Psionico in ogni ambientazione di cui ne ha bisogno, oltre a pubblicarlo in un manuale generico. Il manuale generico sarebbe il riferimento principale, mentre nei manuali d'ambientazione si ripubblicherebbero le regole necessarie per giocare.
Qui, però, sono io che ipotizzo. Non si sa ancora come la WotC vuole muoversi in questo senso.

Da tenere presente, comunque, che - in base a quanto alluso da Mearls al Game Hole Con dell'anno scorso - la WotC starebbe pensando di progettare le ambientazioni come materiale utilizzabile anche per chi a quell'ambientazione non è interessato. In sostanza, la WotC vorrebbe fare in modo che le ambientazioni siano anche manuali (sempre che saranno manuali e non materiale PDF; personalmente propendo per i manuali) per espandere il gioco nella direzione di un "genere": Dark Sun genere Fantasy Post-Apocalittico, Ravenloft genere Gotico, ecc.
Questo significa che il loro intento è massimizzare la vendibilità del materiale d'ambientazione, rendendolo un supplemento per espandere un genere di campagna. Questo significa che vogliono fare in modo che il materiale d'ambientazione risulti utile e interessante anche per quei giocatori a cui non interessa quell'ambientazione, ma che vorrebbero regole per giocare a campagne di quel genere.
Ad esempio, la WotC ha recentemente descritto Waterdeep: Dragon Heist come un manuale d'avventura che può, in alternativa, essere usato come base per giocare a campagne urbane in generale.

Ovviamente vedremo se le dichiarazioni di Mearls si tradurranno in qualcosa di concreto o se, nel frattempo, hanno cambiato i piani.

1 ora fa, Sgama ha scritto:

Questo gia' mi porta ad escludere alcune ambientazioni e, se e' vero che annunceranno 2 manuali di ambientazioni non ancora trattate, sono proprio curioso di vedere quali saranno.

Come ho scritto più indietro in questo topic, proprio per questo al momento mi aspetto che pubblichino le ambientazioni più attese che, però, richiedono meno nuove meccaniche (o, quantomeno, meccaniche che non hanno bisogno di playtestare pubblicamente). Planescape, quindi, secondo me è il più alto in probabilità. ;-)
Poi magari mi smentiscono. :D

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7 minuti fa, Checco ha scritto:

Ritenete improbabile che possano essere pubblicati dei manuali ciascuno dedicato a più di una singola ambientazione?

Sarebbe insolito, ma seguendo la logica editoriale che hanno adottato fin qui, io lo troveri tutto sommato sensato.

Lo ritengo decisamente improbabile. Considerato che già non ci saranno manuali sulle ambientazioni al pari di quanto la gente era abituata in passato, i giocatori non comprenderebbero la decisione di pubblicare più ambientazioni un supplemento. Questo implicherebbe ridurre di molto lo spazio dedicato a ognuna delle ambientazioni.

Riguardo alla logica editoriale tenuta fin ora, invece, ricordo che i manuali generici (ad esempio, Xanathar's Guide, Volo's Guide e Mordenkainen's Tome of Foes) non sono pensati per essere manuali d'ambientazione, ma solo una sorta di "manuali del multiverso" tipo i 3 Manuali Base. ;-)
Come detto da Nathan Stewart proprio nell'articolo qua sopra, le ambientazioni seguiranno il modello di Curse of Strahd: un manuale dedicato interamente a una sola ambientazione. ;-)

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3 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Come ho scritto più indietro in questo topic, proprio per questo al momento mi aspetto che pubblichino le ambientazioni più attese che, però, richiedono meno nuove meccaniche (o, quantomeno, meccaniche che non hanno bisogno di playtestare pubblicamente). Planescape, quindi, secondo me è il più alto in probabilità. ;-)

Poi magari mi smentiscono. :D

Anche io credo che saranno Planescape e Spelljammer. Ambientazioni "diverse" ma che non necessitano di troppe regole specifiche.

Altre facili sarebbero Greyhawk (zero sforzo meccanico) e Dragonlance (qualche sottoclasse e poco piu'), ma non credo li vedremo tanto presto (anche se gli autori di Dragonlance gia' al lancio della 5E si erano proposti alla WotC per fare la conversione).

Se manterranno questa linea anche per il 2019, potrebbe essere finalmente l'anno di Dark Sun.

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23 minuti fa, Sgama ha scritto:

Anche io credo che saranno Planescape e Spelljammer. Ambientazioni "diverse" ma che non necessitano di troppe regole specifiche.

Altre facili sarebbero Greyhawk (zero sforzo meccanico) e Dragonlance (qualche sottoclasse e poco piu'), ma non credo li vedremo tanto presto (anche se gli autori di Dragonlance gia' al lancio della 5E si erano proposti alla WotC per fare la conversione).

Se manterranno questa linea anche per il 2019, potrebbe essere finalmente l'anno di Dark Sun.

Riguardo a Greyhawk nello specifico, questa fu la risposta data da Mearls in un AMA su Reddit del Dicembre 2017:

D&D ha molte ambientazioni che attualmente non sono supportate nella 5e. Tra queste qual è quella che preferisci e che pensi sia più improbabile che riceva supporto?

Penso che alla fine faremo qualcosa in relazione a tutte, ma Greyhawk sarà quella più difficile da trattare poiché sarà complicato mantenere fede alle sue radici originarie rendendola, al contempo, interessante per i nuovi giocatori.

Quindi sì, credo che non la vedremo molto presto. Anche Dragonlance credo aspetterà, perché al momento non mi sembra sia priorità per i giocatori. In ogni caso, sicuramente la WotC ne possiede i diritti di sfruttamento:
https://trademarks.justia.com/742/64/dragonlance-74264732.html

Riguardo a Dark Sun, invece, anche io ho la sensazione che possa essere rilasciato nel 2019, assieme a Eberron. Dipende tutto da quanti progressi faranno con il testing dello Psionico e di altre meccaniche necessarie ad espandere questo tipo di ambientazioni.

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21 ore fa, SilentWolf ha scritto:

Riguardo a Greyhawk nello specifico, questa fu la risposta data da Mearls in un AMA su Reddit del Dicembre 2017:

D&D ha molte ambientazioni che attualmente non sono supportate nella 5e. Tra queste qual è quella che preferisci e che pensi sia più improbabile che riceva supporto?

Penso che alla fine faremo qualcosa in relazione a tutte, ma Greyhawk sarà quella più difficile da trattare poiché sarà complicato mantenere fede alle sue radici originarie rendendola, al contempo, interessante per i nuovi giocatori.

 

Il problema e' che per il fantasy classico c'e' gia' Forgotten Realms. Greyhawk potrebbe essere apprezzata solo da qualche vecchio nostalgico come me, che invece non ha mai sopportato i Forgotten Realms. Per Dragonlance vale piu' o meno lo stesso discorso.

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54 minuti fa, Sgama ha scritto:

Il problema e' che per il fantasy classico c'e' gia' Forgotten Realms. Greyhawk potrebbe essere apprezzata solo da qualche vecchio nostalgico come me, che invece non ha mai sopportato i Forgotten Realms. Per Dragonlance vale piu' o meno lo stesso discorso.

In effetti credo pure io che non ci sia al momento la priorità su Greyhawk e Dragonlance, anche se i designer hanno comunque l'intenzione di farci qualcosa prima o poi. Per adesso ci sono in ballo ambientazioni più richieste, oltre al fatto che siamo in anni in cui il Fantasy classico non è richiestissimo come lo era una volta.

Anzi, se i designer fossero furbi si dedicherebbero alla creazione di una qualche ambientazione nuova, più coerente con i gusti attuali. Ad esempio, personalmente credo farebbe bene a D&D la creazione di un'ambientazione Fantasy Contemporanea sullo stile di Final Fantasy XV: mondo immaginario pieno di magia, ma con tecnologia contemporanea (tipo auto, telefoni, vestiti odierni, ecc.) mischiata a tecnologia medievaleggiante (spade, archi, armature, ecc.).

Mia del tutto personale opinione: D&D ha bisogno di svecchiare un po' la sua immagine associando il suo brand a setting e generi di moda oggi.

Dragonlance, Greyhawk e persino i Forgotten Realms sono ambientazioni nate sul gusto dei giocatori del periodo anni '70-'90.
Eberron è stato un tentativo di svecchiare D&D con un Fantasy più originale e steam punk (quest'ultimo genere che, appunto, fece il botto tra gli anni '90 e gli anni 2000). A mio avviso ora ci vuole qualcosa di nuovo, qualcosa che sia in grado d'intercettare l'immaginario dei ragazzini di oggi, cresciuti con Harry Potter, Percy Jackson, Artemis Fowl e con i film della Marvel.
Per catturare il pubblico adulto, invece, servirebbe spingersi di più verso Il Trono di Spade, il Science Fantasy (mix tra fantasy e fantascienza) o il Fantasy Contemporaneo tradizionale (quello spesso chiamato Urban Fantasy).

Naturalmente questo è un discorso fatto tanto per parlare. Non ci sono segnali che indichino che la WotC stia progettando nuove ambientazioni e, anzi, tutto dice che daranno priorità ai setting classici.

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35 minuti fa, The Stroy ha scritto:

Secondo me invece D&D piace proprio perché è vintage, e di recente la nostalgia tira un sacco.

Sì e no. :)

Nel senso: è decisamente vero che in questi anni siamo in una fase di acuta nostalgia (che coinvolge tutti i prodotti commerciali) e anche secondo me D&D piace perché vintage (non a caso i designer hanno puntato fin dal 2012 sul richiamare tutte le edizioni, oltre che le vecchie storie e le vecchie atmosfere). Allo stesso tempo, però, dal punto di vista del contenuto narrativo inizia a sentire decisamente gli anni.
Con questo non sto dicendo che D&D dovrebbe rinnegare interamente il suo passato e pensare solo a creare nuove storie/ambientazioni coerenti con ciò che è in voga negli ultimi anni (si è visto con D&D 4a come il pubblico di D&D reagisce ai cambiamenti radicali....meglio lasciare stare). Semplicemente, se D&D vuole assicurarsi un futuro anche oltre questi anni di nostalgia, ha bisogno di inserire anche qualcosa di nuovo. Non siamo più negli anni '80-'90 e il periodo nostalgico non durerà per sempre. ;-)

Modificato da SilentWolf
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Considerando che D&D5 e' principalmente Forgotten Realms, direi che il fantasy classico tira ancora parecchio.

Il punto e' che con le altre ambientazioni classiche (Grayhawk, Dragonlance e anche Mystara) ci sarebbe un problema di sovrapposizione e per questo credo le vedremo per ultime, se non mai. Forgotten Realms ha fagocitato tutto.

 

 

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1 ora fa, Sgama ha scritto:

Il punto e' che con le altre ambientazioni classiche (Grayhawk, Dragonlance e anche Mystara) ci sarebbe un problema di sovrapposizione e per questo credo le vedremo per ultime, se non mai. Forgotten Realms ha fagocitato tutto.

Concordo!
Ormai abbiamo già un'ambientazione "fantasy classico" (Forgotten Realms) per i "nostalgici", quindi spero anche io che punteranno su altre opzioni: Dark Sun, Eberron, Spelljammer, Plansecape.
Non mi dispiacerebbero nemmeno le idee di Silent:

Il 9/6/2018 alle 15:25, SilentWolf ha scritto:

Anzi, se i designer fossero furbi si dedicherebbero alla creazione di una qualche ambientazione nuova, più coerente con i gusti attuali. Ad esempio, personalmente credo farebbe bene a D&D la creazione di un'ambientazione Fantasy Contemporanea sullo stile di Final Fantasy XV: mondo immaginario pieno di magia, ma con tecnologia contemporanea (tipo auto, telefoni, vestiti odierni, ecc.) mischiata a tecnologia medievaleggiante (spade, archi, armature, ecc.).

Eberron è stato un tentativo di svecchiare D&D con un Fantasy più originale e steam punk (quest'ultimo genere che, appunto, fece il botto tra gli anni '90 e gli anni 2000). A mio avviso ora ci vuole qualcosa di nuovo, qualcosa che sia in grado d'intercettare l'immaginario dei ragazzini di oggi, cresciuti con Harry Potter, Percy Jackson, Artemis Fowl e con i film della Marvel.
Per catturare il pubblico adulto, invece, servirebbe spingersi di più verso Il Trono di Spade, il Science Fantasy (mix tra fantasy e fantascienza) o il Fantasy Contemporaneo tradizionale (quello spesso chiamato Urban Fantasy).

 

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2 ore fa, Sgama ha scritto:

Considerando che D&D5 e' principalmente Forgotten Realms, direi che il fantasy classico tira ancora parecchio.

In realtà no. E' un errore che fanno in molti, perchè si fanno influenzare dal fatto che i Forgotten Realms sono la prima ambientazione che la WotC ha iniziato a supportare con i supplementi. ;-)

D&D 5e è i suoi 3 Core e i 3 Core non sono i Forgotten Realms. ;-)
I 3 Core sono il Multiverso...e non è solo retorica commerciale. :)

Non solo i tre manuali base citano costantemente il Multiverso (vedere i titoli dei capitoli), presentano numerosi riferimenti a tutte le ambientazioni Classiche di D&D e non privilegiano mai i Forgotten Realms, ma contengono regole che richiamano già in partenza ambientazioni anche molto diverse da questi ultimi.
Basta anche solo considerare che nei Forgotten Realms gli oggetti magici sono scontati e numerosissimi, mentre per i 3 Core gli Oggetti magici sono opzionali e, anche quando presenti, non sono facili da trovare come nei Forgotten Realms ci si aspetterebbe.

Riguardo al fatto che il fantasy Classico tira parecchio perchè D&D 5e vende, questa è una supposizione basata su un errore di valutazione. D&D 5e vende perchè è D&D, perchè è un D&D semplificato, perchè riporta alla mente l'idea di un gioco basato sul vivere delle avventure e perchè richiama al D&D della nostalgia (a prescindere dall'ambientazione).
Non vende perchè richiama in particolar modo il fantasy Classico.

Non solo altri settori commerciali (serie tv, film, romanzi e fumetti) dimostrano che il fantasy classico è in netto calo di consenso, ma se fosse stato il fantasy Classico dei Forgotten Realms ad essere il vero interesse, allora i designer avrebbero strutturato i 3 Core in maniera diversa (puntando sul Fantasy Classico come impostazione base e come promozione, fin dai 3 Core).
Guiarda caso i 3 Core non focalizzano la propria immagine sul fantasy classico e i Forgotten Realms non sono l'essenza dei 3 Core. ;-)
 

Riguardo, invece, al discorso sulla sovrapposizione dei setting di genere fantasy classico, mi trovi d'accordo. ;-)

Modificato da SilentWolf
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19 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

In realtà no. E' un errore che fanno in molti, perchè si fanno influenzare dal fatto che i Forgotten Realms sono la prima ambientazione che la WotC ha iniziato a supportare con i supplementi. ;-)

Ho scritto "principalmente" perche' ad oggi a parte la parentesi su Ravenloft i supplementi usciti riguardano Forgotten Realms. Quindi, a parte chi gioca con ambientazioni proprie (e quindi che esca Dark Sun piuttosto che Dragonlance interessa poco), siamo costretti a giocare su Faerun.

 

23 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

Riguardo al fatto che il fantasy Classico tira parecchio perchè D&D 5e vende, questa è una supposizione basata su un errore di valutazione. D&D 5e vende perchè è D&D, perchè è un D&D semplificato, perchè riporta alla mente l'idea di un gioco basato sul vivere delle avventure e perchè richiama al D&D della nostalgia (a prescindere dall'ambientazione).

Non vende perchè richiama in particolar modo il fantasy Classico.

 

Eh, non so. E' anche vero che D&D e' tale perche' e' fantasy classico. Ma siamo a discorsi del tipo "e' nato prima l'uovo o la gallina" 😉

Resta il fatto che l'ambientazione piu' famosa e venduta di D&D e' Forgotten Realms. Qualcosa vorra' pur dire?

E' quella che mi piace meno, ma io sono una goccia nel mare. 😅

 

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40 minuti fa, Sgama ha scritto:

Ho scritto "principalmente" perche' ad oggi a parte la parentesi su Ravenloft i supplementi usciti riguardano Forgotten Realms. Quindi, a parte chi gioca con ambientazioni proprie (e quindi che esca Dark Sun piuttosto che Dragonlance interessa poco), siamo costretti a giocare su Faerun.

Attenzione, però, che è proprio qui che sta l'errore: l'identità di un'edizione è data principalmente dai 3 Core (gli unici manuali che tutti compreranno). ;-)
Studia il contenuto dei 3 Core e ricaverai l'identità dell'edizione.

Oltre ad essere gli unici manuali che tutti compreranno, infatti, essi stabiliscono l'impostazione fondamentale dell'edizione, presentano IL modo in cui il gioco è da concepire per quella edizione. E i 3 Core non sono i Forgotten Realms, contrariamente a quello che potrebbe sembrare. ;-)

Il fatto che i supplementi riguardino in particolare i Forgotten Realms, non significa che il gioco di per sè spinga verso un'impostazione alla Forgotten Realms. ;-)
Tenere presente questo dettaglio è fondamentale, se si vuole capire bene la 5e e non trovarsi a incasinarsi quando si discute con altri della 5e. ;-)

Faccio il pignolo solo per questo. :)

Cita

Eh, non so. E' anche vero che D&D e' tale perche' e' fantasy classico. Ma siamo a discorsi del tipo "e' nato prima l'uovo o la gallina" 😉

D&D nasce come Gdr basato sul fantasy Classico, ma i 3 Core di D&D 5e non spingono sul tema e sull'immagine del Fantasy Classico come imagine/identità/impostazione dell'edizione. ;-)
Anzi, appositamente i designer hanno fornito a D&D 5e una impostazione la più neutra possibile riguardo al fantasy. Richiama il fantasy eroico (nemmeno necessariamente epico) in maniera generica, puntando sulla tradizionale identità di D&D (non dei Forgotten Realms nello specifico), ma senza dare un orientamento preciso.
E' Fantasy, ma non necessariamente il fantasy alla Forgotten Realms.

D&D 4a ha seguito una direzione netta e chiara sul tipo di Fantasy dell'edizione, spingendo in maniera chiara verso un High ed Epic Fantasy, fin dai 3 Core. Se ci fai caso, non è quanto fatto da D&D 5e. ;-)

Cita

Resta il fatto che l'ambientazione piu' famosa e venduta di D&D e' Forgotten Realms. Qualcosa vorra' pur dire?

E' quella che mi piace meno, ma io sono una goccia nel mare. 😅

Attenzione: la popolarità del fantasy classico tra i giocatori di D&D (spesso veterani che provengono dal periodo anni '70-'90 come noi) non equivale all'opinione del pubblico generalista.
Certamente puntare sul fantasy classico ti aiuta a guadagnare consensi nei confronti dei vecchi giocatori....ma se D&D vuole conquistare nuovi giocatori (i più giovani in particolare) anche quando il periodo nostalgico sarà finito, dovrà proporre qualcosa che intercetti i gusti attuali.

E i gusti attuali non vanno in direzione del Fantasy classico.:)

Modificato da SilentWolf
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