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Capitolo II: Ad Ignotum


Bellerofonte

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Randal

Va bene. Commento di rimando alla Contessa.

Sigbjorn, verresti con me al ristorante? Vorrei chiederti alcune cose sulla Jocasta e nel frattempo ti offro la cena. esco con il carpentiere e mi dirigo verso la cucina della Loggia 

@DM

Spoiler

Una volta arrivati in cucina, saluto il baffone e l'elfa presentando loro il freddo nordico. Lui è Sigbjorn, non so se avete sentito cosa sia successo al cantiere.. nel caso negativo.. Isaac non c'è più, portato via da quel figlio di buona donna di Nero e l'altro pelato che era venuto qui in cucina. Quello che avrei dovuto uccidere tempo fa.. mannaggia a me.
E si sono portati via la Jocasta.. 

Isaac ha protetto tutti i carpentieri che lavoravano al cantiere a costo della vita.. ha protetto anche me, mi spiace pà.. non cucineremo più per lui.. forse, almeno così ha detto Naesala.
Lui era quello sul quale Isaac riponeva più fiducia.. e vorrei portarlo con me oltre la Cintura d'Onice, cosa che peraltro avrei già voluto fare prima del fattaccio, ora ancora di più.

Domani alle nove dovremo presentarci al cortile della Loggia con un elenco di persone che vogliamo portare con noi all'inseguimento della Jocasta.. e.. senti questa pà.. Kerberos ci ha detto che ha convocato qui un tuo vecchio conoscente: Fortunale.
Lui con la sua nave ci porterà all'inseguimento della Jocasta per riprendercela ed evitare che la Eurus affondi ancor prima di salpare da questo porto.

Beh, credo di avervi detto tutto. Abbiamo qualcosa da fargli mettere in pancia no?

 

 

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Cita

Giorno -334

Ore 22:40  

@Sandrine

Spoiler

Kilash ti accompagna su per le scale fino alla porta della tua stanza, discutendo con te della famigerata lista. Succo della discussione? Non ci sono nuovi nomi a parte quelli che vi aveva già dato. Ti saluta intenzionato a buttarsi nelle scartoffie su all'ottavo piano, mentre il tuo tè ti aspetta.

Dopo qualche minuto il tè bollente è insaporito abbastanza dalle erbe aromatiche per essere versato in tazze di porcellana decorata, che l'elfa colleziona lontano da occhi indiscreti. Raggiungi l'ultimo piano della Loggia e come sempre la porta del laboratorio ti si apre davanti senza che tu debba far nulla. Naesala ti sorride e ti fa cenno di accomodarti, lasciando che la telecinesi apparecchi tutto il necessario per un tè notturno tra amiche. Biscotti al pistacchio nullo e il tuo tè aromatico, ti sembra quasi di tornare bambina.

"Non c'è di che preoccuparsi, mia cara." l'elfa ha ancora il volto macchiato dalla tristezza per il suo amico scomparso, ma si gode con te la mezz'ora che vi rimane insieme.

 @Randal

Spoiler

Sigbjorn non risponde, ma ti segue comunque fino al secondo piano. Quando entri, trovi Miranda e tuo padre discutere animatamente su che sia meglio utilizzare lo zucchero di barbabietola o di canna per aggiustare un sugo troppo salato. Si zittiscono e ti saltano praticamente addosso riempiendoti di domande sulla tua salute - sì, a quanto pare sanno già tutto.

"AH! NERO! Lo sapevo! Maledetto il giorno in cui gli ho chiesto dei soldi!" dice tuo padre, agitando un mestolo, mentre Miranda fiduciosa controbatte "Quando tornerete dalla Spedizione avrete raccolto abbastanza oro da resuscitare l'intera Loggia." già, un motivo in più per partire.

Tuo padre ha già qualcosa che bolle in pentola: stufato di coniglio alle erbe, o per meglio dire, ciò che è avanzato di questo della serata di oggi. Sigbjorn non fa complimenti: si siede e mangia silente mettendo tutti un po' a disagio - sembra non abbia visto cibo dall'era della fondazione.

Quando nomini Fortunale, tuo padre sobbalza: "QUEL FIGLIO D'UN'ANATRA! HA! Avrai di che divertirti!" Il vecchio Baffogrigio avrebbe passato l'intera serata a raccontarti di come in gioventù non avesse mai visto nessuno correre più veloce sul ponte di una nave, o di come fossero inseparabili da giovani lui ed Iver, ognuno bravo in qualcosa: navigare, cucinare e costruire navi. Credevano che avrebbero solcato i mari insieme, ma ahimè il destino aveva piani diversi per loro. Sei costretto ad interrompere Ridley senior quando Sigbjorn finisce di mangiare e asciugandosi i baffi sporchi di sugo ti fa cenno di guardare la clessidra in cucina. Manca poco all'appuntamento.

 

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Sandrine Alamaire

Spoiler

Prima di ridiscendere, abbraccio Naesala, in uno di quegli speciali abbracci quasi madre-quasi figlia che ho imparato a desiderare ed amare. Anche se, questa volta, sono io a confortare lei e non viceversa. 

Ringrazio l'antica Elfa e scendo le scale, il foglio coi nomi ben stretto in pugno, il peso della giornata un macigno sulle mie fragili spalle, la rabbia ed il disgusto unici propellenti rimasti alle mie forze. 

'Non riesco nemmeno ad avere paura, ormai'.

 

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Randal

Spoiler

Beh.. se me lo dici tu allora mi devo fidare eh.. pà? Speriamo che io non mi diverta troppo e sto tizio sia valido perchp se no ci tireremo le cuoia e io sono destinato a ben altre cose che morire cercando di recuperare la Jocasta.

Lo sguardo di Sigbjorn lascia poco all'interpretazione, l'ora è giunta e bisogna andare all'appuntamento.

A pancia piena si ragiona meglio.. grazie del cibo e.. come sempre.. ci vediamo presto.. famiglia.

 

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6 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -334

Ore 22:45

Lasciate entrambi le vostre famiglie, che vi salutano calorosamente. Vorrebbero quasi dirvi di non partire, i loro cuori sicuramente lo pensano, ma a che scopo rendere tutto più difficile? Il meglio che possono darvi è un abbraccio, una parola buona, una pacca sulla spalla.

Sigbjorn scompare strada facendo; silenzioso com'è, probabilmente avrà preferito imboccare un'altra scala - forse quella che porta in camera sua - cosciente che l'incontro tra Randal e Sandrine è di natura privata.

L'atrio è deserto a quest'ora. Le due poltrone sgualcite di fronte al camino, nell'angolo, sono vuote. Su una di queste c'è un libro aperto a metà, lasciato lì in solitaria ad attendere che qualcuno termini la sua lettura. Le braci scricchiolano, prive di fiamma. Le torce e i lampadari sibilano ogni tanto per qualche bolla d'aria nella pece, o qualche spiffero di vento che le fa tintinnare. La salsedine a quest'ora della sera arriva più forte per i venti che spirano da Est.

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Sandrine Alamaire

Mi accomodo sulla sedia libera e sbircio il libro, poi lo sposto e srotolo la pergamena coi nomi. 

La lascio sulla poltrona, per Randal.

"Bolgur il Costruttore - geniere. Si potrebbe eventualmente "scendere" ad Arrigo Verdini, se Kilash lo ritiene comunque affidabile. 

Tiberius - Arcanista. Barbara sarebbe la prima (ed unica) scelta, ma è via con Kiltus e temo domani ci serva un esperto di magia. 

Lupo Bianco - arpionatore.

Verdun - guaritore. 

Asvig Scuotiterra - ufficiale militare. 

Non vedo necessità di cartografo, nostromo, cuoco, negoziatore e vedetta extra, considerate le competenze mie, tue, di Famir e di "Fortunale".

Sigbjorn dovrebbe sopperire alle competenze da carpentiere di Bolgur, se scegliamo Verdini".

 

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Randal

Un saluto con la mano mentre entro nella stanza e poi mi accomodo sulla poltrona ..'sera Sandrine. Raccolgo il libro dalla seduta e mi lascio quasi cadere per poi guardare un pò il fuoco.

Ascolto con calma i nomi che mi vengono detti, annuendo pian piano che la lista prosegue ..e li conosci tutti? Intendo.. li hai conosciuti tutti di persona o ti sono stati suggeriti da qualcuno? Non guardo il libro, lo tengo in una mano mentre con l'altra a palmo aperto saggio il tepore delle fiamme.

@DM

Spoiler

Quali di questi che ha citato sono conosciuti anche da Randal e, nel caso li conosca, in che rapporti è? 

  • mai sentito
  • indifferente
  • sentito il nome da qualcuno di conosciuto
  • visto in compagnia di qualcuno di conosciuto
  • conoscente
  • conosciuto da un pò di tempo
  • amico

 

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Sandrine Alamaire

"Mi sono dovuta basare, per forza di cose, sulle valutazioni di Kilash e l'urgenza del momento. L'unica con cui ho parlato personalmente è stata Vera, una delle candidate cartografe e... oltre al fatto che potremmo fare a meno del ruolo, la escluderei dalla partita", rispondo. 

"I nomi li ho letti ieri sera, per la prima volta, come tutti noi. E pochi di loro sono già legati alla Loggia o alla città. Dobbiamo tentare, purtroppo...".

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Randal

Abito qua da sempre e non ne ho mai sentito nominare nessuno di questi.. sinceramente non è che mi fidi molto di quello che dice Kilash dopo le ultime cose che sono successe, mi riferisco alla scelta dei Pionieri.
Se mi dici che hai parlato con questa Vera perchè non prenderla comunque con noi se la ritieni valida? Dopotutto dovrà salpare, ma..a parte questo.. 
mi soffermo un attimo sul libro, aprendolo e leggendo la copertina [che libro è tra l'altro?] per poi tornare su Sandrine

..capirai anche tu che è un salto nel buio.. tutta questa gente sconosciuta.. io mi fido solo di Sigbjorn.
Mi fido.. 
agito la mano destra in cerchio e alzo un sopracciglio ..diciamo che mi affido più che fidarmi. L'ho conosciuto pochi giorni fa, non so perchè Isaac me l'avesse raccomandato ma le sue ragioni le avrà avute, in più è uno che parla poco se non nulla, e lavora tanto. Un buon elemento.

Dici che dobbiamo tentare.. e non hai torto, che altre soluzioni abbiamo? Io nessuna

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10 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -334

Ore 23:00 

Il libro che Randal ha in mano ha la copertina illustrata, su cui sono disegnati alcuni vecchi uomini con tuniche e barbe bianche circondare una grande quercia con le mani alzate al cielo. L'albero ha i rami che si protendono verso l'esterno, che si prolungano fino a diventare parole, titoli di storie popolari. "Racconti della buonanotte dei druidi di Obad-hai" campeggia sul frontespizio in alto. Uno dei rami dell'albero/titoli sulla copertina riappare sulla pagina che hai appena aperto. "La leggenda dell'Odissea".

Spoiler

Una leggenda narra che una volta c’erano sei artigiani che vivevano in sei case una di fianco all’altra. I bottegai avevano a loro volta sei figli che guardinghi sorvegliavano casa mentre il Padre andava a lavoro. I figli dell’artigiano che abitava la prima casa del viale, tuttavia, detestavano restare in casa tutto il giorno a fare le faccende domestiche, mentre il loro genitore passava ore in bottega. Anche loro volevano produrre e vivere dei frutti del loro lavoro, ma pur avendolo chiesto più volte, il padre non li riteneva ancora pronti per dar loro la bottega.

Un giorno, stufi e frustrati, decisero di tendere un agguato al loro padre; quest’ultimo riusciva a tener testa singolarmente ad ognuno di loro, ma insieme, tutti e sei riuscirono a spodestarlo e ad ucciderlo, rubando dal suo cadavere le chiavi della bottega.

All’indomani, scoprirono l’aspra verità: per quanto fossero in sei, non riuscivano a portare avanti la bottega poiché, come il padre aveva profetizzato, non erano pronti per questa responsabilità.

Stanchi, ancora più frustrati e senza una guida, si riunirono di notte e stabilirono che avrebbero cercato nelle case degli altri artigiani i segreti del loro successo.

Così, ogni notte, iniziarono ad assalire una dopo l’altra le altre case, uccidendo i padri e distruggendo i figli. E ogni volta che rubavano la chiave delle botteghe altrui, non trovavano che altra insoddisfazione e criptico ingegno e, ogni volta, presi dall’ira, gli davano fuoco; giunti alla terza casa, alcuni dei nipoti dell’artigiano riuscirono a scappare miracolosamente durante il furore della notte.

Per un giorno vissero nella quarta casa, e durante la quarta notte scapparono in quella successiva, sfuggendo di notte in notte all’eccidio dei ladri di chiavi.

Quando venne la sesta notte, e anche l’ultima casa fu saccheggiata, e anche l’ultima bottega fu incendiata, si dice che i quattro nipoti, non sapendo dove andare, si rifugiarono nella casa degli assassini; uno di loro, che si era pentito, aprì loro la porta.

Tutte le botteghe anche se messe a soqquadro, non avevano fornito alcun indizio ai figli della prima casa sul perché non fossero stati in grado di svolgere il lavoro del loro defunto padre. E la settima notte capirono: che la saggezza non può essere rubata, forse a volte la si può trasmettere, ma senza dubbio la si guadagna. Ed era troppo tardi poiché tutte le botteghe erano oramai andate distrutte. Senza più scopo e con la rovina sulle spalle, durante la settima notte il furore dei quattro nipoti colpì la loro casa, e le fiamme la divorarono insieme agli inquilini.

Si dice che in quel villaggio, tempo dopo, fosse poi arrivato un antenato degli artigiani, che ricostruì nuovamente le sei case e le sei botteghe per i suoi nuovi sei figli, poiché desiderava ardentemente che quelle terre non rimanessero incolte.

La prima volta che sentii la storia, chi la raccontava parlava di materia, di entità, di luce, di conoscenza, di tempo e di creazione. Diceva che chi era partito dalla casa, non voleva che tornare da chi lo amava. Diceva che non c’era gloria né in quel fuoco che ardeva le abitazioni: solo domande che non trovavano risposta.

 

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Sandrine Alamaire

"Perché non Vera? Perché sebbene non mi venga difficile comprenderla, i suoi motivi per unirsi alla missione sono strettamente personali e rischierebbero di offuscare il suo giudizio, nonché di mettere a rischio vite e missione. Per il momento, deve restare fuori.

Piuttosto, se ci serve, preferisco andare alla cieca e prendere Ventura. Ora come ora", rispondo allo chef. 

"Ma hai valutato, a tua volta, le alternative a questi nomi? C'è un altro arcanista, che ci costerebbe uguale e non ha legami pregressi con la Loggia. 

C'è anche un'altra guaritrice, ma... Naesala pare dubitare che sia tutta a posto con la testa. 

C'è, infine, una candidata alternativa al titolo di ufficiale militare. Una brava, anche se, come Asvig, parrebbe essere... irrequieta. Magari è più brava, ma ci costerebbe decisamente di più...".

 

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Randal

Mh mh, capisco. Non so le sue ragioni ma mi basta il tuo giudizio. Annuisco con il capo mentre mi soffermo sulla copertina e sfoglio brevemente il libro.
Rimaniamo con i nomi che hai detto tu Sandrine, speriamo che il tizio che mio padre dice di essere capace, quel.. Fortunale, sia capace.

Mi alzo dalla sedia, dopotutto l'ora è avanzata e domani mattina dobbiamo presentarci con l'elenco di nomi e le convocazioni fatte.

Questo libro me lo porterei dietro.. che sia di buon auspicio? Lo guardo e riguardo dandogli qualche pacca con la mano sinistra mentre lo osservo A domani contessa, riposati perchè non so quanto dovremo rimanere sempre con gli occhi aperti su quel veliero

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Sandrine Alamaire

"Lo farò... stanne pur certo. Però, prima, preferirei passare a consegnare la lista dei nomi a Kilash. Magari gli chiediamo anche di quella Ventura. Il nome parrebbe  di buon auspicio, in fondo, ed una cartografa dedicata, nonché una possibile aiutante interprete, potrebbe sempre fare comodo. Solo che, dubito, ci serva domani", concludo. 

"Mi accompagni? O ti ritiri direttamente a leggere e riposare?".

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Sandrine Alamaire

"È il nostro compito congiunto, chef, prendere le decisioni, anche economiche e di personale, riguardanti la Settima. E di comunicarle al Consiglio. 

Non sminuirti... tu non hai delle lunghe ciglia nere con cui incantare gli uomini, ma te la stai cavando piuttosto bene comunque", controbatto, sorridente, mentre do il braccio al mio "cavaliere".

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Il ‎24‎/‎07‎/‎2018 alle 12:48, Bellerofonte ha scritto:

Giorno -334

Ore 23:00

Ottavo piano, Loggia di Capo Ventura

Proseguite chiacchierando a braccetto come una coppietta (?) e in men che non si dica gli otto piani sono già terminati. La penultima stanza sulla sinistra è chiusa, ma un biglietto accanto vi indica cosa fare.

Cita

Sono uscito per una commissione

Randal & Sandrine - lasciate i nomi sotto la porta, li vedrò prima di domattina

Len - il processo a tuo carico avrà luogo il mese prossimo

Miranda - tienimi in caldo lo stufato, lo vengo a prendere quando torno

 

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Sandrine Alamaire

"Sembra che abbiamo azzeccato il momento.  Sì. Quello sbagliato", commento, ironica. "Il processo a Len... mah. Vedremo. 

Sempre che ci arriviamo, eh... Ora, invece... la lista".

 Allego due notazioni a penna ai miei appunti precedenti e li riformulo, lasciando una copia, scritta in terza persona, per Kilash. Gli pongo anche il dubbio su Jocelyn e su Ventura, aggiungendogli di contattarmi tranquillamente, in qualsiasi momento. 

"Oh, Miranda... che deliziosa ragazza!", aggiungo poi. "L'ho casualmente conosciuta qualche ora fa. Non mi avevi detto di avere un gioiello del genere, in cucina, Randal! Molto più sveglia ed educata delle normali inservienti... non la starete mica sprecando in stupidi lavori senza arte, né parte, vero?".

Modificato da Ghal Maraz
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Randal

Eh va beh, una commissione a quest'ora.. boh faccio spallucce e aspetto che Sandrine infili il foglio sul quale aggiunge qualcosa, chissà cosa. Sarà cose loro, mi faccio i fatti miei

Ah si? Dove vi siete viste, al ristorante? Deliziosa dici?.. si io non avrei usato quel tipo di aggettivo ma ho capito che osa intendi. Per me é già stupendo il fatto che non prenda a padellate il Baffone quando ha i suoi cinque minuti, tipo ogni 10 minuti.. non è facile per nulla quell'uomo. 

Poi é gentile, attenta, educata.. si ma.. oh.. non è che mi stai estorcendo il fatto che mi faccia piacere averla in cucina eh? Non te lo dirò mai! Le tue arti oratorie le conosco eh, ho visto quanto sei in gamba con le parole

Comunque no, la cucina non é un lavoro.. senza arte né parte. È una nobile arte. Difficile. Faticosa. Ci vuole impegno e passione.. tanta, ma proprio tanta. Il Baffone si sta già addolcendo grazie alla sua presenza, le insegnerà pian piano le giuste cose che dovrà imparare. La farà sgobbare, certamente, ma ha il suo perché 

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Sandrine Alamaire

"Non mi starai davvero dicendo, mio caro", aggiungo, ignorando le frecciatine sulle mie capacità oratorie ed inserendo, piuttosto, una punta di malizia nel tono, "che non ti farebbe comodo una aiutante - solo per caso cortese, carina e capace - nella cucina della Settima? Davvero, davvero? Mmmmmhhhh, chissà...

Ma ti ricordo che lo scegliamo noi, l'equipaggio...".

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