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Un racconto tra le nevi


darteo

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Herlan 

Appoggio una mano sulla spalla e sorrido a Igiorando per darle un po' di conforto. Prendo la spada e la lego sul cinturone mentre gli dico Vedrai un giorno le cose miglioreranno anche per te. Scendo dalla carrozza con l occhio azzurro bendato e la spada nascosta sotto il mantello per non essere riconosciuto. Incrocio lo sguardo con Ian e annuisco. (faccio intendere che può occuparsi lui di questi blocchi durante il viaggio) 

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Quando Ian mi comunica la loro partenza per un attimo sono insicuro e nervoso. 

Spero che Herlan riuscirà a confermare le mie parole con le sue, dimostrando di avere lungimiranza oltre che ambizione.

Ian dai questo a lord Eleid da parte mia.

Consegno a Ian una scatolina di fattura elfica con delle erbe medicinali.

Avrei preferito portarglielo di persona, ma l'importante è che lo riceva.

Farò del mio meglio nel tenere le redini della città. Fate buon viaggio. 

Gli do una pacca sulle spalle per salutarlo. 

Allo stesso modo vado a salutare Herlan e a sentire se ha degli ordini dell'ultimo minuto.

 

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Herlan 

Dico a Rata che deve occuparsi del benessere dei nostri compagni e dei cittadini. Spiego velocemente la questione con il campione prigioniero. Ho intenzione di esaudire il suo ultimo desiderio, lui ha ammesso di avere un potere oculare per questo jotna l ha obbligato ad andare in guerra. Il mio intento è quello di scoprire se quel potere può esserci utile(sempre se è possibile ottenerlo dato che abbiamo bisogno del suo sangue ma i Volkan insegnano logicamente mantenendo un etica umana magari con il consenso di quell uomo) 

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@Herlan

Ian ti osserva a distanza per poi smontare da cavallo e avvicinarsi all’uomo di guardia sulle mura.
Non senti la conversazione ma vedi Ian parlare molto e gesticolare.
Starà usando la sua parlantina da bardo.
Indica spesso i soldati alle sue spalle e mostra al guardiano anche una piccola scatoletta. Pian piano la guardia sembra essere sempre più accondiscendete e alla fine vi sa segno che potete proseguire.
Mentre le porte si aprono, Ian si volta verso te e i tuoi soldati e con la mano vi invita ad avanzare. Sembra stia mimando i gesti della guardia.

Proseguite per altre ore prima di raggiungere il feudo di Eleid.
In lontananza si possono udire i tuoni di un temporale in avvicinamento. Anche se protetto da mura di pietre, potete già vedere il castello di elmocremisi.
E’ lugubre, commenta Igiorando.
Quel castello infatti sembra essere un cumulo di esili ombre spettrali che si innalzano al cielo. E’ come una macchia oscura che sembra fissarvi dall’alto con fare minaccioso.
Anche sta volta trovate le porte chiuse e una serie di soldati messi di guardia.
A capitanare le fila di uomini c’è una donna dai capelli dorati che il vento li fa ondeggiare come se fosse un arazzo lucente. Ha occhi azzurri e brillanti.
Indossa un’armatura scintillante e le sue mani reggono il pomello di una grande spada puntata a terra.
Ha una serie di teschi metallici sull’elsa.
Io sono Reivald… dice con fierezza e con una punta di allegria …guardiana della casa di lord Eleid. Chi bussa alla sua porta?


@Rata

Sei sul trono alla destra di quello di Herlan.
Alla sua sinistra invece c’è il trono per la regina, occupato da quest'ultima. Lei sembra felice di averti vicino, del resto gli sei risultato simpatico fin da quando gli hai rivolto la parola per la prima volta.
La mattinata prosegue tranquilla mentre ascoltate le richieste degli abitanti di Avidhar e non puoi fare a meno di notare  quanto Nyt si stia sforzando per piacere al suo popolo.
Ti giunge poi la notizia che un locandiere vuole vederti nella sua taverna.
E’ proprio in questo momento che la driade Lyn spalanca la porta e ti raggiunge: ascoltate, scoiattolo. Herlan mi aveva promesso di darmi lo scudo in un bosco ma è partito chissà dove.
E la regina: abbiamo dato l’ordine di ridarvi lo scudo a mastro Na’ill ma non è ancora tornato dalla sua missione.
Che sia qualcun altro a ridarmi lo scudo, tu non puoi farlo Rata?

 

 

 

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Herlan 

Siamo fermi, una donna con i suoi uomini hanno bloccato l'avanzata e Ian sembra non aver preso parola. Osservo la donna in lontananza, mi affaccio fuori la carrozza per vederla meglio.Lascio sola Igiorando e con un gesto ordino di tenere la guardia per proteggere la carrozza. Mi faccio strada tra i miei soldati pensando che ora sia inutile nascondere la mia identità. Mi avvicino alla donna togliendo la benda che copriva l'occhio di Aurline. Ora che la vedo meglio rimango sorpreso dalla sua bellezza. 

Helpica non mi aveva detto fosse così bella... Come faccio a non innamorarmi delle Valanghe? 

È un piacere fare la sua conoscenza mia signora. Il mio nome è Herlan, sono venuto fin qui per poter incontrare il suo Signore. 

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Seduto al fianco della regina, ascolto e rispondo a coloro che chiedono udienza, vedendo la ragazzina così intenta e dedicata, cerco di aiutarla chiedendo spesso il suo parere anche se talvolta non è necessario, per far vedere che la sua opinione è importante. 

Quando mi chiedono di andare alla taverna faccio sapere che mi recherò li non appena finiranno le udienze.

Lyn entra con veemenza richiedendo il suo scudo

In assenza di Na'ill posso chiedere ad Am'lith di supervisionare la cosa, dovrai però avere ancora un po' di pazienza. 

Magari potresti far vedere la città a Tarmian e gli altri ospiti dal regno degli elfi nel frattempo. 

Le mie intenzioni sono poco velate in quanto conosco i sentimenti di Tarmian nei confronti di Lyn, ma non posso fare a meno di cercare di dargli una chance.

Una volta che la piccola driade esce dalla sala del trono mi rivolgo alla regina congratulandomi per il suo operato. 

Molto ben fatto mia signora, vi ringrazio per l'assistenza, so che si nota il fatto che non sono stato educato in faccende di corte e il vostro contributo è molto gradito.

Prima di concludere le udienze faccio chiamare Ilankavir e gli do il compito di andare con una scorta di 20 soldati da Na'ill e Miira per vedere come mai stanno ritardando e di riportare notizie il prima possibile. 

Uscito dalla sala del trono decido di andare a parlare direttamente con Am'lith, è qualche tempo che non la vedo e l'ultima volta era molto triste.

Busso alla porta del suo laboratorio dove spero di trovarla.

 

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@Herlan

Lady Reivald china il capo e ti invita ad entrare nel feudo.
All’interno delle mura puoi vedere una comunità di uomini che vivono una vita semplice e tranquilla. Entrate nel castello di Eleid e ti sembra di trovarti in un luogo ben tenuto ma estremamente desolato.
Non vedi servitori o guardiani.
La donna si rivolge a te: avreste potuto annunciare il vostro arrivo, vi avremmo accolto come un re merita. A nome di lord Eleid sappiate che siete nostro ospite per tutto il tempo che desiderate.
Ordino alla cucina di preparare un banchetto per voi questa sera.

Raggiungete una stanza dove al centro, in una teca di cristallo, si trova il vestito che Eleid indossava durante i suoi omicidi. Ora è conservato come una reliquia.
Si tratta di un elmo molto semplice da cui parte una stoffa copriva completamente il sicario.
Dopo aver raggiunto i piani più in alto del castello, Reivald fa accomodare te, Ian e Igiorando in un salotto: vi chiedo di pazientare un po', ho bisogno di controllare le condizioni del mio signore.
Nel caso in cui non avesse la forza per muoversi, allora perdonateci in anticipo ma dovrete attendere un altro giorno per parlare con lui.
Vogliate scusarmi
… ed esce dalla stanza.

Restate in silenzio in questa sala.
A Ian e Igiorando non piace questo irreale silenzio unito a una sensazione di vuoto.
Dopo un po', Reivald torna da voi: lord Eleid ringrazia sire Drognodar per la sua visita e si rammarica per non averlo accolto di persona. Il mio signore è disposto a incontrarla ma devo avvisarvi che è estremamente debole. Per questo motivo chiede che solo il re di Avidhar prosegua oltre questa stanza.
Per un senso di rigore, anche lord Eleid si presenterà da solo al vostro cospetto.
Reivald termina con un inchino.

 


@Rata

Lyn protesta: Am’Lith non esce dal suo laboratorio, sono giorni che è impegnata con i suoi esperimenti di magia…
E poi… Tarmian? Sul serio? Non ho alcuna intenzione di scortare quel piccoletto in giro per la città. So che gli piaccio ma a me non interessa. E’ troppo basso per me!
Oh, certo… ora abbiamo la stessa altezza ma questa non è la mia forma. Io sono alta, altissima! Quasi quanto quella sequoia di Frija.

Nyt alza una mano e si sporge verso la driade: e se fossi io a consegnarvi lo scuso quest’oggi?
Sul serio? Lyn socchiude gli occhi.
Vado a prenderlo e andiamo nel bosco.
A me va più che bene.
La regina ti guarda alla ricerca di una tua approvazione.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Ilakanvir ti dice che sceglierà degli uomini che conosco bene il territorio, avvertirà gli scudieri affinché possano preparare i cavalli e poi partiranno alla ricerca di Miira e Na’ill.
Secondo i suoi calcoli lascerà Avidhar tra mezz’ora.

Raggiungi poi il laboratorio di Am’Lith, bussi ed entri al suo interno.
La strega giace immobile a terra in una pozza di sangue.

 

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Herlan 

Mi scuso per non aver avvisato il mio arrivo. Non voglio essere un grande pensiero per voi ne essere troppo di disturbo. Per quanto riguarda il banchetto non serve niente di troppo sfarzoso trattate i pure come un semplice ospite. Non dovete scusarvi per il suo Lord sapevo delle sue condizioni non è un problema se deve rimanere a letto. Ringrazio la donna ed entro nella stanza. 

Individuare il male sia per la bionda che per l assassino

Modificato da MaxEaster93
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@Herlan

Non appena cerchi di avvertire le aure maligne, senti un piccolo (quasi impercettibile) suono metallico provenire dalla testa di lady Reivald.
Si tratta di un blocco per queste individuazioni.
La lady scosta leggermente la testa verso di te… e questo ti fa capire che ha avvertito il tuo tentativo di scrutare la sua anima. Non avverti neanche l’aura di Eleid (ovunque si trovi).

Reivald ti dice di attendere in una sala.
E’ grande e spaziosa, di forma rotonda e ben arredata ma immersa nella penonbra. Le pesanti tende coprono le finestre e all’esterno del castello puoi sentire l’inizio di un violento temporale. Dagli spiragli delle tende, un lampo penetra in questa stanza illuminandola di un bagliore bianco.
Senti di non essere più solo e alle tue spalle appare lord Eleid.
Si tratta di un uomo non tanto alto che indossa una pesante vestaglia nera con elementi damascati rossi.
Le sue mani sono avvolte nelle bende e il suo volto è coperto da una maschera metallica.
L’uomo avanza zoppicando e con la schiena curva mentre prende subito la parola: inizialmente credevo che foste alto più di due metri, con mani enormi e con occhi infuocati.
Del resto solo una persona così spaventosa poteva avere l’ardore di  muovere guerra contro Jotna… o almeno questo è quello che mi suggeriva la mia fantasia.
Poi però ho rammentato che siete stato investito della vostra carica direttamente da Aurline… perciò ho pensato che foste un uomo, appena più grande di un ragazzo, dal volto pulito e segna alcuna malignità nel vostro sguardo. Non sono quindi sorpreso di vedervi per quello che siete.

Lord Eleid, al vostro servizio.
-respiri affannosi-
Desolato di ricevervi in queste abiette condizioni ma il morbo è padrone della mia esistenza.
Prego, sedetevi.   

 

 

 

 

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Herlan 

Sorrido alla prima affermazione del lord. Sono stato fortunato mio signore, da uomo preferisco avere un viso che affascina le donne piuttosto che spaventare i nemici... 

È un piacere conoscerla lord Eleid. L'unico che ha il dovere di scusarsi sono io, voi siete malato e vi siete scomodato per ricevermi seppur non avendo le forze di farlo.se dovesse aggravarsi durante il nostro incontro sentiti in dovere di dirmelo andrò a chiamare subito la sua assistente. Lady Reivald mi ha ospitato come un re e tu mi hai ricevuto come un re, eppure non sono il vostro re... Dovrei essere considerato un' invasore straniero nelle vostre terre. Mi fa piacere sia andata diversamente. Lord Eleid scommetto che si è immaginato anche il motivo della mia visita. 

 

Modificato da MaxEaster93
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Altezza, vi prego di aspettare che sia presente qualcuno in grado di offrirvi protezione in caso dovesse succedere qualcosa, sto andando ora a chiamare la maestra Am'lith, poi andremo a consegnare lo scudo a Lyn, devo ammettere che sono curioso, quindi aspettate.

Lo stesso vale per te Lyn, abbi ancora un po' di pazienza. 

:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:

Quando entro nel laboratorio mi ci vuole qualche secondo per registrare quello che vedo, come se la mia mente non potesse concepire quello che vedono gli occhi. 

Corro vicino a lei inginocchiandomi al suo fianco, il mio respiro si fa più veloce, e mentre cerco di capire cosa le è successo chiamo il suo nome sempre più forte, sperando che reagisca.

@Dm

Spoiler

Aggiungo qui che se vedo che non reagisce la prendo in braccio e la porto dai chierici. 

 

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@Rata

La regina ascolta le tue parole e infine acconsente.
Si alza da trono e sembra abbracciare Lyn, in realtà le sta sussurrando qualcosa all’orecchio in un atteggiamento molto confidenziale.
La driade infine sospira e guarda la regina negli occhi: sto perdendo la pazienza, ma voglio darvi altro tempo, mia signora.

-.-.-.-.-

Qualche ora dopo
(Hai chiesto aiuto e tentato di rianimare Am’Lith dopo averla scoperta distesa nel suo sangue)

Ilakanvir cammina lentamente attorno alla strega.
Data l’emergenza, il capitano è stato bloccato nelle scuderie e inviato subito al laboratorio. Il suo addestramento nella casa Tolmei gli permette di indagare sull’accaduto.
Nella stanza, oltre a voi due, c’è un medico di corte e diverse guardie.
Un paio di loro sorvegliano l’ingresso e non permettono a nessuno di avvicinarsi.

Ilakanvir conferma quello che ha detto qualche minuto fa il medico di corte: Am’Lith è morta da almeno un giorno. Il capitano valango ha chiesto a tutti di non toccare il corpo e ora inizia ad osservare il tavolo da laboratorio: ci sono delle ampolle a terra, una tovaglia tirata da un lato, due gocce di sangue su un punto di quella tovaglia e altre macchie di sangue sul pavimento (tra il tavolo e la strega).
E’ iniziato qui… dice Ilakanvir indicando un punto del tavolo …Am’Lith ha iniziato a barcollare dopo aver fatto qualche passo. Poi si è sentita male e ha urtato qui… indica un altro punto del tavolo.
Passa poi a indicare la tovaglia tirata da un lato… si è aggrappata qui e ha fatto cadere le ampolle. Si è tagliata un dito con gli strumenti affilati che ci sono sul tavolo e questo spiega le macchie di sangue sulla tovaglia e la loro forma.
Am’Lith ha un infatti un piccolo taglio sul dito indice.
Ilakanvir si allontana lentamente dal tavolo mentre continua ad essere concentrato.
Fissa ora le macchie di sangue a terra e dice: qui ha iniziato a vomitare sangue. Si sarà piegata su se stessa e ha cercato di resistere… avrà fatto qualche altro passo e poi è caduta.
Si… si, è caduta qui, vedete come la macchia sangue cambia in questo punto? Avrà iniziato a strisciare verso la porta. Magari avrà cercato di chiamare aiuto.
Avrà tentato di chiamare qualcuno.
Qui invece ha vomitato di nuovo… il suo avanzare si sarà fatto più lento e alla fine si è messa in posizione fetale. I crampi del dolore sono continuati per un altro po' e poi è sopraggiunta la morte. La sofferenza è stata così grande da impedirle di concentrarsi sugli incantesimi.

Ilakanvir si china su Am’Lith e gli scosta delicatamente una ciocca di capelli dal volto: i suoi occhi sono spalancati, la morte è stata traumatica. Non vedo i segni di veleno o soffocamento, credo che sia morta per qualcos’altro.
Ilakanvir si rialza: e credo che questo “qualcos’altro” si trovi ancora in questa stanza. Ma on ho fatto un indagine accurata… ho bisogno di una mano.
Il capitano guarda il corpo della strega: mi dispiace, non meritavi questa fine… poi si avvicina a te …il mondo non deve saperlo. Lo sappiamo solo noi… e tra tutti i presenti voi avete la carica di alfiere del re.
Sono ai tuoi ordini.

 

 

  • Triste 2
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Herlan 

Mi dispiace non sono venuto qui per visitare un vecchio dalla memoria corta... Ho saputo che gli abitanti delle sue terre sono felici, che hai cura del loro benessere dandogli ciò di cui hanno bisogno per vivere e protezione. Questo le fa onore mio signore, dote più unica che rara qui a Valang. Lord Eleid sono curioso di sapere un suo parere, secondo te come deve essere un buon regnante di cosa ha bisogno il popolo di Valang? 

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@Herlan

Gli abitanti di Valang sono dei caproni.
Difficilmente cambiano idea... ma vi farete amare da loro allora difficilmente smetterlando di amarvi.
Dovete armarvi di pazienza e mostrare la vostra presenza al popolo.
Camminate tra la gente, ascoltate le loro richieste e fategli capire che voi sono al sicuro. Voi siete il cavaliere di Aurline? Allora cercate di emulare la regina di ghiaccio. Mi ricordo di una volta che Aurline decise di camminare tra i suoi soldati mentre andavano in battaglia e non alla testa del gruppo.
Mangiò con loro, dormì in una tenda come la loro e fece anche il suo turno di guardia.
Mi permetto un ultimo consiglio. I valanghi cercano dei punti di riferimento in un re... può essere un suo suddito, una sua abitudine o altro... cercate di capire cosa attualmente piace di voi agli abitanti di Avidhar e insistete su quella cosa per far colpo su di loro.

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Herlan 

capisco...non preocuparti per questo.Sono cresciuto lontano dalla nobiltà, senza sfarzi o eccessi ed ora che ho una corona sulla testa posso dire che ho nostalgia della mia "povertà".Sono felice di sentire le sue parole perchè è quello che ho intenzione di fare, se i Valanghi sono capre allora vuol dire che diventerò una capra. Lord Eleid spero vivrai così a lungo da vedere il futuro che ho promesso a questa nazione . ritorno ad essere serio  Sono qui per i semplici cittadini, avranno ciò che meritano, io, il loro futuro re li servirò al meglio. Sono sicuro che lei condivide i miei stessi ideali riguardo questo popolo, avidhar rispecchia i nostri canoni ora li non regna più la paura ma la speranza i miei cittadini, dopo aver vissuto un'inferno ora sorridono al futuro.Avidhr è il motivo principale per cui sono qui mio signore ti domando quindi  come si è sentito quando ha sfamato e accolto 70000 mostri intenzionati a massacrare quella gente. 

Modificato da MaxEaster93
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@Herlan

Ho sentito di quei settantamila, di come hanno invaso Avidhar passando dall'est... e la mia casa, rispetto ad Avidhar, si trova proprio ad est.
So cosa volete chiedermi ma io non ho ospitato ne lasciato passare alcun soldato.
Non ho alcun guadagno nel vedere Avidhar in cenere... per un motivo molto semplice: il vostro scoiattolo mi ha promesso delle erbe mediche che crescono solo nel reame elfico. Se Avidhar cade io perdo il rifornimento di quelle erbe... che possono fare dei veri e propri miracoli per la mia condizione di salute.

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Caster

Prendo il contratto dalle mani di Mirilla e lo leggo attentamente. Mentre i miei occhi scorrono sulla pergamena mi muovo nervosamente avanti e indietro gettando occhiate un po' ovunque.

Poi alla fine mi appoggio su uno scoglio e mentre osservo il gruppo di persone guardarmi a loro volta decido di firmare il contratto.

Non posso lasciar morire qualcuno... e poi non sembra una cattiva persona.

Arriccio la pergamena e la porgo a Mirilla. Attendo che lei la prenda tra le mani e la trattengo per un momento fissandola negli occhi.

Poi lascio il contratto e mi avvicino a Kala e a Artur giá pronti per partire.

----------------------------

Mi rivolgo ad Arthur mentre tracanno un boccale di birra. E cosí tu sei un parente di Viktur Wolkonsoin... bene... di bene in meglio.

Una famiglia molto amata. Appoggio il boccale sul tavolo. Dimmi. Non ti senti fortunato? A quest'ora non potevi goderti questo bel boccale di birra... se fossi stato tu l'erede dei Volkonsoid. E avresti dovuto sposare per forza la principessa. É pur vero che i matrimoni tra aristocratici sono sempre senza amore...

Magari per Viktur é una fortuna che Meijara non si trovi. Non penso che la conoscesse... potrá cosí arrivare al trono senza impedimenti sotto la benedizione di suo zio e di Jotna.

Bevo un altro sorso di birra. Quando torneremo a palazzo, tu dovrai presentarti a Lord Herlan. Questo lo sai... non puoi vagare per il regno cosí liberamente con il cognome che ti porti dietro. Non puoi... come dici tu... spassartela. Sei un aristocratico... in un regno nemico... non ti é permesso.

Faccio una pausa bevendo altra birra.

Poi mi accorgo che Kala non mangia la minestra. Kala... mi rivolgo alla ragazza. Mangia qualcosa... non é il massimo ma é mangiabile.

 

 

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Sento Ilankavir parlare, ragionare e trarre conclusioni, ma solo una selezione delle sue parole raggiunge le mie orecchie

22 ore fa, darteo ha scritto:

Avrà iniziato a strisciare verso la porta. Magari avrà cercato di chiamare aiuto.
Avrà tentato di chiamare qualcuno.

Mi viene in mente la conversazione di pochi giorni fa, quando eravamo da Eleid, la tristezza nei suoi occhi.

23 ore fa, darteo ha scritto:

La sofferenza è stata così grande da impedirle di concentrarsi sugli incantesimi.

Un altro ricordo, lei nasxonde le sue mani annerite e Helpica che mi racconta degli esperimenti strani e pericolosi.

23 ore fa, darteo ha scritto:

suoi occhi sono spalancati, la morte è stata traumatica.

Un altro ricordo si fa strada, lei con gli occhi lucidi che chiede di non essere lasciata sola.

Un groppo in gola mi impedisce di parlare, volgo finalmente lo sguardo su Ilankavir che dice di aver bisogno di aiuto. 

Deglutisco cercando di trattenere le emozioni e dopo qualche tentativo ritrovo la voce 

Richiama Macaria, se... Se è stato qualcosa di magico lei sarà in grado di aiutarci.

Herlan..

Stringo i pugni, per un secondo la pena e la rabbia si mischiano perché questa è la cosa peggiore che possa succedere quando ami qualcuno, ma allo stesso tempo so che l'ha abbandonata qui, rinchiusa nel suo laboratorio mentre sposava un'altra donna, una ragazzina.

Schiarisco di nuovo la voce e proseguo.

Manda un messaggio al Re con i falchi di Rei-Ka, il più veloce che ha, poi parla con Helpica, lei e Am'lith passavano del tempo insieme, forse può aiutarci a capire cosa è successo. 

Io resto qui, lascia qualcuno fuori dalla porta, se quella cosa è ancora qui, potrò avvertire.

Cerco di chiarire la mente per dare ordini, so che c'è qualcosa che mi sfugge ma non riesco a concentrarmi.

Per ora è tutto, aspetterò te e Macaria. 

Una volta che è uscito, le prendo la mano sottile e fredda, il groppo torna a chiudermi la gola e gli occhi si offuscano. Il senso di colpa mi assale, perché è troppo tardi, ma irrazionalmente non ho il cuore di lasciarla sola.

 

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