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Topic di Gioco: Adam Ambrose


SNESferatu

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In realtà le indicazioni del facchino erano corrette. Dopo aver preso l'ascensore ed essere uscito nel corridoio dell'ultimo piano, puoi notare come il posto pulluli di guardie vestite tutte uguali. È un'altra guardia ad aprirti la porta della stanza di Madsen. Oltre la Madsen, nella lussuosa stanza (in realtà molto simile alla tua, ma grande il doppio e con un balconcino annesso) ci sono due guardie, compresa quella che ti ha aperto la porta, le tre guardie che ti hanno appena scortato e Annabelle.

Non le è stato torto neanche un capello, ma il suo volto lascia trapelare la sua emozione principale: paura. Appena ti vede entrare si lascia andare in un sospiro di sollievo, ma tutto ti fa pensare che vorrebbe essere ovunque tranne che lì.

Il misterioso uomo di cui ti ha parlato Casper non è al momento presente.

La svedese ora è vestita di un lungo giaccone nero, da cui si possono solo vedere pantaloni neri attilati e scarpe col tacco, anche queste nere, che la fanno svettare ulteriormente. Questo non ti tange: sei ancora tu il più alto della sala. Molto probabilmente, il più alto in tutto l'albergo.

È seduta scompostamente sul divano, e ti fa segno di accomodarti. "Ora dovremmo essere tutti, giusto?"

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Adam Ambrose

Lo spero... Dico guardandomi teatralmente intorno. Comincio a stancarmi a parlare da solo. Estraggo dalla scatola d'argento che tengo nella tasca interna della giacca una sigaretta e, tenendola in verticale tra il pollice e l'indice, faccio un cenno verso la Madsen. E' un problema se la accendo oppure mi sposto sul balcone? Devo essere sincero, sono un po' invidioso... La mia camera non ce l'ha nemmeno il balcone.

Annabelle, sii gentile... Chiedi a Carl di venire al punto così potrai tornare alla tua lezione di pianoforte. Temo che in questi giorni tu sia rimasta un po' indietro con gli esercizi...

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La Madsen fa un cenno ai suoi sottoposti, fa spostare le tende e aprire il balcone. "Certo, fa pure. Come fossi a casa tua."

Sono le 11 di mattina. La giornata è splendida, e hai il sole proprio in faccia. Ti senti davvero proprio a casa... ma la luce non è ancora abbastanza per invadere quello spazio. Il tuo appartamento è organizzato in modo tale da incanalare la luce in modo da renderti facile l'ingresso alla Tana. Ovviamente, non vale lo stesso per questo albergo. Però puoi accenderti e fumare una sigaretta in tutta tranquillità, con davanti a te la vista della San Castillo che conta. E anche della San Castillo peggiore, quella che dà sul mare.

Dietro di te, Annabelle inizia a bisbigliare qualche parola. C'è un minuto di silenzio, nessuno osa fiatare. Quindi, lentamente, si manifesta una figura ormai ben conosciuta a te. È semitrasparente, come l'hai visto neanche poche ore fa.

Alla vista di Carl, la svedese si sfrega le mani. Il suo volto è cupo, e una smorfia lo taglia a metà. I suoi sottoposti non fanno una piega. Devono essere ben abituati a questo genere di cose.

"Bene bene... chi abbiamo qui?"

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Carl si manifesta nuovamente in tutta la sua... gloria. Gocce di quel liquido vischioso trasparente appaiono intorno alla sua figura, con sommo disappunto di una delle guardie di Madsen in particolare. Magari sono abituati ai fantasmi, ma probabilmente è lui quello che deve pulire alla fine, e la cosa evidentemente non gli piace affatto.

Casper fluttua verso la donna svedese, mentre regna il silenzio. "Liberami. Liberami!" è il canto funebre che esce dalla sua bocca informe.

La donna non puo fare a meno di trattenere una risata. "E cosa faresti, altrimenti?"

Carl inclina la testa, e fluttua come un missile attraverso il suo corpo. Ma non succede niente. È incorporeo: la Madsen continua a ridere.

Ancora ridendo, sposta gli occhi verso di te. "Inizio a ricordarmi qualcosa... hai provato semplicemente a rompere il CD?" Mima il gesto. "Sarebbe libero dalla mia influenza, in questo modo, no?"

Nel frattempo, Carl sembra fuori controllo. Gira per la stanza urlando solo "Liberami, liberami", senza sosta.

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Adam Ambrose

Aspiro dalla sigaretta guardando con un certo imbarazzo la sceneggiata del Fantasma. Meno male che aveva pensato a cosa dirle... Chissà se avesse improvvisato... Veramente pensavo sarebbe stato più sicuro rompere te. Immagino voglia vendicarsi, no? Anche se ammetto una certa difficoltà nell'interpretare le sue esigenze

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Nel dubbio, tutte e cinque le guardie ti fanno vedere che sono armate con pistole. La Madsen allarga le braccia.

"Be', immagino. Ma sai come sono fatti i fantasmi, no? Volubili. Fermi nel passato." Un pugno di Carl l'attraversa proprio mentre dice quelle parole. Non la scalfisce. "Mi è stato detto che io ne ho creati molti... è divertente sapere che sto popolando un mondo di fantasmi. Ma questo qui presente è speciale. Ho chiamato uno specialista per legarlo a quel CD... mi è stato promesso che in quel modo sarebbe diventato più potente, ma solo se la Registrazione viene messa in un lettore."

"Mi sembrava ironico, no? Io non ho la Registrazione. Non ancora. E tutti quanti quelli che sentono questa Registrazione falsa, muoiono per colpa della persona che mi ha venduto quel CD falso. La stessa persona che ora sta cercando di uccidermi con pugni trasparenti, tra parentesi."

"Vuoi rompermi? Ci sono cinque persone che possono rompere te, e la tua amica. Vedi tu. Sarà divertente lo stesso."

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Adam Ambrose

Mi sembrava che questo argomento l'avessimo già affrontato e superato prima. Evitiamo di fare a gara sulla lunghezza di metaforici membri genitali. Mi sembra inelegante giunti a questo punto. Dico facendo un vago gesto svolazzante con la mano. Piuttosto, parlavi di uno specialista... Di chi si tratta e dove posso trovarlo? Probabilmente lui potrebbe saperne di più sul da farsi.

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La Madsen si alza in piedi. "Evitiamo sì di farci questa gara, ma alla fine sei sempre tu a tornarci. Chi è che continua a fare riferimento al volermi rompere? Vuoi rompermi? Rompimi."

"Anche perché non ho intenzione di rivelarti i miei contatti. Non ne ho motivo. Sono stata fin troppo rispettosa nei vostri confronti, nonostante questo fantasma continui a cercare di... farmi qualcosa, non so."

"Non voglio fare la difficile. Ma non so chi tu sia, perché sei qui, cosa vuoi davvero da me, oltre che vendicare quest'uomo."

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Adam Ambrose

Non mi sembra vero che tu non sappia chi io sia... Anzi... Ma sorvoliamo su questo punto. Mi concentrerei piuttosto sulla nostra questione. Potremmo trattare la vicenda come una transazione d'affari. Tu mi porti dal tuo contatto ed io in cambio farò qualcosa per te, purché sia ragionevole. Mi sembra equo, non trovi?

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La donna si rimette a sedere con un tonfo. Allarga le braccia e poggia le mani sulle ginocchia. "Ma sì, si può fare." intima alle guardie di nascondere le armi. "Sarà probabilmente un'esperienza utile anche per il mio contatto, in fondo. È da tempo che non mi faccio sentire, potrà essere interessante vedere la sua reazione."

"La bambolina qui deve essere dei nostri?" chiede, rivolgendosi ad Annabelle "non mi sembra molto del... settore. Diciamo."

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La Madsen sospira, mentre Carl continua a girarle intorno senza ottenere niente. È completamente fuori controllo.

"Che ci posso fare. Mi hai convinto. C'è un posto, poco fuori città. Era una fabbrichetta, un tempo. La persona di cui vi sto parlando è... particolare. Se capisci cosa intendo. A questa persona non piace avere molto a che fare con il mondo circostante. Non è come me e te. Ma so quali sono i suoi orari per contattarla."

"Cioè, se andate da lei verso le 11 di notte, le dite che vi mando io, non avrete alcun problema. Le dovete dire che vi mando io, o ci saranno sicuramente problemi. Sapete come sono le creature sovrannaturali... così volubili."

Ti fa un segno con il palmo della mano. "Un attimo."

Comunica in svedese con una delle guardie, che prende una valigia da una stanza che non puoi vedere, la apre, e ne tira fuori una mappa.

"Ecco, si trova qui."

Spoiler

Facendo riferimento alla mappa di San Castillo: il luogo si trova qualche chilometro oltre l'estremo nord ovest della città.

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Adam Ambrose

Spengo la sigaretta e mi avvicino alla scrivania della donna allungando la mano per stringere la sua. Lady Madsen la ringrazio per la disponibilità. Sono sicuro che avremo altre occasioni per confrontarci e per consolidare un piacevole rapporto costruttivo.

Annabelle, sii gentile. Da una calmata a Carl e togliamo il disturbo.

Prima di trovare questo tizio avrò bisogno di nutrirmi e voglio proprio sia un pasto abbondante

Spoiler

Per me si può cambiare scena. Se vuoi discutiamo per un paio di post con anna per decidere se viene oppure no e poi sposterei la scena in un fight club clandestino. È in posti del genere che adam si nutre quando ha molta fame. Posti dove anche se muore qualcuno non vengono fatte troppe domande ne troppi problemi (se sei d'accordo ovviamente :grinning-old:)

 

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Alle tue spalle noti la Madsen che ti fa ciao ciao con la manina, mentre tu, Annabelle e Carl vi lasciate la sua stanza dietro di voi. Carl ovviamente non vuole andarsene. È visibile. Ma mentre vi allontanate, anche lui dopo poco è costretto a spostarsi con voi, per poi risparire da dove è venuto.

Torni nella tua stanza, e chiudi la porta. Carl riappare come prima, ed è di un mogio che non ti pare di aver mai visto prima. Che, ormai conoscendo Carl, ti pare quasi un'assurdità. Gira triste per la stanza, e mima l'atto di prendere a testate il muro. Le poche volte in cui sbaglia mira lo attraversa completamente. Lo senti mugugnare frasi sconnesse.

Annabelle sta man mano riprendendo colore. "Hai... davvero intenzione di fidarti di quella donna? Potrebbe essere una trappola, per quanto possiamo saperne! Cioè, non credo ti cambi molto alla fine ma... insomma. Una trappola non è mai carina, no?"

Spoiler

Fine with that. Sono posti in cui i pasti sono veloci e leggeri. Difficile che salirai di tanta Sazietà a meno di non perdere un sacco di tempo a picchiare sconosciuti.

 

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Annabelle ti appare molto confusa, e agitata. I riccioli le coprono la fronte, ed è madida di sudore.

"Perchè... è il capo di una banda mafiosa? Non so, non tendo a fidarmi troppo dei grandi criminali... poi, ehi, magari hai visto in lei qualcosa che io non ho visto. Un barlume di... qualcosa. Non so. A me è parsa solo un enorme e freddo blocco di marmo."

Spoiler

Quando vuoi, possiamo spostarci nel fight club. Visto che è qualcosa di "a parte" per i combattimenti userei le regole che permettono di chiudere una sfida in un solo tiro. Se riesci ti nutri, altrimenti ciao. Ma sei libero, come preferisci.

 

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Adam Ambrose

Io e la signora Madsen non abbiamo nulla l'uno contro l'altro e non vedo quale vantaggio potrebbe trarre dall'eliminarmi. Ha dato la sua parola ed io ho dato la mia. Se decidesse di venir meno alla sua parte dell'accordo dovrà assumersene la responsabilità. Ora, ti prego di perdonarmi ma un impegno improrogabile. Pensa se vuoi seguirmi oppure no, se decidessi di sì fatti trovare al parcheggio per le 22.30 altrimenti ti conviene tornare a casa oppure andare da un'amica. Non è saggio che tu resti qui. Sii discreta e cerca di non farti seguire, anche se la vedo dura.

Detto ciò mi incammino. E' il momento di mangiare

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"... mi scusi, ma preferirei davvero di no. Lei può vincere qualsiasi cosa io... io sarei solo un peso. Ma mi raccomando, si porti il CD dietro. Almeno Carl potrà seguirla."

Detto questo, lasciate entrambi l'albergo. Tecnicamente, nessuno ti ha cacciato, e hai ancora tutta la giornata pagata. In fondo, la stanza l'hai pagata... almeno fino a domani non ti manderà via nessuno. Anche se non c'è niente da mandare via. Annabelle torna nel suo appartamento, ancora un po' scossa.

Invece, tu hai altro da fare. L'Angelo Demoniaco che ti porti dentro ha fame, e non riesci a sentire altro. Praticamente senti urlare da dentro, una litania infinita di lamentele di fame, fame, fame. E hai un mezzuccio veloce per cercare di saziarti, almeno un pochettino. Conosci un posto che ogni tanto accetta incontri clandestini. Uno di quei tanti fight club, che a forza di Fight Club invece di rispettare la regola 1 e la regola 2 hanno iniziato a diffondersi a macchia d'olio per la nazione. La prima volta, ci sei capitato quasi per caso, quasi guidato dal Sogno Primordiale. Ora sei un po' conosciuto. Sei brutale, ma la voglia di sfida, e la possibilità di scommesse "ricche" continuano a chiamare nuovi challengers al tuo cospetto.

O semplicemente non conoscono la tua fama. Fame.

Spoiler

Praticamente questo è un incontro di MMA in cui puoi fare quello che ti pare all'avversario. Quindi puoi usare la tua Specializzazione. Le regole del Combattimento Senza Scrupoli sono facili: l'intero combattimento si riduce a un solo tiro. Chi ottiene più successi, vince lo scontro (e infligge tanti danni quanto la differenza tra i due tiri). Se vinci lo scontro, ti faccio tirare per la Sazietà.

Adam: Forza + Lotta + 1 (Boxe) = 8 dadi. 5 successi. Successo eccezionale.
Sfidante:
Forza + Lotta. 5 dadi. 1 successo. Perde.

Purtroppo è un pasto veloce, di Potenziale base 1... e 1 rimane, perché nessun modificatore può essere applicato. Hai solo un dado per aumentare la Sazietà, ed esce... 7. Quasi, ma non basta. Immagino tu voglia combattere ancora. Però ottieni 1 Volontà per il successo eccezionale e la condizione Ispirato, che posso applicare al prossimo combattimento per farti ottenere un Successo Eccezionale con soli 3 dadi invece di 5.

Ispirato

Sei pieno di motivazione.
Possibile fonte: Successi eccezionali (Manualità, Espressione), il Pregio Motivante.
Effetto:
Risolvi la Condizione quandi compi un’azione legata al campo per cui sei Ispirato. Devi ottenere solo tre successi invece di cinque per avere un successo eccezionale e ottieni 1 Volontà.
Risoluzione: Vedi sopra.

Altro combattimento:

Adam: Forza + Lotta + 1 (Boxe) = 8 dadi. 4 successi. Successo eccezionale. (quindi ti riprendi la Condizione Ispirato di sopra e ottieni un Beat perché hai risolto una Condizione)
Sfidante: Forza + Lotta. 6 dadi. 3 successi. Perde.

Ottieni 1 Beat! Sei a 2/5 di Esperienza (+1). Per la Sazeità sempre Potenziale base 1, ma arrivi a due dadi da lanciare perché stai inziando a "consumare" più corpi. Ottieni 1 Successo, quindi ottieni 1 Sazietà. Sei a 3 Sazietà. Dimmi se vuoi continuare.

Appena entrato, il clima nel Fight Club cambia. Diventa pesante... ma anche più eccitante per tutti i presenti. Tutti vogliono vederti lottare, e tutti vorrebbero finire sotto la tua macchina da guerra. Il primo uomo, seppur con fisico scolpito e una tecnica niente male, dura pochissimo sotto i tuoi colpi. Forse lo carichi anche troppo, ma riuscirà ancora a stare in piedi dopo questo combattimento. La sua paura non ti è quindi sufficiente.

Il secondo scontro è con una tua vecchia conoscenza. Non ne sai il nome, in questo posto è meglio non preoccuparsene, ma ne ricordi il viso. Ha già avuto la peggio contro di te, ma lo vedi allenato. In sostanza, la situazione non cambia rispetto la scorsa volta. Resiste molto di più, è uno scontro molto più impegnativo, ma invigorito dalla lotta precedente lo maciulli. Si arrende nonostante non abbia riportato chissà quali ferite... e allora la senti. La familiare paura. Non è abbastanza per rifocillarti ma... ehi, non si butta via niente.

Sei il re in questo posto.

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