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Le Colpe dei Padri - TdG


Pippomaster92

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Ben Greene

Faccio un lungo sospiro, prima di alzarmi in piedi e fare un leggero inchino verso il Consiglio.

Quindi mi volto verso la popolazione, dicendo a voce alta Amici miei, lasciate che vi parli brevemente, al fine di chiarire l'incresciosa situazione in cui ci troviamo.

A questo punto tante paia di occhi sono puntate su di me e - per un folle momento - mi chiedo se la cosa migliore non sia estrarre il revolver, sparare un colpo in aria e fuggire.

Ma non si può fare, quindi continuo Molti di voi avranno sentito voci, sospetti... insinuazioni. Ma oggi siamo qui affinché tutti voi possiate sapere i motivi della sventura che ci ha colpiti.

O, per lo meno, sapere quello che il Consiglio ritiene possiate digerire... Mi dico. Pare brutto pensare di ingannare queste persone ma, se mi trovassi tra il pubblico, credo preferirei cullarmi nell'ignoranza che sapere...beh...certe cose!

Ve ne parlo io poiché, prima in vece di Vice Revee e poi in funzione di Facente Funzioni di Revee, ho seguito questi eventi dall'inizio alla fine e posso raccontarveli in ordine. sorrido mesto e credo tutti mi crederanno quando dico Vi assicuro che non era mio desiderio che ciò accadesse. Sarei stato ben lieto che qui, al mio posto, ci fosse il Isaac Aaronson...ma ci vorrà tempo prima che possa tornare qui...

Scuoto la testa, quindi aggiungo Comunque tutto ciò è iniziato anni fa, quando il vecchio Billy Truemann è entrato in contatto con qualcosa di...beh, di brutto. Brutto del genere che nessuno che segua la Sua strada dovrebbe nemmeno considerare.

Sospiro, cercando le parole giuste per essere vago su questa parte. Tutti la sapranno, ormai, ma va comunque detta in modo da non spaventarli. E parlare di stregoneria non è il massimo in questo senso Crediamo sia questo ad averlo reso ciò che era alla fine. Forse all'inizio nemmeno voleva tutto questo, non lo so...ma alla fine...non era più lui...

Mi sforzo per non guardare la nipote. Dovrò tirarla in ballo, ma deve sembrare meno coinvolta possibile se vogliamo salvarla Come sapete, ha aggredito e quasi ucciso il Revee. Quando l'abbiamo catturato e processato, è impazzito. E abbiamo dovuto ucciderlo...solo che non era più qualcosa che si potesse semplicemente uccidere Ma abbiamo scoperto diverse cose. La più importante delle quali è che ciò in cui il vecchio Billy si era imbattuto è ciò che - indirettamente - ha portato alla morte del povero Lars Doner.

Nel dirlo mi torna alla mente la scena del vecchio Lars, ucciso. Gli uomini che lo hanno ucciso - di cui Judith Payne ha ammesso di essere complice - cercavano questa cosa e, erroneamente, pensavano l'avesse Lars. Cercavano un libro, uno di quelli su cui non si dovrebbero posare gli occhi. Uno di quelli che non si dovrebbero mai leggere. 

Tralascio il fatto che il libro sia senziente e...malvagio. ma devo dire che è un libro che non si dovrebbe leggere. È importante perché tutti sanno che Molly non sa leggere e sarà più facile far passare il messaggio che non sia colpevole del crimine più grande, se pensano che non possa aver letto il libro.

Ma hanno commesso altri crimini, crimini contro altra brava gente: hanno ucciso il Revee di Malady e ferito un suo abitante, un brav'uomo che era venuto qui ad aiutarci. E hanno ferito un nostro concittadino... Due, se contiamo anche me, ma io sono qui per raccontarlo Ognuno ha le sue colpe e ne risponderà alla fine dinnanzi a Lui. I nostri concittadini feriti o uccisi sono stati colpiti dalla mano dei due uomini complici della falsa Revee Payne. Lei, invece, deve rispondere direttamente della morte del Revee di Malady e del ferimento di Frank Coltrane.

E, con queste parole, ho anche dato un aggancio a mio padre, qualora voglia accogliere il mio suggerimento di lasciare a Malady la patata bollente di Judith Payne.

Comunque mi fermo, per vedere le reazioni dei presenti.

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La folla mormora più volte durante l'esposizione di Ben. Specialmente quando si toccano argomenti sovrannaturali. 
In particolare però sono le colpe di Payne a scatenare di più i bravi cittadini di Sowstead. Il fatto che una donna si sia spacciata per un revee e abbia invece commesso omicidi e furti è senza dubbio qualcosa di indegno. Il fatto che sia una straniera la rende più riprovevole di Molly. 

"In effetti" commenta il Pastore "Judith Payne non ha commesso crimini strettamente contro Sowstead. A parte forse la sua falsa testimonianza. Ma non dovremmo considerarla equamente colpevole dei crimini che ha ordinato ai suoi sgherri?" 

Prima che Ben possa aprire bocca, però, è di nuovo Judith a prendere la parola "Si, sono colpevole di tutti questi crimini. Quante volte devo ancora devo ammettere i miei peccati? E ce ne sono molti altri, commessi altrove e contro altre brave persone. Ma qui si perde solo del gran tempo" si alza in piedi, le catene che tintinnano "mentre là fuori la hexe è in agguato. Non si fermerà finché non avrà ciò che vuole, e calpesterà tutti voi per averlo. Alcuni qui hanno già incontrato quella creatura delle tenebre, e sono già sotto il suo controllo" 
I presenti cominciano a mormorare più forte, guardandosi attorno spaventati. Molti recitano brevi preghiere. Il consiglio si agita sulle sedie a disagio, mentre in particolare Silas Greene lancia occhiatacce al figlio: perché non mette la donna a tacere?
"Io sono colpevole e accetterò qualsiasi punizione vogliate infliggermi. Ma prima dovete permettermi di aiutarvi. Solo io so come sconfiggere la hexe, e come ucciderla" 

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  • 2 settimane dopo...

Ben Greene 

Sospiro pesantemente, perché Judith pare non riuscire proprio a capire quando parlare e quando non farlo...ed io non sono la migliore delle persone per arringare una folla. Alla fine dico Per favore, calmatevi e fate silenzio. Siamo qui, di fronte a Lui, per dimostrarci degni delle sfide che ci hanno posto davanti!

Indico verso l'alto, a rafforzare il concetto. 

Vi ho parlato di un libro, perché quello è la chiave di tutto. È il libro di una Hexe, e questa donna ha voluto rubarlo - ha scatenato tutto questo per rubarlo - poiché desidera vendetta contro questa strega. È un motivo valido? No, ma lei stessa sa di avere commesso crimini e lo ha già ammesso.

mi sto spazientendo, lo so. Mi scappa il filo del discorso.

La mano vorrebbe estrarre il pugnale e giocarci, magari intagliare qualcosa. Ma non si può. Mi costringo a stare fermo, giocando con un lembo della giacca, mentre dico Siamo qui tutti perché una cosa del genere non può essere lasciata irrisolta. E credo che nessuno di noi voglia sia lasciata irrisolta, giusto?

Cerco gli occhi di tutti, per mostrare che non mento Judith Payne pagherà le sue colpe, lei stessa lo ha chiesto. Ciò che è da decidere è se abbiamo più diritto noi di infliggere la pena o la brava gente di Malady, a sua volta tradita nella fiducia e privata del proprio Revèe.

Non è decisione che spetti a me, quindi non aggiungo altro Quanto alla gente del posto...sarà al sicuro sia dalle tentazioni che il male porta con sè che da chiunque voglia il libro, non appena esso sarà portato via e distrutto. 

Guardo un momento mio padre, prima di aggiungere Sarete tutti al sicuro. Voi, i vostri figli. Tutti coloro che credono in Lui. Anche Mallerith Truemann, che già lontano dagli influssi di chi era corrotto ha chiesto di poter dimostrare il proprio pentimento ed espiare con il duro e onesto lavoro.

Sarebbe così semplice senza tutti questi salamelecchi, ma sono necessari per calmare la gente Sarete al sicuro. Mi sono offerto di persona volontario per portare via quel libro, in un luogo ove possa essere distrutto dalla forza benigna della natura. L'ho fatto per proteggere la mia famiglia, i miei amici...la mia città. E, se il Consiglio lo vorrà, lo farò, anche a costo di affrontare una Hexe!

Alla peggio, dovessi morire, Sowstead sarebbe comunque in salvo, no?

Peccato io non voglia morire!

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Emily Sodden

Stringo un pugno quando sento Judith provare a catturare l'attenzione della folla spargendo ulteriore paura e altri sospetti: la mia comprensione per la ragazza si sta esaurendo sempre più rapidamente. Guardo quindi speranzosa verso Ben, l'unico che può fermare una volta per tutte la follia che sta colpendo la nostra casa e fare finalmente tornare tutto alla normalità. Anche se non mi piace l'idea di essere impotente. Come vorrei poter fare qualcosa per aiutare Molly... Mi guardo quindi intorno, cercando di cogliere gli umori della gente e di capire se i danni fatti da Judith siano stati arginati dalle parole del giovane Greene. 

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Proprio quando finisce l'arringa di Ben Greene, la porta della halle si apre di colpo. 
Isaac Asronson, sorretto da Erika e Jasper Doner, entra nella sala.
Il volto è piagato da un'orribile bruciatura, ancora in parte coperta da impacchi tenuti assieme dalle bende. E le gambe gli tremano, ma solo un poco. L'unico occhio visibile manda bagliori di pura determinazione: il revee è tornato.
"Che succede qui? Un processo?" il suo sguardo corre sulle due imputate.
Una la riconosce, è la giovane Truemann. Poco di buono, ma non certo una criminale.
L'altra è una donna dai capelli corti, in pantaloni. Il revee non sa se stupirsi di più delle manette che le tengono chiusi i polsi o del sangue secco che le macchia rovinosamente la camicia. O del fatto che la donna abbia ancora un cinturone, sebbene senza più la sua arma nel fodero. Una donna armata?

Silas Greene, uomo del consiglio e apparentemente il capo di questo processo, si alza per lo stupore "Isaac! Che ci fai in piedi? Dovresti stare a letto. Erika, perché non..." 
Ma la levatrice lo interrompe "Non vuole restare giù, avrei dovuto legarcelo a quel letto. Sembra in grado di farcela, comunque. Duro come un chiodo"

Considerata la situazione si tiene una breve riunione: il facente funzione revee Ben Greene aggiorna Isaac sugli eventi, e con uno sguardo di gratitudine gli lascia il posto per l'interrogatorio e la gestione del processo. Il giovane Greene, in quanto persona informata sui fatti, resta comunque a disposizione.

Dopo un quarto d'ora il processo può ricominciare. 

Nota

Spoiler

@Plettro benvenuto!

 

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  • 2 settimane dopo...

Isaac Aaronson

Da quando il vecchio Truemann mi ha spedito in quel fiammeggiante limbo tra la vita e la morte è passato... Non so quanto tempo: mi sembra siano passati mesi e, allo stesso tempo, pochi giorni... Un lunghissimo e tormentato sonno privo di sogni.

Eppure, quest'oggi, mi sono svegliato gridando a gran voce il nome del mio aggressore, con la voce spezzata dal dolore che provavo in volto, sebbene fosse durato per pochi istanti: il mio volto è guarito, segno del tempo passato da quando è stato deturpato da quello stregone.

La prima domanda che ho rivolto ad Erika è stata "Quanto tempo è passato? Dov'è lo stregone?"  e una volta ricevuta la mia risposta mi sono incamminato subito verso la Halle desideroso di dire la mia su questa storia, senza nemmeno pormi il problema di quanto avessi dormito.

Isaac è tornato e si è riposato abbastanza.

Dò una pacca sulle spalle al ragazzo ed una stretta di mano, ringraziandolo sottovoce per tutto quello che ha fatto in mia assenza: da cupo cacciatore solitario pare che sia diventato l'eroe di cui Sowstead aveva più bisogno, un bel passo avanti, peccato siano stati questi tempi cosí orribili a renderlo l'uomo che è oggi.

Uno sguardo benevolente invece va alla giovane Emily Sodden, il mio breve saluto dopo... Chissà quanto tempo, ironicamente non ho avuto il tempo di chiederlo a nessuno.

Salve a tutti, brava gente di Sowstead, spero siate felici di rivedermi quanto lo sia io di poter rivedere voi. 
Mi scuso per la mia... Assenza, ma adesso sono qui: non potevo sopportare l'idea di rimanere a letto proprio in un momento così cruciale per la nostra comunità. Non sarà una piccola bruciatura, per quanto lontana dalla luce di Egli, a mettermi fuori dai giochi.
 concludo con un sfottò verso la magia maligna del vecchio Truemann, per fare coraggio a me e ai miei concittadini, cercando di tirare su il morale a tutti.

Il buon Ben mi ha raccontato, anche se un pò di fretta, le accuse nei confronti della signorina Payne, ed in qualità di Reeve di Sowstead sento di dover dire la mia a riguardo: i crimini commessi da Judith Payne sono numerosi e non si può discutere la sua colpevolezza, non dopo ben due ammissioni di colpa durante il Giudizio del consiglio. Dico serio, scrutando la donna e solo in seguito l'intera folla Il libro è un male terribile e verrà distrutto, ma sappiamo come farlo da soli. Ci penseremo noi, non abbiamo bisogno dell'aiuto della signora Payne e per questo, come ha già detto il giovane Greene, la riporteremo a Malady per farle avere il giusto processo che merita.

Non preoccupatevi, brava gente di Sowstead, ne passerà di acqua sotto i ponti prima che questa cittadina debba appellarsi a una persona simile per superare gli ostacoli che gli si pongono davanti. In passato non siamo mai dovuti scendere a compromessi con il male e non lo faremo nemmeno oggi. 

Ed è questo il mio primo intervento da dopo il mio risveglio, spero solo che la luce di Egli possa guidarmi.

 
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Emily Sodden

Accade un evento inaspettato proprio quando il processo sembra essere arrivato ad un problematico stallo: Isaac si è ripreso a sufficienza da rialzarsi e presentarsi nella Halle. Gli sorrido quando lo vedo entrare, ricordando quanto ci abbia aiutato nei primi tempi dopo questa epidemia di follia. Se questo non è un segno della Sua benevolenza... Il processo viene fermato per aggiornare Isaac sullo stato delle cose e aiutarlo a prendere la sua decisione. L'interruzione non dura molto, ma la mia percezione del tempo viene dilatata dall'ansia per il verdetto.  

L'intervento di Isaac, però, vale l'attesa: ancora una volta parla con la saggezza che lo contraddistingue, avendo probabilmente compreso il piano mio e di Ben. Annuisco soddisfatta e guardo speranzosa il resto del Consiglio, per sentire cos'abbiano da dire. 

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Nonostante il tempo impiegato da Isaac per aggiornarsi, la gente nella halle non si è ancora ripresa dallo sgomento. Ci vuole ancora un po' prima che i mormorii tacciano definitivamente.

Judith Payne è la prima a riprendersi e ne approfitta per ribattere "Avete bisogno di me! Pensare di poter affrontare la hexe senza sapere nulla su di lei? Quella donna è infida e crudele. Userà le sue malie per ingannarvi e le consegnerete il libro. Non capite? Nessuno qui capisce ciò?" Judith è arrabbiata, ma anche disperata. Nessuno vuole ascoltarla. Si volta verso Ben Greene "Almeno voi, doveste comprendere! Lei vi ruberà il libro, e lo userà contro il vostro villaggio. Lo vuole fare da anni, decenni. Fino ad oggi solo il fatto di non avere il Boek con sé l'aveva frenata. Ascoltatemi, vi prego"

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Emily Sodden

L'intervento di Isaac non risolve i dubbi del paese e non ferma la sete di vendetta di Judith, ormai in preda alla disperazione. Sono seriamente dispiaciuta per questa ragazza, divorata da un sentimento tanto potente, sperando che il processo possa finire a breve e che si possa arrivare ad una conclusione per questa storia: voglio che tutto torni alla normalità, almeno per gli altri. 

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Isaac Aaronson

Le parole della ragazza mi sembrano le tipiche di chi voglia cercare di sfuggire alla punizione che l'aspetta: sicuramente l'appenderanno ad un cappio, a Malady.
Non è facile per me, non ho mai dovuto far ammazzare qualcuno qui a Sowstead, e sebbene non sarà la nostra comunità ad occuparsi di lei, è come se fossimo noi a darla in pasto a quelli di città.
Ma in fondo, se l'è cercata.

Eppure ho un dubbio, d'altronde non ha negato nessun crimine a detta di Ben e ha pure detto che si consegnerà alla legge una volta distrutto il libro, potrebbe mentire, ma anche no.
Per me non è ammissibile essere tanto indulgenti. Se desideravi tanto distruggere il libro da sola, avresti dovuto trovare un modo che non comportasse la morte di tanti innocenti né l'associazione a delinquenti simili. Io dico di scortarti a Malady. Al libro penseremo noi. tuttavia, mi ricordo che nella Halle tutti hanno la parola e non posso fare a meno di guardare Ben, in attesa di una sua risposta al disperato appello di Judith.
 

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"Non mi pento di ciò che ho fatto, revee. Ho dovuto fare delle scelte, ma l'alternativa ogni volta sarebbe stata cedere il libro alla hexe. Io... ho dovuto dannarmi per fermare Metzger. E non sarà tutto invano!" 

Le persone nella Halle non rispondono bene a questa ammissione di colpa. Il processo serve a sapere se le due donne siano o meno colpevoli. E una ha ammesso di esserlo. Tanto basta alla maggior parte delle persone. 

E il Consiglio non è da meno. Silas Greene si alza e prende la parola "Le colpe dell'imputata Payne sono chiare, la sua ammissione pone fine al processo nei suoi confronti. Verrà condotta a Malady, le autorità del posto verranno informate dei suoi peccati e si occuperanno di lei"
Si volta poi verso l'altra imputata "L'imputata Truemann ha mostrato di non avere avuto intenzione di commettere peccato. Ciò nondimeno ha delle colpe, e dovrà scontarle. Riteniamo che aiutare il buono e sfortunato Frank, giù a Malady, sia un servizio adatto"

Si guarda attorno. Il resto del Consiglio annuisce. "La seduta è tolta. Sowstead si è purificata dal male che l'ha infestata. Ora preghiamo assieme affinché Egli ci guidi verso un futuro di pace e penitenza" 

Il Pastore si alza a sua volta e comincia a dirigere la preghiera. L'intera halle china il capo seguendo la breve, ma sentita, messa. Anche Molly Truemann. 
Solo Judith Payne resta in un silenzio carico di odio e rassegnazione, lo sguardo cupamente fisso verso i polsi incatenati. 

 

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Emily Sodden

Non sono molto contenta delle parole di Judith, che sembra quasi volersi "lavare" dalle sue colpe giustificando tutte le sue azioni con il Boek. Credevo che, in fondo, fosse sinceramente pentita, ma non sono più sicura che sia così. Sono però lieta che il processo sia finito e che Molly sia stata redenta, almeno in parte: partecipo con piacere alla cerimonia, pregando con la consapevolezza che ben presto avrò bisogno di tutto l'aiuto possibile per fare tutto il necessario per salvare il villaggio. 

Una volta terminata la celebrazione torno a casa assieme a mio padre, lanciando un'occhiata eloquente a Rose: è l'unica che sa cosa dovremo fare e ho bisogno del suo supporto. 

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Isaac Aaronson

La riunione si è quindi conclusa.
La pericolosa pistolera, Judith Payne, verrà quindi mandata a Malady per rispondere delle proprie colpe.
Adesso dobbiamo solo pensare alla distruzione del libro per poter tornare finalmente alla placida vita di tutti i giorni.
Mi avvicino quindi alla secondogenita Sodden, mentre la calca di gente esce dalla Halle Allora, Emily, qual'è il piano adesso? le chiedo Ben mi ha raccontato che... Hai capito come distruggere il "Boek". mi viene quasi spontaneo bisbigliare l'ultima frase, tale è il sacrilego timore che questo libro emana Ti spiacerebbe spiegarmi, magari in un luogo leggermente più appartato? 

Modificato da Plettro
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Emily Sodden

Vengo raggiunta dal revee mentre torno a casa, sorpresa che sia venuto a parlarmi subito: mi ha sempre tenuto in grande considerazione, ma pensavo che sarebbe passato prima da persone ben più importanti della sottoscritta. Annuisco alla sua domanda, guardando poi mio padre. Possiamo usare la forgia per parlare? Chiedo attendendo una conferma da mio padre per fare strada all'uomo. 

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Emily Sodden

Mi dirigo quindi verso "il mio regno" assieme a Rose e al revee, per poter discutere di questo argomento tanto delicato. Esistono due metodi, principalmente: dovrebbe essere possibile distruggerlo fisicamente, tagliandolo e rompendolo, o farlo marcire in acqua corrente. Le fiamme, invece, sono totalmente inutili. Spiego pragmatica a Isaac, aggiungendo Sappia, però, che nessuno ha mai provato a farlo.  

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Isaac Aaronson

Saluto il buon Hank, ridendo un poco del suo sospiro di rassegnazione, fingendo di star assecondando i capricci della figlia... Forse non sa quanto sta facendo veramente per questa comunità e forse è meglio non farglielo troppo presente.
Bene, sembra facile. dico un poco sospettoso, in verità Eppure non mi convince, questo libro è il male, non può venire distrutto così semplicemente. O almeno, forse può, ma poi potremmo doverci aspettare una qualche... Ritorsione? dico alla ragazza La Payne non ha detto proprio niente a riguardo? chiedo alla ragazza, accarezzandomi nervosamente la barba Sai, Emily, stavo pensando se... Se non fosse effettivamente una buona idea chiedere una consultazione a Judith prima di distruggere il libro. Magari potremmo scortarla noi in manette fuori città per poi distruggere il libro e solo dopo, portarla a Malady. Non si sa mai cosa ci riserba questo affare.

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Emily Sodden

Ci saranno certamente delle conseguenze. E, infatti, dovremo essere pronti ad affrontare qualunque cosa si presenti davanti a noi ad esigere la sua vendetta. Dico al revee, scuotendo poi la testa alla sua domanda. Nulla. Non ha parlato neanche di fronte ad una domanda diretta. Anzi, ha ammesso di saperne tanto quanto noi. Concludo, correggendolo poi sul piano di domani Io vi raggiungerò più tardi nel Boschetto. Il Consiglio non mi permetterebbe mai di partire. Vi assicuro, però, che lei ci sarà. 

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Isaac Aaronson

Accidenti... mi passo la mano sulla nuca, evidentemente innervosito da cosa potremmo dover affrontare, l'imprevedibilità di quel libro rende il tutto più scoraggiante: nemmeno Judith sa la verità.

D'accordo, allora. Chiederò a mio figlio di sostituirmi per domani e partirò con Judith e Ben la mattina presto, poco dopo l'alba, quando fa ancora fresco. Ci incontreremo lì. dico alla ragazza serio per poi guardarla negli occhi Vedi di riposare bene... E porta dei guanti da fabbro, i più spessi che hai. le chiedo.

Faccio per andarmene quando non posso fare a meno di chiedere ad Emily un'ultima cosa, mi sento in dovere di farlo, anche se so già che non servirà a niente So che niente ti farà cambiare idea e lo rispetto... Ma non è che preferiresti lasciare a me il caso, da ora in poi? Potrebbe essere pericoloso.

Modificato da Plettro
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