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Realisticità Mercati


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In una campagna che sto preparando il party si troverà ad un certo punto in una città mercantile nanica, ma proprio non so come e quali "botteghe" inserire. Alcuni dei miei dubbi sono i seguenti:

  1. In una città mercantile nanica devo inserire botteghe che commerciano oggetti arcani e componenti per incantesimi?
  2. Se sì, che oggetti potrebbe vendere oltre alle componenti (es. verghe, amuleti, ecc.)? E a che prezzo?
  3. E' corretto voler inserire mercanti di armi relativamente forti rispetto al normale (il party è di lv.10) o sarebbe una forzatura?

Grazie in anticipo, Aramyl

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1 ora fa, Aramyl ha scritto:

In una campagna che sto preparando il party si troverà ad un certo punto in una città mercantile nanica, ma proprio non so come e quali "botteghe" inserire. Alcuni dei miei dubbi sono i seguenti:

  1. In una città mercantile nanica devo inserire botteghe che commerciano oggetti arcani e componenti per incantesimi?
  2. Se sì, che oggetti potrebbe vendere oltre alle componenti (es. verghe, amuleti, ecc.)? E a che prezzo?
  3. E' corretto voler inserire mercanti di armi relativamente forti rispetto al normale (il party è di lv.10) o sarebbe una forzatura?

Grazie in anticipo, Aramyl

1) Dipende come è strutturata la città: se ha un porto, le botteghe sulla banchina potrebbero tranquillamente ospitare oggetti che non c'entrano nulla con l'artigianato nanico, che magari i mercanti hanno barattato con i forestieri. Se invece è dell'entroterra, la città mercantile potrebbe essere basata sull'import-export di materie prime, perciò magari la maggior parte degli oggetti (magici e non) che vendono i mercanti ha a che fare con l'estrazione e l'avventura sotterranea (occhiali della Scurovisione, attrezzi da minatore, lanterne di vario tipo, e in generale vedi il Dungeonscape). Se invece è un'enclave classica, visto che i nani non sono grandi arcanisti, potrebbe esserci una schiera di botteghe che (riferendosi al punto 3) ha oggetti di Mithral, adamantio, magari potenziamenti anche +4 alle armi. I nani sono grandi forgiatori, è ovvio che abbiano equip superiore. Ovviamente poi dipende se il party di livello 10 riesce a permettersi questi oggetti di fattura eccezionale.

2) Gli oggetti magici, premesso che l'enclave sia classica, io raramente li faccio vendere in botteghe ordinarie. I nani non sono grandi arcanisti, e perciò mi risulta strano che abbiano oggetti in abbondanza e che li commercino normalmente; se i potenziamenti degli oggetti hanno natura divina, in genere metto un tempio di Moradin/Laduguer (dipende dall'allineamento della città) che ospita alcuni oggetti creati dai chierici, che però non si vendono a chiunque: solo chi si dimostra fedele alle intenzioni del dio può essere benedetto con gli oggetti. Per farla breve, se vogliono comprare oggetti divini, devono prima dimostrare il loro valore alla chiesa; per quanto riguarda gli oggetti arcani, invece, una confraternita di Roknar, dio dell'avidità, ha un sacco di oggetti rubati a chissà chi che scambiano volentieri per dell'oro. Ovviamente non fanno sconti, e se possono, cercano sempre di cavare profitto disonesto. 

 

  • Grazie 1
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1 ora fa, Checco ha scritto:

Di che ambientazione parliamo?

Perché essenzialmente dipende tutto da questo.

L'ambientazione è di mia invenzione, ti riassumo i punti che ti possono interessare:

Ci sono due fazioni, una militarista (comprendente anche chierici e incantatori divini) ed una arcana. Precedentemente queste fazioni erano state in guerra per motivi che ti risparmio, ma adesso tutto scorre per il meglio (o almeno così credono tutti fuorchè gli aristocratici). I nani sono sempre stati neutrali e, ora più che mai, monopolizzano il commercio di quasi ogni bene.

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14 ore fa, Aramyl ha scritto:

L'ambientazione è di mia invenzione

Beh, se l'ambientazione è di tua invenzione, tecnicamente potresti decidere come ti pare, anche se il mio consiglio è sempre quello di confrontarti con gli altri giocatori e sondare un po' le aspettative e i gusti di tutti rispetto alla faccenda, sforzandosi di fare scelte quanto più condivise possibili.

Ciò detto, visto che l'ambientazione è appunto inventata di sana pianta, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Per dirti: i nani nella tua ambientazione potrebbero essere divenuti nei secoli dei potentissimi arcanisiti, dopo che scavarono talmente in profondità da scovare una fonte di magia primordiale con cui hanno creato meravigliosi manufatti arcani e continuano tuttora ad abbellire, accrescere e difendere le loro brulicanti metropoli sotterranee.

Di contro, gli dèi non esistono più (non credo sia il caso della tua ambientazione, ma è solo per farti un ulteriore esempio delle possibilità) e pertanto gli oggetti di magia divina sono rarissimi e retaggio di un'era oramai perduta per sempre.

In un contesto simile, la compravendita delle componenti per gli incantesimi arcani potrebbe rappresentare un'attività comunissima e anche la compravendita di oggettistica arcana di vario tipo potrebbe essere un diffusa, con prezzi sul mercato magari anche molto concorrenziali se confrontati con quelli di altre regioni del mondo di gioco.

Anche riguardo al punto 3: ti chiedi se sia corretto, ma rispetto a cosa dovrebbe esserlo? L'ambientazione è tua e quindi solo tu puoi conoscerne il livello di potere generale e la relativa diffusione.

Modificato da Checco
  • Grazie 1
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