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[TDG] "Soul's For Smuggler Shiv" - Black Group


Karl_Franz

Messaggio consigliato

SERPENT SKULL - CHAPTER ONE

"SOULS FOR SMUGGLER'S SHIV"

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La Jenivere è una grossa nave mercantile, una classe Wyvern, nave comunemente usata dalle nazioni del Mare Interno per il commercio, l'esplorazione, e persino per la guerra, apprezzata per la sua combinazione di navigabilità e capacità di trasportare numerosi  passeggeri. Le navi di classe Wyvern hanno reso il pericoloso viaggio fino ad Azlanti, Arcadia e persino intorno al sud, fino alla punta più remota di Garund, più tranquillo e sicuro, anche se il pericolo, in acque così infestate da insidie e pirati, è sempre dietro l’angolo. Negli ultimi anni, il capitano Alizandru Kovack,  chelishita rigido e navigatore da due generazioni (il padre e suo nonno lo erano prima di lui),  è riuscito a compiere questa rotta numerose volte, dal Magnimar fino ad Eleder, l’isolata capitale della Sargava, ex-colonia dell'impero Cheliax e uno degli ultimi baluardi prima di territori misteriosi ed inesplorati. E’ un viaggio molto lungo, quasi 3.400 miglia marittime ,con più di cento giorni di navigazione, ma che compensa le sue insidie con numerose opportunità di profitto. La Jenivere ha infatti in programma quasi una dozzina di scali, nei porti più importanti lungo la rotta da nord a sud, ed in ordine; Magnimar,Kintargo, Pezzack, Corentyn, Ilizmagorti, Ollo, Quent,Port Peril, Bloodcove, Senghor e infine Eleder. Una così varia e numerosa opportunità, è abilmente sfruttata da Kovacs, che scambia con navigata esperienza prodotti di Kintargo ricercati a Port Peril, o oggetti esotici da Quent a Senghor. C'è da aggiungere anche che sebbene la Jenivere sia, come descritto, una nave mercantile, Kovacs ha da sempre tenuto aperti diversi compartimenti sui passeggeri paganti, al fine di cogliere i classici "due piccioni con una fava" . Questo viaggio non fa eccezione, e oltre a voi cinque, imbarcati in diversi porti, ci sono altre sei persone che non fanno parte, stabilmente, dell’equipaggio della nave, ma che, come voi, sono passeggeri paganti.

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Sono ormai passati circa settanta giorni da quando le cime della Jenivere hanno lasciato il porto di Magnimar, in Varisia. Alcuni di voi erano lì, alla partenza, altri, invece, sono saliti a bordo in uno degli undici scali programmati. Tutti, bene o male, avete avuto l'opportunità di fraternizzare con l'intero equipaggio e con gli altri passeggeri; dopottutto su una nave lo spazio risulta essere sempre lo stesso, e volenti o nolenti, alla fine si è costretti a condividerlo. E tutti voi avete un valido motivo per navigare a bordo dellaJenivere, che sia per sfuggire dalle vostre precedenti vite, per raggiungere nuovi luoghi o semplicemente per la sete di avventura e ricchezza.

E' la sera del settantesimo giorno di navigione; vi ritrovate a conversare al tavolo inferiore, quello dove da circa un mese consumate la cena, salvo una delle sporadiche entrate in porto. Insieme a voi, sono seduti anche il loquace Alton, che avete apprezzato per la sua gentilezza e modi garbati, Gelik lo gnomo, simpatico e sempre vestito in modo impeccabile, e Aerys Mavato, la focosa e irritabile mezzelfa salita a Port Peril.

In disparte siedono invece la rossa Sasha Nevah, misteriosa ragazza di Ilizmagorti, e Ishirou, un rugoso uomo di chiara orgine Tian ,sempre sulle sue e taciturno

L’ultimo passeggero non facente parte dell’equipaggio è un garundi di mezz’età di nome Jask Derindi, imparcato a Corentyn e che viaggia come detenuto a bordo della Jenivere. I più curiosi che hanno scambiato con lui qualche parola, l’hanno trovato un tipo pacato e rassegnato alla prigionia che lo aspetta ad Eleder, città dalla quale scappò tanti anni addietro e dove il capitano Kovacs lo sta riportando per subire un processo

Non sono invece presenti il capitano e la giovane studiosa varisiana, Ieana, di cui avete imparato ad apprezzare la bellezza misteriosa e sensuale. Presente dalla partenza sulla Jenivere, Ieana ha sempre tenuto un’atteggiamento distaccato con tutto l’equipaggio, rimanendo chiusa in cabina o leggendo libri in coperta, evitando di mischiarsi direttamente con i membri dell'equipaggio, reputati forse di scarsissima levatura. Dal portamento fiero e lo sguardo penetrante, tra la ciurma circolano voci che sia l’amante del capitano; altre invece dicono che abbia semplicemente la puzza sotto il naso, avendo studiato nelle Accademie più rinomate di Varisia. Fatto sta, che raramente si uniscono all'equipaggio durante la cena, che è l’unico dei pasti consumato a tavola, tutti insieme.

Il cuoco Trusillo serve una delle sue specialità; stufato di tartaruga marina, con abbondanti "annaffiate" di grog. 

Si parla di luoghi mitici, isole inesplorate e tesori leggendari, a sud di Desperation Bay e nel Mwangi; Trolf, il nocchiere, divaga sorseggiando la sua razione di alcol depotenziata

“Ahhh, immaginate di ritrovare una di quelle antiche città nascoste....piene di ricchezze.....oppure un tesoro su di un'isola sconosciuta.......ahhhh sarei proprio a mio agio in una di quelle isole lussureggianti, contornato da belle donne...” ammicca verso Sasha, che sospira sorridendo e scuotendo la testa in segno di diniego “...cibo, vino e ricchezze. Farei la pacchia, ve lo dico io!”

Alton, il primo ufficiale, ed un altro vecchio marinaio, Keller, uno dei pochi ad aver accesso alla mensa con i passegeri, scuotono la testa, il primo sorridendo, il secondo sputando a terra, facendo dei gesti scaramantici

“Bah, fossi in te non parlerei così alla leggera di simili posti. Sono luoghi maledetti, come l’Occhio di Abendego o alcuni isolotti fuori da Port Peril. Se sono rimasti inesplorati ci sarà un perché, no?Non mi infilerei nelle giungle oltre Elender neanche per mille collane di perle, parola di Keller!” dice convinto

Aerys, la giovane mezzelfa, ha già finito per ben due volte il suo bicchiere di grog; giochicchia con l'orlo, guardando verso Trolf

"Mmmhh....ti vedrei meglio nell'Occhio....si, proprio lì....così magari ci racconti cosa diamine si nasconde al suo interno!" dice ridendo. Keller, con i dovuti scongiuri, si alza da tavola, infastidito da cotanta ignoranza su tradizioni e superstizioni marinaresche

Tutti

Spoiler

Ecco a voi il TdG. Visto che molti utenti "infingardi" non hanno fatto il BG nella.scheda (chi ha detto @Fog.???....) è pregato di postare facendo una descrizione del proprio PG, immagine,luogo di salita sulla.Jenivere,e breve nota sul.Bg. Buon Game,date fondo alle scorte di grog della nave! :D 

 

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Zrasta

Un giovane mezz'orco dalla pelle olivastra, gli occhi scuri e i capelli castani che gli cadono scompigliati e selvaggi sulle spalle muscolose, non si può definire bello a causa delle palesi origini orchesche che si manifestano nella tipica dentatura e faccia squadrata ma ha un qualcosa di selvaggio che solitamente piace alle donne.

Spoiler

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Vestito di pelli e ben armato non sembra affatto aver preso la Jenivere per una crociera o per fini commerciali.

Salito dalle isole dei ceppi, ha passato buona parte del suo tempo sulla nave ad allenarsi, controllare il filo della sua spada e chiacchierare con gli altri membri dell'equipaggio su come sia Elender e sulle dicerie e leggende riguardanti certi rettili che dovrebbero abitare da quelle parti.

Ringraziò tutti gli dei quando seppe dell'esistenza della Jenivere  e ancora di più quando il comandante Kovack accettò i soldi del viaggio senza fare troppe domande. 

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Fino ad ora sono grato del fatto che nessuno mi ha ancora visto "trasformato" su questa nave.Sarebbe veramente difficile da spiegare. 

Anche questa sera Trolf sta iniziando a parlare delle leggende spinto dal Grog. 

Chissà che non gli sfugga qualcosa di interessante penso tra me e me mentre mi avvicino a Aerys.

L'occhio? Le chiedo con un sorriso mentre le verso un altro po' di Grog e mi siedo affianco

Su ragazzi, sapete bene che queste cose mi incuriosiscono moltissimo. Chi ci vive in quei posti? Che leggende ci sono a riguardo?

 

 

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Conte Lucian Von Lieven

Descrizione

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Lucian è un uomo di mezza età: capelli brizzolati, lisci e lunghi fino alle spalle. Veste sempre con eleganti abiti scuri ed ha un comportamento altero anche se molto cortese. La sua discendenza vampirica risulta evidente guardando nei suoi profondi occhi rossi.

Lasciata la sua terra ed, iniziato il suo peregrinare senza meta, ha incontrato Zrasta in una delle isole dei Ceppi: un mezz'orco desideroso di intraprendere un viaggio piuttosto in fretta. Senza fare domande decise di imbarcarsi con lui: una destinazione vale l'altra quando ciò che cerchi non si trova in nessun luogo...

Sorseggio dal boccale un po' di Grog rimpiangendo amaramente il nettare dei miei perduti vigneti. Sono d'accordo con Zrasta. Diteci di più, ve ne prego. Una buona storia porta sempre con sè la scintilla della conoscenza

Spoiler

Utilizzo seduttore per prendere 20 nella prova di diplomazia per farci raccontare questa bella storia sull'Occhio

Di base avrei un +9

 

Modificato da Fog
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Soraya

Descrizione

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Nata e cresciuta nelle Shackles, in mezzo a una banda di pirati e tagliagole, suo nonno, l'unico parente che si sia mai interessato a lei, le raccontava sempre, da bambina, dei tesori misteriosi e delle leggende che riempivano Mwangi e le terre al di la'. Rovine di antichi imperi, tombe dimenticate di grandi re, ricchezze inimmaginabile che aspettano solo di essere raccolte da una mano abbastanza veloce e da un cuore abbastanza coraggioso per affrontare tutti pericoli che infestano quelle terre. Cresciuta con questte storie, non c'e' da sorprendersi che fin dalla piu' tenera eta', Soraya abbia iniziato a bazzicare i confini della grande espansione, esplorandone gli immediati paraggi e ritrovando ogni tanto qualcosa che altro non faceva che stuzzicarle ancora di piu' la fantasia e la curiosita', come delle gocce d'acqua nella gola di un assetato. QUesti ritrovamente, mischiati ai racconti del suo vecchio nonno, aumentavano la sua voglia di partire ed esplorare ancora piu' a fondo le zone selvaggia, alla ricerca degli immensi tesori che sicuramente nascondeva...

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Rimango in ascolto dei racconti intorno alla tavola, sorseggiando il mio secondo bicchiere di grog e sentendomi a casa. I racconti mi fanno a pensare a mio nonno, l'unica persona a cui mi sia sentita legata nella mia vita. Sono state le sue sotrie a spingermi a imbarcarmi. E sono proprio quei luoghi misteriosi la mia meta...il mio destino! E il cibo di mare e il liquore hanno da sempre fatto parte demma dieta, la ' nelle Shakles, circondata da pirati e tagliagole. Alzo il boccale a mia volta, sorridendo maliziosa: Si, raccontateci dell'Occhio! Per allietare la cena. Dico, strizzando l'occhio.

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Aerys vi guarda con un ampio sorriso; avete imparato che alla vivace mezzelfa,oltre che bere e chiacchierare, ha un debole per le storie e le poesie

"Beh,l'occhio di Abendego è un qualcosa di misterioso, amici miei. Una zona di uragani perenni, vicino le isole Mediogalti a nord dei Ceppi. Dicono che al centro dell'occhio,da dove partono gli uragani,ci sia una zona di calma,piena di detriti e tesori inimmaginabili. Per ora nessuno ha confermato la cosa,però" si scola un altro bicchiere di grog,facendo cenno a Lucian

"Fanno delle gare i pirati,lo sai? " La Regata dei Liberi Capitani" la.chiamano, in cui vince chi è tanto folle da avvicinarsi di più all'occhio. Tutto cose da capitani maschi per far vedere che ce l'hanno più lungo" dice schiettamente,mentre agita una mano,suscitando risate nella rossa Sasha e in Gelik,lo gnomo

Trusillo il.cuoco ripassa per rinfondere i.bicchieri vuoti,e per dare qualche razione extra a chi lo chiede

Trolf, dopo aver bevuto di nuovo,si alza chiaramente alticcio

"Bah,dite quello che volete,ma io la penso così. I luoghi inesplorati saranno così inaccessibili per un motivo,no? E comunque fan.ulo l'occhio,lì non c',è nulla. Meglio le rovicne vicino Elender" dice annuendo "serve solo aprirsi la strada tra tutto quel verde maledetto...." si ferma,guardando con occhi storti Sole,che fin dal principio è stato trattato con un misto di curiosità, riluttanza,e distacco "...senza offesa eh?! Non credo che siano tuoi parenti ,no?" dice ridendo di gusto,ma venendo fulminato con lo sguardo dal primo ufficiale Alton

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Soraya

Il verde non mi spaventa. Foglie e alberi sono un buon posto per combattere, nascondersi e....trovare tesori! Se chiedete a me, lascerei ben volentieri quell'Occhio di uragano e mi getterei nel profondo della selva. Antiche tombe, palazzi dimenticati, tesori immensi... le parole sfumano, gli occhi sognanti. 

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Sole

Ritorno a una forma mobile dopo aver passato la giornata a assorbire la luce alla base dell' albero maestro e decido di avviarmi sottocoperta, dove il resto della ciurma e dell' equipaggio sta consumando il suo pasto, accompagnato da Fleetleaf, che mi svolazzava a fianco non mi dispiace interagire con i miei compagni di viaggio, gli umanoidi sono tanto bizzarri quanto affascinanti. Alcuni più di altri penso guardando l' uomo con odore di morte che sta parlando con la mezz'elfa. Non ero mai riuscito a capire l' ascendente che esercitava sul resto dell' equipaggio, ma a volte tornava utile. 

Mentre stavo arrivando infatti faccio appena in tempo a sentire la storia che aveva convinto la marinaia a raccontare. Mi avvicino al gruppo masticando una delle mie bacche, che come ogni giorno mi adornavano il capo. Sapevo che all' equipaggio non dispiaceva prenderne una di tanto in tanto, non solo sostituivano un pasto completo ma la loro magia le rendeva perfino curative, e a me non dispiaceva affatto condividere i doni della Madre. Arrivo giusto in tempo per sentire la storia dell' occhio di Abendego, il potente ed eterno uragano delle isole Mediogalti...e il suo commento poco gentile sulle piante della giungla.Quelle piante sono qui da molto prima di ogni esploratore. Credo che abbiano più diritto loro a lamentarsi di voi che voi di loro. Dico in un tono a metà tra lo scherzoso e il serio.

.Guardo incuriosito la donna al mio fianco che parla di rovine e tesori. Non avevo mai capito la fascinazione degli umanoidi per i metalli luccicanti, ma bastava menzionarli per fargli dimenticare ogni istinto di conservazione. Ovviamente è inutile dire che anche io preferirei di gran lunga portare le radici sulla terra ferma. Non ho mai visto le giungle vicino Sargava, ma dicono siano ancora più lussureggianti di quelle delle colline Bandu. E chissà che non torvi qualche fratello nella fede lì... Con cui progettare la mia vendettatengo per me la fine della frase. Dubito che i miei compagni avrebbero apprezzato i miei desideri.

Descrizione

Spoiler

Un intreccio di viti sottili dalla forma umanoide, le cui large foglie sembrano formare una lunga chioma che scende come un mantello sulle sue spalle. La faccia è formata da foglie giovani più piccole, disposte in modo da formare un accenno di occhi e di bocca. Produce piccoli fiori bianchi sulle spalle a intervalli regolari, che diventano bacche nere succose e dolci quando usa la sua capacità magica innata.
 

Fleetleaf, il suo famiglio somiglia a una enorme farfalla vegetale con le ali fatte di foglie , sulla cui "bocca" è presente una grossa spina, dall' aria molto appuntita. Sulla coda invece altre due foglie lunghe e sottili sembrano aiutarla nel volo.

 

Modificato da Theraimbownerd
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Nevarth

Descrizione

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Alto nella media, corporatura snella, non sembra il classico guerriero da prima linea, ma un combattente che fa dell'agilità e della scaltrezza la sua caratteristica principale. Capelli neri, lunghi fino alla nuca pettinati all'indietro, a volte li tiene legati, leggermente stempiato. Indossa abiti da viaggiatore, compresi di un mantello nero con finiture e disegni rossi, sotto 
ha un'armatura di maglia di ferro. Dietro alla schiena porta, oltre al suo zaino, un paio di giavellotti, un tridente da combattimento e legata alla cinta una spada corta.

Neviarth è un guerriero membro dell'esercito di Cheliax in cerca di nuove terre da colonizzare, materie prime, ricchezze. Si sente superiore ai Mwangi, anzi li considera alla stregua di selvaggi, quindi non ha molte remore nel drenare loro pezzi di territorio e risorse. 
Molto ligio alla vita militare, recentemente salito di grado e quindi ambizioso di farsi valere e tornare poi un giorno in patria con buone notizie da riferire per poi organizzare una vera e propria spedizione militare.
Mezzelfo (padre umano, madre elfica) cresciuto da sempre con gli umani a Egorian. Il padre, anch'esso ex militare, ora addestratore di equipaggi Halfling sulle navi commerciali, la madre invece arcanista e studiosa presso il Casato Leroung.

Decine di giorni di viaggio. C'è chi dice anche cento giorni per arrivare a destinazione. Mi sembra di essere partito ieri da Pezzack, e conto le albe e i tramonti che mi separano dalla terra ferma con una certa impazienza, seppur schivo e riservato di mio, la compagnia non mi reca fastidio, anzi devo dire che vi sono anche alcuni pittoreschi personaggi, che rendono la spedizione "esotica" fin dalle prime battute del viaggio con cui, sempre considerati i loro limiti da inferiori, è comunque piacevole scambiare quattro chiacchiere ogni tanto, no...non è quello il mio problema principale che mi rende tanto ansioso di arrivare. Quello che proprio sopporto poco è lo spazio ristretto, l'odore di salsedine, e il maledetto mal di mare. La nausea proprio non la sopporto più. Per Cheliax ne vale la pena, stringi i denti Nevarth, mi ripeto quasi le stesse cose ogni sera prima di dormire.

Anche questa sera ci ritroviamo di nuovo tutti insieme a cena, cena è un parolone dato che con questa nausea costante il mio appetito si è ridotto parecchio. Però per fortuna oggi il mare è abbastanza calmo, mi concedo così qualche bicchiere di Grog, e come faccio di solito ascolto l'argomento principale della conversazione prima di intervenire.

Bhe...sentendovi parlare direi che siamo tutti concordi, i tesori piacciono a tutti, è vero. C'è chi ha sete di tesori, chi di conoscenza e chi di entrambi, guardo Von Lieven, ma è anche vero che non sempre la "scintilla" della conoscenza come la chiami tu, può portare a qualcosa di buono, a volte divampa in un incendio. Certe cose è meglio che rimangano segrete su cui costruire sopra leggende, una zona di uragani, penso che sia soltanto una zona da evitare.

Quando ci raggiunge anche lo strano essere "pianta" mi verso nuovamente da bere, ascolto le sue preoccupazioni mentre risponde a Trolf, sorrido quando parla dei "diritti" delle piante che abitano i territori delle terre in cui ci stiamo recando. Chissà cosa troveremo in mezzo a quei territori selvaggi, ci sarà il suo bel da fare tra bestie mai viste e popolazioni locali, figuriamoci se dobbiamo anche stare attenti a non calpestare i fiorellini...che strani soggetti ospita questa nave, spero che siano capaci almeno di combattere quando ci sarà bisogno, perché indirettamente la mia incolumità e il successo della spedizione dipende anche da loro.

Modificato da Brenno
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Zrasta

Ricerca di conoscenza... 

I miei occhi iniziano a dilatarsi. Sento la rabbia che cresce in me e il Grigio non mi aiuta a calmarmi. Sento il bicchiere tremare e scricchiolarsi nelle mie mani

Il discorso continua nel modo giusto e  fortunatamente molto prima che la mia trasformazione iniziasse.

Mi bevo un altro bicchiere, questa volta in un fiato unico.

Sarò sincero con voi... Anche a me interessa molto di più la foresta e i suoi abitanti...

Un sorriso sinistro illumina il mio volto. 

Sono d'accordo con te Sole. Le piante hanno molti più diritti di certi esseri che vivono lì.

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Conte Lucian Von Lieven

Solamente la paura giustifica il non tentare di raggiungere maggior conoscenza e, la paura, non è una buona giustificazione. Provate solamente ad immaginare cosa può nascondersi in un simile luogo, così isolato e protetto. Creature meravigliose, interi ecosistemi mai visti, civiltà sconosciute, tesori inestimabili... Sorseggio ancora l'acre liquore. Insomma... Una marea di materiale su cui lavorare... Al confronto, una manciata di piantine risultano una ben magra consolazione. Con tutte le lamentele a cui hanno diritto si intende... Oh! Senza offesa Sole...

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Trolf scuote la testa,ed incollato l'ultimo.bicchiere,vi congeda

"Mi spiace,ma non sono d'accordo. Per tutte le aringhe imperatore,sono piante! Roba che mangiano gli animali....ma va bene,non voglio discuterne...."

E vi lascia tra le risatine degli altri 

Alton Devers,il primo ufficiale, guarda Nevarth con occhi pensierosi; avete imparato ad apprezzare il suo pacato modo di fare e la sua preparazione

"Hai detto una cosa molto.interessante, Nevarth...davvero...a volte credo che quelle cose siano nascoste per un motivo, e che sia meglio che rimangano così.... "

Contninuate a chiacchierare del più e del meno; degli assalti dei pirati dei Ceppi, delle distese Mwangi,e delle vostre vite passate. Sasha Mevan,la rossa salita ad Ilzmagorti,vi saluto con uno sbadiglio,prendendo.commiato,seguita da Ishirou e Gelik.

Aerys Mavato rimane invece a chiacchierare con Devers, stuzzicabdolo a svelare alcuni risvolti sulle.dicerie di una relazione tra la studiosa Ieana e il.capitano Kovacs

Alton fa un gesto secco sella.mano,facendosi serio

"Non bado alle chiacchiere,signorina Mavato. E farebbe bene a non farlo anche lei"

Soraya

Spoiler

Derindi è un garundi di mezz'età, chierico.di Nethys. È imbarcato da Corentyn,con direzione Elender dove sarà giudicato per blasfemia e combutta con i poteri oscuri. Ovviamente la.versione di Jask è lievemente differente; ha scoperto che uno dei suoi superiori era impelagato in riti asmodeani e lo ha accusato al.sommo sacerdote,solo per essere poi contro accusato. Sembra.un tipo calmo e pacato,molto legato alla sua terra natia

 

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Conte Lucian Von Lieven

Penso mi congederò anch'io, signori miei. Ossequi e fate un buon riposo. Detto ciò mi alzo e mi dirigo verso la mia branda.

Spoiler

Per me si può passare direttamente all'attacco del kraken! :D

 

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Zrasta

Mi verso un altro bicchiere di grog.

A certe piante farei volentieri mangiare certi esseri! A tal proposito, di che bestie si parla nelle vostre leggende?

Dico bevendo il bicchiere e riportando l'argomento su qualche cosa di più divertente che Delle sottane di una tizia.

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Nevarth

Rimango ancora qualche minuto a sorseggiare la mia bevanda. Annuisco e sorrido a Alton Devers va bene la pensiamo allo stesso modo, ma perché non te ne vai a letto ora e non mi lasci parlare con la mezzelfa? Da qualche giorno ho messo gli occhi su Aerys, devo ancora capire se è solo un impulso dettato dallo stare troppo in mare senza poter vedere altre donne, o se c'è veramente qualcosa che mi attrae in lei nonostante il suo carattere così diverso dal mio.

 

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Sole
Osservo con distacco i miei compagni. A quanto pare il guerriero ha iniziato un rituale riproduttivo... affascinante.  Per quanto, come ogni leshy, non provi certi impulsi, ammetto di esserne incuriosito. Gli umani sembrano fare le più incredibili follie per quello scopo. La domanda di Zrasta, per quanto mi distragga dalle mie osservazioni, è pero' essa stessa molto interessante. Conoscere le creature che la Madre accoglie tra le proprie braccia in quelle terre ci sarà di certo utile. In effetti ammetto di non conoscere molto degli abitanti più...innaturali della giungla di Sargava. Lei cosa puo' dirci al riguardo? Chiedo con gentilezza. Mi dispiace Nevarth, il tuo tentativo dovrà attendere. Un impercettibile sorriso mi compare sul volto.

Modificato da Theraimbownerd
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Devers sembra quasi leggere nel pensiero Nevarth. Si alza, lasciando che sia la Mavato a bere il suo grog. Il primo ufficiale scuote la testa, sorridendo

"Non ne faccia abuso, signorina. E' di certo più leggero di molti liquori, ma può pur sempre stend..." ma non finisce la frase, che la mezzelfa crolla sul tavolo, cominciando a russare sonoramente dopo pochi secondi. Tra l'ilarità degli astanti, Devers fa un cenno a Ishorou

"Su, su....aiutami a portarla nella sua cabina.Credo che le vostre domande rimarranno senza risposte per questa sera" vi dice con un mezzo sorriso, facendo spallucce

Prende quindi commiato, e così, ad uno ad uno, quasi tutti si ritirano nelle loro cabine

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Sole

A quanto pare stasera i nostri desideri non saranno soddisfatti. Dico facendo l' occhiolino a Nevarth. Era così che gli umani comunicavano simpatia no? Dopodichè mi avvio verso '  albero maestro dopo aver salutato tutti i presenti. Ovviamente non ho bisogno di dormire come i miei compagni, ma so che è considerato maleducato interrompere il sonno altrui. Così torno a camminare sul ponte a osservare le stelle, seguito a ruota da Fleetleaf.

 

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Zrasta

Esatto amico pianta. Nessuno dei nostri nemmeno oggi.

Speriamo che a breve però dovrò occuparmi di pulire il sangue dalla lama della mia spada.

Dico con un sorriso che non preannuncia nulla di buono.

Mi alzo, un po' come se non avessi le gambe. Mi spavento per un secondo, le guardo, le vedo.

Maledetto grog! Penso.

Guardo chi c'è dandomi una sistemata Buon riposo a voi. Che domani si riesca ad esaudire qualche desiderio.

Dico allontanarmi dalla sala cercando di mantenere un contegno. Poi mi dirigo verso quella che penso essere la mia cabina, entro e mi butto sulla branda.

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