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[TDG] - "Souls for Smuggler Shiv - Green Group"


Karl_Franz

Messaggio consigliato

SERPENT SKULL - CHAPTER ONE

"SOULS FOR SMUGGLER'S SHIV"

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La Jenivere è una grossa nave mercantile, una classe Wyvern, nave comunemente usata dalle nazioni del Mare Interno per il commercio, l'esplorazione, e persino per la guerra, apprezzata per la sua combinazione di navigabilità e capacità di trasportare numerosi  passeggeri. Le navi di classe Wyvern hanno reso il pericoloso viaggio fino ad Azlanti, Arcadia e persino intorno al sud, fino alla punta più remota di Garund, più tranquillo e sicuro, anche se il pericolo, in acque così infestate da insidie e pirati, è sempre dietro l’angolo. Negli ultimi anni, il capitano Alizandru Kovack,  chelishita rigido e navigatore da due generazioni (il padre e suo nonno lo erano prima di lui),  è riuscito a compiere questa rotta numerose volte, dal Magnimar fino ad Eleder, l’isolata capitale della Sargava, ex-colonia dell'impero Cheliax e uno degli ultimi baluardi prima di territori misteriosi ed inesplorati. E’ un viaggio molto lungo, quasi 3.400 miglia marittime ,con più di cento giorni di navigazione, ma che compensa le sue insidie con numerose opportunità di profitto. La Jenivere ha infatti in programma quasi una dozzina di scali, nei porti più importanti lungo la rotta da nord a sud, ed in ordine; Magnimar,Kintargo, Pezzack, Corentyn, Ilizmagorti, Ollo, Quent,Port Peril, Bloodcove, Senghor e infine Eleder. Una così varia e numerosa opportunità, è abilmente sfruttata da Kovacs, che scambia con navigata esperienza prodotti di Kintargo ricercati a Port Peril, o oggetti esotici da Quent a Senghor. C'è da aggiungere anche che sebbene la Jenivere sia, come descritto, una nave mercantile, Kovacs ha da sempre tenuto aperti diversi compartimenti sui passeggeri paganti, al fine di cogliere i classici "due piccioni con una fava" . Questo viaggio non fa eccezione, e oltre a voi cinque, imbarcati in diversi porti, ci sono altre sei persone che non fanno parte, stabilmente, dell’equipaggio della nave, ma che, come voi, sono passeggeri paganti.

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Sono ormai passati circa settanta giorni da quando le cime della Jenivere hanno lasciato il porto di Magnimar, in Varisia. Alcuni di voi erano lì, alla partenza, come il nano Varin, altri, invece, sono saliti a bordo in uno degli undici scali programmati, come il sagace bardo Zaccaria. Tutti, bene o male, avete avuto l'opportunità di fraternizzare con l'intero equipaggio e con gli altri passeggeri; dopottutto su una nave lo spazio risulta essere sempre lo stesso, e volenti o nolenti, alla fine si è costretti a condividerlo. E tutti voi avete un valido motivo per navigare a bordo della Jenivere, che sia per sfuggire dalle vostre precedenti vite o semplicemente per la sete di avventura e ricchezza.

E' la sera del settantesimo giorno di navigione; vi ritrovate a conversare al tavolo inferiore, quello dove da circa un mese consumate la cena, salvo una delle sporadiche entrate in porto. Insieme a voi, sono seduti anche il loquace Alton, che avete apprezzato per la sua gentilezza e modi garbati, Gelik lo gnomo, simpatico e sempre vestito in modo impeccabile, e Aerys Mavato, la focosa e irritabile mezzelfa salita a Port Peril.

In disparte siedono invece la rossa Sasha Nevah, misteriosa ragazza di Ilizmagorti, e Ishirou, un rugoso uomo di chiara orgine Tian ,sempre sulle sue e taciturno

L’ultimo passeggero non facente parte dell’equipaggio è un garundi di mezz’età di nome Jask Derindi, imparcato a Corentyn e che viaggia come detenuto a bordo della Jenivere. I più curiosi che hanno scambiato con lui qualche parola, l’hanno trovato un tipo pacato e rassegnato alla prigionia che lo aspetta ad Eleder, città dalla quale scappò tanti anni addietro e dove il capitano Kovacs lo sta riportando per subire un processo

Non sono invece presenti il capitano e la giovane studiosa varisiana, Ieana, di cui avete imparato ad apprezzare la bellezza misteriosa e sensuale. Presente dalla partenza sulla Jenivere, Ieana ha sempre tenuto un’atteggiamento distaccato con tutto l’equipaggio, rimanendo chiusa in cabina o leggendo libri in coperta, evitando di mischiarsi direttamente con i membri dell'equipaggio, reputati forse di scarsissima levatura. Dal portamento fiero e lo sguardo penetrante, tra la ciurma circolano voci che sia l’amante del capitano; altre invece dicono che abbia semplicemente la puzza sotto il naso, avendo studiato nelle Accademie più rinomate di Varisia. Fatto sta, che raramente si uniscono all'equipaggio durante la cena, che è l’unico dei pasti consumato a tavola, tutti insieme.

Il cuoco Trusillo serve una delle sue specialità; stufato di tartaruga marina, con abbondanti "annaffiate" di grog. 

Si parla di luoghi mitici, isole inesplorate e tesori leggendari, a sud di Desperation Bay e nel Mwangi; Trolf, il nocchiere, divaga sorseggiando la sua razione di alcol depotenziata

“Ahhh, immaginate di ritrovare una di quelle antiche città nascoste....piene di ricchezze.....oppure un tesoro su di un'isola sconosciuta.......ahhhh sarei proprio a mio agio in una di quelle isole lussureggianti, contornato da belle donne...” ammicca verso Sasha, che sospira sorridendo e scuotendo la testa in segno di diniego “...cibo, vino e ricchezze. Farei la pacchia, ve lo dico io!”

Alton, il primo ufficiale, ed un altro vecchio marinaio, Keller, uno dei pochi ad aver accesso alla mensa con i passegeri, scuotono la testa, il primo sorridendo, il secondo sputando a terra, facendo dei gesti scaramantici

“Bah, fossi in te non parlerei così alla leggera di simili posti. Sono luoghi maledetti, come l’Occhio di Abendego o alcuni isolotti fuori da Port Peril. Se sono rimasti inesplorati ci sarà un perché, no?Non mi infilerei nelle giungle oltre Elender neanche per mille collane di perle, parola di Keller!” dice convinto

Aerys, la giovane mezzelfa, ha già finito per ben due volte il suo bicchiere di grog; giochicchia con l'orlo, guardando verso Trolf

"Mmmhh....ti vedrei meglio nell'Occhio....si, proprio lì....così magari ci racconti cosa diamine si nasconde al suo interno!" dice ridendo. Keller, con i dovuti scongiuri, si alza da tavola, infastidito da cotanta ignoranza su tradizioni e superstizioni marinaresche

Tutti

Spoiler

Ecco il TdG. Fate le vostre presentazioni e approfittate dell'abbondante grog della stiva della Jenivere :D

 

Modificato da Karl_Franz
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Tsheho Alijae

Immagine di Tsheho

Sono rimasta a lavorare sul ponte tutto il pomeriggio, e mi godo un po' di meritato riposo a cena. 
Anche se non ho la puzza sotto il naso della passeggera Varisiana, non sono stata molto più amichevole, anzi. Ho preferito di solito mangiare in un angolo in compagnia di una scimmietta dal pelo grigio che spesso mi sta attaccata sulle spalle. Di tanto in tanto ho scambiato qualche parola con qualcuno dei passeggeri, con il resto dell'equipaggio sembro in rapporti leggermente migliori.

Ascolto le parole dei marinai mentre, per una volta, siedo al tavolo con gli altri. Siedo, più o meno: in realtà sono accucciata sulla panca, la schiena contro la paratia della nave, il piatto in una mano e l'altra intenta a raccogliere pezzi di cibo con due dita. Nonostante l'agilità delle mie dita devo spesso ripulirmi la mano da schizzi di sugo e brodo, e decisamente non sembro una di quelle elfe che si vedono sui vostri libri o si incontrano nelle città del nord.

"Molti di quei luoghi sono la dimora di spiriti malvagi e mostruosità che non dovrebbero restare su questa terra. C'è anche molta storia antica, di prima del Grande Buio, ma non sono sicura che il premio valga il rischio corso, Trolf. Le ricchezze le puoi trovare in luoghi molto meno pericolosi...e poi che te ne faresti, di oro e gioielli? Non sono molto utili a ben vedere"

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Bakari

Immagine

Seduto normalmente a tavolo tra gli altri dell'equipaggio mi scolo il grog come fosse acqua. Gli occhi vagano tra un interlocutore e l'altro mentre la faccia è dietro il boccale e il gozzo si muove a ritmo del rollio della nave che al momento naviga spedita verso il prossimo approdo.

Sono enorme, più alto che grosso. La pelle è quasi color dell'ebano ed è evidente che io appartenga a qualche tribù Mwangi. Mangio la zuppa con gusto ma cerco di mantenere un qualche tipo di contegno come se ormai fossi abituato ai modi varisiani. Il mio volto riporta delle incisioni probabilmente tipiche della mia tribù, chi lo può sapere. Incisioni che si prolungano per tutto il corpo, stesso disegno. Al momento indosso solo la parte bassa di un'armatura di cuoio rigido mentre il busto è coperto da una camicia leggera. Mi sono imbarcato come mozzo a Port Peril, nel precedente viaggio di ritorno da Eleder. Il capitano e gli ufficiali mi hanno invece trovato un ruolo più consono. Sono la guida nell'entroterra se bisogna attraversare qualche tratto di giungla, a bordo aiuto come posso e difendo la bagnarola in caso di bisogno.

Sembro leggermente infastidito quando parla Trolf, uno dei tanti che crede le giungle del Garund nascondano la città dorata. Come sua unica aspirazione c'è quella di comprarsi donne a volontà con i gioielli trovati. Vorrei rispondergli, sto per aprire bocca mentre lo guardo ma mi fermo... come frenato da chissà quale moto di timidezza. Riaffondo mezzo volto nel boccale e poi lo avvicino talmente tanto al piatto che quasi immergo il naso nella zuppa.

L'elfa non capisce, non ha idea di quel che Trolf e come lui la gran parte degli uomini se ne farebbe dell'oro e gioielli. Forse perché Tsheho non ha idea che spesso sono più che sufficienti per comprare il servizio di qualche ragazza. Forse. Io l'ho imparato viaggiando. Già.

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Varin Earthborn

Descrizione:

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Varin è un nano robusto e scattante, sempre vestito con la sua armatura e con il piccone a tracolla. Ha affermato più volte di essere un minatore ma, benché robusto, non sembra particolarmente muscolo.

Odio il mare. Ad essere più precisi odio qualsiasi specchio d'acqua. E per buona misura odio anche i fiumi. E in particolare odio tutti questi ridicoli gusci di noce che galleggiano a malapena sulla superficie dell'acqua. Di certo non ne ho fatto mistero durante il lungo viaggio, non ho risparmiato le mie lamentele ai passeggeri. "Prendi una nave fino alla tua destinazione" mi hanno suggerito gli anziani del clan. Sarebbe stato meglio se avessi camminato per mezzo Garund a questa forma di tortura. "Isole? Gli dei mi scampino da un simile destino! Un'enorme distesa d'acqua salata in qualunque direzione. Puah! Le vere ricchezze sono nascoste fra le rocce, nelle profondità della terra. Oro, argento, platino, diamanti, smeraldi, mithril, adamantio! Se trovi il posto giusto, hai di che vivere per il resto della tua vita."

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Kinny

Descrizione

In un angolo della stanza, testa china sfilo un'altra carta dal mazzo,rigirandola tra le dita pensieroso, prima di posarla sul tavolo assieme a quelle pescate in precedenza.
L'impiccato, ovviamente! Ma come diavolo ho fatto a perdere con un mazzo come questo....
Un rollio della nave, leggermente più pronunciato dei precedenti sembra voler sottolineare che qualcosa è andato storto di nuovo, come a Riddleport.

Poso il mazzo tirando un sospiro poi osservo distrattamente gli altri membri imbarcatisi nella Jenivere con un misto tra l'infastidito e il divertito, soprattutto quando Trolf si lancia in una delle sue sparate su tesori dimenticati e fantastiche ricchezza da guadagnare, per godersi la vita.

La cosa non sembra piacere al primo ufficiale e qualcuno ha già sfoderato un primo commento. Mi limito a sollevare il mio bicchiere di grog in segno di brindisi, rivolto prima a Trolf, poi all'omone dalla pelle color ebano seduto poco distante da me.
"Alla ricchezza!"
Brindo, trangugiando il bicchiere tutto di un fiato.
"Possa la sorte esserci propizia."
Abbozzo un sorriso sollevando il capo dal tavolo, consapevole che la cicatrice che deturpa l'occhio destro sarà ben visibile a tutti. La cosa non mi piace, ma non posso farci niente.
Avrei dovuto pensarci prima di indebitarmi con il vecchio Zinchler, poi riprendo le carte dal tavolo e le rimescolo nel mazzo, iniziando una nuova mano.
 

Modificato da DedeLord
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Zaccaria

Descrizione

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Zaccaria Alto poco meno di un metro e vestito in abiti leggeri e dai toni postello. Lunghi capelli color biondo cenere sono raccolti in una vistosa coda, sulle guance, due folti favoriti incorniciano un viso dai tratti spigolosi ma costantemente illuminato da un sorriso smagliante. Amante della compagnia, del buon vino e delle belle donne sembra essere la classica persona con cui difficilmente non si va d accordo, nemmeno quando si viene presi a bersaglio dal suo sarcasmo. 

Era passato piu' di un mese dal giorno in cui si era intrufolato su quella nave per sfuggire alla lama affilata di un bucaniere con poco senso dell umorismo. Scoperot da uno dei membri dell equipaggio, ero riuscito ad intavolare una scusa delle mie, piena di capriole linguistiche,  per giustificare la mia presenza a bordo fin quando, con un po di fortuna, il capitano decise di non gettarmi in mare e tenermi come mozzo addetto alle cucine.

La vita a bordo non era poi tanto male, i pasti erano frequenti ed abbondanti, avevo un tetto sulla testa e navigavo verso luoghi sconosciuti per quanto riguarda i miei compagni di viaggio, chi piu' chi meno, avevano tutti stuzzicato la mia curiosita'. Piu' di una volta avevo provato ad avvicinarmi alla bella studiosa varisiana, la quale mi aveva sempre liquidato con mezze parole e mezzi sorrisi, fin quando uno dei marinai piu' anziani mi aveva messo in guardi dal continuare a tampinarla a meno che non avessi voluto finire il resto del viaggio a nuoto...o peggio legato all ancora della nave.

Finiti i miei servizi mi sono unito ai passeggeri per la cena, come sempre gli argomenti sono disparati, oggi si discute di luoghi misteriosi e tesori nascosti.

"Trolf...non saresti capace di trovare il tuo sedere nemmeno se avessi una mappa...figuriamoci scoprire ricchezze nascoste."

faccio un occhiolino a Sasha mentre rido alle parole del nano Varin

"La vera ricchezza e' quella che si acquisisce lungo la strada. I luoghi, le persone che incontri..sono loro ad arricchirti veramente ed a renderti una persona migliore. Non hai bisogno di ricchezze fin quando hai la pancia piena, aria nei polmoni ed un nuovo porto verso cui viaggiare"

ovviamente non mi lascio scappare il brindisi proposto da Kinny, un tipo curioso col quale ho spesso passato il tempo giocando...e perdendo soldi a carte... 

"Alla ricchezza!"

Modificato da Pentolino
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 10 Arodus - Jenivere

Trolf sbuffa in direzione di Zaccaria,facendogli un cenno con la mano

"Bah,sempre con le tue solite solfe,Zaccaria. I soldi sono soldi,punto. Sono quelli che fanno la differenza,fidati"

Facendo un cenno di assenso verso Kinny,che sembra apprezzare il valore della ricchezza

Aerys, con la bocca impastata, continua a parlottare con Alton, che scuote la.testa sorridendo

"Signorina Mavato, credo proprio che sia arrivato il momento di...." ma non finisce la frase che la mezzelfa crolla con la testa sul tavolo, russando sonoramente dopo neanche un paio di minuti, tra le risate degli altri.

Il primo ufficiale cerca di scuotere la.mezzelfa,ma rinuncia.ben presto, preferendo prenderla in braccio e portarla nella sua cabina.

Anche Sasha sbadiglia vistosamente, e vi saluta,ritirandosi poco dopo seguita da Ishirou.

Trolf stesso,dopo un sonoro rutto, si alza barcollando

"Diamine,questo grog era davvero forte....devo dire a Trusillo di annacquarlo meglio!"

Continuate a parlottare per un po; Alton Devers ritorna da voi, sorridendo

"Spero che abbiate più resistenza di Aerys.....Bakari, volevo farti una domanda,per curiosità personale.... " facendosi più serio "...quanto c'è di vero, in base alle tue conoscenze,in quelle storie sulle città perdute?"

Il tono del primo ufficiale è davvero da persona curiosa; rispetto al.capitano,avete potuto apprezzare la.sua serietà ed il.suo tatto, oltre alla sua voglia di far combaciare sempre le necessità dei vari passegeri

 

Modificato da Karl_Franz
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Varin Earthborn

"Alla ricchezza." brindo di malavoglia, alzando il bicchiere di grog e tracannandolo con una smorfia di disgusto. "Vi auguro di trovarla anche se la cercate nel modo sbagliato. Bah, credo che la prima cosa che farò appena rimesso piede a terra sarà fiondarmi in una taverna e bere un buon boccale di birra."

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Tsheho Alijae

Non brindo con gli altri, anzi non tocco quasi il grog nonostante sia abbastanza leggero. Non voglio fare la fine della mezz'elfa, e non sono decisamente abituata all'alcol.
"Non ti consiglio di bere birra, non molta almeno, mentre sei in queste zone. Il caldo e lo spirito dell'alcol ti faranno perdere la testa e ti torceranno le budella"
Non parlo della giungla o delle città perdute, un po' perché la domanda è stata esplicitamente fatta ad altri e un po' perché non sono sicura di voler condividere queste informazioni con degli stranieri.

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Zaccaria

La cena prosegue in un atmosfera piacevole. Il grog non e' la mia bevanda preferita, troppo grezza e commerciale perr i miei gusti, ne sorseggio un po' senza esagerare mentre mi gusto gli effetti su chi, al contrario, non e' stato altrettanto cauto.

Quando la mezzelfa collassa sotto gli effetti dell alcol, si genera un piccolo trambusto degno di una delle mie storielle amene, sorrido al pensiero di crearne una sorta di barzelletta da raccontare un giorno.

Tsheho e' una donna strana, non credo di averci scambiato piu' di qualche parole di cortesia, sebbene la trovi molto interessante i suoi modi un po scostanti mi hanno sempre scoraggiato dal tnetare un approccio.

"La nostra cara amica ha ragione mastro Varin, con temperature come quelle la birra ti va subito alla testa, ti ritroveresti svenuto in un vicolo con un gran mal di testa senza nemmeno accorgertene"

ridacchio

"Un bel bicchiere vino bianco profumato delle colline intorno a Varisia...quello si e' un nettare che andrebbe bene per quelle latitudini. Bello fresco da gelarti la lingua, saporito come una macedonia di frutta esotica e dai profumi intensi come un giradino fiorito....aaahh cosa non darei per un bicchiere"

dico mentre estraggo la mia ocarina di creta dalla sacca, la domanda del primo ufficiale al bestione eburneo ha come sottofondo una mia dolce ed allegra melodia. 

Presto orecchio alla risposta mentre con la mente cerco di richiamare ricordi su studi fatti riguardo quell argomento

- Narratore

Spoiler

Conoscenze locali +7, Geografia +3

 

Modificato da Pentolino
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Bakari

"Alla ricchezza." mi unisco al brindisi seppur in parte condivido l'idea romantica del nanerottolo ma quanto è vero che siamo su questa bagnarola anche il denaro fa la differenza.

La serata continua così, c'è chi poco regge l'alcool chi invece si dedica addirittura al rum. Zaccaria propone del vino bianco fresco, l'ho bevuto una volta ma non ho percepito alcuna frizzante energia che mi potesse tenere lucido nel cuore della giungla "L'alcol è alcol... birra, rum, vino... cambia nulla. La giungla ti soffoca, se bevi nella giungla anche del buon vino bianco rischi di morire disidratato." sembro dirlo con cognizione di causa. Poiché l'alcol va bene solo se vuoi sbronzarti, dimenticare... o divertirti di più. Al caldo, al freddo, quando è umido è decisamente nocivo.

Con questi pensieri mi accorgo solo all'ultimo che Alton mi sta parlando. Colgo la domanda solo nel finale e alzo le spalle "Sì potrebbe andare a vedere. Io so evitare i maggiori pericoli della giungla... e ce ne sono che voi neppure potete immaginare. Ma quali storie siano vere o false non posso dirlo. Alcune tribù conservano gelosamente i segreti, altre sono dimenticate." alzo di nuovo le spalle "Le città perdute potrebbero essere semplici villaggi abbandonati... oppure no." non rispondo perché non posso saperlo "Il Cataclisma ha creato un bel casino. Ci sono rovine, dicono sia caduta anche una città dal cielo ma sono posti conosciuti. Non so quanto approfonditamente esplorati." dimostro una discreta conoscenza se non della storia delle Distese Mwangi quantomeno delle dicerie più o meno testimoniate.

DM

Spoiler

Mi sono permesso una piccola licenza ma alla fine niente di dettagliato. penso cose che normalmente un locale che ha viaggiato sa. Ho anche Con. Locali 4

 

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 10 Arodus - Jenivere

Zaccaria

Spoiler

Conoscenze Geografia 17 (14+3) - Al giorno d'oggi si sa molto poco della storia antica della regione Mawangi, a cui di solito ci si riferisce per indicare la parte interna del Garund. Il paesaggio è punteggiato da antiche rovine umane come quasi tutta Golarion, ma rispetto alle altre regioni del nord e dell'est, non ci sono mappe definite di queste regioni. La sola Sargava, con capitale Eleder, si differenzia dalle distese interne. La regione faceva parte delle Distese Mwangi fino al 4138 CA, quando fu colonizzata da coloni Cheliaxiani che imposero il proprio dominio sulla popolazione indigena.
Nel 4606 CA, Aroden, la divinità protettrice di Cheliax, morì. il Cheliax degenerò in trent'anni di guerra civile, con le varie case nobili che combatterono per la supremazia. Il barone Grallus sostenne il Casato Davian durante la guerra, ma le ambizioni dei Davian furono distrutte dal Casato Thrune nella Battaglia dei Cento Re. Il Casato Thrune alla fine, vinse la guerra nel 4640 CA.
Una flotta Cheliaxiana spedita dal Casato Thrune per vendicarsi di Sargava, fu affondata nella Baia della Disperazione dai pirati de I Ceppi nel 4643 CA. Una seconda flotta, spedita nel 4660 CA, se lla cavò un po' meglio e Sargava è riuscita finora ad aggrapparsi alla sua fragile indipendenza.
Oggi l'ex-colonia continua a pagare i Pirati per la protezione, nonostante il costo molto alto ed esoso.

Alton segue il tuo discorso con interesse, annuendo quando parli delle città perdute

"Beh, parliamo di un territorio molto vasto. Sargava è solo una piccolissima parte delle distese Mwangi, e come dici, chissà cosa diavolo si nasconde in quelle giungle...." dice pensieroso "...a volte penso....penso che ciò che sia così ben nascosto, non meriti di essere riportato alla luce....." dice lisciandosi la barba rada. Sembra pi ridestarsi dal lieve torpore

"...beh, ma sono solo chiacchiere, dopotutto. Io me ne vado a dormire, si è fatto tardi, anche se con questo caldo la vedo davvero dura dormire per bene" dice tergendosi la fronte con la fusciacca che porta appesa alla cintura" Notte a tutti" dice lasciando il tavolo. Ad uno ad uno, anche gli altri lasciano le loro sedute per dirigersi nelle loro cabine.

In effetti il caldo è davvero insopportabile, soprattutto nel ponte centrale, ma dopo tanti giorni di navigazione, chi più e chi meno, ci ha fatto il callo

Sasha la Rossa, l'ultima rimasta ad osservare le ultime gocce di grog ruotare nel proprio bicchiere, guarda Zaccaria, stringendo gli occhi e facendo una smorfia

"Mmmhh....vino bianco....da quanto non ne bevo un bicchiere fresco e fruttato....brutto mascalzone!" ti dice mimando un buffetto "....mi hai fatto venire proprio voglia, mannaggia! ahwn...." dice, sbadigliando poi vistosamente e andando via con un veloce saluto.

Rimasti soli, come ogni sera vi salutate ,dirigendovi nelle vostre cabine, sazi e spossati

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Zaccaria

- Una tisana prima di andare a letto

Spoiler

La battuta ed il buffetto di Sasha mi ricordano di colpo che non vado a letto con una donna da non so nemmeno io quanto tempo. Magari ho frainteso e mi becchero' un paio di ceffoni ma come diceva sempre mio nonno...meglio vivere con il rimorso che con i rimpianti.

Prima di andare nella mia cabina faccio un salto nelle cucine, ci lavoro come mozzo da diverse setimane e so che Trulio custodisce in modo particolare un paio di stipetti...se la fortuna mi assiste magari in uno di questi ci trovo una bottiglia di bianco...in caso contrario dovro' probabilmente pelare patate per il resto dei mie giorni.

Scivolo nei corridoio silenzioso come un gatto per poi andare a ficcanasare dove spero di poter trovare il formaggio da portare alla topolina Sasha

 

 

Modificato da Pentolino
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Tsheho Alijae

Quando ci si comincia ad alzare da tavola lo faccio anche io, con la scimmietta che mi precede sul ponte. Non mi piace la cabina, è uno spazio ristretto e spiacevole, e non ha un buon odore. Inoltre non sono una passeggera e devo dormire con altri membri dell'equipaggio.

Invece dormo sul ponte, in un punto dove non do fastidio, entrando sottocoperta solo se è brutto tempo.

 

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Varin Earthborn

Sebbene punto nell'orgoglio, evito di ribattere alle provocazioni di Tsheho e Zaccaria. Loro non sono nani, non sanno quanto sia resistente la mia razza ed è perfettamente inutile cercare di spiegarglielo, non capirebbero. Quando tutti si alzano dal tavolo, faccio altrettanto. "Buonanotte a tutti. Una bella dormita e sarò otto ore più vicino alla destinazione."

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Bakari

"Saggio... più che saggio. Forse anche eccessivamente prudente." rispondo al primo ufficiale quando fa allusioni alle cose nascoste. Il ragionamento non fa una piega ma le obiezioni potrebbero essere molte. Tuttavia non c'è nessuno tra noi che si è mostrato interessato alla cosa non per fini egoistici e penso sempre di più quanto sia necessario proteggere quei luoghi più che scoprirli. E' vero però che se rimangono nascosti chiunque potrebbe trovarli e reclamarne eventuali tesori, che siano essi luccicanti o meno. Potrebbe essere invece diversa la questione se a trovarle fossero le tribù Mwangi.

Saluto un cenno della mano dirigendomi dritto verso la mia branda.

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Kinny

"Notte."
Uno dopo l'altro saluto i vari membri della variopinta compagnia con cui mi trovo in viaggio. Seduto nel mio angolo continuo, lentamente, ad estrarre una carta dopo l'altro, studiandole come fossi la prima volta che le vedessi. 
L'esercizio mi aiuta a distendere i nervi, ad attenuare il fastidioso rollio della nave e soprattutto a cercare di ignorare la soffocante calura.
Un goccia di sudore scende l'ungo la schiena partendo dal collo, ricordandomi che le carte non possono aiutarmi in questo. Anche se assorto nei miei pensieri, non posso non notare il discorso sulle città perdute.
Sollevo gli occhi dal mazzo. La cosa risveglia in me quel senso di curiosità che spesso mi ha dato da vivere, ma evito qualsiasi commento, ascolto e basta.
Il nano sembra imbronciato...come al solito...e l'ocarina di Zaccaria suona un buona melodia...come al solito...Bakari invece sembra impenetrabile...come al solito.

"Notte."
Saluto anche l'ultimo compagno di viaggio, rimescolando le carte nel mazzo, sapendo che il sonno tarderà ad arrivare.
Un'altra mano, l'ultima però. 

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10 Arodus - Jenivere

Zaccaria

Spoiler

Ti muovi con estrema disinvoltura e paraculaggine, dettata da anni di esperienza e belle (brutte) figure. Non riesci a reperire una bottiglia di vino bianco, anche perché sembra non esserci nessuno in cucina. Afferri una delle bottiglie di vino rosso che Trusillo usa per cucinare, e ti dirigi barcollando verso la cabina di Sasha. Il rollio della nave o il mare mosso, o il troppo grog, sta di fatto che arrivi alla cabina con lo stomaco sottosopra. Bussi alla porta, reprimendo un rutto.

Noti che è aperta. I tuoi sensi, ormai poco all'erta, ti fanno pensare che la Rossa ti stia aspettando....

Entri tutto gasato e pronto a slacciarti i calzoni, ma solo per vedere Sasha distesa a pancia sotto sulla brandina, un rivolo di bava che cola lungo la bocca e bagna il cuscino, e il rumore ritmico di una sonora ronfata. Non certo un'immagine erotica......

Deluso, chiudi la porta, e ritorni nella tua cabina, con gli occhi che ti si chiudono sempre più....

Tsheho

Spoiler

Stai come sognando; un ricordo nitido delle dense giungle nella tua terra natia, seguito poi da flash ripetuti dei tuoi trascorsi con il vecchio Jetembe. Gli edifici in pietra e le strane strutture dove gli uomini bianchi tendono a rifugiarsi, le locande dove affogano la loro tristezza e gli scontri per la superbia a cui hai dovuto assistere. La mancanza di pace che sempre non riuscivi a capire, lì era il pane quotidiano. Poi ,tutto ad un tratto, diventa buio e silenzioso intorno a te. Cominci a sentire diverse sensazioni, come quella calda e ruvida della sabbia quando si appiccica alla pelle,di qualcosa di umido e bagnato che lambisce i suoi piedi, un suono ijnconfondibile, quello delle onde marine. Poi, improvvisamente, senti un dolore bruciante ad un piede, e riapri gli occhi di scatto, svegliandoti. La luce ti acceca per qualche istante, e fatichi a mettere a fuoco l'ambiente intorno a te.

Alzi la testa, e la prima cosa che percepisci è che sei a pancia in giù su di una spiaggia sabbiosa, la guancia destra appoggiata sul terreno. L'istinto ti porta a guardarti subito il piede dal quale hai sentito il dolore lancinante. Ti volti quindi verso il mare, mettendoti in posizione seduta, con la sabbia che ricopre il tuo corpo, e vedi che un essere simile ad un'aragosta, grosso come un cane di taglia media, si ritrae dai tuoi piedi nudi, una delle chele sporche di sangue. Con la coda dell'occhio, vedi altri due o tre di questi essere uscire dal mare ed avvicinarsi ad altri corpi sulla spiaggia

Ti senti frastornata, hai dolori dappertutto, e mille domande ti assalgono una dopo l'altra, ma sembra che lo scorpione di mare ti abbia preso come il suo pranzo, e devi quindi pensare a difenderti in fretta

Eurypterid Ocra

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Pippomaster92

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Subisci 1 danno

E' il tuo turno di agire

Non hai il tuo zaino e non vedi la tua scimmietta per adesso. Come azione gratuita ti sei rialzata da terra

 

Modificato da Karl_Franz
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Zaccaria

- In giro per la nave 

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Sorrido nel vedere Sasha in quelle condizioni. Alzo la bottiglia e prendo un sorso di quel vino grezzo ed acidulo

Non le fanno più le donne di una volta”

detto questo giro i tacchi e già mezzo addormentato me ne vado in branda 

 

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Tsheho

DM

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Non ho armi con me, e le mollezze della vita sulla nave mi hanno fatto abbassare la guardia. 

Non posso difendermi con la magia, ma forse non sono sola...ci sono altri corpi sulla spiaggia.

DM

Spoiler

Mi muovo verso uno degli altri corpi scuotendolo per svegliarlo o, in caso contrario, prendendogli una qualche arma.

Se la creatura è adiacente uso acrobazia +6 per passare  nella zona minacciata

 

 

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