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Studi druidici e gancio per avventura


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Salve a tutti!

Sto preparando una breve avventura secondaria per il mio gruppo (barbaro nano, druida mezz'orca ed esploratice umana). Giochiamo a DnD 3.5.

Per ragioni legate alla trama della campagna vogliono consultare un'antichissima quercia le cui radici millenarie formano sotto terra un sistema di grotte. 

I PG dovranno introdursi in queste grotte che sono popolate da una tribù di gnoll (venuti da molto lontano per seguire una carismatica druida nella sua ricerca di conoscenza) e da varie aberrazioni che mi piacerebbe fossero partorito dai sogni malati di una elfa druida che un paio di secoli fa si ritirò in ascetismo in questo complesso di grotte e qui trovò la morte, divorata da una feroce follia, mentre conduceva i suoi studi. 

Vorrei una mano per decidere quali studi possa effettuare una druida tra le radici di un albero millenario e infuso di potere. Ho pensato che stesse studiando un modo per ottenere una forma quasi simbiotica con la pianta. 

Inoltre cosa può aver spinto la druida gnoll a viaggiare così a lungo per scoprire qualcosa qui? 

Altra faccenda: vorrei far trovare ai PG il diario dell'elfa in cui la druida descriva i suoi studi e intessa una conversazione immaginaria con un suo fratello. Vorrei che questo diario ponga nei PG la curiosità per mettersi sulle tracce di questo fratello, avete consigli?

Grazie, se qualcosa non fosse chiaro, chiedete pure!

Modificato da Lucane
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32 minuti fa, Lucane ha scritto:

Vorrei una mano per decidere quali studi possa effettuare una druida tra le radici di un albero millenario e infuso di potere. Ho pensato che stesse studiando un modo per ottenere una forma quasi simbiotica con la pianta. 

Partirei dall'inizio: come si è formato quest'albero?
Magari c'è qualcosa già dietro a ciò (ad insaputa di tutti), come un artefatto che gli ha permesso di crescere in modo colossale, ma che allo stesso tempo lo ha reso innaturale. Magari è proprio per questo che le aberrazioni ne sono state attratte, oppure l'elfa, piena di buone intenzioni vivendo tra le radici per proseguire i suoi studi (magari semplicemente sul come mai quest'albero è diventato così grande), ne è stata influenzata e portata alla follia. I suoi studi partiranno tranquilli e pian piano diventeranno sempre più folli, paranoici e aberranti.

36 minuti fa, Lucane ha scritto:

Inoltre cosa può aver spinto la druida gnoll a viaggiare così a lungo per scoprire qualcosa qui? 

Magari lo stesso motivo dell'elfa, oppure alcuni vecchie leggende gnoll le hanno detto che l'albero è così a causa di un potente artefatto e lei vuole portare la sua tribù alla gloria trovandolo.

39 minuti fa, Lucane ha scritto:

Altra faccenda: vorrei far trovare ai PG il diario dell'elfa in cui la druida descriva i suoi studi e intessa una conversazione immaginaria con un suo fratello. Vorrei che questo diario ponga nei PG la curiosità per mettersi sulle tracce di questo fratello, avete consigli?

Intanto per quanto sopra citerei il fratello all'inizio del diario, in modo che non sia cassato pensando fosse solo un suo delirio. Magari ha lasciato a lui oggetti e/o motivazioni e i PG potrebbero volerlo cercare. Altrimenti nella fine del diario il fratello potrebbe essere l'unico punto o ancora di salvezza nella follia.

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potrebbero essere studi legati o alla natura in quanto tale (quindi alberi, fiori, piante e simili) oppure su una visione più spiritica (sia spiriti di animali, di persone, che spiriti più "grandi)

nel primo caso, la druida elfica potrebbe star ricercando una qualche forma di "super-fertilizzante", sia in forma di pozione, che di incantesimo, che di talismano, in grado di controllare e potenziare la crescita delle piante, per proteggere e far rifiorire la foresta elfica, magari in risposta al feroce disboscamento di un vicino regno umano. la gnoll potrebbe ricercare la stessa soluzione al medesimo problema, proprio perché gli umani sono arrivati a deturpare i territori gnoll. in questo caso potrebbe esserci addirittura una collaborazione tra elfa e gnoll, con conseguente stupore e sorpresa dei pg

nel secondo caso, ci potrebbe essere una sorta di "rottura" tra il mondo materiale e quello degli spiriti, con la natura che prova prima a difendersi, poi ad aggredire le razze, scatenando una sorta di guerra tra i due mondi, coi campi che inaridiscono, alberi che aggrediscono le persone, fino a veri e propri eserciti di spiriti che prendono d'assalto le città. in questo caso la druida elfica potrebbe star meditando per contattare degli spiriti nel tentativo di fermare l'invasione, mentre la gnoll cerca un modo per incanalarla e controllarla 

sul diario del fratello, come consiglio generale, decidi anche in che rapporti è con la sorella, magari potrebbe star cercando una soluzione allo stesso problema, solo con metodi diversi essendo, per esempio, un potente incantatore arcano o simile

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12 ore fa, KlunK ha scritto:

Partirei dall'inizio: come si è formato quest'albero?
Magari c'è qualcosa già dietro a ciò (ad insaputa di tutti), oppure l'elfa, piena di buone intenzioni vivendo tra le radici per proseguire i suoi studi (magari semplicemente sul come mai quest'albero è diventato così grande), ne è stata influenzata e portata alla follia. I suoi studi partiranno tranquilli e pian piano diventeranno sempre più folli, paranoici e aberranti.

Intanto grazie per la risposta!

Nel folklore del mondo della campagna questo grosso albero sarebbe la quercia madre dalle cui spore ogni altro albero si è generato. Per questo i druidi la venerano quasi come una dea. Ciò non toglie che potrebbe esserci un segreto assai poco divino alla base di questa smisurata longevità. Magari invece di un artefatto potrebbe trattarsi di un intervento da parte di un potente druido, magari un avo dell'elfa stessa, che ha speso la sua vita a curare la pianta, trovando il modo I rendere permanente un incantesimo come crescita vegetale. Perché lo abbia fatto?

Circa tremila anni fa una grossa carestia colpì il mondo. Questa pianta, appena germogliata, fu l'unica superstite di un secolare boschetto di cui il druido era custode e da qui il druido fece partire il rimboschimento.

Oggi la pianta è ormai assurta alla sua fama semi divina, nessuno sognerebbe di danneggiarla. Ma che succederebbe se una impertinente elfa scoprisse che si tratta ''soltanto'' del duro lavoro di un suo avo? 

Per questo la pianta, in cui lo spirito del druido si è fuso poco prima di morire, respinge e fa impazzire chi studia il suo mistero.

Può funzionare o è debole come trama?

12 ore fa, KlunK ha scritto:

Magari lo stesso motivo dell'elfa, oppure alcuni vecchie leggende gnoll le hanno detto che l'albero è così a causa di un potente artefatto e lei vuole portare la sua tribù alla gloria trovandolo.

Per quanto riguarda gli gnoll, come si inserirebbero in questo nuovo scenario? Magari sono sì alla ricerca del mistero della pianta, ma sono convinti che il mistero sia celato dall'acqua che sgorga nelle profondità della pianta, convinti che sia una sorta di 'fonte della giovinezza'?

Intanto per quanto sopra citerei il fratello all'inizio del diario, in modo che non sia cassato pensando fosse solo un suo delirio. 

Mi sembra sensato!

11 ore fa, Voignar ha scritto:

 

 

11 ore fa, Voignar ha scritto:

potrebbero essere studi legati o alla natura in quanto tale (quindi alberi, fiori, piante e simili) oppure su una visione più spiritica.

Non male come idea, ma ho paura che diventi una faccenda troppo lunga da sbrigare per una semplice sotto quest. 

sul diario del fratello, come consiglio generale, decidi anche in che rapporti è con la sorella, magari potrebbe star cercando una soluzione allo stesso problema, solo con metodi diversi essendo, per esempio, un potente incantatore arcano o simile

Grazie! Magari il fratello è uno studioso che è sulla tracce dell'avo creatore della pianta! L'unico forse ancora in vita in grado di svelare il mistero. 

 

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Come trama secondo me va benissimo, l’unica cosa è: perché il druido ha tenuto nascosto il suo intervento? Di fatto ha salvato il mondo, creando l’incantesimo/artefatto, perché poi si è nascosto? 

Magari potrebbe non aver fatto tutto in maniera “pulita”, ed avere quindi davvero qualche segreto da nascondere, che potrebbe ledere la fama di divinità benefica della quercia

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4 ore fa, Voignar ha scritto:

Come trama secondo me va benissimo, l’unica cosa è: perché il druido ha tenuto nascosto il suo intervento? Di fatto ha salvato il mondo, creando l’incantesimo/artefatto, perché poi si è nascosto? 

Avrei pensato che volesse creare una sorta di aura mistica attorno alla pianta, di modo da proteggerla da eventuali pericoli non naturali. Non gli interessava la gloria, ma era ossessionato dalla paura che qualcuno potesse distruggere la sua protetta. Da qui il delirio poi divenuto realtà di 'deificare' la quercia.

Cita

Magari potrebbe non aver fatto tutto in maniera “pulita”, ed avere quindi davvero qualche segreto da nascondere, che potrebbe ledere la fama di divinità benefica della quercia

Questo è molto interessante. Hai qualche idea su cosa possa aver scomodato di 'sporco'? Mi vengono ovviamente in mente extraplanari malvagi che hanno concesso al druido potere, ma prendendosi la sua sanità mentale. Questo spiegherebbe anche la corruzione che la pianta ha esercitato sull'elfa. Altre idee? 

Grazie mille!

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Già la paura che la quercia possa essere distrutta, e possa tornare la carestia, secondo me andrebbe benissimo per giustificare la pazzia del druido, rimasto troppi anni in uno stato che non gli appartiene ed ormai folle perché ha perso il contatto con la realtà 

altrimenti puoi introdurre un patto con una qualche entità extraplanare, come un diavolo o un demone, oppure anche un potente signore elementale come un efreet o simile, una sorta di contratto: il potere di salvare il mondo, in cambio della sua sanità mentale, o della vita di un suo discendente, l’elfa o suo fratello

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2 ore fa, savaborg ha scritto:

Potresti anche pensare ad una versione più cupa dell’eterea di Shannara.

Idea geniale!
Per i non esperti, nella saga di Shannara "Eterea" è il nome di un'albero magico che funge da "chiave di volta" per l'incantesimo che tiene prigionieri i demoni in una versione oscura e distorta del nostro mondo. Il segreto di tale pianta è che, in realtà, si tratta di una fanciulla elfa che si sacrificò volontariamente, diventando così la prima Eterea.
La longevità della pianta potrebbe derivare, appunto, dal fatto di essere un'elfa/elfo, che si è trasformato nell'albero (o fuso ad esso).

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9 ore fa, Voignar ha scritto:

Già la paura che la quercia possa essere distrutta, e possa tornare la carestia, secondo me andrebbe benissimo per giustificare la pazzia del druido, rimasto troppi anni in uno stato che non gli appartiene ed ormai folle perché ha perso il contatto con la realtà 

Suggerisci quindi che il druido sia ancora vivo all'interno della pianta?

9 ore fa, Voignar ha scritto:

altrimenti puoi introdurre un patto con una qualche entità extraplanare, come un diavolo o un demone, oppure anche un potente signore elementale come un efreet o simile, una sorta di contratto: il potere di salvare il mondo, in cambio della sua sanità mentale, o della vita di un suo discendente, l’elfa o suo fratello

Potrebbe essere interessante il discorso di aver offerto in sacrificio un discendente. Col tempo e con l'avvicinarsi del momento in cui dovrà pagare il patto, potrebbe pentirsi e torturato dal rimorso, ma ormai impotente racchiuso nella sua quercia, perde il senno. La discendente giunta a svelare il mistero della quercia verrà bombardata da sogni terribili inviati dall'avo-quercia. In realtà la vittima sacrificale è però il fratello. Lo spunto per i PG potrebbe essere proprio questo, mettere in guardia il fratello rispetto alla minaccia che incombe su di lui.

Che ne dite?

6 ore fa, savaborg ha scritto:

Potresti anche pensare ad una versione più cupa dell’eterea di Shannara.

 

4 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Idea geniale!
Per i non esperti, nella saga di Shannara "Eterea" è il nome di un'albero magico che funge da "chiave di volta" per l'incantesimo che tiene prigionieri i demoni in una versione oscura e distorta del nostro mondo. Il segreto di tale pianta è che, in realtà, si tratta di una fanciulla elfa che si sacrificò volontariamente, diventando così la prima Eterea.
La longevità della pianta potrebbe derivare, appunto, dal fatto di essere un'elfa/elfo, che si è trasformato nell'albero (o fuso ad esso).

Interessante! Potrei introdurre questo elemento in chiave leggermente diversa: l'albero sopravvive grazie al legame simbiotica con l'elfo, il quale a sua volta non può morire in quanto alimentato dalla potente linfa della pianta. È come se fosse ibernato, ma la sua coscienza ormai folle è ancora attiva.

Questa coscienza vaga da immemore tempo nel tessuto della realtà, talvolta serenamente, talvolta con grande violenza. In corrispondenza con questi ascessi di violenza, il tessuto della realtà di lacera aprendo portali dimensionali che conducono ad altri piani. Poi questi portali si richiudono quando la coscienza dell'elfo si quieta. In questo modo l'albero diventa una so rta di Yggdrasil, l'albero del mondo della mitologia norrena che funge da collegamento tra i mondi.

La missione dei PG potrebbe allora essere quella di 'calmare' lo spirito dell'elfo per evitare questi portali oppure sfruttarli a loro rischio e pericolo. 

Avete idee per come possano fare a calmare il druido-quercia?

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Penso che gli gnoll bastino come nemici, o al massimo sostituirei con alcune Spine (mi pare Manuale dei mostri III), senza scomodare entità planari, ma questo varia in base al livello del party

per far calmare il druido/quercia impazzito, magari devono prima di tutto scacciare gli gnoll, liberando magari l’elfa delirante e tenuta prigioniera da loro; poi liberare l’elfa dalla pazzia, sfruttando delle particolari piante che crescono proprio vicino alla quercia; infine farsi strada tra i difensori della coscienza druidica per portargli l’elfa, sua discendente ed in grado di calmarlo, con la promessa che cercheranno d’impedire che il fratello venga sacrificato  

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18 ore fa, Voignar ha scritto:

Penso che gli gnoll bastino come nemici, o al massimo sostituirei con alcune Spine (mi pare Manuale dei mostri III), senza scomodare entità planari, ma questo varia in base al livello del party

Gli gnoll li hanno già incontrati e non hanno avuto motivo di scontro. La druida gnoll a capo della tribù non ha alcun interesse nel gettarsi in uno scontro da cui potrebbe dipendere la sopravvivenza del suo gruppo. La pace potrebbe rompersi qualora i PG scoprano gli schiavi catturati dagli gnoll, ma questo sarà a discrezione del party. 

In realtà vorrei che il gruppo si scontrasse principalmente con aberrazioni. La faccenda del druido nell'albero sarebbe a quel punto una parte secondaria che possono approfondire come no.

18 ore fa, Voignar ha scritto:

per far calmare il druido/quercia impazzito, magari devono prima di tutto scacciare gli gnoll, liberando magari l’elfa delirante e tenuta prigioniera da loro; poi liberare l’elfa dalla pazzia, sfruttando delle particolari piante che crescono proprio vicino alla quercia; infine farsi strada tra i difensori della coscienza druidica per portargli l’elfa, sua discendente ed in grado di calmarlo, con la promessa che cercheranno d’impedire che il fratello venga sacrificato  

Dell'elfa vorrei che trovassero il cadavere, dunque rimarrebbe un solo modo per far ''rinsavire'' la quercia-elfo millenaria: trovare il fratello e impedire il suo sacrificio. Magari passando per qualche viaggio planare qualora mi rendessi conto che i PG sono attratti da questa trama. Mi piace l'idea di un viaggio nella follia del druido, e l'idea che questa follia sia custodita da entità fisiche mi stuzzica da morire. 

Grazie davvero!

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