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I.N.S. - In Nomine Simplex (parte 3)


darteo

Messaggio consigliato


@Massimo

Non appena aiuti Spina a rimettersi in piedi, quest’ultima si fionda di nuovo verso lo scaffare per agguantare la mazza di baseball. Tu intanto ti volti verso il morto armato di piccone e gli mozzi le braccia con un colpo di spada. Lo scaffale e la parete vicino a te viene imbrattato di sangue e altro sangue si riversa a terra.
In questo momento, un altro morto si getta dall’alto e ti piomba alle spalle.
Ti agguanta e prova a bloccarti mentre altri due cadaveri ti raggiungono. Il magazzino si riempie di urla e lamenti e scopri la presenza di diverse carogne nell’edificio.

Cosn99w.jpg

@Michele

Non devi attendere molto… infatti Sonia finisce di scambiare un altro paio di battute con “l’entità” per poi destarsi dal suo stato di trance. L’ex portavoce si volta e solo ora nota la tua presenza.
Sobbalza per la paura e le gambe le cedono. Cade a terra.
Stava quasi per svenire. Trema e impallidisce… lo spavento è stato notevole.
Piange addirittura. Ma le lacrime dettate dalla paura cedono poi il posto alle lacrime dettate dal senso di colpa. Sa che hai sentito la sua conversazione, lo capisce guardandoti negli occhi.
Per questo motivo non può inventare una scusa e sta prendendo tempo per trovare il coraggio di parlarti.
Si avvicina a te poiché ha paura di perderti e (se lo permetti) ti afferra delicatamente le mani.
Cerca di articolare qualche frase ma la donna è così dispiaciuta che riesce solo a dire: sono stata costretta al silenzio! Non… non potevo dire nulla! Non dovevi scoprirlo.
Padre Del… Michele… Michele parlami.

@Vittorio

Nella bocca del cadavere c’è qualcosa.
E’ un orologio da taschino. Lo riconosci… è il tuo. Lo hai smarrito in Francia, qualche giorno prima di essere catturato. Gli ingranaggi sono fermi e l’orologio riporta una data (le 03:00 di notte di domani). Solo un tipo di persona poteva mettere la mano nella bocca del cadavere senza rischiare di essere morso… ossia un altro cadavere. Chiunque abbia architettato tutta questa cosa sa che a Ivrea ci sono dei morti sensienti.
Nessuno dei presenti ti ha visto mentre trovavi quell’orologio e mentre te lo infilavi in tasca.

Correte verso il bosco quando sentite il grido di donna.
Superate i primi alberi e Raffaele urla: fermi, fermi, fermi… E’ stato così insistente che ognuno di voi si blocca. Il fiorentino continua: e… se fosse una trappola?
Iorio risponde: c’è una donna che probabilmente è ferita o braccata. Non voglio rischiare di avere sulla coscienza…
Ma Raffaele lo interrompe: siamo nel cuore della notte, a nord, in inverno… chi può sopravvivere a questo luogo? Specialmente in questa parte di terra che ha visto morti, cacciatori, testarossa, la figlia di satana, membri di sette sataniche, predoni e persino un gigante.
Di sicuro non una donna! Commenta Alessandro. Il romano non sapeva da “quale parte schierarsi” ma ora ha deciso di assecondare Raffaele.

Aiuto! Urla di nuovo la donna.
Riuscite a intravedere la sua sagoma tra di gli alberi vicino a voi. Non sta correndo nella vostra direzione perché non vi ha visti… e non sta correndo neanche in linea retta poiché il terreno della foresta è impervio.
Arranca nel buio e nella vegetazione ma, per la disperazione, non accenna a rallentare.
Qualcuno mi aiuti! Santo cielo!
I tuoi compagni sono ancora turbati dalle parole di Raffaele.
Iorio le punta il fascio di luce della sua torcia.

La donna è sorpresa di vedere quella luce e per un attimo si ferma e alzano una mano sul volto.
Tutti voi assottigliate gli occhi per guardarla meglio.
Riconosci quella persona. E’ Beatrice Luna.
E’ stanca, infreddolita e spaventata. Indossa una lunga gonna marrone con sopra una camicia bianca strappata all’altezza della spalla. Le si vede la pelle e la bretella del reggiseno.
Non indossa nessun cappotto e il respiro di fronte a se condensa in una piccola nuvola di vapore.
Raffaele esclama: non restate li impalati! C’è una donna da salvare!
Alessandro però è già scattato, lasciando indietro tutti voi. Si volta verso il fiorentino e dice: coprimi le spalle.

Da alcuni alberi fanno capolino sei cadaveri di lupi.
Iorio sfodera la sua “Bella ciao” (la sua inseparabile pistola) e inizia a sparare a quelle bestie… colpisce più alberi che lupi. L’uomo urla alla donna: signorina, venga da me! La proteggerò io.

 

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Michele Della Torre

Spoiler

Osservo la reazione terrorizzata dell'ex portavoce. Non sopporto chi si prende gioco di me e normalmente mi goderei ogni singolo istante del terrore di chi ha provato ad ingannarmi finendo poi al mio cospetto. Ma stavolta non provo alcuna soddisfazione. Sul desiderio di vendetta e sulla rabbia, questa volta, prevalgono l'amarezza e la delusione.

Quando Sonia si avvicina, supplicante, in un primo momento resto rigido e teso. Se non fossi capitato qui al momento giusto, non lo avrei mai saputo.... Non si fida di me. Incrocio il suo sguardo. Persino ora vederla piangere mi tormenta e non mi consente di arroccarmi nelle mie idee senza sentire ragioni come faccio di solito. Ma io non sono migliore di lei. Anche io le nascondo qualcosa, sono semplicemente stato più fortunato a non essere scoperto. Mi sciolgo un po', lascio che prenda le mie mani. Cosa sta succedendo Sonia? Cosa vuole quella creatura? Mi fermo e le accarezzo il viso gonfio di pianto, asciugando le lacrime. Io... so di non essere una persona che ispira confidenza... ma so anche che i segreti generano solo altri segreti fino a che due persone che credevano di conoscersi si scoprono, ad un certo punto, due perfetti sconosciuti. Non è questo quello che voglio... Non con te. la guardo negli occhi intensamente, faccio fatica a procedere: Io ti amo... a prescindere da ogni cosa. Tu questo lo sai... però capisco il tuo silenzio. Capisco il terrore di perdere la persona che ami, specialmente se è per colpa di qualcosa che non dipende da una tua scelta. Nemmeno io sono stato completamente sincero con te... e il mio segreto è qualcosa di così assurdo e orribile che è davvero difficile da dire, tuttavia ho atteso fin troppo. È giusto che tu lo sappia. Perciò smettiamo di mentirci Sonia... ti prego. Delicatamente la conduco verso il letto, dove la faccio sedere. Prendo una sedia per me e la metto di fronte a lei, ma non troppo vicina perché immagino che a breve non vorrà più nemmeno toccarmi. Abbasso lo sguardo e le do un momento per calmarsi un po'.

 

Modificato da Carrie.4794
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Vittorio Manfredi

Spoiler

 

Il mio orologio. Guardo l'oggetto di sfuggita mentre lo metto in tasca per correre verso la ragazza.

Domani alle tre... non mancherò.

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Lascio Alessandro andare avanti per primo in modo tale da evitare di essere non assalito dai cani e destare quindi sospetti. 

Una volta che Alessandro attira la loro attenzione, aumento la velocità della corsa per raggiungere Beatrice.


 

 

 

Modificato da Asteroid
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@Michele

Fai sedere Sonia sul letto e attendi che si calma.
Dopo che si asciuga le lacrime, l’ex portavoce torna a parlare (anche se di tanto in tanto continua a singhiozzare): ricordi quando ero all’ospedale? Fui avvelenata e questo mi portò a un passo dalla morte.
Ecco… … poi arrivò lei.
Una notte la trovai al mio capezzale.
Mi disse che il veleno mi avrebbe uccisa ma che lei avrebbe potuto salvarmi la vita.
Io gli risposie che non credevo alle sue parole ma lei a sua volta disse: “ci scommetteresti la vita?”.
Accettai il patto e fui quindi vincolata al silenzio.
Da allora questa persona… che io presumo sia la Zingara …si manifesta a me, mi parla o mi appare in sogno. Mi ha guidato e mi ha dato delle ottime scelte… ma questo non fa di lei un’alleata.
Magari mi aiuta perché ha bisogno di me.
Sono vicina a te, inquisitore di Ivrea, sono stata un portavoce e ho Aldapaci dalla mia parte. Io sono preziosa per la Zingara… quindi non so dirti cosa sono per lei. Magari una pedina importante o magari gli ho fatto pena e ora prova una certa simpatia per me.

Devi capire che non potevo dirti nulla… questi erano i patti con la Zingara.
Mi ha preso il cuore, Michele, mi ha preso… letteralmente il cuore. Non so come ci sia riuscita ma non batte più nel mio petto. Non ho avuto il coraggio di chiedergli cosa vuole farci.
Magari gli serviva strapparmelo dal corpo per salvarmi… o magari lo tiene per se come una sorta di garanzia. Credimi, non sai quanto mi dispiace! Non sai quanto mi sono sentita male per averti nascosto queste cose.

Ti bacia quando ti dichiari a lei. E’ un lungo bacio e non vuole farlo smettere.

 

@Vittorio

Beatrice corre verso di voi.
Tu la raggiungi ma la donna inciampa su una radice sollevata dal suolo e cade a terra. Ti chini su di lei mentre Alessandro è impegnato a duellare con il lupi. Raffaele cerca di aiutarlo ma le belve sono scatenate. Il romano cade a terra mentre cerca di tenere lontane le fauci di uno di quegli animali dalla sua gola.
Anche Raffaele ha il suo da fare mentre Iorio ha smesso di sparare poiché ha paura di colpire uno dei due uomini.

Un colpo di fucile sorprende tutti quanti. Il proiettile ha oltrepassato Iorio e Raffaele… per poi far esplodere la testa del lupo che stava per azzannare la gola di Alessandro.
E’ stata Miriam a sparare con il suo fucile. Tiene ancora la canna fumante di fronte a se.
Ricarica l’arma e preme il grilletto.
Ancora un boato e un altro lupo perde una zampa.

Cerchi di sollevare Beatrice ma lei ha un sussulto e torna a terra: ahi… la caviglia! Deve essersi slogata.
Miriam lancia il fucile verso Iorio e corre da te.
Entrambi aiutate Luna ad alzarsi, mettete le sue braccia attorno ai vostri colli e iniziate a portarla via dalla foresta. Contemporaneamente Iorio agguanta il fucile, colpisce un lupo balzato contro di lui con il calcio di quell’arma, mette il colpo in canna e spara al ventre dell’animale.
Alessandro e Raffaele mettono fuoricombattimento i rimanti lupi ma dalla foresta si elevano altri ruggiti.

Uscite tutti dal bosco e scoprire che un lupo è ancora in grado di correre.
Sbuca fuori dagli alberi e balza contro Beatrice.
Istintivamente lasci la ragazza a Miriam ed estrai la spada… dimezzando al volo quell’animale. Nel frattempo, un morto è apparso dall’oscurità della notte.
E’ armato di coltello e si trova vicino a Beatrice. Lei urla per la paura mentre Iorio chiama Miriam per attirare la sua attenzione. Lui gli rilancia il suo fucile.
Astore afferra l’arma con una mano, si volta verso il morto e blocca la sua avanzata premendo sul suo torace la canna del fucile.
al diavolo! Preme il grilletto e fa scempio di quel corpo.
Sangue e pezzi di carne inondano le due donne.

Tornate alla tranquillità e Beatrice scivola di proposito da Miriam per accasciarsi al suolo.
La siciliana però la prende dal braccio: non siamo ancora fuori pericolo.
I tre uomini circondano le due donne per vedere come stanno.
Beatrice dice: ma non riesco neanche a stare in piedi… ah, questa caviglia! Si alza la gonna per vedere le condizioni della sua gamba. La caviglia non è gonfia ma non riesce a muoverla.
Miriam alza lo sguardo verso tutti voi: che avete da guardare? Forza… prendetela! 

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Michele Della Torre

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Ricambio il bacio con altrettanta passione. Faccio scorrere una mano lungo la sua vita fino al seno, mentre con l'altro braccio la stringo forte a me. Sono vagamente consapevole che il letto è appena dietro di noi e il desiderio ormai mi sta lasciando poco spazio per pensare lucidamente... tuttavia mi sento un vigliacco. Non le ho detto la verità su cosa sono pur avendogliela appena promessa, mentre lei invece è stata sincera e confida in me al punto che non mi ha nemmeno chiesto cosa intendevo. 

Cosa penserebbe se sapesse che sta per andare a letto con un morto?! No. Non sono un simile verme. Non approfitterò di lei. Facendo appello a tutta la mia forza di volontà, mi stacco dalla ragazza. Sonia... Sonia. le dico con voce roca. Tu sei la cosa che desidero di più al mondo... ma non... non posso usarti senza dirti la verità su di me. Io so cosa significa trovarsi di fronte alla morte, per questa ragione non posso biasimarti per il patto che hai stretto. Io avrei fatto lo stesso.... senza badare al prezzo da pagare. Ma quello che lei ti ha chiesto... non si può togliere il cuore ad una persona senza ucciderla! Eppure i medici avrebbero dovuto accorgersene... Che cosa ti ha reso, Sonia? Mi rendo conto che sto parlando in modo piuttosto sconnesso, ma mi sento divampare dalla rabbia e dalla disperazione al solo pensiero che la Zingara abbia osato uccidere Sonia. Non voglio che lei ti condanni all'eternità dannata dei morti coscienti... Non voglio che ti condanni ad essere... sento le parole morirmi in bocca soffocate da un macigno di paura, ma non intendo tirarmi indietro. ... ad essere come me.  

 

 

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Vittorio Manfredi
 

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Quando Beatrice si solleva l'orlo della gonna, i miei occhi si posano sulla sua caviglia. 

Sottile e delicata. Involontariamente deglutisco.

La pelle chiara della donna riflette luce propria nella notte e la mia mente torna a qualche ora fa... quando ho visto Miriam in camicia da notte. 

Deglutisco ancora. I miei occhi cercano l'orizzonte. Ma che mi sta succedendo? 

Vengo riportato alla realtà dalle parole di Miriam.

Mi avvicino alla ragazza e la sollevo sulle braccia.  La porto a casa mia... non può andare in ospedale sulla sua testa c'è una taglia emessa da Della Vela. 

Non possiamo seguire lo stesso percorso. Ci sono stati gli spari e qualcuno potrebbe averli sentiti... visto che siete tutti uomini d'arme non ci saranno problemi con il coprifuoco... per lei invece possono esserci. Conosco un modo per entrare... senza problemi. Quindi ci vediamo il prima possibile a casa mia. Vi aspetto.

Mentre dico questo faccio sedere la ragazza all'amazzone sulla moto e io mi sistemo dietro di lei. Tieniti stretta che andremo veloci. 

 

@durante il percorso in moto

Spoiler

Beatrice... ora tutti vorranno sentire quanto hai da dire... quindi... vedi di  tralasciare che eri un membro della Culla. Dì solo che sei stata rapita da quei fanatici. Per il resto non ti preoccupare... che ci penso io. Come hai fatto a ridurti così e che ci facevi di notte da sola fuori dalle mura?

 

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@Vittorio

Non appena ti chini per sollevare da terra Beatrice, Alessandro avanza di un passo verso di te: ti aiuto a prenderla, dice… attirando su di se gli sguardi perplessi dei presenti.
Iorio invece rivolge una domanda a Luna: cosa ci facevi qui fuori?
La donna è impreparata, cerca una risposta ma non ha bisogno di trovarla poiché Miriam esclama: ma lo volete capire che siamo in un posto pericoloso? Forza, tutti a Ivrea!
Beatrice intanto si aggrappa a te molto forte per paura di cadere.

La fai salire sulla tua moto e dici a tutti i presenti dei tuoi intenti.
I tre uomini però non sono molto contenti della tua idea. Ancora una volta però interviene Miriam, facendo notare a tutti che questo non è nè il momento nè il luogo adatto per discutere.
Adagi Beatrice sulla moto e ritorni a Ivrea.
In poco tempo torni a casa tua. Smonti dal veicolo e aiuti Luna a scendere, lei ti stava già aspettando con le braccia protese verso di te. Durante il breve viaggio, lo strappo sulla sua camicia si è allargato.
La donna ha istintivamente messo il piede ferito a terra, ha un altro sussulto e inciampa verso di te. L’afferri come se la volessi abbracciare.
Beatrice si lascia crogiolare tra le due braccia e, sulla soglia dell’ingresso della tua villa, dice: grazie, grazie di tutto. Mi hai salvato ancora una volta la vita. Come potrei mai ringraziarti? Sei il mio eroe.

Una volta all’interno della villa scopri che LaFayette è sveglia (del resto lei non dorme mai). Indossa un pantalone nero a vita alta e una camicia bianca. Mentre scende le scale che conducono all’ingresso, la francese dice: potevi almeno chiamarmi, Vittorio! Neanche prova a fingere di essere arrabbiata con te.
Indica Beatrice e dice: ah! Non credevo fossi… ecco… “uno di quelli”. Ti piace portarli vivi nella tana?!
La porta alle tue spalle viene spalancata da un irruento Alessandro: lei come sta? Chiede immediatamente.
E’ seguito da Iorio e Raffaele.
Miriam chiude la fila e, una volta entrata nella villa, la donna si china sulle ginocchia per riprendere fiato.
I tre uomini cercano di assumere una posizione più composta quando vedono LaFayette sulla cima delle scale… per poi fulminarti con lo sguardo.

@Michele

Non appena sfiori il seno di Sonia, lei si irrigidisce per poi afferrarti la mano e trattenerla sul suo petto mentre continua a baciarti.
Capisci così che è da tanto tempo che la donna desiderava tutto questo.
Posa poi le mani sulle tue spalle per “spingerti delicatamente” sul letto. Si siede a cavalcioni su di te e inizia a sbottonarti la camicia. I suoi occhi sono carichi di desiderio ma anche timore.
Nonostante questo, l’ex portavoce non smette mai di ascoltarti… e per questo motivo si immobilizza quando pronunci l’ultima frase.
La donna ti fissa negli occhi con un espressione confusa sul volto.
Dopo qualche secondo passato nel silenzio più totale, Sonia inizia a farfugliare: n-non… non credi aver… …c-che stai dic… … cosa?

 

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Massimo

Che cosa ci fanno tutti questi morti qui? Ci hanno preparato una trappola..

Come facevano a sapere che saremmo venuti.

Mi guardo intorno e poi parlo con Spina

Cerca un riparo, di questi me ne occupo io

Guardo poi i morti per veder se hanno i soliti occhi rossi

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Due mirati su due morti diversi per dimezzarli 10/10

Armatura

Braccia 1

Inguine 5

Collo 5

 

Modificato da Darakan
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Michele Della Torre

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Sonia non è l'unica ad aver desiderato tutto questo da tempo, anche io la desidero follemente. L'istinto animalesco che ha risvegliato mi urla di risponderle "Niente. Tutte stronza.te" e di spingerla sotto di me strappandole via la maglia. Ma tutto questo mi fa sentire ancora ancora più vigliacco di quanto sono già stato. Le ho già mancato di rispetto a sufficienza. 

Ottimo lavoro inquisitore.... davvero un ottimo lavoro!!! 

Faccio un lungo e sofferto sospiro. Sono pieno di vergogna. Mi schiarisco la voce e cerco di tirarmi un po' su, appoggiandomi sui gomiti. Non voglio allontanarla perché non voglio che si senta brutalmente respinta, ma immagino che comunque tra poco sarà lei a saltare via da sola.

Avrei... avrei dovuto dirtelo tempo fa. Non dovevo aspettare di arrivare a questo punto. Non volevo perderti... credevo che si sarebbe presentata un'occasione adatta per dirtelo senza... terrorizzarti. Ho provato ad introdurre l'argomento in passato... mi dicesti che per te erano solo nemici e mostri... in tanti mi hanno definito così fin da giovane, non mi è mai interessato, anzi, mi è addirittura piaciuto... ma quando l'hai detto tu... non volevo essere questo per te. Non ti farei mai del male.

La guardo negli occhi, alla vergogna si mescola il dolore nel pronunciare queste parole. Sono stato ucciso Sonia. Mi hanno lasciato morire come un cane sul ciglio della strada.... poi mi sono risvegliato. Ero cosciente... ma comunque fin da allora non ero come tutti gli altri. Posso essere vivo... completamente vivo. E... mi rendo conto che è inutile che continuo a parlare. Vorrei dirle mille cose, probabilmente inutili. Resto immobile preparandomi al peggio. ... ti prego perdonami.

 

 

 

Modificato da Carrie.4794
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Vittorio Manfredi

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Cita

Adagi Beatrice sulla moto e ritorni a Ivrea.
In poco tempo torni a casa tua. Smonti dal veicolo e aiuti Luna a scendere, lei ti stava già aspettando con le braccia protese verso di te. Durante il breve viaggio, lo strappo sulla sua camicia si è allargato.
La donna ha istintivamente messo il piede ferito a terra, ha un altro sussulto e inciampa verso di te. L’afferri come se la volessi abbracciare.
Beatrice si lascia crogiolare tra le due braccia e, sulla soglia dell’ingresso della tua villa, dice: grazie, grazie di tutto. Mi hai salvato ancora una volta la vita. Come potrei mai ringraziarti? Sei il mio eroe.

Vedere la ragazza tenedere le braccia verso di me, mi ha reso inaspettatamente irrequieto. 

Lei sa chi sono... come fa a tendermi le braccia in quel modo? 

Vittorio... l'ultima volta che vi siete incontrati... ha detto di essersi innamorata di te... 

Guardo Beatrice e il mio sguardo è sorpreso... che fosse vero? Quando la ragazza prova a scendere dalla moto il dolore alla caviglia si fa sentire di nuovo e i miei pensieri si interrompono. Decido di sollevarla ancora una volta sulle braccia senza farle appoggiare i piedi sul terriccio questa volta.

Una volta arrivati alla soglia della porta resto per un attimo paralizzato alle parole della donna.

I miei occhi scivolano sulla ragazza tra le mie braccia che sembra bearsi del calore del mio corpo. Lo strappo sul suo vestito non mi aiuta certo a tornare in me prima e resto a guardarla così. Per qualche secondo di troppo.

Un eroe...

Ripenso alle gesta di poco fa... niente in confronto a quello che ho fatto per Miriam. Eppure... lei non mi ha mai definito un eroe.

Sorrido alla ragazza. Nessuno mi ha mai considerato un eroe... 

La mia postura migliora leggermente alle parole della ragazza e anche la presa per sostenerla si fa più salda mentre entro nella villa.

Poco dopo Alessandro e gli altri piombano in casa. LaFayette... ammonisco alla donna con il tono di voce. Alessandro e Raffaele già li conosci... come anche Miriam... l'ultimo è Iorio. Probabilmente vi siete già visti ad Ivrea. Mentre lei faccio un cenno del capo nella direzione della ragazza che ho tra le braccia è Beatrice. 

Non riesce a mettere il piede a terra... e a parte qualche graffio penso che stia bene. Venite vi faccio accomodare. 

Con Beatrice tra le braccia salgo le scale e vedendomi riflesso nei vetri e negli specchi effettivamente inizio a pensare che il ruolo di eroe mi si addice.

Eroe.. sono un eroe... ripeto tra me stesso mentre salgo di gradino in gradino. 

Ecco questo è il mio studio. Il camino è acceso e appoggio delicatamente la ragazza su una delle poltrone che avvicino al fuoco. 

Indico la cristalliera con i bicchieri e gli alcolici. Servitevi pure liberamente. 

Poi la mia attenzione torna su Beatrice. Vado a prendere del ghiaccio.. . per gli alcolici e per la tua caviglia. Torno in attimo.


 

 

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@Massimo

I morti non hanno occhi rossi, blu o neri… sono normali occhi di cadavere.
Nonostante questo quelle carogne ti stanno attaccando.
Ti liberi di quello sulla tua schiena ma non riesci a dimezzarlo. Tranci in due un secondo morto.
Un terzo cadavere stava per sorprenderti ma qualcosa lo colpisce alla testa e lo fa cadere a terra.
E’ stata Spina ad attaccarlo.
La donna è riuscita ad afferrare la mazza da baseball dietro lo scaffale. Con sua grande sorpresa ha scoperto che quell’arma è puntellata con diversi chiodi.
Carica un altro colpo e sfonda la testa di un altro morto. Sa usare bene quell’arma… anche se l’ultimo suo attacco è stato così potente che ora sente dolore ai polsi.
Normalmente Spina farebbe qualche battuta in questo momento… ma si volta verso di te con fare rabbioso e dice: ti hanno venduto!

I morti nella stanza continuano a stringersi attorno a voi.
Sull’uscio della porta appare un sagoma imponente, con una spada tra le mani e un expiator dietro la schiena. Riconosceresti il sorriso malefico di Mozart tra mille altri.

Yhfkiff.jpg

@Michele

Cala un silenzio irreale nella camera di Sonia.
Lei ti guarda mentre cambia molte volte espressione del volto. Ogni piccola contrazione dei muscoli facciali è un indizio su ciò che pensando. Inizialmente era confusa… poi, pian piano, la comprensione sul significato delle tue parole è riuscita a strisciare nella sua mente.
Si ribella a questa idea, così si chiede se c’è un “doppio senso” nella tua ammissione.
I tuoi occhi però tolgono ogni dubbio e così ogni speranza crolla nella testa di Sonia.
L’ex portavoce rilassa le spalle, apre leggermente la bocca per lo stupore e i suoi si spalancano lentamente ma inesorabilmente. Sul suo volto si manifesta un’espressione di pura paura.

Perdete entrambi la cognizione del tempo ma alla fine Sonia raccoglie il suo ultimo barlume di lucidità e si sforza per restare calma mentre ti dice: per favore… esci da questa stanza.
 
@Vittorio

Presenti la LaFayette ai tre uomini.
La francese non è molto contenta di incontrare questi estranei ma sfoggia comunque tutta la sua eleganza rivolgendosi a loro: enchanté.
Buona serata anche a lei, risponde Alessandro prima di ricevere un ceffone dietro la testa da parte di Raffaele.

Porti al piano di sopra Beatrice mentre sei seguito dal resto dei presenti.
Una volta nel tuo studio posi del ghiaccio sulla caviglia ferita della donna. Lei stride i denti quando sente il ghiaccio a contatto con la pelle. Ti afferra la mano e la spinge ancora di più sulla sua caviglia in modo che tu possa premere per bene quel ghiaccio.
LaFayette si avvicina a voi e commenta: mmm… non mi sembra ferita quella caviglia.
Eppure mi fa tanto male, piagnucola lei.
Offri da bere ai presenti ma Raffaele risponde: oh no, non potremo mai approfittarci della vostra gentilezza… contemporaneamente Alessandro stappa una bottiglia di liquore con i denti.

Iorio non vuole far “sentire solo” il romano, così si avvicina a lui mentre impugna un calice di cristallo.
Indica il vuoto del bicchiere con il pollice.
Dopo aver preso un sorso di Brandy, Iorio si appoggia sul muro e, mentre mescola quel liquore, si rivolge a Beatrice: allora… chi siete?
Risponde Raffaele per lei: si chiama Beatrice Luna, viveva a Ivrea ma è stata costretta a scappare a Torino.
Alessandro alza di colpo la testa verso il suo amico e lo fissa con fare perplesso.
Iorio chiede: e perché è dovuta scap…
Raffaele lo anticipa: perché l’inquisizione..
Iorio a sua volta interrompe il fiorentino: ho capito tutto, altro non mi serve.

Beatrice si rivolge a tutti i presenti: mi sono vista costretta a scappare da Torino poiché l’inquisitore Della Vela mi aveva riconosciuta.
Della Vela? Esclama Alessandro mentre è già al suo secondo bicchiere.
Raffaele incrocia le braccia: Ale, non ricordi più “Della Vela piè veloce”?
So chi è! Mi sembra strano che sia ancora a Torino. Il romano non fissa più Raffaele. I suoi occhi sono solo per LaFayette e il suo fondoschiena.
La francese infatti si è avvicinata a lui per poter prendere anche qualcosa da bere… e si è allungata e alzata sulle punte per poter afferrare una bottiglia di Cognac.
Miriam si è accorta dell’occhiata di Alessandro e ora lo fissa con delusione.
Raffaele non bada a tutto ciò e risponde ad Alessandro: Della Vela ha un permesso speciale da parte del papa per farsi curare a Torino… inoltre quella tortiglia spagnola non se ne andrà da questo posto non a quando non avrà catturato il suo acerrimo nemico, il cacciatore.
LaFayette stava per far cadere il bicchiere mentre lo riempiva con l’alcolico.

Beatrice continua: non potevo rischiare di essere presa dall’inquisizione, così sono scappata.
Dove?
A nord.
A nord… e basta?
Precisamente. Ho vagato per tre giorni.
Ma perché non tornare subito a Ivrea?
Io qui potevo contare solo su Vittorio… si volta e ti guarda …e non volevo metterlo in pericolo con la mia presenza, non dopo tutto quello che ha fatto per me.
Miriam si avvicina ad Alessandro e gli fa segno che vuole bere anche lei.
Noti nel romano una certa soddisfazione nel versare del Brandy alla siciliana… forse troppa soddisfazione, così riempie il calice fino all’orlo.
Raffaele continua a parlare con Beatrice: quindi questa notte siete venuta qui a Ivrea per puro caso?
E’ buio di fuori, non sapevo che ero vicina a Ivrea… forse è stato il destino che mi ha condotto qui.

Ora ricordo… esclama Iorio che per tutto questo tempo si era chiuso nei suoi ricordi …non è stato il cacciatore a bruciare Avignone?
E quando mai?! Esclama istintivamente LaFayette.
Per sua fortuna, solo tu hai potuto comprendere la sua gaffe. Voglio dire… non credo che il cacciatore abbia appiccato il fuoco a una città. Io vengo dalla Francia e non ho sentito queste storie.
Alessandro si sporge per poter appoggiare un gomito su un mobile vicino alla donna e dice: bhè, signorina, io sono stato ad Avignone… e posso dirvi che è stato quel cacciatore a bruciare la città.
Ne siete sicuro, moniseur? Lo avete visto il cacciatore?
Visto no… ma ho fiuto per queste cose. Mi accorgo quando il cacciatore è vicino a me.

Raffaele socchiude gli occhi: e quand’è che hai sviluppato questa capacità, supereroe?
Da sempre! Risponde immediatamente Alessandro facendo intuire al fiorentino che non vuole essere disturbato mentre tenta un approccio con la francese.

Non appena si volta di nuovo verso LaFayette, Alessandro urta Miriam e il suo bicchiere colmo di Brandy le finisce sulla camicia. I due litigano per qualche secondo, poi il romano dice: non ti avevo visto.
Questo è ovvio! Risponde Miriam in modo allusivo.
Per calmare la siciliana, LaFayette la prende per le spalle e inizia ad accompagnarla fuori dalla porta: vieni con me, pensiamo a questa macchia. Togliti questa camicia.
Alessandro fa per intervenire ma Miriam si volta verso di lui e alza il dito indice per imporre il silenzio.
LaFayette, mentre esce dalla stanza, continua a parlarle ad Astore: forza, ti presto una mia camicia. Ti starà un po' larga sul petto e stretta ai fianchi ma dovrebbe andarti bene.
Ti prego, non infierire! Pensa Miriam sconsolata.

Quando le due escono dalla stanza, Iorio continua: allora… siamo tutti d’accordo sul fatto di non raccontare a nessuno che stiamo proteggendo una ricercata dell’inquisizione?

 

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Vittorio Manfredi

Iorio... la responsabilità me la prendo io. Fortunatamente sono abbastanza ricco da permettermi una via d'uscita in qualche modo...  voi dovete solamente omettere di avermi visto. Avete fatto un controllo e visto che eravate in zona siete passati ad accertarvi che tutto sia nella normalità. Dopotutto... quel fuoco appiccato è stato fatto nei pressi delle mura vicino alla mia villa.

Beatrice resterà da me... almeno fin quando la caviglia non starà meglio.

Dopotutto se sei dovuta scappare da Torino è anche colpa mia... non ho saputo prendermi cura di te, come avrei dovuto fare.

Mi alzo in piedi e poi mi rivolgo ai tre uomini nella sala:

Signori... se siamo tutti d'accordo possiamo rimandare domande e indagini a domani.

Accompagno gli ospiti alla porta e poi torno da Beatrice.

Come va la caviglia? Dico alla ragazza mentre provo a girarla lentamente. Proviamo ad appoggiare il piede a terra? La tua camera è rimasta come l'avevi lasciata... se vuoi posso portarti lì anche ora, così puoi riposare. Che ne dici? 

 

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Michele Della Torre

Spoiler

Vedere quell'espressione sul volto della ragazza mi strazia. Non posso accettare di perderla. La fisso con gli occhi sgranati, Sonia non fare così... non farmi questo. 

Quando mi dice di andarmene, un lampo di rabbia mi passa negli occhi. Mi sento ferito.  Mi sono sempre fatto in quattro per lei. Le ho concesso l'amore che non ho mai dato a nessun altro. Le ho perdonato ogni singola cosa. L'ho protetta. L'ho sostenuta in qualsiasi scelta abbia fatto, perfino in quelle più sbagliate. Le ho salvato la vita e abbandonerei ogni cosa per lei, basterebbe una sua parola.... e lei non tenta nemmeno di capirmi. 

Mi alzo lentamente, come un automa. Vado verso la porta, ma arrivato al centro della stanza mi blocco. Non riesco ad andare oltre. Non voglio arrendermi e ho paura che in preda allo sconforto Sonia possa fare qualcosa di stupido se lasciata sola. Mi volto verso di lei. Il mio sguardo è fiammeggiante, carico di amore e disperazione. Hai accettato il lavoro che faccio, il fatto che torturo e condanno a morte. Hai accettato tutte le mie stranezze, la mia rabbia incontrollabile e la mia durezza... non so cosa tu abbia potuto trovare di positivo in uno come me... ma non ti sei mai tirata indietro. Perché? Perché fino ad un minuto fa ti sentivi al sicuro? Davvero per te era sufficiente credere che fossi vivo anche se stavi tra le braccia di un uomo così?! Scuoto leggermente il capo. Io credo che tu ti fidavi di me perché in cuor tuo sapevi che, nonostante tutto, io non ti avrei mai fatto del male...ed è la verità! Temi forse che da un momento all'altro potrei dare di matto e morderti? Non sono un cane rognoso e piuttosto mi farei tagliare a pezzi. 

Mi inginocchio, esponendomi completamente a lei. Fisso il pavimento. Il mio tono di voce è un sussurro. Non ho scelto io di diventare così...  e non ti chiedo ti fare finta di nulla. Ti chiedo solo di darmi una possibilità. Non guardarmi così Sonia... fai di me quello che credi, ma non avere paura. Sono sempre io, Michele.

@ Master

Spoiler

vorrei usare il mio pregio per farmi ascoltare, trasmetterle calma e farle capire la sincerità delle mie parole.

 

 

Modificato da Carrie.4794
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Massimo

Mi hanno venduto.... chi? chi?

Bhè se sperano di mettermi fuori dai giochi così si sbagliano...

Alzo lo sguardo e incontro il viso del templare

Spina Mettiti al riparo quello non è uno con cui si scherza

Mi rivolgo poi a mozart

Ti stavo aspettando sai?

Prendo l'arcangelo e lo accendo

Penso che sia arrivato il momento di mettere la parola fine ai nostri incontri

Spoiler

Cerco di colpire entrambi i morti con l'attacco turbinante con l'expiator, poi aspetto mozart expiator 11

 

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@Michele

Sonia ascolta le tue parole anche se per lo shock, di tanto in tanto, si estranea dal tuo discorso.
La donna poi si alza per aprire la porta (così da farti uscire fuori) ma si ferma a metà strada. Si volta verso di te e inizia dire che non ti crede. Pensa infatti che la Zingara voglia tormentarla e tu sei solo l’illusione del vero padre Della Torre. Devi spendere molto tempo per togliere dalla mente di Sonia questo pensiero… pensiero che lei aveva partorito per difendersi dalla realtà.
Entra poi nel bagno (che comunica con questa stanza) e chiude la porta. La senti vomitare per tre volte.
Apre poi il rubinetto e continua stare in quella camera per moltissimo tempo.
Quando esce, la vedi stravolta. Ha gli occhi socchiusi e i capelli arruffati. L’espressione sul suo volto ti fa capire quanto la donna sia stanca e scioccata.
Ma… com’è possibile che sei… morto? Ti ho visto sanguinare, mangiare, respirare. Provi dolore, provi freddo e caldo. Come?

@Vittorio

Si, facciamo una prova, risponde Beatrice mentre aspetta che il tuo aiuto per potersi sollevare dalla poltrona.
Siete rimasti soli nella grande sala.
Lei si alza e con qualche timore tenta di mettere il piede a terra.
Ci riesce ma dalla smorfia sul volto capisci che il dolore non è ancora scemato.
Grazie di tutto, Vittorio. Se non fosse stato per te a quest’ora sarei stata cibo per i lupi. Riesci a immaginare l’orrore di essere sbranata viva? Io no.
Ops… perdonami.
Lo strappo sulla camicia era così ampio che le hai intravisto il reggiseno.
E’ di pizzo bianco. Lei ti ha chiesto scusa per l’ovvio disagio che ha suscitato in te.

In questo momento tornano nella stanza anche LaFayette e Miriam.
La francese socchiude gli occhi quando vede Beatrice tra le tue braccia ma preferisce non commentare.
Dove sono gli altri? Chiede Miriam.
Gli spiegate che sono andati via. Del resto è notte fonda e tutti siete stanchi.
Offri così a Beatrice un posto per dormire, la sua vecchia stanza, ma lei… con fare imbarazzato …ti chiede: posso… posso dormire con te? Ho paura a restare da sola.
LaFayette però le prende il polso e si intromette: puoi stare con me se non vuoi stare da sola. Il mio letto e grande… e io non dormo. Penserò io a vegliare su di te.
N-non voglio essere di alcun disturbo.
N-nessun disturbo
, risponde LaFayette balbettando di proposito.

Porti così Beatrice nella camera della francese.
Luna ti dà la buonanotte baciandoti sulla guancia. Quel gesto indurisce lo sguardo che LaFayette ha nei confronti di quella donna. Miriam fissa quella scena senza di nulla e poi, quando i vostri sguardi si incrociano, lei ti dà la buonanotte in maniera fredda e distaccata per poi ritirarsi nelle sue stanze.

@Massimo

Dimezzi i due morti con un ampio fendente della tua motosega.
Budella e sangue imbrattano il pavimento e gli scaffali. Spina intanto ti copre le spalle dall’arrivo di altri due morti. La donna ne colpisce uno alla testa ma il cadavere continua a muoversi.
Mozart invece preferisce spostarsi vicino a uno scaffale e non prendere parte allo scontro.

vlvVuYC.jpg

 

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Michele Della Torre

Vorrei aiutare la ragazza in qualche modo, ma quando la sento vomitare più volte mi rendo conto che probabilmente meno mi avvicino meglio è. Cristo santo... però mi ha un po' ascoltato. Mi obbligo a considerare almeno questo come un buon segno. 

Quando l'ex portavoce esce dal bagno sembra appena scampata da una tempesta. Mi dispiace aver provocato tutto questo e improvvisamente mi sento molto stanco anche io, soprattutto dopo aver ripetuto fino allo sfinimento che non sono un'allucinazione provocata dalla Zingara. Senti Sonia, perché non ti siedi? indico il letto e le porgo una coperta che ho preso mentre era in bagno. Immagino che starai gelando. Io non mi avvicinerò. 

44 minuti fa, darteo ha scritto:

Ma… com'è possibile che sei… morto? Ti ho visto sanguinare, mangiare, respirare. Provi dolore, provi freddo e caldo. Come?

Sì, il mio corpo è vivo a tutti gli effetti... posso fare tutto quello che un uomo qualunque può fare.Tranne essere percepito dai morti. Tuttavia il mio corpo posso anche... "spegnerlo". Se lo faccio, bhe, i miei organi smettono di funzionare, tranne per il dolore... quello lo sento sempre. Il mio corpo smette di funzionare anche se vengo ferito molto gravemente e quindi è troppo danneggiato per avere regolari funzioni... però lentamente guarisco fino a tornare sano. mi gratto la barba. Me lo sono chiesto spesso perché sono così, ma davvero non lo so. Probabilmente è una mia capacità... come per esempio quella di Eleonora di sprigionare fuoco. Però io ho un'altra stranezza: non percepisco i vivi...

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Vittorio Manfredi

 

Cita

Si, facciamo una prova, risponde Beatrice mentre aspetta che il tuo aiuto per potersi sollevare dalla poltrona.
Siete rimasti soli nella grande sala.
Lei si alza e con qualche timore tenta di mettere il piede a terra.
Ci riesce ma dalla smorfia sul volto capisci che il dolore non è ancora scemato.
Grazie di tutto, Vittorio. Se non fosse stato per te a quest’ora sarei stata cibo per i lupi. Riesci a immaginare l’orrore di essere sbranata viva? Io no.
Ops… perdonami. 
Lo strappo sulla camicia era così ampio che le hai intravisto il reggiseno.
E’ di pizzo bianco. Lei ti ha chiesto scusa per l’ovvio disagio che ha suscitato in te.

Tengo una mano sulla vita della ragazza e involontariamente nel vedere il suo intimo stringo la presa. 

Vittorio... credo che la ragazza non sia poi così dispiaciuta...

Io... ecco... io non voglio pensarci.

Discosto lo sguardo dalla scollatura provocata dallo strappo proprio quando Miriam e LaFayette entrano.

Assisto inerme al battibecco tra le due donne, mentre il mio pensiero torna alla scollatura di Beatrice e poi a Miriam quando si stava mettendo la camicia da notte.

Ad un tratto sento un bacio sulla mia guancia. Mi volto ed è Beatrice. Buonanotte. Sussurro mentre una mano è sulla mia guancia, sopreso dell'inusuale contatto.

Il mio sguardo si sposta sulla cacciatrice che freddamente mi augura la buonanotte. Miriam... aspetta. Faccio un passo avanti per avvicinarmi alla donna. Mentre mi perdo nei suoi occhi verdi, sussurro dolcemente: Buonanotte. 

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@Michele

Spoiler

 

Inviti Sonia a sedersi sul letto e le ti ascolta.
Le parli mentre scopri che la portavoce si è calmata. Commenta poi le tue parole: ma… com’è possibile? Agisce quasi d’istinto e ti mette una mano sulla bocca. Con l’altra mano ti chiude il naso.
Resta a guardarti mentre sei in apnea.
Non fai alcun movimento, non sei assolutamente in debito d’ossigeno.
Dio mio… sussurra Sonia tra se e se …sei veramente morto. Ma la barba ti cresce e i cadaveri ti hanno attaccato… perché?

Ti lascia andare e si mette a fissare il pavimento.
Sta cercando di trovare il coraggio per la sua prossima domanda: ascolta, Michele… perché continui a fare l’inquisitore? Voglio dire… è un ruolo che ti da potere, soldi e prestigio… ma perché continui a farlo con così tanto zelo?
Insomma… stai servendo un ordine sacro pronto a farti esattamente quello che tu fai agli eretici se si scoprisse la verità su di te. Non è strano per te?

 

 

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Michele Della Torre

Spoiler

Noto con sollievo che la ragazza si è calmata, ma non mi aspettavo il suo "assalto". Quando mi tappa la bocca, per un momento penso che sia entrato qualcuno. Solo quando mi chiude anche il naso capisco che è una specie di esperimento,  durante il quale la fisso con un misto di sorpresa e una punta di divertimento. 

Almeno è riuscita a toccarmi senza brividi, vomito e occhi stralunati...

Quando mi libera rispondo: Sì Sonia purtroppo sono morto davvero... non è qualcosa su cui mi metterei a scherzare. Un'ombra mi passa nello sguardo.

2 ore fa, darteo ha scritto:

Ma la barba ti cresce e i cadaveri ti hanno attaccato… perché?

Come ti ho detto, il mio corpo funziona in tutte le sue parti come se fossi vivo. La guardo e ridacchio. Anche i capelli mi crescono, però la tonsura è ridicola quindi per evitarla li taglio completamente... anche se ora non sono più obbligato alla tonsura. Quindi magari me li farò crescere... se la cosa ti aggrada. 

Torno serio, Gli altri morti mi attaccano in due occasioni. La prima è quando sono comandati da qualcuno che me li sguinzaglia contro, come fa il Cacciatore con i morti dagli occhi rossi. La seconda è quando quei morti sono dotati di un'intelligenza propria, più o meno evoluta, e decidono autonomamente di attaccarmi.

Quando mi fa l'ultima domanda, resto in silenzio per qualche secondo. Non è una risposta semplice, ma decido di essere il più sincero possibile. Lo è, ma le ragioni che mi spingono a farlo sono molto radicate in me... Ho avuto una vita... complicata, specialmente da bambino. Ho sperimentato la povertà assoluta e tutto il degrado che essa comporta... avevo solo la fede. Quando sei in quella situazione, oltre alle privazioni, chiunque crede di poterti calpestare... non potevo accettarlo. Non potevo! così promisi a me stesso che non sarei mai più stato in quella miseria e che sarei stato io ad avere il potere sugli altri, non viceversa... poi scoprii che mi piaceva essere così e la Chiesa me lo consente nella forma più libera e diretta. 

C'è poi anche un'altra cosa... la fede era tutto per me. Diventare Inquisitore rappresentava lo scopo ultimo della mia esistenza... Quando poi ho scoperto che erano tutte bugie ho perso la fede ma lasciarsi la propria vita alle spalle è... molto difficile... forse continuo a fare l'inquisitore per proteggermi, perché ancora oggi mi terrorizza la consapevolezza di essere morto per una bugia, di essere stato ingannato tutta la vita... e sopratutto di essere stato così stupido da crederci.

Ma non ti negherò che ultimamente tutto questo mi pesa molto... da quando ho capito cosa provo per te. Detesto nascondermi e detesto metterti in pericolo per il solo fatto che mi sei vicina. Per questo sto... valutando altre ipotesi. Ma devo procedere con attenzione. Lascerei tutto per te, ma non posso semplicemente mollare perché saremmo braccati come animali... voglio assicurarti una vita sicura e dignitosa.  

 

Modificato da Carrie.4794
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