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Una lama nel buio


Zellos

Messaggio consigliato

Forte Cardo è uno spettacolo da osservare alquanto...straniti.
Per tutti coloro che hanno visto la magnifica Yndaros, è sicuramente una cittadina rustica. Coloro di voi che hanno più occhio per quanto riguarda la strategia e la tattica, potete notare facilmente come la distanza fra le palizzate esterne di legno (alte almeno una decina di metri) ed il limitare del bosco è almeno di centocinquanta metri. Una probabile difesa contro assalti da esso? Ne siete alquanto certi.

Coloro che arrivano alla città da est o da ovest scorgono la immane quantità di torri che appesantiscono il panorama del cancello nord, tutte armate pesantemente e puntate verso la foresta. Ma ben più visibile ed imperiosa vista è quella del Faro, la torre alta almeno cento metri la cui luce è sempre tenuta accesa, simbolo di Prios e la sua benevolenza, ma anche delle conquiste degli ambriani e del loro diritto ad averle compiute.

Ognuno di voi è qui per un motivo diverso, ma tutti siete qui per un motivo.
L'autunno sta finendo ed ognuno di voi non desidera attardarsi perché il freddo è assai pungente, quasi l'inverno fosse già alle porte.
Circolano strane voci su una delegazione di un lontano paese giunta a parlare con il sindaco e con la legazione della regina, sfruttando mezzi occulti, antiche stregonerie.
Altri invece parlano dell'arrivo di un alto prelato di Prios nel forte, un individuo dalla fama alquanto...sinistra.

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Mappa della Città

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Legenda

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@Karl_Franz, @Pyros88, @Fog, @Brenno, @Tunka

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Postate una vostra descrizione fisica del personaggio ed una vostra "analisi psicologica" da primo impatto grazie (tic, abitudini visibili etc)

Per il parlato usate il grassetto, SOTTOLINEATO E MAIUSCOLO per l'urlato. Per il sottovoce usate il corsivo. Per i pensieri usate spoiler grazie ed in caso descrivete pure se si può percepire qualcosa.

Se avete domande a me, utilizzate il post di servizio, grazie. Per il resto, buon divertimento :P

 

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Lanh

Ho 30 anni circa, Sono un uomo diciamo "grande" fisicamente possente sia in altezza e muscoli. Ho una folta capigliatura e una barba intrecciata e persino sul dorso delle mani i peli sono molto sviluppati, vestito con pelliccia e vestiti molto semplici e pratici. 

Ho sempre un cipilio diciamo arrabbiato, non sembro esattamente un simpaticone e tendo a studiare molto le persone in particolare gli sguardi che mi lanciano 

Modificato da Tunka
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Rolf Sigurson (barbaro ranger)

Rolf è un barbaro di 29 anni, non troppo alto per gli standard barbari ma nemmeno basso, di costituzione normale e fisico tonico. Porta una chioma scura e raccolta in una coda tranne che per un paio di piccole trecce che pendono da dietro le tempie, un acconciatura meno selvaggia e più vicina allo stile degli ambriani. Anche la barba è folta, ma non lunga, tenuta in ordine e segnata da qualche raro pelo scolorito al pari dei capelli. Le mani sono forti e segnate dai calli di chi maneggia spesso l'arco e si dedica alle varie attività nomadi dei cacciatori-raccoglitori. Gli occhi sono scuri e lo sguardo naviga sempre intorno come a voler sempre tenere la situazione sotto controllo.
Indossa delle vesti semplici e pratiche marroni e beige, fatte di tessuto e cuoio conciato,  qua e là degli inserti in pelliccia abbelliscono la sua giubba con cappuccio, i guanti e gli stivaletti, utili a tenere più caldo con l'inverno in arrivo. Porta a tracolla, scordato, un arco ed una faretra bella piena di frecce dalle piume scure. Con se ha anche uno zaino che sembra carico di cose dal modo in cui lo porta.

Caratterialmente taciturno, è un uomo dai modi spicci e pratici, per nulla avvezzo alle frivolezze dei costumi ambriani e della loro "civilizzazione". Sembra uno che sa il farro suo e su cui fare affidamento, ma d'altro canto nemmeno uno che si caccerebbe nei guai per fare la cosa giusta o per aiutare il prossimo, perlomeno senza che vi sia un tornaconto. Conosce la lingua degli imbriani, ma ancora non la padroneggia appieno, ad ogni modo riesce a farsi capire senza problemi.
 

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Hubert

Hubert è un giovane ragazzo che ha intrapreso la via della magia. Ha una corporatura media, come tanti ragazzi della sua età, e capelli neri di media lunghezza, mossi e un po' disordinati. La barba è poca, e Hubert la tiene rasata. Ha uno sguardo furbo, ma anche preoccupato e a tratti nostalgico. Si perde spesso nei suoi pensieri e nei suoi studi, e tende a vedere pericoli ovunque. Tuttavia, nonostante l'apparenza, è un ragazzo molto attento e non allarmerà chi gli sta intorno se non è sicuro della realtà del pericolo.

La spiccata curiosità è ciò che lo fa interagire con gli altri - se non fosse per questa, rimarrebbe in silenzio per tutto il tempo.

Indossa un mantello dell'ordine e abiti leggeri, in spalla ha uno zaino dove dentro tiene oltre a diversi oggetti utili per viaggiare, anche i suoi amati libri.

Alla cinta, oltre ad un borsello, tiene da una parte una balestra con cui si esercita da tempo e dall'altro lato un pugnale.

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Il personaggio lo conoscete già, prendo Erudito (5 px) con i 10 px dell'avventura precedente, quindi me ne rimangono 5 che li conservo. Mi manca solo un rituale poi per poter diventare un Piromante. Appena aggiorno la scheda la carico.

Ps: Non è meglio chiedere ad un admin del sito di farsi mettere come proprietario della gilda? Onde evitare magari di rimanerne fuori.

 

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Elionara

Descrizione

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Elionara è una ragazza di media statura, corporatura snella e lunghi capelli rossi. Il volto è puntellato di lentiggini e decorato da due luminosi occhi verdi. Indossa abiti da viaggio di colore nero e, dietro la schiena, coperti da un lungo mantello, porta due lunghi pugnali ed un brocchiere allacciato alla schiena per non dare nell'occhio dentro le mura della città.

Caratterialmente appare molto timida e difficilmente dà confidenza agli estranei. Il volto solitamente è coperto da una maschera raffigurante il muso di un felincubo ed i capelli sono raccolti da una treccia e coperti dal cappuccio scuro che porta sul capo

 

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Kallio di Casa Tombar

Kallio è il terzogenito di Aro Tombar, attuale leader dell'omonima casata, il quale gestisce dal ducato di Mervidiun una florida attività legata al commercio di granito e legname. I terreni, di gentile concessione della regina Khorintia, furono donati per il servizio che suo padre rese alla regina, appoggiandola economicamente e partecipando in prima persona all'invasione Ambriana di venti anni prima. Kallio ha 23 anni, ed è nel fiore della sua maturazione fisica e psicologica; alto un metro e ottantasei, è robusto ma al tempo stesso agile, conseguenza di ferree esercitazioni con il maestro d'arme di casa Tombar. Una chioma bionda, che ama portare sciolta, sovrasta un viso gradevole, nel quale sono incastonati due occhi verdi. Un pizzetto ed una barba sbarazzina completano il quadro. Cresciuto secondo dettami puramente ambriani, trova difficoltà ad integrarsi con chiunque non sia un vero ambriano, come suole definirli. La sua preparazione, sia a livello marziale che culturale, lo rendono consapevole di possedere quel quid che, un comune abitante dei ducati o un barbaro non hanno, e Kallio sembra oltremodo conscio di tutto ciò. Attualmente, oltre agli abiti da viaggio (tutti abbastanza nuovi ed elaborati, tipo la giacca a collo alto), lo potete vedere indossare il giaco di maglia, con l'emblema di casa Tombar (una quercia frondosa con radici libere ed acuminate, blu su campo bianco); dalla fattura è possibile capire che è stato fatto su misura per il giovane, nonché presenti una qualità migliore rispetto alle normali armature. Dietro le spalle porta legato un robusto scudo in metallo, ben rifinito e battentato; anche qui campeggia nitido l'embelma di casa Tombar. Al fianco sinistro pende una spada lunga, mentre al destro un corto pugnale; lo zaino, invece, è appeso alla spalla destra, anche se tende a poggiarlo spesso a terra, non volendo dare l'impressione di essere un girovago. L'espressione è la classica di chi ama sapere il fatto suo; "so quello che faccio, non preoccuparti" è quello che riuscite a leggere negli occhi di Kallio, sebbene essi vaghino veloci e calcolatori. E' comunque affascinato dai racconti circa la corruzione ed il Davokar; come una "spugna" cerca, quando possibile, di raccogliere informazioni ed ascoltare storie circa queste dicerie, avido di sapere e conoscenza

Kallio

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@Pyros88

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Sei giunto a Forte Cardo per la stessa ragione per cui eri andato vicino al vecchio regno degli Ambriani: sbarcare il lunario. 

Sei già stato molte volte in questa città, vero simbolo del dominio degli invasori e sai che è un luogo dove lavoro e svago sono facili da trovare...ma dove bisogna stare attenti al costato ed alla schiena.

@Brenno e @Karl_Franz

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Dopo l’avventura che vi ha portato sino a vedere la capitale, vi siete separati. La fortuna vi ha ricondotto insieme, su una carovana che portava a Forte Cardo. Entrambi dovete trovare una persona, un nobile appassionato di magia e membro alquanto “originale” dell’Ordo. Entrambi dovete parlargli della misteriosa delegazione giunta in città attraverso i misteriosi “Portali del Canto”. La Corona e l’Ordo sono molto interessati e vi hanno affidato una cifra  sostanziosa per viaggio e vitto ( 25 thaleri)  

@Tunka...

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Per un uomo come te è difficile non farsi notare. Gli ambriani si lasciano sfuggire gesti di scaramanzia, mentre i barbari sono un poco meno evidenti. Il torbido ti è quindi amico, l’ambiente criminale soprattutto, ma anche quello degli avventurieri... 

@Tunka, @Pyros88 e @Fog

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...che è l’ambiente dove vi incontrate. La taverna del Birra Scura è per voi un ottimo punto di ritrovo, un luogo dove si cerca lavoro (...qualsiasi lavoro). La taverna è anche un ottimo punto di ricerca di informazione ed attraverso di esso, Rolf scopre l’arrivo in città di nobiluomo di sua conoscenza, un nobile che potrebbe proteggerlo dalle influenze di un membro del clero di Prios che sta giungendo in città e che ha una nomea tale da far rabbrividire in molti. Per Lahn ed Elionara la cosa è più semplice: occorre trovarsi un santo a cui votarsi, ed in fretta. 

La notte è buia, estremamente e fredda.

Un fortunale colpisce la città con violenza mentre dovevate tornare indietro alle vostre “abitazioni”, ma per evitare di prendervi una polmonite siete costretti a cercar riparo al Giardino delle Rose. Il barista ( perché qui non si tratta di un oste) si sfrega le mani. Molti sono gli avventori mezzi che entrano ed il locale è incredibilmente pieno. 

Alcuni di voi si riconoscono, mentre altri no, in mezzo alla grande “locanda”.

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Hubert

DM @Karl_Franz

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Biblioteche, piazze enormi, mercanti, imbonitori, ricchi, poveri, razze che non avevo mai visto prima. La vita al di là dei Titani mi esplode addosso come una bomba di colori ed emozioni. Le difficoltà della traversata hanno lasciato il posto alla curiosità e alla voglia di esplorare, anche se, soprattutto nei primi giorni dal mio arrivo a Yndaros, non è stato facile metabolizzare quello che è successo a Belun e Ludo, come non è stato semplice recuperare le forze. I primi due giorni nella capitale penso di averli passati dormendo per la maggior parte del tempo. Quanto mi mancava un letto decente!

Recuperate le energie e presa confidenza con la vita caotica della città, ho passato poi il resto del tempo principalmente alle Triplici Torri dell'Ordo Magica, studiando, leggendo, assistendo ad esperimenti e convegni tenuti da grandi esperti di magia. La mia giovane età non è stata mai vista come un problema, anzi mi hanno fatto sentire subito a mio agio trattandomi alla pari degli altri studenti. Modestia a parte posso dire di avere conoscenze tali da potermi confrontare con chiunque, un rispetto che è cresciuto esponenzialmente dal momento in cui ho raccontato ai Maestri quanto accaduto sui Titani e ho mostrato loro la Pietra del Sole in mio possesso.

Qualcuno nelle alte sfere deve essere rimasto positivamente colpito dalla mia storia, tanto che un giorno vengo convocato da alcuni Maestri di alto grado che mi incaricano di una missione piuttosto importante e di cui ancora non ho una visione del tutto chiara e completa, so solo che devo cercare di rintracciare un eccentrico nobile appassionato di magia a cui chiedere informazioni riguardo una misteriosa delegazione giunta in città attraverso i “Portali del Canto”.

Eccitato dall'idea di rimettermi in viaggio e ansioso di dimostrare le mie qualità, il giorno seguente mi aggrego ad una delle numerose carovane dirette a Forte Cardo, punto di snodo di tutti gli avventurieri ed esploratori che fanno la spola tra Ambria ed il Davokar.

Con enorme sorpresa la carovana è la medesima scelta da Kallio di Casa Tombar, il nobile armigero Ambriano che quasi era morto durante lo scontro con l'Abominio, ci salutiamo calorosamente, lo abbraccio forte e mi faccio raccontare cosa ha fatto in questi giorni e io contraccambio raccontando le mie esperienze. Chiacchierando del più e del meno scopro che anche lui è diretto a Forte Cardo sulle tracce della medesima persona che sto cercando anche io, deve essere molto importante questo signore se anche la Corona lo sta cercando!

Mentre ci avviciniamo a Forte Cardo il clima peggiora improvvisamente, pagato velocemente il carovaniere e recuperati i bagagli in fretta e furia ci rifugiamo al Giardino delle Rose, un locale piuttosto frequentato e meta di rifugio per le tante persone sorprese dalla bufera.

 

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Lanh

Non sono abituato a questa ressa, dopo una giornata passata con gli occhi della gente addosso speravo in un angolo tranquillo.  Mi guardo in giro sperando di trovare un tavolo in un angolo poco vistoso o quantomeno qualche volto conosciuto per dividere il tavolo, individuo effervescente una faccia conosciuta ed inizio a farmi strada nella ressa come farebbe un elefante in una cristalleria per avvicinarmi. 

Haie rolf, non ti si vede da un po'. 

Dopo i "convenevoli" fatti con la mia solita faccia di pietra, semplicemente mi siedo dando se possibile le spalle a quanta più gente possibile. 

Modificato da Tunka
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Rolf Sigurson (barbaro ranger)

"Haie Lahn, sono tornato da poco, uno dei miei soliti lavori. E ne sto già cercando un'altro, non mi piace stare troppo in uno stesso posto." dico facendo un breve segno all'omone, 'Orso' come l'ho soprannominato nella mia testa, di accomodarsi, se vuole. È sempre un bene quando un'uomo dell sua stazza ti saluta pacificamente invece di avere qualche sassolino nella scarpa da togliersi, è sempre meglio non farlo arrabbiare un tipo come lui, non ha propriamente un carattere cordiale, ha sempre un cipiglio arrabbiato e non dà molta confidenza. Probabilmente gli sto simpatico a sufficienza perché entrambi siamo pratici e di poche parole, al limite del taciturno, e non amiamo stare in mezzo alla gente o socializzare troppo, perlomeno con gli ambriani, per quanto mi riguarda.

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Elionara - Assassina ambriana

Siedo ad un tavolo semi nascosto in un angolo, tengo ancora sul capo il cappuccio mentre mangio dello stufato di non so cosa. Due barbari attirano la mia attenzione, soprattutto per la stazza di uno dei due. Se un uomo ed un'orsa si accoppiassero penso che il risultato sarebbe molto simile...

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Non sono pochi che lanciano epiteti non proprio lusinghieri a Lahn ( ed a parenti stretti), visto che per la sua mole provoca non pochi problemi nel suo passaggio. Rolf e Lahn finiscono nel tavolo d’angolo con Elionara, portati li affinché il colosso stia nell’angolo e non si muova più di lì. 

I due ambriani invece vengono accolti immediatamente da uno dei camerieri del locale, il quale ne chiama altri per i bagagli: è alquanto evidente che abbiano riconosciuto il lignaggio di Kallio. 

Cionostante faticano assai a trovargli un tavolo, che incidentalmente è vicino a quello di Rolf, Lahn e Elionara. 

A quel tavolo ci sono già due sedie occupate, ma un solo “abitante”, un uomo anziano ( sessantina avanzata), quasi calvo con baffi da sparviero. Sta cercando di leggere un libro ma è evidente che gli occhiali che usa tenendoli con la destra, avvicinandoli ed allontanandoli dallo scritto non aiutano granché. 

Una bella cameriera, una giovane Barbara bionda, tutta fianchi e seno prosperoso, giunge ad entrambi i tavoli. 

<<Cosa desiderate? Scusate la confusione.>> dice prima di lanciare una occhiata assassina ad un avventore che alzandosi la ha urtata. 

@Pyros88

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In realtà le ha palpato lungamente e PROFONDAMENTE il sedere, l’avventore.

 

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Kallio di Casa Tombar 

con Hubert

Spoiler

Saluto con piacere il mago ,con il quale ho condiviso una bella ma dolorosa avventura, poco tempo prima

"Hubert....è davvero un piacere rivederti" e lo era davvero; tra i compagni di viaggio,si era rivelato un ottimo elemento, valido in combattimento e pacato nei modi

Ricordando alcuni particolari della precedente storia vissuta insieme,ci spostiamo verso una delle locande consigliate, il Giardino di Rose

Faccio strada al giovane mago tra i numerosi avventori, mantenendo la sinistra a contatto con il borsello donatoci dai nostri committenti. Il luogo è pieno di gente di infimo livello,lo riconosco semplicemente guardandoli negli occhi....

Per fortuna l'oste sinaccorge di noi,e ci accompagna ad un tavolo più appartato, dove,con nostra grande sorpresa,ritroviamo il.simpatico barbaro Rolf

Poggio a terra lo zaino,salutando i presenti e rimanendo per alcuni momenti con la fronte aggrottata davanti la mole e la miriade di "pelo" di uno dei compagni di Rolf

"Dai Titani a Forte Cardo...... e guarda chi andiamo a rincontrare, vero Hubert?" dico sorridendo verso il mago dell'Ordo

Guardo anche l'altra commensale,una ragazza,dalle fattezze e dalla.corporatura,ma mantiene il cappuccio bel calato sul.viso,per cui riesco a capire ben poco di lei

"Salute Rolf. Non avevo dubbi che una persona della tua risma venisse a cercare danaro e facili profitti proprio qui,a Forte Cardo. Sono Kallio, comunque...." dico guardando gli altri due "...della Casata Tombar, Ducato di Mervidium. E questi è Hubert, valido Mago dell'Ordo nonché mio compagno di avventure,insieme a Rolf, nell'attraversamento dei Titani"

Un piccolo prurito sotto la cotta di maglia, che cerco di reprimere al meglio

La ferita....tende sempre a ricordarmi quanto sia andato vicino alla morte....anche se non sa che ho una memoria di ferro, diamine!

Dopo le presentazioni mi siedo, facendo capire all'oste,con uno sguardo un po svogliato, che una stanza privata sarebbe stata oltremodo gradita

 

Modificato da Karl_Franz
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