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[Strange Magic] - La Regina delle Fate dei Morti


DarthFeder

Messaggio consigliato

Paimon

@Ramagast

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La conoscenza spesso è potere. Se ti servono dei consigli, potrei darteli. Sono un mago abbastanza esperto e magari posso esserti utile. Dico pacatamente. Sorrido alle sue affermazioni finali. Ehi, forse mi hai frainteso. Io non sono spaventato dal fatto, che tu forse conquistare il mondo. Anche perché non ci riuscirai. Io conquisterò il mondo. Dico ridendo. E non sto scherzando.. Io conquisterò il mondo.. L'idea l'ho avuta prima io.. Moh che vuole questo.. Comunque le tue parole hanno detto tutto e niente. Penso quindi che la tua ricerca, sia molto segreta. Chissà per quali motivi.. Dico con aria d'intesa al viaggiatore, con un sorriso di complicità.

 

 

 

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Ramagast

Turno di guardia

@ Paimon

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No davvero, Paimon: se ti dico che devo incontrare un bibliotecario per acquistare dei libri preziosi, devi credermi. D'altronde avrai modo di verificarlo tu stesso quando arriveremo al bivacco. Una volta terminato l'affare, credo che dovrò proseguire il mio viaggio di ricerca che, chissà, potrà rivelarsi anche più eccitante di scortarmi in un avamposto per commerciale per recuperare dei testi antichi. Chissà, Paimon, chissà... e mi perdo per un po' ad osservare il fuoco. Ad ogni modo, noi due siamo uomini di conoscenza: direi di approfittare di queste ore che gli altri dormono per studiare in santa pace. Inizio a cercare nel mio borsone la ballata di Mert per leggerne ancora una volta i contenuti decodificati.

 

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@Raza

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Aspetti pazientemente un momento di quiete per sgusciare fuori dal tuo sacco a pelo ed avvicinarti con circospezione al giaciglio di Ramagast. Attorno a te la brughiera è buia e silenziosa, un leggero vento agita appena le fronde dell’albero secolare attorno al quale siete accampati, la luce della luna rischiara il paesaggio gettando su tutto delle tonalità spettrali di bianco e di viola. 

Lo zaino da viaggio di Ramagast giace ai piedi del suo padrone, vicino al lungo bastone. Saldamente chiuso con cinghie di cuoio, al suo interno rivela viveri per diversi giorni, delle torce, un sacchettino contenente dei piccoli ossicini levigati simili a quelli usati dagli sciamani o dagli oracoli, un libro di fiabe per ragazzi intitolato “la Ballata di Mert lo Zoppo”, un vecchio trattato di anatomia e un piccolo diario contenente degli appunti scritti in modo incomprensibile: il linguaggio è il comune ma le frasi sono dispose senza alcun filo logico, sono mucchi di parole apparentemente completamente sconnesse tra loro. Non trovi oro, probabilmente l’uomo custodisce il suo gruzzolo in una tasca interna delle vesti com’è comune fare.

 

Modificato da DarthFeder
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La notte passa serena, all'alba vi alzate e dopo una frugale colazione a base di gallette secche e latte freddo con un po' di miele vi rimettete in viaggio.
Il paesaggio scorre lentamente attorno a voi, la monotonia sembra dilatare il tempo e la cavalcata nella landa desolata che costituisce la regione meridionale della Marca della Manticora vi appare estenuante ed interminabile. Non incontrate anima viva, salvo la sporadica apparizione di qualche piccolo animale selvatico che agita l'erba o attraversa di corsa la pista battuta. Solo verso sera incrociate una coppia di guardie a cavallo che cavalca rapida in direzione della città, portano i vessilli di Quandorah e vi salutano con un cenno senza rallentare l'andatura. 
Vi accampate nuovamente per la notte quando i due soli gemelli si apprestano a tramontare: ora il terreno è piatto, non ci sono punti utili da sfruttare come vedetta, quindi vi allontanate di un centinaio di metri dalla strada ed accendete un fuoco attorno al quale stringervi. Sembra più freddo di ieri, sebbene il tempo sia buono. 

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Arszlán

La giornata di viaggio passa monotona senza intoppi e, calati i soli gemelli, ci prepariamo a accamparci, mentre penso che siao già a dieci monete d'oro di paga.

"Se tutto procede come oggi, domani a quest'ora dovremmo essere in vista od in arrivo al Forte Rosso, ma intanto per stasera come ci regoliamo per i turni?

A me va bene anche rifarli pari pari come ieri."

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Immeral

Di questo passo arriveremo alla meta senza intoppi, temperatura ideale per viaggiare, nessuno sulla strada, sembra tutto pure troppo calmo.

La sera ci accampiamo nuovamente e ci organizziamo per i turni, anche per me Arszlán possiamo fare anche gli stessi turni del giorno prima, se siete tutti d'accordo.

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Paimon

Mi godo un'altra giornata all'aria aperta. Amo la città per i lussi e i vizi, ma niente mi conquista come la calma, gli spazi aperti e il silenzio. Il viaggio procede senza intoppi ed è di nuovo sera. Ci fermiamo per accamparci e discutiamo della guardia notturna. Per me va benissimo. Rispondo agli altri. Non rinuncerei mai, all'unica persona degna del mio intelletto superiore.. Se proprio devo stare sveglio, che sia con qualcuno di interessante..

 

 

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Ramagast

Anche per me va bene, insieme con Paimon e senza voi che ci girate attorno a farci mille domande. Col dovuto rispetto, non voglio offendervi ma io e il vostro amico incantatore approfitteremmo del silenzio del nostro turno per studiare libri... noiosi, ammicco e accenno a un sorriso verso i guerrieri nel dire queste ultime parole.

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Iniziate a cenare scambiandovi qualche parola, decidendo come organizzarvi per la notte: scegliete all'unanimità di seguire gli stessi turni di guardia del giorno precedente, confidate nella vostra buona stella e siete sicuri che le ore passeranno serene fino al mattino.
Ma qualcosa è andato storto: senza capacitarvi di come sia successo vi ritrovate di colpo a risvegliarvi dopo un improvviso torpore che vi ha colti totalmente alla sprovvista! Vi sembra di aver chiuso gli occhi solamente per un attimo mentre il cielo passava dall'arancione del tramonto al viola scuro che precede la notte, eppure attorno a voi è buio pesto come se fosse notte inoltrata, il cielo stellato testimonia che tutti e cinque vi siete addormentati profondamente con ancora i resti della cena in mano. Con sorpresa vi accorgete della figura che sta seduta al centro dell'accampamento, osservandovi silenziosa e con la bocca piegata in un sorriso divertito: è un cavaliere in armatura completa, con un lungo spadone assicurato alla schiena. La sovrarmatura di cotone giallo riporta l'effige di un albero nero circondato da sette teschi ghignanti. Il figuro siede a pochi passi dal fuoco, riuscite a notare che dove dovrebbe esserci la sua ombra allungata sul terreno non c'è assolutamente nulla ed il profilo dell'uomo appare quasi sfocato, a tratti vi pare di riuscire a guardarvi attraverso scorgendo gli oggetti e l'erba posti alle sue spalle. Un senso di inquietudine vi assale.

immagine

Spoiler

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ovviamente trovare un cavaliere con le insegne corrette sarebbe stato chiedere troppo...

 

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Arszlán

Mi risveglio dapprima sorpreso dalla situazione, ma poi mi riprendo subito: butto via i resti della cena, che tenevo in mano, e mi alzo, mentre controllo che le mie armi siano ancora a portata preparandomi a impugnarle; tuttavia, opto per un primo approccio di valutazione più diplomatico.

"Buonasera, cavaliere.

C'è qualche novità?"

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Paimon

Sembra una serata tranquilla come tante altre. Ci prepariamo la cena e stiamo ancora mangiando e conversando, quando per qualche misterioso motivo, ci addormentiamo. Ci svegliamo che è piena notte e quello che sembra a tutti gli effetti un cavaliere fantasma, ci fa compagnia. Per un attimo il sangue mi gela nelle vene, ma mi calmo immediatamente. 

Osservo con attenzione la sua araldica e poi prendo la parola, dopo Arszlan. Bentrovato messere. Cosa vi porta da queste parti e a cosa dobbiamo l'onore della vostra presenza?? Chiedo cortesemente, pronto a castare un incantesimo, se sarà necessario.

@Dm

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La sua araldica mi dice qualcosa????

 

 

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  • Supermoderatore

Raza

DM

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Strani questi ossicini penso mentre li maneggio cautamente perché non facciano rumore e che strano diario, probabilmente una sorta di cifrario, forse qualcosa di simile a quei libri che usa Paimon.

L'indomani mi lascio andare alla noia e alla monotonia del viaggio, assaporando il silenzio e la solitudine. Quando ci accampiamo per la notte acconsento all'idea di rifare i turni dell'altro giorno....ma qualcosa va storto.

La situazione in cui risvegliamo tutti di soprassalto....la figura inquietante che è apparsa in mezzo a noi.... tutti i miei sensi sono all'erta e gridano pericolo! Mano al pugnale mi allontano con agilità il più possibile dalla figura, pur rimanendo entro la luce del fuoco, pronto a fuggire o combattere alla bisogna.

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Immeral

Probabilmente ho pensato troppo presto che il viaggio non avrebbe riservato problemi.

Invece succede qualcosa di impensabile, ci addormentiamo tutti contemporaneamente, ancora con il cibo in mano, e quando poi ci ridestiamo da quello che sembra essere stato un sortilegio ci appare innanzi a noi una figura piuttosto minacciosa.

Hey, hey, che cosa sta succedendo, chi sei? Impugno le mie armi e punto la spada corta verso la direzione di quello che pare essere un cavaliere dall'aspetto spettrale, rimanendo seduto. Poi respirando affannosamente, tasto il terreno intorno a me senza distogliere lo sguardo dal nuovo arrivato, e con un sospiro di sollievo sento che lo zaino ed il mio equipaggiamento sono ancora dove li avevo appoggiati.

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Il cavaliere in armatura si alza in piedi con clangore metallico, sovrastandovi con la sua impressionante altezza: stimate che raggiunga quasi i due metri ed il lucido pettorale dell'armatura risalta ancora di più il fisico indubbiamente possente dell'individuo. Sono Ser Roland da Quelithar, vassallo del Duca Fermore che comanda queste terre. Al termine di ieri pomeriggio siete entrati nei suoi domini, sono a chiedervi il tributo di 150 monete d'oro che dovete al mio signore per il vostro passaggio. Il tono del cavaliere è educato ma deciso, la sua voce filtra attraverso la celata dell'elmo d'acciaio che non viene sollevata. Tiene le braccia rivestite di ferro incrociate mentre vi parla, come a volervi comunicare che non ha la minima intenzione di andarsene senza ottenere ciò che ha chiesto. Avete ancora la curiosa sensazione che il suo profilo appaia sfocato, indistinto rispetto all'ambiente circostante.

@Thorgar

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Ti sforzi di ricordare quel che hai studiato di araldica ma non ricordi di aver mai visto quell'insegna nelle cronache storiche delle Terre Libere. L'albero è un simbolo alquanto comune, molto usato in questa regione, ma l'abbinamento con i sette teschi è inconsueto.

 

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Ramagast

La storia mi puzza...

Messere, di grazia, non mi risulta che il Duca mandi in giro i suoi vassalli a riscuotere balzelli nella tarda notte della valle. Saremo altresì ben lieti di portare le nostre stanche membra al cospetto di sua grazia all'indomani e financo mettere a sua disposizione i nostri umili servigi laddove potranno essere ritenuti utili alla causa del Duca.

 

@ Master (OFF)

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Master, non so se in SM esiste un check su Carisma, Diplomazia, Reazione o equivalente: se serve, fai tu, per favore.

 

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Il cavaliere ruota il capo in direzione di Ramagast con un cigolio: non sono qui per contrattare, uomo, non sfidare la mia pazienza sibila con tono minaccioso.
Mentre pronuncia queste parole si leva una raffica improvvisa di vento gelido, assolutamente incongruente con la stagione e con il clima di questa regione. Gli alberi e l'erba alta si agitano furiosamente sferzati dal forte soffio ed il focolare si riduce a poco più di una fiammella, poi veloce com'è arrivata la corrente d'aria svanisce. Vogliate perdonarmi, non era mia intenzione turbarvi. Sorveglio questa pianura da lunghi anni e non vi posso permettere di evitare il dazio, ne va del mio onore e della fiducia di Lord Fermore nei miei servigi. Siate ragionevoli, versare dell'oro è una gradevole alternativa al versare del sangue asserisce Ser Roland mentre porta la mano guantata all'elsa dello spadone.

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