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[Strange Magic] - La Regina delle Fate dei Morti


DarthFeder

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La Regina delle Fate dei Morti

 

Quandorah! La più grande città della Marca della Manticora, capitale della regione da più di mille anni. È una città caotica e polverosa, decine e decine di abitazioni di mattoni e legno più alte che larghe, costruite addossate le une alle altre e tese spasmodicamente verso la luce del sole a formQUGX0O1.jpgare un dedalo di viottoli costantemente in ombra. Qui si può trovare qualunque cosa: cavalieri in armatura scintillante, nobili dediti alla vita politica, celebrità della vita mondana, mercanti, studiosi, artigiani, membri delle Gilde, mercenari, pellegrini in visita al tempio, viandanti, abitanti delle terre selvagge, alchimisti, uomini giusti e lazzaroni, aristocratici e senzatetto, leali soldati e miserabili ladruncoli.
Un calderone ribollente di uomini, nani, elfi, halfling, animali domestici e da cortile, vecchi libri, antiche pergamene, spezie esotiche, merci provenienti da ogni angolo delle Terre Libere...centinaia di persone, botti, barili, casse e forzieri ogni giorno vanno e vengono dalla città via terra o via fiume Quahn attraverso il grande distretto portuale. 
Ed in questi giorni, con la scusa della "Festa del Vecchio Zarrath", il centro abitato è ancora più trafficato ed affollato!

Siete capitati in città con la speranza di sbrigare i vostri affari velocemente ma a quanto pare dovrete rimandare i vostri piani di almeno un giorno o due affinchè la festività termini: è impossibile cercare di spostarsi tra le vie intasate di pellegrini esultanti e di venditori ambulanti e come se non bastasse gli uffici delle Gilde, le biblioteche e tutti gli esercizi pubblici sono chiusi. 

 

 

 

 

 

 

@Raza, Paimon

Spoiler

Avete approfittato della pausa forzata dalle ricerche sulle dicerie per smerciare il bottino delle vostre precedenti avventure. Siete in città da quasi un giorno ormai, Paimon ha fatto una capatina alla Gilda dei Maghi per imparare dei nuovi incantesimi, Raza è stato ben felice invece di rendere giustizia al banchetto imbandito lungo le strade della città! L'unica nota dolente della Festa, che sembra gettare un'ombra impalpabile ma sempre presente sulla città, sono i pettegolezzi sugli ultimi avvenimenti: gli stessi strani avvenimenti che vi hanno spinti a mettervi in viaggio verso Quandorah alla ricerca di avventura. Negli angoli più bui delle strade, nelle taverne meno raffinate, tra i popolani ed i contadini che abitano le terre al di fuori della città, si stanno via via diffondendo alcune preoccupanti dicerie...si mormora di fuochi fatui visti volteggiare al limitare dei villaggi, di misteriose sparizioni, di bestiame ritrovato sbranato nei recinti, di uomini che perdono il lume della ragione e si rivoltano contro la propria famiglia ed i propri amici...una scia di sciagure e fatti inspiegabili, che ricordano in modo preoccupante le leggende quasi dimenticate sulle Fate dei Morti. Incuriositi dalle voci sempre più insistenti, per quanto siano messe a tacere dai più e bollate come sciocchi pettegolezzi da osteria, vi siete ripromessi di recarvi domani di buonora alla biblioteca cittadina per investigare sulle vecchie storie e sui miti della Marca. Potrebbe essere un buon inizio per una nuova avventura, ed un'avventura porta con se sempre una discreta dose di bottino!
Avete trovato ospitalità per pura fortuna nell'ultima locanda non ancora presa d'assalto dai pellegrini: "La Lanterna Impolverata", situata lungo la tortuosa strada che dal Colle della Rocca scende fino al porto. Volenti o nolenti siete stati costretti ad accettare un letto nel dormitorio comune, unica alternativa al dormire sullo scomodo selciato della strada, ma a dir la verità l'atmosfera rustica e calorosa della locanda non vi dispiace affatto. La grande stanza, a pianta quasi quadrata, si trova nel sottotetto della Locanda. Il pavimento di legno tarlato è vecchio e coperto da un leggero strato di polvere ma i letti a castello sembrano comodi e ciascuno di voi ha a disposizione un comodino chiuso da un grosso lucchetto nel quale stamane avete lasciato i vostri averi prima di uscire per dedicarvi alle ricerche sulle Fate dei Morti.
State parlando tra voi della strampalata Festa del Vecchio Zarrath chiedendovi chi diavolo fosse costui e delle oscure dicerie quando l'occhio di entrambi cade sul bastone d'osso che il giovane uomo solitario ha goffamente nascosto sotto al letto. Potrebbe essere qualcuno di interessante da conoscere...? Quando siete rientrati nel dormitorio quel tizio era già li, nell'angolo più lontano della stanza, talmente intento a leggere un vecchio libro che nemmeno ha alzato la testa quando avete aperto la porta e attraversato il dormitorio parlando ad alta voce e sbattendo gli stivali.
Pochi minuti dopo il vostro ingresso la porta del dormitorio si apre nuovamente ed entra nella stanza una vostra vecchia conoscenza: Arszlàn! L'elfo guerriero con il quale avete condiviso l'esplorazione dell'Antica Accademia di Thorn e che vi ha aiutati nella lotta contro la nebbia nera. Che ci farà qui...?  E non è solo, un altro elfo lo accompagna! Probabilmente i due letti che stamattina risultavano già occupati devono essere i loro.

@Arszlàn, Immeral

Spoiler

Siete sulle tracce del negromante che ha scatenato contro l'insediamento di Fogliarossa un branco di non morti, causando la morte di decine di vostri fratelli elfi, ma finora la ricerca è stata infruttuosa: il colpevole sembra svanito nel nulla.
Avete deciso di fare tappa a Quandorah perché è l'unica città densamente popolata nel raggio di centinaia di chilometri e sperate qui di raccogliere qualche notizia sul negromante: del resto è probabile che un individuo del genere, interessato agli esperimenti sulla morte e pronto ad aizzare zombie contro i centri abitati si sia spostato in un centro abitato piuttosto che vagare infruttuosamente nella brughiera. Ed è risaputo che i negromanti sono costantemente alla ricerca di vecchi testi profani sulle loro oscure materie: cosa c'è di meglio quindi della vecchissima biblioteca di Quandorah?
lyiTqAa.jpgCerto è che non vi aspettavate di procedere così lentamente: siete in città da quasi una settimana e la Festa del Vecchio Zarrath sembra ostacolarvi in ogni modo: le strade sono intasate, non c'è modo di condurre una ricerca in modo ordinato e razionale, siete sballottati da un lato all'altro del centro urbano per parlare con improbabili informatori che snocciolano più pettegolezzi che veri indizi. Per fortuna che questa sarà l'ultima nottata di festeggiamenti!

Eravate talmente esausti per il lungo viaggio che state affrontando ormai da mesi che il pensiero di potervi sdraiare in un vero letto non vi sembrava vero: avete trovato ospitalità per pura fortuna nell'ultima locanda non ancora presa d'assalto dai pellegrini: "La Lanterna Impolverata", situata lungo la tortuosa strada che dal Colle della Rocca scende fino al porto. Volenti o nolenti siete stati costretti ad accettare un letto nel dormitorio comune, unica alternativa al dormire sullo scomodo selciato della strada, anche se il prurito costante che vi stanno causando le ruvide coperte di lana piene di pulci sta iniziando a farvi rimpiangere le nottate passate all'addiaccio.  La grande stanza del dormitorio, a pianta quasi quadrata, si trova nel sottotetto della Locanda. Il pavimento di legno tarlato è vecchio e coperto da un leggero strato di polvere, l'ambiente è quasi completamente occupato da tre grandi letti a castello. Ciascun ospite poi ha a disposizione un comodino chiuso da un grosso lucchetto nel quale custodire i propri averi (se si fida di lasciarli in quella locanda custoditi solo da un lucchetto).

Stanchi dopo l'ennesima giornata passata a girare apparentemente senza meta vi trascinate pesantemente su per le scale e fino al dormitorio che durante la vostra assenza sembra essersi riempito: un giovane uomo se ne sta nell'angolo più lontano, assorto nella lettura, e due uomini chiacchierano animatamente vicino al loro letto a castello.
Arszlàn non può credere ai suoi occhi quando quest'ultimi si girano verso la porta: sono Raza e quel rompiscatole di Paimon!

Ramgast

Spoiler

Hai deciso di fare tappa a Quandorah spinto dalla tua incessante brama di conoscere: sai che i negromanti da generazioni e generazioni si tramandano le loro conoscenze attraverso insospettabili tomi scritti in codice e custoditi nelle biblioteche, affinché tutti gli aspiranti negromanti delle Terre Libere possano accedere alla conoscenza...e cosa c'è di meglio quindi della vecchissima biblioteca di Quandorah?
Hai impiegato settimane per attraversare la brughiera accidentata che costituisce il versante est della Marca della Manticora, e finalmente sei arrivato...per trovarti imbottigliato in una stupida festa mondana: qui si festeggia con un grande banchetto a cielo aperto un tale "Vecchio Zarrath", famoso per aver fatto chissà quale prodezza contro le "Fate dei Morti", che assurdità!
Ostacolato dai festeggiamenti, hai trovato ospitalità per pura fortuna nell'ultima locanda non ancora presa d'assalto dai pellegrini: "La Lanterna Impolverata", situata lungo la tortuosa strada che dal Colle della Rocca scende fino al porto. Volente o nolente sei stato costretto ad accettare un letto nel dormitorio comune, unica alternativa al dormire sullo scomodo selciato della strada, anche se il posto ti sembra così sporco e pulcioso che ti chiedi se non sia davvero meglio dormire con i senzatetto.  La grande stanza del dormitorio, a pianta quasi quadrata, si trova nel sottotetto della Locanda. Il pavimento di legno tarlato è vecchio e coperto da un leggero strato di polvere, l'ambiente è quasi completamente occupato da tre grandi letti a castello. Ciascun ospite poi ha a disposizione un comodino chiuso da un grosso lucchetto nel quale custodire i propri averi (se si fida di lasciarli in quella locanda custoditi solo da un lucchetto). Dopo aver trascorso la mattinata a girare per la città, trascinato qua e la dal fiume incessante di pellegrini in corteo, hai deciso di tornare alla Lanterna Impolverata per dedicarti alla lettura di un antico tomo dal titolo "anatomia dei demoni ed altri misteri". Ovviamente il titolo ed il contenuto del libro è stato scritto nel linguaggio in codice dei negromanti, e per tutti gli altri sembrerebbe solo un vecchio testo scritto in una lingua straniera. Sei quasi alla fine del trattato e si è fatta quasi sera: gli ultimi sei capitoli e poi avrai ultimato il tuo studio e potrai, finalmente, andare alla biblioteca domattina all'alba per depositare il tomo tra gli scaffali, sperando di trovare una nuova lettura scientifica lasciata a disposizione da qualche altro negromante errante.
Girando per le strade della chiassosa città sei venuto poi a conoscenza di una serie di interessantissime dicerie: si mormora di fuochi fatui visti volteggiare al limitare dei villaggi, di misteriose sparizioni, di bestiame ritrovato sbranato nei recinti, di uomini che perdono il lume della ragione e si rivoltano contro la propria famiglia ed i propri amici...una scia di sciagure e fatti inspiegabili, che secondo i narratori ricordano in modo preoccupante le leggende quasi dimenticate sulle "Fate dei Morti" (di nuovo: che assurdità!). Le voci voci sempre più insistenti però hanno stuzzicato la tua curiosità, per quanto siano messe a tacere dai più e bollate come sciocchi pettegolezzi da osteria, ed in fondo potresti approfittare della visita alla biblioteca per cercare anche qualcosa sui vecchi miti della Marca della Manticora: magari potresti ricavarne qualche vecchio artefatto sepolto nelle paludi, o scoprire un nuovo incantesimo...

La tua lettura viene disturbata all'improvviso da due uomini piuttosto maleducati, che fanno il loro ingresso nel dormitorio sbattendo la porta e camminando trascinando rumorosamente gli stivali di cuoio. Uno dei due è schivo e furtivo, sei quasi sicuro che si tratta di un ladro non iscritto alla gilda. L'altro è ovviamente un mago: i modi così chiassosi, la tunica vistosa, il bastone di metallo e legno lucido, quegli stupidi amuleti..puah!
Non hai nemmeno il tempo di riprendere la lettura che la porta si apre di nuovo, sulla soglia compaiono due elfi con l'aria di combattenti: arco a tracolla, spada alla cintola, cotta di maglia...probabilmente sono gli occupanti dei due giacigli sgualciti situati al lato opposto del dormitorio. Uno dei due osserva sorpreso gli altri due ospiti: sembra conoscerli.
Una cosa è certa: sarà difficile riprendere a studiare per questa sera...

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  • Supermoderatore

Raza

DM e Paimon
 

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Mentre rientro in locanda con Paimon mi sto ripulendo i denti con uno stuzzicadenti d'osso che ho "preso in prestito" dalla tasca di un mercanti di pelli nel mezzo della Festa. Le strane usanze del luogo mi lasciano ancora perplesso, ma il cibo gratis non si rifiuta mai, specie se si accompagna a una folla distratta e facile da raggirare.

Eppure anche in mezzo a questa atmosfera festosa le voci che girano tra la genti sono sempre quelle che abbiamo sentito un pò dovunque negli ultimi giorni. Strani eventi e creature sembrano infestare la zona e, nonostante le opportunità che questo comporta, una parte di me non riesce a non preoccuparsi, memore degli eventi affrontati all'Accademia. Bevo un'altra golata dal fiasco di vino che mi porto appresso, ormai il terzo o il quarto della serata e il mio passo si è fatto più incerto. Entro rumorosamente nella locanda e noto di sfuggita l'uomo intento a leggere nell'angolo. Mi sto preparando alla meno peggio per andare a dormire quando mi pare di notare una faccia familiare entrare nella locanda Ehi Paimon, ma quello non è Arzslan?

 

 

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Arszlán

@ tutti tranne Ramagast

Spoiler

Sono giunto qui a Quandorah da più giorni assieme a Immeral, un elfo come me, incaricato come me di indagare su un misterioso e malevolo negromante, ma, mentre il mio compagno di viaggio pare prendere seriamente la ricerca, io in verità ho preso questo compito abbastanza alla leggiera, dacchè mi sono ritrovato coinvolto nella festa del vecchio Zarrath, occasione che mi ha permesso di conoscere diverse damigelle interessanti; tengo, invece, molto ai nostri allenamenti per praticare l'arte del combattimento con un'arma in ogni mano e sto per accennare al mio amico della necessità di trovare un angolo non affollato per tirare di scherma l'indomani, quando riconosco Raza e Paimon nel dormitorio della stessa locanda, dove sono alloggiato pure io.

"Raza! Paimon! Ciao, come state?

Certo il mondo è piccolo a rincontrarsi qui, ma adesso vi presento il mio amico elfo: si chiama Immeral e viene dal reame boscoso."

Mi volto sorridente verso Immeral.

"Ti ho raccontato di quella volta che finii a esplorare i sotterranei maledetti di un'accademia magica in rovina? Be', ero insieme a loro."

 

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Paimon

@ Dm e tutti tranne Ramagast

Spoiler

Bifolchi, bifolchi, bifolchi.. Bifolchi dappertutto.. Ma guarda un po' te, se una personalità del mio livello e della mia classe, deve dormire in un dormitorio comune, con tutti questi stupidi cenciosi dall'intelletto inferiore...

Mi guardo intorno sbuffando e inorridendo. Tutte quelle voci che abbiamo udito oggi, sono curiose ed eccitanti... Certo, anche inquietanti.. Ma nessun mistero è tale o interessante, se non porta del pericolo con se.. Ah come al solito, sono sempre saggissimo.. Ho sempre qualcosa di affascinante da dire.. Mi chiedo come farebbe il mondo senza di me..

Mi sto crogiolando in me stesso, quando sento le parole di Raza e poi quelle di Arszlan. Parlavamo di bifolchi..

In realtà dopo il moto iniziale di stizza, rimango piacevolmente sorpreso dal fare gentile con cui l'elfo si approccia a me al mio piccolo compagno di avventure.

Ha detto più parole adesso, che in tutto quel maledetto dungeon.. Forse l'aria fresca lo ha reso un po' più socievole.. Meglio così..

Mi dirigo verso i due elfi a passo sicuro. Appoggio il mio bastone a terra e li saluto con un lieve inchino elegante.

Lieto di rincontrarti Arszlan. Tutto bene, grazie. E tu?? Sono piuttosto sincero. Non so ancora  se l'elfo è cordiale per davvero o perché adesso vorrà chiederci un favore o dei soldi, ma intanto mi adeguo, per educazione. E perché ho bisogno di compagni di avventura.. Comunque si rivelò un abile combattente.. Sembra che il destino ci stia radunando, perché ha in mente qualcosa di speciale per noi.. Poi se a questo giro non passo il mio tempo, a litigare con chiunque.. Si si ho deciso.. Un po' d'azione è quello che ci vuole.. Quei racconti hanno solleticato la mia curiosità ed è tutto il giorno che ci rifletto sopra.. Devo saperne di più..

E lieto di incontrare voi, messere. Saluto l'altro elfo. Allora Arszlan, cosa ti porta da queste parti?? Sei qui solo per la fiera, o c'è dell'altro?? Belle fanciulle a parte.. Strizzo l'occhio all'elfo. Se non mi ricordo male, le belle fanciulle erano la sua passione principale.. Una volta tanto, siamo davvero d'accordo su qualcosa.. E presentaci il tuo compagno di viaggio, ovviamente..

 

 

 

 

 

 

 

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Immeral

@ tutti

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Quanto mi irrita girare per le città quando sono così piene di gente e ad ogni passo si corre il rischio di pestarsi i piedi, il mio umore non è dei migliori, Quandorah non è il tipo di posto dove preferisco passare le mie giornate, ma al momento è una tappa obbligata.

Il pensiero di tornare al dormitorio comune, nonostante la stanchezza, non contribuisce di certo a migliorare le cose, tra una nottata in strada ed una a lottare con pulci, polvere e chissà cos'altro non so cosa sia meglio.

Percorro le scale scricchiolanti e sbuffo sonoramente quando vedo che gli ospiti del dormitorio sono raddoppiati rispetto alla sera precedente, ora tra le varie seccature dobbiamo aggiungerci una moltitudine di gente che sicuramente russerà tutta notte.

Arszlán sembra invece trovarsi a suo agio in questo contesto, soprattutto quando ci sono donne nuove da conoscere..e vecchi amici con cui ritrovarsi a quanto pare!

Sorpresa delle sorprese, il mio compare riconosce un paio di suoi colleghi "avventurieri".

Sì qualcosa mi hai raccontato durante il viaggio, una strana clessidra... la nebbia... tra un racconto delle tue ultime fiamme e l'altro, ricordo che mi hai anche raccontato dell'Accademia. Rispondo divertito, mentre mi avvicino agli altri tendendo loro la mano, piacere sono un amico di lunga data del vostro Arszlán, il mio nome è Immeral.

 

Modificato da Brenno
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Ramagast

Un arcanista, due elfi pesantemente armati e un rappresentante della Gente Piccola che parlano della "nebbia" e di aver esplorato l'antica Accademia abbandonata... Vecchio mio, oggi è il tuo giorno fortunato!

Faccio finta di leggere il mio testo e ascolto avidamente ciò che i quattro stranieri si raccontano, pronto ad agganciarmi alla discussione qualora gli argomenti dovessero volgere a mio favore.

Modificato da The Scarecrow
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Paimon

Lieto di conoscervi Immeral. Faccio un cortese inchino verso l'elfo. Io sono Paimon, ma molti mi chiamano Paimon il Magnifico. O semplicemente il Magnifico.

Proclamo con aria seria. Lancio un'occhiata torva a Raza, che se scoppia a ridere gli strappo quelle sue piccole dita ossute e le trasformo in stuzzicadenti.

Il mio compagno è Raza. Non lasciatevi incantare dalla sua statura. Il suo cervello è lesto e le sue mani ancora di più. Anche la sua lingua. Dico sinceramente.

Si, c'era della nebbia magica che rianimava i morti e altra varie "curiosità"... Chiamiamole così.. 

Arszlan, il nostro incontro arriva al momento giusto. Se il tuo spirito d'avventura non  si è placato, avrei un'idea da proporti, domani mattina con calma. Affermo gentilmente verso l'elfo.

 

 

 

 

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La notte passa relativamente serena ma di certo non tranquilla: i festeggiamenti in città continuano fino ad ore tarde e il continuo vociare, ridere e rumoreggiare lungo la strada vi sveglia di tanto in tanto. 

Quando trovate finalmente un po’ di tranquillità sprofondate in un profondo sonno ristoratore e vi ridestate, freschi come rose, a mattina ormai fatta. Il sole è alto e filtra prepotentemente attraverso le fessure delle scalcinate imposte, dal piano inferiore arriva il brusio degli avventori della locanda ed un invitante profumo di dolci appena sfornati. Raccogliete quindi i vostri zaini e scendete le strette scale di legno, arrivando alla sala comune: un ampio salone dominato da un grande caminetto acceso, con attorno ad esso una decina di tavolo rotondi di legno forniti di sgabelli. L’oste alto e magrissimo circumnaviga il vecchio bancone di legno chiaro intarsiato d’ottone (che in una vita precedente doveva appartenere ad un locale di sicuro più raffinato di questo) e vi invita a prendere posto. Ascolta le vostre ordinazioni e dopo pochi istanti un giovanissimo cameriere arriva con passo frettoloso, carico di vivande. 

Modificato da DarthFeder
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Ramagast

Mi sveglio, sistemo le mie cose riponendole nel mio zaino, faccio le abluzioni del mattino (e nel frattempo ripenso alle letture dell'ultimo tomo)... devo ricordarmi di riconsegnarlo in biblioteca... e mi reco nella sala da pranzo. Cerco i miei compagni di stanza della sera precedente e faccio il possibile per sistemarmi ad un tavolo vicino per poterli ascoltare.

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  • Supermoderatore

Raza

L'inatteso incontro con Arzslan e il suo nuovo compagno mi ha colto alla sprovvista e non ho mostrato grandi slancio di affetto, dando la colpa al vino già bevuto e alla mia debole corporatura.

@DarthFeder

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In realtà la mia natura sospettosa si fa sentire prepotente e una coincidenza del genere mi pare troppo esagerata. Decido quindi, durante la notte complice il casino derivante dalla festa, di provare a dare un'occhiata quando tutti stanno dormendo agli zaini dei due elfi.

 

La mattina mi alzo di buon'ora e scendo con gli altri ordinando, come sempre, un quantitativo di cibo apparentemente esagerato per la mia taglia. le mie privazioni degli anni passati mi continuano a segnare e, nonostante mi abbuffi sempre ad ogni occasione, continuano a mantenere il mio fisico quasi emaciato. Tra una manciata di biscotti e un bicchiere di latte chiedo ad Arzslan cosa ha fatto negli ultimi anni Io ho seguito e servito fedelmente il Magnifico, che mi ha sempre trattato bene tra un'avventura e l'altra. Tu invece che posti hai visto?Spero tu abbia avuto esperienze migliori di quelle che abbiamo passato assieme che cosa bizzarra erano parecchi mesi ormai che non ci ripensavo più e pensare che appena usciti da quei sotterranei sembrava qualcosa che ci avrebbe segnati per sempre E chi sarebbe il tuo nuovo compare? A parte i suo nome s'intende.

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Paimon il Magnifico

Dopo aver salutato gli altri, vado a coricarmi.

Dormo come un sasso e mi sveglio che il sole è alto. Mi unisco a Raza e al resto della compagnia, nel fare colazione. Quando arriva il cibo, mi concentro principalmente sul riempirmi lo stomaco e lascio parlare il giovane halfling, visto che sembra dell'umore giusto per qualche chiacchera. Ma do un'occhiata intorno. Finchè parliamo del passato e di argomenti superficiali, va bene. Ma quando dovrò illustrare ad Arszlan la mia proposta, voglio essere sicuro che nessuno possa sentirci. L'ultima cosa che voglio, è che qualche bifolco accattone senta la mia brillante idea e ci batta sul tempo, togliendoci la fama e la ricompensa..

@Dm

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Cerco di vedere se c'è qualcuno troppo interessato alle nostre chiacchere.. Comunque che lo trovi o no, Paimon non parlerà dei suoi progetti in un luogo affollato.. Non voglio fare così perché ho letto i pensieri di TheScarecrow. Sai che comunque Paimon, megalomania a parte, non è uno sprovveduto e fa sempre le cose con le dovute precauzioni e ama agire, quando gli altri non lo notano..

 

 

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@Raza

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Attendi pazientemente che i tuoi compagni di stanza prendano finalmente sonno, ascoltando attentamente il ritmo del loro respiro prima di alzarti e muoverti in furtivo silenzio. Approcci i comodini dei due elfi, forzando in pochi secondi le serrature per poi frugare rapidamente negli zaini: trovi alcune razioni da viaggio, una saccoccia di monete, una piccola fiaschetta di cordiale alle mele, delle torce, il necessario per allestire un piccolo bivacco ed una lettera scritta in una lingua che non conosci e siglata con un sigillo in ceralacca recante un’effige a te sconosciuta. Con cura riponi tutto dov’era, premurandoti anche di chiudere nuovamente i lucchetti precedentemente forzati, e ritorni sui tuoi passi. Il tuo cuore salta un battito quando improvvisamente Immeral si gira su di un fianco nel letto rivolgendo verso di te il viso: i suoi occhi sono aperti!! Rimani pietrificato per qualche secondo prima di renderti conto che l’elfo, pur non avendo chiuso le palpebre, è immerso in un pesante sonno. Sollevato, continui la tua ritirata verso il letto e ti infili sotto alle coperte.

@Paimon

Spoiler

Ti guardi attorno rapidamente ma non noti nessuno che cerca di origliare i vostri discorsi: oltre all’oste ed a tre inservienti nella locanda ci sono altre 18 persone intente a fare colazione, la sala è quasi piena. Sul tavolo dietro al vostro scorgi il giovane compagno di stanza, sempre intento a sfogliare il pesante libro mentre intinge un tozzo di pane biscottato in una scodella di latte bollente. Il resto di avventori è decisamente variegato: uomini, donne, bambini, un paio di nani in compagnia di un halfling vestito da sacerdote, un piccolo gruppo di guardie cittadine sedute al bancone, la tua attenzione viene per un momento catalizzata da un alto figuro intento a fumare la pipa che sta seduto da solo in un angolo lontano dal camino, il capo celato da un ampio cappuccio grigio ed accompagnato solo da una lunga spada bastarda posata accanto al tavolo: ti affretti a non indugiare troppo su di lui e fai scivolare rapidamente gli occhi su un gruppo di quattro halfling in tenuta da viaggio prima di tornare a guardare Raza, che tenta di attaccare bottone con Arszlàn.

 

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Immeral

Un'altra nottata di m..., avrò dormito due ore, ad andar bene...

Recupero le mie cose senza parlare e con fare ancora molto assonnato mi preparo per andare a fare colazione, noto che invece Arszlán e gli altri sono piuttosto riposati e freschi. Beati loro.

Per fortuna l'odore dei dolci, di cui alcuni proprio tipici della Festa, ci accoglie fin dalle scale. Prendo posto tra il mio amico elfo e l'halfling dopo aver ordinato oltre a dei dolci tipici anche del miele liquido da spalmare ed una spremuta di agrumi.

Dove la metti tutta quella roba, dico al piccolo ma vorace Raza, per poi proseguire rispondendo alla sue domande una volta che prendiamo confidenza, io? bhe..sono un semplice avventuriero, diciamo così. Amo la geografia, le mappe e mi piace vedere posti nuovi, soprattutto all'aria aperta, ogni viaggio che faccio prendo appunti, vorrei scrivere una biografia e un resoconto dei posti in cui sono stato, magari un giorno quando avrò tempo. Ma ditemi, mi rivolgo anche agli altri, oggi che si fa, avete qualche idea? Spero non ancora in giro per la città, mi è bastato già ieri.

Modificato da Brenno
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9 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Raza

@DarthFeder 

  Contenuti nascosti

mi premuro di memorizzare il simbolo sul sigillo e poi disegnarlo su uno dei miei taccuini, intenzionato a chiedere a Paimon e in giro in città se qualcuno lo conosce.

 

 

Spoiler

Il glifo impresso nella ceralacca è un cerchio ornato da un tralcio d'edera stilizzato che contiene al suo interno una lettera in un alfabeto che non conosci. La ricopi senza difficoltà nel tuo diario personale.

 

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La locanda continua a riempirsi di avventori man mano che l'orario si fa più tardo. Consumate un lauto pasto ristoratore a base di dolci, latte, miele, specialità locali, focaccine ed una densa crema di un arancione acceso spalmata su del pane ai cereali: l'oste spilungone ve la presenta come "salsa di kalash", una dolcissima confettura ottenuta da un frutto esotico importato in città attraverso il trafficatissimo porto fluviale.
All'esterno i festeggiamenti stanno via via riprendendo per quella che sarà la giornata conclusiva dell'evento: sentite gli strilli dei bambini che corrono ad ammirare le prodezze dei trampolieri e degli artisti di strada, lo scoppiettio dei petardi lanciati festosamente dalle torri di guardia ed il richiamo urlato a squarciagola dei tanti venditori ambulanti e dei mercanti che cercano di accaparrarsi qualche cliente.


Posti per parlare tranquillamente ce ne sono sicuramente tanti: confrontando velocemente le vostre memorie ricordate il cortile interno del tempio (mantenuto faticosamente sgombro da alcuni monaci guardiani), il cimitero appena fuori dalla cinta muraria cittadina (poco frequentato per ovvie ragioni scaramantiche) o l'ingresso al grande canale di scolo che si apre sulla banchina sud del porto (luogo frequentato per lo più da grossi topi di fogna e da qualche delinquente di bassa lega). Forse l'oste o qualche abitante potrebbe darvi ulteriori indicazioni su altri luoghi probabilmente tranquilli nonostante la festa che riempie le strade della città. 

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Paimon il Magnifico

L'idea di andare al canale di scolo mi ripugna totalmente.. Il cimitero è un po' inquietante, ma potrebbe andare..

Dove preferite recarci, per parlare?? Io proporrei il tempio o il cimitero. Il secondo non è molto allegro, ma visto il clima di festa, è quello dove abbiamo meno possibilità di trovare qualche impiccione.. Che ne pensate?? Chiedo a bassa voce, continuando a guardarmi intorno.

 

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