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tutor per la narrazione


luisfromitaly

Messaggio consigliato

Ho pensato a questa discussione aggiuntiva per poter testare la fiction .

es.

il mio pg ha appena liberato il ladruncolo e il master mi chiede “cosa fai?”

• opzione A :  risposta SECCA: “lo seguo ( ...perchè m’incuriosisce , perchè gli altri elfi cacciatori mi hanno scaricato.. ) “ e non aggiungo altro perchè non so ancora in quale quartiere mi porterà, per cui non posso azzardare

• opzione B: rispondo che lo seguo e incomincio a descrivere le mie sensazioni sulla città , ma sto anche  “ inventando “ l’ambiente intorno al mio pg senza il permesso del master

•opzione C: rispondo che il mio pg accetta l’invito  e poi tira discernere il reale sul ladruncolo mentre gli sta camminando dietro 

Allora, posto che C è la mia scelta, l’opzione A è accettabile? oppure è sbagliata perchè non crea fiction/narrazione?

e la B? è sbagliata perchè vado oltre il perimetro della mia narrazione?

grazie 🙏 

 

 

Modificato da luisfromitaly
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Forse la B è la più corretta in Dungeon World perchè il focus del gioco è una narrazione condivisa tra master e giocatori. Tra le tre l'unica sulla quale mi sento di fare un appunto è la terza semplicemente perchè stai ragionando alla DnD: in Dungeon World non esiste un "tiro discernere il reale", le meccaniche si attivano solo in un secondo momento, è la fiction a guidare tutto. Una versione corretta sarebbe stata: "Seguo il ladruncolo e cammino dietro di lui, cercando di osservare con attenzione l'ambiente che mi circonda e capire se c'è qualcosa di strano."

In Dungeon World dovresti ragionare solo in termini di fiction una volta descritte le azioni del tuo PG magari rileggi il messaggio alla ricerca di trigger ovvero particolari azioni che possono attivare una mossa, a questo punto eventualmente tiri i dadi.

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esatto, @Knefröd, per semplificare il punto C ho abbreviato la descrizione della  mia narrazione, ma l’idea è proprio quella.

io invece avrei escluso proprio  la B. ..”seguo il ladruncolo per le vie della citta’, vedo i palazzi alla luce del tramonto.. ecc e di colpo ci ritroviamo nel quartieri degli elfi”  .. e se il master invece avesse pensato di farci finire al porto? ovvero, non sono uscito dalla narrazione che mi compete? 

comunque, grazie @Knefröd, la tua spiegazione mi ha aiutato su alcuni punti

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È anche una questione di dinamiche da PbF.
Intorno ad un tavolo c’è un continuo botta e risposta, che se si volesse riproporre su un forum, risulterebbe ingiocabile.

È inevitabile che per procedere più speditamente, il master sconfini un po’ nella “giurisdizione” del giocatore e viceversa, a volte causando qualche malcontento. Ma così deve essere: prendere o lasciare.
C’è da dire però che la filosofia che regge DW, spinge verso questo sconfinamento, perché il pezzo che aggiunge l’altro arricchisce l’esperienza di gioco, proprio perché non è quello che prevedevo io.

Rispondendo genericamente alla tua questione.
Le mosse partono sempre dalla fiction, e alla fiction ritornano. Sul manuale è specificato in diversi punti, ma è anche una cosa funzionale a rigor di logica.
Come dire che causa ed effetto fanno parte della fiction, ma nel mezzo c’è la mossa.

Sarebbe sbagliata, oltre che scomoda, una cosa tipo “prima tiro la mossa, e poi ci confeziono attorno la fiction”, ossia la causa e l’effetto.

Tornando al tuo caso specifico, hai fatto bene a fermarti con il 7-9, perché a quel punto il master deve dire la sua riguardo l’effetto della mossa.
Ma ti ripeto, per me è più una problematica da PbF.
Nel precedente PbF, dove masteravo, c’erano dei giocatori che, in un unico post accumulavano robe tipo due-tre fail, e continuavano a narrare.
Ho sempre lasciato fare, perché mi piace vedere come gli altri costruiscono la fiction, e poi adattare la mia idea di cosa sarebbe fico per il gioco, alla loro. C’è sempre tempo per far abbattere la clava della mossa dura xD

Su una sola cosa non si può sorvolare: la coerenza.
Una volta che da fiction si stabilisce che il cavallo di Napoleone è bianco, se uno dopo (giocatore o master che sia) afferma che il cavallo è nero, è gentilmente chiamato a rieditare il post  ;)

P.S.: Quando Sfidi il Pericolo intortando qualcuno a chiacchiere, è +CAR.

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Come soventemente accade, Marco ha sempre da insegnarci sul mondo di DW e mi trovo difatti in accordo. La creazione condivisa del mondo fra Master e giocatore e' decisamente intrigante anche se a volte stravolge i piani, ma credo che finche' viene utilizzata con intelligenza non e' assolutamente un problema. Nel tuo ultimo post ad esempio hai aggiunto qualche piccolo dettaglio anche alla personalita' di Lonne che ' incline con l'impostazione iniziale che fortunatamente sono riuscito a trasmetterti. Riguardo il perdere tempo o meno, o al fatto che magari ti avrei condotto in un altra area della citta', non e' importante, il gioco si adatta tranquillamente alle scelte dei giocatori, si trasforma di conseguenza. Io ho delel idee generali su dove vi vorrei condurre, ma moolto generali. In sostanza, neanche io so cosa vi accadra' ;) 

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3 ore fa, Crees ha scritto:

Io ho delel idee generali su dove vi vorrei condurre, ma moolto generali. In sostanza, neanche io so cosa vi accadra' ;) 

È propro questo lo spirito di DW, anzi, è proprio una regola:
“Le avventure di Dungeon World non presumono mai ciò che faranno i PG.

È in questo modo che si gioca per scoprire cosa accadrà. Sei coinvolto anche tu nel divertimento di scoprire come i personaggi reagiranno e cambieranno il mondo che stai rappresentando. Siete tutti partecipanti nella grande avventura che sta per svolgersi. Quindi, non fare troppi progetti per il futuro, o le regole ti ostacoleranno. Fidati, è più divertente scoprire le cose mentre accadono.”

[GM, Obiettivi]

A onor del vero però, la risposta di Luis (che a me è piaciuta molto), sarebbe lecita dopo una domanda del master tipo:
GM: “ti tira per un braccio pieno d'entusiasmo, si decisamente bizzarro.<< Ah, mi chiamo Lonne! >>”
Wilfrido, dov’è che ti porta Lonne?

Come master io lascio fare, perché mi piace e perché sveltisce il PbF, ma non è detto che piaccia a tutti così.
Ad esempio in quel momento Lonne poteva rivelare un “oscuro presagio”.
“Gli oscuri presagi sono una tetra rappresentazione di ciò che potrebbe accadere se un pericolo venisse lasciato a sè stesso”

Perché è vero che il GM scopre il gioco con i PG, ma solo sul se e sul come i PG agiscono.
Quello che accadrà nel mondo invece lo sa perfettamente, ed è il modo indiretto con cui il sistema non manda né il GM e né i PG allo sbaraglio.

Fronti.
Senza tirarla per le lunghe, un Fronte prevede una serie di “bombe a tempo”.
I PG sono liberi di non intervenire, di intervenire, o di provarci ma senza riuscirci.
Se la bomba esplode, il mondo di gioco prende una direzione, se non esplode ne prende un'altra.
Tutto qua.
Però il “ticchettio” che il GM fa sentire ai PG, è il modo con cui cerca di spingerli all’azione, e deve avere lo spazio per  introdurlo, sennò l'avventura (o anche solo il suo feeling) prende una piega vaga, se non addirittura inconcludente.

Modificato da Marco NdC
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Devo dire che con l’episodio dei bagno termali di Lonne ho voluto appropriarmi della narrazione  ( per valutare eventuali vostre considerazioni ) cercando allo stesso tempo di creare il “minimo danno possibile” ai grandi piani di Crees , fermo restando che “ le avventure di DW NON presumono mai ció che faranno i pg” e che comunque è possibile che io abbia annullato la rivelazione di un presagio. Ad ogni modo Will è ancora con Lonne e la giocata è ancora aperta.

grazie dei consigli , @Crees @Marco NdC e ancora una volta anche a te @Knefröd

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@luisfromitaly è un piacere. Comunque, rileggendomi, mi rendo conto di aver spiegato la cosa con i piedi.
Riassumendo, è una cosa che va concordata con il master.
Ma per un PbF in generale, non solo per DW.
Se ognuno volesse stare nel suo, un dialogo tra PG e PNG durerebbe una settimana, tra replica e controreplica.
Una qualche forma di sconfinamento è necessaria.

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@luisfromitaly nella mia esperienza personale Dungeon World è l'unico gioco in cui faccio da master volentieri proprio perché da molto spazio al giocatore e mi permette di sfruttare la creatività dei giocatori a vantaggio della storia, ad esempio la tua divagazione alle terme potrebbe ispirare qualche side quest in futuro, per scoprire perché ci sono posti del genere disabitati nel sottosuolo. Detto questo aspettiamo il parere definitivo di @Crees

Modificato da Knefröd
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13 ore fa, Marco NdC ha scritto:

@luisfromitaly è un piacere. Comunque, rileggendomi, mi rendo conto di aver spiegato la cosa con i piedi.
Riassumendo, è una cosa che va concordata con il master.
Ma per un PbF in generale, non solo per DW.
Se ognuno volesse stare nel suo, un dialogo tra PG e PNG durerebbe una settimana, tra replica e controreplica.
Una qualche forma di sconfinamento è necessaria.

infatti il mio prossimo dubbio sará sulla prossima narrazione corale. finché in solo è più facile, ma in gruppo sarà un bel concerto 😬✌🏻

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Questa cosa del “fronte” e del presagio è interessante. Mai analizzata ma più o meno quello che da master credo si cerchi sempre di fare. Io non ho problemi a lasciarvi fare, ed eventualmente intervenire se qualcosa non mi convince, quindi non fatevi troppi problemi. Mi ripeto, finché si gioca in modo intelligente non vedo problemi ma solo divertimento. Anche al nostro nuovo ladro gli ho scritto in privato di dirmi come ha imparato il mestiere, e non sia mai che una Gilda dei ladri usi i bagni termali del nostro Lonne, o si scopra che lui stesso ne sia membro! A parte questo, il post arriva stasera ragazzi!!

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  • 1 mese dopo...

@Gizekh @Marco NdC

@Knefröd

 

sono daccordo con Crees di passarvi la bozza sul popolo elfico che ho creato a inizio del gioco quando stavamo ancora creando l’ambientazione. È giusto che voi la leggiate ma consideratela come un’informazione generica non definitiva, per lo meno fintanto che Crees non la pubblica. 

La inserisco in spoiler perchè tutto quello che c&incollo diventa XXL e la cosa mi fa saltare i nervi ⚡️⚡️⚡️

Spoiler

••• L’Ovest, ovvero oltre Ovestfalia •••

Oltre Biancogiardino ed i confini imperiali si estendono le terre dell’Ovest. Sono terre inospitali per l’uomo: per lo più ricoperte da boschi e foreste impenetrabili, vi sono anche numerose paludi, alcune delle quali immense. Nonostante le difficoltà del territorio gli Elfi vi abitano invece da tempo immemore e se ne sentono i custodi legittimi.

Ogni uomo che ha provato ad avventurarvisi e che ne è tornato ha sempre narrato di terre particolarmente pericolose, popolate da bestie terribili e fiere di ogni dimensione, dove quotidianamente la vita di ogni essere è una durissima battaglia per la sopravvivenza.

Per queste ragioni non sono state redatte mappe cartografate di quelle lande, né vi sono vie commerciali che l’attaversino.   Si narra che in un passato remoto qualcuno tentò di tracciare una via del commercio per l’Estremo Ovest, un’alternativa alla via marittima, ma fu impossibile anche per la strenua opposizione degli Elfi che vedevano in questi progetti la minaccia dell’avanzata della civiltà umana nelle loro terre.

 

••• Gli Elfi dell’Ovest •••

 

Un ambiente così difficile ha inevitabilmente rafforzato i caratteri fisici del Popolo Elfico e ne ha in parte brutalizzate e reso più feroci la cultura e la società. 

Gli Elfi Occidentali sono infatti fisicamente molto forti e robusti, mediamente più resistenti degli Umani.

Vivono all’interno di clan in cui il senso di appartenenza e di obbedienza verso il capoclan sono molto forti: un Elfo dedica infatti la propria vita al proprio clan.

Per garantirsi la migliore sopravvivenza in un ambiente così ostile il clan promuove una formazione dei suoi giovani membri  piuttosto pragmatica, improntata all’addestramento fisico e a tutte le discipline utili ad affrontare l’ambiente. Tra queste vengono promosse anche le arti sciamaniche per relazionarsi con il Mondo/Piano degli Spiriti e attraverso queste gli Elfi ottengono una perfetta padronanza nella magia metamorfica.

 

I vari clan sono per lo più momadi e o seminomadi, completamente autosufficienti, ma nonostante siano indipendenti gli uni dagli altri non sono mai in aperto contrasto tra loro.

Ogni clan è presieduto da un capoclan la cui autorità è incontestabile e la cui famiglia gode di uno status privilegiato all’interno della comunità. 

Solitamente questa si adopera per mantenere il potere all’interno della propria discendenza: infatti la maggior parte dei clan viene retta sempre dalla stessa famiglia da secoli.

Tra queste ne ricordiamo solo alcune principali:  Puck, Saab, Mithril, T’sai-Che , Aday e la famigerata Baax. 

( famigerata perchè è ritenuta responsabile del tradimento del popolo elfico quando ha colpito l’Impero mentre questi era impegnato a Nord contro il Caos )

 

 

una cosa riguardante i nomi elfici ...avevo pensato che per il forte senso unitario proprio di ogni clan elfico, i membri delle famiglie “regnanti” utilizzassero nomi distintivi che immediatamente indentificassero status e provenienza.

Per esempio: nella famiglia Baax tutti hanno nomi germanici come Wilfrido, Ulrico, Catalina, Wiligelmo ecc  

Se il mio pg si presentasse ad altri Elfi come Wilfrido immediatamente essi capirebbero che è un Baax.

nomi dei Puck: Annah , Elisabeth, Albert, Robin...  ( inglese classico )

Saab: Alì, Miriam, Khaled ..( arabo ) 

Mithril: quelli da classicone fantasy tipo Elianor, Arivil ... ( ...”musicali”? 😬 non saprei come definirli .. sono presenti anche sulla scheda del Druido )

 T’sai-Che : “asiatici” come Xi’an, Bej-tsu, Liu-tan.... 

Aday: finiscono generalmente  in -ay   Laday, Karay, Malimday ecc

 

Ovviemente non è detto che il vostro pg sia automaticamente conoscenza di queste info, ce lo dirà Crees in base ai vostri background

 

Modificato da luisfromitaly
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10 ore fa, luisfromitaly ha scritto:

@Gizekh @Marco NdC

sono daccordo con Crees di passarvi la bozza sul popolo elfico che ho creato a inizio del gioco quando stavamo ancora creando l’ambientazione. È giusto che voi la leggiate ma consideratela come un’informazione generica non definitiva, per lo meno fintanto che Crees non la pubblica. 

La inserisco in spoiler perchè tutto quello che c&incollo diventa XXL e la cosa mi fa saltare i nervi ⚡️⚡️⚡️

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••• L’Ovest, ovvero oltre Ovestfalia •••

Oltre Biancogiardino ed i confini imperiali si estendono le terre dell’Ovest. Sono terre inospitali per l’uomo: per lo più ricoperte da boschi e foreste impenetrabili, vi sono anche numerose paludi, alcune delle quali immense. Nonostante le difficoltà del territorio gli Elfi vi abitano invece da tempo immemore e se ne sentono i custodi legittimi.

Ogni uomo che ha provato ad avventurarvisi e che ne è tornato ha sempre narrato di terre particolarmente pericolose, popolate da bestie terribili e fiere di ogni dimensione, dove quotidianamente la vita di ogni essere è una durissima battaglia per la sopravvivenza.

Per queste ragioni non sono state redatte mappe cartografate di quelle lande, né vi sono vie commerciali che l’attaversino.   Si narra che in un passato remoto qualcuno tentò di tracciare una via del commercio per l’Estremo Ovest, un’alternativa alla via marittima, ma fu impossibile anche per la strenua opposizione degli Elfi che vedevano in questi progetti la minaccia dell’avanzata della civiltà umana nelle loro terre.

 

••• Gli Elfi dell’Ovest •••

 

Un ambiente così difficile ha inevitabilmente rafforzato i caratteri fisici del Popolo Elfico e ne ha in parte brutalizzate e reso più feroci la cultura e la società. 

Gli Elfi Occidentali sono infatti fisicamente molto forti e robusti, mediamente più resistenti degli Umani.

Vivono all’interno di clan in cui il senso di appartenenza e di obbedienza verso il capoclan sono molto forti: un Elfo dedica infatti la propria vita al proprio clan.

Per garantirsi la migliore sopravvivenza in un ambiente così ostile il clan promuove una formazione dei suoi giovani membri  piuttosto pragmatica, improntata all’addestramento fisico e a tutte le discipline utili ad affrontare l’ambiente. Tra queste vengono promosse anche le arti sciamaniche per relazionarsi con il Mondo/Piano degli Spiriti e attraverso queste gli Elfi ottengono una perfetta padronanza nella magia metamorfica.

 

I vari clan sono per lo più momadi e o seminomadi, completamente autosufficienti, ma nonostante siano indipendenti gli uni dagli altri non sono mai in aperto contrasto tra loro.

Ogni clan è presieduto da un capoclan la cui autorità è incontestabile e la cui famiglia gode di uno status privilegiato all’interno della comunità. 

Solitamente questa si adopera per mantenere il potere all’interno della propria discendenza: infatti la maggior parte dei clan viene retta sempre dalla stessa famiglia da secoli.

Tra queste ne ricordiamo solo alcune principali:  Puck, Saab, Mithril, T’sai-Che , Aday e la famigerata Baax. 

( famigerata perchè è ritenuta responsabile del tradimento del popolo elfico quando ha colpito l’Impero mentre questi era impegnato a Nord contro il Caos )

 

 

una cosa riguardante i nomi elfici ...avevo pensato che per il forte senso unitario proprio di ogni clan elfico, i membri delle famiglie “regnanti” utilizzassero nomi distintivi che immediatamente indentificassero status e provenienza.

Per esempio: nella famiglia Baax tutti hanno nomi germanici come Wilfrido, Ulrico, Catalina, Wiligelmo ecc  

Se il mio pg si presentasse ad altri Elfi come Wilfrido immediatamente essi capirebbero che è un Baax.

nomi dei Puck: Annah , Elisabeth, Albert, Robin...  ( inglese classico )

Saab: Alì, Miriam, Khaled ..( arabo ) 

Mithril: quelli da classicone fantasy tipo Elianor, Arivil ... ( ...”musicali”? 😬 non saprei come definirli .. sono presenti anche sulla scheda del Druido )

 T’sai-Che : “asiatici” come Xi’an, Bej-tsu, Liu-tan.... 

Aday: finiscono generalmente  in -ay   Laday, Karay, Malimday ecc

 

Ovviemente non è detto che il vostro pg sia automaticamente conoscenza di queste info, ce lo dirà Crees in base ai vostri background

 

In pratica gli elfi avrebbero preso una piega barbarica, quasi orchesca (culturalmente parlando). Quello che non ho capito, ma dovrei rileggere un po' l'ambientazione, è se gli elfi hanno deciso di auto-confinarsi ad ovest, o sono stati confinati dall'Impero in seguito ad un tradimento tra alleanze. Mi sembra che la cosa sia stata accennata da qualche parte, ma potrei ricordare male...
P.S.: Non lo metto sotto spoiler poiché mi sembrano info piuttosto generiche.

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@luisfromitaly, l'idea di elfi come tribù barbare è molto interessante e mi piace.

Io nel flashback su Ser Aubert ho scritto di una guerra ad Ovest:

Cita

Nella mente riaffiorano i ricordi delle battaglie combattute sul fronte orientale.
Frammenti di una guerra repressiva ed ingiusta ai danni delle popolazioni elfiche rifugiate nell'incontaminata foresta di Gwastar. Un spreco di vite organizzato per dimostrare la superiorità dell'esercito dell'Ovest.
Le popolazioni della foresta sapevano sfruttare il territorio a loro vantaggio, guidati dai potenti Druidi opposero una degna resistenza rallentando l'avanzata dell'esercito dell'Ovest con brevi incursioni evitando gli scontri frontali.
Ser Aubert era diverso dai suoi uomini e soprattutto dal suo sanguinario padre, non avrebbe mai potuto evitare quello spargimento di sangue, ma nei suoi occhi c'era qualcosa di diverso. Non credeva in quella guerra, in battaglia ogni fendente della sua spada era perfettamente calcolato per infliggere al nemico una morte rapida ed il più possibile indolore e solenne.

Quando dopo una battaglia l'esercito si accampava nel bosco iniziava per me il momento peggiore, gli stessi uomini che soccorrevo in battaglia abbattendo file di nemici mi disprezzavano. Non capivano il mio potere e non riuscivano ad accettarlo, mi definivano un vile, un debole perché senza la mia magia avrebbero potuto sopraffarmi in combattimento.

L'unico a rivolgermi la parola era proprio Ser Aubert, sebbene cercasse sempre di non farsi vedere dai suoi uomini. Mi disse che il suo fratellastro, figlio bastardo di suo padre, cui era molto legato era stato allontanato da Biancogiardino per l'Accademia, di conseguenza essendo cresciuto a contatto con la magia innata del fratello non aveva paura di me.

Avendo scritto che i Druidi hanno guidato gli elfi in battaglia, se a tutti e soprattutto a @luisfromitaly piace l'idea, si potrebbe dire che i Druidi sono i capiclan o per lo meno capi militari, le truppe più forti che le armate elfiche possano vantare.

Se posso fare un piccolo appunto (puramente legato al mio gusto personale) non mi piacciono molto i nomi ispirati a lingue reali, penso che renda un po' difficile la "sospensione dell'incredulità". Ad esempio fatico ad immaginare l'elfo Albert. Magari si potrebbe di usare un sistema stile Tolkien che utilizza prefissi simili per individuare personaggi della stessa stirpe:
Prefisso Fin - Finwe, Fingolfin, Fingon, Finarfin, Findis...

Aggiungo un paio di domande che potrebbero aiutare a delineare meglio gli elfi:

* Dato che gli Elfi sono barbari perché sono accettati all'interno dell'Impero?
* Come sono considerati gli elfi che vivono nell'Impero dagli elfi "puri" che vivono ad Ovest?

 

Modificato da Knefröd
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1 ora fa, Knefröd ha scritto:

Io nel flashback su Ser Aubert ho scritto di una guerra ad Ovest:

infatti non ho riportato proprio tutto quello che avevo mandato a Crees ( principalmente perchè non l’ho ritenuto importante ) per esempio un pezzo che ho tralasciato precisava esattamente quanto fosse già stato dichiarato/stabilito in fiction:

che gli Elfiivivessero a Ovest nelle foreste, che ci fossero Druidi elfici ad aiutarli durante le battaglie menzionate da ser Aubert, che avessero tradito l’Impero durante una guerra con il Caos. 

Ho omesso anche un’altra parte in cui propongo il metodo di selezione del capoclan elfico: vari gg di prove fisiche ( combattimento e sopravvivenza in quelle foreste estremamente pericolose ) a cui possono partecipare tutti i discendenti diretti e indiretti di un capoclan.    chi vince diventerá capoclan  ( non immediatamente, ma in futuro...ció aprirebbe la strada a qualche rivalsa successiva, malumori, riscatti ecc. si potrebbe ipotizzare un periodo “formativo” per il futuro capoclan.  ricordiamoci che gli elfi vivono molto a lungo )

i figli/e del capoclan che perdono la competizione DEVONO diventare Druidi e porsi al servizio di tutto il clan, ( questo per contrastare future rivalse, rancori ecc ).

@Knefröd avevo escluso i drudi dai ruolo di capoclan dato che non hanno abilità particolari in combattimento se non la trasmutazione. ma come preferite

per i nomi, idem:  per ora la fiction limita i nomi della famiglia del mio PG a Baax, Catalina Baax la sorella, ( forse Ulrico Baax il padre capoclan ma non ne sono certo di averlo menzionato) e la madre Anna Puck ( ... vedi Tolkien 😃 )  Inoltre in fiction il mio pg si presenta come Will per mascherare la sua estrazione. ... direi che per la sua famiglia dovrebbe/potrebbe rimanere così. 

 

per gli altri due punti ... lavoriamoci . tra l’altro ci sono anche i background dei nani e degli helfing da creare

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ciao raga

 

una domanda per voi che conoscete meglio il gioco. il mio pg prima o poi cercherà di capire come mai le sue trasformazioni non si compino a regola d’arte e magari capirà che risente dell’imfluenze del caos.

secondo voi sarà una mossa declamare conoscenze  o discernere realtà? 

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Dopo il primo lavoro corposo per l’ambientazione, ho lasciato varie parti da colmare con la fiction, ma riguardo i nostri elfi si potrebbe dire che: dopo i primi scontri con l’impero umano ed il suo naturale istinto espansionistico, si è formata un alleanza fra i due ( forse per il nemico comune il caos, o solo per smettere di versare sangue) , sopravvissuta fino al tradimento da parte degli elfi, che hanno visto poi i loro regni ritirarsi fin all’interno dei boschi. L’impero che da sempre accorpa dentro di se tribù diverse ( basta pensare alle differenze fra le regioni) ha accolto gli elfi che hanno deciso di divenire cittadini imperiali, ma che purtroppo, per i fatti storici di cui si è macchiata la propria razza, vengono considerati di una categoria inferiore. Questa ghettizzazione è ovviamente enfatizzata dalla cultura più tribale, dall’aspetto differente ecc.

A mio parere, gli elfi rimasti all’interno dei reami boscosi , vedono i fratelli dell’impero con occhio critico , o addirittura pietoso. Potremmo anche sottolineare come l’elfo Cittadino abbia caratteristiche fisiche meno sviluppate e tratti elfici meno marcati.

Riguardo la storia dei nomi non ho preferenza, possiamo vedere di volta in volta.

@luisfromitaly io direi che dipende da come giochi la fiction. Potresti dirmi che ricordi di aver letto un tono che parlava di problemi con la trasformazione che alcuni Druidi avevano riscontrato durante le guerre con il Caos ( declamare ) oppure farmi un discernere mentre analizzi i tuoi istinti o il tuo corpo ,  ma sentiamo gli altri che sono più esperti. 

 

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  • 3 settimane dopo...

... sempre per testare i limiti del - mio - gioco, vi faccio un esempio, che non ho intenzione di giocare : 

Abbiamo letto che Khalya, alla vista di Wilfrido, pensa di poter essere pronta ad usare la spada, se non fosse per il presumibile rapporto tra l’elfo ed il Magister.

Se io avessi scritto nel mio intervento successivo qualcosa di credibile sulla capacità di W di saper leggere gl’istinti nel viso degli umani, sarebbe accettabile a livello teorico? 

”Avendo affinato la sua capacità di cogliere i moti dell’animo sui millenari  volti imperscrutabili degli Elfi, e su quelli invece trasparenti degli Umani durante le complesse trattative diplomatico-militari a cui assisteva come Druido, W coglie   nell’espressione della Paladina un sentimento di aggressione nei suoi confronti”

Mi sembra credibile dal punto di vista della fiction, ma direi sbagliato perchè volente o nolente ho narrato così solo dopo aver letto di K. Giusto?

 

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Anche se non sono il più qualificato per risponderti.

Nel caso specifico, per me non ci sarebbe stato problema di sorta, più per l’ambientazione che per il tuo bg da “diplomatico”. Sei un elfo con delle sopracciglia innaturali e degli occhi da felide, in un mondo dove la persecuzione dei diversi è all’ordine del giorno. Davanti ad un paladino che combatte il caos, è presumibile che il suo primo istinto sia di aprirti in due, ed almeno che il tale paladino non tenti di nasconderlo, lo puoi tranquillamente intuire. 

La questione però che sollevi è diversa. E la mia risposta ad un caso più generale sarebbe: Si, può giustificare tale capacità di lettura delle espressioni con il bg, ma la difficoltà di lettura sarà comunque situazionale e quindi sottoposta ad un eventuale sfidare il pericolo.( se sfidare il pericolo è il tiro adatto,piuttosto che un discernere realtà,) Contro un ladro che fa del mentire il suo lavoro, c’e un tiro da fare per capire i suoi intenti. Così come per un freddo calcolatore che nasconde le sue emozioni . Piuttosto magari, ti farei passare senza tiri di sorta se cerchi di capire le sensazioni di un paesano, di un soldato, ecc

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