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Famiglio (ragno) - problema


neurone

Messaggio consigliato

Salve a tutti.

Son un attempato DM.

Ho un mago nel gruppo che ha un ragno famiglio. Ecco, praticamente, da regolamento, spesso il ragno viene utilizzato come spia per entrare nelle zone entro 100 piedi e il mago praticamente vede con gli occhi del ragno stesso.

Quindi quando i PG non sanno cosa ci sia dietro una porta, mandano il ragno che perlustra, torna, i PG si preparano ed entrano e fanno sfracelli, ben coscienti di chi o cosa si trovi all'interno.

 

Ma nessuno si è reso ancora conto alla Wizards di quanto sia forte una cosa del genere? Se i PG non sono pressati e hanno tempo, perchè non dovrebbero farlo per ogni zona non conosciuta?

Troppo forte, impedisce imboscate, addirittura un ragno essendo piccolo può non essere visto dai mostri i quali vengono spiati bellamente e non se ne accorgono, quindi rischiano le imboscate dei PG!

E questo ragnino non ha scadenza o durata , finchè è col mago è eterno praticamente.

 

Voi come lo giocate o fate giocare?

Sto sbagliando qualcosa?

 

Ai DM chiedo: voi come gestite la cosa? Mi sta creando problemi.

Poi se è davvero così me ne farò una ragione ma mi sembra brutto.

  • Grazie 1
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Il ragno ha una scheda a pagina 337 del manuale dei mostri che ne definisce la taglia e la capacità di nascondersi.

Non è un ragnetto, è piuttosto una tarantola e alle prove di nascondersi a un bonus di +4 quindi se tira un 10 alla prova chiunque abbia percezione passiva 14 lo vede immediatamente.

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@neurone Gioca con gli scenari, con gli spazi e con gli avversari. Ricorda, però, che non devi vedere la questione come una gara tra te e i giocatori, ma gestire la questione più come un modo per rendere sempre sorprendente e divertente la campagna per tutti voi. Se i giocatori si divertono ad avere un vantaggio che gli consente di studiare i nemici, lasciali divertire. il tuo compito è trovare i modi migliori per divertire loro e per divertire te stesso. Significa che non devi vedere la masterizzazione come un modo per tarpare le ali ai tuoi giocatori ad ogni costo. Allo stesso tempo, però, devi studiare delle astrategie che rendano sempre l'avventura una sfida stuzzicante in qualche modo. Quando le cose sono troppo facili, non sono davvero divertenti: che lo ammettano o meno, i giocatori sono sempre alla ricerca di ostacoli che li spingano a riflettere e a trovare modi sempre diversi per vivere l'avventura.

In parole povere, non punire i giocatori per il semplice fatto che hanno delle buone idee, ma piuttosto sfrutta le loro buone idee per inserire nuovi ostacoli, meno prevedibili e più divertenti.

Tornando alla questione più specifica, non è mica detto che il ragno trovi sempre le condizioni ideali per scoprire quello che c'è in giro:

  • Magari in certi caso lo spazio per passare è troppo stretto.
  • Non è mica detto che dall'altra parte i nemici siano immediatamente visibili.
  • Non è mica detto che la visione del ragno consente di vedere tutti i dettagli perfettamente
  • Magari succede qualcosa prima che il ragno riesca a raggiungere una posizione adeguata per capire cosa sta succedendo dall'altra parte di una porta.

Inoltre, mica è detto che la scena del ragno debba essere giocata in maniera automatica del tipo "va, vede quel che c'è, torna e ti riferisce".
Al contrario, proprio per il fatto che il PG guarda attraverso gli occhi del ragno, potresti proporre di giocare la scena. Mica è automatico, infatti, che il ragno riesca a esplorare in sicurezza l'area. Se deve esplorare uno spazio per lui vasto, dovrà muoversi. E se deve muoversi, dovrà superare ostacoli o esporsi a pericoli. Dunque trasforma la situazione in una scena di gioco nella quale il PG deve eseguire le prove al posto del ragno usando le statistiche del ragno stesso.

  • Certo, vede le cose in giro....ma per notare certi dettagli possono essere necessarie prove di Saggezza (Percezione) del ragno, usando le statistiche del Ragno (guardare attraverso gli occhi di un ragno non è come guardare con i propri occhi).
  • Magari si trova a dover superare ostacolo, come saltare da un tavolo all'altro, usare una ragnatela come liana per atterrare in un preciso punto, ecc. In questo caso possono essere richieste prove di Destrezza (Acrobazia) o Forza (Atletica).
  • Magari deve nascondersi per non essere notato quando entra nel diretto campo visivo di un nemico o di un suo alleato (e se un gruppo di guardie avesse con sè un segugio, capace di annusare la presenza del ragno?). In questo caso può essere necessario eseguire prove di Destrezza (Furtività).
  • Certo, un nemico che vede un ragno non si allarmerà particolarmente, ma potrebbe provare il desiderio di uccidere il ragnetto schifoso o scacciarlo via.....e allora vai di prove Tiri Salvezza su Destrezza per evitare un pugno in arrivo o una piedata. Magari il rischio di venire schiacciati non dipende nemmeno dall'essere scoperti dal nemico. Magari un nemico passa inavvertitamente proprio dove c'è il ragno, oppure il ragno passa su uno scaffale dove improvvisamente crolla un libro, ecc.
  • E così via.

Con questa soluzione introduci degli ostacoli alla strategia dei PG, ma rendi allo stesso l'esperienza divertente e nuova. Il mio consiglio è di non eccedere con la difficoltà delle prove, visto che già il ragnetto possiede delle statistiche basse. Non inserire una simile situazione per cercare di uccidere il ragno del PG, quanto per creare una situazione che sia divertente ed emozionante da vivere.

Infine, contrariamente a quanto detto da @savaborg il ragno di D&D 5e NON è obbligatoriamente una tarantola. La taglia del ragno è Tiny (minuscola), che è la più bassa tra quelle previste dal regolamenteo e che comprende qualunque creatura sia grande quanto un gatto o quanto un moscerino. Il ragno del manuale dei mostri, quindi, potrebbe tanto essere una tarantola, quanto uno di quei piccoli e veloci ragni di città.
Il mio consiglio è di chiedere al giocatore il tipo di ragno che vuole evocare, lasciando a lui scegliere. Una volta fatta la sua scelta, però, quello è il tipo di ragno da considerare. Anche se, comunque, il PG scegliesse per una tarantola, ricorda che le statistiche della creatura rimangono le stesse.

 

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Ma un ragno cosa vede? cioè la visione è di 8 immagini una accanto all'altra?

Questa cosa del ragno mi sta sfuggendo di mano e i giocatori ci stanno calcando la mano per quanto è forte.

Il famiglio è una sorta di telecamera nascosta semovente semi-invisibile.....

E le parole di cui sopra mi confermano che piu o meno resterà com'è! paura vera per un DM.

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Non mi sembra. +4 a nascondersi è molto lontano dall’essere semi invisibile. Il ladro del gruppo per capirci si nasconde meglio del manuale muscolo ragno...

Certo il mostro con intelligenza 4 nel folto della foresta o nelle grotte del sottosuolo lo ignorerà ma il ragno si muove anche di 20 ft a round e mentre si muove il mago resta fermo. In oltre pipistrelli, gufi e altro saranno ignorati nello stesso modo e sono più veloci...

Insisto che tu puoi descriverlo come vuoi ma resta sempre un ragno molto velenoso che di conseguenza qualsiasi creatura intelligente noterà come una creatura che non vive normalmente insieme agli uomini.

Rileggendo su una cosa non sono d’accordo con Silentwolf. La categoria di taglia del ragno indica l’area che può controllare in combattimento che è di circa 70 cm per 70 cm e quindi il ragno non credo che possa essere piccolo come un ragno domestico. Quel tipo di insetti normalmente è in grado di combattere solo in forma di sciame.

Ma questo devo verificarlo quando metto mano al manuale dei mostri.

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@neurone Un ragno ha delle statistiche sul Manuale dei Mostri. Fai eseguire delle prove basate su quelle Statistiche. ;-)
In aggiunta, prova a inserire quella serie di ostacoli che ti ho suggerito più sopra. Se i giocatori hanno sempre vittoria facile, è solo perchè tu gli stai consentendo loro di avere sempre vittoria facile. In ogni caso, come già detto più sopra, non considerare la cosa come una lotta contro i giocatori. Se trasformi la questione in una lotta contro i giocatori, finirete per rovinarvi tutti il divertimento. Il tuo obbiettivo non deve essere quello di punire i giocatori od ostacolare i loro successi ad ogni costo. Il tuo obbiettivo deve essere quello di creare situazioni divertenti, sia per te che per loro.
Se i PG vincono troppo facilmente, introduci delle sfide per i PG....non delle punizioni per i giocatori. ;-)

 

Il 30/1/2018 alle 14:30, savaborg ha scritto:

Rileggendo su una cosa non sono d’accordo con Silentwolf. La categoria di taglia del ragno indica l’area che può controllare in combattimento che è di circa 70 cm per 70 cm e quindi il ragno non credo che possa essere piccolo come un ragno domestico. Quel tipo di insetti normalmente è in grado di combattere solo in forma di sciame.

Attenzione, che la Taglia non ha lo scopo di identificare una misura precisa della creatura. Non è così nella 5e e non è mai stato così nelle edizioni passate. ;-)

  • La Taglia è una approssimazione della dimensione di una creatura. Creature con dimensioni diverse possono rientrare nella medesima Taglia, fintanto che rientrano nella categoria.
     
  • Tiny/Minuscola è la Taglia più piccola tra quelle esistenti, motivo per cui contiene qualunque cosa sia meno grande di una Taglia Piccola, da un gatto a una pulce. Allo stesso modo, Colossale contiene tutte le creature più grandi di una Taglia Mastodontica.
     
  • l'area occupata dalla creatura sulla griglia o su una mappa non corrisponde all'effettivo spazio occupato dalla creatura. Se vai a vedere anche solo le immagini usate dai designer sulla Guida del DM (250-251), noterai che l'area di spazio occupato non ha nulla a che fare con le dimensioni. Al contrario, l'area di spazio occupato rappresenta l'area di minaccia della creatura. La capacità di una creatura di minacciare l'area corrispondente alla sua taglia può essere interpretata in mille modi differenti (come spiegherò meglio nel prossimo punto).
     
  • D&D 5e non mira in alcun modo a replicare fedelmente la realtà, motivo per cui la Taglia non è pensata per replicare esattamente la realtà, come nemmeno l'area di minaccia. Sono approssimazioni create al solo scopo di rendere facile applicare il gioco. Proprio in quanto approssimazione del reale, le regole di D&D sono state consapevolmente progettate con l'idea che siano interpretabili in maniera differente, fintanto che il loro funzionamento meccanico viene rispettato. Per le logiche di D&D 5e è irrilevante se il ragno è greande come una tarantola o come un ragno di città, fintanto che vengono rispettate le meccaniche della regola "Taglia Minuscola". Tale regola prevede che la creatura minacci un'area grande 70 cm x 70 cm? DM e giocatori hanno la libertà d'interpretare questa minaccia in modi diversi: potrebbe trattarsi tanto di una tarantola capace di colpire in quell'area grazie alle sue grosse dimensioni, oppure di un veloce ragno di città capace di muoversi speditamente per colpire il suo avversario. D&D 5e lascia a giocatori e DM risolvere questi dettagli, ovvero lascia la libertà di scegliere quel che si vuole giocare. ;-)

Se non sei sicuro, puoi sempre provare a chiedere a Jeremy Crawford via Twitter. ;-)

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Tutto corretto in generale ed hai fatto benissimo a ricordarlo per evitare che qualcuno fraintendesse.

Nello specifico però parlavamo non di un mostro qualsiasi o ancora da creare ma del ragno velenoso presentato nel manuale dei mostri che rappresenta un animale normale, come d’altronde tutti gli animali scelti per il gruppo dei famigli. E’ difficile immaginare un ragno velenoso potenzialmente letale per l’uomo che sia in grado di percorrere fino a 6 metri in sei secondi e che sia delle dimensioni di un ragno domestico. 

Un master può concedere quello che vuole  e può anche decidere che uno degli animali del gruppo dei famigli sia molto più avvantaggiato degli altri nel passare inosservato ma sicuramente è una concessione che fa al giocatore non certo un equa applicazione delle regole.

Faccio anche notare che sarebbe l’unico mostro del manuale ad essere così piccolo perché tutti gli altri sono al massimo piccoli come una mano o poco più. 

Fermo restando, per tutto quello che hai già riportato, che si possono tranquillamente creare mostri grandi come una moneta e che sarebbero comunque di taglia minuscola.

Modificato da savaborg
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Penso sia buono una tarantola, almeno non passa dalle serrature!

Poi per quanto riguarda la visione, è possibile che si veda come un ragno, cioè diciamo come con 8 occhi affiancati?

Quindi il pg avrebbe una visione non del tutto chiara.

Cosa ne pensate dell'udito?

Il ragno, nello specifico, cosa sente? è sordo? Secondo me dovrebbe essere sordo. Sente solo le vibrazioni se si muove.

 

Poi tiro percezione passiva per spottarlo? quale sarebbe?

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Così come non concederei vantaggi non penalizzerei il giocatore. I famigli hanno quella funzione non ha senso limitarla. Se tutti possono vederlo con una prova di percezione il vantaggio è già limitato di perse. Prova a giocarlo tenendo a mente che che i vantaggi che ha sono solo quelli scritti nell’incantesimo e nella descrizione del mostro e vedrai che è utile ma non indispensabile.

Ricordati che se muore per richiamarlo deve spendere 10 mo in componenti e se non ha quelle componenti non può richiamarlo, se lo casta come rituale inoltre deve impiegare molto tempo per evocarlo.

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Da appassionato di insetti quale sono, il tuo post mi ha subito attirato :D !

Allora, diciamo che il famiglio è comunque un "amico" che nessun mago vorrebbe perdere, quindi potresti sempre fargli sentire il possibile pericolo e portare il giocatore ad essere più scrupoloso nell'utilizzo del "suo amico". Concordo però sul fatto che fai da arbitro al gioco, quindi non è proprio tuo interesse mettere i PG in difficoltà, giocate assieme non uno contro l'altro.

Ora, i ragni si differenziano tra loro: alcuni sono quasi ciechi, altri ci vedono benissimo, quindi dipende dalla specie.

Il famiglio ha comunque una propria volontà, proprio atteggiamento, istinto, pensieri e comportamento. Valuta di usarli! Potrebbe venir distratto da qualche altro insetto, percepire un pericolo (un Rospo? un Gatto un pò troppo giocherellone?) e decidere di agire di conseguenza.

 

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  • 5 anni dopo...

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