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Twin worlds-(Capitolo primo)-L'isola dimenticata [TdG]


Dardan

Messaggio consigliato

Xquenda

Aspetta Thurid. Lascia che spiriti ti aiutino. Quando vediamo lo scheletro che avanza inesorabile non possiamo certo rimanere a guardare. Con un imperioso gesto della mano e preghiere agli spiriti della DImensione Eterea, una fitta nebbia dalla consistenza quasi solida, che ne ostacola i movimenti.

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Lancio condensed ether sul cammino dello scheletro, ovviamente inglobando anche lui. 6 metri di raggio, si muove a metà velocità e non po' fare passi da 1,5 m, e prende -2 a classe armatura e riflessi.

 

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Xquenda invoca il potere degli spiriti e una semisolida nebbia avvolge i piedi dello scheletro e la melma infuocata circostante , il mostro diminuisce notevolmente l'andatura e stranamente tutta la melma rallenta con lui , poi Thurid scatena tutta la sua forza distruttiva , una piccola scintilla elettrica parte dalla sua mano e quando impatta sul petto dello scheletro il bagliore è accecanti  , una grande sfera elettrica ingloba lo scheletro e parte della melma  , e quando la luminosità si attenua lo scheletro è semi distrutto , parte del torace e della testa sono spariti...la creatura fa un altro passo e poi si disgrega lentamente fino a scomparire...la melma continua a bruciare ma rallenta vistosamente fino a fermarsi ma il fuoco continua a bruciarla e l'aria della stanza comincia a diventare irrespirabile...intanto i giganti continuano a girare la manovella ed alla fine si bloccano , l'ingranaggio a parete si ferma e sentite un forte rumore metallico e la sala trema per qualche secondo...nel frattempo nell'altra uscita della stanza appare una luminescenza azzurra e da li incominciano ad uscire dei fiocchi di neve...il nano intanto rimane ancora imbambolato vicino al muro con la gemma in mano.

@ Thurid vs scheletro

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Infliggi 64 danni , Distrutto .



@ Mappa

 

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Stanza.png.564ea049e78932f0be4ce51cdc576be4.png.7cef9412a0b84bd36d02161db434ab73.png.eb348672f33aa4e-1117452c58075eb8.png.117add5079f9f6ed1fbb7979039595fc.thumb.png.0501ad943889ab6bd10ba386377703fd.png

 

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Indiana Ferus (felinide archeologo)

I miei amici riescono non solo a dare abbastanza tempo all'ingranaggio arcano per completamente il proprio processo, ma anche a distruggere lo scheletro del guardiano e a fermare l'avanzata della melma. Il nano però rimane lì, come in catarsi, con il cristallo in mano.

Provo a chiamarlo ripetutamente per nome. Se non funziona, provo ad afferrarmi con la mia frusta e a spostarlo via dalla parete staccando lui ed il cristallo che ha in mano. Se anche questo nom basta provo a mettermi dei guanti e a staccare dalle sue dita il cristallo, ma mi fermo se vedo una qualche reazione aggressiva o di dolore da parte del nano.

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I tentativi di smuovere il nano hanno successo e benche continui ad essere catatonico riuscite a farlo muovere senza grossi problemi cosi spingendolo uscite tutti dalla stanza e tornate alla vostra scialuppa...quando arrivate al pontile la nave ha gia iniziato a muoversi per oltrepassare il cancello che ora è completamente aperto...senza indugio raggiungete la nave e affidate il nano alle cure del medico di ordo per poi tornare sul ponte per vedere cosa vi aspetta oltre il cancello...

 

La nave si avvicina lenta al gigantesco cancello e lentamente lo oltrepassa infilandosi in un gigantesco tunnel buio , l'equipaggio accende lanterne e torce ma la luce che fanno è solo un decimo di quella che dovrebbero fare normalmente e la loro illuminazione è perciò praticamente nulla , cosi visto che anche gli incantesimi di luce lanciati dai maghi di bordo non hanno efficacia aspettate al buio la fine del tunnel e dopo alcuni minuti ritornate all'aperto e vi ritrovate nel bel mezzo di una violenta tormenta di neve , il mare intorno alla nave per circa una ventina di metri è nero e nìminaccioso ed oltre quel perimetro è una lastra di ghiaccio cosicche la nave non puo far altro che avanzare lungo lo strtto sentiero di mare sgombro...la temperaturà è cosi rigida che chi può si rifugia sotto coperta e gli altri si intabarrano il più possibile per resistere al freddo pungente...in lontananza a circa un paio di chilometri inizia a delinearsi il contorno di quella che potrebbe essere un isola o una montagna , ma l'intensificarsi della tormenta impedisce di vedere di più cosi il capitano dedice di ammainare le vele e buttare l'ancora aspettando che il tempo migliori , perchè dice...con un tempo del genere se ci fossero degli scogli sotto il pelo dell'acqua non riusciremmo a vederli e rischieremmo di colare a picco...

 

Venite cosi chiamati nella cabina del capitano per decidersi sul da farsi , e quando siete tutti presenti il barone prende la parola...Non dico che ce lo aspettavamo ma era uno dei problemi a cui avremmo potuto andare ncontro e siamo preparati abbiamo vestiti pesanti e altro per resistere al freddo , solo che non possiamo rischiare di perdere la nave cosi dovrete andare a terra con le scialuppe...mi duole comunicare che Thornoth non sarà con voi , è ancora in stato catatonico ed non sappiamo se o quando si riprenderà...ma bando alle ciance è stato riferito che da questa parte del muro è notte , perciò non so quanto convenga partire subito , se non capitano altri inconvenienti sarebbe indicato che partite domani all'alba sempre che certo il sole sorga...comunque siete stati bravi ad aprire il cancello perciò sono certo che ve la cavere anche la fuori , ma prima di lasciarvi andare a riposare ditemi bene che è successo la dentro , senza tralasciare nessun dettaglio...

 

Prima che possiate rispondere entra nella stanza del capitano senza bussare , il capo degli gnoll , si avvicina al capitano ignorandovi bellamente e gli sussurra qualcosa all'orecchio , subito dopo il capitano si scusa ed esce velovemente dalla cabina seguito dallo gnoll....

Modificato da Dardan
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Thurid (stregona mezzorca)

Sembra che il tempo qui sia simile a quello che filtrava dalla porta nella stanza degli ingranaggi. Forse la partenza è stata troppo affrettata, ma non potevamo sapere quando le porte si sarebbero richiuse. Sto per fare rapporto al capitano, quando lo gnoll ci interrompe. Con impazienza aspetto che il capitano esca, per poi chiedere: "Continuiamo o aspettiamo?"

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Indiana Ferus (felinide archeologo)

Era proprio un mondo fuori da ogni regola ed esperienza quello in cui stavano inoltrandosi. Prima un'immensa isola sconosciuta sulle carte nautiche, poi circondata da mura ciclopiche ed antichissime, poi un arcano ed ancora poco chiaro meccanismo per poter accedere all'isola tramite un'immenso portone azionato da dei giganti zombie e difeso da degli strani guardiani evocati chiamando il loro nome ed adesso oltre la realtà finora conosciuta, dopo aver attraversato un tunnel più nero e profondo di una notte senza luna che nemmeno le luce magica riesce a diradare, giungiamo in un mare interno completamente ghiacciato, se non per un breve corridoio che permette alla nave di procedere, e sferzati da un'intensa bufera laddove avevamo lasciato i luoghi fino ad ora al mondo noti con un tempo atmosferico sereno e temperature miti. Tutto ciò ha dell'incredibile, il mio spirito avventuriero e le mille domande che mi affollano la mente chiedendo di ottenere maggior comprensione e conoscenza di tutto questo mi fanno rizzare il pelo per la trepidazione, ma a ciò si mischia anche un sano timore e preoccupazione per questo grande oscuro ed ignoto mondo e la civiltà che lo ha creato.

Veniamo chiamati nelle stanze del capitano, le stesse dove avevamo cenato la sera prima. Stavolta rispetto alla precedente manca il nano responsabile delle operazioni di scavo. Ancora non si è ripreso dalla catalessi in cui è caduto da quando ha preso in mano il cristallo espulso dal corpo del guardiano. La sua condizione non è chiaramente naturale ed il medico di bordo sa bene che fare per poterlo aiutare. La sua inabilità è una grave perdita per le capacità della nostra missione esplorativa, Non mi resta che sperare che egli possa svegliarsi e riprendere il suo ruolo accanto a noi nel pieno delle sua capacità e facoltà mentali. Alla riunione si discute delle attuali condizioni atmosferiche e dell'impossibilità del naviglio di avanzare nelle scure acque dello stretto canale fra i ghiacci a causa dell'impossibilità, per via della bufera, di vedere se di fronte a noi vi siano degli scogli che possano far affondare la nave. Sono alquanto scettico al riguardo, seppur capisca la precauzione che il capitano vuole tenere per salvaguardare il proprio vascello e non mandare, letteralmente, a picco tutti noi e la spedizione. Veniamo interrotti da un odioso gnoll che sussurra qualcosa al capitano, il quale esce in fretta dalla cabina senza darci una spiegazione; è successo qualcosa. La mezzorca propone con aria scocciata di proseguire la riunione senza di lui. Non la ritengo né una buona idea, né tantomeno gentile nei confronti di chi è capo della nave si cui ci troviamo, ma la cosa in fondo non mi riguarda e credo che ci penserà il nostro committente, e padre del capitano, a temporeggiare in attesa del ritorno del figlio. D'altro canto, senza proseguire spedito nel discorso sulla missione esplorativa a cui siamo stati chiamati, voglio comunque esporre a tutti i presenti il mio punto di vista: "La logica mi suggerisce che non vi siano scogli od altri pericoli lungo il canale che ci porterà verso quel luogo che si staglia in lontananza. Tutta questa situazione è assolutamente innaturale ed artefatta: un canale del genere non dovrebbe esistere in mezzo a tali ghiacci; è stato creato appositamente per permettere di raggiungere quel luogo. E se chi o coloro hanno fatto ciò avevano questa intenzione allora è logico pensare che non vi siano pericoli di sorta lungo tale passaggio sicuro appositamente plasmato." dico in tono asciutto e pacato.

Modificato da Pyros88
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Ain

Rimango alquanto insensibile al freddo, silenzioso a guardare l’orizzonte privo di senso. Mi viene da sorridere. 

Mi giro verso Indiana Ferus e Thurid. 

<<Credo che la situazione sia più semplice ed al contempo più difficile: qualcosa di sbagliato, imprevisto sta accadendo. Siamo come dentro un meccanismo che a causa della sabbia inizia a spezzarsi ed andare fuori posto. Dobbiamo stare doppiamente attenti, per i pericoli previsti dai creatori di tutto ciò è quelli nati dalla degenerazione.>>

 

Modificato da Zellos
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Continuate a discutere per diversi minuti , poi il capitano rientra portando una ciotola con della neve dentro , l'appoggia sul tavolo e la mostra al barone e poi lo fa notare anche a voi , parte della neve è nera , il capitano dice che scende cosi dal cielo , non sembra essere pericolosa è solo bizzarra come il luogo in cui siete...la discussione poi continua e alla fine decidete di non avanzare per ora con la nave , ma di mandare un gruppo in perlustrazione fino all'isola col compito di controllate che non ci siano pericoli e di trovare un buon posto per creare un campo base...

@ Equipaggiamento

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Sulla nave potete ottenere tutto l'equipaggiamento non magico di cui potete aver bisogno.



Per la spedizione a parte voi vengono selezionati altri venti membri dell'equipaggio fra cui sei gnoll (il loro capo , quattro subalterni e uno che sembra uno shamano) e quattordici umani , partite su tre scialuppe appena la tormenta di neve si attenua tanto da permettervi una navigazione tranquilla anche se la visibilità è minima avanzate nel corridoio d'acqua nera avvicinandoci sempre più all'isola , lungo la traversata lo shamano gnol guarda quasi sempre per aria e alla fine parlotta col capo nella loro gutturale lingua , questo poi parla ad uno dei pirati umani che vi viene a riferire che secondo lo shamano non è notte ma giorno , solo che ci sono un sacco di nuvole che oscurano il cielo , pensando a questa informazione arrivate in vista della costa e poco dopo a circa cento metri dalla riva il corridoio d'acqua si apre e la tormenta si attenua ulteriormente fino a cessare completamente e così cominciate a vedere meglio ciò che vi si para davanti...vi trovate in una baia naturale innevata in cui si trovano tre lunghi  pontili in pietra scheggiati e logorati dal tempo , ci sono diverse costruzioni in pietra a due o più piani ad una cinquantina di metri dalla riva , chiaramente abbandonate e rovinate dalle intemperie e prima ed intorno ad esse solo macerie e rovine...la baia è delimitata da un alta parete rocciosa , probabilmente una scogliera alta diverse centinaia di metri, lo spazio fra la riva e la parete rocciosa è lungo circa duecento metri e largo circa trecento...non riuscite a distinguere i dettagli perché la neve copre ogni cosa con un candido manto macchiato di nero spesso qualche centimetro , segno che la tormenta non imperversa molto in questa zona...dopo un cauto avvicinamento sbarcate...

@ Tutti

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A voi .

 

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Samael

Metto piede sulla gelida neve rabbrividendo leggermente. Che ne dite? Diamo un'occhiata a quelle rovine laggiù? Chiedo mentre inizio già ad avviarmi

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Faccio una prova di conoscenza arcana +17 per capire che cosa sia la parte nera della neve

 

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Thurid

"Neve nera?" domando incuriosita. "E quando si scioglie cosa succede?" Prendo un pizzico della neve nera e la tengo appoggiata sul palmo della mano.

Scendo a terra, incurante del buio e insensibile al freddo. "Ottimo, abbiamo un posto dove attraccare la nave, anche se sembra un po' precario. Vogliamo controllare che non ci sia nulla di pericoloso qui intorno?"

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Felix Carabàs (felinide archeologo)

"Sicuri che sia neve? Ho visto un fenomeno simile vicino ad un vulcano in eruzione: nevicava cenere. Forse c'è un vulcano in attività da queste parti oppure un vasto incendio che non riusciamo a vedere a causa della scogliera, delle nuvole fitte e della tormenta di neve." commento aspettando di vedere se la 'neve nera' si sciolga come quella normale.

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@ Samael

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Vedendo la scena si la parte nera sembra proprio quella delle melme che avete incontrato prima , solo che pare strano che arrivi dal cielo e la reazione di Thurid ti pare esagerata , probabilmente la melma è un residuo di qualche grande magia.

 

Mentre tutti sbarcano e si sparpagliano per cercare un punto buono per allestire il campo , gli gnoll armi in pugno si dividono anch'essi e seguono gli altri presupponete per tenerli al sicuro , anche il capo si allontana mentre lo shamano vi si avvicina e osserva ciò che state facendo...

Osservate tutti che la neve nera nella mano di Thurid si scioglie più lentamente di quella bianca e lascia un residuo nero , tipo quello lasciato dalle melme che avete affrontato prima , questa melma però emette un odore nauseabondo molto più forte di quello che emanavano i mostri di prima...poi Thurid infastidita getta la neve nera che aveva in mano e si pulisce vigorosamente la mano sulla neve bianca fresca...

@ Thurid

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La melma che tieni in mano ti da una sgradevolissima sensazione , e senti un inaspettato bruciore , ciò ti spinge a gettarla e ha pulirti la mano con della neve bianca finche non senti più quella sensazione.

 

Lo shamano gnoll dopo aver visto la scena indica la neve nera e vi parla nella sua lingua...Энэ бол соёл иргэншлийн бурхдаас хаясан хараал юм...Бид нэг алхам хийх ёсгүй

 

@ Per chi parla lo Gnoll

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Questa è sicuramente una maledizione lanciata  dagli dei su questa civiltà...Non dovremmo fare un passo in più.

 

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Thurid

"Cercate di non toccare la neve nera, brucia la pelle. Sembra la stessa sostanza di cui erano fatti quei budini giganti nella stanza degli ingranaggi." Ora sono decisamente irritata, la voglia di bruciare questo posto fino a far sparire ogni traccia della neve nera è grande, ma so bene che non servirebbe a molto. "Dobbiamo vedere se quegli edifici sono ancora abbastanza integri da poterci ospitare, questa neve nera potrebbe danneggiare le attrezzature e procurarci delle ustioni." Prima che possa dirigermi io stessa verso uno degli edifici in pietra lo sciamano gnoll dice qualcosa che non riesco a capire. "Qualcuno sa cosa ha detto?" Senza attendere una risposta mi rivolgo allo gnoll in orchesco, sperando che capisca:

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"Capisci la lingua degli orchi?"

 

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